WORKSHOP La comunicazione applicata alle tematiche ambientali. Le problematiche della comunicazione su temi ambientali

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1 WORKSHOP La comunicazione applicata alle tematiche ambientali Le problematiche della comunicazione su temi ambientali Francesca Anna Aulicino ISS Roma, 10 dicembre 2004

2 Che cos è la comunicazione? Il termine comunicazione è di difficile definizione poiché il concetto di comunicazione è comprensivo di un numero elevato di fenomeni diversi. Gli scambi comunicativi che avvengono in tutte le situazioni nelle quali gli individui interagiscono sono il risultato delle diverse interazioni di processi cognitivi (pensieri, linguaggi, percezioni, reazioni, ecc.)

3 Una definizione di comunicazione La comunicazione può essere definita come trasferimento di informazioni codificate da un emittente a un destinatario tramite un canale

4 Il modello inferenziale La definizione riportata si riferisce al modello del codice ma ad esso si affianca il modello inferenziale (Sperger D. and Wilson D.,1993), per il quale.... la comunicazione non è propriamente una codifica e decodifica di messaggi, ma un'attività inferenziale che consiste nell'attivazione di schemi, informazioni immagazzinate in memoria a lungo termine;. ogni messaggio non è interpretato per l'informazione che veicola, ma per ciò che permette di capire sulla base delle conoscenze che ciascuno ha del mondo; non è tanto importante l'emittente o il messaggio quanto invece il destinatario che, da registratore passivo del messaggio, diventa un costruttore attivo del senso.

5 Modello del codice e inferenziale I modi della comunicazione sono molto complessi, essendo la risultante di modello del codice e modello inferenziale

6 Uno schema per la comunicazione Nel processo di comunicazione l'emittente, dopo aver codificato segnali, li trasmette al destinatario, che li decodifica Emittente (codifica il messaggio) Canale Destinatario (decodifica messaggio) Il messaggio passa attraverso il canale che è uno strumento fisico (telefonico, televisivo, radiofonico, auditivo, gestuale, ecc.)

7 I fattori dello schema base della comunicazione Lo schema base di comunicazione implica la presenza e la successione di una serie di fattori: FONTE, che produce e codifica il messaggio RICEVENTE, che decodifica e riceve il messaggio CANALE, che permette il passaggio del messaggio e, in funzione della sua strutturazione può generare rumore o inferenza MESSAGGIO, che è ciò che è trasmesso FEED BACK (reazione di ritorno) EFFETTO, che è l'eventuale cambiamento indotto dall'evento comunicativo

8 Alcuni campi della comunicazione Nell'ambito di diversi campi di studio ognuno di questi fattori assume più o meno rilievo. Ad es... nella Sociologia della comunicazione, che si occupa della comunicazioni tra gruppi e grandi masse, è esaltato il fattore EFFETTO; nella Teoria dell'informazione, che tratta della teoria fisica del segnale, sono privilegiati la FONTE, il MESSAGGIO, il CANALE; nella Semiologia della comunicazione, che studia i sistemi dei segni e i codici, assumono rilievo il MESSAGGIO e il CANALE; nella Pragmatica della comunicazione è esaltata la dinamica delle relazioni tra FONTE e RICEVENTE.

9 Che cos è la comunicazione ambientale? La comunicazione ambientale può essere definita come una serie di azioni che consistono nel fornire alla collettività informazioni su temi ambientali.. per soddisfare bisogni di conoscenza su una serie di problemi (es. inquinamento, rifiuti, effetto serra, ecc.).. per ottenere un coinvolgimento utile ad orientare verso stili di vita e di consumo più consoni alla disponibilità reale di risorse e alla salvaguardia ambientale

10 La comunicazione ambientale: di massa e interpersonale Comunicazione di massa e interpersonale..non differiscono sostanzialmente, trattandosi di due processi, nell'ambito dei quali viene sempre ripercorso il passaggio del messaggio da un emittente ad un ricevente

11 Comunicazione di massa E un processo comunicativo. che produce messaggi trasmessi da mezzi tecnici di comunicazione di massa (giornali, radio, televisione, cinema, ecc.) che riescono a raggiungere masse di individui dislocate in aree geografiche molto ampie. É un tipo di comunicazione... in cui il rapporto tra emittente e ricevente è impersonale, in cui il feed back è evidenziabile solo in modo deduttivo in cui la natura dell'emittente è prevalentemente costituita da complesse strutture organizzative in cui il messaggio è costituito sempre da un determinato numero di prodotti di comunicazione uguali e diffusi simultaneamente.

