Le sindromi coronariche acute: la valutazione biochimico-clinica
|
|
- Barbara Magni
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Le sindromi coronariche acute: la valutazione biochimico-clinica
2 Marcatori di Sindromi Coronariche Acute Tradizionali Necrosi ctnt o ctni CK-MB massa Mioglobina Disfunzione miocardica BNP NT-proBNP Emergenti Ischemia IMAlb Infiammazione PCR
3 Successione degli eventi legati all AMI
4 MARCATORE IDEALE Sensibile Specifico Ampia finestra diagnostica Rapidamente dosabile Efficiente nella valutazione della terapia
5 Localizzazione cellulare dei marcatori cardiaci CK LDH Mioglobina Troponine
6 MARCATORI BIOCHIMICI DI NECROSI MIOCARDICA: EVOLUZIONE E/O INTEGRAZIONE? ENZIMI MUSCOLARI-CARDIACI (CK,-LDH,AST) MARCATORI CITOPLASMATICI (MIOGLOBINA) ENZIMI E ISOENZIMI CARDIACI (CK-MB, LDH 1 /LDH 2 >1) PROTEINE STRUTTURALI (TROPONINA I - TROPONINA T)
7 MARCATORI DI NECROSI ctnt o ctni CK-MB massa Mioglobina
8 Necrosi Complesso della troponina Complesso proteico regolatore Tre subunità proteiche ctnc: calcio legante ctni: ATPasi-actinomiosinica inibente ctnt: Tropomiosina legante Le tre troponine sono il prodotto di differenti geni Forme cardio-specifiche della troponina I e T
9 Caratteristiche delle troponine cardiache Elevata cardiospecificità Elevata sensibilità per il danno: presenti in elevata concentrazione nel muscolo cardiaco Stima dell area di necrosi Diagnosi tardiva: normalizzazione dopo giorni
10 Caratteristiche delle troponine cardiache TROPONINA I CARDIACA Peso molecolare: In corso di IMA: Aumento 2-10 ore Picco ore Normalizzazione 3-7 giorni TROPONINA T CARDIACA Peso molecolare: In corso di IMA: Aumento 2-10 ore Picco ore Normalizzazione 5-10 giorni
11 Efficacia diagnostica di sintomatologia e ECG Diagnosi d ingresso in pazienti basata su clinica e ECG Sensibilità 55% Specificità 88%
12 Criteri per l infarto acuto del miocardio, in evoluzione o recente (ESC/ACC) Tipico incremento e graduale diminuzione del marcatore biochimico di necrosi miocardica (troponina) associato ad uno dei seguenti criteri clinici o elettrocardiografici: Sintomi da ischemia cardiaca Sviluppo di onde Q patologiche all ECG Modificazioni all ECG indicative di ischemia (innalzamento o depressione del tratto ST) Intervento coronarico (es. angioplastica coronarica)
13 Problema legato alla ridefinizione di IMA e all uso dei nuovi marcatori L utilizzo di marcatori e criteri diagnostici più sensibili comporta l identificazione di un maggior numero di IMA
14 Selezione del livello decisionale per il corretto impiego della troponina (ECS/ ACC) Livello decisionale Valori di troponina cardiaca superiori al 99 mo percentile della distribuzione dei valori della popolazione di controllo sono da considerarsi indice di necrosi miocardica anche di entità minima. 99 mo percentile: per limitare il numero dei falsi positivi per danno miocardico
15 Valori di riferimento della troponina I
16 Patologie di origine non ischemica alla base di aumenti delle troponine cardiache ö Amiloidosi ö Cardiotossicità da chemioterapici ö Insufficienza cardiaca congestizia ö Pazienti in terapia intensiva, spesso con sepsi ö Insufficienza renale in fase terminale ö Embolia polmonare acuta ö Trapianto cardiaco
17 Necrosi CREATINCHINASI (CK) Creatina + ATP Creatinfosfato +ADP Localizzazione citoplasmatica e mitocondriale PM incrementi: infarto, aritmie... intestinale) Finestra diagnostica Aumento: 6-8 ore Picco ore Durata 3-4 giorni X lim superiore Traumi Iniezioni muscolari Distrofie muscolari Ipotiroidismo Neoplasie (prostata, vescica, tratto gastro h Utilità diagnostica limitata per: ridotta cardiospecificità e cinetica di rilascio tardiva
18
19 Necrosi CK-MB Massa Metodo di dosaggio: Immunoenzimatico dosaggio del CK-MB come concentrazione proteica elevata sensibilità analitica (<1µg/L) Livello decisionale: 99 percentile della popolazione di controllo Aumento significativo di IMA se: registrato nelle prime ore dall evento due volte consecutive una sola volta dall evento ma con un valore due volte superiore al livello decisionale Utilità diagnostica: migliore alternativa al dosaggio della troponina, IMA in corso di angioplastica (>30µg/L), reinfarto
20 Necrosi Mioglobina (PM d) Proteina muscolare che contribuisce al trasporto di ossigeno Ridotta cardiospecificità: Miopatie, Rabdomiolisi Traumi Patologie infettive acute Patologie renali Finestra diagnostica: aumento: 1-4 ore picco: ore durata: ore Conc ng/ml h Utilità diagnostica: Valore predittivo negativo ~ 99%
21 RILASCIO DEI MARCATORI IN CORSO DI IMA
22 Classificazione nosologia delle SCA
23 Strategia diagnostica con un singolo marcatore Ammissione Dolore cardiaco Ipotesi diagnostica Sindrome Coronarica Acuta ECG ELEVAZIONE ST ECG normale / non diagnostico Laboratorio Diagnosi definitiva TROPONINA INFARTO ACUTO DEL MIOCARDIO anche di minime dimensioni
24 Strategia diagnostica con un singolo marcatore Ammissione Dolore cardiaco Ipotesi diagnostica Sindrome Coronarica Acuta ECG ELEVAZIONE ST ECG normale / non diagnostico Laboratorio TROPONINA TROPONINA positiva Diagnosi definitiva INFARTO ACUTO DEL MIOCARDIO anche di minime dimensioni
25 Strategia diagnostica con un singolo marcatore Ammissione Dolore cardiaco Ipotesi diagnostica Sindrome Coronarica Acuta ECG ELEVAZIONE ST ECG normale / non diagnostico Laboratorio TROPONINA TROPONINA positiva TROPONINA negativa Diagnosi definitiva INFARTO ACUTO DEL MIOCARDIO anche di minime dimensioni ANGINA stabile
26 strategia diagnostica a due marcatori Paziente all ammissione Mioglobina POS TN N E G N E G Dopo 2 ore Dopo 4/8 ORE Mioglobina N E G POS TN N E G POS INFARTO Esclusione di Infarto Esclusione di Infarto
