La dislessia. nel 1896 Morgan parlò di. cecità congenita. Anni 50. Anni 60. Disturbi relazionali
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1 La dislessia Capita che ci ritroviamo ancora troppo spesso a convincere che la dislessia esiste Esiste Non esiste claudia.cappa@cnr.it Luisa Molinas CTR Cagliari nel 1896 Morgan parlò di Anni 50 Deficit sviluppo della lateralizzazione (carenze di orientamento nello schema corporeo) cecità congenita delle C. Cappa: parole claudia.cappa@cnr.it Anni 60 Disturbi relazionali
2 Dagli anni 70 Fattori linguistici gli errori dei dislessici erano attribuibili più ad una confusione tra suoni simili (t/d, s/z) ed a difficoltà di decodifica fonologica, che a difficoltà percettive tra forme simili Negli anni successivi si sono alternate queste due ipotesi In un sistema alfabetico, la lingua scritta costituisce una diretta rappresentazione del linguaggio orale, e ciò avviene al livello delle corrispondenze tra le unità fonemiche e unità grafemiche Nella realtà presenza di profili funzionali diversi Dislessia Evolutiva Possibile matrice multifattoriale DISLESSIE Brizzolara, 1998; Castles e Coltheart, 1993; Temple, 1997) Finalmente siamo tutti d accordo che la dislessia (evolutiva) sia un disturbo di natura neurobiologica, ma attualmente si dibattono due principali ipotesi sulle cause: la teoria fonologica che individua un deficit selettivo e circoscritto alle aree del linguaggio come responsabile della DE e la collega ad un pregresso disturbo del linguaggio di tipo fonologico; la sindrome complessa (teoria magnocellulare) dovuta a molteplici deficit a livello sensoriale e motorio, definita di cognizione in disordine : i dislessici metterebbero in disordine le lettere, i suoni, i segni, i gesti e gli avvenimenti.
3 La Dislessia Evolutiva è il prototipo dei DSA La Dislessia Evolutiva è una difficoltà selettiva nella lettura, in presenza di capacità cognitive adeguate e di adeguate opportunità sociali e relazionali, e in assenza di deficit sensoriali e neurologici [Brizzolara e Stella, 1995] SPESSO SI ASSOCIANO altre DIFFICOLTA DSA i DSA sono tutte difficolta selettive SPECIFICI perché sono circoscritti solo ad alcuni processi indispensabili all apprendimento: cioè quelli che normalmente vengono chiamati automatismi (decodifica, associazione fonema grafema, ) mentre i DSA sono tutte difficolta selettive DISLESSIA Difficoltà nella lettura La dislessia evolutiva e i dsa sono caratteristiche ereditarie, per cui si trasmettono geneticamente DISORTOGRAFIA DISGRAFIA DISCALCULIA DISTURBO SPECIFICO DI COMPRENSIONE DEL TESTO Difficoltà nell ortografia Disturbi specifici delle prassie della scrittura Deficit del sistema di elaborazione dei numeri e del calcolo Difficoltà nell ordinare, associare, gerarchizzare le informazioni all interno di un testo. Normolettore La dislessia evolutiva e i dsa sono caratteristiche congenite perche si nasce con un DSA o dislessici non lo si diventa Dislessico Un ragazzino dislessico C. Cappa: impara claudia.cappa@cnr.it a leggere, ma quando legge il cervello attiva percorsi non convenzionali.
