coopselios NOTIZIE SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE LA CONTENZIONE FISICA STORIE DI VITA: PORTIERE CERCASI ANNO X GIUGNO 2008

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1 coopselios Periodico d informazione trimestrale della Cooperativa Sociale Coopselios Società Cooperativa SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE LA CONTENZIONE FISICA STORIE DI VITA: PORTIERE CERCASI Sped. in A.P. / 70% Fil EPI di RE Tassa riscossa Taxe percue NOTIZIE ANNO X GIUGNO 2008 Naturalmente insieme. Assemblea dei soci

2 SOMMARIO NOTIZIE DALLA COOPERATIVA 3. Progetto di Solidarietà Internazionale Coopselios-Belo Horizonte, Brasile 4. L impegno internazionale Sostegno a minori rumeni 5. Aggiudicazione R.S.A. di Melzo Prime pietre 6. Premi qualità per 2 R.S.A. in Lombardia Il primo nido in bio-edilizia Premiati all EURO-PA APPROFONDIMENTI DAI SETTORI 7. infanzia Sentieri Possibili : un occasione per condividere lo stato della ricerca all interno del Settore Infanzia 8. anziani La contenzione fisica: se la conosci... la eviti 10. disabili Una casa per i nostri lombrichi 11. minori Affidi educativi territoriali nel Comune di Sarzana FOCUS 12. I bilanci di Coopselios... naturalmente insieme LA VOCE DI COOPSELIOS 17. AAA portiere cercasi 18. Gli animatori si incontrano Confronti organizzativi tra le Responsabili delle Attività Assistenziali 19. Lezione di vita fuori dall aula. Bimbi in visita a Villa Verde Progetto ballo Hanno collaborato a questo numero: Paolo Boledi Sabrina Bonaccini Claudio Boriotti Roberta Borsari Alcide Lambri Giancarlo Magnani Aldo Manfredi Silvana Putzu Giancarlo Tarocco Lorena Valentini Carmen Vigliotti Coopselios notizie Periodico trimestrale diffuso gratuitamente ai soci della Cooperativa Aut. Trib. RE n. 972 del 29/9/1998 Sped in Abb. Post. Art. 2, comma 20/c, Legge 662/96 - RE Tassa riscossa - Taxe percue Proprietario: Guido Saccardi Cooperativa Sociale COOPSELIOS Società Cooperativa Via M.K. Gandhi, Reggio Emilia Tel Fax info@coopselios.com Direttore Responsabile Fabrizio Montanari Comitato di Redazione Marzia Allegretti, Sabrina Bonaccini, Franco Dallari, Ester Schiaffonati, Antonietta Serri, Luca Vetricelli Segretaria di redazione Giulia Caramaschi gcaramaschi@coopselios.com Progetto grafico kitchen Impaginazione Comma-Compograf - RE Stampa Cooperativa Sociale L Olmo - Montecchio Emilia (RE)

3 NOTIZIE DALLA COOPERATIVA SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE 3 Progetto di Solidarietà Internazionale Coopselios-Belo Horizonte, Brasile L idea di fondare un Unità di Educazione Infantile (rivolta a 150 bambini fra gli 0 e gli 8 anni) a Belo Horizonte (metropoli di 4 milioni di abitanti nella regione Brasiliana del Minas Gerais), è nata nel 2004, quando Unieco, nell anno del centenario della sua fondazione, decise di inserire all interno del piano poliennale un progetto di solidarietà internazionale in un paese in via di sviluppo. L obiettivo non era quello di fare una donazione ma di costruire un legame forte con la comunità del paese prescelto. La collaborazione con il Gruppo Volontariato Civile (GVC) di Bologna orienta la scelta verso il Brasile. Unieco individua in Coopselios il partner adatto per partecipare a questo progetto, con le sue competenze progettuali e formative, che gli derivano da un esperienza ventennale nel settore prima infanzia. Nel settembre 2005 quindi, una delegazione di Unieco e Coopselios incontra, a Belo Horizonte, la Segreteria Municipale dell Unità di Educazione Infantile del Conjunto Aguas Claras : attraverso visite nelle scuole, incontri con gli amministratori locali e con gli esponenti del Dipartimento Scuola/Educazione, vengono gettate le basi per una piena condivisione delle finalità del progetto di solidarietà internazionale. Coopselios ha messo a disposizione della Municipalità di Belo Horizonte il Progetto Pedagogico, la proposta di ridefinizione e arredo degli spazi e il Piano di Formazione per la struttura. Ha inoltre fornito la consulenza pedagogica sul progetto architettonico della scuola, attraverso Seminario Duas Citades, Muitas Crianças incontri e scambi con i progettisti di Unieco. Gli scambi tra le due realtà sono proseguiti (ricordiamo la delegazione brasiliana ospitata a Reggio nel novembre 2005), e sono iniziati i lavori di costruzione della Unità di Educazione Infantile, denominata Aguas Claras. Lo scorso maggio Guido Saccardi, Presidente Coopselios, e Aldo Manfredi, Coordinatore Pedagogico, intraprendono la seconda missione in terra brasiliana. In primis, unitamente a Mauro Casoli, Presidente Unieco, per prendere visione dello stato di avanzamento del cantiere e verificare i tempi di conclusione dei lavori. In second ordine, per partecipare al convegno organizzato dalla Prefettura di Belo Horizonte. In quella occasione Guido Saccardi ha illustrato la mission e i valori di Coopselios; Aldo Manfredi ha spiegato il piano formativo che, nel prossimo febbraio, dovrebbe coinvolgere una quarantina di operatori (insegnanti, ausiliarie e personale amministrativo), che lavoreranno ad Aguas Claras. Nel febbraio 2009 la struttura verrà inaugurata e Mauro Casoli e Guido Saccardi taglieranno il nastro della scuola, la prima a memoria d uomo nella zona del Barrios, nell estrema periferia di Belo Horizonte. Aldo Manfredi Coordinatore Pedagogico giugno 2008 Coopseliosnotizie

