Tavola di mobilità: esempio

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Tavola di mobilità: esempio"

Transcript

1 Tavola di mobilità: esempio Destinazione sociale Origine sociale Classe superiore Classe media Classe inferiore Totale Classe superiore Classe media Classe inferiore Totale Tavola di mobilità Una tavola di mobilità classifica i membri di una data società in base alla loro origine sociale e alla loro destinazione sociale, in modo da stabilire quanti individui appartengono a ciascuna delle possibili combinazioni origine-destinazione 1

2 Tavola di mobilità Nell esempio possiamo vedere che 160 individui sono nati nella classe superiore e lì sono rimasti anche dopo essere transitati alla vita adulta Altri 200 individui hanno avuto origine nella classe inferiore ma poi, nel corso della vita adulta, sono ascesi alla classe media E così via Immobilità sociale È la somma degli individui che, nel corso della vita adulta, hanno conseguito una posizione sociale identica a quella della propria famiglia di origine Nell esempio, 160 sono rimasti «immobili» nella classe superiore, 150 nella classe media e 250 nella classe inferiore Complessivamente, dunque, 560 individui su hanno mantenuto la propria posizione sociale di origine, dando luogo a un tasso complessivo di immobilità sociale pari a 56% 2

3 Mobilità sociale Tutti gli individui che non sono immobili sono, ovviamente, mobili e, nella tavola di mobilità, sono rappresentati dalle combinazioni originedestinazione in cui la posizione sociale di origine è diversa da quella di destinazione Nell esempio questi individui sono 440 su 1.000, equivalenti a un tasso complessivo di mobilità sociale pari a 44% Mobilità ascendente Comprende tutti i movimenti nello spazio sociale che implicano un miglioramento della propria condizione Nell esempio risultano mobili in senso ascendente = 340 individui, corrispondenti a un tasso complessivo di mobilità ascendente pari a 34% 3

4 Mobilità discendente Comprende tutti i movimenti nello spazio sociale che implicano un peggioramento della propria condizione Nell esempio risultano mobili in senso discendente = 100 individui, corrispondenti a un tasso complessivo di mobilità discendente pari a 10% Scenari ipotetici Per interpretare il tasso complessivo di mobilità sociale osservato è utile metterlo in relazione con i tassi complessivi di mobilità sociale che la società oggetto di studio avrebbe esibito in due scenari ipotetici: quello di massima ereditarietà sociale quello di perfetta uguaglianza delle opportunità di mobilità sociale 4

5 Massima ereditarietà sociale Il primo scenario è quello in cui l origine sociale esercita la maggiore influenza possibile sulle opportunità di mobilità sociale date le distribuzioni osservate delle origini e delle destinazioni sociali Nell esempio, a questo scenario corrisponde un tasso complessivo di mobilità pari a 18% Perfetta uguaglianza delle opportunità di mobilità sociale Il secondo scenario corrisponde alla situazione in cui tutti i membri della società oggetto di studio hanno qualunque sia la loro origine sociale esattamente le stesse possibilità di occupare le posizioni di destinazione disponibili in un dato momento Questo scenario equivale al modello di indipendenza statistica fra origine e destinazione Nell esempio, a questo scenario corrisponde un tasso complessivo di mobilità pari a 66,6% 5

6 Tasso netto di mobilità sociale Se confrontiamo il tasso complessivo di mobilità sociale osservato nel nostro esempio (44%) con gli analoghi tassi previsti nelle situazioni di massima chiusura sociale (18%) e massima fluidità sociale (66,6%), possiamo concludere che il tasso osservato si situa circa a metà fra questi due valori ideali; infatti: (44 18) / (66,6 18) = 53% Tasso netto di mobilità sociale Questa percentuale rappresenta il tasso netto di mobilità sociale e, in generale, può assumere valori compresi fra zero (corrispondente allo scenario di massima ereditarietà sociale) e cento (equivalente allo scenario di perfetta uguaglianza delle opportunità di mobilità sociale) 6

7 Coefficienti di uguaglianza Il tasso netto di mobilità sociale rappresenta un utile indicatore sintetico del grado in cui i membri di una data società considerati complessivamente si muovono fra le diverse posizioni sociali disponibili, ma non ci dice nulla sui modi e la misura in cui le opportunità di compiere tali movimenti variano a seconda della posizione di origine Coefficienti di uguaglianza Per descrivere questo aspetto del fenomeno, in primo luogo è opportuno calcolare i coefficienti di uguaglianza u ij Ogni coefficiente u ij esprime il rapporto fra la probabilità di accedere alla posizione j posseduta dai figli della posizione i e la probabilità di rimanere nella posizione j posseduta dai figli della posizione j 7

8 Coefficienti di uguaglianza Quando i soggetti provenienti dalla posizione i e quelli provenienti dalla posizione j hanno esattamente le stesse opportunità di stabilirsi, nel corso della vita adulta, nella posizione di destinazione j, allora il corrispondente coefficiente di uguaglianza assume valore 1 Coefficienti di uguaglianza Al contrario, quando i soggetti provenienti dalla posizione j hanno una certa probabilità di stabilirsi nella posizione di destinazione j, mentre quelli provenienti dalla posizione i non ne hanno alcuna, allora il coefficiente di uguaglianza assume un valore pari a zero 8

9 Coefficienti di uguaglianza Nella maggior parte dei casi i coefficienti di uguaglianza assumono valori compresi fra zero e uno, esprimendo così diversi livelli di disuguaglianza delle opportunità di mobilità sociale Coefficienti di uguaglianza: esempio Destinazione sociale Origine sociale Classe superiore Classe media Classe inferiore Classe superiore 0,30 0,10 Classe media 0,38 0,40 Classe inferiore 0,13 0,80 Media 0,22 0,49 0,20 9