4 La dislessia evolutiva e i DSA sono disturbi dell eta evolutiva in quanto si manifestano nell età evolutiva e il deficit riguarda lo sviluppo di abilità mai acquisite e non perse a causa di eventi traumatici (si parla quindi di Dislessia Evolutiva, DE SONO CARATTERISTICHE GENETICHE? SI Danni celebrali acquisiti possono causare dislessia ma in questo caso si parla di dislessia acquisita (discalculia acquisita, ecc.) e non di DSA CONGENITE? NEUROBIOLOGICHE? Il bambino/ragazzo con DSA e colpito nei processi automatici: decodifica, associazione dei simboli, ecc. Quando soggetto viene definito abile in un compito? Quando riesce ad eseguirlo ripetutamente in modo soddisfacente e senza sforzo apparente
5 Mamma tu non capisci! Io sono nato così, per me scrivere una riga è come scrivere 10 pagine. Mio figlio a sei anni. Io allora non avevo capito Mag Ogni cosa che si fa nella vita coinvolge il sistema associativo o il sistema cognitivo Si possono fare più compiti associativi alla volta ma un compito cognitivo alla volta Per i DSA Guidare + Parlare Guidare + Parlare Zitti!!! (associativi) (cognitivo) (associativo) Leggere Scrivere Contare Non sono abilità automatiche
6 Chi e il bambino con DSA? Il bambino con un DSA e Problemi relazionali Danni cerebrali acquisiti Problemi psicologici Problemi familiari Deficit cognitivo Deficit uditivo No adeguate opportunità Deficit neurologico C. Cappa: Deficit claudia.cappa@cnr.it visivo sociali Intelligente ma carente nei PROCESSI BASSI, quelli cioe che non ha automatizzato. e questo avviene per qualunque compito del sistema nervoso centrale: liguaggio, calcolo, attenzione, memoria,movimento, ecc. Quanti allievi con DSA dobbiamo aspettarci per classe? CONSENSUS CONFERENCE Partita nel settembre 2008 in Friuli Venezia-Giulia
7 Esempio di questionario Dislessia Evolutiva caso 1 D.E. 4-5 % dei bambini in eta scolare MA 10 % D.S.A SOTTOSTIMA
8 Dov è il ragazzo con un DSA? Non ha marcatori biologici evidenti Luisa Molinas CTR Cagliari Non ha identità sociale fuori dalla scuola Luisa Molinas CTR Cagliari Un ragazzo dislessico non ha neanche le antenne verdi!!! La dislessia è una dis-abilità scolastica INVISIBILE Luisa Molinas CTR Cagliari
9 LETTURA Su pis seber ta, doq bia moracco Anche se avete utilizzato tutto il vostro impegno a leggere gli top erepues nno odcor nappi non avete le idee chiare sul suo contenuto trasc amou perché n al ato qcorn. ladido avete speso tutta la vostra energia nella decodifica.
10 disagio visivo puo essere descritto in modo differente wash-out-effect river effect "Per f avore... e addomesticami", mi disse. "Volentieri", n e disse i il piccolo principe, e "ma non hoo molto o tempo, o però. Ho da scoprire degli amici, m i e da conoscere o molte o cose". e swirl-effect MOVIMENTI OCULARI DI UN NORMOLETTORE Mal di testa MOVIMENTI OCULARI DI UN DISLESSICO
11 Via indiretta fonologica assemblativa Analisi visiva Modello standard di lettura Via diretta lessicale indirizzata Analisi visiva Modello standard di lettura Lessico ortografico di input Lessico ortografico di input Sistema lessicale Sistema di conversione grafema-fonema Sistema lessicale Sistema di conversione grafema-fonema Rappresentaz. fonologiche Rappresentaz. fonologiche Buffer fonologico di uscita Buffer fonologico di uscita Giacomo Stella Università di Modena e Reggio Emilia, Direttore I.RI.D.E. Via non lessicale indiretta la parola viene analizzata in grafemi e i grafemi vengono tradotti in fonemi secondo le regole di conversione grafema-fonema Via lessicale diretta viene riconosciuta la globalità di una parola, il suo significato e la sua pronuncia vengono recuperati direttamente dal lessico mentale Il modello evolutivo U.Frith (1985) Il bambino riconosce alcune parole per la presenza di alcuni indizi (CocaCola) prescolare Il bambino legge utilizzando le regole di conversione grafema-fonema (c-a-s-a) I-II elem. Il bambino impara le regole ortografiche e sintattiche. Unità di lettura è la sillaba (fo-gli-o) Formazione di un magazzino lessicale. Il bambino inizia la leggere seguendo la via semantico-lessicale, (foglio,casa) lettura stadio logografico stadio alfabetico stadio ortografico stadio lessicale
12 Parola scritta Analisi visiva insetto in Parola pronunciata in Processo fonologico lessico /in/ lessico Parola pronunciata in INSETTO insetto In-se lu lu /inse/ lessico /lu/ lessico insetto lu