4 4 NOTIZIE DALLA COOPERATIVA SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE L impegno internazionale Da sempre Coopselios mostra particolare attenzione alle problematiche internazionali. Lo dimostrano, oltre al progetto brasiliano, tutte le altre attività, concluse o appena avviate, che concretizzano gli impegni della cooperativa nei confronti delle disuguaglianze e ingiustizie del mondo. Ricordiamo allora il progetto triennale di solidarietà ai bambini Argentini, gestito dalla ong GVC in collaborazione con l ong Cuyun Epain: nel 2005 è stata ultimata la costruzione della Scuola Materna Manaslù, nella provincia di Mendoza. Ricordiamo anche i rapporti con l Associazione The Latter Glory Ministries International e il suo gruppo Giovani con uno scopo. Si tratta di un associazione che opera in Ghana e in Italia, in particolare a favore di giovani (immigrati e non), con progetti quali corsi di danza, di musica, percorsi con le famiglie anche a favore dell integrazione. Nel 2005 Coopselios ha contribuito all arredamento di un Ospedale Ghanese. Mentre nel 2006 ha contribuito all arredo di un edificio di 600 mq, Centro per l infanzia di Sighet a Reggio Emilia, sede dell associazione per la realizzazione di progetti di formazione, iniziative culturali ed espressive. Ma i progetti continuano Sostegno a minori rumeni Coopselios intende avviare una iniziativa di solidarietà internazionale a favore di minori in condizioni di grave difficoltà ed emarginazione in alcune località di Maramures e Moldavia, regioni della Romania settentrionale e orientale. Le iniziative si collocano in un contesto sociale di grande complessità e fortemente problematico per quanto riguarda in particolare la condizione dei minori che in Romania si presenta con il carattere di una vera emergenza imputabile a motivi storici, economici (povertà, alto tasso di disoccupazione), sociali (altissima percentuale di nuclei familiari disgregati). Inoltre è necessario tenere presente che questo quadro è sostenuto da una struttura ed una organizzazione dei servizi sociali ancora precaria e alle prese con molte difficoltà e ritardi. L obiettivo di Coopselios è quello di avviare una collaborazione con alcuni soggetti che da tempo operano direttamente sul territorio in accordo con le istituzioni locali finalizzata a sostenere e garantire l ulteriore sviluppo di alcune importanti iniziative di grande rilevanza sociale, educativa ed economica che tali soggetti hanno avviato e gestiscono. Il criterio generale individuato da Coopselios è quello di rivolgere la propria attenzione ad iniziative atte a promuovere una reale azione di sviluppo delle risorse e delle potenzialità locali favorendo la possibilità di percorsi di acquisizione di autonomie, superando in tal modo logiche di intervento puramente assistenziali. In particolare sono tre le iniziative da portare avanti: a) ristrutturazione e sistemazione di edifici che ospitano Case Famiglia, all interno del Centro per l Infanzia di Sighet in collaborazione con SOS Bambini ONLUS di Milano; b) costituzione a Sighet di una Cooperativa socio educativa per l erogazione di servizi educativi a bambini e ragazzi in situazioni di difficoltà istituzionalizzati o provenienti da famiglie in condizioni di emarginazione, in collaborazione con Associazione Frati Minori Cappuccini (Centro Missionario Frati Minori Cappuccini di S. Martino in Rio); c) incremento del numero e sostegno in termini di rafforzamento delle competenze e strumenti metodologici delle figure professionali qualificate operanti in una Comunità Educativa a Braila, in collaborazione con la Fondazione Surasul Marielei. Alcide Lambri Tecnico Progettista Settore Disabili Coopseliosnotizie giugno 2008

5 NOTIZIE DALLA COOPERATIVA NUOVE GESTIONI 5 Aggiudicazione R.S.A. di Melzo Che si può fare per vincere una gara? Per esempio si può partecipare. Per il resto non ci sono precisi consigli preconfezionati: affrontare una nuova gara, leggere tutto il capitolato, costruire il progetto è un lavoro che non ha termine. Anche quando si consegna il materiale, sembra di aver lasciato qualcosa di incompiuto: forse non si è letto approfondendo ogni riga, cogliendo ogni suggerimento, forse qualcosa verrà fuori dopo. Chissà, quel che è certo è che Coopselios è una grande squadra che si mette all opera, produce e porta a casa risultati. E così anche questa volta si è aggiudicata la gara riguardante la R.S.A. di Melzo (Milano). Una struttura da 100 posti letto, di due piani fuori terra, costruita ex novo su un lotto di terreno appartenente a una vecchia villa lasciata al Comune con lascito testamentario. L edificio richiama la struttura delle corti lombarde ove lo spazio interno realizzato a giardino è fruibile come luogo di incontro, di pausa piacevole fra il verde. Le stanze del piano terreno beneficeranno dell accesso diretto al giardino. La struttura, oltre a tutti i servizi tipici della R.S.A., vedrà la realizzazione di un nucleo protetto Alzheimer per il quale è stata proposta in sede di presentazione di gara una parte progettuale dedicata e sperimentale dell applicazione del metodo gentle care. Si tratta di una concessione di 20 anni che prevede, oltre alla gestione, la fornitura di attrezzature e gli arredi, con la possibilità, nel tempo, di aprire un centro diurno integrato. Coopselios è stata selezionata, fra le maggiori cooperative sociali italiane che hanno partecipato alla gara d'appalto, in merito all offerta economica (posizionata al 3 posto), ma soprattutto in relazione alla progettazione (1 posto): un dato incoraggiante, che conferma il merito tecnico dei Servizi di Coopselios e che dimostra che, in alcuni casi, la qualità può essere più importante degli aspetti economici. Silvana Putzu Responsabile Tecnico di Produzione Settore Anziani Lombardia Prime pietre In un ottica di consolidamento dei servizi e dei rapporti già in essere con le pubbliche amministrazioni e con i partner privati, Coopselios rafforza la propria presenza in Liguria e in Veneto, anche attraverso strutture a gestione completa in grado di garantire maggiore continuità al lavoro dei soci e maggiore autonomia progettuale, nell ambito della programmazione sanitaria. E così, nel mese di aprile, 2 pose delle prima pietra hanno inaugurato i lavori per la costituzione di nuovi servizi del Settore Anziani. - A Sant Urbano, alla presenza del Senatore Antonio De Poli, dei Sindaci e del Presidente del Consorzio della Valgrande, del Direttore Generale dell U.L.S.S. 17, si è inaugurata la costruzione del Centro Servizi per Anziani non Autosufficienti: un project finance al quale Coopselios prende parte insieme ad Arkimedica. Saranno due le R.S.A. da realizzare e, una volta entrate a regime, ospiteranno 160 anziani non autosufficienti nell ambito di una concessione trentennale in convenzione con la Regione Veneto. - A La Spezia, alla presenza del Sindaco Massimo Federici, del Direttore Generale dell ASL 5 e dell Assistente Sociale, l inaugurazione dell inizio lavori di una Residenza Protetta per 70 anziani (utenza mista), una R.S.A. riabilitativa e di sollievo e un nucleo Alzheimer. Si tratta, in questo caso, di una co-progettazione con il Comune che ha impegnato molto la cooperativa e che rappresenta un importante occasione di radicamento in un territorio con interessanti possibilità di sviluppo. Posa della prima pietra R.S.A. di La Spezia: sindaco Federici e dirigenti di Coopselios giugno 2008 Coopseliosnotizie

