Giardia intestinalis (lamblia)
|
|
- Taddeo Brunetti
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Giardia intestinalis (lamblia) Giovanni Di Bonaventura, BSc, PhD CI Microbiologia e Microbiologia Clinica CL Medicina e Chirurgia Università G. d Annunzio, Chieti-Pescara AA
2 Tassonomia Protozoo flagellato (Phylum: Sarcomastigophora; subphylum: Mastigophora; Ordine: Diplomonadida) Agente causale della giardiasi. Inizialmente Cercomonas intestinalis (Lambl, 1859), successivamente rinominato Giardia lamblia (Stiles, 1915) in onore del Prof. A. Giard (Parigi) e del Dr. F. Lambl (Praga). Attualmente denominata G. intestinalis o G. duodenalis. Il genere Giardia comprende sei specie (G. intestinalis, G. muris, G. agilis, G. microti, G. ardae and G. psittaci) distinte sulla base della loro morfologia, specificità di ospite e variabilità genetica. Di queste, solo G. intestinalis è patogena per l uomo. Esistono 7 differenti genotipi di G. intestinalis, con relativi ospiti: A: uomo, animali da reddito, animali domestici, animali selvatici B: uomo, animali da reddito, animali domestici C: cane, carnivori selvatici D: cani, carnivori selvatici E: animali da reddito, ungulati selvatici F: gatto G: ratto zoonotici
3 Epidemiologia Trasmissione per chiusura del circuito oro-fecale: contatto diretto: interpersonale (mani contaminate), assunzione di cibo (verdure, frutta) o acqua contaminati da materiale fecale; possible trasmissione tramite vettori (mosche) contatto indiretto: acque superficiali (fiumi, laghi), acque a scopo ricreativo (piscine) Elevata resistenza ambientale: sottoforma di ciste, sopravvive per 2-3 mesi nel terreno, laghi e fiumi; resistenza a clorinazione e processi depurative delle acque Soggetti a rischio: tutti; ad elevato rischio gli individui con scarsa igiene personale e loro contatti (bambini, operatori pediatrici), coloro che accidentalmente assumono acqua contaminata (viaggiatori, campeggiatori, nuotatori), allevatori. Parassita obbligato intestinale di numerose classi di Vertebrati (uomo, equini, bovini, caprini, cani, gatti, uccelli). Antropoparassitosi, con possibile zoonosi: dubbia rilevanza degli animali quali serbatoi di infezione (reservoir), sebbene bovini ad alto rischio perchè albergano alte concentrazioni (1x10 6 cisti/g feci) dei genotipi A-B. Diffusione dell infezione mondiale: oltre 250 milioni di casi sintomatici; 500 mila nuovi casi /anno (fonte: OMS) Italia: 3% delle enteriti è causato da G. intestinalis prevalenza maggiore (fino a 80%) in presenza di scarse condizioni igienico-sanitarie (Paesi in via di sviluppo, centri di igiene mentale) ed in soggetti giovani (scuole materne), immunocompromessi o maschi omosessuali
4 Ciclo biologico Ciclo vitale dimorfico: alternanza di una fase vegetativa (trofozoite) ed una di resistenza (ciste). Le cisti vengono eliminate all esterno con le feci. L infezione viene contratta per ingestione di cisti presenti in acque contaminate, cibo, o attraverso la via oro-fecale (vomito, o mani). Alcune condizioni presenti nel piccolo intestino (sali biliari, ph alcalino, proteasi pancreatiche) inducono l escistamento con rilascio di trofozoiti (ogni ciste produce due trofozoiti). I trofozoiti si riproducono per fissione longitudinale binaria, rimanendo nel lume intestinale dove possono rimanere liberi od adesi alla mucosa mediante il disco ventrale. L incistamento avviene quando il parassita transita nel colon (basso contenuto di colesterolo). La ciste (fase infettante/diagnostica) è lo stadio più comunemente rinvenuto in feci non diarroiche. Possibilità di rinvenire anche trofozoiti (fase diagnostica) che però non sopravvivono a lungo nell ambiente.
5 Ciclo biologico: trofozoite si origina dalla cisti (escistamento), nel piccolo intestino corpo piriforme (10-20 m), compresso sul piano sagittale 2 nuclei 4 blefaroplasti, da cui originano altrettante paia di flagelli (anteriori, postero-laterali, caudali, ventrali) due assostili (parte intracitoplasmatica dei flagelli posteriori) che decorrono antero-posteriormente, con funzione citoscheletrica simmetria diplozoica rispetto agli assostili disco di adesione ventrale (contrattile) per aderire alla mucosa duodeno-digiunale motilità a foglia cadente si divide per fissione binaria longitudinale: 1. divisione del nucleo (mitosi) 2. divisione del disco ventrale 3. divisione del citoplasma (citochinesi) 1 2 3
6 Ciclo biologico: ciste si origina a livello colico, per differenziazione del trofozoite forma ovo-elissoidale (8-19 m) parete ispessita di natura fibrillare (resistenza a stress chimico-fisici ambientali) metabolismo rallentato (quiescennza) contiene: disco striato, 8 blefaroplasti, corpo mediano subisce un processo di maturazione : cisti immature (o giovani): binucleate; cisti mature: tetranucleate da ogni ciste matura si libereranno 2 trofozoiti viene liberata con le feci all esterno Relativamente resistente ad agenti chimici ma relativamente sensibile a UV.