13 lucertola lu-cer STREET Stre-et stre /lucer/ lessico /Stre/ lessico lucertola Stre jeans Analisi visiva Via diretta lessicale indirizzata Fonologia indirizzata Modello standard di lettura TORINO Diretto yacht Lessico ortografico di input TORINO New York Sistema lessicale Sistema di conversione grafema-fonema Wagner Rappresentaz. fonologiche Buffer fonologico di uscita Giacomo Stella Università di Modena e Reggio Emilia, Direttore I.RI.D.E. Torino Luisa Molinas CTR Cagliari
14 LETTURA LESSICALE Socdno una riccrea dlel Unvrsetiià di Carbmdgie l oidrne dlele lertete all iternno di una praloa non ha imprtzaona a ptato che la pimra e l ulimta saino nllea gusita psoizoine. Anhce se le ltteere snoo msese a csao una peonrsa può leggere l inetra fasre sneza poblremi. Ciò è dovuto al ftato che il nstoro celverlo non lgege ongi sigonla leterta ma tiene in cosinaderzione la prolaa nel suo inesime. T-R-A-M-A-T-Z-A Tramatza TRAMATZA Indiretto Torino Luisa Molinas CTR Cagliari LETTURA FONOLOGICA Lapido munato bacuto miotra notole ecchiu lapiro quodre amizio gamapi falaso tigomo nivaba barloma giagna dagumi buglia strova defito fromopu irrole scorpi pilcone tifola beniro enchea vostia fucido avelli vicepo chiore digato L italiano è una lingua trasparente (spagnolo e tedesco) L inglese e francese lingue opache NON vi è una corrispondenza diretta fonema grafema
15 FONEMA ITALIANO INGLESE FRANCESE U [u] tu Put Into Good Would E [e] bello Leg Head Friend Guest says said bury Genou Roue Août Nez Blé Parler Pied Oesophage CORRISPONDENZA FONEMA - GRAFEMA Italiano: 25 fonemi rappresentati da 33 grafemi Francese: 35 fonemi rappresentati da 190 grafemi Inglese: 40 fonemi rappresentati da 1120 grafe Non si puo imparare a leggere l inglese se non si ha padronanza dell orale (lessico) Se non si sa leggere l inglese o altra lingua opaca non si può imparare a scriverlo. Un ragazzino con DSA dovrebbe essere esposto alla lingua orale per almeno 2-3 anni prima di essere esposto alla lingua scritta. ABILITA VISUOSPAZIALI: discriminare lettere graficamente simili (a/o/e, b/d/q/p, ) qpdb iraq said q p d b? pollo ballo L orientamento spaziale cambia la natura dell oggetto.
16 Numero di bambini che sono capaci di scrivere il loro nome nel senso abituale e a specchio Vi è una tappa transitoria in cui è indifferente il senso di scrittura. Da :Dehaene,Les neuroners de la lectures,, ABILITA la capacità di un soggetto di eseguire una procedura composta da una sequenza di atti in modo rapido, standardizzato e con un basso dispendio di risorse attentive Quando soggetto viene definito abile in un compito? Quando riesce ad eseguirlo ripetutamente in modo soddisfacente Luisa Molinas CTR Cagliari e senza sforzo apparente
17 Per i DSA Leggere Scrivere Contare Non sono abilità automatiche FASI della DISLESSIA Evolutiva: Prime fasi di acquisizione (1 elementare) Difficoltà e lentezza nell acquisizione del codice alfabetico e nell apprendimento dell associazione grafema fonema. Controllo limitato delle operazioni di analisi e sintesi fonemica con errori che alterano la struttura fonologica delle parole lette. Accesso lessicale limitato, anche quando le parole sono lette correttamente. Capacità di lettura (riconoscimento) di un numero limitato di parole note. FASI della DISLESSIA Evolutiva: Fasi successive (2-4 elementare) Graduale acquisizione del codice alfabetico e dell associazione grafema fonema, ma difficoltà nella loro automatizzazione. Frequente persistenza di difficoltà nel controllo delle mappature ortografiche più complesse. L analisi e la sintesi fonemica avvengono con dispendio attentivo e sono scarsamente automatizzate. Migliora l accesso lessicale, anche se rimane limitato alle parole note e ad alta frequenza. FASI della DISLESSIA Evolutiva: Fase di stabilizzazione (5 elementare - medie) Completa padronanza del codice alfabetico e stabilizzazione delle mappature grafema fonema. L analisi, la sintesi fonemica e l accesso lessicale cominciano ad automatizzarsi a partire dalle parole ad alta frequenza. Limitato accesso al Lessico Ortografico. Scarsa integrazione dei processi di decodifica e comprensione : la lettura rimane stentata e richiede l impiego di risorse attentive per i processi che non sono stati automatizzati.