6 6 NOTIZIE DALLA COOPERATIVA QUALITÀ COOPSELIOS Premi qualità per 2 R.S.A. in Lombardia R.S.A. I Germogli di Menconico L esportazione di servizi alla persona in territori diversi da quello d origine, rappresenta sempre una sfida per una cooperativa sociale, soprattutto perché ciò che si vuole esportare sono beni immateriali che, necessariamente, non sono mai dati una volta per tutte. Un processo che, nel caso di Coopselios, continua a dare ottimi risultati, in termini fatturato, di soddisfazione dell utenza e di riconoscimento da parte delle Pubbliche Amministrazioni. A dimostrazione, nel mese di marzo Coopselios ha ricevuto due premi di Qualità aggiunta per la gestione 2007: un premio da parte dell Asl della provincia di Milano 1, per l R.S.A. Mario Leone di Mesero, e un premio da parte dell Asl di Pavia per l R.S.A. I Germogli di Menconico. Due riconoscimenti che stanno ad indicare il successo delle scelte della cooperativa, soprattutto in relazione all efficacia e all efficienza degli aspetti tecnico-gestionali. Il primo nido in bio-edilizia Presentato il 10 maggio, presso la sede del Comune di Mesero il nuovo asilo nido che Coopselios sta realizzando e che gestirà per vent anni sulla base dell accordo di project financing con l Amministrazione Comunale. Alla presenza di mamme, papà e bambini, del Sindaco Riccardo Molla, dell Assessore ai Servizi Sociali Federico Zoia e dell architetto Luigi Serati, capo Ufficio Tecnico, il progettista, architetto Roberto Vagni di Mantova, ha sottolineato la qualità dell edificio, interamente costruito secondo i principi della bio-edilizia: realizzato interamente con materiali naturali in particolare legno e fibre senza nessuna colla o derivati dal petrolio. Il riscaldamento e il rinfrescamento si avvarranno del sistema di sonde geotermiche verticali che permetteranno un notevole risparmio energetico, un impianto di ricambio d aria manterrà poi la salubrità ambientale. Si tratta di una struttura modernissima che si inserisce in una bella area verde. Il Settore Infanzia di Coopselios che, da sempre, ha considerato l arredamento delle strutture per l Infanzia come parte integrante del progetto pedagogico, intende puntare sugli spazi interni e esterni nel rispet- to di chi li abita e nel rispetto dell intera comunità, per la promozione di una cultura della persona che supera la dimensione socioeducativa o assistenziale e riguarda piuttosto il benessere nella sua complessità. Premiati all EURO-PA Il Settore Disabili di Coopselios è stato premiato per l'innovazione nei Servizi Sociali, al Salone delle Autonomie Locali EURO-PA di Rimini, con un progetto dal titolo Esperienze di collaborazione fra operatori e familiari nei Centri Socio Riabilitativi della Val d Arda. Su 81 partecipanti su scala nazionale, Coopselios si è qualificata 6 a e ha ottenuto il premio speciale per il miglior elaborato progettuale. Un riconoscimento importante che conferma le buone prassi della cooperativa e la sua capacità innovativa. Nel prossimo numero di Coopselios Notizie i dettagli sul progetto, il convegno e la pubblicazione che ne sono seguiti. Stefano Vitali (Assessore RN) premia Danila Bocelli Coopseliosnotizie giugno 2008

7 APPROFONDIMENTI DAI SETTORI INFANZIA 7 Sentieri Possibili : un occasione per condividere lo stato della ricerca all interno del Settore Infanzia I l 17 maggio scorso a Reggio Emilia e il 7 giugno a Milano si sono tenuti i consueti incontri denominati Sentieri Possibili. Questi eventi, che concludono gli appuntamenti dei piani formativi previsti nelle due aree, diventano un importante occasione per rendere visibili e condivisibili i percorsi progettuali realizzati da adulti e bambini all interno dei servizi educativi e, più in generale, il livello della ricerca all interno del Settore. È importante infatti valutare ogni anno le ricadute degli investimenti della cooperativa nell attività di formazione sulla qualificazione dei servizi; ricadute che risultano evidenti soprattutto quando possiamo constatare un innalzamento del livello delle consapevolezze negli educatori rispetto ai temi approfonditi. Quest anno nell area di Reggio Emilia si sono approfonditi i temi del colore, nell ambito della ricerca più ampia relativa ai contesti e linguaggi. Il colore è un tema caro ai bambini e agli adulti e trasversale alle differenti occasioni di incontro offerte quotidianamente al nido e alla scuola dell infanzia. Il colore è un mezzo comunicativo, comune ai differenti linguaggi espressivi, capace di connotare la qualità degli ambienti ed attivare plurime e diversificate forme di conoscenza. Nell area di Milano, invece, è stato affrontato il tema della narrazione, come strategia e opportunità che sostiene i molteplici linguaggi dei bambini e offre tantissime occasioni di scoperta e apprendimento. Sentieri Possibili a Milano Presentazione della pubblicazione Luce a Reggio Emilia La formazione rivolta nello specifico ai pedagogisti ha invece portato a sintesi la riflessione relativa agli strumenti che sostengono la progettazione. Sono state presentate le riflessioni condivise e i punti di approdo del percorso di formazione biennale che porterà alla modifica di alcuni degli strumenti di progettazione e verifica utilizzati nel Settore. Le ricerche e lo stato di avanzamento delle consapevolezze trovano poi forma e sostanza dentro le pubblicazioni di settore, che diventano strumenti di ulteriore divulgazione delle best practices oltre che di valorizzazione delle competenze professionali di pedagogisti, educatori e atelieristi, nell ottica di una promozione della cultura dell infanzia. Tre sono state le pubblicazioni di settore realizzate e presentate in occasione di Sentieri Possibili: a Reggio Emilia è stata presentata Luce, pubblicazione che raccoglie i percorsi e le ricerche sul tema della luce realizzate negli ultimi due anni nelle strutture educative di Reggio Emilia e provincia. A Milano sono state presentate Il libro come risorsa educativa e Contesti e materiali insoliti per arricchire la narrazione, pubblicazioni che raccolgono le ricerche attorno al tema della narrazione realizzate in quest anno scolastico nei nidi di Milano. Sabrina Bonaccini Responsabile Tecnico Settore Infanzia giugno 2008 Coopseliosnotizie