27 Ischemia Albumina modificata da ischemia Albumina proteina plasmatica con un sito di legame per i metalli al NH 2 terminale Nel corso di ischemia il sito è danneggiato dai radicali liberi e non lega ioni metallici Utilità diagnostica Elevato valore predittivo negativo rule out ACS
28 CASO CLINICO 1 Una donna di 57 anni, casalinga, accusa un dolore gravativo retrosternale irradiato all arto superiore sinistro alle 4 del mattino. Viene quindi accompagnata al pronto soccorso All anamnesi la paziente riferiva ipercolesterolemia ed ipertrigliceridemia
29 Ore 6.00 (all ammissione) il dolore persiste, vengono eseguite le indagini di laboratorio Sodio 142 mmol/l ( ) Potassio 5.2 mmol/l ( ) Glucosio 133 mg/dl (60-110) Mioglobina 200 ng/ml (20 82) Troponina I 0.12 ng/ml (0 0.10)* *Valore decisionale relativo al metodo adottato in laboratorio: 0.14 ng/ml ECG: normale
30 Ore 6.00 (all ammissione) il dolore persiste, vengono eseguite le indagini di laboratorio Sodio 142 mmol/l ( ) Potassio 5.2 mmol/l ( ) Glucosio 133 mg/dl (60-110) Mioglobina 200 ng/ml (20 82) Troponina I 0.12ng/mL (0 0.10)* *Valore decisionale relativo al metodo adottato in laboratorio: 0.14 ng/ml ECG: normale
31 Ore 8.00 (due ore dal dolore iniziale) il dolore persiste, vengono ripetute le indagini di laboratorio Sodio 142 mmol/l ( ) Potassio 5.3 mmol/l ( ) Glucosio 135 mg/dl (60-110) CK 125 U/L (0 160) CK-MB (massa) 4.0 ng/ml ( ) LDH 400 U/L ( ) Mioglobina 400 ng/ml (20 82) Troponina I 0.2 ng/ml (0 0.10)* *Valore decisionale relativo al metodo adottato in laboratorio: 0.14 ng/ml ECG: segni di ischemia
32 Ore 8.00 (due ore dal dolore iniziale) il dolore persiste, vengono ripetute le indagini di laboratorio Sodio 142 mmol/l ( ) Potassio 5.3 mmol/l ( ) Glucosio 135 mg/dl (60-110) CK 125 U/L (0 160) CK-MB (massa) 4.0 ng/ml ( ) LDH 400 U/L ( ) Mioglobina 400 ng/ml (20 82) Troponina I 0.2 ng/ml (0 0.10)* *Valore decisionale relativo al metodo adottato in laboratorio: 0.14 ng/ml ECG: segni di ischemia
33 Sulla base di questi dati la paziente viene trasferita in unità coronarica dove inizia la terapia con farmaci trombolitici. Quali parametri continuereste a valutare?
34 VALUTAZIONE DELL EFFICACIA DELLA TERAPIA TROMBOLITICA TROPONINA I
35 VALUTAZIONE DELLA RIPERFUSIONE IN INFARTI AD ONDA Q Concentrazione Troponina T Riperfusione precoce Riperfusione tardiva Occlusione permanente T inizio terapia
36 VALUTAZIONE DELLA TERAPIA TROMBOLITICA A) Due prelievi di sangue: 1. Tempo zero (prima dell inizio dell infusione) Troponina I 0.25 ng/ml (0 0.10)* 2. Tempo 1 (90 min. dopo il primo) Troponina I 30 ng/ml (0 0.10)* *Valore decisionale relativo al metodo adottato in laboratorio: 0.14 ng/ml B) Controllo elettrocardiografico
37 La paziente riperfonde
38 CONCLUSIONI 1. La sequela di indagini effettuate in tempi diversi integrate con la documentazione elettrocardiografica consentono di diagnosticare un caso di infarto acuto del miocardio 2. I dati di laboratorio e strumentali ottenuti prima e dopo l inizio della terapia trombolitica hanno rilevato una riperfusione. Una riperfusione, il più precoce possibile, rimane il trattamento definitivo dell ischemia miocardica. 3.La paziente verrà sottoposta a controllo coronarografico. 4. La paziente dovrà effettuare un controllo dei parametri lipidici (Col., Trig., HDL, LDL) almeno tre mesi dopo l episodio
39 Uso dei marcatori biochimici di danno cardiaco DIAGNOSI PRECOCE Mioglobina, Troponina I ot DIAGNOSI TARDIVA Troponina I o T RIPERFUSIONE Troponina I o T DIAGNOSI di REINFARTO CK-MB massa STRATIFICAZIONE DEL RISCHIO Troponina I o T, PCR, BNP o NT-proBNP
40 Marcatori per la stratificazione del rischio in pazienti con sindrome coronarica Ø Troponine I o T Ø Proteina C reattiva Ø Peptidi natriuretici (BNP e NT-pro BNP)
41 Stratificazione del rischio nella Sindrome Coronarica Acuta Il riconoscimento e la stratificazione del rischio nella sindrome coronarica acuta sono strettamente legati e devono basarsi su criteri oggettivi, elettrocardiografici e biochimici. La determinazione della Troponina cardiaca tra i marcatori di danno rappresenta il marcatore di scelta ed il passaggio dalla determinazione del CK-MB a quello della troponina è di sicuro beneficio clinico
42 PROGNOSI DELLE SINDROMI CORONARICHE ACUTE Morte o IM (%) NQWMI UA UA (ctnt<0.06) Angina instabile in accordo ai risultati della troponina 4 11 UA (ctnt ) 14 UA (ctnt>0.18) FRISC 10 Morte o IM (%) Morte (%) ,5 11,5 4,9 3,2 NQWMI UA UA (ctnt <0.1) UA (ctnt >0.1) 3,8 2,5 1,3 0,8 NQWMI UA UA(cTnI <0.4) UA (ctni >0.4) TRIM TIMI IIIB Galvani et al Ital Heart J Suppl 2002
43 Proteina C Reattiva:raccomandazioni Prevenzione secondaria può essere un marcatore indipendente per eventi secondari (morte, infarto del miocardio, restenosi dopo angioplastica) il trattamento del paziente in prevenzione secondaria non deve dipendere dai livelli di PCR
44 I Peptidi Natriuretici conosciuti I peptidi natriuretici (ANP e BNP) sono coinvolti nella regolazione della diuresi,della natriuresi, della pressione sanguigna e sono antagonisti degli effetti vasocostrittori del sistema renina - angiotensina - aldosterone. ANP : Prodotto negli atri cardiaci (ma anche in altri tessuti) BNP: Prodotto principalmente nei ventricoli, ma rinvenuto anche nel cervello; più lunga emivita nel plasma (ca. 30 min) rispetto ad ANP CNP: Prodotto principalmente nell endolelio vascolare. Regola il tono vascolare, ma la sua esatta funzione non è ancora chiara Urodilatina: Prodotta nei reni ed escreta nelle urine. Regola il riassorbimanto di acqua e sodio, ma la sua esatta funzione non è ancora ben definita.
