MOD.X140 MACCHINA CC ECCITAZIONE DERIVATA MOD.X150 MACCHINA CC ECCITAZIONE SERIE MOD.X160 MACCHINA CC ECCITAZIONE COMPOSTA MANUALE D ISTRUZIONE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "MOD.X140 MACCHINA CC ECCITAZIONE DERIVATA MOD.X150 MACCHINA CC ECCITAZIONE SERIE MOD.X160 MACCHINA CC ECCITAZIONE COMPOSTA MANUALE D ISTRUZIONE"

Transcript

1 MOD.X140 MACCHINA CC ECCITAZIONE DERIVATA MOD.X150 MACCHINA CC ECCITAZIONE SERIE MOD.X160 MACCHINA CC ECCITAZIONE COMPOSTA (X SIGNIFICA CHE QUESTO MANUALE È VALIDO PER TUTTI I MODELLI ) MANUALE D ISTRUZIONE italtec srl Sistemi Tecnici Didattici Via privata Liguria FIZZONASCO - MILANO - ITALY Tel Fax italtec@italtec.it COPYRIGHT NOTICE Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, fotocopiata o archiviata in sistemi di scrittura o trasmessa, in qualsiasi forma e con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, o registrato in qualsiasi altro modo, senza il nostro preventivo permesso scritto. ITX140MN Rev Made in Italy Pag. 1

2 LE MACCHINE A CORRENTE CONTINUA MACCHINA CC ECCITAZIONE DERIVATA - Esame della macchina - Generalità - Osservazione delle spazzole MACCHINA CC ECCITAZIONE SERIE - Esame della macchina - Generalità - Osservazione delle spazzole MACCHINA CC ECCITAZIONE COMPOSTA - Esame della macchina - Generalità - Osservazione delle spazzole MACCHINA CC ECCITAZIONE DERIVATA - Collegamento della macchina - verifica del funzionamento MACCHINA CC ECCITAZIONE SERIE - Collegamento della macchina - verifica del funzionamento MACCHINA CC ECCITAZIONE COMPOSTA - Collegamento della macchina - verifica del funzionamento MISURA DELLA RESISTENZA DEGLI AVVOLGIMENTI - Misura della resistenza dl indotto - Misura della resistenza degli avvolgimenti dell'eccitazione serie - Misura della resistenza dell'avvolgimento di eccitazione derivata PROVA DIRETTA DI UN MOTORE A CORRENTE CONTINUA - Schema dei collegamenti - Effettuazione della prova - Caratteristiche - Rilievo della caratteristica di regolazione PROVA A VUOTO DI UN MOTORE A CORRENTE CONTINUA - Schema dei collegamenti - Effettuazione della prova DETERMINAZIONE DEL RENDIMENTO CONVENZIONALE DI UN MOTORE A CORRENTE CONTINUA Pag. 2

3 RACCOMANDAZIONI PER IL FUNZIONAMENTO SICURO ED EFFICIENTE Per operare in piena sicurezza e ottenere buoni risultati ricordate che: ATTENZIONE ALTA TENSIONE PRESENTE Al MORSETTI MANEGGIATE LE MACCHINE CON ATTENZIONE E PRUDENZA 1) Tutte le esercitazioni devono prevedere il collegamento a terra 2) Tutti i collegamenti devono essere eseguiti prima di alimentare il circuito 3) Dopo aver terminato i collegamenti nessun cavetto deve essere lasciato con una estremità libera; se cosi fosse siete sicuramente in presenza di un errore di collegamento non dovete ricontrollare il circuito 4) Nessun collegamento deve essere staccato durante la prova 5) L' eventuale osservazione delle spazzole delle macchine in CC o degli anelli va effettuata a macchine ferme e non collegate. 6) L'accoppiamento di due macchine va effettuato a macchine ferme 7) Seguire sempre la procedura suggerita in ogni esperimento 8) Non effettuate varianti alle esperienze senza chiedere il consenso al Docente. Pag. 3

4 SISTEMA DIDATTICO EMMS ACCOPPIAMENTO DELLE MACCHINE Corretto posizionamento delle macchine nel laboratorio EMMS Generatore o freno Giunto di accoppiamento Motore Basamento antivibrante Basamento antivibrante Staffa di giunzione Coprigiunto. In presenza del coprigiunto si può fare a meno della staffa di giunzione Ogni macchina è dotata di apposita base già allineata con le altre macchine del sistema. Le macchine vanno semplicemente poste sulla superficie piana del banco e accostate inserendo il giunto in gomma nei mozzi prima di avvicinarle. Spingerle a fondo e poi bloccarle con le apposite manopole filettate interponendo il coprigiunto o le staffe di giunzione. Per la sicurezza operativa effettuare sempre il collegamento di terra e inserite il coprigiunto prima di avviare le macchine. Pag. 4

5 MACCHINA CC ECCITAZIONE DERIVATA ESAME DELLA MACCHINA GENERALITÀ - OSSERVAZIONE DELLE SPAZZOLE Dati tecnici (Riportare i dati di targa presenti sulla macchina) Potenza: W Velocità giri/min Tensione armatura V Corrente armatura A Tensione eccitazione V Corrente eccitazione A La morsettiera della macchina si presenta come sotto indicato: M-G DC SHUNT MACHINE OSSERVAZIONE DELLE SPAZZOLE E DELL'INTERNO Morsettiera Svitando questo coperchio si può osservare l'interno della macchina BASAMENTO Non allentare mai le viti che fissano la macchina al basamento perché si perderebbe l'allineamento dato in fabbrica Pag. 5

6 MACCHINA CC ECCITAZIONE SERIE ESAME DELLA MACCHINA GENERALITÀ - OSSERVAZIONE DELLE SPAZZOLE Dati tecnici (Riportare i dati di targa presenti sulla macchina) Potenza: W Velocità giri/min Tensione armatura V Corrente armatura A Tensione eccitazione V Corrente eccitazione A La morsettiera della macchina si presenta come sotto indicato M-G D1 D2 DC SERIE MACHINE OSSERVAZIONE DELLE SPAZZOLE E DELL'INTERNO Morsettiera Svitando questo coperchio si può osservare l'interno della macchina BASAMENTO Non allentare mai le viti che fissano la macchina al basamento perché si perderebbe l'allineamento dato in fabbrica Pag. 6

7 MACCHINA CC ECCITAZIONE COMPOSTA ESAME DELLA MACCHINA GENERALITÀ - OSSERVAZIONE DELLE SPAZZOLE Dati tecnici (Riportare i dati di targa presenti sulla macchina) Potenza: W Velocità giri/min Tensione armatura V Corrente armatura A Tensione eccitazione V Corrente eccitazione A La morsettiera della macchina si presenta come sotto indicato M-G D1 D2 DC COMPOUND MACHINE OSSERVAZIONE DELLE SPAZZOLE E DELL'INTERNO Morsettiera Svitando questo coperchio si può osservare l'interno della macchina BASAMENTO Non allentare mai le viti che fissano la macchina al basamento perché si perderebbe l'allineamento dato in fabbrica Pag. 7

8 MACCHINA CC ECCITAZIONE DERIVATA COLLEGAMENTO DELLA MACCHINA VERIFICA DEL FUNZIONAMENTO Effettuate i collegamenti sotto riportati e alimentate la macchina a vuoto. La rotazione dovrà essere oraria, + 220V CC max - M-G MACCHINA CC CON ECCITAZIONE DERIVATA Il reostato di eccitazione non è indispensabile. Per questa verifica si potrebbe anche omettere. E2 DC SHUNT MACHINE Realizzate ora il seguente collegamento e osservate come la rotazione della macchina avvenga in senso antiorario V CC max - M-G Per invertire la rotazione di una macchina CC ad eccitazione derivata è sufficiente invertire la polarità dell eccitazione (o dell'armatura) E2 DC SHUNT MACHINE Pag. 8

9 MACCHINA CC ECCITAZIONE SERIE COLLEGAMENTO DELLA MACCHINA VERIFICA DEL FUNZIONAMENTO Effettuate i collegamenti sotto riportati e alimentate la macchina a vuoto. La rotazione dovrà essere oraria, + CC 0-20/30V SE A VUOTO - ATTENZIONE D1 M-G D2 Effettuate i collegamenti a fianco indicati e alimentare la macchina a vuoto aumentando la tensione molto lentamente e con prudenza. Questa macchina quando è a vuoto tende alla fuga: la sua velocità aumenta improvvisamente e molto rapidamente fino a raggiungere velocità pericolose, a volta, per la propria integrità. La rotazione dovrà essere oraria osservando l'albero dal lato principale. DC SERIE MACHINE Realizzate ora il seguente collegamento e osservate come la rotazione della macchina avvenga in senso antiorario. + CC 0-20V SE A VUOTO - M-G MACCHINA CC CON ECCITAZIONE SERIE D1 D2 Per invertire la rotazione di una macchina CC ad eccitazione SERIE è sufficiente invertire la polarità dell eccitazione (o dell'armatura) DC SERIE MACHINE Pag. 9