8 8 APPROFONDIMENTI DAI SETTORI ANZIANI La contenzione fisica: se la conosci la eviti I l 14 Maggio il Centro Internazionale Loris Malaguzzi di Reggio Emilia ha ospitato il convegno Contenzione fisica: se la conosci... la eviti. L evento, organizzato dal Settore Anziani di Coopselios in collaborazione con il Coordinamento Sociale Anziani dell ASL di Reggio Emilia, ha visto la numerosa partecipazione di medici, infermieri, fisioterapisti e operatori socio sanitari. Dopo i saluti dell Assessore provinciale alla Formazione Gianluca Ferrari e della Presidenza di Coopselios, rappresentata per l occasione dal Vicepresidente Gianni Calabrese, i lavori sono stati aperti dall intervento del Responsabile Tecnico di Settore Dina Bonicelli; una premessa che ha da subito sottolineato l importanza del tema trattato e che ha focalizzato l obiettivo principale e condiviso da tutti: ridurre il ricorso alla contenzione fisica nelle strutture Coopselios. Dina Bonicelli ha inoltre evidenziato come, per l organizzazione di questa giornata particolarmente ricca di esperienze e di forti competenze, sia stata ricercata la collaborazione con altre istituzioni sanitarie e assistenziali. E sicuramente già il primo intervento ha espresso la buona riuscita di questa collaborazione: la relazione del Professore Marco Trabucchi, del gruppo di Ricerca Pubblico al Loris Malaguzzi Geriatria di Brescia, non solo è stata espressione di esperienza e di forti competenze, ma ha colpito direttamente al cuore dei partecipanti. Una lezione accesa e sentita, che ha voluto esprimere le difficoltà di carattere culturale che emergono nell utilizzo dei mezzi di contenzione, spesso applicati in assenza di regole a cui attenersi, nonostante l elevato numero di complicazioni connesse. I numeri forniti per definire la dimensione del problema appaiono impietosi. La principale motivazione adottata per giustificarne l uso nelle strutture residenziali rimane la stessa: la prevenzione delle cadute. La prevenzione delle cadute, però, non trova alcun riscontro negli studi condotti: al contrario, è dimostrato come una significativa riduzione dell utilizzo dei mezzi di contenzione non si associ ad un aumento delle cadute. Le conseguenze del contenimento, conclude Trabucchi, possono essere suddivise in due gruppi: 1. Danni diretti: causati dalla pressione esercitata dal mezzo di contenzione (lacerazione, abrazione o compressione); 2. Danni indiretti: lesioni da decubito, cadute, aumento della mortalità. Il suggerimento quindi è quello di evitare danni (sicuri) superiori a vantaggi (incerti). E ciò è possibile solo se non ci si considera gestori di un fallimento, ma se si guarda quotidianamente ai piccoli guadagni o ai piccoli rallentamenti di una storia naturale. Da qui l impegno a rispettare gli spazi di libertà e di dignità, la ricerca di un alleanza tra ospite e operatori. Gli aspetti etici, deontologici e giuridici del fenomeno sono invece stati esposti dal Professor Daniele Rodriguez, dell Università degli Studi di Padova che ha introdotto un concetto basilare nel nostro lavoro: quello di responsabilità. Si sottolinea come troppo spesso si considerino solo gli aspetti giuridici legati alla responsabilità, mentre ci si dovrebbe rapportare per il significato più semplice di questa parola: impegno a realizzare una condotta. I diritti violati con l uso della contenzione sono quelli della libertà, dell incolumità e della personalità, e, non da ultimo, potrebbe essere leso il bene della salute, fondamentale per l articolo 32 della Costituzione come diritto dell individuo. Quali procedure attivare quindi nell eventuale appli- Coopseliosnotizie giugno 2008

9 APPROFONDIMENTI DAI SETTORI ANZIANI 9 Marco Trabucchi, Dina Bonicelli, Gianni Calabrese, Luisa Emiliani e Gianluca Ferrari cazione dei mezzi di contenzione? Comunicazione con l entourage, uso dei mezzi in sicurezza, sorveglianza della persona, registrazione dettagliata in cartella, ma soprattutto utilizzo del PAI ponendosi sempre come obiettivo quello di evitare le pratiche contentive. Se la prima lezione del mattino è stato un colpo al cuore, quella del pomeriggio è simile a un pugno nello stomaco: le immagini mostrate da Luca Pedroni, del Gruppo di Ricerca Geriatria di Brescia portano a confronto i primi mezzi di contenzione con quelli moderni e subito ci si pone una domanda: come verrà giudicato il nostro operato dalle generazioni future? L intervento prosegue mostrando tutti gli studi accennati durante la relazione del Professor Marco Trabucchi, che evidenziano come nelle cadute di ospiti contenuti si verificano maggiormente fratture. Ridurre il ricorso ai mezzi di contenzione è dunque possibile? A tale proposito la letteratura fornisce un vero e proprio programma di riduzione. Si parte da un approccio organizzativo corretto che deve mirare al coinvolgimento di tutti gli operatori interessati. Viene sottolineato come occorra pensare a un processo di minimizzazione del mezzo di contenzione piuttosto che a una sua completa abolizione. Viene suggerito l utilizzo di consulenti esperti. Si incoraggia infine il coinvolgimento dei familiari e l adozione di protocolli per specifiche situazioni cliniche. L esperienza del nucleo Alzheimer dell Istituto Golgi di Abbiategrasso, illustrata da Ortensia Bessi, è un esempio di come tutto ciò, oltre che possibile, sia anche realizzabile. La contenzione, infatti, nel nucleo Alzheimer, è pressoché sconosciuta; vengono utilizzati metodi alternativi afferenti l ambiente, le persone e i programmi/attività. Gli spazi sono sicuri, confortevoli, familiari e domestici, gli anziani a rischio di caduta sono dotati di sistemi di protezione femorale, vengono impegnati con il fisioterapista in esercizi per promuovere la mobilità e in programmi/attività coerenti con gli interessi di vita pregressi alla malattia. Il personale è orientato al lavoro per obiettivi, e insieme ai familiari, ai volontari, agli amici è una delle basi su cui appoggia la filosofia dell intervento. La piantina della struttura colpisce subito per il corridoio e il giardino circolare, studiato per permettere una libera deambulazione degli ospiti; le camere hanno un sistema di video sorveglianza, i letti sono bassi e senza spondine, nel cortile vengono collocate piante con foglie commestibili e angoli per attività di giardinaggio, taglio e sistemazione della legna; sono inoltre presenti in diversi locali e nei corridoi softcorner e poltrone comode e sicure, per dare la possibilità agli anziani che camminano incessantemente (wandering) di riposarsi durante la giornata. Paolo Boledi Coordinatore della Casa Protetta di Bobbio giugno 2008 Coopseliosnotizie