12 Comunicazione interpersonale E un processo comunicativo... che produce messaggi, trasmessi da individui, che riescono a raggiungere altri individui o gruppi più o meno numerosi di altri individui. É un tipo di comunicazione... in cui il rapporto emittente-ricevente è personale, in cui il feed back è evidenziabile in modo diretto, caratterizzato da molteplici canali soggetto all influenza di diversi fattori interattivo e modulabile

13 L emittente nella comunicazione ambientale Enti di ricerca Aziende pubbliche Agenzie ambientali Università e scuole Regioni, provincie e comuni Normative ecc.

14 Il messaggio nella comunicazione ambientale Tipi di messaggi Compiti ed attività dell emittente (Comunicazione istituzionale) Argomenti tecnico-scientifici (Comunicazione scientifica/divulgativa- Formazione) Dati e Informazioni al pubblico (Comunicazione divulgativa e nell emergenza) Indicazioni di comportamenti (Comunicazione nell emergenza, Educazione ambientale) ecc.

15 Il canale e il destinatario nella comunicazione ambientale CANALE VERBALE (conferenze, seminari, incontri, radio, ecc.) SCRITTO (giornali, pubblicazioni di vario tipo) VISIVO (televisione, cinema, internet, ecc.) DESTINATARIO Strutture Individui o gruppi Popolazione/Massa

16 La comunicazione ambientale: alcuni aspetti critici 1/3 Atteggiamenti autoreferenziali con i quali si comunicano i dati/informazioni tendono ad avere sempre meno successo a causa. della diffusione più ampia della cultura nel pubblico della complessità dei temi ambientali e della pluralità di interessi, che si traducono, talvolta, in posizioni diverse da quelle ufficiali da parte di altre organizzazioni dell atteggiamento dei media che talvolta tendono al sensazionalismo e alla denuncia determinando confusione di diffusi atteggiamenti di diffidenza verso il modo di operare delle amministrazioni/aziende pubbliche

17 La comunicazione ambientale: alcuni aspetti critici 2/3 I dati e le informazioni forniti al pubblico richiamano una serie di considerazioni riconducibili soprattutto.. alla loro valorizzazione e affidabilità, che si traducono in.valorizzazione ed autorevolezza di chi li comunica (le aziende/amministrazioni pubbliche).

18 La comunicazione ambientale: alcuni aspetti critici 3/3 Dati e informazioni diventano affidabili e assumono valore quando, ad esempio,. rispondono a bisogni reali del pubblico rispondono a domande poste dal pubblico sono forniti nell ambito di un rapporto di relazione paritaria con il pubblico basato sulla condivisione di obiettivi (progetti, ecc.)

19 Chi comunica l ambiente? Il migliore comunicatore di temi ambientali è l operatore del sistema Chi produce il dato e l informazione ne ha profonda conoscenza e, quindi, possiede una caratteristica importante che lo propone....come comunicatore ideale o..come la figura che può trasmettere efficacemente al comunicatore le nozioni ed i concetti importanti da comunicare

20 Cos è importante per l operatore che comunica? La comunicazione efficace è favorita da: percezione del valore della propria attività, che produce qualcosa da trasmettere, che ha un valore L operatore/tecnico/responsabile ha percezione che il dato/informazione, che produce, hanno un valore? L operatore/tecnico/responsabile ha percezione che la propria azienda/ente/ecc. dà valore al dato/informazione, cioè all attività dell operatore stesso?

21 Le aziende e la preparazione dell operatore-comunicatore La comunicazione interna e la formazione contribuiscono a fare di un tecnico un comunicatore perché la realizzazione di flussi di comunicazione interna producono il miglioramento dei servizi e dell'efficienza organizzativa..perché si contribuisce a creare tra gli operatori pubblici senso di appartenenza alla funzione svolta, coinvolgimento e condivisione nelle missioni istituzionali e, quindi, motivazione. La formazione

22 La formazione La formazione è un elemento essenziale per la figura del comunicatore...perché la comunicazione prevede temi che è sconsigliabile affrontare senza un adeguata e specifica preparazione.perché offre l opportunità di avere una visione diversa da quella legata al proprio campo di attività.perché mette nelle condizioni, chi si occupa di argomenti tecnico-scientifici, di interagire fattivamente con professionisti come comunicatori, giornalisti, psicologi, sociologi, filosofi, ecc. che hanno ruoli indispensabili in questo comparto