7 Giardiasi: patogenesi Dose infettiva: cisti Infezione superficiale, non invasiva: adesione dei trofozoiti alla mucosa duodeno-digiunale Infezione generalmente (80%) asintomatica (IgA secretorie vs adesione mucosale) In casi particolari (deficit di IgA): 1. colonizzazione a tappeto della mucosa 2. prodotti microbici causano danno barriera epiteliale con infiltrato monocelulare nella sottomucosa (linfociti T) 3. appiattimento dei microvilli, modificazione morfo-funzionali dell orletto a spazzola 4. sindrome da malassorbimento, causata da: riduzione superficie assorbimento inattivazione dei sali biliari danno ed infiammazione mucosale overgrowth batterica 5. diarrea acuta e cronica, causa incapacità di riassorbire liquidi causa ipersecrezione di elettroliti e malassorbimento modeste colangite e colecistite catarrale
8 Giardiasi: clinica Differenti forme cliniche, a seconda dello stato immunitario dell ospite e della virulenza del microrganismo: Asintomatica: forma più frequente (fino a 80%) Sintomatica (forma acuta): a seguito di incubazione (1-3 settimane) compare un infezione auto-limitante (1-3 settimane) caratterizzata da diarrea, crampi addominali, febbre, nausea, vomito, calo ponderale, prurito cutaneo, eosinofilia Sintomatica (forma cronica): ricorrente in soggetti immunodeficienti, oppure secondaria a mancato trattamento; malassorbimento, intolleranza al cibo, infiammazione cronica della mucosa
9 Giardiasi: diagnosi di laboratorio Il sospetto clinico di giardiasi deve essere confermato in laboratorio mediante: Ricerca diretta: Osservazione microscopica: esame diretto (a fresco) per la ricerca di cisti nelle feci (o trofozoiti in feci diarroiche), oppure di trofozoiti in campioni di liquido duodenale immunofluorescenza (maggiore sensibilità e specificità) esame istologico su biopsie duodenali (casi più gravi) Isolamento colturale: da liquido duodenale Ricerca indiretta: Tests immunoenzimatici (EIA) per la ricerca di antigeni (screening) Amplificazione molecolare (PCR) FECI: poiché l emissione delle cisti è intermittente, l esame coprologico dovrebbe essere ripetuto su almeno 3 campioni, raccolti in giorni successivi (1 campione/die). LIQUIDO DUODENALE: prelevato mediante aspirato oppure mediante Entero-test.
10 Giardiasi: diagnosi di laboratorio A-C: Trofozoiti di Giardia intestinalis, colorati con soluzione tricromica di Gomori (A), e ferro-ematossilina (B, C). Ogni cellula esibisce due nuclei dotati da un cariosoma centrale. Dimensioni cellulari: 9-21 µm in lunghezza. A B C D: Giardia intestinalis in coltura. Evidenti i flagelli (4 paia per cellula). D
11 Giardiasi: diagnosi di laboratorio A, B, C: Cisti di Giardia intestinalis, colorate con ferro-ematossilina (A, B) e in campione a fresco (C). Dimensioni: 8-12 µm in lunghezza. Le cisti esibiscono due nuclei ciascuna (cisti giovani od immature). D: Cisti di Giardia intestinalis in immunofluorescenza: marcatura con anticorpi monoclonali coniugati ad un fluoroforo. A B C D
12 Giardiasi: diagnosi di laboratorio Esame istologico su biopsia duodenale: trofozoiti di Giardia intestinalis in prossimità delle cripte duodenali
13 Giardiasi: terapia Indicata nel caso di: Pazienti sintomatici Giovani portatori asintomatici, soggetti anziani od individui immunocompromessi, negli immunocompromessi Possibile trasmissione interanimale (gatto vs gatto) Diverse opzioni terapeutiche disponibili: Nitroimidazolici: metronidazolo (Flagyl), farmaco di elezione; tinidazolo (Fasigyn) Paromomicina (in gravidanza, aminoglicoside non assorbibile) Cloridrato di chinacrina (Atabrin): 100% efficacia ma rilevanti effetti collaterali Furazolidone (Furoxone) Benzamidici: nitazoxanide Possibile insuccesso terapeutico: ceppi resistenti immunocompromissione deficit IgA nuova esposizione
14 Giardiasi: controllo Prevenzione trasmissione H 2 O-relata Prevenzione della trasmissione cibo-relata Ridotta morbidità Prevenzione e controllo di epidemie Riduzione della prevalenza Eliminazione di reservoirs per giardiasi Disinfezione* acqua potabile Disinfezione* acqua in aree endemiche Trattamento dei rifiuti utilizzati come fertilizzanti Efficacia sorveglianza e formazione all igiene Screening per lavoratori di industrie alimentari Trattamento termico (pastorizzazione) Trattamento farmacologico individuale Migliorata igiene personale Migliorata qualità dell acqua Qualità dell educazione sanitaria Trattamento dei rifiuti utilizzati come fertilizzanti Adozione di interventi non specifici per: igiene (delle mani), qualità dell acqua, sanitizzazione, manipolazione sicura degli alimenti Trattamento di persone ed animali con infezione asintomatica * filtrazione (più efficace), chimica (clorinazione, ozono), ebollizione Thompson et al., 1993
Giardia intestinalis (lamblia) Giovanni Di Bonaventura, BSc, PhD Dipartimento di Scienze Biomediche Università G. d Annunzio, Chieti
Giardia intestinalis (lamblia) Giovanni Di Bonaventura, BSc, PhD Dipartimento di Scienze Biomediche Università G. d Annunzio, Chieti G. intestinalis: Tassonomia Protozoo flagellato (Phylum: Sarcomastigophora;
DettagliINDICE. BioTecnologieSanitarie.it. Giardiasi. Zoonosi causata da Giardia lamblia
Giardiasi Zoonosi causata da Giardia lamblia 3 5 4 Agente eziologico GIARDIASI La malattia Diagnosi Terapia Epidemiologia Prevenzione Photo credits biotecnologiesanitarie.it 2 AGENTE EZIOLOGICO: Giardia
DettagliL infezione è spesso asintomatica ma può essere associata con una varietà di manifestazioni intestinali.