10 MACCHINA CC ECCITAZIONE COMPOSTA COLLEGAMENTO DELLA MACCHINA VERIFICA DEL FUNZIONAMENTO Effettuate i collegamenti sotto riportati e alimentate la macchina a vuoto. La rotazione dovrà essere oraria, V CC MAX - M-G D1 D2 DC COMPOUND MACHINE Realizzate ora il seguente collegamento e osservate come la rotazione della macchina avvenga in senso antiorario V CC MAX - MACCHINA CON ECCITAZIONE COMPOSTA D1 M-G D2 Per invertire la rotazione di una macchina CC ad eccitazione derivata è necessario invertire sia la polarità dell eccitazione derivata che quella dell'eccitazione serie (o dell'armatura) DC COMPOUND MACHINE Pag. 10

11 MISURA DELLA RESISTENZA DEGLI AVVOLGIMENTI TEORIA La resistenza degli avvolgimenti serve per calcolare il rendimento convenzionale e la caduta di tensione ohmica. Gli avvolgimenti contenuti nelle macchine in esame sono i seguenti: avvolgimento dell' indotto avvolgimento dell' eccitazione serie avvolgimento dell' eccitazione derivata I primi due, essendo percorsi dalla corrente dell'indotto, presentano di solito basse resistenze. L'avvolgimento di eccitazione derivata essendo collegato in parallelo all'alimentazione ha una resistenza più elevata. La misura va eseguita in CC e a macchina ferma. E' anche opportuno effettuare la misura a macchina inattiva da alcune ore in modo che in ogni sua parte si sia raggiunta la temperatura ambiente. OSSERVAZIONI Si noti che il voltmetro deve essere sempre inserito a valle dell'amperometro perché e preferibile usare tale collegamento essendo certamente in presenza di una resistenza incognita di basso valore Per misurare correttamente le cadute di tensione dell'avvolgimento d indotto sarebbe consigliabile (se la macchina in esame lo consente) di inserire il voltmetro a valle delle spazzole, toccando con i puntali direttamente le lamelle di rame del collettore per evitare di misurare anche la resistenza di contatto che esiste tra spazzola e collettore. Raccomandiamo di effettuare le misure separatamente e alimentando un solo circuito alla volta poiché, se tali misure fossero effettuate contemporaneamente si potrebbe creare una coppia motrice che metterebbe il motore in rotazione. Poiché l'avvolgimento di eccitazione derivata presenta elevata induttanza, consigliamo di inserire il voltmetro dopo aver alimentato il circuito e sconnetterlo prima della disattivazione del circuito altrimenti si potrebbe danneggiare. Pag. 11

12 MISURA DELLA RESISTENZA Dl INDOTTO La misura della resistenza d indotto di una macchina a corrente continua è necessaria, perché tale parametro determina sia la potenza persa nel rame sia la caduta di tensione interna. Per la misura prescinderemo dalla presenza delle spazzole la cui resistenza di contatto non e costante come avviene per le resistenze metalliche. SCHEMA DEI COLLEGAMENTI La misura della resistenza del circuito indotto può essere eseguita con il metodo voltamperometrico. Il circuito comprende una sorgente di alimentazione continua a b voltmetro con fondo scala 1 o 3V e un amperometro con nominale della macchina Fig.13. Alimentare con tensione tale che la corrente circolante sia poco inferiore alla corrente nominale + - V A M-G Fig.13 Misura della resistenza d indotto di una macchina a CC D1 D2 La resistenza d indotto e data dalla relazione: Ri = V A DC COMPOUND MACHINE Lo schema sopra riprodotto consente misure sufficientemente precise anche se per una più esatta definizione della resistenza si dovrebbero sollevare le spazzole e collocare i puntali del voltmetro direttamente fra due lamelle poste sotto due spazzole successive per avere lo strumento connesso direttamente alla resistenza da misurare. Pag. 12

13 Osservazioni La misura della resistenza d indotto deve escludere le spazzole, delle quali si tiene conto successivamente. In qualche caso tuttavia, quando non occorra una grande precisione nei risultati e si voglia avere un valore orientativo della resistenza interna totale della macchina, si può effettuare la misura collegandosi fra una spazzola e quella successiva di polarità contraria. La resistenza trovata è la resistenza di indotto compresa quella di contatto alle spazzole. Per diminuire l'errore di questa misura, si deve effettuare la prova con il valore della corrente vicino al valore nominale. Questa procedura si applica sovente alle macchine di limitata potenza, e non è contemplato dalle norme per la determinazione del rendimento convenzionale. La misura della resistenza di indotto si riferisce alla temperatura ambiente, alla quale è stata eseguita la prova, temperatura che occorre rilevare in modo da poter procedere al riporto della stessa a 75 C. Pag. 13

14 MISURA DELLA RESISTENZA DEGLI AVVOLGIMENTI DELL'ECCITAZIONE SERIE Alimentare con una tensione tale da far circolare + - una corrente poco inferiore alla corrente nominale Vs As Fig.14 Circuito per la misura della resistenza dell'avvolgimento d eccitazione serie M-G D1 D2 La resistenza dell'avvolgimento serie è data dalla relazione: Rs = Vs As DC COMPOUND MACHINE NOTA Il valore che si otterrà sarà molto simile al valore di resistenza degli avvolgimenti d indotto e quindi si potranno utilizzare gli stessi strumenti della misura precedente Pag. 14

15 MISURA DELLA RESISTENZA DELL'AVVOLGIMENTO DI ECCITAZIONE DERIVATA + Alimentare con una tensione tale da far circolare - negli avvolgimenti la corrente di eccitazione nominale V A Fig.15 Circuito per la misura della resistenza dell'avvolgimento di eccitazione derivata D1 M-G D2 La resistenza dell'avvolgimento d eccitazione derivata è data dalla relazione: Rd = Vd Ad E2 DC COMPOUND MACHINE NOTA Il valore che si otterrà sarà di valore molto più elevato rispetto ai valori della resistenza di indotto e dell'eccitazione serie. Il voltmetro deve aver fondo scala di 250V e l'amperometro fondo scala di 1A Pag. 15

16 PROVA DIRETTA DI UN MOTORE A CORRENTE CONTINUA La prova diretta di un motore a corrente continua, si esegue applicando alla macchina un carico meccanico di valore variabile da zero sino a un sovraccarico del 20-25%, e controllando il comportamento della macchina stessa deducendone il rendimento e la caratteristica meccanica. I sistemi di frenatura possono essere: Il freno elettromagnetico a correnti parassite "Pasqualini" La dinamo freno Il generatore tarato. Scegliamo una dinamo freno considerando che con questo sistema la prova può durare più a lungo che con un freno elettromagnetico a causa del surriscaldamento di tale freno. SCHEMA DEI COLLEGAMENTI Il motore in prova deve essere alimentato da una sorgente, che fornisca una tensione pari al valore della tensione nominale del motore e che deve rimanere costante per tutta la durata della prova. Il circuito da realizzare e rappresentato in fig Ravv Aarm Ad Aecc Recc Motore CC Dinamo Freno E2 Vd Aecc E2 - Vm Circuito di eccitazione della Carico della dinamo Fig.20 - Prova diretta di un motore a corrente continua con dinamo freno Il circuito del motore comprende: un reostato Ravv per l'avviamento e unorecc di eccitazione un voltmetro Vm di portata corrispondente alla tensione nominale Pag. 16

17 un amperometro Aarm con portata tale da poter leggere un sovraccarico del 20-25% del valore nominale della corrente. L'erogazione della dinamo freno è collegata a un reostato di carico attraverso un amperometro Ad in serie e un voltmetro Vd non indispensabile. La dinamo freno è eccitata tramite un alimentatore esterno regolabile. Ricordiamo che la dinamo freno è una macchina generatrice a corrente continua ed è costruita con la carcassa oscillante. Sui bracci graduati della carcassa sono applicati due pesi, uno per la taratura e uno di misura. Il raggiungimento di equilibrio dello statore consente la misura della coppia che è data dalla formula: C= p b in kgm/rad oppure : C= 981, p b in joule/rad essendo p il peso di misura in kg e b il braccio in metri. Misurando poi la velocità potremo calcolare anche la potenza meccanica all'albero in watt con la formula: P = 1027, p b n La dinamo freno può esercitare la sua azione di carico meccanico variabile sia variando la resistenza del reostato di carico, sia modificando la corrente di eccitazione. EFFETTUAZIONE DELLA PROVA Motore eccitato in derivazione. (Tutti i modelli x140) Si avvia il motore tramite il reostato d avviamento, ricordando che l'operazione deve avvenire con la corrente di eccitazione massima. Regolando successivamente l'eccitazione, e senza più ritoccarla in seguito, per la tensione nominale, si fa raggiungere a vuoto al motore la velocità nominale. Si esegue un calcolo preventivo della lunghezza del braccio al 100% e cioè:bn Pn = 1027, pn dove Pn è la potenza nominale del motore in prova, p è il peso in kg di cui si dispone, n è la velocità nominale del motore in prova. Con la stessa formula si calcolano poi i bracci per altri punti significativi a 75%, 50% e 25% del carico. Per ciascun punto, iniziando dal più elevato, si raggiunge l'equilibrio dello statore agendo sul carico e sull'eccitazione della dinamo freno. All'equilibrio si rilevano la tensione, la corrente d armatura e la velocità di rotazione. La coppia è data da: C= 981, p b in joule/rad; La potenza resa è data da: Pr = 1027, p b n in watt La potenza assorbita è data da: Pa = Vm Aarm Pag. 17

