Indicazioni su diagnosi e terapia delle infezioni fungine profonde (IFI)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Indicazioni su diagnosi e terapia delle infezioni fungine profonde (IFI)"

Transcript

1 S.C. Malattie Infettive e Tropicali Direttore Dr Guido RAINERI Indirizzo: Via A. Carle, 5 Fraz.ne Confreria CUNEO Telefono infettivi@ospedale.cuneo.it Fax Indicazioni su diagnosi e terapia delle infezioni fungine profonde (IFI) Epidemiologia La maggior parte delle infezioni fungine sistemiche sono sostenute da varie specie di Candida e negli ultimi venti anni abbiamo assistito ad un progressivo aumento di specie non-albicans, soprattutto nei pazienti oncoematologici e nelle unità di terapia intensiva. I quadri patologici da loro sostenuti vanno dalle infezioni muco-cutanee, che non pongono rischi per la vita del paziente, a quadri sistemici importanti, interessanti vari organi e gravati da una mortalità variabile dal 40% al 75% a seconda delle casistiche. La nutrizione parenterale totale (NPT) è principalmente associata a candidemie da C.albicans. Tra le varie specie non-albicans si rilevano espressioni patologiche e localizzazioni differenti tra le varie specie. Candida parapsilosis colonizza di norma la cute e forma biofilm a livello di device e le candidemie da lei prodotte sono associate ad un tasso più basso di mortalità. La C. tropicalis è la più virulenta e presenta un alta mortalità ed è tipica dei pazienti neoplastici e neutropenici Riportiamo nei due grafici seguenti i dati relativi agli isolamenti di Candida spp. nel 2014 e nel 1 semestre 2015 nella nostra Azienda ospedaliera. Distribuzione percentuale delle Candide invasive Anno 2014

2 C. PARAPSILOSI S 25,93% C.GLABRATA 11,11% % lieviti 1 semestre 2015 C. ALBICANS 62,96% Distribuzione percentuale delle Candide invasive 1 sem. anno 2015 C. ALBICANS C.GLABRATA C. PARAPSILOSIS Nel 2014 sono stati isolati 54 lieviti e nel 1 semestre del lieviti e pertanto potremmo avere quest anno una atteso di isolati pari all anno precedente; nel 2015 si conferma la prevalenza di C. albicans (63%) seguita da C. parapsilosis (26%) e da C. glabrata (nota anche come Torulopsis glabrata) (11%). Sostanzialmente non è variata la distribuzione dei lieviti, tenendo conto dei limiti derivanti dalla esiguità della casistica. I dati microbiologici potranno esserci di aiuto per indirizzare correttamente la terapia e ancor più eventuali profilassi, da attuare in setting ben individuati. 1.Diagnostica La presenza di uno o più fattori di rischio può indirizzare il Clinico verso una sospetta infezione fungina, soprattutto se il paziente presenta un quadro clinico grave; pertanto in questo caso sarà opportuno richiedere i test diagnostici di laboratorio e strumentali appropriati e contestualmente iniziare una terapia antifungina, che dovrà essere sospesa in caso di esclusione certa di IFI. Di seguito si elencano i principali fattori di rischio. Principali fattori di rischio per IFI Età estreme Gravità delle condizioni generali (APACHE II score > 20) Degenza in ICU (> 7 gg) Insuff. renale - Emodialisi Insuff. epatica Diabete mellito Pancreatite Ustioni > 50% Alterazioni delle barriere fisiologiche gastrointestinali (mucositi, perforazioni, infez. Clostridium difficile ecc.) Immunosoppressione farmacologica (lunghe terapie con corticosteroidi, chemioterapia,immunosoppressori) e immunodeficienze Chirurgia addominale maggiore Febbre Neutropenia Sepsi, sepsi severa, shock settico

3 Emotrasfusioni Nutrizione parenterale totale (NTP) Cateteri venosi centrali inclusi quelli ad inserzione periferica (PICC) Cateteri venosi periferici Catetere vescicale Utilizzo terapeutico o profilattico di antibiotici ad ampio spettro (soprattutto glicopeptidi, aminoglicosidi, carbapenemi, piperacillina-tazobactam) Colonizzazione da Candida in sede multipla Più di due ricoveri nei tre mesi precedenti Tossicodipendenza per via venosa Test di laboratorio Emocoltura: possono essere eseguite due emocolture ottenute da siti differenti a distanza di 30 una dall altra o in sequenza in caso di urgenza; i lieviti crescono sui normali terreni per batteri e comunque la positività non supera in genere il 50%. Si consiglia di richiedere emocolture specifiche per miceti solo nel sospetto di infezioni da funghi filamentosi. In caso di positività di una emocoltura si suggerisce di eseguire un primo controllo a distanza di sei giorni dall inizio della terapia antifungina e, se quest ultimo risultasse positivo, si consiglia di eseguire un ulteriore emocoltura dopo altri tre giorni (cioè in 9 giorno di terapia). Dalla data di esecuzione della prima emocoltura negativa si devono calcolare ancora due settimane di trattamento antimicotico. Se il paziente è portatore di CVC si devono eseguire sempre set di emocolture da vena periferica e da CVC. Il CVC va assolutamente rimosso nel più breve tempo possibile se la candidemia è riconducibile a questo device. Colture da liquidi biologici diversi dal sangue: Nel paziente asintomatico l isolamento di Candida spp. da siti corporei non sterili (es. aspirato bronchiale/tracheale, BAL, espettorato) dovrebbe essere considerato espressione di semplice colonizzazione; Nel paziente con segni e sintomi di infezione la colonizzazione multipla da Candida spp., comprese le urine in un paziente con catetere urinario, può suggerire una reale infezione micotica passibile di terapia. 1,3-β-D-glucano (BDG): Valori di riferimento: < 60 pg/ml: negativo pg/ml: dubbio - > 80 pg/ml: positivo Quando positivo, è indicatore precoce di candidiasi invasiva. Ha elevato valore predittivo negativo (attorno al 98%): pertanto la negatività del test esclude con alta probabilità una IFI e potrebbe autorizzare la sospensione di una terapia empirica dopo attenta valutazione clinica. Un test positivo a basso titolo o dubbio deve essere interpretato alla luce anche dai dati clinico anamnestici (fattori di rischio) ed eventualmente ripetuto a distanza di pochi giorni per conferma.

4 Se un paziente in terapia con antifungini non presenta miglioramenti evidenti può essere utile la ripetizione del test perché l incremento significativo dei suoi valori è espressione di fallimento terapeutico. Il test non può essere invece impiegato per il follow-up della terapia antifungina perché i suoi valori possono mantenersi stabilmente elevati per giorni pur in corso di terapia efficace. Possono interferire con il risultato del test (falsi positivi): 1. la somministrazione di emoderivati (albumina, immunoglobuline) e emocomponenti; 2. la depurazione extrarenale eseguita utilizzando filtri diversi dalle membrane cellulosiche di triacetato e di polimetilmetacrilato; 3. l impiego durante chirurgia di garze e spugne contenenti alte concentrazioni di β-d-glucano: il test va eseguito almeno a distanza di tre - quattro giorni da procedure chirurgiche; 4. campioni emolizzati, lipemici o contenenti alti livelli di bilirubina; 5. la terapia antibiotica concomitante con betalattamici; 6. sepsi da Gram positivi e negativi. Visto quanto appena esposto si sottolinea l importanza del test per l alto valore predittivo negativo. Il test non rileva le specie fungine del genere Cryptococcus, gli zigomiceti (Absidia, Mucor e Rhizopus) ed il Blastomyces dermatiditis. Galattomannano (GM): indicatore di infezione da Aspergillo. GM è un test validato su sangue e su liquido da lavaggio bronco alveolare (BAL), dove ha specificità e sensibilità di circa il 90%; il test può anche essere impiegato su espettorato e CSF (liquido cefalorachidiano). La metodica impiegata nella nostra Azienda indica un cut-off di 0,5 ng/ml a prescindere dallo stato immunitario e dal liquido biologico del paziente. Possono interferire con il risultato del test, generando falsi positivi: 1. infezioni da Penicillium, Fusarium, Alternaria, Istoplasma e talora da Criptococco e Geotrichium; 2. l impiego di amoxicillina-ac. clavulanico e di piperacillina-tazobactam; 3. la presenza di latte e pasta nella dieta, specialmente nei bambini e nei pazienti con mucositi da chemioterapici. Potrebbero verificarsi falsi negativi in pazienti in terapia preventiva con farmaci antifungini attivi anche su Aspergillo. Indagini strumentali Ecocardiografia: da eseguirsi nei casi di emocolture positive per Candida dopo 4-6 giorni dall inizio della terapia antifungina e dalla rimozione del CVC, se era in sede al momento della diagnosi, per escludere un endocardite, soprattutto in pazienti ad alto rischio (cardiopatie preesistenti, disturbi vascolari, pazienti con PM e ICD ecc). Ovviamente il clinico potrà valutarne la necessità in base al quadro generale del paziente e alla propria esperienza professionale.