10 Coefficienti di uguaglianza Oltre ai singoli coefficienti di uguaglianza u ij, la tabella precedente riporta i valori medi (geometrici) di tali coefficienti per ciascuna delle possibili posizioni di destinazione, che indichiamo con il simbolo u j Coefficienti di uguaglianza Questi valori dicono che, nella società presa a esempio, l accesso alla classe media è quello meno disuguale (0,49), mentre gli accessi alla classe superiore e a quella inferiore sono caratterizzati da livelli di disuguaglianza medi elevati e molto simili fra loro (0,22 e 0,20) 10

11 Indice di fluidità sociale Il grado complessivo di fluidità sociale presente in una data società può essere espresso mediante una misura riassuntiva che esprime il livello medio di uguaglianza di accesso alle diverse destinazioni sociali osservato ponendo a confronto tutte le possibili coppie di origini sociali Indice di fluidità sociale Questa misura, che chiameremo indice di fluidità sociale, equivale alla media geometrica dei coefficienti di uguaglianza medi u j L indice di fluidità sociale può assumere valori compresi fra zero (corrispondente alla situazione di massima disuguaglianza delle opportunità) e uno (corrispondente alla situazione di perfetta uguaglianza delle opportunità) 11

12 Indice di fluidità sociale Nell esempio l indice di fluidità sociale assume un valore pari a 0,28: ciò significa che, in media, i soggetti provenienti da origini sociali diverse hanno solo tre probabilità su dieci di godere delle stesse opportunità di mobilità sociale 12

LEZIONI LINCEE DI ECONOMIA

LEZIONI LINCEE DI ECONOMIA LEZIONI LINCEE DI ECONOMIA ALESSANDRO CAVALLI CRISI E MOBILITA SOCIALE MILANO 18 MARZO 2013 QUALCHE NOZIONE La mobilità sociale indica lo spostamento di individui o gruppi all interno della società vista

Dettagli

Indice della lezione. Incertezza e rischio: sinonimi? Le Ipotesi della Capital Market Theory UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PARMA FACOLTA DI ECONOMIA

Indice della lezione. Incertezza e rischio: sinonimi? Le Ipotesi della Capital Market Theory UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PARMA FACOLTA DI ECONOMIA UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PRM FCOLT DI ECONOMI Indice della lezione Corso di Pianificazione Finanziaria Introduzione al rischio Rischio e rendimento per titoli singoli La Teoria di Portafoglio di Markowitz

Dettagli

Il metodo della regressione

Il metodo della regressione Il metodo della regressione Consideriamo il coefficiente beta di una semplice regressione lineare, cosa significa? È una differenza tra valori attesi Anche nel caso classico di variabile esplicativa continua

Dettagli

Modulo di Statistica e Tecnologia (Dott. Giorgio Poletti

Modulo di Statistica e Tecnologia (Dott. Giorgio Poletti Laurea in Scienze dell Educazione Insegnamento di Pedagogia Sperimentale (Prof. Paolo Frignani) Modulo di Statistica e Tecnologia (Dott. Giorgio Poletti giorgio.poletti@unife.it) MEDIA aritmetica semplice

Dettagli

Analisi della relazione fra due variabili qualitative Esercizi svolti

Analisi della relazione fra due variabili qualitative Esercizi svolti Analisi della relazione fra due variabili qualitative Esercizi svolti ESERCIZIO 1 La seguente tabella a doppia entrata illustra la relazione fra la situazione sentimentale attuale (assunta come variabile

Dettagli

equazione della popolazione o bilancio demografico:

equazione della popolazione o bilancio demografico: La dimensione della popolazione Consideriamo un conto corrente bancario: il saldo (fenomeno statico) è riferito ad un certo istante, ad es. inizio anno. Nel corso dell anno si verificano entrate ed uscite

Dettagli

Statistica ARGOMENTI. Calcolo combinatorio

Statistica ARGOMENTI. Calcolo combinatorio Statistica ARGOMENTI Calcolo combinatorio Probabilità Disposizioni semplici Disposizioni con ripetizione Permutazioni semplici Permutazioni con ripetizioni Combinazioni semplici Assiomi di probabilità

Dettagli

Esercitazioni di statistica

Esercitazioni di statistica Esercitazioni di statistica Misure di associazione: Indipendenza assoluta e in media Stefania Spina Universitá di Napoli Federico II stefania.spina@unina.it 22 ottobre 2014 Stefania Spina Esercitazioni

Dettagli

SCOPO DELL ANALISI DI CORRELAZIONE

SCOPO DELL ANALISI DI CORRELAZIONE CORRELAZIONE 1 SCOPO DELL ANALISI DI CORRELAZIONE STUDIARE LA RELAZIONE TRA DUE VARIABILI X E Y 2 diagrammi di dispersione un diagramma di dispersione (o grafico di dispersione) èuna rappresentazione grafica

Dettagli

REGRESSIONE E CORRELAZIONE

REGRESSIONE E CORRELAZIONE REGRESSIONE E CORRELAZIONE Nella Statistica, per studio della connessione si intende la ricerca di eventuali relazioni, di dipendenza ed interdipendenza, intercorrenti tra due variabili statistiche 1.