45 I PEPTIDI NATRIURETICI: Struttura La caratteristica principale è l anello costituito dal ponte disolfuro tra le Cys-105 e Cys-121 Questa porzione della catena peptidica si lega ai recettori specifici L apertura dell anello ad opera di una metalloendoproteasi (NEP) comporta la perdita dell attività biologica
46
47 AZIONE DEI PEPTIDI NATRIURETICI Inibizione della ipertrofia e del rimodellamento Vasodilatazione periferica Inibizione del sistema Neuro- Ormonale (Renina-angiotensina-aldosterone; Vasopressina-Adiuretina) Aumento Diuresi Natriuresi
48 I peptidi natriuretici cardiaci (PNC) nella sindrome coronarica acuta (SCA) Elevazioni dei PNC in SCA con valori di troponina normali Aumenti dovuti a stiramento delle miofibre e riduzione della contrattilità miocardica gp130 PLC Stiramento Via JAK/STAT JAK1 JAK2 DG IP3 Ipossia stimola la produzione di BNP nel ventricolo STAT1 STAT3 Ca 2+ Pan et al Circ Res 1999 STAT1 STAT3
49 Valore prognostico dei PNC ü Valore prognostico indipendente da variabili cliniche, elettrocardiografiche e biochimiche ü I risultati degli studi clinici indicano che aumenti di PNC: Sono predittivi della mortalità Sono predittivi di manifestazioni gravi di insufficienza cardiaca (edema polmonare e shock) Non sono predittivi di eventi ischemici ricorrenti (soprattutto di AMI non fatale)
50 Uso dei marcatori biochimici di danno cardiaco DIAGNOSI PRECOCE Mioglobina, Troponina I ot DIAGNOSI TARDIVA Troponina I o T RIPERFUSIONE Troponina I o T DIAGNOSI di REINFARTO CK-MB massa STRATIFICAZIONE DEL RISCHIO Troponina I o T, PCR, BNP o NT-proBNP
Marcatori di Sindromi Coronariche Acute
Marcatori di Sindromi Coronariche Acute Necrosi ctnt o ctni CK-MB massa Mioglobina??? Disfunzione miocardica BNP NT-proBNP Successione degli eventi legati all AMI INFARTO ACUTO DEL MIOCARDIO Frequenza
DettagliTroponine,un esame che non aiuta? D.Pierluigi,P.Cremonesi S.C Medicina e Chirurgia D'Accettazione e d'urgenza Torino, 6-8 Novembre 2014
Troponine,un esame che non aiuta? D.Pierluigi,P.Cremonesi S.C Medicina e Chirurgia D'Accettazione e d'urgenza Torino, 6-8 Novembre 2014 Causa più frequente accesso al Causa più frequente di accesso aldi
DettagliLinee Guida per le Nuove Troponine ad Alta Sensibilità
12 Aprile 2013, Baggiovara (MO) Aggiornamenti in Immunometria, 2 Convegno Linee Guida per le Nuove Troponine ad Alta Sensibilità Aldo Clerico Scuola Superiore Sant Anna Fondazione Regione Toscana G. Monasterio
DettagliPatologia Clinica. Lezione 4. Dott.ssa Samantha Messina
Patologia Clinica Lezione 4 Dott.ssa Samantha Messina Modulo: Patologia clinica Anno accademico 2011/2012 II anno, I semestre CdL Infermieristica, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi
DettagliINSUFFICIENZA RENALE ACUTA
INSUFFICIENZA RENALE ACUTA Sindrome clinico-metabolica caratterizzata da una rapida (ore, giorni) riduzione del filtrato glomerulare (VFG) con conseguente ritenzione dei prodotti del catabolismo azotato
Dettagliinternazionale dell IMA Luisa Formato S.C Cardiologia Moncalieri (TO)
La nuova definizione e internazionale dell IMA Luisa Formato S.C Cardiologia Moncalieri (TO) INFARTO MIOCARDICO Definizione AP: necrosi cellulare causata da ischemia prolungata Definizione e clinica:necrosi
DettagliEFFETTI DEL CONTROLLO GLICEMICO INTENSIVO SUL POTENZIALE RIGENERATIVO DEL MIOCARDIO DURANTE UN INFARTO ACUTO
EFFETTI DEL CONTROLLO GLICEMICO INTENSIVO SUL POTENZIALE RIGENERATIVO DEL MIOCARDIO DURANTE UN INFARTO ACUTO Edith Angellotti 1, Papa Michela 1, Boccardi Virginia 1, Esposito Antonietta 1, Ambrosino Immacolata
DettagliSISAV Sistema di indicatori per la salute dell anziano nel Veneto. L analisi regionale. Le sindromi coronariche acute
Ostuni, 26/08/05 SISAV Sistema di indicatori per la salute dell anziano nel Veneto L analisi regionale Le sindromi coronariche acute Stefano Brocco Indicatori SISAV proposti per le sindromi coronariche
DettagliLA SINDROME DI TAKO-TSUBO
LA SINDROME DI TAKO-TSUBO DEFINIZIONE La sindrome di Tako-Tsubo è una sindrome cardiaca acuta caratterizzata da sintomi e alterazioni elettrocardiografiche del tutto simili a quelli di un infarto acuto
DettagliPROTOCOLLO DI DEL DOLORE TORACICO. Pronto Soccorso Ospedale di Bolzano FRANCO DE GIORGI GIUSEPPE SACCO GIUSEPPE ROSCIA PAOLO SGOBINO
PROTOCOLLO DI TRATTAMENTO E GESTIONE DEL DOLORE TORACICO ACUTO NON TRAUMATICO FRANCO DE GIORGI GIUSEPPE SACCO GIUSEPPE ROSCIA PAOLO SGOBINO Pronto Soccorso Ospedale di Bolzano Il dolore toracico è uno
DettagliPrevenzione delle Malattie Coronariche. Introduzione Valutazione del rischio per la selezione dei pazienti da sottoporre a trattamento clinico
Indice Introduzione Valutazione del rischio per la selezione dei pazienti da sottoporre a trattamento clinico XIII Tabella 1 Che cosa caratterizza un paziente ad alto rischio? 1 Tabella 2 Diabete mellito
DettagliInsufficienza cardiaca cronica (ICC)
Insufficienza cardiaca cronica (ICC) Dr. med Nicola Ferrari Medico capoclinica CCT 19 novembre 2011 Classi funzionali NYHA (New York Heart Association) Parametro di giudizio: sintomo Dispnea 1 2 3 4 Nessuna
DettagliRiabilitazione dopo sindrome coronarica acuta
Riabilitazione dopo sindrome coronarica acuta INTRODUZIONE Le malattie cardiovascolari sono la causa principale di morte e disabilità in tutti i paesi del mondo occidentale,inclusa l Italial Le malattie
DettagliEventi maggiori cardiovascolari e cerebrovascolari (MACCE) entro 12 mesi da un ricovero per infarto acuto del miocardio.