5 Le vegetazioni micotiche di norma sono particolarmente grandi e sono causate per lo più da Candide a basso contenuto di ergosterolo, che si annidano nel biofilm. Questa caratteristica condiziona la scelta terapeutica: scarsa attività del fluconazolo e dell amfotericina e maggiore attività delle echinocandine. I pazienti con candidemia dovrebbero essere monitorati clinicamente per almeno sei mesi, eseguendo al termine di questo periodo una nuova ecocardiografia onde escludere l insorgenza di una endocardite tardiva. Si ricorda che attualmente le endocarditi da candida rappresentano solo l 1% dell eziologia microbica nelle endocarditi infettive ma sono gravate da una mortalità superiore al 50%. Ecografia addominale: utile nel sospetto di raccolte ascessuali intra-addominali. Qualora il sospetto sia confermato e il paziente venga sottoposto a pratiche chirurgiche, si consiglia di eseguire colture sul materiale intra-addominale prelevato durante l intervento in quanto le colture dai drenaggi chirurgici potrebbero non essere diagnostiche: l isolamento di Candida potrebbe infatti essere espressione di semplice colonizzazione, dato l elevato potere di adesione del micete ai device. L isolamento ripetuto di Candida da liquidi di drenaggio chirurgico deve però portare a prescrivere ulteriori indagini anche in assenza di segni e sintomi clinici. TAC o RMN: per escludere eventuali localizzazioni cerebrali o in altri organi secondarie ad embolizzazione micotica, a giudizio del clinico. Rxgrafia del torace e TAC del torace: utile in caso di infezione da Aspergillo, tenuto conto che le localizzazioni polmonari da lieviti (Candida) sono estremamente rare e quando presenti sono espressione di disseminazione embolica in corso di candidemia. Si rammenta che la diagnosi di aspergillosi polmonare merita conferma con il test del galattomannano su BAL eventualmente integrato da BDG e GM su sangue nei casi ove sia impossibile l esecuzione della fibrobroncoscopia e nei casi dubbi. Esame del fundus oculi: da effettuarsi in corso di candidemia per escludere l interessamento oculare. L esame del fundus va ripetuto a distanza di 7-10 giorni dalla prima valutazione poichè sono descritte localizzazioni oculari di candida in corso di terapia con echinocandine. Questa classe di farmaci è controindicata nelle infezioni oculari da Candida in considerazione della scarsissima diffusione nell occhio. 2. Profilassi e terapia A) Profilassi: è la somministrazione di un farmaco ad un paziente con fattori di rischio per IFI in assenza di segni e sintomi clinici di infezione. Non è indicata nei pazienti non immunocompromessi. Si rammenta che una profilassi con bassi dosaggi ( mg/die) di fluconazolo oltre ad essere inutile in tale tipologia di soggetti, può indurre lo sviluppo di resistenza agli azolici. E attualmente allo studio ma non vi sono evidenze certe - il trattamento profilattico antifungino nei pazienti con BPCO e in quelli a lungo ricoverati nelle terapie intensive. B) Terapia della Candidiasi invasiva (IC) B1) Terapia delle IC possibili/probabili

6 Definizione di IC possibile: comporta la presenza di una malattia di fondo predisponente alla IC, adeguati fattori di rischio, segni di infezione attiva, assenza di conferma microbiologica. Definizione di IC probabile: comporta la presenza di una malattia di fondo predisponente alla IC, adeguati fattori di rischio, con/senza segni di infezione attiva, presenza di almeno un test positivo per la ricerca degli antigeni (1,3-β-D-glucano, mannano-antimannano). Si fa presente che nella nostra Azienda è disponibile soltanto il primo test. In tutti i pazienti l inizio della terapia deve seguire ad una attenta analisi dei fattori di rischio integrata dall impiego del test BDG. Nei pazienti che hanno subito laparatomie multiple e presentano deiscenza intra-addominale si suggerisce di intraprendere la terapia. I farmaci di scelta, in caso di IC possibile/probabile, sono le echinocandine ed, in alternativa, le formulazioni lipidiche di amfotericina B ed in misura minore il voriconazolo. Il fluconazolo può essere usato come farmaco di seconda linea o in terapia sequenziale (de-escalation). B2) Terapia delle IC certe Definizione delle IC certe: comporta la conferma colturale di Candida spp. o l evidenza di cellule di lieviti o ife o pseudoife all esame istologico o all esame diretto in un tessuto od organo abitualmente sterile (si escludono: urine, espettorato, BAL, tamponi mucosi e campioni provenienti da siti cutanei). I farmaci di prima scelta, come nel caso B1, sono le echinocandine. Studi clinici hanno dimostrato che l impiego di queste molecole è correlato in modo significativo alla sopravvivenza ed al successo della terapia. Come accennato in precedenza la sopravvivenza è strettamente correlata con la rimozione dei cateteri vascolari quando è documentata la loro responsabilità nel quadro infettivo. Si ribadisce che i pazienti vanno trattati per 14 giorni dopo la negativizzazione dell emocoltura in caso di candidemia; nei casi in cui non è disponibile il dato microbiologico (caso B1) la durata della terapia è difficile da stabilire, ma ci si può basare sull andamento clinico in evoluzione favorevole e sulla normalizzazione degli esami di laboratorio e strumentali. E consigliabile una terapia sequenziale (de-escalation) dalle echinocandine al fluconazolo nel caso in cui siano verificate entrambe le situazioni sotto menzionate: 1. sensibilità al fluconazolo del ceppo isolato; 2. stabilità clinica del paziente. In letteratura non sono riportate evidenze certe di differenze sostanziali tra le diverse echinocandine presenti sul mercato, delle quali sono disponibili nel PT aziendale la caspofungina e l anidulafungina. Alcune caratteristiche delle molecole e alcuni suggerimenti potrebbero indirizzare la scelta del clinico: 1. spettro d azione: sostanzialmente sovrapponibile per le due molecole; 2. penetrazione nel SNC e occhio: scarsa/nulla per le due molecole; 3. indicazione per la terapia della candidiasi in soggetti neutropenici e non: recente ampliamento delle indicazioni per anidulafungina; 4. indicazione registrata per caspofungina nella terapia di salvataggio dell Aspergillosi invasiva; 5. tossicità epatica: in caso di insufficienza epatica moderata la caspofungina necessita di riduzione del dosaggio, mentre ne è controindicato l uso in caso di insufficienza epatica grave; in entrambi i casi l anidulafungina può essere impiegata senza variazioni posologiche.

7 6. interazioni farmacologiche: basse per entrambi, ma anidulafungina presenta un minor rischio in quanto non è substrato, induttore o inibitore, clinicamente rilevante degli isoenzimi del citocromo P450; 7. in caso di candidiasi invasiva in pazienti adulti la scelta potrebbe privilegiare il prodotto con il miglior rapporto costo/beneficio. Si rammenta che il fluconazolo va impiegato a dosaggi variabili a seconda delle localizzazioni e comunque a dosi medie tra 400 e 800 mg/die, ovviamente tenendo conto di eventuali interazioni o presenza di patologie concomitanti. C) Terapia delle Candidiasi invasiva in rapporto a particolari localizzazioni C1) Sepsi nel paziente non neutropenico - Terapia di scelta: echinocandina. In seconda linea fluconazolo (si ribadisce che il fluconazolo può essere usato anche in terapia sequenziale) o amfotericina B liposomiale o amfotericina B deossicolato o voriconazolo - Il CVC va rimosso e riposizionato in un sito diverso C2) Sepsi nel paziente neutropenico - Terapia di scelta: echinocandina o amfotericina B liposomiale. In seconda linea fluconazolo (si ribadisce che il fluconazolo può essere usato anche in terapia sequenziale) o voriconazolo - Il CVC va rimosso e riposizionato in un sito diverso C3) Endocardite da Candida - Terapia di scelta: echinocandina o amfotericina B liposomiale + flucitosina - Intervento chirurgico di sostituzione valvolare e rimozione dei dispositivi intracardiaci. Qualora non fosse possibile intervenire chirurgicamente ed il ceppo isolato risultasse sensibile al fluconazolo: terapia soppressiva a lungo termine (> 6 mesi) con il fluconazolo dopo remissione clinica con i farmaci di prima linea. C4) Candidiasi oculare Terapia di scelta: voriconazolo o amfotericina B liposomiale o fluconazolo (per i ceppi sensibili) C5) Infezioni del Sistema nervoso centrale Terapia di scelta: voriconazolo o amfotericina B liposomiale + flucitosina. Possibilità di regime soppressivo a lungo termine con fluconazolo. C6) Candidiasi urinaria - La candiduria asintomatica in paziente non neutropenico (eccetto i neonati) senza device del tratto urinario e che non deve essere sottoposto a procedure urologiche può non essere trattata. Al contrario il trattamento è indicato in caso di paziente sintomatico (es. cistite, pielonefrite) o di asintomatico ad alto rischio (neonati, neutropenici, pazienti da sottoporre a procedure urologiche). - Terapia di scelta: fluconazolo se ceppo sensibile; nel caso di ceppi non sensibili al fluconazolo: amfotericina B liposomiale.