18 Tabella dei rilievi n 0 b (m) p (N) n (giri/mi n) Presa (W) Aarm (A) Iecc (A) Pass (W) η 25% 50% 75% 100% 125% Pag. 18

19 CURVE CARATTERISTICHE RENDIMENTO Il rapporto fra potenza resa e potenza assorbita ci fornisce il rendimento della macchina. Tracciando il grafico con i valori del rendimento percentuale in funzione della potenza resa si ottiene questa importante curva caratteristica. Caratteristica del rendimento di un motore a cc η =f(pr) Pr Pn Fig.21 caratteristica del rendimento di un motore a corrente continua: η=f(pr) L'andamento tra il 70% ed il 100% del carico è quasi piatto. Pag. 19

20 Caratteristica meccanica Per ottenere la caratteristica meccanica si riportano nel diagramma le coppie di valori della C=f(n). La caratteristica è una linea quasi verticale che presenta una piccola diminuzione della velocità in corrispondenza dell'aumento della coppia applicata. Caratteristica meccanica di un motore a c.c. con eccitazione separata e derivata C no n Fig.22 Caratteristica meccanica di un motore a corrente continua con eccitazione separata e derivata Pag. 20

21 CARATTERISTICA MECCANICA DEL MOTORE ECCITATO IN SERIE Per il motore eccitato in serie si procede in modo analogo a quello visto finora. Poiché questo tipo di motore è a velocità variabile, la preventiva messa a punto della velocità deve essere fatta applicando il carico nominale. Dopo aver rilevato i dati al carico nominale si toglie gradatamente il carico fino al 25%. Il valore minimo del 25 % non deve essere superato. Molta cautela è necessaria per controllare la velocità quando si diminuisce il carico perché la velocità aumenterà moltissimo e potrebbe assumere valori elevatissimi se dovesse mancare improvvisamente il carico. Per questa prova, procedere in due e un operatore dovrà essere pronto a premere l'emergenza qualora inavvertitamente si dovesse avvertire un improvviso elevato aumento dei giri del motore. La caratteristica meccanica del motore a eccitazione serie presente forti variazioni di velocità a seguito delle variazioni della coppia frenante. Vedi fig. 23 Caratteristica meccanica di un motore c.c. con eccitazione serie C f( ) C no n Caratteristica meccanica di un motore a eccitazione composta Per il motore con eccitazione composta si procede come per il motore con eccitazione derivata. Pag. 21

22 RILIEVO DELLA CARATTERISTICA DI REGOLAZIONE Per i motori a eccitazione derivata, o a eccitazione separata, o a eccitazione composta, si può anche rilevare con la prova diretta, la caratteristica di regolazione. Si realizza il circuito come per la prova diretta già illustrata ma si effettua la prova modificando la corrente d eccitazione mentre varia il carico in modo da compensare la variazione di velocità che si verifica, riportandola sempre al valore nominale. Le coppie di valori Iecc=f(I) forniscono la caratteristica di regolazione. Caratteristica di regolazione di un motore a corrente continua con eccitazione derivata, separata o composta Iecc I Fig.24 Caratteristica di regolazione di un motore a corrente continua con eccitazione derivata, separata o composta La curva è discendente poiché la velocità viene compensata diminuendo il campo eccitazione quando il carico aumenta. Pag. 22

23 PROVA A VUOTO DI UN MOTORE A CORRENTE CONTINUA La prova a vuoto di un motore serve a determinare le perdite meccaniche e nel ferro. Per questa prova non b necessario separare l'eccitazione, purché si possa misurare soltanto la potenza assorbita dall'indotto. Molto semplicemente si può collegare il motore con eccitazione indipendente. SCHEMA DEI COLLEGAMENTI La prova deve essere fatta a tensione variabile e per questo il circuito di alimentazione deve poter variare la tensione da valori superiori del 10% della tensione nominale della macchina fino a valori molto bassi. Il circuito è in fig Ravv Aarm Recc Vm Motore CC in prova Aecc E2 D2 - D1 In caso di eccitazione composta il collegamento della eccitazione serie sarà da realizzarsi come indicato nella linea tratteggiata Fig. 25 Prova a vuoto di un motore a corrente continua a eccitazione separata o composta. La regolazione di tensione è facilmente ottenibile grazie alle sorgenti variabili previste in tutti i nostri alimentatori. In mancanza si può anche utilizzare un reostato in serie al motore che, possa adattarsi alla corrente assorbita a vuoto, e che abbia un valore di resistenza tale da produrre una caduta sensibile. Si potrebbe usare anche una regolazione con reostato in collegamento potenziometrico se si vogliono raggiungere valori di tensione molto bassi Nel circuito di alimentazione sono inseriti: Pag. 23

24 un voltmetro Vm di portata corrispondente al valore di tensione nominale, un amperometro Aarm per misurare la corrente a vuoto della macchina, di valore circa il 10% della corrente nominale. L'amperometro Aecc non è indispensabile. Gli strumenti devono essere per corrente continua, meglio se con bobina mobile. Sarà opportuno proteggere l'amperometro con corto circuito all'avviamento per evitare che si danneggi con la corrente di spunto. Nel circuito di eccitazione inseriremo un reostato per permettere la graduale diseccitazione della macchina almeno sino al 20% del valore nominale. EFFETTUAZIONE DELLA PROVA Avviato il motore e regolata la tensione al valore prestabilito, in genere per una sovratensione del 10-20%, si regola successivamente l'eccitazione in modo da ottenere la velocità nominale. Per questa condizione si legge potenza assorbita a vuoto: Po = V Io Tale potenza comprende: Ie perdite meccaniche, dipendenti dalla velocità; Ie perdite nel ferro, dipendenti dalla tensione; Ie perdite nel rame a vuoto, dipendenti dalla corrente. Queste ultime sono tuttavia trascurabili, data la loro piccola entità, per cui potremo scrivere: Po = Pm+ P Diminuendo poi gradualmente la tensione per valori discreti e compensata la diminuzione di velocità con un progressivo indebolimento dell'eccitazione, in modo da riportarla al valore normale, si ripetono punto per punto le letture anzidette. Mettendo in un diagramma cartesiano le coppie di valori Po = f (v), si ottiene una curva ad andamento parabolico che intercetta l'asse delle ordinate in un punto corrispondente alle sole perdite meccaniche. Pag. 24

25 Caratteristica della potenza vuoto di un motore a C.C. Po=f(V) e separazione delle perdite nel ferro e meccaniche Po Pf Pm Vn V Fig.26 Caratteristica della potenza a vuoto di un motore a corrente continua Po = f (V) e separazione delle perdite nel ferro e meccaniche. La parallela condotta dall'ordinata all'origine separa il diagramma in due campi dei quali il superiore fornisce appunto, per ogni valore di tensione, le corrispondenti perdite nel ferro. L'estrapolazione si rende necessaria perché la prova non può estendersi per valori troppo piccoli di tensione, in quanto il motore, sollecitato da una coppia motrice troppo debole, non riesce a mantenere la velocità prefissata oltre un determinato limite inferiore. Per migliorare l'operazione di estrapolazione ci si può riferire a una scala quadratica della tensione, in modo che la funzione, pressoché rettilinea, consenta un estrapolazione più sicura. Fig 27. Pag. 25

26 Caratteristica della potenza vuoto di un motore a C.C. Po=f(V 2 ) e separazione delle perdite nel ferro e meccaniche Po Pf Vn 2 V 2 Fig.27 Caratteristica della potenza a vuoto di un motore a corrente continua Po = f (V 2 ) e separazione delle perdite nel ferro e meccaniche Pm Pag. 26