Eventi maggiori cardiovascolari e cerebrovascolari (MACCE) entro 12 mesi da un ricovero per infarto acuto del miocardio. - Definizione Per struttura di ricovero o area di residenza: proporzione di eventi
Dettagli«La sintesi « 4 questioni pratiche non risolte. Lo Scompenso cardiaco fra ospedale e territorio
SCUOLA REGIONALE DI FORMAZIONE SPECIFICA IN MEDICINA GENERALE CORSO 2010/2013 Lo Scompenso cardiaco fra ospedale e territorio 4 questioni pratiche non risolte «La sintesi «Reggio Emilia 20 e 27 giugno
DettagliCARDIOPATIA ISCHEMICA
CARDIOPATIA ISCHEMICA E ATTIVITA SPORTIVA CARDIOPATIA ISCHEMICA Elevata morbilità e mortalità Malattia dell etàetà adulta (> con l età) Sempre più soggetti di età adulta o avanzata praticano sport anche
DettagliDefinisce un insieme di malattie a diversa eziologia, in cui il fattore fisiopatologico unificante è rappresentato da uno squilibrio tra la richiesta
Definisce un insieme di malattie a diversa eziologia, in cui il fattore fisiopatologico unificante è rappresentato da uno squilibrio tra la richiesta metabolica e l apporto di ossigeno al miocardio La
DettagliIL DOLORE TORACICO E LA DIAGNOSI IN ETA PEDIATRICA: Significato e gestione clinica fra Ospedale e Territorio
Convegno Problematiche di Cardiologia Pediatrica nella Gestione integrata fra Ospedale e Territorio 26 Ottobre 2006 Sala Convegni Fiera di Pordenone IL DOLORE TORACICO E LA DIAGNOSI IN ETA PEDIATRICA:
DettagliVALORI o LIVELLI DECISIONALI
In alternativa all intervallo di riferimento VALORI o LIVELLI DECISIONALI Valori sopra o sotto i quali è raccomandabile seguire un determinato comportamento clinico: - Instaurare o modificare un regime
DettagliINVIO di un PAZIENTE al PRONTO SOCCORSO
INVIO di un PAZIENTE al PRONTO SOCCORSO Tre fattori devono essere considerati per l'invio di un paziente ricoverato in RSA al pronto Soccorso : La gravità delle patologie di cui è affetto L' efficacia
DettagliFlusso x resistenza = pressione IPERTENSIONE ARTERIOSA. Meccanismi di regolazione della pressione arteriosa
IPERTENSIONE ARTERIOSA Flusso x resistenza = pressione Gettata cardiaca x resistenze vascolari = pressione arteriosa Meccanismi di regolazione della pressione arteriosa 1) Sistema nervoso simpatico ( controllo
DettagliMORTALITÀ DOPO INFARTO MIOCARDICO ACUTO: VALUTAZIONE CON DATI CORRENTI E CON STUDI CLINICI SU BASE DI POPOLAZIONE
MORTALITÀ DOPO INFARTO MIOCARDICO ACUTO: VALUTAZIONE CON DATI CORRENTI E CON STUDI CLINICI SU BASE DI POPOLAZIONE Balzi D 1, Barchielli A 1, Virgili G 2, Paci E 3 1 Azienda Sanitaria di Firenze. 2 Azienda
DettagliOcclusioni Croniche Coronariche: nuove tecnologie
CASI CLINICI in Cardiologia Interventistica NOVENTA DI PIAVE (VE), SABATO 21 GENNAIO 2017 Guerra Elena U.O.C Cardiologia, San Donà di Piave Elena.Guerra@ulss10.veneto.it Occlusioni Croniche Coronariche:
DettagliIl RITARDO EVITABILE: 15 anni dopo
Il RITARDO EVITABILE: 15 anni dopo Il ruolo delle associazioni dei cardiopatici nel ridurre la mortalità e nel limitare il danno cardiaco nelle persone colpite da un infarto cardiaco acuto. il tempo è
DettagliPadova 13 novembre PAOLO CARRARO Laboratorio di Patologia Clinica Ospedale Sant Antonio - Padova
Padova 13 novembre 213 PAOLO CARRARO Laboratorio di Patologia Clinica Ospedale Sant Antonio - Padova D Fibrinogeno E FPA FPB D Trombina Fibrina Fibrina stabilizzata Fattore XIIIa Plasmina D-dimero POSITIVITA
DettagliMalattie dell Apparato Cardiovascolare
Corso di Laurea in Medicina Malattie dell Apparato Cardiovascolare Maurizio Anselmi Ricercatore Universita degli Studi di Verona Lezione: Ecocardiografia nell IMA Tracciato elettrocardiografico diagnostico
DettagliDott. Massimo Giammaria Cardiologia Ospedale Maria Vittoria,
Dott. Massimo Giammaria Cardiologia Ospedale Maria Vittoria, Torino Che cosa e il contropulsatore Il contropulsatore aortico o Intra-Aortic Balloon Pump o IABP e uno strumento di assistenza cardiaca temporanea
DettagliPeptidi natriuretici cerebrali: nuovi biomarkers per la diagnosi differenziale e la stratificazione di rischio della sincope
Peptidi natriuretici cerebrali: nuovi biomarkers per la diagnosi differenziale e la stratificazione di rischio della sincope Franca Dipaola Istituti Clinici di Perfezionamento Sesto S.G. (Milano) Santa
DettagliEVENTI MAGGIORI CARDIOVASCOLARI E CEREBROVASCOLARI (MACCE) A 12 ME SI DE I SOPR AVVISUTI DOPO UN RICOVERO PER ICTUS ISCHEMICO PROTOCOLLO OPERATIVO
EVENTI MAGGIORI CARDIOVASCOLARI E CEREBROVASCOLARI (MACCE) A 12 ME SI DE I SOPR AVVISUTI DOPO UN RICOVERO PER ICTUS ISCHEMICO PROTOCOLLO OPERATIVO - Definizione Per area di residenza: proporzione di eventi
Dettagliwww.slidetube.it Il nefrone è costituito dal corpuscolo renale e dal tubulo
Il nefrone è costituito dal corpuscolo renale e dal tubulo Il corpuscolo renale è formato da : a) il glomerulo arterioso b) la capsula di Bowman www.slidetube.it Zona corticale Zona midollare Dall arteria
DettagliINDICE GENERALE. CAPITOLO 1 Fondamenti di anatomia e fisiologia cardiovascolare