10 10 APPROFONDIMENTI DAI SETTORI DISABILI Una casa per i nostri lombrichi I n tutti i servizi alla persona, in particolare nel caso in cui il lavoro viene svolto con persone fragili e a maggiore rischio di emarginazione, le esperienze più significative sono sempre quelle che sanno conciliare lo sviluppo delle autonomie degli utenti con forme di integrazione relazionale con l esterno, nella convinzione che soltanto mediante questa combinazione si può agire sul fronte della sensibilizzazione della comunità per il rispetto delle diversità e l affermazione della dignità della persona. Per rispondere a queste esigenze il Settore Disabili di Coopselios elabora, nelle diverse strutture, progetti che sappiano coinvolgere gli ospiti tenendo conto dei loro interessi e delle loro esigenze, anche relazionali. Uno di questi progetti è l attività di lombricoltura, Una casa per i nostri lombrichi, realizzata al Sartoretti di Reggiolo. Il progetto è nato grazie all iniziativa di un ospite che ha trovato in questo lavoro nuovo entusiasmo dopo aver attraversato un difficile momento. Un progetto strutturato e la collaborazione degli operatori, gli ha permesso di riprendere contatto con la comunità e di attivare un esperienza gratificante non solo per gli ospiti della struttura, ma per tutti coloro che sono stati coinvolti nell iniziativa. Un momento dell attività di lombricoltura Il progetto, infatti, fin dall inizio, ha sfruttato le possibilità di apertura all esterno e ha ricercato occasioni per attivare nuovi rapporti. Sono stati coinvolti gli alunni della Scuola Elementare di Reggiolo, le associazioni di volontariato che gravitano intorno al parco Sartoretti (la Guardia Ecologica, i volontari AUSER del parco, i volontari dell oasi del WWF), i commercianti del paese. Il lavoro, anche nei suoi aspetti pratici, ci ha fatto conoscere, insieme alla lombricoltura, le problematiche ambientali legate al riciclaggio dei rifiuti organici domestici, ha portato all attivazione di un laboratorio sperimentale di lombricoltura e di un laboratorio di assemblaggio del legname per la costruzione delle casse destinate all allevamento. Infine, le casette dei lombrichi sono state assemblate da alcuni ragazzi del centro con l aiuto di un operatore; sempre i ragazzi si prestano alla manutenzione ordinaria e forniscono quotidianamente tutte le cure necessarie al nostro piccolo allevamento. Nelle fasi di preparazione il progetto ci ha portato anche ad uscire dalla struttura e ad allacciare interessanti relazioni. Gli ospiti del Sartoretti hanno visitato un allevamento di Modena, si sono recati in biblioteca per la ricerca di materiale sulle tecniche di lombricoltura, hanno preso contatti con gli esercenti del paese per raccogliere i rifiuti organici necessari al mantenimento dell allevamento. Un esperienza complessa insomma, ricca di stimoli e di occasioni relazionali. Un esperienza che ha permesso di darci insieme obiettivi e raggiungerli con successo. Obiettivi che, del resto, non riguardavano soltanto l attività di lombricoltura, ma comprendevano il conoscersi, l esprimersi e il sapersi scambiare saperi ed emozioni. Questo è il senso che il Settore vuole dare a esperienze e progetti che qualifichino il lavorare insieme, inteso, per gli ospiti, come percorso di vita e di qualità. Giancarlo Magnani Educatore Sartoretti Coopseliosnotizie giugno 2008

11 APPROFONDIMENTI DAI SETTORI MINORI 11 Affidi educativi territoriali nel Comune di Sarzana 1. Presentazione del servizio S ono circa otto anni che ci occupiamo del servizio di affidi educativi territoriali nel Comune di Sarzana. Questo tipo di intervento educativo sui minori pur essendo ormai diffuso in molte realtà comunali, non ha ancora una organizzazione ben definita e strutturata a livello nazionale. Ogni gruppo di lavoro sviluppa esperienze lavorative con pratiche e metodologie proprie che difficilmente vengono messe a confronto con quelle delle altre realtà territoriali. Per questo mi sembra importante cominciare a far veicolare maggiori informazioni sulla nostra realtà lavorativa, facendo conoscere il nostro gruppo e le nostre attività. A questo primo contributo, che presenta a grandi linee il servizio, seguiranno approfondimenti relativi alle metodologie di lavoro, alle tecniche utilizzate, ai contenuti della formazione e dell autoformazione del gruppo. Il nostro gruppo di lavoro è composto da 19 educatori professionali (6 uomini e 13 donne), un supervisore dei progetti educativi, un coordinatore, e una assistente sociale del Comune di Sarzana; circa 112 sono gli utenti che abbiamo in carico. Ogni mese gli educatori svolgono diversi incontri di routine, anche in relazione alle difficoltà di gestione dell utente; si tratta di incontri sia individuali sia collegiali con il supervisore, l assistente sociale, il gruppo di lavoro. I nostri ruoli sono così definiti: l educatore svolge un ruolo di intervento educativo (sul territorio, presso la casa dell utente, a scuola) sul minore o sui minori, svolge incontri protetti tra il minore ed il/i genitore/i, relaziona sia verbalmente che per iscritto l andamento degli incontri al supervisore e all assistente sociale, collabora attivamente alla stesura del progetto educativo e lo mette in pratica; l assistente sociale del comune raccoglie le segnalazioni del territorio, contatta e prende in carico le famiglie, tiene i contatti con le scuole e la Asl, discute con il supervisore quale educatore e quante ore assegnare all utente e quale tipo di progetto educativo è necessario, presenta l educatore alla famiglia; Educatori del servizio affidi educativi di Coopselios il supervisore elabora in specifico e verifica assieme all educatore il progetto educativo, gestisce le dinamiche di gruppo, propone e programma incontri di formazione e autoformazione, mantiene una stretta collaborazione con l assistente sociale del comune per l aggiornamento sugli utenti e sulla loro gestione; il coordinatore ha il compito di gestire le pratiche burocratiche e collabora con il supervisore e l assistente sociale alla programmazione oraria annuale. Questo tipo di struttura lavorativa è stata conquistata nel tempo, attraverso diverse tappe, che ci hanno coinvolto attraverso confronti accesi e discussioni che hanno avuto lo scopo di definire i confini di ciascun ruolo, di dare forma ad un gruppo di lavoro strutturato ed unitario, di conoscerci come persone e di creare una fiducia lavorativa ma non solo. Ad oggi la collaborazione all interno del gruppo di lavoro è molto stretta, il clima è disteso e vivace, il confronto delle singole esperienze e la teorizzazione della pratica sono costantemente stimolati con attività organizzate. Ma la storia di come siamo arrivati dal 2001 ad oggi è importante e bella e merita di essere raccontata. nel prossimo numero. Moira Puntelli Psicologa del servizio affidi educativi giugno 2008 Coopseliosnotizie