27 DETERMINAZIONE DEL RENDIMENTO CONVENZIONALE DI UN MOTORE A CORRENTE CONTINUA Il procedimento per il calcolo del rendimento di un motore in corrente continua è molto simile a quello relativo alla dinamo, proprio per la reversibilità della macchina che può funzionare sia da generatore sia da motore, senza modifiche strutturali. I motori a corrente continua possono assumere modi di funzionamento diversi in relazione al tipo di eccitazione che posseggono per cui, nei calcoli che seguono, distingueremo i vari tipi. Per il calcolo del rendimento convenzionale occorre poter determinare in funzione della potenza assorbita, tutte le perdite presentate dalla macchina in modo da risalire indirettamente alla potenza resa: Pr = Pa - Pp La potenza assorbita sarà calcolata con la formula: Pa = Vn I dove: Vn è la tensione nominale della macchina I è la corrente assorbita assunta successivamente pari ai vari quarti della corrente nominale e per carichi successivi sino al valore del 125%. Calcoliamo ora le perdite che devono entrare nel computo. Perdite meccaniche Pm Sono tratte dalla prova a vuoto della macchina e ritenute costanti a tutti i carichi. Perdite nel ferro Pf Anche queste perdite sono tratte dalla prova a vuoto e lette sulla caratteristica Po = f(v) per il punto a tensione nominale. Sono costanti al variare del carico per la costanza della tensione di alimentazione. Perdite nel rame Pcu Per perdite nel rame intendiamo le perdite nell'avvolgimento di indotto. Si calcolano con 2 la formula:. Pcu = Ri Ii La resistenza del circuito di indotto, dovrà essere riportata alla temperatura convenzionale di 75 C. C Ciò si esegue mediante il coefficiente di temperatura: Kt = 309, 5 234, 5 + t in cui t è la temperatura ambiente di prova. Per misurare la corrente di indotto si seguono diversi procedimenti in funzione del tipo di eccitazione che presenta la macchina. Per motori con eccitazione separata e con l'eccitazione serie la corrente di indotto coincide con la corrente assorbita li = I e il calcolo è immediato. Pag. 27

28 Per i motori con eccitazione derivata, conoscendo la caratteristica di regolazione lecc=f (I), si ricava dalla corrente assorbita la corrente di eccitazione e quindi si calcola la corrente di indotto sottraendole: li = I - lecc. In mancanza di tale caratteristica si può ritenere valida la corrente di eccitazione individuata sulla caratteristica di eccitazione della macchina in relazione al valore della fem di carico. Per calcolare E si procede anzitutto valutando la caduta interna: ( ) V = Vsp + Ri + Raux I in cui : Vsp è la caduta per contatto alle spazzole uguale a circa 2 V per spazzole di carbone; 0,6 V per spazzole di contenuto metallico; Ri la resistenza di indotto a 75 C, Raux la resistenza degli eventuali poli ausiliari e avvolgimenti compensatori, riportata a 75 C; I è la corrente assorbita. Si calcola quindi la fem sottraendo la caduta al valore nominale di tensione: E = Vn V Nel calcolo precedente si considera una corrente di indotto I anziché li e inoltre non si tiene conto, (né si potrebbe), della reazione di armatura. Tuttavia le approssimazioni introdotte influiscono soltanto sul termine V e i risultati che si ottengono sono perfettamente soddisfacenti. Per i motori con eccitazione composta, formula e i procedimenti sono in tutto simili al caso dell'eccitazione in derivazione in cui e: li = I - lecc Perdite di eccitazione: Pecc Le perdite di eccitazione sono dovute al circuito di eccitazione e quindi dovranno essere determinate in modo diverso secondo il tipo di macchina, coi valori di resistenza riferiti a 75 C. Per l'eccitazione separata e derivata, le perdite di eccitazione si calcolano con la formula in cui V e Iecc sono i valori nominali della macchina Pecc = V lecc Per i motori con eccitazione serie, le perdite dipendono dalla corrente assorbita, che è 2 anche la corrente di eccitazione. Si calcolano perciò con la formula Pecc = Recc I Nel caso di eccitazione composta, le perdite sono la somma delle perdite nelle due eccitazioni Il calcolo può eseguirsi valutando separatamente le due perdite e sommando poi i risultati: Pecc = Pd + Ps in cui è: Pa = V lecc Ps = Rs I ; Le perdite dell'eccitazione derivata; 2 Le perdite dell'eccitazione serie; Pag. 28

29 Perdite alle spazzole Psp. Queste perdite, intese come perdite per contatto spazzole - collettore, sono valutate convenzionalmente in: Psp = 2I per spazzole in grafite Psp = 0,6 I per spazzole con contenuto metallico La formula si richiama a una caduta di tensione convenzionale di 2 V oppure 0,6 V per i due tipi di spazzole suddette. Perdite negli avvolgimenti ausiliari Paux Se il motore fosse munito di poli di commutazione e avvolgimenti di compensazione, detta Raux la resistenza di detti elementi a 75 C, la perdita da essi prodotta 2 sarà: Paux = Raux I Perdite addizionali Pad Per convenzione si stabilisce nello 0,5% della potenza resa il valore di tutte le perdite che non rientrano fra quelle fin qua elencate. Calcolate tutte le perdite come indicato, se ne esegue la somma ottenendo la potenza totale perduta dalla macchina: Pp = Pm + Pf + Pcu + Pecc + Psp + Paux + Pad Il rendimento e dato dalla formula: η = Pp Pa I valori del rendimento si pongono in diagramma in funzione della potenza resa, e si ottiene un grafico simile a quello riprodotto in fig. 27. Caratteristica del rendimento convenzionale di un motore a corrente continua: η = f (Pr) η Pn Pr Fig.27 Caratteristica del rendimento convenzionale di un motore a corrente continua η = f (Pr) Pag. 29

PROVE SULLA MACCHINA A CORRENTE CONTINUA

PROVE SULLA MACCHINA A CORRENTE CONTINUA LABORATORIO DI MACCHINE ELETTRICHE PROVE SULLA MACCHINA A CORRENTE CONTINUA PROVE SULLA MACCHINA A C. C. Contenuti Le prove di laboratorio che verranno prese in esame riguardano: la misura a freddo, in

Dettagli

Regole della mano destra.

Regole della mano destra. Regole della mano destra. Macchina in continua con una spira e collettore. Macchina in continua con due spire e collettore. Macchina in continua: schematizzazione di indotto. Macchina in continua. Schematizzazione

Dettagli

Esercitazione N. 1 Misurazione di resistenza con metodo volt-amperometrico

Esercitazione N. 1 Misurazione di resistenza con metodo volt-amperometrico Esercitazione N. 1 Misurazione di resistenza con metodo volt-amperometrico 1.1 Lo schema di misurazione Le principali grandezze elettriche che caratterizzano un bipolo in corrente continua, quali per esempio

Dettagli

PREMESSA caratteristiche di funzionamento metodo diretto metodo indiretto

PREMESSA caratteristiche di funzionamento metodo diretto metodo indiretto pag. 1 PREMESSA Le prove di collaudo o di verifica delle macchine elettriche devono essere eseguite seguendo i criteri stabiliti dalle Norme CEI a meno che non vi siano accordi particolari tra le parti.

Dettagli

Determinazione diretta delle caratteristiche di funzionamento di un motore asincrono trifase

Determinazione diretta delle caratteristiche di funzionamento di un motore asincrono trifase Determinazione diretta delle caratteristiche di funzionamento di un motore asincrono trifase La prova di laboratorio considerata consente di determinare le prestazioni dei motori ad induzione con il metodo

Dettagli

11. Macchine a corrente continua. unità. 11.1 Principio di funzionamento

11. Macchine a corrente continua. unità. 11.1 Principio di funzionamento 11. Macchine a corrente continua unità 11.1 Principio di funzionamento Si consideri una spira rotante con velocità angolare costante e immersa in un campo magnetico costante come in figura 11.1. I lati

Dettagli

Fondamenti di macchine elettriche Corso SSIS 2006/07

Fondamenti di macchine elettriche Corso SSIS 2006/07 9.13 Caratteristica meccanica del motore asincrono trifase Essa è un grafico cartesiano che rappresenta l andamento della coppia C sviluppata dal motore in funzione della sua velocità n. La coppia è legata

Dettagli

ITI M. FARADAY Programmazione modulare

ITI M. FARADAY Programmazione modulare ITI M. FARADAY Programmazione modulare A.S. 2015/16 Indirizzo: ELETTROTECNICA ed ELETTRONICA Disciplina: ELETTROTECNICA ed ELETTRONICA Classe: V A elettrotecnica settimanali previste: 6 INSEGNANTI: ERBAGGIO

Dettagli

1. Scopo dell esperienza.

1. Scopo dell esperienza. 1. Scopo dell esperienza. Lo scopo di questa esperienza è ricavare la misura di tre resistenze il 4 cui ordine di grandezza varia tra i 10 e 10 Ohm utilizzando il metodo olt- Amperometrico. Tale misura

Dettagli

10. Funzionamento dell inverter

10. Funzionamento dell inverter 10. Funzionamento dell inverter 10.1 Controllo prima della messa in servizio Verificare i seguenti punti prima di fornire alimentazione all inverter: 10.2 Diversi metodi di funzionamento Esistono diversi

Dettagli

Esame di Stato di Istituto Tecnico Industriale A.S. 2004/2005

Esame di Stato di Istituto Tecnico Industriale A.S. 2004/2005 Esame di Stato di Istituto Tecnico Industriale A.S. 2004/2005 Indirizzo: Elettrotecnica e automazione Tema di: Elettrotecnica Una macchina in corrente continua, funzionante da dinamo con eccitazione indipendente,