8 - Nei pazienti portatori di catetere vescicale un urocoltura positiva per Candida può preludere, specialmente in presenza di una colonizzazione di siti multipli, ad un infezione sistemica. Va tenuta in considerazione la sostituzione del catetere vescicale e la ripetizione dell urocoltura. C7) Infezioni ossee ed articolari - Il trattamento deve basarsi sui dati di sensibilità e su considerazioni di carattere farmacocinetico/farmacodinamico (PK/PD). Terapia di scelta: fluconazolo o amfotericina B liposomiale. In seconda linea echinocandina o amfotericina B deossicolato e fluconazolo in terapia sequenziale. - La terapia va protratta per almeno 6 settimane nelle artriti settiche, associando il debridement, e per 6-12 mesi nelle osteomieliti e nelle infezioni periprotesiche. - Le protesi infette vanno rimosse; se la rimozione non è possibile va considerata la possibilità di una terapia soppressiva cronica. D) Terapia dell Aspergillosi invasiva polmonare ed extrapolmonare - Terapia di scelta: voriconazolo. In alternativa amfotericina B liposomiale o a complessi lipidici, echinocandine (caspofungin), posaconazolo, itraconazolo. - Terapia di combinazione tra due antimicotici (voriconazolo o amfotericina B liposomiale/a complessi lipidici + echinocandina): dati non certi sui reali vantaggi clinici.

9 Tabella. Terapia delle Candidiasi invasiva in rapporto a particolari localizzazioni LOCALIZZAZIONE Sepsi nel paziente non neutropenico Sepsi nel paziente neutropenico TRATTAMENTI DI PRIMA SCELTA -Echinocandina Se possibile terapia sequenziale con Fluconazolo -Echinocandina -Amfotericina B liposomiale TRATTAMENTI DI SECONDA SCELTA -Fluconazolo -Amfotericina B liposomiale -Amfotericina B deossicolato -Voriconazolo -Fluconazolo -Voriconazolo NOTE Il CVC va rimosso e riposizionato in un sito diverso Il CVC va rimosso e riposizionato in un sito diverso Endocardite da Candida Candidiasi oculare Infezioni del Sistema Nervoso Centrale Se possibile terapia sequenziale con Fluconazolo -Echinocandina -Amfotericina B liposomiale + flucitosina -Voriconazolo -Amfotericina B liposomiale -Fluconazolo (per i ceppi sensibili) -Voriconazolo -Amfotericina B liposomiale + -Flucitosina Candidiasi urinaria -Fluconazolo -Amfotericina B liposomiale nel caso di ceppi non sensibili al fluconazolo - Intervento chirurgico di sostituzione valvolare e rimozione dei dispositivi intracardiaci. Qualora non fosse possibile intervenire chirurgicamente ed il ceppo isolato risultasse sensibile al fluconazolo: terapia soppressiva a lungo termine con il fluconazolo dopo remissione clinica con i farmaci di prima linea. - - Possibilità di regime soppressivo a lungo termine con fluconazolo La candiduria asintomatica in paziente non neutropenico (eccetto i neonati) senza devices del tratto urinario e che non deve essere sottoposto a procedure urologiche può non essere trattata. Al contrario il trattamento è indicato in caso di paziente sintomatico (es.cistite, pielonefrite) o di asintomatico ad alto rischio (neonati, neutropenici, pazienti da sottoporre a procedure urologiche). Nei pazienti portatori di catetere vescicale un urocoltura positiva per Candida può preludere, specialmente in presenza di una colonizzazione di siti multipli, ad un infezione sistemica. Va tenuta in considerazione la

10 Infezioni ossee ed articolari -Fluconazolo -Amfotericina B liposomiale -Echinocandina -Amfotericina B deossicolato Fluconazolo in terapia sequenziale. sostituzione del catetere vescicale e la ripetizione dell urocoltura. Il trattamento deve basarsi sui dati di sensibilità e su considerazioni farmacocinetiche e farmacodinamiche (PK/PD). La terapia va protratta per almeno 6 settimane nelle artriti settiche, associando il debridement e per 6-12 mesi nelle osteomieliti e nelle infezioni periprotesiche. Le protesi infette vanno rimosse; se la rimozione non è possibile va considerata la possibilità di una terapia soppressiva cronica.

11 Bibliografia essenziale 1) AAVV. Farmaci antimicotici. Treatment Guidelines 2012; vol. 10,n.11: ) Cuenca-Estrella M. et al. ESCMID guideline for the diagnosis and management of Candida diseases 2012: diagnostic procedures. Clin Microbiol Infect. 2012;18(Suppl. 7): ) Cornely OA et al. ESCMID guideline for the diagnosis and management of Candida diseases 2012: nonneutropenic adult patients. Clin Microbiol Infect. 2012;18(Suppl. 7): ) Gilbert DN, Chambers HF, Eliopoulos GM, Saag MS (eds.). The Sanford Guide To Antimicrobial Therapy 2015, 45 th ed.antimicrobial Therapy,Inc, ) Pappas PG et al. Clinical practice guidelines for the management of candidiasis: 2009 update by the Infectious Diseases Society of America. Clin Infect Dis. 2009;48: ) Regione Emilia-Romagna Commissione Regionale del Farmaco Echinocandine: caspofungin, micafungin e anidulafungin. Documento PTR n. 222 del giugno ) Smego RA, Hamad H. The role of fluconazole in the treatment of candida endocarditis: a meta-analysis. Medicine 2011;90 (4): ) Scudeller L et al. An Italian consensus for invasive candidiasis management (ITALIC). Infection 2014; 42(2): ) Ullmann AJ et al. ESCMID guideline for the diagnosis and management of Candida diseases 2012: adults with haematological malignancies and after haematopoietic tem cell transplantation (HCT). Clin Microbiol Infect. 2012;18(Suppl. 7): ) Viaggi B., Tascini C. L uso dei farmaci antifungini nel paziente critico. Percorsoi Editoriali ottobre 2014 A cura di Guido Raineri *, Marcello Subrizi*, Claudio Bonada**, Infante Lucia**, Diego Maritano*** * S.C. Malattie infettive e Tropicali ** S.C. Farmacia *** S.C. Laboratorio Analisi S.S. Microbiologia Si ringraziano per la preziosa collaborazione la Dr.ssa Nicoletta Barzaghi (S.C. Terapia intensiva cardiovascolare) e la Dr.ssa Mariella Grasso (S.C. Ematologia) Documento approvato dal C.I.O. aziendale nella seduta del 19 ottobre 2015 e dalla Commissione Farmaceutica Interna nella seduta del 10 novembre 2015

Casi di IFI in pazienti sottoposti a HSCT allogenico con GVHD

Casi di IFI in pazienti sottoposti a HSCT allogenico con GVHD Casi di IFI in pazienti sottoposti a HSCT allogenico con GVHD Sindrome polmonare Sindrome sino-facciale Terapia pre-emptive Sepsi Sindrome al CNS Sindrome cutanea 58 CASO #1 Sepsi nel HSCT allogenico:

Dettagli

Gli antimicotici nella politerapia dell anziano fragile

Gli antimicotici nella politerapia dell anziano fragile Gli antimicotici nella politerapia dell anziano fragile Gaetano Serviddio Università degli Studi di Foggia MEDICINA INTERNA UNIVERSITARIA, Direttore: Prof. G. Vendemiale La dimensione del problema La peculiarità