Dettagli

Istituzioni di Statistica e Statistica Economica

Istituzioni di Statistica e Statistica Economica Istituzioni di Statistica e Statistica Economica Università degli Studi di Perugia Facoltà di Economia, Assisi, a.a. 2013/14 Esercitazione n. 1 A. I dati riportati nella seguente tabella si riferiscono

Dettagli

Indici di eterogeneità e di concentrazione

Indici di eterogeneità e di concentrazione Indici di eterogeneità e di concentrazione Dario Malchiodi e Anna Maria Zanaboni 12 gennaio 2016 1 Indici di eterogeneità Nel caso di variabili qualitative nominali la varianza e gli altri indici da essa

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione PESCA Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore della pesca; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto

Dettagli

Misure di diversità tra unità statistiche. Loredana Cerbara

Misure di diversità tra unità statistiche. Loredana Cerbara Misure di diversità tra unità statistiche Loredana Cerbara LA DISTANZA IN STATISTICA In statistica la distanza ha un significato diverso da quello che si può intuire in altre discipline, dove, peraltro,

Dettagli

Appendice:Materiali e metodi

Appendice:Materiali e metodi APPENDICE Appendice:Materiali e metodi FONTE DEI DATI I dati di mortalità,sono stati forniti dal Data Base delle denunce di morte che è gestito dall organo strumentale della Regione Lazio in materia sanitaria:

Dettagli

L indagine campionaria Lezione 3

L indagine campionaria Lezione 3 Anno accademico 2007/08 L indagine campionaria Lezione 3 Docente: prof. Maurizio Pisati Variabile casuale Una variabile casuale è una quantità discreta o continua il cui valore è determinato dal risultato

Dettagli

Capitolo 12. Suggerimenti agli esercizi a cura di Elena Siletti. Esercizio 12.1: Suggerimento

Capitolo 12. Suggerimenti agli esercizi a cura di Elena Siletti. Esercizio 12.1: Suggerimento Capitolo Suggerimenti agli esercizi a cura di Elena Siletti Esercizio.: Suggerimento Per verificare se due fenomeni sono dipendenti in media sarebbe necessario confrontare le medie condizionate, in questo

Dettagli

STATISTICA: esercizi svolti sulla DIPENDENZA IN MEDIA

STATISTICA: esercizi svolti sulla DIPENDENZA IN MEDIA STATISTICA: esercizi svolti sulla DIPEDEZA I MEDIA 1 1 LA DIPEDEZA I MEDIA 2 1 LA DIPEDEZA I MEDIA 1. La popolazione in migliaia di unità occupata in Piemonte nel 1985 per reddito annuo Y (migliaia di

Dettagli

le scale di misura scala nominale scala ordinale DIAGNOSTICA PSICOLOGICA lezione si basano su tre elementi:

le scale di misura scala nominale scala ordinale DIAGNOSTICA PSICOLOGICA lezione si basano su tre elementi: DIAGNOSTICA PSICOLOGICA lezione! Paola Magnano paola.magnano@unikore.it si basano su tre elementi: le scale di misura sistema empirico: un insieme di entità non numeriche (es. insieme di persone; insieme

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione SERVIZI ALLE IMPRESE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dei servizi alle imprese; come misura dell attività

Dettagli

Primo modulo: Aritmetica

Primo modulo: Aritmetica Primo modulo: Aritmetica Obiettivi 1. ordinamento e confronto di numeri;. riconoscere la rappresentazione di un numero in base diversa dalla base 10; 3. conoscere differenza tra numeri razionali e irrazionali;

Dettagli

A proposito di valutazione scolastica

A proposito di valutazione scolastica A proposito di valutazione scolastica Livello scolare: 2 biennio Abilità interessate Identificare situazioni che richiedono di rilevare lo stesso carattere su una unità statistica formata da 2 elementi,

Dettagli

Esercitazioni di Statistica

Esercitazioni di Statistica Esercitazioni di Statistica Stima Puntuale Prof. Livia De Giovanni statistica@dis.uniroma.it Esercizio In ciascuno dei casi seguenti determinare quale tra i due stimatori S e T per il parametro θ è distorto

Dettagli

RETI DI TELECOMUNICAZIONE

RETI DI TELECOMUNICAZIONE RETI DI TELECOMUNICAZIONE Modelli delle Sorgenti di Traffico Generalità Per la realizzazione di un modello analitico di un sistema di telecomunicazione dobbiamo tenere in considerazione 3 distinte sezioni

Dettagli

a b a : b Il concetto di rapporto

a b a : b Il concetto di rapporto 1 Il concetto di rapporto DEFINIZIONE. Il rapporto fra due valori numerici a e b è costituito dal loro quoziente; a e b sono i termini del rapporto, il primo termine si chiama antecedente, il secondo si

Dettagli

Prof. Anna Paola Ercolani (Università di Roma) Lez Indicatori di dispersione

Prof. Anna Paola Ercolani (Università di Roma) Lez Indicatori di dispersione Consentono di descrivere la variabilità all interno della distribuzione di requenza tramite un unico valore che ne sintetizza le caratteristiche CAMPO DI VARIAZIONE DIFFERENZA INTERQUARTILE SCOSTAMENTO

Dettagli

Associazione tra caratteri quantitativi: gli indici di correlazione

Associazione tra caratteri quantitativi: gli indici di correlazione Associazione tra caratteri quantitativi: gli indici di correlazione Per correlazione si intende una relazione tra due variabili tale che a ciascun valore della prima variabile corrisponda con una certa

Dettagli

MATEMATICA E STATISTICA CORSO B PROF. MARCO ABATE. 23 novembre 2006

MATEMATICA E STATISTICA CORSO B PROF. MARCO ABATE. 23 novembre 2006 MATEMATICA E STATISTICA CORSO B PROF. MARCO ABATE PRIMO COMPITINO FILA A SOLUZIONI 3 novembre 006. Parte I Esercizio.. Se 99 < x < 0 e 9 < y

Dettagli

( ) le colonne della matrice dei coefficienti, con. , risulta A 3 = A 1 + 4A 2 + 4A 5, A 4 = A 1 + A 2,