Dettagli

PROVE SU UN ALTERNATORE TRIFASE

PROVE SU UN ALTERNATORE TRIFASE LABORATORIO DI MACCHINE ELETTRICHE PROVE SU UN ALTERNATORE TRIFASE PROVA DI CORTO CIRCUITO Contenuti scopo della prova; schema del circuito di misura; esecuzione della prova; registrazione dati di misura;

Dettagli

MANUALE DI ISTRUZIONE ED USO SCHEDE ELETTRONICHE DI FRENATURA PER MOTORI C.A. FRENOMAT-2, FRENOSTAT R

MANUALE DI ISTRUZIONE ED USO SCHEDE ELETTRONICHE DI FRENATURA PER MOTORI C.A. FRENOMAT-2, FRENOSTAT R MANUALE DI ISTRUZIONE ED USO SCHEDE ELETTRONICHE DI FRENATURA PER MOTORI C.A. FRENOMAT-2, FRENOSTAT R Utilizzo: Le schede di frenatura Frenomat2 e Frenostat sono progettate per la frenatura di motori elettrici

Dettagli

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica (Seconda parte) Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Concluso l esame a vista, secondo quanto

Dettagli

Alcune nozioni sui motori in corrente continua

Alcune nozioni sui motori in corrente continua Alcune nozioni sui motori in corrente continua Perché scegliere un motore in corrente continua Molte applicazioni necessitano di una coppia di spunto elevata. Il motore in corrente continua, per natura,

Dettagli

I.T.I.S. M. FARADAY - Programmazione modulare

I.T.I.S. M. FARADAY - Programmazione modulare I.T.I.S. M. FARADAY - Programmazione modulare A.S. 2015/2016 Indirizzo: ELETTROTECNICA Disciplina: ELETTROTECNICA E ELETTRONICA Classe: 5Aes Ore settimanali previste: 5 (2) INSEGNANTI: SCIARRA MAURIZIO

Dettagli

Libri di testo adottati: Macchine Elettriche, HOEPLI di Gaetano Conte;

Libri di testo adottati: Macchine Elettriche, HOEPLI di Gaetano Conte; Libri di testo adottati: Macchine Elettriche, HOEPLI di Gaetano Conte; Obiettivi generali. Laboratorio di Macchine Elettriche, HOEPLI di Gaetano Conte; Manuale di Elettrotecnica e Automazione, Hoepli;

Dettagli

Motori Sincroni. Motori Sincroni

Motori Sincroni. Motori Sincroni Motori Sincroni Motori Sincroni Se ad un generatore sincrono, funzionante in parallelo su una linea, anziché alimentarlo con una potenza meccanica, gli si applica una coppia resistente, esso continuerà

Dettagli

Istituto Tecnico dei Trasporti e Logistica Nautico San Giorgio Genova A/S 2012/2013 Programma Didattico Svolto Elettrotecnica ed Elettronica

Istituto Tecnico dei Trasporti e Logistica Nautico San Giorgio Genova A/S 2012/2013 Programma Didattico Svolto Elettrotecnica ed Elettronica Docenti: Coppola Filippo Sergio Sacco Giuseppe Istituto Tecnico dei Trasporti e Logistica Nautico San Giorgio Genova A/S 2012/2013 Programma Didattico Svolto Classe 3A2 Elettrotecnica ed Elettronica Modulo

Dettagli

VOLT POT 1K R 220. OPEN FOR 60 Hz STAB. Regolatori R 220. Installazione e manutenzione

VOLT POT 1K R 220. OPEN FOR 60 Hz STAB. Regolatori R 220. Installazione e manutenzione VOLT POT 1K 110 0V E+ E- OPEN FOR 60 Hz STAB Questo è il manuale del regolatore di alternatore che avete appena acquistato. Ora, desideriamo richiamare la vostra attenzione sul contenuto di questo manuale

Dettagli

Esperimentatori: Durata dell esperimento: Data di effettuazione: Materiale a disposizione:

Esperimentatori: Durata dell esperimento: Data di effettuazione: Materiale a disposizione: Misura di resistenza con il metodo voltamperometrico. Esperimentatori: Marco Erculiani (n matricola 454922 v.o.) Noro Ivan (n matricola 458656 v.o.) Durata dell esperimento: 3 ore (dalle ore 9:00 alle

Dettagli

BILANCIO ENERGETICO DI UN MAT

BILANCIO ENERGETICO DI UN MAT BILANCIO ENERGETICO DI UN MAT Come ben noto il mat e una macchina rotante che assorbe potenza elettrica da una rete a tensione e frequenza costanti e la converte in potenza meccanica resa all albero motore.

Dettagli

INDICE BOBINATRICI BOBINATRICE MATASSATRICE MANUALE COLONNA PORTAROCCHE CON TENDIFILO BOBINATRICE PER MOTORI E TRASFORMATORI

INDICE BOBINATRICI BOBINATRICE MATASSATRICE MANUALE COLONNA PORTAROCCHE CON TENDIFILO BOBINATRICE PER MOTORI E TRASFORMATORI INDICE BOBINATRICI BOBINATRICE MATASSATRICE MANUALE COLONNA PORTAROCCHE CON TENDIFILO BOBINATRICE PER MOTORI E TRASFORMATORI DL 1010B DL 1010D DL 1012Z KIT PER TRASFORMATORI E MOTORI KIT PER IL MONTAGGIO

Dettagli

Forze come grandezze vettoriali

Forze come grandezze vettoriali Forze come grandezze vettoriali L. Paolucci 23 novembre 2010 Sommario Esercizi e problemi risolti. Per la classe prima. Anno Scolastico 2010/11 Parte 1 / versione 2 Si ricordi che la risultante di due

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

CONTROLLO IN TENSIONE DI LED

CONTROLLO IN TENSIONE DI LED Applicazioni Ver. 1.1 INTRODUZIONE CONTROLLO IN TENSIONE DI LED In questo documento vengono fornite delle informazioni circa la possibilità di pilotare diodi led tramite una sorgente in tensione. La trattazione

Dettagli

PDF created with pdffactory trial version www.pdffactory.com

PDF created with pdffactory trial version www.pdffactory.com 1 INTRODUZIONE La Norma CEI 64-8/6 tratta delle verifiche per gli impianti elettrici in BT. Le prove eseguibili sono in ordine sequenziale dirette a verificare e/o misurare: continuità dei conduttori di

Dettagli

Esercitazione di Laboratorio - Leve di 1-2 - 3 genere TITOLO ESERCITAZIONE: VERIFICA DELLE LEGGI DELLE LEVE

Esercitazione di Laboratorio - Leve di 1-2 - 3 genere TITOLO ESERCITAZIONE: VERIFICA DELLE LEGGI DELLE LEVE TITOLO ESERCITAZIONE: VERIFICA DELLE LEGGI DELLE LEVE PREREQUISITI RICHIESTI PER LO SVOLGIMENTO DELL ATTIVITÀ DI LABORATORIO L alunno deve conoscere la definizione di forza, la definizione di momento.

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA

LA CORRENTE ELETTRICA L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso

Dettagli

LEZIONI N 24 E 25 UNIONI SALDATE

LEZIONI N 24 E 25 UNIONI SALDATE LEZIONI N 24 E 25 UNIONI SALDATE Le saldature si realizzano prevalentemente con il metodo dell arco elettrico, utilizzando elettrodi rivestiti, che forniscono il materiale di apporto. Il collegamento è

Dettagli

OPENLAB APPLICAZIONI

OPENLAB APPLICAZIONI IL SISTEMA DL 10280 È COSTITUITO DA UN KIT DI COMPONENTI ADATTO PER ASSEMBLARE LE MACCHINE ELETTRICHE ROTANTI, SIA PER CORRENTE CONTINUA CHE PER CORRENTE ALTERNATA. CONSENTE ALLO STUDENTE UNA REALIZZAZIONE

Dettagli

Circuito di pilotaggio ON OFF con operazionale

Circuito di pilotaggio ON OFF con operazionale PREMESSA Circuito di pilotaggio ON OFF con operazionale A cura del Prof. Marco Chirizzi www.marcochirizzi.it Si supponga di dovere progettare un circuito di pilotaggio ON OFF in grado di mantenere un fluido

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA

LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA (Fenomeno, indipendente dal tempo, che si osserva nei corpi conduttori quando le cariche elettriche fluiscono in essi.) Un conduttore metallico è in equilibrio elettrostatico

Dettagli

Sensori a effetto Hall bipolari con ritenuta stabilizzati e non stabilizzati con circuito chopper

Sensori a effetto Hall bipolari con ritenuta stabilizzati e non stabilizzati con circuito chopper Sensori a effetto Hall bipolari con ritenuta stabilizzati e non stabilizzati con circuito chopper I risultati dei test mostrano che è possibile ottenere prestazioni significativamente maggiori impiegando

Dettagli

RICHIAMI DI MISURE ELETTRICHE

RICHIAMI DI MISURE ELETTRICHE RICHIAMI DI MISURE ELETTRICHE PREMESSA STRUMENTI PER MISURE ELETTRICHE Come si è già avuto modo di comprendere ogni grandezza fisica ha bisogno, per essere quantificata, di un adeguato metro di misura.