DAVIDE GIROLA INDICE GENERALE CAPITOLO 1 Fondamenti di anatomia e fisiologia cardiovascolare 1.1 Il cuore e la circolazione 19 1.2 Anatomia e fisiologia del miocardio 26 1.2.1 Il ciclo cardiaco 27 1.4
DettagliEPIDEMIOLOGIA CARDIOPATIA ISCHEMICA 1 CAUSA DI MORTE IN ITALIA 44% DI TUTTI I DECESSI ANNUI TOLGONO OGNI ANNO OLTRE NEGLI UOMINI E 68
1 OBIETTIVI RICONOSCERE LE PRINCIPALI PATOLOGIE CARDIOCEREBRO VASCOLARI, CHE RICHIEDONO L ATTIVAZIONE DEL SISTEMA D EMERGENZA CON UN FOCUS PARTICOLARE SU ICTUS ED IMA IDENTIFICARE IL RUOLO DEL SOCCORRITORE
DettagliFattori di rischio per Aterosclerosi: IPERTENSIONE ARTERIOSA E DISLIPIDEMIE
Fattori di rischio per Aterosclerosi: IPERTENSIONE ARTERIOSA E DISLIPIDEMIE Definizione L ipertensione arteriosa è definita da un aumento dei livelli pressori al di sopra dei valori che sono comuni nella
DettagliIL DOLORE TORACICO E GLI ESAMI DI LABORATORIO
CARDIOPATIA ISCHEMICA IL DOLORE TORACICO E GLI ESAMI DI LABORATORIO 1 PATOLOGIE COINVOLTE Sindrome coronarica acuta Pericardite Embolia polmonare Polmonite / pleurite Patologie parete toracica Aneurisma
DettagliQUESTIONARIO EDUCAZIONALE
QUESTIONARIO EDUCAZIONALE 1) Che cos è la BPCO? Una malattia dovuta alla bronchite cronica ed a ripetute infezioni polmonari Una malattia causata dalla formazioni di cicatrici dovute a ripetute bronchiti
DettagliTitolo UTILIZZO SCORRETTO DEI BIOMARCATORI:COME EVITARLO
Titolo UTILIZZO SCORRETTO DEI BIOMARCATORI:COME EVITARLO Nome relatore MARIO CAVAZZA PS e Med. D Urg. Azienda Ospedaliero Universitaria di BOLOGNA Key points: 1 L OTTICA DEL MEDICO D URGENZA 2 LO STATO
DettagliCompetenze e responsabilità dell infermiere nella preparazione e nell assistenza al paziente sottoposto ad indagini emodinamiche
Competenze e responsabilità dell infermiere nella preparazione e nell assistenza al paziente sottoposto ad indagini emodinamiche Patrizia Ansaloni Esami emodinamici programmati Esami programmati Diagnostici
DettagliPresentazione studio sperimentale CATHEDRAL nel dolore toracico acuto in Pronto Soccorso
AUSL DI FERRARA OSPEDALE DEL DELTA LAGOSANTO (FERRARA) UNITA OPERATIVA DI CARDIOLOGIA ED UTIC (Direttore G.F. Percoco) MODULO OPERATIVO DI PRONTO SOCCORSO (Direttore C. Zanotti) DIPARTIMENTO DI DIAGNOSTICA
DettagliIL PROCESSO ATEROSCLEROTICO
IL PROCESSO ATEROSCLEROTICO SVILUPPO DELL ATEROSCLEROSI PLACCA ATEROMASICA L aterosclerosi è un processo patologico nel quale il colesterolo, i detriti cellulari ed altre sostanze si accumulano all interno
DettagliAcromegalia ed Ipertensione. Bruno Raggiunti P.O. di Atri U.O. di Endocrinologia. Bari, 9 Novembre 2013
Acromegalia ed Ipertensione Bruno Raggiunti P.O. di Atri U.O. di Endocrinologia 9 Novembre 2013 Acromegalia: la storia La storia e le leggende raccontano spesso di giganti. Vedendo le loro immagini non
DettagliLA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE CON DOLORE TORACICO
LA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE CON DOLORE TORACICO Poggiardo, 12 Ottobre 2013 Relatore Inf. Marco Loderini DOLORE TORACICO Sindrome caratterizzata da sensazione dolorosa a carico del torace,
DettagliConnessioni. Le cellule cardiache sono unite tra loro da parti più ispessite del sarcolemma dette: Gap - junction
Muscolo cardiaco Le fibrocellule cardiache sono simili alle fibrocellule muscolari di tipo I (fibre rosse), ma si differenziano, infatti: Sono più piccole Non sono polinucleate Minor massa fibrillare (50%
DettagliTEST PER LA VALUTAZIONE DEI CARDIOFARMACI
TEST PER LA VALUTAZIONE DEI CARDIOFARMACI TEST PER LA VALUTAZIONE DEI CARDIOFARMACI per mezzo di questi test si possono valutare farmaci attivi su vari aspetti della funzione cardiaca farmaci attivi sulla
DettagliFisiologia Renale 8. Bilancio idro-elettrolitico III. Carlo Capelli, Fisiologia Generale e dell Esercizio Facoltà di Scienze Motorie di Verona
Fisiologia Renale 8. Bilancio idro-elettrolitico III Carlo Capelli, Fisiologia Generale e dell Esercizio Facoltà di Scienze Motorie di Verona Obiettivi Bilancio del sodio e regolazione del volume extracellulare
DettagliAllegato 1 al Decreto n. 115 del 21 aprile 2011 pag. 1/11
giunta regionale Allegato 1 al Decreto n. 115 del 21 aprile 2011 pag. 1/11 MODELLO PER L ACQUIZIONE DEI DATI RELATIVI AI PAZIENTI CON STE VALVOLARE AORTICA NELLA REGIONE DEL VENETO 1. STRUTTURA DEMINAZIONE
DettagliÈ nato. È cobas. La salute del cuore. Rivista di Attualità Diagnostiche
Rivista di Attualità Diagnostiche È nato. È cobas. E il marchio di Roche Diagnostics e firma da oggi tutti i prodotti della Diagnostica di Laboratorio e di Near Patient Testing Roche Diagnostics. 23 00042000842
DettagliLE NUOVE SFIDE DELLA SANITÀ INTEGRATIVA Michele Carpinetti. Vademecum tra cibi e diete Franco Fraioli
Periodico Trimestrale della Cassa Assistenza Sanitaria dei Quadri del Terziario, Commercio, Turismo e Servizi Vademecum tra cibi e diete Franco Fraioli Ecco le nuove frontiere della cardiologia moderna
DettagliPercorso scompenso cardiaco secondo Chronic Care nella zona montana: a che punto siamo, quali sono i problemi e quali le prospettive di sviluppo.