Giardia Lamblia Protozoo flagellato Infetta il duodeno ed il tratto superiore dell intestino tenue. L infezione è spesso asintomatica ma può essere associata con una varietà di manifestazioni intestinali.
DettagliTrichomonas vaginalis. G. Di Bonaventura, PhD Università di Chieti
Trichomonas vaginalis G. Di Bonaventura, PhD Università di Chieti Trichomonas spp: tassonomia tassonomia Phylum: Sarcomastigophora Subphylum: Mastigophora Al genere Trichomonas appartengono 3 specie: T.
DettagliClade Unikonti. Clade Excavata. Clade Cromoalveolati. Amoebozoa. Alveolata. Opisthokonta. Fornicata. Cromisti. Rhizaria 10/10/14
Clade Cromoalveolati Alveolata Ciliophora (Ciliati) Dinozoa (Dinoflagellati) Apicomplexa (Apicomplessi) Cromisti Stramenopili o Heterocontophyta Rhizaria Foraminiferi Radiolaria Cercozoi 10/10/14 Clade
DettagliGiardia 30/03/2017. Tassonomia Giardia. Giardia duodenalis (syn. G. intestinalis o G. lamblia) Phylum Sarcomastigoaphora. Classe Zoomastigophorea
Tassonomia Phylum Sarcomastigoaphora Classe Zoomastigophorea Ordine Diplomonadida Famiglia Hexamitidae Genere Sono state identificate: 1) lamblia (G. intestinalis o duodenalis) (vari mammiferi, volatili
DettagliTrichomonas vaginalis
Trichomonas vaginalis Giovanni Di Bonaventura, PhD Università di Chieti AA 2010-2011 Trichomonas spp: tassonomia tassonomia Phylum: Sarcomastigophora Subphylum: Mastigophora Al genere Trichomonas appartengono
DettagliEntameba histolytica. Entameba histolytica
AMEBIASI Entameba histolytica Protozoo Forma trofozoitica / cistica Trofozoite: 10-60 m, nucleo unico, mobile per pseudopodi, emazie nel citoplasma (forme invasive) Cisti: 9-16 m, fino a 4 nuclei, corpi
DettagliLe specie del genere Giardia
Giardia duodenalis CLASSIFICAZIONE Protista Sottoregno Protozoa Phylum Sarcomastigophora Subphylum Mastigophora Classe Zoomastigophorea Ordine Diplomonadida Genere Giardia Specie Giardia duodenalis Le
DettagliAcqua e parassiti: Cryptosporidium
PARASSITI d ITALIA Una rete al servizio del SSN Animali + Esseri umani = una sola salute ROMA 20-21 ottobre 2011 Acqua e parassiti: Cryptosporidium Simone M. Cacciò Reparto di Malattie Parassitarie Gastroenteriche
DettagliWITNESS GIARDIA INTRODUZIONE
WITNESS GIARDIA WITNESS GIARDIA INTRODUZIONE Giardia intestinalis (sin. G. duodenalis o G. lamblia) è un protozoo parassita dell apparato gastrointestinale di numerose specie di animali (ad es. cane e
DettagliCoxiellosi o Febbre Q
Coxiellosi o Febbre Q Descritta per la prima volta in Australia nel 1936 in addetti alla macellazione. Impatto È una zoonosi: causa una malattia simil-influenzale, polmonite, epatite granulomatosa, aborto
DettagliEntamoebahistolytica. G. Di Bonaventura Università G. D Annunzio di Chieti-Pescara
Entamoebahistolytica G. Di Bonaventura Università G. D Annunzio di Chieti-Pescara Epidemiologia Phylum: Sarcomastigophora, Subphylum: Sarcodina (amebe), Generi: Entamoeba, Acanthamoeba, Naegleria. Differenti
DettagliIL CONCETTO DI ZOONOSI CLASSIFICAZIONE DELLE ZOONOSI. Zoonosi dirette. Ciclozoonosi. Metazoonosi. Saprozoonosi
IL CONCETTO DI ZOONOSI Malattie ed infezioni che si trasmettono naturalmente dagli animali vertebrati all uomo e viceversa (O.M.S.) CLASSIFICAZIONE DELLE ZOONOSI Zoonosi dirette Trasmissione dall animale
DettagliParassitologia (modulo 5CFU)
Corso di Laurea Magistrale in Scienze Biologiche Indirizzo Diagnostica molecolare Anno Accademico 2018/19 METODOLOGIE EPIDEMIOLOGICHE e PARASSITOLOGICHE e Laboratorio Parassitologia (modulo 5CFU) Prof.