12 12 FOCUS BILANCIO ECONOMICO E SOCIALE I bilanci di Coopselios... naturalmente insieme A nche quest anno si è svolta l Assemblea Ordinaria dei Soci che ha visto la straordinaria partecipazione di oltre 250 persone a discutere insieme dei risultati ottenuti e delle prospettive di sviluppo quantitativo (quindi commerciale, patrimoniale, finanziario) e sviluppo qualitativo (innovazione e organizzazione sociale) della cooperativa. Riportiamo alcuni, fra i dati più significativi, presentati in Assemblea, a partire dal Bilancio Economico e dal Bilancio Sociale relativi all esercizio Una prima doverosa considerazione è che anche nel 2007 Coopselios conferma, anzi accelera, la sua crescita: in termini di fatturato e in termini di occupati, ma anche in termini qualitativi, attraverso una serie di azioni volte a ottimizzare i processi organizzativi, gli ambiti di innovazione e la partecipazione dei soci alla vita della cooperativa. 71 milioni Fatturato % Incremento fatturato rispetto al Numero occupati + 3,5% Incremento soci rispetto al Settori in cui Coopselios opera 8 Regioni in cui Coopselios è presente Il 2007 è stato un anno particolarmente dinamico: caratterizzato, da una parte, dalla difficoltà della cooperativa a mantenere i servizi integrati (come l appalto di Rete nel Comune di Reggio Emilia) e, dall altra, da un forte sviluppo in termini di avviamenti di strutture e attività commerciali. È un anno che si chiude in positivo, con un incremento dei ricavi dell 11,2%, contro l 8,8% del Si tratta di un tasso di crescita particolarmente elevato e, di conseguenza, particolarmente impegnativo per la cooperativa, anche dal punto di vista finanziario. INCREMENTO RICAVI L incremento di fatturato è stato prodotto per il 66,8% dal Settore Anziani, per il 16,5% dai servizi per l Infanzia, per l 8,4% dal Settore Disabili, per il 4,2% dal Settore Psichiatrico, per l 1,7% dal Settore Minori e per lo 0,4% dal Settore Sanitario. Tutti i settori registrano una crescita rispetto allo scorso anno e, ad eccezione dei minori, tutti hanno visto l avviamento di nuove strutture, in tutte le aree della cooperativa. RICAVI PER SETTORI Coopseliosnotizie giugno 2008

13 FOCUS BILANCIO ECONOMICO E SOCIALE 13 RICAVI PER PROVINCIA La cooperativa è infatti presente in 8 regioni e in 16 province del territorio nazionale. La maggior parte dei ricavi (il 29%) continua a provenire dalla provincia di Reggio Emilia, nella quale la cooperativa detiene il maggior numero di gestioni. A seguire, la provincia di Piacenza (con il 17%), eguagliata nel 2007 dalla provincia di Milano. Il 56% delle gare (19 gare) è stato finalizzato al rinnovo di servizi già gestiti, in particolare concentrati nelle zone di insediamento storico di Coopselios. Mentre nelle Regioni dove la cooperativa opera da meno tempo, si è puntato a un rafforzamento della presenza, anche attraverso nuove acquisizioni, talvolta insieme alle diverse realtà consortili con le quali Coopselios opera. DURATA APPALTI ATTIVITà COMMERCIALE Il 2007 ha presentato un intensa attività commerciale che ha comportato un consolidamento dell Ufficio Gare: da una parte una riorganizzazione interna a partire da una maggiore specializzazione dello staff di progettazione e dell inserimento della funzione di preventivazione, e, dall altra, un innovazione dei modelli progettuali volta ad ottenere maggiore efficacia. La cooperativa ha presentato 34 offerte di gare, contro le 58 presentate lo scorso anno. Anche il numero gare valutate è inferiore rispetto al 2006, come diretta conseguenza della diminuzione delle gare bandite dagli Enti in relazione all attivazione di nuovi servizi in seguito alla contrazione della spesa pubblica destinata ai servizi sociali. Coopselios cerca di puntare, per quanto possibile, alle convenzioni di lunga durata. Il trend, già inaugurato a partire dal 2004, è quello di una diminuzione del fatturato proveniente da gestioni di durata inferiore a 5 anni a favore di un aumento di fatturato proveniente da gestioni di durata uguale o superiore a 10 anni. Si tratta di un dato particolarmente positivo, sia in relazione alla stabilità del lavoro dei soci, sia perché una maggiore durata del contratto consente o facilita l affermarsi di un know-how consolidato e permette una maggiore stabilità nel fatturato. Inoltre il successo di Coopselios nelle gestioni maggiormente impegnative in termini di tempo e complessità testimonia anche la credibilità della cooperativa e il riconoscimento, da parte delle Pubbliche Amministrazioni, delle sue capacità tecniche e finanziarie. UTENZA MEDIA GIORNALIERA Attraverso la gestione di servizi la cooperativa ha svolto una importante funzione sociale e ha garantito mediamente servizi socio-sanitari o educativi a quasi persone, attuando adeguate politiche di comunicazione e trasparenza sulle modalità di erogazione giugno 2008 Coopseliosnotizie

14 14 FOCUS BILANCIO ECONOMICO E SOCIALE dei servizi, monitorando costantemente la qualità delle prestazioni erogate e il loro gradimento da parte di utenti e famiglie e da parte delle Pubbliche Amministrazioni. COSTI E ORE FORMAZIONE INCREMENTO SOCI Nell anno 2007 i lavoratori hanno raggiunto le unità, con un incremento del 3,5% rispetto all anno precedente. Una crescita rallentata rispetto al 2006, ma comunque particolarmente significativa in un anno che presenta forti dinamicità collegate sia alla perdita di servizi che a nuove acquisizioni. Migliorare le condizioni di lavoro dei soci significa anche puntare a uno sviluppo delle competenze e a una valorizzazione delle professionalità. Questo obiettivo è perseguito in particolare attraverso la formazione, intesa come momento di crescita professionale e di condivisione di valori e obiettivi. Come il 2006, anche il 2007 si caratterizza per un fortissimo aumento delle ore complessive di formazione e, di conseguenza, dei costi dedicati a questa attività, accelerando notevolmente il trend di crescita. A fronte di un aumento del 3,5% di soci lavoratori di Coopselios, il tempo impiegato nelle attività di formazione è aumentato esponenzialmente del 44,7%, mentre i costi dedicati alle attività formative sono cresciuti del 22,5%. Ciò indica, da un lato, l impegno costante della cooperativa a investire nelle attività formative, dall altro, una costante attenzione ai costi, sia mediante l ottimizzazione delle attività, sia attraverso l utilizzo di docenti interni. TIPOLOGIA DI CONTRATTI Coerentemente con la sua mission cooperativa, che mette al primo posto la promozione del lavoro dei soci e il miglioramento della loro condizione professionale e lavorativa, Coopselios ritiene importante instaurare con i propri soci lavoratori un rapporto di lavoro a tempo indeterminato: questo avviene nell 85,4% dei casi. Una formazione che, nel 2007, ha riguardato in particolare le attività di aggiornamento professionale, Coopseliosnotizie giugno 2008