( ) le colonne della matrice dei coefficienti, con. , risulta A 3 = A 1 + 4A 2 + 4A 5, A 4 = A 1 + A 2, 1 Elementi di Analisi Matematica e Ricerca Operativa prova del 6 luglio 2016 1) Discutere il seguente problema di Programmazione Lineare: Trovare il massimo di p x 1, x 2, x 3, x 4 # x 2 + 4 x 3 + x 4

Dettagli

SOTTOSPAZI E OPERAZIONI IN SPAZI DIVERSI DA R n

SOTTOSPAZI E OPERAZIONI IN SPAZI DIVERSI DA R n SPAZI E SOTTOSPAZI 1 SOTTOSPAZI E OPERAZIONI IN SPAZI DIVERSI DA R n Spazi di matrici. Spazi di polinomi. Generatori, dipendenza e indipendenza lineare, basi e dimensione. Intersezione e somma di sottospazi,

Dettagli

Principi di analisi causale Lezione 4

Principi di analisi causale Lezione 4 Anno accademico 2007/08 Principi di analisi causale Lezione 4 Docente: prof. Maurizio Pisati Stima di effetti causali Supponiamo di volere stimare l effetto esercitato dalla variabile causale di interesse

Dettagli

Fondamenti e didattica di Matematica Finanziaria

Fondamenti e didattica di Matematica Finanziaria Fondamenti e didattica di Matematica Finanziaria Silvana Stefani Piazza dell Ateneo Nuovo 1-20126 MILANO U6-368 silvana.stefani@unimib.it SILSIS 1 Unità 3 Tassi equivalenti Tassi effettivi e nominali Capitalizzazione

Dettagli

PROCEDURE/TECNICHE DI ANALISI / MISURE DI ASSOCIAZIONE A) ANALISI DELLA VARIANZA

PROCEDURE/TECNICHE DI ANALISI / MISURE DI ASSOCIAZIONE A) ANALISI DELLA VARIANZA PROCEDURE/TECNICHE DI ANALISI / MISURE DI ASSOCIAZIONE A) ANALISI DELLA VARIANZA PROCEDURA/TECNICA DI ANALISI DEI DATI SPECIFICAMENTE DESTINATA A STUDIARE LA RELAZIONE TRA UNA VARIABILE NOMINALE (ASSUNTA

Dettagli

Università del Piemonte Orientale. Corso di laurea in biotecnologie. Corso di Statistica Medica. Le distribuzioni teoriche di probabilità.

Università del Piemonte Orientale. Corso di laurea in biotecnologie. Corso di Statistica Medica. Le distribuzioni teoriche di probabilità. Università del Piemonte Orientale Corso di laurea in biotecnologie Corso di Statistica Medica Le distribuzioni teoriche di probabilità. La distribuzione di probabilità binomiale Corso di laurea in biotecnologie

Dettagli

Il flussi turistici di Montepulciano nel 2014

Il flussi turistici di Montepulciano nel 2014 Il flussi turistici di Montepulciano nel 2014 1 Il mercato turistico di Montepulciano nel 2014 (Elaborazione CST su dati parziali Amministrazione Provinciale di Siena) Premessa Le informazioni e i dati

Dettagli

Lezioni di Statistica del 15 e 18 aprile Docente: Massimo Cristallo

Lezioni di Statistica del 15 e 18 aprile Docente: Massimo Cristallo UIVERSITA DEGLI STUDI DI BASILICATA FACOLTA DI ECOOMIA Corso di laurea in Economia Aziendale anno accademico 2012/2013 Lezioni di Statistica del 15 e 18 aprile 2013 Docente: Massimo Cristallo LA RELAZIOE

Dettagli

Esercitazioni di Algebra e Geometria

Esercitazioni di Algebra e Geometria Esercitazioni di Algebra e Geometria Anno Accademico 2010 2011 Dott.ssa Elisa Pelizzari e-mail elisa.peli@libero.it Esercitazioni: lunedì 14.30 16.30 venerdì 14.30 16.30 Ricevimento studenti: venerdì 13.30

Dettagli

CORSO ZERO DI MATEMATICA

CORSO ZERO DI MATEMATICA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTÀ DI ARCHITETTURA CORSO ZERO DI MATEMATICA RADICALI Dr. Erasmo Modica erasmo@galois.it LE RADICI Abbiamo visto che l insieme dei numeri reali è costituito da tutti

Dettagli

Ulteriori applicazioni del test del Chi-quadrato (χ 2 )

Ulteriori applicazioni del test del Chi-quadrato (χ 2 ) Ulteriori applicazioni del test del Chi-quadrato (χ 2 ) Finora abbiamo confrontato con il χ 2 le numerosità osservate in diverse categorie in un campione con le numerosità previste da un certo modello

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione AGRICOLTURA Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il peso del settore dell agricoltura si è ridotto rispetto a qualche decennio fa, ma in alcuni territori rappresenta ancora

Dettagli

Introduzione al rischio, rendimento e costo opportunità del capitale

Introduzione al rischio, rendimento e costo opportunità del capitale Introduzione al rischio, rendimento e costo opportunità del capitale Nozione di Costo Opportunità del Capitale Il rendimento che i finanziatori otterrebbero impiegando i propri fondi in attività alternative,

Dettagli

Casa dello Studente. Casa dello Studente

Casa dello Studente. Casa dello Studente Esercitazione - 14 aprile 2016 ESERCIZIO 1 Di seguito si riporta il giudizio (punteggio da 0 a 5) espresso da un gruppo di studenti rispetto alle diverse residenze studentesche di un Ateneo: a) Si calcolino