Dettagli

Le micosi sistemiche. Tiziana Quirino

Le micosi sistemiche. Tiziana Quirino Le micosi sistemiche Tiziana Quirino Micosi sistemiche Candidosi Aspergillosi Ricovero in U.O. Medicina Donna di 68 anni Ricovero il 3 maggio 2013 per dolori addominali in carcinomatosi peritoneale

Dettagli

SCHEDA DI VALUTAZIONE PER L INSERIMENTO DI FARMACI NON PRESENTI NEL PTR

SCHEDA DI VALUTAZIONE PER L INSERIMENTO DI FARMACI NON PRESENTI NEL PTR RICHIESTA DI INSERIMENTO IN PTR DI ANIDULAFUNGIN ATC JO2AX06 (ECALTA ) Presentata da Dr. Demetrio Vidili Responsabile U.O. Rianimazione Ospedale SS. Annunziata - Sassari In data agosto 2010 Per le seguenti

Dettagli

La candidiasi invasiva in geriatria: un problema emergente. Gli antimicotici nella politerapia dell anziano fragile

La candidiasi invasiva in geriatria: un problema emergente. Gli antimicotici nella politerapia dell anziano fragile INFEZIONI DA CANDIDA NEL PAZIENTE ANZIANO: CHI, COME E QUANDO TRATTARE? La candidiasi invasiva in geriatria: un problema emergente Candidiasi invasiva: dal sospetto alla diagnosi Approccio ragionato alla

Dettagli

Microbiologia delle infezioni e sepsi correlate a catetere

Microbiologia delle infezioni e sepsi correlate a catetere In collaborazione con Settore igiene ospedaliera e Centro studi EBN SEMINARIO Gestione dei cateteri venosi centrali 22 gennaio 2009 Policlinico Sant'Orsola-Malpighi Aula Murri Microbiologia delle infezioni

Dettagli

Le infezioni in onco-ematologia. Dott.ssa Mariella Grasso S.C. Ematologia Cuneo

Le infezioni in onco-ematologia. Dott.ssa Mariella Grasso S.C. Ematologia Cuneo Le infezioni in onco-ematologia Dott.ssa Mariella Grasso S.C. Ematologia Cuneo Fattori di rischio infettivo Patologia di base Chemioterapia Immunoterapia Auto e allo trapianto CVC Mucosite Neutropenia

Dettagli

Miceti di interesse medico

Miceti di interesse medico ANTIMICOTICI Miceti di interesse medico Miceti lievitiformi o lieviti: Pityrosporum ovale, Candida albicans, Cryptococcus neoformans Miceti filamentosi o muffe: dermatofiti o cheratinofili (tinea corporis,

Dettagli

Incontri. resistenti. La terapia, quindi, è in grado di influenzare l ecologia batterica e il quadro epidemiologico sia in positivo sia in negativo.

Incontri. resistenti. La terapia, quindi, è in grado di influenzare l ecologia batterica e il quadro epidemiologico sia in positivo sia in negativo. ultimi anni sembrano essersi ridotti, grazie alla disponibilità di nuovi farmaci. Anche in questo caso le percentuali variano in funzione delle patologie di base. Per esempio, in un paziente con una leucemia

Dettagli

EVENTO FORMATIVO RES "CORE FOCUS alla radice del problema delle IFI INFORMAZIONI DI DETTAGLIO SUL PROGRAMMA FORMATIVO

EVENTO FORMATIVO RES CORE FOCUS alla radice del problema delle IFI INFORMAZIONI DI DETTAGLIO SUL PROGRAMMA FORMATIVO EVENTO FORMATIVO RES "CORE FOCUS alla radice del problema delle IFI Diagnosi e terapia delle infezioni micotiche invasive nel paziente oncoematologico: definizione di un protocollo diagnostico-terapeutico

Dettagli

LA NEUTROPENIA FEBBRILE

LA NEUTROPENIA FEBBRILE LA NEUTROPENIA FEBBRILE Pazienti ematologici adulti a rischio infettivo Leucemie acute in terapia di induzione, consolidamento e salvataggio, sottoposte a trapianto di cellule staminali autologhe e allogeniche.

Dettagli

Infezione da Micosi Lievitiforme in portatore di CVC Caso clinico Matteo Giorgi-Pierfranceschi

Infezione da Micosi Lievitiforme in portatore di CVC Caso clinico Matteo Giorgi-Pierfranceschi Infezione da Micosi Lievitiforme in portatore di CVC Caso clinico Matteo Giorgi-Pierfranceschi Background I miceti in condizioni di normalità sono saprofiti della comune flora orale, faringea, intestinale

Dettagli

Domenico Careddu, Milena Lo Giudice. Le infezioni delle vie urinarie

Domenico Careddu, Milena Lo Giudice. Le infezioni delle vie urinarie Domenico Careddu, Milena Lo Giudice Le infezioni delle vie urinarie Banche dati utilizzate Valutazione AGREE Cosa fare nel sospetto di IVU? Nel sospetto clinico di IVU, è necessario raccogliere un campione

Dettagli

1INFEZIONI DA CANDIDA

1INFEZIONI DA CANDIDA 1INFEZIONI DA CANDIDA Le infezioni da Candida sono frequenti nei pazienti in area critica in particolare nei pazienti traumatizzati, nei settici e nei post operatori, in quanto queste categorie sono per

Dettagli

Candidemie in Medicina Interna Massimo Giusti

Candidemie in Medicina Interna Massimo Giusti Candidemie in Medicina Interna Massimo Giusti - Epidemiologia (1) - Sepsi in U.S.A. 1979-2000 Incremento del 200% negli ultimi 30 anni Candida spp in Europa tra i dieci patogeni più isolati 1 - The epidemiology

Dettagli

Dati microbiologici I semestre Azienda Ospedaliera S.Orsola-Malpighi AREA CRITICA

Dati microbiologici I semestre Azienda Ospedaliera S.Orsola-Malpighi AREA CRITICA Dati microbiologici I semestre 2015 Azienda Ospedaliera S.Orsola-Malpighi AREA CRITICA Dott. Simone Ambretti U.O.Microbiologia simone.ambretti@aosp.bo.it Come interpretare i dati TIPI DI TABELLE 1. TABELLA

Dettagli

Dati microbiologici I semestre Azienda Ospedaliera S.Orsola-Malpighi AREA INTERNISTICA

Dati microbiologici I semestre Azienda Ospedaliera S.Orsola-Malpighi AREA INTERNISTICA Dati microbiologici I semestre 2015 Azienda Ospedaliera S.Orsola-Malpighi AREA INTERNISTICA Dott. Simone Ambretti U.O.Microbiologia simone.ambretti@aosp.bo.it Come interpretare i dati TIPI DI TABELLE 1.

Dettagli

Consumi di antifungini e orientamenti prescrittivi nella realtà locale

Consumi di antifungini e orientamenti prescrittivi nella realtà locale Hospital Meeting Infezioni invasive da Candida: attuali aspetti epidemiologici e nuove opzioni terapeutiche Consumi di antifungini e orientamenti prescrittivi nella realtà locale Dott.ssa Rossella Carletti

Dettagli

Scelta dei farmaci antimicrobici

Scelta dei farmaci antimicrobici Antibiotici Gram + Gram - Scelta dei farmaci antimicrobici Identita agente infettante Sensibilita ad un dato farmaco Sede dell infezione Fattori legati al paziente Sicurezza della terapia Costo della terapia

Dettagli

LE INFEZIONI FUNGINE

LE INFEZIONI FUNGINE LE INFEZIONI FUNGINE Premessa. In seguito all incremento del numero di pazienti immunocompromessi, le infezioni micotiche sono progressivamente aumentate, rappresentando oggi un importante causa di morbilità

Dettagli

Sospetta Candidemia in paziente con fattori di rischio Filippo Pieralli

Sospetta Candidemia in paziente con fattori di rischio Filippo Pieralli Sospetta Candidemia in paziente con fattori di rischio Filippo Pieralli Caso clinico Uomo di 55 anni: - Non esposizione tabagica, non storia di potus - Asma bronchiale in trattamento con CCS+LABA inalatori.

Dettagli

Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica

Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica I miei riferimenti per questa relazione: le linee-guida nazionali e internazionali Clinical Practice Guidelines

Dettagli

ENDOCARDITE INFETTIVA

ENDOCARDITE INFETTIVA ENDOCARDITE INFETTIVA E NDOCARDITE INFETTIVA Infezione dell endocardio endocardio causata da microorganismi patogeni. Nella grandissima maggioranza dei casi l endocardio l interessato è l endocardio valvolare.