18 DIFFICOLTA DIAPPRENDIMENTO O QUALE METODO USARE? L italiano è una lingua sillabica il metodo fonologico e sillabico è il più adatto per insegnare ai bambini italiani la letto-scrittura PROBLEMI DI INSEGNAMENTO? L insegnante con il suo metodo non può causare la dislessia, ma può aggravarne gli effetti Giacomo Stella Il metodo globale esperimenti per verificare quale dei 2 metodi di apprendimento della letto-scrittura (globale vs. fonologico) fosse più efficace. è stato inventato nei paesi anglosassoni la cui lingua non è una lingua sillabica, come il francese o l italiano non è adatto alla nostra lingua L identificazione delle lettere e dei grafemi con il metodo fonologico (e sillabico) richiede inizialmente più sforzi e più tempo, ma i benefici sono presto evidenti. Da: Les neurones de la lecture di S. Dehane 2007
19 Limiti del metodo globale La semplice esposizione alle parole scritte, senza insegnamento esplicito della corrispondenza grafema-fonema, non è sufficiente a scoprire le regolarità dell ortografia ( o per lo meno non in maniera rapida e sistematica) Paradossalmente, l apprendimento esplicito delle corrispondenze grafema-fonema è il solo ad offrire al bambino la libertà di leggere, perché solo questo dà l accesso a delle nuove parole. Il metodo globale non permette di generalizzare la procedura della lettura per le parole nuove Da: Les neurones de la lecture di S. Dehane 2007 Da: Les neurones de la lecture di S. Dehane 2007 I bambini che hanno appreso con il metodo globale sono non solo meno abili nella lettura delle parole nuove, ma anche meno rapidi e la comprensione del testo risulta essere meno efficiente. Braibant, Gerard (1996) Ehri, Nunes, Stahl et al. (2001) Non è vero che i metodi fonologici e sillabici trasformano il bambino in una macchina da compitazione, incapace di prestare attenzione al senso. In realtà, decodifica e comprensione vanno alla pari: i bambini che sanno leggere meglio le parole e le non-parole isolate sono anche quelli che capiscono meglio il contenuto di una frase o di un testo.
20 è importante che i testi siano significativi evitiamo un linguaggio incomprensibile tipo il tutù di Lola Imparare a decodificare non costituisce un fine!!!!!! Claudia Cappa ma la comprensione passa prima di tutto dalla fluidità della decodifica. Più velocemente è automatizzata questa tappa, più il bambino si può concentrare sul senso del testo. In Francia, dal 2007, è VIETATO insegnare utilizzando il metodo globale. Secondo il ministro francese dell istruzione, Gilles de Robien, questo metodo causerebbe un esercito di DSA. Chiaramente questa affermazione ha suscitato moltissime reazioni di disappunto, in quanto un metodo di insegnamento non può far diventare DSA, perchè la dislessia ha origini neurobiologiche. Però è vero che il metodo di insegnamento può facilitare o complicare l acquisizione. Claudia Cappa
21 La scrittura è un processo quasi speculare alla lettura ed è molto probabile che un bambino dislessico sia anche disortografico Questa inconsistenza crea un estrema confusione La dislessia è... il rumore dell aria è una cosa che passa ma smette passa ma smette arriva e va Le dispense sono scaricabili da: Manish preso dal filmato: Come una macchia di cioccolato da un idea di Federica Brembati e Roberta Donini,
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