Dettagli

3) In una distribuzione di frequenza si può ottenere più di una moda Vero Falso

3) In una distribuzione di frequenza si può ottenere più di una moda Vero Falso CLM C Verifica in itinere statistica medica 13-01-2014 1) Indicate a quale categoria (Qualitativa, qualitativa ordinabile, quantitativa discreta, quantitativa continua) appartengono le seguenti variabili:

Dettagli

C.I. di Metodologia clinica

C.I. di Metodologia clinica C.I. di Metodologia clinica Modulo 5. I metodi per la sintesi e la comunicazione delle informazioni sulla salute Quali errori influenzano le stime? L errore casuale I metodi per la produzione delle informazioni

Dettagli

Figura 7: Ruota della Fortuna. Quanti sono i casi possibili? G. Sanfilippo - CdP - STAD - Lezione 2 del 12 Aprile pag. 15

Figura 7: Ruota della Fortuna. Quanti sono i casi possibili? G. Sanfilippo - CdP - STAD - Lezione 2 del 12 Aprile pag. 15 Figura 7: Ruota della Fortuna. Quanti sono i casi possibili? G. Sanfilippo - CdP - STAD - Lezione 2 del 12 Aprile 2012- pag. 15 Casi Possibili B= La lancetta indica il Blu V= La lancetta indica il Verde

Dettagli

Indice. 1. Premessa Le relazioni tra coppie di caratteri L analisi della contingenza L analisi della correlazione...

Indice. 1. Premessa Le relazioni tra coppie di caratteri L analisi della contingenza L analisi della correlazione... INSEGNAMENTO DI STATISTICA DEL TURISMO LEZIONE IX LE RELAZIONI TRA CARATTERI PROF. GIOVANNI DI TRAPANI Indice 1. Premessa.... 3 2. Le relazioni tra coppie di caratteri.... 4 3. L analisi della contingenza....

Dettagli

RADICE È L OPERAZIONE INVERSA DELLA POTENZA RADICE: 6 RADICANDO: 36 RADICALE: INDICE: 2 ESEMPIO 36 E UN QUADRATO PERFETTO:

RADICE È L OPERAZIONE INVERSA DELLA POTENZA RADICE: 6 RADICANDO: 36 RADICALE: INDICE: 2 ESEMPIO 36 E UN QUADRATO PERFETTO: RADICE È L OPERAZIONE INVERSA DELLA POTENZA RADICE: 6 RADICANDO: 36 RADICALE: INDICE: 2 I NUMERI LA CUI RADICE QUADRATA E UN NUMERO NATURALE SI DICONO QUADRATI PERFETTI ESEMPIO 36 E UN QUADRATO PERFETTO:

Dettagli

Esercizio 1 Analisi economica

Esercizio 1 Analisi economica ESERCIZI DEL CORSO DI TRASPORTI E TERRITORIO (a.a. 2010-11) Esercizio 1 Analisi economica Si esegua l analisi Benefici-Costi relativa alla realizzazione della strada rappresentata dall arco (3,4) nella

Dettagli

UNITÀ DIDATTICA 5 LA RETTA

UNITÀ DIDATTICA 5 LA RETTA UNITÀ DIDATTICA 5 LA RETTA 5.1 - La retta Equazione generica della retta Dalle considerazioni emerse nel precedente capitolo abbiamo compreso come una funzione possa essere rappresentata da un insieme

Dettagli

Statistica Descrittiva. Analisi delle riserve siciliane dal 1991 al 2002

Statistica Descrittiva. Analisi delle riserve siciliane dal 1991 al 2002 Statistica Descrittiva Analisi delle riserve siciliane dal 1991 al 2002 Dott.ssa Deborah Pirrello, Dottoranda di ricerca presso il Dip. ESAF, Facoltà di Agraria, Palermo. Anno accademico 2008-2009 Premesse

Dettagli

Esercitazione 17 Marzo 2016 Viki Nellas

Esercitazione 17 Marzo 2016 Viki Nellas Esercitazione 7 Marzo 06 Viki Nellas Esercizio : Rendimenti di scala Determinare i rendimenti di scala delle seguenti funzioni di produzione: a) q + b) q c) q ( L + K) d) q αy Soluzione I rendimenti di

Dettagli

Esame di Statistica (10 o 12 CFU) CLEF 11 febbraio 2016

Esame di Statistica (10 o 12 CFU) CLEF 11 febbraio 2016 Esame di Statistica 0 o CFU) CLEF febbraio 06 Esercizio Si considerino i seguenti dati, relativi a 00 clienti di una banca a cui è stato concesso un prestito, classificati per età e per esito dell operazione

Dettagli

Geometria Analitica Domande e Risposte

Geometria Analitica Domande e Risposte Geometria Analitica Domande e Risposte A. Il Piano Cartesiano. Qual è la formula della distanza tra due punti nel piano cartesiano? Per calcolare la formula della distanza tra due punti nel piano cartesiano

Dettagli

Principi di analisi causale Lezione 3

Principi di analisi causale Lezione 3 Anno accademico 2007/08 Principi di analisi causale Lezione 3 Docente: prof. Maurizio Pisati Approccio causale Nella maggior parte dei casi i ricercatori sociali utilizzano la regressione per stimare l

Dettagli

RAPPORTI E PROPORZIONI

RAPPORTI E PROPORZIONI RAPPORTI E PROPORZIONI RAPPORTI E PROPORZIONI Definizione: Dicesi rapporto fra due numeri, preso in un certo ordine, il quoziente della divisione fra il primo di essi e il secondo. Il rapporto tra i numeri

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione ALBERGHI E RISTORANTI Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore del commercio; come misura dell attività si utilizza

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione AGRICOLTURA Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell agricoltura; come misura dell attività si utilizza il