Dettagli

CALCOLO ELETTRICO DELLE LINEE ELETTRICHE

CALCOLO ELETTRICO DELLE LINEE ELETTRICHE CALCOLO ELETTRICO DELLE LINEE ELETTRICHE Appunti a cura dell Ing. Stefano Usai Tutore del corso di ELETTROTECNICA per meccanici e chimici A. A. 2001/ 2002 e 2002/2003 Calcolo elettrico delle linee elettriche

Dettagli

DIMENSIONAMENTO DEI CAVI

DIMENSIONAMENTO DEI CAVI FEDELE ing. Domenico Antonio PROGETTAZIONE DI IMPIANTI Viale Barlaam da Seminara, 16/D 88100 CATANZARO E-mail: mimmofed@alice.it PEC: domenicoantonio.fedele@ingpec.eu Web: www.ingfedele.it Dispense e appunti

Dettagli

1. Determinazione del valore di una resistenza mediante misura voltamperometrica

1. Determinazione del valore di una resistenza mediante misura voltamperometrica 1. Determinazione del valore di una resistenza mediante misura voltamperometrica in corrente continua Si hanno a disposizione : 1 alimentatore di potenza in corrente continua PS 2 multimetri digitali 1

Dettagli

DETERMINAZIONE DELLA COSTANTE BALISTICA DI UN GALVANOMETRO E MISURA DI CAPACITA INCOGNITE

DETERMINAZIONE DELLA COSTANTE BALISTICA DI UN GALVANOMETRO E MISURA DI CAPACITA INCOGNITE DETERMINAZIONE DELLA COSTANTE BALISTICA DI UN GALVANOMETRO E MISURA DI CAPACITA INCOGNITE Un galvanometro viene utilizzato come balistico quando lo si fa percorrere da una corrente impulsiva la cui durata

Dettagli

Visione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ

Visione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ Visione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ Che cos è la corrente elettrica? Nei conduttori metallici la corrente è un flusso di elettroni. L intensità della corrente è il rapporto tra la quantità

Dettagli

Dispositivo di conversione di energia elettrica per aerogeneratori composto da componenti commerciali.

Dispositivo di conversione di energia elettrica per aerogeneratori composto da componenti commerciali. Sede legale: Viale Vittorio Veneto 60, 59100 Prato P.IVA /CF 02110810971 Sede operativa: Via del Mandorlo 30, 59100 Prato tel. (+39) 0574 550493 fax (+39) 0574 577854 Web: www.aria-srl.it Email: info@aria-srl.it

Dettagli

Esame sezione Brevetti 2003-2004 Prova Pratica di meccanica

Esame sezione Brevetti 2003-2004 Prova Pratica di meccanica Esame sezione Brevetti 2003-2004 Prova Pratica di meccanica OGGETVO: Brevettazione dl un perfezionamento riguardante I pressatori per mescolatori dl gomma Egregio dottore, Le invio una breve relazione

Dettagli

APPLICATION SHEET Luglio

APPLICATION SHEET Luglio Indice 1. Descrizione dell applicazione 2. Applicazione - Dati 3. Selezione del prodotto e dimensionamento 4. Soluzione Motovario 1. Descrizione dell applicazione Gli schermi per campi da cricket fanno

Dettagli

Esercitazione n 1: Circuiti di polarizzazione (1/2)

Esercitazione n 1: Circuiti di polarizzazione (1/2) Esercitazione n 1: Circuiti di polarizzazione (1/2) 1) Per il circuito in Fig. 1 determinare il valore delle resistenze R B ed R C affinché: = 3 ma - V CE = 7 V. Siano noti: = 15 V; β = 120; V BE = 0,7

Dettagli

VERIFICA E CONTROLLO DEGLI IMPIANTI NEI LOCALI AD USO MEDICO. RELATORI: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI

VERIFICA E CONTROLLO DEGLI IMPIANTI NEI LOCALI AD USO MEDICO. RELATORI: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI VERIFICA E CONTROLLO DEGLI IMPIANTI NEI LOCALI AD USO MEDICO RELATORI: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI OGGETTO E SCOPO DELLE VERIFICHE Per verifica si intende l insieme delle operazioni

Dettagli

Amplificatori Audio di Potenza

Amplificatori Audio di Potenza Amplificatori Audio di Potenza Un amplificatore, semplificando al massimo, può essere visto come un oggetto in grado di aumentare il livello di un segnale. Ha quindi, generalmente, due porte: un ingresso

Dettagli

Soluzione del prof. Paolo Guidi

Soluzione del prof. Paolo Guidi Soluzione del prof. Paolo Guidi Lo schema elettrico del sistema formato dalla dinamo e dal motore asincrono trifase viene proposto in Fig. 1; Il motore asincrono trifase preleva la tensione di alimentazione

Dettagli

La caratteristica meccanica rappresenta l'andamento della coppia motrice C in

La caratteristica meccanica rappresenta l'andamento della coppia motrice C in MOTORI CORRENTE ALTERNATA: CARATTERISTICA MECCANICA La caratteristica meccanica rappresenta l'andamento della coppia motrice C in funzione della velocità di rotazione del rotore n r Alla partenza la C

Dettagli

IL TRASFORMATORE REALE

IL TRASFORMATORE REALE Il trasformatore ideale è tale poiché: IL TRASFORMATORE REALE si ritengono nulle le resistenze R 1 e R 2 degli avvolgimenti; il flusso magnetico è interamente concatenato con i due avvolgimenti (non vi

Dettagli

Protezione dai contatti indiretti

Protezione dai contatti indiretti Protezione dai contatti indiretti Se una persona entra in contatto contemporaneamente con due parti di un impianto a potenziale diverso si trova sottoposto ad una tensione che può essere pericolosa. l

Dettagli

Università di Roma Tor Vergata

Università di Roma Tor Vergata Università di oma Tor Vergata Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Ingegneria Industriale Corso di: TEMOTECNIC 1 IMPINTI DI ISCLDMENTO D CQU: DIMENSIONMENTO Ing. G. Bovesecchi gianluigi.bovesecchi@gmail.com

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca M334 ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca M334 ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca M334 ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE CORSO DI ORDINAMENTO Indirizzo: ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE Tema di: ELETTROTECNICA (Testo

Dettagli

CONTROLLO SCALARE V/Hz DEL MOTORE ASINCRONO. Prof. Silvio Stasi Dott. Ing. Nadia Salvatore Dott. Ing. Michele Debenedictis

CONTROLLO SCALARE V/Hz DEL MOTORE ASINCRONO. Prof. Silvio Stasi Dott. Ing. Nadia Salvatore Dott. Ing. Michele Debenedictis CONTROLLO SCALARE V/Hz DEL MOTORE ASINCRONO SCHEMA DELL AZIONAMENTO A CATENA APERTA AZIONAMENTO L azionamento a catena aperta comprende il motore asincrono e il relativo convertitore statico che riceve

Dettagli

LA LEGGE DI OHM La verifica sperimentale della legge di Ohm

LA LEGGE DI OHM La verifica sperimentale della legge di Ohm Laboratorio di.... Scheda n. 2 Livello: Base A.S.... Classe. NOME..... DATA... Prof.... LA LEGGE D OHM La verifica sperimentale della legge di Ohm Conoscenze - Conoscere la legge di Ohm - Conoscere lo

Dettagli

L avviamento dei motori asincroni

L avviamento dei motori asincroni L avviamento dei motori asincroni Un problema rilevante è quello dell avviamento dei motori. Nei motori asincroni infatti, durante l avviamento, circolano nel motore correnti notevoli sia perché la resistenza

Dettagli

Per studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R

Per studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R Studio di funzione Per studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R : allo scopo di determinarne le caratteristiche principali.

Dettagli

COME FARE UNA CORDA PER ARCO

COME FARE UNA CORDA PER ARCO COME FARE UNA CORDA PER ARCO Dedicato a tutti gli arcieri che preferiscono costruirsi le proprie corde dell arco, anziché acquistarle pronte in fabbrica. Tenere presente che specie per la prima volta,

Dettagli

MAGAZZINO FISCALE (agg. alla rel. 3.4.1)

MAGAZZINO FISCALE (agg. alla rel. 3.4.1) MAGAZZINO FISCALE (agg. alla rel. 3.4.1) Per ottenere valori corretti nell inventario al LIFO o FIFO è necessario andare in Magazzino Fiscale ed elaborare i dati dell anno che ci serve valorizzare. Bisogna

Dettagli

IMPIANTI DI TERRA Appunti a cura dell Ing. Emanuela Pazzola Tutore del corso di Elettrotecnica per meccanici, chimici e biomedici A.A.