Percorso scompenso cardiaco secondo Chronic Care nella zona montana: a che punto siamo, quali sono i problemi e quali le prospettive di sviluppo. Scompenso cardiaco Lo scompenso cardiaco rappresenta una
DettagliRISCHIO CARDIOVASCOLARE RESIDUO NEI DIABETICI DOPO STEMI TRATTATO CON ANGIOPLASTICA CORONARICA
RISCHIO CARDIOVASCOLARE RESIDUO NEI DIABETICI DOPO STEMI TRATTATO CON ANGIOPLASTICA CORONARICA OBIETTIVI DELLO STUDIO valutare la prevalenza del diabete mellito nei pazienti con STEMI trattati con angioplastica
DettagliLa BPCO e le comorbilità. Federico Sciarra
La BPCO e le comorbilità Federico Sciarra La BPCO, essendo una malattia cronica con caratteristiche di infiammazione sistemica, facilmente coesiste con altre patologie sia acute che croniche, che influenzano
DettagliPROTOCOLLO DOLORE TORACICO
STRUTTURA COMPLESSA MEDICINA E CHIRURGIA DI ACCETTAZIONE E URGENZA PROTOCOLLO DOLORE TORACICO Position Paper ANMCO SIMEU 2009 Pagina 1 DEFINIZIONE Si definisce dolore toracico qualsiasi dolore, dalla base
DettagliAspetti organizzativi, attrezzature, monitoraggio e indicatori
Aspetti organizzativi, attrezzature, monitoraggio e indicatori Aspetti organizzativi I posti letto dell OBI devono essere integrati logisticamente al Pronto Soccorso e/o alla Medicina d Urgenza. Deve essere
DettagliNuova nota 13 link ufficiale.
La nuova NOTA 13 Nuova nota 13 link ufficiale http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/content/nota-13 Testo esplicativo La tabella uso statine Carta rischio caratteristiche della nuova nota 13 rispetto alla
DettagliPATOLOGIA CELLULARE LESIONI LETALI
PATOLOGIA CELLULARE LESIONI LETALI Chandrasoma Taylor: Concise Pathology DANNO CELLULARE REVERSIBILE E IRREVERSIBILE Risposta cellulare da stress La denaturazione proteica induce la sintesi di
DettagliSabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche
AGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO MEDICI DI MEDICINA GENERALE Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche Responsabile del corso Dr. : Tesei Fiorenzo
DettagliLA RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA. Dr.Paolo Musso Responsabile Servizio di Riabilitazione Cardiologica Maria Pia Hospital
LA RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA Dr.Paolo Musso Responsabile Servizio di Riabilitazione Cardiologica Maria Pia Hospital L OMS ha definito la Riabilitazione Cardiologica: Somma d interventi richiesti per
DettagliBroncopneumopatia Cronica Ostruttiva e Malattia Cardiovascolare
V Giornata Mondiale BPCO 15 novembre 2006 Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva Prof. Massimo Santini M.D., FESC, FACC Dipartimento Cardiovascolare Ospedale S. Filippo Neri Roma Coinvolgimento Cardiaco
DettagliPROTEINURIA Filtrato glomerulare Eliminazione di: (>150 mg/die) Tubuli renali mg/dl g/24 h - Proteine plasmatiche 99% riassorbito nel tubu
Le Proteinurie Simona Brambilla Laboratorio Analisi 31 marzo 2011 - Istituto Clinico Humanitas, IRCCS Rozzano, Milano PROTEINURIA Filtrato glomerulare Eliminazione di: (>150 mg/die) Tubuli renali 10-25
DettagliIl paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica
Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica I miei riferimenti per questa relazione: le linee-guida nazionali e internazionali Clinical Practice Guidelines
Dettagliaggiustamenti respiratori durante l esercizio fisico
aggiustamenti respiratori durante l esercizio fisico 1 generalita durante l esercizio fisico aumento consumo O 2 e produzione CO 2 e calore e necessario portare piu O 2 ai tessuti e rimuovere piu CO 2
DettagliLe malattie delle arterie coronariche Aspetti assuntivi. Congresso A.I.M.A.V Milano, 13 Ottobre 2009
Le malattie delle arterie coronariche Aspetti assuntivi Dott Claudio Iori Dott. Claudio Iori Congresso A.I.M.A.V Milano, 13 Ottobre 2009 Agenda Aspetti generali che influenzano la valutazione dei rischi
DettagliLe Malattie Cardiovascolari:
Le Malattie Cardiovascolari: -le proporzioni del problema - il substrato biologico Prof. Plinio Fabiani 23/10/2008 Interesse sulle malattie CV Le malattie cardiovascolari costituiscono la causa più importante
DettagliSeconda sessione: I risultati del progetto della regione Emilia-Romagna IMPATTO DELLA CARDIO-TC NEL PERCORSO ASSISTENZIALE.
Seconda sessione: I risultati del progetto della regione Emilia-Romagna IMPATTO DELLA CARDIO-TC NEL PERCORSO ASSISTENZIALE Vincenzo Russo Dottorato in scienze pneumo-cardio cardio-toraciche Dipartimento
DettagliEDEMA POLMONARE ACUTO
EDEMA POLMONARE ACUTO L edema polmonare acuto è un importante emergenza medica caratterizzata dall infiltrazione di liquidi nel parenchima polmonare. Prof R. Calabrò Cattedra di Cardiologia Seconda Universita
DettagliCentro Biotecnologie AORN A Cardarelli Napoli, 7 Aprile Dott.ssa Chiara Sepe U.O. Cardioliogia Riabilitativa AORN «A.