Dettagli

Analisi causale a tre variabili Esercizi svolti

Analisi causale a tre variabili Esercizi svolti Analisi causale a tre variabili Esercizi svolti ESERCIZIO 1 La seguente tabella illustra la relazione osservata a livello bivariato fra la frequenza della preghiera (assunta come variabile indipendente)

Dettagli

STATISTICA DESCRITTIVA. Elementi di statistica medica GLI INDICI INDICI DI DISPERSIONE STATISTICA DESCRITTIVA

STATISTICA DESCRITTIVA. Elementi di statistica medica GLI INDICI INDICI DI DISPERSIONE STATISTICA DESCRITTIVA STATISTICA DESCRITTIVA Elementi di statistica medica STATISTICA DESCRITTIVA È quella branca della statistica che ha il fine di descrivere un fenomeno. Deve quindi sintetizzare tramite pochi valori(indici

Dettagli

Analisi della varianza a una via

Analisi della varianza a una via Analisi della varianza a una via Statistica descrittiva e Analisi multivariata Prof. Giulio Vidotto PSY-NET: Corso di laurea online in Discipline della ricerca psicologico-sociale SOMMARIO Modelli statistici

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione GOMMA E MATERIE PLASTICHE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il valore aggiunto prodotto dalla fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche rappresenta lo 0.6

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione GOMMA E MATERIE PLASTICHE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore della gomma e della plastica; come misura dell

Dettagli

STATISTICA: esercizi svolti sulle VARIABILI CASUALI

STATISTICA: esercizi svolti sulle VARIABILI CASUALI STATISTICA: esercizi svolti sulle VARIABILI CASUALI VARIABILI CASUALI 2 VARIABILI CASUALI. Variabili casuali generiche. Si supponga che un dado truccato, formato da sei facce contrassegnate dai numeri

Dettagli

PROVE SCRITTE DI MATEMATICA APPLICATA, ANNO 2006/07

PROVE SCRITTE DI MATEMATICA APPLICATA, ANNO 2006/07 PROVE SCRITTE DI MATEMATICA APPLICATA, ANNO 006/07 Esercizio 1 Prova scritta del 16/1/006 In un ufficio postale lavorano due impiegati che svolgono lo stesso compito in maniera indipendente, sbrigando

Dettagli

AVVIO DEL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE USR dell Emila-Romagna

AVVIO DEL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE USR dell Emila-Romagna AVVIO DEL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE USR dell Emila-Romagna Roberto Ricci INVALSI Salsomaggiore (PR), 4 marzo 2015 Le rilevazioni dell INVALSI a.s. 2007/08 a.s. 2008/09 a.s. 2009/10 a.s. 2010/11

Dettagli

1 Introduzione alle matrici quadrate 2 2 a coefficienti in R.

1 Introduzione alle matrici quadrate 2 2 a coefficienti in R. 1 Introduzione alle matrici quadrate 2 2 a coefficienti in R Per introdurre il concetto di matrice, a 2 righe e 2 colonne, iniziamo col considerare griglie o tabelle di numeri Gli elementi della griglia,

Dettagli

Tab. 1 - POPOLAZIONE RESIDENTE Anno 2003 (valori assoluti e percentuali) PROVINCE E Popolazione al 31/12/03

Tab. 1 - POPOLAZIONE RESIDENTE Anno 2003 (valori assoluti e percentuali) PROVINCE E Popolazione al 31/12/03 La popolazione residente in Liguria nel 2003 risulta pari a 1.577.474 unità. Rispetto al 2002 essa si incrementa di 5.277 unità (+0,3%). Tale incremento è il risultato di andamenti differenziati: mentre

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione ENERGIA Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore produttore e distributore di energia elettrica, gas e acqua calda nell ultimo decennio ha prodotto in media l 1.6

Dettagli

Esame di Istituzioni di Matematiche II del 11 luglio 2001 (Corso di Laurea in Biotecnologie, Universitá degli Studi di Padova). Cognome Nome Matricola

Esame di Istituzioni di Matematiche II del 11 luglio 2001 (Corso di Laurea in Biotecnologie, Universitá degli Studi di Padova). Cognome Nome Matricola Esame di Istituzioni di Matematiche II del 11 luglio 2001 (Corso di Laurea in Biotecnologie, Universitá degli Studi di Padova). Cognome Nome Matricola Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Somma Voto finale Attenzione:

Dettagli

Particelle Subatomiche

Particelle Subatomiche GLI ATOMI Particelle Subatomiche ELEMENTI I diversi atomi sono caratterizzati da un diverso numero di protoni e neutroni; il numero di elettroni è sempre uguale al numero dei protoni (negli atomi neutri)

Dettagli

Teoria e tecniche dei test. Concetti di base

Teoria e tecniche dei test. Concetti di base Teoria e tecniche dei test Lezione 2 2013/14 ALCUNE NOZIONI STATITICHE DI BASE Concetti di base Campione e popolazione (1) La popolazione è l insieme di individui o oggetti che si vogliono studiare. Questi

Dettagli

FENOMENI CASUALI. fenomeni casuali

FENOMENI CASUALI. fenomeni casuali PROBABILITÀ 94 FENOMENI CASUALI La probabilità si occupa di fenomeni casuali fenomeni di cui, a priori, non si sa quale esito si verificherà. Esempio Lancio di una moneta Testa o Croce? 95 DEFINIZIONI

Dettagli

Indicatori di Posizione e di Variabilità. Corso di Laurea Specialistica in SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE Statistica Medica

Indicatori di Posizione e di Variabilità. Corso di Laurea Specialistica in SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE Statistica Medica Indicatori di Posizione e di Variabilità Corso di Laurea Specialistica in SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE Statistica Medica Indici Sintetici Consentono il passaggio da una pluralità