DettagliGiovanni Di Bonaventura, PhD
Giovanni Di Bonaventura, PhD CI Microbiologia e Microbiologia Clinica CL Medicina e Chirurgia Università G. d Annunzio di Chieti-Pescara AA 2015-2016 Trichomonas spp: tassonomia Phylum: Sarcomastigophora
DettagliIl mondo microbico Introduzione agli agenti infettivi La Microbiologia e le sue suddivisioni
Indice PARTE I MICROBIOLOGIA GENERALE E SPECIALE Capitolo 1 Il mondo microbico 3 1.1 Introduzione agli agenti infettivi 1.1.1 La Microbiologia e le sue suddivisioni 5 1.2 Aspetti generali e classificazione
DettagliBIOLOGIA del parassita
GIARDIA (Kunstler( 1882) BIOLOGIA del parassita GIORGIO TRALDI Cattedra di parassitologia e malattie parassitarie Università degli Studi di Camerino GIARDIA in onore di Alfred Mathieu Giard (1846-1908)
DettagliProtozoi intestinali
Protozoi intestinali Il medico,nel fare una diagnosi di sospetta malattia parassitaria,deve basarsi su notizie dettagliate riguardanti: I viaggi L ingestione di alimenti Le trasfusioni L estrazione socioeconomica
DettagliGenere Yersinia. dolore addominale oro-fecale gastroenterite. Y.pseudotuberculosis PATOLOGIA TRASMISSIONE
Genere Yersinia i SPECIE PATOLOGIA TRASMISSIONE Y.pestis Peste zoonotica Y.enterocolitica Y.pseudotuberculosis adeno-mesenterite dolore addominale oro-fecale gastroenterite febbre Genere Yersinia Contaminazione
DettagliModulo 15: Diagnosi microbiologica di influenza
CdS Medicina e Chirurgia CI Medicina di Laboratorio MICROBIOLOGIA CLINICA AA 2015-2016 Modulo 15: Diagnosi microbiologica di influenza Giovanni DI BONAVENTURA, PhD Università «G. d Annunzio» di Chieti-Pescara
DettagliZOONOSI. Malattie umane di origine animale. Anche in questo caso la sorgente d infezione può essere rappresentata da: ANIMALI PORTATORI ANIMALI MALATI
ZOONOSI Malattie umane di origine animale Anche in questo caso la sorgente d infezione può essere rappresentata da: ANIMALI MALATI ANIMALI PORTATORI ü sani ü convalescenti ü cronici ü precoci ZOONOSI Le
DettagliLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DEFINIZIONE
LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DEFINIZIONE Valutazione globale della probabilità e della gravità delle possibili lesioni o danni alla salute che si originano in una situazione pericolosa al fine di poter scegliere
DettagliIl sistema a rete dell epidemiologia veterinaria: randagismo e Leishmaniosi. Anna Duranti Centro Epidemiologico Regionale Veterinario
Il sistema a rete dell epidemiologia veterinaria: randagismo e Leishmaniosi. Anna Duranti Centro Epidemiologico Regionale Veterinario Leishmaniosi canina Grave malattia del cane, con andamento generalmente
DettagliVIVERE CON UN ANIMALE DOMESTICO
VIVERE CON UN ANIMALE DOMESTICO I POSSIBILI RISCHI PER LA SALUTE UMANA Dott.ssa Carlotta Vizio Medico veterinario ZOONOSI MALATTIE TRASMESSE DAGLI ANIMALI ALL UOMO E VICEVERSA Per ingestione di alimenti
DettagliSCORE CARD GUIDA INTERPRETATIVA
Criteri Punteggio 1 Rilevanza della patologia 1 2 3 4 5 1.1 Presenza sul territorio Assente Presente in UE / Stati Presente in Italia / altre Presente in Regione Endemica. regionale / extraregionale. confinanti
DettagliDIARREA D ORIGINE INFETTIVA PERCORSI
DIARREA D ORIGINE INFETTIVA PERCORSI Modalità di attivazione di un percorso Definizione di quale percorso utilizzare Iter diagnostico e microrganismi da considerare Procedure da adottare Valutazione clinicoanamnestica
DettagliProf. Franco Brindani
Prof. Franco Brindani !"# $ #%#%&##' # ##"%"&'( #& ###' #&)*µ' ##+*) ###&),µ' ##+-./" 0102 3 45 2! *)." &####' 2 # )," %" # 2 " *)," 2# %" #&#"' %" # ### 30601 2# ""#!#( 2" #&. &.)/ /7' 2" ###&8),,7'&/
DettagliLa microflora gastro-intestinale
La microflora gastro-intestinale Stomaco e Duodeno (10 1-10 3 CFU/ml) Lactobacilli Helicobacter pylori Digiuno e Ileo (10 4-10 8 CFU/ml) Lactobacilli Enterobacter Bacteroides Bifidobacter Holzapfel et
DettagliI rischi in piscina:dalle infezioni all incidente in vasca.
I rischi in piscina:dalle infezioni all incidente in vasca. Seminari regionali per gestori di piscine 2007 Garda 13/04, Jesolo 03/05, Caorle 10/05, Chioggia 22/06 Giacomo Marchese Azienda Ulss 12 - Servizio
DettagliEpidemiologia. Pneumocystis carinii è un patogeno a diffusione ubiquitaria
Pneumocystis carinii G. Di Bonaventura Università G. D Annunzio di Chieti-Pescara Epidemiologia Pneumocystis carinii è un patogeno a diffusione ubiquitaria isolato dal polmone dell uomo e da quello di
DettagliIl disturbo primario del morbo celiaco è l intolleranza al glutine, ad una componente proteica, gliadina, presente nel grano, orzo e segale.