Centro Biotecnologie AORN A Cardarelli Napoli, 7 Aprile 2016 Dott.ssa Chiara Sepe U.O. Cardioliogia Riabilitativa AORN «A. Cardarelli» La sottoscritta Sepe Chiara in qualità di relatore all evento CONGRESSO
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI FOGGIA II MEDICINA UNIVERSITARIA SINDROME CORONARICA ACUTA. Docente: Prof. Gaetano SERVIDDIO
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FOGGIA II MEDICINA UNIVERSITARIA SINDROME CORONARICA ACUTA Docente: Prof. Gaetano SERVIDDIO CENNI DI ANATOMIA SISTEMA ARTERIOSO Entrambe le coronarie, destra e sinistra, prendono
DettagliIPERTENSIONE ARTERIOSA E RISCHIO CARDIOVASCOLARE INQUADRAMENTO FISIOPATOLOGICO E CLINICO DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE GLOBALE NEL PAZIENTE IPERTESO
IPERTENSIONE ARTERIOSA E CARDIOVASCOLARE INQUADRAMENTO FISIOPATOLOGICO E CLINICO DEL CARDIOVASCOLARE GLOBALE NEL PAZIENTE IPERTESO www.fisiokinesiterapia.biz Definizioni e classificazione dei livelli di
DettagliTraining in Trombosi Società Italiana per lo Studio dell Emostasi e della Trombosi. Introduzione. Cremona settembre 2016
Training in Trombosi Società Italiana per lo Studio dell Emostasi e della Trombosi Cremona 19-23 settembre 2016 Introduzione Anna Falanga Ospedale Papa Giovanni XXIII Bergamo www.siset.org Chi Siamo S
DettagliIntroduzione alla Metodologia Clinica
Introduzione alla Metodologia Clinica Premessa: Una buona attività clinica dipende dalla applicazione di un insieme di principi e di regole che indicano al medico la condotta da tenere nelle varie circostanze
DettagliQUALI NOVITA NELLE RECENTI LINEE GUIDA DELLA INSUFFICIENZA CARDIACA?
QUALI NOVITA NELLE RECENTI LINEE GUIDA DELLA INSUFFICIENZA CARDIACA? Dott. Cesare Albanese si dichiara assenza di conflitto di interessi LE PRINCIPALI NOVITA RISPETTO ALLE LINEE GUIDA ESC DEL 2012 (I)
DettagliAttività elettrica del cuore
a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Attività elettrica del cuore 16/3/2006 Elettrofisiologia Esperimenti di Galvani (fine del XVIII sec.) sulla contrazione del muscolo
DettagliINSUFFICIENZA RENALE ACUTA. Classificazione. Prerenale. Post-renale. Renale
INSUFFICIENZA RENALE ACUTA Improvvisa e grave compromissione di funzionalità renale Accumulo acuto di liquidi e sostanze tossiche nel sangue Sovraccarico acuto e uremia Classificazione 1) Prerenale :una
DettagliComorbosità CIRS (Cumulative illness Rating Scale) IDS (Index of Disease Severity) CCI (Charlson Comorbidity index)
Comorbosità CIRS (Cumulative illness Rating Scale) IDS (Index of Disease Severity) CCI (Charlson Comorbidity index) Epidemiologia della multimorbosità nell anziano Riguarda 1/4 della popolazione generale
DettagliPatologie dell apparato cardiocircolatorio
Patologie dell apparato cardiocircolatorio Sofferenza cardiaca Ischemia Il cuore, come tutti le parti del corpo, ha bisogno di sangue per poter funzionare. L'apporto di sangue è assicurato da due arterie
Dettagli18. E E cambiato qualcosa nel modo di definire e classificare l infarto l
12.Perché il dolore coronarico e quello esofageo si assomigliano? 13.Quali sono le malattie esofagee causa di dolore? Perché alcune patologie esofagee danno dolore toracico ed altre no? 14.Qual è l epidemiologia
DettagliIl Diabete come fattore di rischio per le malattie cardiovascolari
SANT ALBINO Giovedì 14 Aprile 2016 Centro Civico Giornata di screening metabolico multifattoriale ad indirizzo cardiovascolare Il Diabete come fattore di rischio per le malattie cardiovascolari Dott. Luigi
DettagliINDICAZIONI ALLA RIVASCOLARIZZAZIONE
www.fisiokinesiterapia.biz INDICAZIONI ALLA RIVASCOLARIZZAZIONE Dei paz ricoverati nella nostra Unità di Riabilitazione dal 2001 al 2006 il 39% erano pazienti con anmnesi positiva per recente IMA (tra
DettagliDomanda 1: Che cosa fate? MODULO 1 Paziente n.1n Donna di 59 anni.
1 n n Donna di 59 anni. Domanda 1: Che cosa fate? Ipertensione lieve in trattamento con Ca-antagonisti. Familiarità positiva per cardiopatia ischemica in età giovanile (padre e zio paterno) si presenta
DettagliPATOLOGIE DELL AORTA
PATOLOGIE DELL AORTA LE ISCHEMIE MESENTERICHE EMBOLIA: Occlusione acuta soprattutto in pazienti cardiopatici con disturbi del ritmo o alterazioni valvolari reumatiche. L'EMBOLO si arresta dove il calibro
DettagliLA SINDROME CORONARICA ACUTA PERCORSO TERRITORIALE
LA SINDROME CORONARICA ACUTA PERCORSO TERRITORIALE Nelle emergenze/urgenze territoriali di pazienti con dolore toracico suggestivo di ischemia è importante effettuare una diagnosi precoce di danno del
DettagliLinee guida nell utilizzo dei marcatori di lesione miocardica
88 Riv Med Lab - JLM, Vol. 2, S.1, 2001 Linee guida nell utilizzo dei marcatori di lesione miocardica P. Cappelletti, D. Rubin Laboratorio di Patologia Clinica, Dipartimento di Medicina di Laboratorio,
DettagliAllegato III Modifiche al riassunto delle caratteristiche del prodotto e al foglio illustrativo
Allegato III Modifiche al riassunto delle caratteristiche del prodotto e al foglio illustrativo Nota: le modifiche di questo riassunto delle caratteristiche del prodotto e del foglio illustrativo sono
DettagliUna stretta al cuore FRONTEGGIARE.