Dettagli

Analisi delle corrispondenze

Analisi delle corrispondenze Capitolo 11 Analisi delle corrispondenze L obiettivo dell analisi delle corrispondenze, i cui primi sviluppi risalgono alla metà degli anni 60 in Francia ad opera di JP Benzécri e la sua equipe, è quello

Dettagli

Analisi della varianza: I contrasti e il metodo di Bonferroni

Analisi della varianza: I contrasti e il metodo di Bonferroni Analisi della varianza: I contrasti e il metodo di Bonferroni 1 Contrasti In molti problemi risulta importante stabilire, nel caso venga rifiutata l ipotesi nulla, di uguaglianza delle medie µ j delle

Dettagli

Sistemi lineari. Lorenzo Pareschi. Dipartimento di Matematica & Facoltá di Architettura Universitá di Ferrara

Sistemi lineari. Lorenzo Pareschi. Dipartimento di Matematica & Facoltá di Architettura Universitá di Ferrara Sistemi lineari Lorenzo Pareschi Dipartimento di Matematica & Facoltá di Architettura Universitá di Ferrara http://utenti.unife.it/lorenzo.pareschi/ lorenzo.pareschi@unife.it Lorenzo Pareschi (Univ. Ferrara)

Dettagli

Strutture familiari, comportamento riproduttivo e natalità in Emilia Romagna. 14 marzo 2011

Strutture familiari, comportamento riproduttivo e natalità in Emilia Romagna. 14 marzo 2011 Strutture familiari, comportamento riproduttivo e natalità in Emilia Romagna. 14 marzo 2011 Il comportamento riproduttivo: dati per contemporanei In questa prima parte del seminario si propongono informazioni

Dettagli

L analisi dei bambini in lista d attesa al servizio dei nidi di infanzia

L analisi dei bambini in lista d attesa al servizio dei nidi di infanzia L analisi dei bambini in lista d attesa al servizio dei nidi di infanzia Anno educativo 2015-2016 Esito della prima graduatoria dell 1 luglio 2015 April 2009 Dicembre 2015 La presente nota è stata realizzata

Dettagli

Matricola: Corso: 1. (4 Punti) Stimare la variazione del reddito quando il prezzo del prodotto finale raddoppia.

Matricola: Corso: 1. (4 Punti) Stimare la variazione del reddito quando il prezzo del prodotto finale raddoppia. Facoltà di Economia Statistica Esame 3-12/04/2010: A Cognome, Nome: Matricola: Corso: Problema 1. Per 5 imprese imprese è stato rilevato il reddito quinquennale medio (in milioni di euro), y, e il corrispondente

Dettagli

Il χ 2 (Pearson, 1900)

Il χ 2 (Pearson, 1900) Il χ 2 (Pearson, 1900) Relazioni tra variabili: le tabelle di contingenza "The Physicians' Health Study" è uno studio clinico randomizzato condotto allo scopo di valutare il possibile eetto di riduzione

Dettagli

INDICATORI DI TENDENZA CENTRALE

INDICATORI DI TENDENZA CENTRALE INDICATORI DI TENDENZA CENTRALE INDICATORI DI TENDENZA CENTRALE Consentono di sintetizzare un insieme di misure tramite un unico valore rappresentativo indice che riassume o descrive i dati e dipende dalla

Dettagli

Dipendenza e indipendenza lineare

Dipendenza e indipendenza lineare Dipendenza e indipendenza lineare Luciano Battaia Questi appunti () ad uso degli studenti del corso di Matematica (A-La) del corso di laurea in Commercio Estero dell Università Ca Foscari di Venezia campus

Dettagli

Statistica. Alfonso Iodice D Enza

Statistica. Alfonso Iodice D Enza Statistica Alfonso Iodice D Enza iodicede@gmail.com Università degli studi di Cassino () Statistica 1 / 41 Outline 1 2 3 4 5 () Statistica 2 / 41 Misura del legame Data una variabile doppia (X, Y ), la

Dettagli

IGiochidiArchimede-SoluzioniBiennio 23 novembre 2005

IGiochidiArchimede-SoluzioniBiennio 23 novembre 2005 PROGETTO OLIMPIADI DI MATEMATIA U.M.I. UNIONE MATEMATIA ITALIANA SUOLA NORMALE SUPERIORE IGiochidiArchimede-SoluzioniBiennio 3 novembre 00 1 Griglia delle risposte corrette Risoluzione dei problemi Problema

Dettagli

L equilibrio dei gas. Lo stato di equilibrio di una data massa di gas è caratterizzato da un volume, una pressione e una temperatura

L equilibrio dei gas. Lo stato di equilibrio di una data massa di gas è caratterizzato da un volume, una pressione e una temperatura Termodinamica 1. L equilibrio dei gas 2. L effetto della temperatura sui gas 3. La teoria cinetica dei gas 4. Lavoro e calore 5. Il rendimento delle macchine termiche 6. Il secondo principio della termodinamica

Dettagli

Statistica inferenziale. La statistica inferenziale consente di verificare le ipotesi sulla popolazione a partire dai dati osservati sul campione.

Statistica inferenziale. La statistica inferenziale consente di verificare le ipotesi sulla popolazione a partire dai dati osservati sul campione. Statistica inferenziale La statistica inferenziale consente di verificare le ipotesi sulla popolazione a partire dai dati osservati sul campione. Verifica delle ipotesi sulla medie Quando si conduce una

Dettagli

Quanto paga La Buona Scuola?