Dettagli

AZIENDA OSPEDALIERA S. CROCE E CARLE - CUNEO. Il protocollo vaccinale per la malattia invasiva da Streptococcus pneumoniae

AZIENDA OSPEDALIERA S. CROCE E CARLE - CUNEO. Il protocollo vaccinale per la malattia invasiva da Streptococcus pneumoniae AZIENDA OSPEDALIERA S. CROCE E CARLE - CUNEO Il protocollo vaccinale per la malattia invasiva da Streptococcus pneumoniae A cura del C.I.O. (C. Bonada, P.Pellegrino, G. Raineri) giugno 2015 Condizioni

Dettagli

CASO CLINICO. Tutto per un calcolo. R.Bassu, A. Alessandrì, M. Checchi, I. Lucchesi, L. Teghini, G. Panigada

CASO CLINICO. Tutto per un calcolo. R.Bassu, A. Alessandrì, M. Checchi, I. Lucchesi, L. Teghini, G. Panigada CASO CLINICO Tutto per un calcolo R.Bassu, A. Alessandrì, M. Checchi, I. Lucchesi, L. Teghini, G. Panigada - G.F. Uomo di 47 aa - In anamnesi: storia di poliposi nasale e nefrolitiasi per cui nel 2001

Dettagli

Salvatore Renna DEA Pediatrico UOC di PS Medico e Medicina d Urgenza IRCCS - Istituto G. Gaslini - Genova

Salvatore Renna DEA Pediatrico UOC di PS Medico e Medicina d Urgenza IRCCS - Istituto G. Gaslini - Genova Salvatore Renna DEA Pediatrico UOC di PS Medico e Medicina d Urgenza IRCCS - Istituto G. Gaslini - Genova La patologia (adeno) faringo tonsillare, per l aspetto flogistico - infettivo, rappresenta uno

Dettagli

Dati microbiologici I semestre Azienda Ospedaliera S.Orsola-Malpighi AREA PEDIATRICA

Dati microbiologici I semestre Azienda Ospedaliera S.Orsola-Malpighi AREA PEDIATRICA Dati microbiologici I semestre 2015 Azienda Ospedaliera S.Orsola-Malpighi AREA PEDIATRICA Dott. Simone Ambretti U.O.Microbiologia simone.ambretti@aosp.bo.it Come interpretare i dati 2 TIPI DI TABELLE 1.

Dettagli

Update in Endocrinologia Clinica

Update in Endocrinologia Clinica 12 Congresso Nazionale AME Associazione Medici Endocrinologi Update in Endocrinologia Clinica 6th Joint Meeting with AACE Refreshment in Medicina Interna: Terapia antibiotica nel 2013 American Association

Dettagli

Le urgenze infettive in terapia intensiva: confronto tra Intensivista e Microbiologo

Le urgenze infettive in terapia intensiva: confronto tra Intensivista e Microbiologo Le urgenze infettive in terapia intensiva: confronto tra Intensivista e Microbiologo Dr B. Antonini U.O. Anestesia e Rianimazione Presidio di Manerbio Azienda Ospedaliera di Desenzano D/G Infezioni

Dettagli

L infettivologia del 3 millennio: AIDS ed altro

L infettivologia del 3 millennio: AIDS ed altro L infettivologia del 3 millennio: AIDS ed altro VI Convegno Nazionale 15-16 -17 maggio Centro Congressi Hotel Ariston Paestum (SA) Sepsi da Candida parapsilosis e da Pseudomonas aeruginosa CVC-correlata

Dettagli

Le certezze e i dubbi del medico d urgenza

Le certezze e i dubbi del medico d urgenza GESTIONE IN DEA DEL PAZIENTE CON DOLORE ADDOMINALE Torino, 20 febbraio 2010 Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano Le certezze e i dubbi del medico d urgenza Luisa Arnaldi SC Medicina d Urgenza Ospedale

Dettagli

Infezioni ospedaliere (IO)

Infezioni ospedaliere (IO) Infezioni ospedaliere (IO) Infezioni che non erano clinicamente manifeste né in incubazione al momento del ricovero. Le infezioni ospedaliere possono manifestarsi anche dopo la dimissione o essere presenti

Dettagli

EMERGENZE INFETTIVE. Difetti quali/quantitativi di PMN e/o Monociti Difetti dell immunità cellulare e/o umorale Alterazione delle barriere anatomiche

EMERGENZE INFETTIVE. Difetti quali/quantitativi di PMN e/o Monociti Difetti dell immunità cellulare e/o umorale Alterazione delle barriere anatomiche EMERGENZE INFETTIVE Paziente oncoematologico Batteri, funghi, virus, protozoi Alterazione dei meccanismi di difesa immunitaria Difetti quali/quantitativi di PMN e/o Monociti Difetti dell immunità cellulare

Dettagli

Strategie per la diagnosi e la terapia delle Infezioni Fungine Invasive (IFI) in pazienti ad alto rischio

Strategie per la diagnosi e la terapia delle Infezioni Fungine Invasive (IFI) in pazienti ad alto rischio Strategie per la diagnosi e la terapia delle Infezioni Fungine Invasive (IFI) in pazienti ad alto rischio 28 Obiettivi della presentazione Fornire una visione generale sui fattori di rischio, segni e sintomi,

Dettagli

PROBLEMI NEONATALI INFEZIONI DELLE VIE URINARIE

PROBLEMI NEONATALI INFEZIONI DELLE VIE URINARIE PROBLEMI NEONATALI INFEZIONI DELLE VIE URINARIE DEFINIZIONE DI IVU Presenza di un numero significativo di germi nelle urine associata ad una clinica suggestiva. Importante distinguere fra: IVU Basse uretrite,

Dettagli

Dati microbiologici I semestre Azienda Ospedaliera S.Orsola-Malpighi

Dati microbiologici I semestre Azienda Ospedaliera S.Orsola-Malpighi Dati microbiologici I semestre 2016 Azienda Ospedaliera S.Orsola-Malpighi AREA CHIRURGICA Dott. Simone Ambretti U.O.Microbiologia simone.ambretti@aosp.bo.it Come interpretare i dati TIPI DI TABELLE 1.

Dettagli

ENDOCARDITI INFETTIVE

ENDOCARDITI INFETTIVE Carlo Rostagno Gian Franco Gensini ENDOCARDITI INFETTIVE con la collaborazione di di Francesco Puggelli Gabriele Rosso Copyright MMIX ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it

Dettagli

ANIDULAFUNGINA ( )

ANIDULAFUNGINA ( ) ANIDULAFUNGINA (16-12-2008) Specialità: Ecalta (Pfizer Italia srl) Forma farmaceutica: FL 30 ML 100MG - Prezzo: euro 594 ATC: J02AX06 Categoria terapeutica: Altri antimicotici per uso sistemico Fascia

Dettagli

C m o e m ut u ilizzare l ant n ibi b og o r g amm m a Mario Sarti

C m o e m ut u ilizzare l ant n ibi b og o r g amm m a Mario Sarti APPROPRIATEZZA NELL ANTIBIOTICOTERAPIA L antibiotico giusto solo al momento giusto Come utilizzare l antibiogramma Mario Sarti Finalmente!! A quali antibiotici è Sensibile? Dottore, è arrivato l antibiogramma,

Dettagli

Epidemiologia isolamenti batteri e miceti e sorveglianza antibiotico-resistenze. II trimestre Azienda Ospedaliera S.Orsola-Malpighi AREA CRITICA

Epidemiologia isolamenti batteri e miceti e sorveglianza antibiotico-resistenze. II trimestre Azienda Ospedaliera S.Orsola-Malpighi AREA CRITICA Epidemiologia isolamenti batteri e miceti e sorveglianza antibiotico-resistenze II trimestre 2012 Azienda Ospedaliera S.Orsola-Malpighi AREA CRITICA Dott. Simone Ambretti U.O.Microbiologia simone.ambretti@aosp.bo.it

Dettagli

Epidemiologia isolamenti batteri e miceti e sorveglianza antibiotico-resistenze. IV trimestre Azienda Ospedaliera S.