15 FOCUS BILANCIO ECONOMICO E SOCIALE 15 dimostrando una ferma volontà della cooperativa ad accrescere la competenza dei suoi lavoratori. TIPOLOGIA FORMAZIONE È interessante notare infatti che mentre nel 2006 la cooperativa aveva assegnato una maggiore priorità alle attività di formazione obbligatoria, nel 2007 incrementa notevolmente l impegno, sia in termini di ore che in termini economici, dedicato all aggiornamento professionale. La formazione, in tal senso, può essere considerata non solo un opportunità di crescita professionale, ma anche un importante occasione di coinvolgimento e di partecipazione in grado di incrementare la consapevolezza riguardo il ruolo ricoperto ma anche la conoscenza e la socializzazione tra i soci dei vari territori. Dunque formazione di qualità e formazione di appartenenza. OBIETTIVI PER IL FUTURO Questo, in estrema sintesi, l operato del E ora veniamo agli obiettivi per il futuro: obiettivi ambiziosi che comporteranno un impegno comune verso nuove sfide e, ci auguriamo, sempre nuove soddisfazioni. Maggiore sicurezza, dignità e continuità al lavoro del socio La continuità delle gestioni è una possibile soluzione in tal senso. Un altro impegno è quello di non partecipare alle gare che richiedono esclusivamente fornitura di manodopera nella consapevolezza che tali appalti non consentono un corretto riconoscimento delle competenze maturate e acquisite in tanti anni di progettazione e co-progettazione di servizi di welfare. Altro obiettivo cruciale per il 2008, naturalmente, è il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro, arrivando ad un confronto con un interlocutore sindacale che rappresenti la cooperazione sociale e i suoi lavoratori, superando l annosa questione della rappresentanza plurima assieme ai lavoratori della funzione pubblica, che non giova alla chiarezza dei ruoli. Più partecipazione L idea forza che guida il nuovo corso della cooperativa consiste in un rinnovato protagonismo dei soci. A questo proposito gli obiettivi dichiarati sono molto variegati e impegnativi. Nel 2007 si è infatti lavorato per definire l articolazione delle sezioni soci territoriali per consentire un più stretto collegamento di una cooperativa ormai con dimensione nazionale ai problemi locali e per favorire un livello intermedio di partecipazione alla vita sociale. Questa decisione comporta la ridefinizione del ruolo dell addetto soci e l adozione dei regolamenti sociali. Affianco delle sezioni soci, che avranno la funzione di collante fra il centro e la periferia della cooperativa, incrementando il senso di appartenenza, l Ufficio Soci si attiverà anche per garantire iniziative tese ad alleggerire il carico del costo della vita dei soci e delle loro famiglie. giugno 2008 Coopseliosnotizie

16 16 FOCUS BILANCIO ECONOMICO E SOCIALE Percorsi di innovazione La dinamicità dei sistemi di welfare ci impone di studiare strategie che facciano dell innovazione la bussola di riferimento. In questa ottica si inserisce la capacità dei Settori della cooperativa di produrre innovazione. Citiamo alcuni tra i più significativi progetti in agenda: il progetto Easy Care, che coinvolge oltre al Cergas Bocconi, il Consorzio 45, la cooperazione sociale di tipo B, la Mutua Nuova Sanità ed altri soggetti attivi nei territori nell assistenza integrata socio assistenziale e sanitaria; il progetto di housing sociale che verrà realizzato soprattutto a Milano; il progetto Kid in Progress (nidi in lingua straniera), che amplia l offerta di servizi educativi proposti dal Settore Infanzia di Coopselios sempre all avanguardia nella ricerca e studio di modelli di intervento; il rafforzamento del Settore Psichiatria con la apertura di Cavanà 2 a Fabbrico (avvenuta nel 2007) ed altre iniziative imprenditoriali allo studio proprio in questi mesi insieme alla nostra controllata HCC s.r.l.. internazionale (Romania, Brasile, Perù, Argentina) che non beneficiano direttamente le aree di insediamento della cooperativa, concretizzano gli impegni di Coopselios nei confronti delle principali disuguaglianze e ingiustizie del mondo. Rapporti con il territorio Un obiettivo esplicitato, anche in un ottica di radicamento territoriale e di promozione di valori cooperativi, è quello di riallacciare i rapporti con la cooperazione di tipo B, che fa inserimento lavorativo di personale svantaggiato, e in questa direzione si intendono ampliare i contratti di fornitura con queste imprese particolarmente meritevoli. Ma il rapporto con il territorio è anche attenzione alle problematiche internazionali, di fronte alle quali Coopselios ha sempre dimostrato particolare riguardo. Qui si inseriscono le iniziative di solidarietà Coopseliosnotizie giugno 2008

17 LA VOCE DI COOPSELIOS STORIE DI VITA 17 AAA portiere cercasi State pensando che siamo impazziti? Forse serve un portiere di calcio per la nostra squadra che partecipa al campionato amatori Over 87? Niente di tutto questo. Il portiere che stiamo cercando è quello che vigila su chi entra e su chi esce e sta all ingresso dei vecchi palazzi. Il nostro non è un vecchio palazzo, è una semplice casa protetta di paese. Come ogni casa, anche la nostra, ha le sue particolarità e Renato faceva parte di queste. Renato era il custode, il nostro portiere. Era qui da quando ha aperto i battenti la struttura e ufficialmente frequentava il centro diurno. Ufficialmente, perché ufficiosamente aveva una missione particolare: vigilare sull ingresso principale. Era una missione che si era data da solo e che, noi, gli abbiamo solo riconosciuto. Era quindi impossibile entrare senza imbattersi in Renato Sacchi, portiere. Così recitava il suo tesserino di riconoscimento con tanto di foto, che portava immancabilmente sul maglione. Di corporatura robusta, pochi capelli, occhi chiari, immancabile cappello calato sulla testa, si presentava ogni mattina con il suo saluto tipico: Yoooouuuuhhhh!, dopo essere sceso dal pullmino. Maura, l operatrice che attende gli ospiti tutte le mattine da undici anni, si faceva una grassa risata, spingeva la sua carrozza in sala e poi lo aiutava a togliersi la giacca. Non il cappello che teneva in sostanza sempre. Sa, ci confidava Renato, ho perso i capelli in guerra a causa dell elmetto che dovevo sempre portare. In realtà più che il soldato, Renato, Renato Sacchi, portiere durante la guerra, fece il disperso, per anni. Certo, aggiungeva lui, Mussolini, tièè. Disperso era proprio disperso, tanto che i carabinieri locali avevano già suonato per lui il De Profundis ed all anagrafe risultava morto in terra di Grecia. Quando Renato Sacchi, a guerra terminata, si presentò al Maresciallo del paese ci mise un po per convincerlo che era proprio lui e che in Grecia era rimasta seppellita solo la divisa. Rimasto vedovo, si stabilì in campagna con una delle figlie ed alla bell età di 82 anni cominciò a frequentare il Centro Diurno Guidotti appena aperto. Armato solo dei suoi tripodi si sistemava all ingresso, non prima di aver fatto colazione e solo dopo aver mangiato la sua mela quotidiana, che si portava da casa, sbucciandola con un vecchio coltellino personale. Poi andava al posto di combattimento, e approfittando della posizione, attaccava bottone con tutti coloro che entravano. In special modo con le belle ragasse alle quali non faceva mancare un entusiasta, gentile, complimento. Se la giornata era un po fiacca e specialmente se c era un minimo di sole (anche nella brutta stagione) si fiondava fuori dove c era più movimento. Era diventato, in tal modo, un esperto di meteorologia, ottimo argomento per intraprendere tante discussioni. Certo, le previsioni erano abbastanza originali, tanto che la sua classica affermazione con tempo incerto era: Minaccia! e dopo gli scappava subito un largo sorriso. Negli ultimi tempi sentiva che qualcosa non andava. Siamo agli ultimi, direttore, confidò poco tempo fa e così la Residenza Guidotti di Fabbrico dovrà ora cercarsi un nuovo portiere Giancarlo Tarocco Coordinatore Residenza Guidotti giugno 2008 Coopseliosnotizie