IMPIANTI DI TERRA Appunti a cura dell Ing. Emanuela Pazzola Tutore del corso di Elettrotecnica per meccanici, chimici e biomedici A.A. IMPIANTI DI TERRA Appunti a cura dell Ing. Emanuela Pazzola Tutore del corso di Elettrotecnica per meccanici, chimici e biomedici A.A. 2005/2006 Facoltà d Ingegneria dell Università degli Studi di Cagliari

Dettagli

REALIZZAZIONE E STUDIO DI UN OSCILLATORE A DENTI DI SEGA

REALIZZAZIONE E STUDIO DI UN OSCILLATORE A DENTI DI SEGA REALIZZAZIONE E STUDIO DI UN OSCILLATORE A DENTI DI SEGA ATTENZIONE: PERICOLO! In questa esperienza si impiegano alte tensioni. E fatto obbligo di fare controllare i collegamenti al tecnico prima di accendere.

Dettagli

IL TRASFORMATORE Prof. S. Giannitto Il trasformatore è una macchina in grado di operare solo in corrente alternata, perché sfrutta i principi dell'elettromagnetismo legati ai flussi variabili. Il trasformatore

Dettagli

Il motorino d avviamento è composto. Come controllare il motorino d avviamento. In collaborazione con TUTTI I SEGRETI PER VERIFICARE

Il motorino d avviamento è composto. Come controllare il motorino d avviamento. In collaborazione con TUTTI I SEGRETI PER VERIFICARE APPROFONDIMENTO In collaborazione con 182 NM TUTTI I SEGRETI PER VERIFICARE INDOTTO E SPAZZOLE. COME TESTARE IL DISPOSITIVO PRIMA DI SMONTARLO. ECCO QUALCHE SUGGERIMENTO PRATICO PER RICONOSCERE LE CARATTERISTICHE

Dettagli

Alimentatore e batteria

Alimentatore e batteria Alimentatore e batteria DIMENSIONAMENTO DI UN ALIMENTATORE E BATTERIA IN FUNZIONE DEL CONSUMO. CALCOLO DELL AUTONOMIA DI UN IMPIANTO. SCELTA ALIMENTATORE SCOPO. Lo scopo di questa scheda? quello di fornire

Dettagli

Motori brushless. Alimentando il motore e pilotando opportunamente le correnti I in modo che siano come nella figura 2 si nota come

Motori brushless. Alimentando il motore e pilotando opportunamente le correnti I in modo che siano come nella figura 2 si nota come 49 Motori brushless 1. Generalità I motori brushless sono idealmente derivati dai motori in DC con il proposito di eliminare il collettore a lamelle e quindi le spazzole. Esistono due tipi di motore brushless:

Dettagli

Modulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza

Modulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza Modulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza Lezione 1: Cosa significa confrontare due lunghezze? Attività n 1 DOMANDA N 1 : Nel vostro gruppo qual è la matita più lunga? DOMANDA N

Dettagli

Esercitazione 5 Dinamica del punto materiale

Esercitazione 5 Dinamica del punto materiale Problema 1 Un corpo puntiforme di massa m = 1.0 kg viene lanciato lungo la superficie di un cuneo avente un inclinazione θ = 40 rispetto all orizzontale e altezza h = 80 cm. Il corpo viene lanciato dal

Dettagli

DL 2105A SET DI DIAPOSITIVE 4 DL 2105 KIT PER IL MONTAGGIO DI UN MOTORE ASINCRONO 4

DL 2105A SET DI DIAPOSITIVE 4 DL 2105 KIT PER IL MONTAGGIO DI UN MOTORE ASINCRONO 4 INDEX DL 1010B BOBINATRICE MATASSATRICE MANUALE 2 DL 1010D COLONNA PORTAROCCHE CON TENDIFILO 2 DL 1012Z BOBINATRICE PER MOTORI E TRASFORMATORI 2 DL 2106 KIT PER IL MONTAGGIO DI 2 TRASFORMATORI 3 DL 2106A

Dettagli

MOD.X140 MACCHINA CC ECCITAZIONE DERIVATA MOD.X150 MACCHINA CC ECCITAZIONE SERIE MOD.X160 MACCHINA CC ECCITAZIONE COMPOSTA MANUALE D ISTRUZIONE

MOD.X140 MACCHINA CC ECCITAZIONE DERIVATA MOD.X150 MACCHINA CC ECCITAZIONE SERIE MOD.X160 MACCHINA CC ECCITAZIONE COMPOSTA MANUALE D ISTRUZIONE MOD.X140 MACCHINA CC ECCITAZIONE DERIVATA MOD.X150 MACCHINA CC ECCITAZIONE SERIE MOD.X160 MACCHINA CC ECCITAZIONE COMPOSTA (X SIGNIFICA CHE QUESTO MANUALE È VALIDO PER TUTTI I MODELLI 0.1.2.3.4.5.6.7.8.9)

Dettagli

Motore passo passo: Laboratorio di Elettronica 1

Motore passo passo: Laboratorio di Elettronica 1 Motore passo passo: Laboratorio di Elettronica 1 Motore passo passo: Cuscinetto Rotore Cuscinetto Statore Laboratorio di Elettronica 2 Motore passo passo: Statore ( #8 bobine contrapposte a due a due:

Dettagli

SCELTA MOTORI ASINCRONI PER AZIONAMENTI INDUSTRIALI (EXCEL) 1

SCELTA MOTORI ASINCRONI PER AZIONAMENTI INDUSTRIALI (EXCEL) 1 Enzo Rizzi (rizzi) SCELTA MOTORI ASINCRONI PER AZIONAMENTI INDUSTRIALI (EXCEL) 15 November 2010 Abstract A disposizione della community un programma che consente di stabilire le caratteristiche del motore

Dettagli

Milano, 24 aprile 2008 Prot. SC/gm/ n. 975/08 Lettera Circolare

Milano, 24 aprile 2008 Prot. SC/gm/ n. 975/08 Lettera Circolare Milano, 24 aprile 2008 Prot. SC/gm/ n. 975/08 Lettera Circolare Oggetto: Linee guida per le dichiarazioni di rispondenza degli impianti elettrici ed elettronici esistenti - ai sensi del DM 37/08 art. 7

Dettagli

a b c Figura 1 Generatori ideali di tensione

a b c Figura 1 Generatori ideali di tensione Generatori di tensione e di corrente 1. La tensione ideale e generatori di corrente Un generatore ideale è quel dispositivo (bipolo) che fornisce una quantità di energia praticamente infinita (generatore

Dettagli

ATTUATORI ELETTRICI SERIE MV istruzioni di installazione, uso e manutenzione

ATTUATORI ELETTRICI SERIE MV istruzioni di installazione, uso e manutenzione Prima dell installazione verificare la compatibilità dell attuatore con le caratteristiche ambientali. Leggere attentamente le istruzioni prima di effettuare qualsiasi operazione. L installazione e la

Dettagli

Introduzione 2. Serie P20 4. Serie P28 6. Serie P35 8. Serie P39 10. Serie P42 12. Serie P57 14. Serie P60 16. Serie P85 18.

Introduzione 2. Serie P20 4. Serie P28 6. Serie P35 8. Serie P39 10. Serie P42 12. Serie P57 14. Serie P60 16. Serie P85 18. INDICE Introduzione 2 Serie P20 4 Serie P28 6 Serie P35 8 Serie P39 10 Serie P42 12 Serie P57 14 Serie P60 16 Serie P85 18 Serie P110 20 Schemi di connessione 22 Codifica 23 Note 24 Motori Passo Passo

Dettagli

Pannelli Fotovoltaici Serie ASP 60 MONTAGGIO Pannelli Fotovoltaici ASP GUIDA DI MONTAGGIO. Pannelli Fotovoltaici X 60

Pannelli Fotovoltaici Serie ASP 60 MONTAGGIO Pannelli Fotovoltaici ASP GUIDA DI MONTAGGIO. Pannelli Fotovoltaici X 60 Pannelli Fotovoltaici Serie ASP 60 MONTAGGIO Pannelli Fotovoltaici ASP GUIDA DI MONTAGGIO Questa guida contiene una serie di suggerimenti per installare i prodotti Abba Solar della serie ASP60 ed è rivolta

Dettagli

Motori asincroni monofase

Motori asincroni monofase Motori asincroni monofase Pubblicato il: 30/07/2003 Aggiornato al: 30/07/2003 di Massimo Barezzi I motori asincroni monofase possono essere utilizzati nelle più svariate applicazioni, in particolare nell'ambito

Dettagli

MACCHINE ELETTRICHE ROTANTI IN CORRENTE ALTERNATA

MACCHINE ELETTRICHE ROTANTI IN CORRENTE ALTERNATA RICHIAMI SUI SISTEMI TRIFASE E SUI TRASFORMATORI - Ripasso generale sui sistemi trifase. - Ripasso generale sulle misure di potenza nei sistemi trifase. - Ripasso generale sui trasformatori monofase e

Dettagli

Analisi e diagramma di Pareto

Analisi e diagramma di Pareto Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo

Dettagli

MOTORI ELETTRICI MOTORI ASINCRONI TRIFASE

MOTORI ELETTRICI MOTORI ASINCRONI TRIFASE MOTORI ELETTRICI MOTORI ASINCRONI TRIFASE I motori elettrici più utilizzati sono quelli asincroni trifasi a gabbia di scoiattolo. Possono avere forme e dimensioni differenti a seconda della potenza, della

Dettagli

Macchina sincrona (alternatore)

Macchina sincrona (alternatore) Macchina sincrona (alternatore) Principio di funzionamento Le macchine sincrone si dividono in: macchina sincrona isotropa, se è realizzata la simmetria del flusso; macchina sincrona anisotropa, quanto

Dettagli

Impianti navali B. Parte 4. II semestre 2013. giulio.barabino@unige.it. danilo.tigano@unige.it

Impianti navali B. Parte 4. II semestre 2013. giulio.barabino@unige.it. danilo.tigano@unige.it Impianti navali B Parte 4 II semestre 2013 giulio.barabino@unige.it danilo.tigano@unige.it 1 Convertitore CA-CC monofase controllato 2 Convertitore CA-CC trifase controllato 3 Tiristore 4 Convertitore

Dettagli

CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE

CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE Cabtrasf_parte_prima 1 di 8 CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE parte prima Una cabina elettrica è il complesso di conduttori, apparecchiature e macchine atto a eseguire almeno una delle seguenti funzioni:

Dettagli

ESERCITAZIONE Scrittura di un programma CNC per la fresatura di un componente dato

ESERCITAZIONE Scrittura di un programma CNC per la fresatura di un componente dato ESERCITAZIONE Scrittura di un programma CNC per la fresatura di un componente dato Nella presente esercitazione si redige il programma CNC per la fresatura del pezzo illustrato nelle Figure 1 e 2. Figura

Dettagli

Filobus con marcia autonoma semplificata

Filobus con marcia autonoma semplificata Organizzato da Area Tematica - 2 (Veicolo) Filobus con marcia autonoma semplificata Autore: Menolotto Flavio Ente di Appartenenza: distribuzione energia elettrica Contatti: Tel. 0322 259715 Cell. 328 2154994

Dettagli

FONDAMENTI TEORICI DEL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA AD ECCITAZIONE INDIPENDENTE. a cura di G. SIMONELLI

FONDAMENTI TEORICI DEL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA AD ECCITAZIONE INDIPENDENTE. a cura di G. SIMONELLI FONDAMENTI TEORICI DEL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA AD ECCITAZIONE INDIPENDENTE a cura di G. SIMONELLI Nel motore a corrente continua si distinguono un sistema di eccitazione o sistema induttore che è fisicamente

Dettagli

I motori elettrici più diffusi

I motori elettrici più diffusi I motori elettrici più diffusi Corrente continua Trifase ad induzione Altri Motori: Monofase Rotore avvolto (Collettore) Sincroni AC Servomotori Passo Passo Motore in Corrente Continua Gli avvolgimenti

Dettagli

LIBRETTO VERIFICHE GRU A PONTE E MACCHINE DI SOLLEVAMENTO (Registro di controllo)

LIBRETTO VERIFICHE GRU A PONTE E MACCHINE DI SOLLEVAMENTO (Registro di controllo) MACCHINA NUMERO DI FABBRICA LIBRETTO VERIFICHE GRU A PONTE E MACCHINE DI SOLLEVAMENTO (Registro di controllo) Costruttore/Mandatario: CIOFETTI SOLLEVAMENTO INDUSTRIALE SRL S. S. Tiberina Nord, 26/T - 06134

Dettagli

Alimentazione Switching con due schede ATX.

Alimentazione Switching con due schede ATX. Alimentazione Switching con due schede ATX. Alimentatore Switching finito 1 Introduzione...2 2 Realizzazione supporto...2 3 Realizzazione Elettrica...5 4 Realizzazione meccanica...7 5 Montaggio finale...9

Dettagli

SISTEMA DI PESATURA PER MACROPAK TM2000/2 (LAUMAS W60.000)

SISTEMA DI PESATURA PER MACROPAK TM2000/2 (LAUMAS W60.000) SISTEMA DI PESATURA PER MACROPAK TM2000/2 (LAUMAS W60.000) Il sistema di pesatura della riempitrice TM200 è composto dalla seguente componentistica: N 8 celle di carico da 1.000 kg cadauna tipo CB1.000

Dettagli

1. Introduzione 2. Istruzioni per la sicurezza. 2 Verifica imballo 2. 2. Descrizione. 2. 3. Specifiche... 3. Dati Tecnici 3 Dimensioni...

1. Introduzione 2. Istruzioni per la sicurezza. 2 Verifica imballo 2. 2. Descrizione. 2. 3. Specifiche... 3. Dati Tecnici 3 Dimensioni... e allarme di MIN per sensore di flusso per basse portate ULF MANUALE di ISTRUZIONI IT 10-11 Indice 1. Introduzione 2 Istruzioni per la sicurezza. 2 Verifica imballo 2 2. Descrizione. 2 3. Specifiche...

Dettagli

Gamma BRUSHLESS CROUZET

Gamma BRUSHLESS CROUZET Gamma BRUSHLESS CROUZET - Presentazione La ITE Industrialtecnoelettrica Srl di Bologna (tel.5.386.6) presenta la nuova gamma Crouzet di micromotori brushless di elevata qualità con coppie da 6 e 85 mnm

Dettagli

Complementi di Analisi per Informatica *** Capitolo 2. Numeri Complessi. e Circuiti Elettrici. a Corrente Alternata. Sergio Benenti 7 settembre 2013

Complementi di Analisi per Informatica *** Capitolo 2. Numeri Complessi. e Circuiti Elettrici. a Corrente Alternata. Sergio Benenti 7 settembre 2013 Complementi di Analisi per nformatica *** Capitolo 2 Numeri Complessi e Circuiti Elettrici a Corrente Alternata Sergio Benenti 7 settembre 2013? ndice 2 Circuiti elettrici a corrente alternata 1 21 Circuito

Dettagli

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema Il modulo Ventilazione Standard permette di effettuare la progettazione integrata (disegno e calcoli) in AutoCAD di reti di canali aria (mandata e ripresa). Il disegno

Dettagli

Alimentatore con controllo remoto per Protezione Catodica Mod. CT36

Alimentatore con controllo remoto per Protezione Catodica Mod. CT36 Alimentatore con controllo remoto per Protezione Catodica Mod. CT36 Telemagnetica S.r.l. Via Teocrito, 36-20128 Milano Tel. +39-022552900 - Fax +39-022553097 E-Mail: info@telemagnetica.com Http:\\ Gennaio

Dettagli

F S V F? Soluzione. Durante la spinta, F S =ma (I legge di Newton) con m=40 Kg.

F S V F? Soluzione. Durante la spinta, F S =ma (I legge di Newton) con m=40 Kg. Spingete per 4 secondi una slitta dove si trova seduta la vostra sorellina. Il peso di slitta+sorella è di 40 kg. La spinta che applicate F S è in modulo pari a 60 Newton. La slitta inizialmente è ferma,

Dettagli

Impianti di rifasamento automatici in presenza di armoniche. Problemi e soluzioni. P.I. MB 16/06/2011 Per. Ind. Borgonovo Roberto 1

Impianti di rifasamento automatici in presenza di armoniche. Problemi e soluzioni. P.I. MB 16/06/2011 Per. Ind. Borgonovo Roberto 1 Impianti di rifasamento automatici in presenza di armoniche. Problemi e soluzioni. P.I. MB 16/06/2011 Per. Ind. Borgonovo Roberto 1 Cosa significa rifasare Per molti tipi di utilizzatori (motori, lampade

Dettagli

IIS D ORIA - UFC. PROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTO INDIRIZZO Elettrotecnica e Automazione (I.T.I.S.) MATERIA Elettrotecnica ANNO DI CORSO Quinto

IIS D ORIA - UFC. PROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTO INDIRIZZO Elettrotecnica e Automazione (I.T.I.S.) MATERIA Elettrotecnica ANNO DI CORSO Quinto INDICE DELLE UFC N. DENOMINAZIONE 1 Generalità sulle macchine elettriche. 2 Macchine elettriche statiche. 3 Macchine elettriche asincrone. 4 Macchine elettriche sincrone. 5 Macchine elettriche in corrente

Dettagli

Il Torque Converter Intro. Il Torque Converter Funzionamento (base)

Il Torque Converter Intro. Il Torque Converter Funzionamento (base) Il Intro Tutte le vetture con cambio manuale dispongono di una frizione interposta tra motore e trasmissione che ha la funzione di creare o interrompere il collegamento meccanico tra questi due dispositivi,

Dettagli

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro

Dettagli

GUIDA ALLA PREPARAZIONE DELL ESAME

GUIDA ALLA PREPARAZIONE DELL ESAME GUIDA ALLA PREPARAZIONE DELL ESAME INTRODUZIONE Questa guida è rivolta a tutti gli studenti che intendono sostenere l esame del corso di Macchine e Azionamenti Elettrici in forma orale. I testi consigliati

Dettagli