Epidemiologia isolamenti batteri e miceti e sorveglianza antibiotico-resistenze. IV trimestre Azienda Ospedaliera S. Epidemiologia isolamenti batteri e miceti e sorveglianza antibiotico-resistenze IV trimestre 2011 Azienda Ospedaliera S.Orsola-Malpighi AREA PEDIATRICA Dott. Simone Ambretti U.O.Microbiologia simone.ambretti@aosp.bo.it

Dettagli

Telemedicina, Diagnostica Medica e valutazione del quadro clinico

Telemedicina, Diagnostica Medica e valutazione del quadro clinico Telemedicina, Diagnostica Medica e valutazione del quadro clinico L.I.A. - Laboratori di Informatica Applicata - si occupa di ricerca nel settore della telemedicina e delle tecnologie applicate alla diagnostica

Dettagli

Materiale del sito http://www.lezionidimedicina.altervista.org/ ARTRITI INFETTIVE

Materiale del sito http://www.lezionidimedicina.altervista.org/ ARTRITI INFETTIVE ARTRITI INFETTIVE PATOGENESI L artrite settica può insorgere per diverse vie: 1. per via ematica = nell eroinomane, nel paziente con catetere a permanenza o con endocardite 2. per inoculazione diretta

Dettagli

LA SCELTA DEI FARMACI empirica e razionale. Mariateresa Sasanelli

LA SCELTA DEI FARMACI empirica e razionale. Mariateresa Sasanelli LA SCELTA DEI FARMACI empirica e razionale Mariateresa Sasanelli Premessa La terapia empirica Perché utilizzare un antibiotico in un animale malato? Il paziente ha una infezione batterica trattabile? Il

Dettagli

Dott.. EMILIO MONTALDO IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L INFLUENZA PANDEMICA

Dott.. EMILIO MONTALDO IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L INFLUENZA PANDEMICA Dott.. EMILIO MONTALDO IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L INFLUENZA PANDEMICA LA GESTIONE DELL INFLUENZA 1) TEST RAPIDO 2) USO DI ANTIVIRALI 3) USO DI ANTIBIOTICI 4) USO DI ANTINFIAMMATORI/ANTIPIRETICI

Dettagli

Casi di IFI in pazienti con AML

Casi di IFI in pazienti con AML Casi di IFI in pazienti con AML Sindrome polmonare Sindrome sino-facciale Sindrome al CNS Terapia pre-emptive Sepsi Sindrome epatosplenica (Candidosi disseminata cronica) Sindrome cutanea 38 CASO #1 Sindrome

Dettagli

Esperienza di un programma di stewardship antimicrobica nel Policlinico S.Orsola Malpighi

Esperienza di un programma di stewardship antimicrobica nel Policlinico S.Orsola Malpighi Esperienza di un programma di stewardship antimicrobica nel Policlinico S.Orsola Malpighi Marta Morotti Farmacia Clinica SiFaCT 1 Congresso Nazionale Milano, 13-14 settembre 2013 Agenda Contesto: il Policlinico

Dettagli

LINEE-GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA DIFFUSIONE DEL MRSA

LINEE-GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA DIFFUSIONE DEL MRSA AZIENDA OSPEDALIERA S. CROCE E CARLE COMITATO INFEZIONI OSPEDALIERE LINEE-GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA DIFFUSIONE DEL MRSA (STAFILOCOCCO AUREO METICILLINO RESISTENTE) aggiornate ad Agosto 2001 DEFINIZIONE

Dettagli

L antimaicrobialstiuarscip (antimicrobialstewardship)

L antimaicrobialstiuarscip (antimicrobialstewardship) L antimaicrobialstiuarscip (antimicrobialstewardship) Angelo Pan Area Rischio Infettivo E molto meglio somministrare l antibiotico giusto alla dose corretta ed al momento giusto, facendo guarire il paziente,

Dettagli

Cos è un CVC( catetere venoso centrale)

Cos è un CVC( catetere venoso centrale) Cos è un CVC( catetere venoso centrale) A cura del Dott. Pierpaolo Casalini U.O. Rianimazione P.O. Faenza Cos è un CVC? E una porta aperta ( soluzione di continuo) fra il torrente venoso in prossimità

Dettagli

Percorso di gestione primo - secondo livello per. LUTS/Ipertrofia Prostatica Benigna

Percorso di gestione primo - secondo livello per. LUTS/Ipertrofia Prostatica Benigna Percorso di gestione primo - secondo livello per LUTS/Ipertrofia Prostatica Benigna Tratto dalle conclusioni del Dipartimento Urologia, IV Congresso della Corte di giustizia Popolare per il Diritto alla

Dettagli

Concetti generali PRELIEVO DI SANGUE PER EMOCOLTURA. In condizioni fisiologiche il sangue è STERILE

Concetti generali PRELIEVO DI SANGUE PER EMOCOLTURA. In condizioni fisiologiche il sangue è STERILE Concetti generali In condizioni fisiologiche il sangue è STERILE Batteriemia: presenza di batteri nel sangue Fungemia: presenza di funghi nel sangue PRELIEVO DI SANGUE PER EMOCOLTURA L emocoltura è definita

Dettagli

Utilizzo del Synulox intrammamario con diversi tempi di somministrazione

Utilizzo del Synulox intrammamario con diversi tempi di somministrazione Utilizzo del Synulox intrammamario con diversi tempi di somministrazione Dr. Antonio Barberio 12 Dicembre 2013 Corte Benedettina- Legnaro in collaborazione con Hanno partecipato al Associazione G. Orus

Dettagli

Paziente con batteriemia da ceppo multi resistente, considerazioni su che fare

Paziente con batteriemia da ceppo multi resistente, considerazioni su che fare Paziente con batteriemia da ceppo multi resistente, considerazioni su che fare Elio Castagnola Unità di Malattie Infettive Istituto Giannina Gaslini - Genova diagnosi LLA-B in altro centro, esegue chemioterapia

Dettagli

PROFILASSI DELL ENDOCARDITE INFETTIVA (BATTERICA)

PROFILASSI DELL ENDOCARDITE INFETTIVA (BATTERICA) Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia Autonoma di Bolzano Ärzte- und Zahnärztekammer der Autonomen Provinz Bozen PROFILASSI DELL ENDOCARDITE INFETTIVA (BATTERICA) AUTONOME PROVINZ

Dettagli

Le infezioni multiresistenti sul territorio una realtà emergente

Le infezioni multiresistenti sul territorio una realtà emergente Le infezioni multiresistenti sul territorio una realtà emergente Alessandro Bartoloni SOD Malattie Infettive e Tropicali Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi Clinica di Malattie Infettive, Dipartimento

Dettagli

Epidemiologia della tubercolosi in Italia (anni )

Epidemiologia della tubercolosi in Italia (anni ) Epidemiologia della tubercolosi in Italia (anni 1995 2005) Prefazione Il sistema di notifica della tubercolosi, elemento indispensabile al programma di controllo della malattia stessa, ha tra gli obiettivi

Dettagli

Dott.. Giuseppe Di Mauro. (Caserta)

Dott.. Giuseppe Di Mauro. (Caserta) Problematiche e prospettive dell antibioticoterapia in età pediatrica Dott.. Giuseppe Di Mauro (Caserta) Obiettivo Migliorare la prescrizione di farmaci in termini di efficacia e di efficienza tenendo

Dettagli

Overlapping areas that must be addressed together

Overlapping areas that must be addressed together Overlapping areas that must be addressed together Health-careassociated infections (HAI) Antimicrobial resistance (AMR) Usually associated with a weak health care system 359 Ospedali 114853 pazienti 6%

Dettagli

Torino, 19 ottobre 2011

Torino, 19 ottobre 2011 WORKSHOP Risultati del Programma Regionale di Screening Colorettale Aggiornamenti Protocollo Regionale Sono indicati: Test emocoagulativi? Profilassi antibiotica? Arrigo Arrigoni S.C.GASTROENTEROLOGIA

Dettagli

Sistema di sorveglianza nazionale della ROSOLIA IN GRAVIDANZA e della ROSOLIA CONGENITA

Sistema di sorveglianza nazionale della ROSOLIA IN GRAVIDANZA e della ROSOLIA CONGENITA Sistema di sorveglianza nazionale della ROSOLIA IN GRAVIDANZA e della ROSOLIA CONGENITA Il sistema di sorveglianza nazionale - dal 2005 D.M. del 14 ottobre 2004: a partire dal 1 gennaio 2005, l infezione

Dettagli

L organizzazione assistenziale reumatologica nella USL Toscana Centro. Dr. Fabrizio Cantini Dr. Alessandro Mannoni

L organizzazione assistenziale reumatologica nella USL Toscana Centro. Dr. Fabrizio Cantini Dr. Alessandro Mannoni L organizzazione assistenziale reumatologica nella USL Toscana Centro Dr. Fabrizio Cantini Dr. Alessandro Mannoni Frequenza delle Mal. Reumatiche in Italia - SIR 1990 Malattia N casi % ARTROSI 4.500.000

Dettagli

INTERAZIONI FARMACOLOGICHE

INTERAZIONI FARMACOLOGICHE INTERAZIONI FARMACOLOGICHE Università degli studi di Cagliari Facoltà di Medicina e Chirurgia Dipartimento di Neuroscienze B. B. Brodie Sezione Farmacologia Clinica Prof.ssa Maria Del Zompo INTERAZIONI

Dettagli

Allo stato attuale la casistica consta di 60 casi trattati con peritonectomia e chemioipetermia intraoperatoria.