18 18 LA VOCE DI COOPSELIOS STORIE DI VITA Gli animatori si incontrano Il 24 aprile si è tenuto presso la RSA Al Parco di Monticelli Terme (PR) l incontro di lavoro di tutti gli animatori delle residenze per anziani. L incontro rientra nelle attività di presidio e innovazione organizzati dal Settore Anziani, per i servizi di animazione previsti per l anno 2008 e rappresenta il momento conclusivo del percorso di formazione rivolto agli animatori; ma è anche il punto di partenza di un percorso che vedrà gli animatori protagonisti di una nuova valorizzazione delle esperienze e della vita nelle strutture attraverso l uso di strumenti di documentazione e comunicazione. Durante l incontro sono stati presentati i progetti obiettivo del lavoro per l anno 2008 che consistono nella: - Ristrutturazione degli ingressi delle strutture. Seguendo le linee guida elaborate dal Settore Anziani ed in collaborazione con l équipe di struttura gli animatori avranno il compito di ristrutturare le zone destinate a ingresso con l intento di creare una identità Coopselios e in particolare del Settore Anziani in tutte le residenze, valorizzare le attività della struttura e comunicare accoglienza e ospitalità; - Documentazione di una attività di animazione. Gli animatori dovranno scegliere una delle attività proposte in struttura e documentarla seguendo una scheda di progetto. La presentazione dei progetti avverrà in una giornata di confronto alla fine dell anno. Durante l incontro sono emersi suggerimenti e stimoli interessanti, gli animatori hanno apprezzato la volontà di costruire percorsi di Incontro di programmazione annuale, 24 aprile - Monticelli Terme lavoro comuni e condivisi pur all interno delle ricche differenze presenti nelle nostre strutture, che li facciano uscire da un lavoro troppo spesso pensato e realizzato in solitudine. Date le positive premesse non ci resta che augurare un proficuo lavoro. Roberta Borsari Responsabile Tecnico di Produzione Settore Anziani Veneto Confronti organizzativi tra le responsabili delle attività assistenziali È stata una bella esperienza confrontarsi è questa la prima cosa che ci viene in mente ripensando alla giornata del 30 aprile scorso, quando un gruppo di colleghe, RAA RAA Area Reggio Emilia come noi, sono venute nella struttura dove lavoriamo. Sembra strano ma spesso, abituati a lavorare nelle nostre strutture, ci scordiamo di quanto un confronto possa servire a farci migliorare. E subito ti accorgi che, pur vivendo gli stessi problemi e le stesse soddisfazioni, molte situazioni vengono affrontate in modo diverso. Osservarsi anche attraverso gli occhi degli altri permette di conoscere punti di vista alternativi e trovare nuove soluzioni; allo stesso modo consente di rivalutare nella tua struttura quelle positività che spesso dai per scontate. La partecipazione all evento e l entusiasmo hanno coinvolto tutto il gruppo di lavoro e gli anziani stessi che fin dal giorno prima hanno lavorato con noi per preparare al meglio l accoglienza delle colleghe arrivate da lontano. Ovviamente un esperienza del genere, oltre a lasciare ad ognuno di noi un preziosissimo arricchimento culturale, ci ha dato tanto anche sul piano umano: i rapporti che si sono instaurati vanno ben oltre il semplice progetto iniziale. Ancora una volta abbiamo visto e sentito che la cooperativa siamo noi e speriamo che questa esperienza si possa ripetere. Lorena Valentini, Carmen Vigliotti RAA Residenza Al Parco Coopseliosnotizie giugno 2008

19 LA VOCE DI COOPSELIOS STORIE DI VITA 19 Lezione di vita fuori dall aula. Bimbi in visita a Villa Verde Un incontro suggestivo e allo stesso tempo educativo tra le due età della vita più lontane: l infanzia e l anzianità. Questo lo scopo dell uscita didattica delle prime tre classi del plesso didattico di Niviano presso la Casa Protetta Villa Verde di Ancarano, occasione per una particolare lezione di vita per una volta lontana dai banchi di scuola. Una cinquantina di alunni tra i sei e gli otto anni, accompagnati dalle insegnanti, ha infatti visitato la struttura per anziani aderendo con entusiasmo all iniziativa proposta nei mesi scorsi dalla casa protetta. Quello tra i bambini e gli ospiti è stato un incontro conoscitivo reciproco e allo stesso tempo propedeutico a uno specifico progetto dal titolo Il vecchio e il bambino che sarà sviluppato nel corso del prossimo anno scolastico dalle nostre animatrici, Manuela Crosato e Anna Laura Tozzini, e che avrà come obiettivo, per i più piccoli, la relazione con persone anziane e, per degli ospiti, lo stimolo alla memoria e al ricordo, insieme all avvicinarsi alle nuove realtà della vita. Durante il pomeriggio trascorso insieme i bambini hanno vivacemente animato la giornata: hanno portato i loro disegni, distribuito i biglietti personali confezionati appositamente per l occasione, illustrato i loro cartelloni rappresentanti il simbolico Albero della Vita e recitato poesie. Gli ospiti della Casa Protetta hanno seguito con vivo interesse le attività proposte dai virtuali nipotini. Hanno anche letto insieme due componimenti scritti da un ospite, Giovanni C., visibilmente emozionato e allo stesso tempo orgoglioso. I nostri ospiti hanno regalato ai bambini un sacchettino di dolciumi e caramelle, da loro stessi confezionato, dando loro appuntamento per il prossimo incontro. Claudio Boriotti Responsabile Tecnico di Produzione Settore Anziani Piacenza Progetto ballo All interno della progettazione delle attività per i disabili quest anno abbiamo inserito il ballo, Attività di ballo attività promossa da una volontaria che da anni frequenta corsi e che ha un innata passione per questa attività e un attenzione speciale ai disabili. Al di là del momento ludico del ballo quest attività ha forte valenza socio-educativa e aiuta i ragazzi ad esprimere con intensità il rapporto con se stessi e con gli altri, attraverso movimenti spontanei o guidati. Ballare permette di scaricare le proprie tensioni, stimola la creatività e rafforza la capacità di esprimersi attraverso il linguaggio innato e universale dei gesti. Gli esercizi sulla base delle musiche scelte soprattutto dai ragazzi consentono di esplorare lo spazio, coordinare i movimenti ed esprimersi, scoprendo la propria corporeità e il contatto con gli altri. Ogni giovedì diventa per noi gruppo del ballo un momento di festa e di grande entusiasmo! giugno 2008 Coopseliosnotizie

20 ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI 27/06/2008

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