La malattia celiaca è una condizione infiammatoria della mucosa del piccolo intestino che regredisce in seguito all eliminazione dalla dieta di alimenti contenenti glutine. Il disturbo primario del morbo
DettagliEpidemiologia e profilassi generale delle malattie infettive
Epidemiologia e profilassi generale delle malattie infettive INFEZIONE MALATTIA INFETTIVA ASPETTI GENERALI Interazione di un agente biologico (microrganismo) e un ospite recettivo (uomo, animale). Implica
DettagliLA MALATTIA CELIACA: ASPETTI EPIDEMIOLOGICI E CLINICI. Dott.ssa Giovanna Liberati
LA MALATTIA CELIACA: ASPETTI EPIDEMIOLOGICI E CLINICI Dott.ssa Giovanna Liberati La malattia celiaca è un enteropatia immunomediata che si manifesta in soggetti geneticamente predisposti in seguito all
DettagliMateriale didattico validato da: Il Rischio Biologico. Rev. 2 ott Rischio biologico slide 1 di 16
Il Rischio Biologico Rev. 2 ott. 2009 Rischio biologico slide 1 di 16 Definizione Consiste nella possibilità di contrarre, in seguito all esposizione a virus, batteri, miceti o funghi (lieviti e muffe),
DettagliMalattie trasmesse da alimenti contaminati. Sicurezza Alimentare
Malattie trasmesse da alimenti contaminati Sicurezza Alimentare Spore batteriche In condizioni ambientali sfavorevoli alcuni batteri (sporigeni) danno origine a speciali forme di resistenza (spore). Quando
DettagliParamphistomum spp.: Situazione epidemiologica
Paramphistomum spp.: Situazione epidemiologica Dott.ssa Elena Soranzo Dott.ssa Eliana Schiavon Dr. Mirco Pellizzer Borsista veterinaria in SCT3 Laboratorio di Diagnostica clinica Un Accordo Quadro per
Dettagliindividuazione della causa di una patologia Diagnostica di laboratorio
DIAGNOSI (διαγνωσισ = distinguere) individuazione della causa di una patologia Diagnosi su base clinica e/o anatomo-patologica sospetto o orientamento diagnostico Diagnosi di laboratorio (diagnosi eziologica)
DettagliContaminazioni microbiologiche della filiera alimentare collegati ai cambiamenti climatici. Ida Luzzi
Cambiamenti climatici e rischi emergenti per la salute Roma 14-15 dicembre 2015 Contaminazioni microbiologiche della filiera alimentare collegati ai cambiamenti climatici Ida Luzzi Dipartimento Malattie
DettagliTRICHINELLOSI nell uomo
TRICHINELLOSI nell uomo In passato, era considerato soprattutto il SUINO (ciclo urbano), poi il CINGHIALE e la VOLPE (ciclo silvestre). I roditori (ratti, topi ) animali carnivori e cannibali erano considerati
DettagliCALICIVIRUS ENTERICI UMANI
CALICIVIRUS ENTERICI UMANI SAPOVIRUS NOROVIRUS Maggior parte (90%) delle forme gastro-enteriche non batteriche nell uomo in soggetti di ogni eta (green et al., 2000) IMPORTANTI PATOGENI ENTERICI DEI BAMBINI
DettagliCONOSCERE LA CELIACHIA
CONOSCERE LA CELIACHIA CORSO DI FORMAZIONE PER DIRIGENTI SCOLASTICI, DOCENTI, ATA, REFERENTI DEI COMUNI E DITTE DI RISTORAZIONE E ALTRO PERSONALE COINVOLTO NELLA DISTRIBUZIONE DEI PASTI Dr. Monica Selmi
DettagliCONOSCERE LA CELIACHIA
CONOSCERE LA CELIACHIA CORSO DI FORMAZIONE PER DIRIGENTI SCOLASTICI, DOCENTI, ATA, REFERENTI DEI COMUNI E DITTE DI RISTORAZIONE E ALTRO PERSONALE COINVOLTO NELLA DISTRIBUZIONE DEI PASTI Dr. Armando Franceschelli
DettagliBuone Regole di Prassi Igienica per Toxoplasma. I tachizoiti di Toxoplasma gondii
I tachizoiti di Toxoplasma gondii I tachizoiti di Toxoplasma gondii sono abbastanza sensibili al ph acido dello stomaco (non resistono più di 1 ora) possono provocare infezione penetrando attraverso piccole
DettagliUniversità degli Studi di Ferrara Corso di Laurea in Odontoiatria Anno Accademico Corso di Anatomia Patologica
Università degli Studi di Ferrara Corso di Laurea in Odontoiatria Anno Accademico 2018-2019 Corso di Anatomia Patologica Dr. Stefano Ferretti Dipartimento di Morfologia, Chirurgia e Medicina sperimentale
DettagliDIARREA - definizione
DIARREA - definizione Cosa si intende per DIARREA: - E un sintomo - Aumento Acqua e fluidità delle feci - Aumento quantità feci >200 g/dì - Aumento frequenza evacuazioni (>3 v./dì) Distinzione clinica:
DettagliLa patologia epato- bilio-pancreatica
La patologia epato- bilio-pancreatica Complicanze della colelitiasi Colecistite acuta Pancreatite acuta: Migrazione di calcoli e/o cristalli di colesterolo nella via biliare principale Colestasi extraepatica:
DettagliSensibilità agli antibiotici in agenti di mastite bovina nel Triveneto
A l m a M a t e r S t u d i o r u m U n i v e r s i t à d i B o l o g n a S c u o l a d i A g r a r i a e M e d i c i n a V e t e r i n a r i a D i p a r t i m e n t o d i S c i e n z e M e d i c h e V
DettagliCONTAMINAZIONI ALIMENTARI E SVILUPPO DEI MICRORGANISMI
CONTAMINAZIONI ALIMENTARI E SVILUPPO DEI MICRORGANISMI Sicurezza e igiene degli alimenti La sicurezza alimentare garantisce la salubrità di tutto il cibo che l uomo consuma nella ristorazione. Per Igiene
DettagliHelicobacter pylori. Programma VEQ: perché, come e se...