Allo stato attuale la casistica consta di 60 casi trattati con peritonectomia e chemioipetermia intraoperatoria. I dati sintetizzati nella tabella sopra riportata nel contesto delle esperienze internazionali sono relativi alla casistica di 47 casi relativa al periodo 2000-20007 analizzata nell articolo: Cytoreductive

Dettagli

LE INFEZIONI FUNGINEE IN ICU: INDICI DI COLONIZZAZIONE VS PROFILASSI 2007

LE INFEZIONI FUNGINEE IN ICU: INDICI DI COLONIZZAZIONE VS PROFILASSI 2007 Università degli Studi di Udine Facoltà di Medicina e Chirurgia LE INFEZIONI FUNGINEE IN ICU: INDICI DI COLONIZZAZIONE VS PROFILASSI 2007 Clinica di Anestesia e Rianimazione CASO CLINICO 1 Z.R.: -54 anni

Dettagli

PROFILASSI ANTIBIOTICA E ANTIFUNGINA NEL PAZIENTE DA SOTTOPORRE A TRAPIANTO DI ORGANO SOLIDO

PROFILASSI ANTIBIOTICA E ANTIFUNGINA NEL PAZIENTE DA SOTTOPORRE A TRAPIANTO DI ORGANO SOLIDO Versione n._ del Allegato 3 PROTOCOLLO PROFILASSI ANTIBIOTICA E ANTIFUNGINA NEL PAZIENTE DA SOTTOPORRE A TRAPIANTO DI ORGANO SOLIDO Versione Versione 1 Data Marzo 2010 Redazione / Aggiornamento Dr. Manuela

Dettagli

La BPCO e le comorbilità. Federico Sciarra

La BPCO e le comorbilità. Federico Sciarra La BPCO e le comorbilità Federico Sciarra La BPCO, essendo una malattia cronica con caratteristiche di infiammazione sistemica, facilmente coesiste con altre patologie sia acute che croniche, che influenzano

Dettagli

ISMETT UPMC: DATI DELLA QUALITÀ DELLE ATTIVITÀ CLINICHE

ISMETT UPMC: DATI DELLA QUALITÀ DELLE ATTIVITÀ CLINICHE ISMETT UPMC: DATI DELLA QUALITÀ DELLE ATTIVITÀ CLINICHE TRAPIANTI I dati della qualità dei trapianti (risultati clinici) sono pubblici e sono consultabili sul sito del Centro Nazionale Trapianti (CNT).

Dettagli

LFA.P26 Rev.1 del

LFA.P26 Rev.1 del U.O. FARMACIA STEWARDSHIP ANTIFUNGINA E LINEE GUIDA DI TERAPIA NELL ADULTO LFA.P26 Rev.1 del 09.12.2014 Pag. 1/68 Dipartimento di Malattie Infettive Dipartimento Farmaceutico Elaborato da : Prof Spinello

Dettagli

Terapia delle Polmoniti nel paziente Fragile. Francesco Stea

Terapia delle Polmoniti nel paziente Fragile. Francesco Stea Terapia delle Polmoniti nel paziente Fragile Francesco Stea Malattia acuta con immagine radiologica di addensamento polmonare segmentario o multiplo, non preesistente, né riferibile ad altre cause note,

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CDL IN TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO (abilitante all esercizio della professione di Tecnico di Laboratorio Biomedico) Presidente: Prof.

Dettagli

PROCEDURA IN CASO DI OCCLUSIONE DEL CVC

PROCEDURA IN CASO DI OCCLUSIONE DEL CVC PROCEDURA IN CASO DI OCCLUSIONE DEL CVC Prima di tutto, escludere l eventualità di pinch-off (pinzamento del CVC tra clavicola e la prima costola) o di kinking (inginocchiamento) tramite scopia. In caso

Dettagli

Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche

Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche AGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO MEDICI DI MEDICINA GENERALE Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche Responsabile del corso Dr. : Tesei Fiorenzo

Dettagli

Il ruolo di voriconazolo nel trattamento delle infezioni fungine invasive. Slide kit

Il ruolo di voriconazolo nel trattamento delle infezioni fungine invasive. Slide kit Il ruolo di voriconazolo nel trattamento delle infezioni fungine invasive Slide kit 1 A cura del Prof. Franco Aversa Responsabile Centro Trapianti Midollo Osseo, Università di Perugia 2 AE= Eventi avversi

Dettagli

PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DELLA MALATTIA PEPTICA

PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DELLA MALATTIA PEPTICA Rev.: 0 Pag. 1/5 AUTORIZZAZIONI REV. DATA REDATTO VERIFICATO APPROVATO 26/06/02 DR. Matergi, Dr. Biscontri, Igiene e Dr. Diversi, Dr. Lavagni, Organizzazione dei Dr. Magnanelli Servizi Sanitari Rev.: 0

Dettagli

- Ogni anno negli Stati Uniti si posizionano di CVC. - Batteriemia CVC - correlata in UTI

- Ogni anno negli Stati Uniti si posizionano di CVC. - Batteriemia CVC - correlata in UTI SITI Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica Corso di Aggiornamento interattivo MANI PULITE E QUALITA NELL ASSISTENZA SANITARIA Governare il rischio infettivo 2 parte LA PREVENZIONE

Dettagli

SPIN (Studio di Prevalenza Infezioni Nosocomiali) Regione Veneto, 2003

SPIN (Studio di Prevalenza Infezioni Nosocomiali) Regione Veneto, 2003 SPIN (Studio di Prevalenza Infezioni Nosocomiali) Regione Veneto, 2003 Obiettivi, Disegno dello studio e metodologia (1) Organizzazione e Implementazione (1) Risultati: descrizione del campione (2) Risultati:

Dettagli

NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE CONCORDATA CON LE AUTORITA REGOLATORIE EUROPEE E L AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO (AIFA)

NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE CONCORDATA CON LE AUTORITA REGOLATORIE EUROPEE E L AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO (AIFA) NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE CONCORDATA CON LE AUTORITA REGOLATORIE EUROPEE E L AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO (AIFA) Comunicazione diretta agli operatori sanitari relativa a reazioni avverse gravi conseguenti

Dettagli

IldocumentoGOLD completo(w ORKSHOPREPORTS)èconsultabilesulsitowww.goldcopd.it

IldocumentoGOLD completo(w ORKSHOPREPORTS)èconsultabilesulsitowww.goldcopd.it GUIDA RAPIDA PER LA GESTIONE AMBULATORIALE DELLA BPCO Basatasuprogettoglobaleperladiagnosi,gestionee prevenzionebpco (Aggiornamento2007) IldocumentoGOLD completo(w ORKSHOPREPORTS)èconsultabilesulsitowww.goldcopd.it

Dettagli

Dùtor, a mè gnù la prospera! Operetta (non proprio comica) in due atti

Dùtor, a mè gnù la prospera! Operetta (non proprio comica) in due atti Operetta (non proprio comica) in due atti ATTO PRIMO 1. il quesito ATTO SECONDO 5. il quesito ATTO PRIMO 4. la risposta Il caso clinico ATTO PRIMO 2. il PICO ATTO SECONDO 6. la risposta ATTO PRIMO 3. la

Dettagli

Epidemiologia isolamenti batteri e miceti e sorveglianza antibiotico-resistenze. I trimestre Azienda Ospedaliera S.