Quanto paga La Buona Scuola? Quanto paga La Buona Scuola? Confronto l attuale retribuzione di un docente di scuola secondaria di secondo grado e quella prevista da La Buona Scuola. Termini per il confronto Durata : 39 anni Retribuzione

Dettagli

Il profilo di salute del Friuli Venezia Giulia

Il profilo di salute del Friuli Venezia Giulia Il profilo di salute del Friuli Venezia Giulia Servizio di Epidemiologia Direzione Centrale di Salute, Integrazione Socio Sanitaria e Politiche Sociali Aspetti Demografici del Friuli Venezia Giulia Silvia

Dettagli

Sottospazi vettoriali. Nota Bene: Questo materiale non deve essere considerato come sostituto delle lezioni.

Sottospazi vettoriali. Nota Bene: Questo materiale non deve essere considerato come sostituto delle lezioni. Politecnico di Torino. Sottospazi vettoriali. Nota Bene: Questo materiale non deve essere considerato come sostituto delle lezioni. Argomenti: Sottospazi. Generatori. Confrontando sottospazi: intersezione.

Dettagli

PROVA SCRITTA DI STATISTICA. cod CLEA-CLAPI-CLEFIN-CLELI cod CLEA-CLAPI-CLEFIN-CLEMIT. 5 Novembre 2003 SOLUZIONI MOD.

PROVA SCRITTA DI STATISTICA. cod CLEA-CLAPI-CLEFIN-CLELI cod CLEA-CLAPI-CLEFIN-CLEMIT. 5 Novembre 2003 SOLUZIONI MOD. PROVA SCRITTA DI STATISTICA cod. 4038 CLEA-CLAPI-CLEFIN-CLELI cod. 5047 CLEA-CLAPI-CLEFIN-CLEMIT 5 Novembre 003 SOLUZIONI MOD. A In 8 facoltà di un ateneo italiano vengono rilevati i seguenti dati campionari

Dettagli

Variabile casuale Normale

Variabile casuale Normale Variabile casuale Normale La var. casuale Normale (o Gaussiana) è considerata la più importante distribuzione Statistica per le innumerevoli Applicazioni e per le rilevanti proprietà di cui gode L'importanza

Dettagli

percorso 4 Estensione on line lezione 2 I fattori della produzione e le forme di mercato La produttività La produzione

percorso 4 Estensione on line lezione 2 I fattori della produzione e le forme di mercato La produttività La produzione Estensione on line percorso 4 I fattori della produzione e le forme di mercato lezione 2 a produzione a produttività Una volta reperiti i fattori produttivi necessari l imprenditore dovrà decidere come

Dettagli

L analisi dei bambini in lista d attesa al servizio dei nidi di infanzia

L analisi dei bambini in lista d attesa al servizio dei nidi di infanzia L analisi dei bambini in lista d attesa al servizio dei nidi di infanzia Anno educativo 214-215 Esito della prima graduatoria del 24 giugno 214 April 29 Dicembre 214 La presente nota è stata realizzata

Dettagli

Indicatori per l analisi della popolazione

Indicatori per l analisi della popolazione Indicatori per l analisi della popolazione È possibile utilizzare sia indicatori demografici in senso stretto sia indicatori dell invecchiamento della popolazione A. Indicatori demografici in senso stretto

Dettagli

Servizio Sviluppo Economico, studi e statistica. Analisi dei redditi dei cittadini di Trento anno d imposta 2014

Servizio Sviluppo Economico, studi e statistica. Analisi dei redditi dei cittadini di Trento anno d imposta 2014 Servizio Sviluppo Economico, studi e statistica Analisi dei redditi dei cittadini di Trento anno d imposta 214 Analisi dei redditi dei cittadini di Trento Anno d imposta 214 - ottobre 216 - Servizio Sviluppo

Dettagli

STATISTICA Disciplina scien tifica che fornisce strumenti per l interpretazione delle informazioni contenute in insiemi di dati relativi a

STATISTICA Disciplina scien tifica che fornisce strumenti per l interpretazione delle informazioni contenute in insiemi di dati relativi a STATISTICA Disciplina scien tifica che fornisce strumenti per l interpretazione delle informazioni contenute in insiemi di dati relativi a VARIABILI CASUALI VARIABILE Qualunque fenomeno espri mibile numericamente

Dettagli

Metodi Matematici Probabilità e Statistica. Correzione Compitino del

Metodi Matematici Probabilità e Statistica. Correzione Compitino del Metodi Matematici Probabilità e Statistica Correzione Compitino del.4.04 nota: Una sola risposta è esatta. 4 punti per una risposta esatta, -2 per una sbagliata, 0 per una non data. Gli esercizi sono divisi

Dettagli

Elementi di Analisi Combinatoria

Elementi di Analisi Combinatoria Elementi di Analisi Combinatoria Angelica Malaspina Dipartimento di Matematica, Informatica ed Economia Università degli Studi della Basilicata, Italy angelica.malaspina@unibas.it Lo studio dei vari raggruppamenti

Dettagli

Facoltà di Giurisprudenza

Facoltà di Giurisprudenza Facoltà di Giurisprudenza METODOLOGIE STATISTICHE UTILIZZATE PER L ANALISI DELLA SODDISFAZIONE DEGLI STUDENTI FREQUENTANTI A.A. 2010-2011 NUCLEO DI VALUTAZIONE DI ATENEO MILANO PIACENZA - CREMONA ROMA

Dettagli

PROGETTO AMERICA (Anagrafe Milanese e Redditi Individuali con Archivi) REDDITI FAMIGLIE

PROGETTO AMERICA (Anagrafe Milanese e Redditi Individuali con Archivi) REDDITI FAMIGLIE PROGETTO AMERICA (Anagrafe Milanese e Redditi Individuali con Archivi) REDDITI FAMIGLIE Redditi Famiglie - Famiglie milanesi per nazionalità e tipologia - anni 2-24. Tipologia Altro 32.888 32.47 34.84

Dettagli