Helicobacter pylori Programma VEQ: perché, come e se... H.pylori: storia Anni 30: batteri associati con danno alla mucosa gastrica 1983: Marshall e Warren stabiliscono link fra H.pylori e patologia gastrointestinale
DettagliInformazioni Corso MICROBIOLOGIA Informazioni Docente Angela Quirino Descrizione del Corso Obiettivi del Corso e Risultati di apprendimento attesi
Informazioni Corso SCUOLA DI FARMACIA E NUTRACEUTICA Corso di Laurea Magistrale in Farmacia MICROBIOLOGIA SSD: MED/07 MICROBIOLOGIA E MICROBIOLOGIA CLINICA CFU: 7 II anno, I semestre A.A. 2017-2018 Informazioni
DettagliScelta dei farmaci antimicrobici
Antibiotici Gram + Gram - Scelta dei farmaci antimicrobici Identita agente infettante Sensibilita ad un dato farmaco Sede dell infezione Fattori legati al paziente Sicurezza della terapia Costo della terapia
DettagliLinee guida legionellosi Roma novembre 2016 Dipartimento di Malattie infettive parassitarie ed immunomediate
Linee guida legionellosi Roma 10-11 novembre 2016 Dipartimento di Malattie infettive parassitarie ed immunomediate Diagnosi con metodi convenzionali Maria Luisa Ricci marialuisa.ricci@iss.it Introduzione
DettagliBiodiversità e salute. Flavia Caretta
Biodiversità e salute Flavia Caretta Biodiversità e salute salute degli ecosistemi salute umana Effetti della perdita di biodiversità sulla salute umana Ricerca epidemiologica Rivolta a fattori singoli
DettagliLE INFEZIONI: MODALITA ED ESITI
LE INFEZIONI: MODALITA ED ESITI LE INFEZIONI Lo sviluppo delle infezioni procede con le stesse tappe. 1. Contatto 2. Penetrazione 3. Colonizzazione 4. Effetto patogeno La patogenicità di un MO dipende
DettagliL esperienza degli Ospedali Riuniti di Bergamo
Bergamo Direttore dott. Antonio Goglio Percorso diagnostico-assistenziale assistenziale delle infezioni da Clostridium difficile (ICD) : Esperienze a confronto L esperienza degli Ospedali Riuniti di Bergamo
DettagliMalattie cutanee allergiche nel gatto. Le allergie del gatto. DA : Come chiamarla???? 07/09/2016
Malattie cutanee allergiche nel gatto Dr. Chiara Noli, Dip ECVD Servizi Dermatologici Veterinari Peveragno (CN) Le allergie del gatto Allergia alimentare (Allergia al morso delle pulci) Allergia agli insetti
DettagliLe patologie protozoarie sono una causa molto importante di morbidità e mortalità nell uomo sia a carico di individui immunocompetenti sia in
PROTOZOI PARASSITI I protozoi parassiti in genere hanno piccole dimensioni, presentano un ciclo di vita breve, un alto ritmo riproduttivo e tendenza a indurre immunità alle reinfezioni negli ospiti che
DettagliIl parassita Toxoplasma gondii
Il parassita Toxoplasma gondii Toxoplasma gondii Toxoplasma gondii è un coccidio intestinale del gatto e dei felidi Agente eziologico della toxoplasmosi, parassitosi cosmopolita molto frequente
DettagliLa chemioterapia per gli animali da compagnia
La chemioterapia per gli animali da compagnia Cos è la chemioterapia e come funziona? Rappresenta un rischio per le persone? Quali sono gli effetti collaterali? Cos è la chemioterapia? Con la chemioterapia
Dettagliper alcune malattie causate da prodotti tossici dell agente (ad es. tossine batteriche) non si può parlare di trasmissibilità Raffaella Baldelli DSMV
Malattie trasmissibili Malattie sostenute da un agente biologico (agente eziologico), che si trasmette da un individuo ad un altro (ospiti) in natura in modo diretto o indiretto per alcune malattie causate
DettagliPARATUBERCOLOSI. Malattia infettiva e contagiosa dei ruminanti, sostenuta da Mycobaterium avium subsp. paratuberculosis (Map)
PARATUBERCOLOSI Malattia infettiva e contagiosa dei ruminanti, sostenuta da Mycobaterium avium subsp. paratuberculosis (Map) Nota anche come malattia di Johne (Johne's Disease) MALATTIA CRONICA CON LUNGO
DettagliDefinizione ed obiettivi dell Igiene. Concetto di salute e malattia. Epidemiologia delle malattie infettive
Obiettivi dell igiene CONTENUTI CORSO DI Definizione ed obiettivi dell Igiene. Concetto di salute e malattia Epidemiologia delle malattie infettive IGIENE Catena di contagio, sorgenti e serbatoi di infezione,
DettagliClade Unikonti. Clade Excavata. Clade Cromoalveolati. Amoebozoa. Euglenozoa. Alveolata. Opisthokonta. Diplomonadei. Cromisti. Rhizaria.