Epidemiologia isolamenti batteri e miceti e sorveglianza antibiotico-resistenze. I trimestre Azienda Ospedaliera S. Epidemiologia isolamenti batteri e miceti e sorveglianza antibiotico-resistenze I trimestre 2012 Azienda Ospedaliera S.Orsola-Malpighi AREA INTERNISTICA Dott. Simone Ambretti U.O.Microbiologia simone.ambretti@aosp.bo.it

Dettagli

CHEMIOPROFILASSI PRIMARIA

CHEMIOPROFILASSI PRIMARIA CHEMIOPROFILASSI PRIMARIA Somministrazione di chemioterapici o antibiotici a persone recentemente esposte a un rischio di contagio con lo scopo di bloccare lo sviluppo del processo infettivo. CHEMIOPROFILASSI

Dettagli

IL TRATTAMENTO DI UNA LESIONE CRONICA CUTANEA E MULTIDISCIPLINARE E RICHEDE LA COLLABORAZIONE DI NUMEROSI

IL TRATTAMENTO DI UNA LESIONE CRONICA CUTANEA E MULTIDISCIPLINARE E RICHEDE LA COLLABORAZIONE DI NUMEROSI TERAPIA GENERALE IL TRATTAMENTO DI UNA LESIONE CRONICA CUTANEA E MULTIDISCIPLINARE E RICHEDE LA COLLABORAZIONE DI NUMEROSI SPECIALISTI, DEL PERSONALE INFERMIERISTICO, DEL PAZIENTE E/O DEL NUCLEO FAMILIARE

Dettagli

SCHEDA DI VALUTAZIONE PER L INSERIMENTO DI FARMACI NON PRESENTI NEL PTR POSACONAZOLO

SCHEDA DI VALUTAZIONE PER L INSERIMENTO DI FARMACI NON PRESENTI NEL PTR POSACONAZOLO RICHIESTA DI INSERIMENTO IN PTR DI ATC J02AC04 (NOXAFIL ) Presentata da Componente Commissione Prontuario Terapeutico Regionale In data Novembre 2007 Per le seguenti motivazioni (sintesi): Nelle ultime

Dettagli

IL FOLLOW-UP DEL CARCINOMA DIFFERENZIATO DELLA TIROIDE SECONDO LE

IL FOLLOW-UP DEL CARCINOMA DIFFERENZIATO DELLA TIROIDE SECONDO LE IL FOLLOW-UP DEL CARCINOMA DIFFERENZIATO DELLA TIROIDE SECONDO LE LINEE GUIDA ATA 2016 Maria Grazia Castagna Dipartimento di Medicina Interna, Scienze Endocrino-Metaboliche e Biochimica, Sezione di Endocrinologia

Dettagli

Documento PTR n. 222 relativo a:

Documento PTR n. 222 relativo a: Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Commissione Regionale del Farmaco (D.G.R. 1540/2006, 2129/2010 e 490/2011) Documento PTR n. 222 relativo a: ECHINOCANDINE: Caspofungin, Micafungin e Anidulafungin

Dettagli

EMOPATIE MALIGNE NEL PAZIENTE ANZIANO

EMOPATIE MALIGNE NEL PAZIENTE ANZIANO EMOPATIE MALIGNE NEL PAZIENTE ANZIANO EMOPATIE MALIGNE NEL PAZIENTE ANZIANO Il progressivo invecchiamento della popolazione aumenta l incidenza delle patologie dell anziano Netto incremento delle emopatie

Dettagli

VALORI o LIVELLI DECISIONALI

VALORI o LIVELLI DECISIONALI In alternativa all intervallo di riferimento VALORI o LIVELLI DECISIONALI Valori sopra o sotto i quali è raccomandabile seguire un determinato comportamento clinico: - Instaurare o modificare un regime

Dettagli

1. L INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (IRC)

1. L INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (IRC) 1. L INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (IRC) L insufficienza renale cronica (IRC) è caratterizzata dalla perdita progressiva ed irreversibile della funzione renale in conseguenza della riduzione di tessuto

Dettagli

L aggiornamento pubblicato nel marzo del 2007 è stato integrato con la pubblicazione della prima lista di farmaci essenziali ad uso pediatrico

L aggiornamento pubblicato nel marzo del 2007 è stato integrato con la pubblicazione della prima lista di farmaci essenziali ad uso pediatrico Nel 1977, l Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) pubblica il primo report sui farmaci essenziali. Indicato con l acronimo WHO TRS 615, il report tecnico costituisce la prima lista di farmaci essenziali

Dettagli

Come origina una lesione della cuffia dei rotatori?

Come origina una lesione della cuffia dei rotatori? LE LESIONI DELLA CUFFIA DEI ROTATORI Cos è la cuffia dei rotatori? La cuffia dei rotatori è costituita da un gruppo di muscoli con i rispettivi tendini della spalla che originano dalla scapola si inseriscono

Dettagli

Linee Guida per la Profilassi Antimicrobica in Chirurgia

Linee Guida per la Profilassi Antimicrobica in Chirurgia Linee Guida per la Profilassi Antimicrobica in Chirurgia Manuela Pioppo Direttore, Direzione Medica Ospedaliera Azienda Ospedaliera di Perugia APPROPRIATEZZA: Correttezza delle cure e dell uso delle risorse.

Dettagli

Percorso scompenso cardiaco secondo Chronic Care nella zona montana: a che punto siamo, quali sono i problemi e quali le prospettive di sviluppo.

Percorso scompenso cardiaco secondo Chronic Care nella zona montana: a che punto siamo, quali sono i problemi e quali le prospettive di sviluppo. Percorso scompenso cardiaco secondo Chronic Care nella zona montana: a che punto siamo, quali sono i problemi e quali le prospettive di sviluppo. Scompenso cardiaco Lo scompenso cardiaco rappresenta una

Dettagli

Allegato 1 - Guida alla compilazione della scheda di segnalazione di reazione avversa

Allegato 1 - Guida alla compilazione della scheda di segnalazione di reazione avversa Allegato 1 - Guida alla compilazione della scheda di segnalazione di reazione avversa Vengono di seguito riportate alcune precisazioni, tratte dalle linee guida presenti nel sito dell'aifa relativamente

Dettagli

AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco

AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE CONCORDATA CON LE AUTORITÀ REGOLATORIE EUROPEE E L AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO (AIFA) Luglio 2013 Restrizione della popolazione target e limitazione della durata del trattamento

Dettagli

L utilizzo di uno schema scritto è raccomandato e agevola gli operatori che devono effettuare l indagine anamnestica.

L utilizzo di uno schema scritto è raccomandato e agevola gli operatori che devono effettuare l indagine anamnestica. f. ANAMNESI La raccolta dell anamnesi è un passo essenziale in ogni atto medico, ma soprattutto prima di intraprendere la somministrazione di un vaccino. L anamnesi ha lo scopo di mettere in evidenza alcuni

Dettagli

NOAC Misura e interferenze su test di laboratorio Cristina Legnani

NOAC Misura e interferenze su test di laboratorio Cristina Legnani NOAC Misura e interferenze su test di laboratorio Cristina Legnani Laboratorio Specialistico di Coagulazione UO Angiologia e Malattie della Coagulazione Policlinico S. Orsola Malpighi, Bologna NOAC: misura

Dettagli

Emocolture RICONOSCERE E GESTIRE LA SEPSI. a brand of SPEDALI CIVILI DI BRESCIA AZIENDA OSPEDALIERA

Emocolture RICONOSCERE E GESTIRE LA SEPSI. a brand of SPEDALI CIVILI DI BRESCIA AZIENDA OSPEDALIERA Emocolture RICONOSCERE E GESTIRE LA SEPSI a brand of SPEDALI CIVILI DI BRESCIA AZIENDA OSPEDALIERA Sommario Le emocolture...3 Emocolture: perché irrinunciabili...3 Emocolture: modalità di esecuzione...4

Dettagli

Occidentale P. O. Pordenone; (2) S. C. Ingegneria biomedicale e sistema informatico A. A. Sanitaria N.5 Friuli Occidentale P. O. Pordenone.

Occidentale P. O. Pordenone; (2) S. C. Ingegneria biomedicale e sistema informatico A. A. Sanitaria N.5 Friuli Occidentale P. O. Pordenone. COMPLICANZE INFETTIVE NEL PAZIENTE DIALIZZATO PORTATORE DI CVC LONG-TERM: L ESPERIENZA PORDENONESE Sandra De Roia (1), Mauro Presot (2) e Giacomo Panarello (1) (1) S. C. Nefrologia e Dialisi A. A. Sanitaria

Dettagli

Le terapia della CAP secondo LG. Oreste CAPELLI, M.D.

Le terapia della CAP secondo LG. Oreste CAPELLI, M.D. Le terapia della CAP secondo LG Oreste CAPELLI, M.D. LG ATS/IDSA (2007) e BTS (2009) Eziologia della CAP Sia per i pazienti trattati a domicilio che per i pazienti ricoverati l agente eziologico più frequente

Dettagli