Una stretta al cuore FRONTEGGIARE i rischi della cardiopatia ischemica www.zentiva.it www.teamsalute.it Cap.1 STRADA SBARRATA Ero all angolo, non potevo far finta di nulla né fuggire: c era una sola strada
DettagliDott. Giovanni Ferrari
Manifestazioni cardiache delle malattie neurologiche acute Comobrain Ottobre 2009 Dott. Giovanni Ferrari Dimensioni del problema George Khechinashvili, 2002 Analisi multivariata della mortalità
DettagliIpereosinofilie e Mastocitosi: problematiche cliniche
Prima Giornata Fiorentina dedicata ai pazienti con malattie mieloproliferative croniche Venerdì 15 aprile 2011 Ipereosinofilie e Mastocitosi: problematiche cliniche Lisa Pieri Università degli Studi di
DettagliCAUSE DI STRESS CELLULARE
CAUSE DI STRESS CELLULARE STRESS CELLULARE PERTURBAZIONE DELL OMEOSTASI CELLULARE =DANNO DIFESA ADATTAMENTO EVOLUZIONE CAUSA DI PERDITA DI INTEGRITA /FUNZIONE NELLE MACROMOLECOLE CELLULARI CAUSA CHIMICA
DettagliFarmaci antipertensivi
Farmaci antipertensivi Propanololo (β1-β2) Metoprololo (β1) Atenololo (β1) Nebivololo (β1 + ΝΟ) ACE-inibitori Diminuzione della pressione arteriosa Captopril Enalapril Lisinopril Effetti avversi dei
DettagliTCMS CORONARICA Dott. Mauro Di Roma
APPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA DELLE TECNICHE DI IMAGING E LIMITI DELLE METODICHE TCMS CORONARICA Dott. Mauro Di Roma CORONARO-TC Tecnica di imaging non invasiva dell albero coronarico e delle strutture cardiache
DettagliINSUFFICIENZA RENALE CRONICA ASPETTI ASSICURATIVI
Associazione Italiana di Medicina dell Assicurazione Vita, Malattia e Danni alla Persona Milano 6 ottobre 2015 GIORNATA DI FORMAZIONE SULL ASSUNZIONE DEL RISCHIO E LA GESTIONE DEI SINISTRI INSUFFICIENZA
Dettagli( ) %'!"#$%!&'(!)*%%+!,-.$%!$/ $%!&.$%!*# 0 # $, $%!-'(!)"$& +1 (( (!)*%%!"(!!($%!&(
!"##"$!"!" %""!&"' ) %'!"#$%!&'!)*%%+!,-.$%!$/ $%!&.$%!*# 0 # $, $%!-'!)"$& +1!)*%%!"!!$%!&!,-.$%!$/ $%!&.$%!*# 2*+## $!!"!"! ""!&"*#,-!*! 1/3 4 56 78!9#7 # 6 1#/ 3 ' *,,!:%"$%!- 6 / #6,*)$!*;$:%"$%!-'
DettagliENZIMI. Un enzima è un catalizzatore (acceleratore) di reazioni biologiche.
ENZIMI ENZIMI Un enzima è un catalizzatore (acceleratore) di reazioni biologiche. Catalizzatore = sostanza in grado di accelerare lo svolgimento di una reazione chimica e quindi di aumentarne la sua velocità,
Dettaglihs-crp ed MPO: Punto di vista del Clinico
hs-crp ed MPO: Punto di vista del Clinico IL LABORATORIO NELLE URGENZE ED EMERGENZE Roma, 2-3 Ottobre 2009 Riccardo Morgagni Cardiologia Università Tor Vergata Roma Contesto clinico Sindromi Coronariche
DettagliEsperienza professionale
Curriculum Vitae Europass Informazioni personali Nome(i) / Cognome(i) Indirizzo(i) Maria, Pia POPOLIZIO 76, Via Mazzini Alvignanello (CE) Telefono(i) 0823863626 Cellulare: 3293172143 Fax Cittadinanza italiana
DettagliLa strategia diagnostica: stratificazione di rischio e i percorsi. Ivo Casagranda
La strategia diagnostica: stratificazione di rischio e i percorsi Ivo Casagranda The acute care process in the Emergency Department O. U. WARD Emergency Care Seriously ill and injured patients Triage (main
DettagliTerapia dell insufficienza cardiaca acuta in Cure Intense
Terapia dell insufficienza cardiaca acuta in Cure Intense Dr. med. Gabriele Casso Servizio Anestesia e Cure intense Congresso infermieristico 19 novembre 2011 Terapia Insufficienza cardiaca acuta in terapia
DettagliCASE REPORT FORM. Progetto SLOT MAscINE ARRUOLAMENTO. Data / / CENTRO PAZIENTE. data / / Compilata da
1 Progetto SLOT MAscINE (Sorveglianza LOngitidinale e Tipizzazione delle MAlattie e Sindromi Cardio-cerebrovascolari Ischemiche Negli Emofilici) CASE REPORT FORM ARRUOLAMENTO Data / / 2 DATI ANAGRAFICI
DettagliSINDROME DA ANTICORPI ANTI-FOSFOLIPIDI
SINDROME DA ANTICORPI ANTI-FOSFOLIPIDI Malattia caratterizzata da trombosi arteriose e/o venose ricorrenti, aborti ripetuti, trombocitopenia,, in associazione a titoli medio-alti di anticorpi anti-fosfolipidi
DettagliCome migliorare le performances
Come migliorare le performances La registrazione dei dati e la gestione delle patologie croniche Sono i metodi per migliorare gli outcomes del Progetto Qualità Le più importanti delle patologie croniche
DettagliAPPROCCIO DIETETICO NEL PAZIENTE CON INSUFFICIENZA RENALE CRONICA. Dott.ssa Maria Paola Rescio Università Campus Bio Medico di Roma
APPROCCIO DIETETICO NEL PAZIENTE CON INSUFFICIENZA RENALE CRONICA Dott.ssa Maria Paola Rescio Università Campus Bio Medico di Roma L INSUFFICIENZA RENALE CRONICA sindrome a genesi multipla: decorso cronico
DettagliLO SHOCK ANAFILATTICO
LO SHOCK ANAFILATTICO LO SHOCK - DEFINIZIONE Si definisce come una grave e diffusa alterazione della perfusione tessutale, che determina danno e morte cellulare GLI SHOCK - CLASSIFICAZIONE 1. IPOVOLEMICO
Dettagli