Clade Cromoalveolati Alveolata Ciliophora (Ciliati) Dinozoa (Dinoflagellati) Apicomplexa Cromisti Stramenopili o Heterocontophyta Rhizaria Foraminiferi Radiolaria Cercozoi Clade Excavata Euglenozoa Euglenidi
Dettagliper alcune malattie causate da prodotti tossici dell agente (ad es. tossine batteriche) non si può parlare di trasmissibilità Raffaella Baldelli DSMV
Malattie trasmissibili Malattie sostenute da un agente biologico (agente eziologico), che si trasmette da un individuo ad un altro (ospiti) in natura in modo diretto o indiretto per alcune malattie causate
DettagliEmoflagellati: Giovanni Di Bonaventura, PhD Università G. d Annunzio Chieti AA 2010-2011
Emoflagellati: Trypanosoma spp, Leishmania spp Giovanni Di Bonaventura, PhD Università G. d Annunzio Chieti AA 2010-2011 Emoflagellati Parassiti obbligati, colonizzano i tessuti profondi ed il sangue dell
DettagliDott.. Giuseppe Di Mauro. (Caserta)
Problematiche e prospettive dell antibioticoterapia in età pediatrica Dott.. Giuseppe Di Mauro (Caserta) Obiettivo Migliorare la prescrizione di farmaci in termini di efficacia e di efficienza tenendo
DettagliMicrobiologia clinica
Microbiologia clinica Docente : Prof. Ubaldo Scardellato Testo: MICROBIOLOGIA CLINICA Eudes Lanciotti Cea ed. 2001 Temi cardine del programma 1. Lo sviluppo della microbiologia come scienza. 2. La natura
DettagliToxoplasmosi negli animali
Toxoplasmosi negli animali fonte alimentare per l uomo Prof. ssa Daniela Piergili Fioretti Dipartimento di Scienze Biopatologiche ed Igiene delle Produzioni Animali e Alimentari, Sezione di Parassitologia
DettagliPPI e flora batterica intestinale
Appropriatezza dell uso dei PPI e H 2 -Inibitori Ferrara, 7 Maggio 2011 PPI e flora batterica intestinale Prof. Rocco Maurizio Zagari Associato di Gastroenterologia Università di Bologna Problema Aperto
DettagliBordetellosi. Prof. Alessandro FIORETTI Facoltà di Medicina Veterinaria Università di Napoli Federico II
Prof. Alessandro FIORETTI Facoltà di Medicina Veterinaria Università di Napoli Federico II Patologia infettiva altamente contagiosa che colpisce prevalentemente il tacchino EZIOLOGIA Inizialmente identificato
DettagliCLOSTRIDI. ! Bacilli Gram positivi. ! Mobili! Sporigeni. ! Anaerobi obbligati! Numerosi esoprodotti, tra cui esotossine. ! Molto diffusi suolo
CLOSTRIDI! Bacilli Gram positivi! Mobili! Sporigeni! Anaerobi obbligati! Numerosi esoprodotti, tra cui esotossine! Molto diffusi suolo intestino umano e animale CLOSTRIDI: numerose specie 4 di interesse
DettagliOLYMPIC WATCH. Sorveglianza e controllo dei giochi paralimpici. Sintesi delle informazioni raccolte dal sistema di sorveglianza del giorno
Report dell 11 marzo 2006 OLYMPIC WATCH Sorveglianza e controllo dei giochi paralimpici Sintesi delle informazioni raccolte dal sistema di sorveglianza del giorno 11 marzo 2006 Ogni giorno alla valutazione
DettagliCongresso pediatria - Lazise Sul Garda, 31 Marzo Dott. Mario Raimondi
Dott. Mario Raimondi Dott. Mario Raimondi 1. Aspetto affettivo; 2. Aspetto formativo; 3. Aspetto terapeutico; Dott. Mario Raimondi Per evitare l insorgenza di malattie più o meno gravi, le norme igieniche
DettagliPatogeni emergenti nel latte: il ruolo di Salmonella spp. Salmonellosi. Salmonellosi nei bovini
5 Congresso annuale Mastitis Council Italia LODI 9 febbraio 2007 Patogeni emergenti nel latte: il ruolo di Salmonella spp Dott. Antonio Barberio Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie Sezione
DettagliCENNI DI IMMUNOLOGIA, VACCINI E VACCINAZIONI. Igiene Scolastica AA Prof.ssa Valeriani Federica
CENNI DI IMMUNOLOGIA, VACCINI E VACCINAZIONI Igiene Scolastica AA 2018-2019 Prof.ssa Valeriani Federica Difese da agenti microbici Barriera: cute, mucose (ph specifico, lisozima, muco). Modo d azione:
DettagliDa Completare. Da Completare
[NOME MALATTIA] Caratteristiche della patologia E.1 Malattia E.1.1 Nome patologia E.1.2 Agente/i eziologico/i E.1.3 Breve descrizione Informazioni 1 Rilevanza della patologia 1.1-1.2 Presenza e frequenza
DettagliPREVENZIONE E PROFILASSI ARBOVIROSI: il caso West Nile
III Convegno regionale della prevenzione: Le competenze della prevenzione per far crescere il sistema regione PREVENZIONE E PROFILASSI ARBOVIROSI: il caso West Nile Assistente sanitaria Daniela Fabbro
DettagliLE INFEZIONI DA PARVOVIRUS CANINI
LE INFEZIONI DA PARVOVIRUS CANINI GENERALITA SUI PARVOVIRUS DNA monocatenario Dimensioni 20-30 nm Forma icosaedrica Assenza di envelope Resistenza al ph, ai solventi dei lipidi e ai disinfettanti Non sono
DettagliITIS ENRICO MEDI. Progettare e realizzare attività sperimentali in sicurezza e nel rispetto dell ambiente
UDA UDA N. 1 Fondamenti della microbiologia UDA N.2 Bilanci di materia ed Energia La Chimica della vita UDA N.3 Struttura e organizzazione delle cellule procariote, eucariote e funzioni del sistema cellula
DettagliQuali novità nelle linee guida della gestione dell asma
Quali novità nelle linee guida della gestione dell asma COSA C E DI NUOVO nelle Linee Guida GINA 2014? Una nuova definizione di asma Enfasi sulla conferma della diagnosi Approccio pratico per stabilire
DettagliInterazione di un agente biologico (microrganismo) e un ospite recettivo (uomo, animale). Implica la replicazione dell agente nell ospite.