23 Le motivazioni della comunicazione ambientale Fornire dati, informazioni, indicazioni di comportamenti....per produrre cambiamenti di comportamento..per ottenere coinvolgimento su problemi comuni ed aumentarne la possibilità di soluzione e anche per ottemperare a normative

24 Legge 7 giugno 2000, n. 150 E di interesse per il comparto della comunicazione ambientale considerato che è recepita anche da enti, amministrazioni pubbliche, ecc. che si occupano di ambiente La legge 150 disciplina le attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni Prevede: Informazione ai mezzi di comunicazione di massa Comunicazione esterna (cittadini, collettività, altri enti) Comunicazione interna per. promuovere conoscenze allargate e approfondite su temi di rilevante interesse pubblico e sociale

25 Comunicazione ambientale e Direttiva Acque 2000/60 Direttiva Acque 2000/60/CE (deve essere recepita entro maggio 2005) Articolo 14. Informazioni e consultazione pubblica: Gli Stati Membri promuovono la partecipazione attiva di tutte le parti interessate all attuazione della presente direttiva, in particolare all elaborazione, al riesame e all aggiornamento dei piani di gestione dei bacini idrografici La Direttiva prevede: l informazione la consultazione il coinvolgimento attivo

26 Comunicazione ambientale e normativa acque potabili DECRETO LEGISLATIVO 2 febbraio 2001, n. 31 Art. 17 (Informazioni e relazioni): Il Ministero della salute provvede all'elaborazione ed alla pubblicazione di una relazione triennale sulla qualità delle acque destinate al consumo umano al fine di informare i consumatori

27 L evoluzione della normativa sulle acque potabili L OMS ha proposto un approccio nuovo per garantire la salubrità dell acqua potabile: la valutazione e la gestione del rischio Questo tipo di approccio (Water Safety Plans) considera importante il coinvolgimento del consumatore che..deve essere educato sul concetto di rischio e.deve avere la convinzione che l approccio della gestione del rischio porta alla produzione di acqua salubre

28 L evoluzione della normativa sulle acque destinate alla balneazione Attualmente è in vigore il DPR n 470 del 1982 ma. la Proposta di nuova Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa alla gestione della qualità delle acque di balneazione, del 23 giugno 2004,..ha un approccio molto diverso da quello che caratterizza la normativa in vigore

29 Le acque destinate alla balneazione Gli schemi dell attuale normativa per la qualità microbiologica delle di balneazione sono primariamente o esclusivamente basati su percentuali di conformità in relazione ai numeri di indicatori di fecalizzazione Gli standard finora applicati hanno avuto qualche successo nel migliorare lo stato di qualità delle acque a beneficio della salute pubblica e nell aumentare la consapevolezza del pubblico. Il principale obiettivo dell attuale normativa è mirato alla necessità di controllare e minimizzare gli effetti negativi sulla salute

30 Le acque destinate alla balneazione nuova proposta di normativa europea Proposta di Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa alla gestione della qualità delle acque di balneazione, del 23 giugno 2004 Art.1. Oggetto e campo di applicazione: La presente direttiva stabilisce disposizioni in materia di...monitoraggio e classificazione della qualità delle acque di balneazione..gestione della qualità delle acque di balneazione.informazione dei cittadini in merito alle acque di balneazione

31 Le acque destinate alla balneazione nuova proposta di normativa europea LA NUOVA PROPOSTA PREVEDE... La partecipazione dei cittadini cui gli Stati membri forniranno opportunità di formulare suggerimenti, osservazioni e critiche Informazioni ai cittadini cui gli Stati Membri comunicheranno: la classificazione delle acque la descrizione delle acque basata sul profilo di appartenenza informazioni sulle cause dell inquinamento nel caso di acque di qualità scadente che le acque sono soggette ad inquinamento di breve durata i motivi per cui la balneazione è vietata o sconsigliata un elenco delle acque di balneazione con la classificazione ecc. ecc.

32 La Convenzione di Aarrhus Firmata ad Aarhus il 25 giugno 1998, entrata in vigore il 30 ottobre 2001 E costruita su tre pilastri: 1. Accesso dei cittadini all informazione 2. Partecipazione dei cittadini 3. Accesso alle corti dei diversi paesi con tutti i diritti previsti

33 Gli effetti della comunicazione ambientale Individui e popolazioni più edotti su temi di natura ambientale coinvolti su problemi comuni partecipativi alla soluzione di problemi adottanti comportamenti consapevoli e responsabili e.

34 .. per finire Grazie a tutti per l attenzione

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