Infezione Interazione di un agente biologico (microrganismo) e un ospite recettivo (uomo, animale). Implica la replicazione dell agente nell ospite. Malattia Infettiva È l espressione clinica dell infezione.
DettagliVITAMINA D E DENSITÀ MINERALE OSSEA IN PAZIENTI PEDIATRICI CON MALATTIA INFIAMMATORIA CRONICA INTESTINALE (MICI)
Università degli studi di Parma Dipartimento Materno-Infantile U.O.C di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva Scuola di Specializzazione in Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva Direttore: Prof
DettagliIl controllo microbiologico sugli alimenti di origine animale in Emilia Romagna. Anno 2003
Il controllo microbiologico sugli alimenti di origine animale in Emilia Romagna. Anno 2003 Nelle tabelle seguenti sono riassunti gli esiti delle analisi effettuate sui campioni di alimenti di origine animale
DettagliConoscenza delle principali tecniche molecolari di identificazione microbica e capacità di applicare le stesse in campo sanitario
Programma di Tecniche di diagnostica molecolare in Microbiologia per Il CdL in Tecniche di Laboratorio Biomedico AA 2013-2014 (3 CFU) Titolare Prof. Pio Maria Furneri 1. Principi di microbiologia a. I
DettagliSorveglianza delle ICD in Emilia- Romagna
Sorveglianza delle ICD in Emilia- Romagna Maria Luisa Moro Clostridium difficile: il quadro epidemiologico La sorveglianza a livello regionale e locale Quadro epidemiologico L incidenza di infezioni da
DettagliANNO 2008 I SESSIONE BIOLOGO. L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi
ANNO 2008 L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi Igiene e laboratorio Legislazione professionale Certificazione di qualità Il candidato descriva
DettagliTEST RAPIDI INFEZIONI RESPIRATORIE INFEZIONI ENTERICHE GESTIONE DELL EMERGENZA
INFEZIONI RESPIRATORIE INFEZIONI ENTERICHE GESTIONE DELL EMERGENZA DTEST RAPIDI INFEZIONI RESPIRATORIE INFEZIONI ENTERICHE GESTIONE DELL EMERGENZA asit Diagnostica offre soluzioni innovative per la diagnosi
DettagliGiardiasi Toxocariasi/Anchilostomiasi Echinococcosi/idatidosi Pseudoscabbia Cheyletiellosi
ZOONOSI IN AMBIENTE DOMESTICO: LA TRASMISSIBILITA DELLE PARASSITOSI INTESTINALI E CUTANEE DEGLI ANIMALI DA COMPAGNIA Giardiasi Toxocariasi/Anchilostomiasi Echinococcosi/idatidosi Pseudoscabbia Cheyletiellosi
DettagliDIARREA ACUTA: PERDITA DI ACQUA CON LE FECI, SUPERIORE A 10 ml/kg/die E DI DURATA INFERIORE A 2 SETTIMANE
DIARREA ACUTA: PERDITA DI ACQUA CON LE FECI, SUPERIORE A 10 ml/kg/die E DI DURATA INFERIORE A 2 SETTIMANE DIARREA CRONICA: DIARREA CHE DURA DA 14 GIORNI O PIU DIARREA PROTRATTA: DIARREA CRONICA ASSOCIATA
DettagliDIAGNOSTICA DI LABORATORIO DELLE MALATTIE INFETTIVE
DIAGNOSTICA DI LABORATORIO DELLE MALATTIE INFETTIVE La metodologia diagnostica può essere ricondotta a quattro punti fondamentali e consequenziali fra loro Anamnesi Rilievi anatomo-patologici Scelta e
DettagliMicr obiologia clinica
Micr obiologia clinica Prof. Massimiliano Galdiero Infezioni del Sistema Nervoso Centrale Infezioni Congenite e Neonatali Zoonosi ed Infezioni Trasmesse da Vettori Epatiti Virali LLa redditività clinica
DettagliEpidemiologia della peronospora del pomodoro
M. COLLINA R. BUGIANI Centro di Fitofarmacia Dipartimento di Scienze Agrarie Servizio Fitosanitario Regione Emilia - Romagna Epidemiologia della peronospora del pomodoro Incontro tecnico: Difesa da peronospora
DettagliSCELTA DEI TEST EZIOLOGICI A SUPPORTO DELLA DIAGNOSI DI LEISHMANIOSI CANINA
SCELTA DEI TEST EZIOLOGICI A SUPPORTO DELLA DIAGNOSI DI LEISHMANIOSI CANINA Saverio Paltrinieri, DVM, PhD, Dipl ECVCP DIAGNOSI EZIOLOGICA DIRETTA (evidenziazione del parassita o di sue componenti) Citologia
DettagliGennaio-maggio 2008( fonte dati Epicentro)
LE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI 1 Epidemiologia Esistono oggi al mondo più di 250 tossinfezioni alimentari che si manifestano con differenti sintomi e sono causate da diversi agenti patogeni. Con il passare
Dettagli4ª UNITA DIDATTICA Modello Nutrizionale metabolico
4ª UNITA DIDATTICA Modello Nutrizionale metabolico Contenuti Modello Nutrizionale metabolico Sezione del modello: Equilibrio idro-elettrolitico e acido-base Assistenza alla persona con problemi relativi
Dettagli