Principi operativi di glottodidattica e fattori che influenzano l acquisizione

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Principi operativi di glottodidattica e fattori che influenzano l acquisizione"

Transcript

1 Principi operativi di glottodidattica e fattori che influenzano l acquisizione Graziano Serragiotto serragiotto@unive.it

2 NON SI INSEGNANO LE LINGUE: SI POSSONO SOLO CREARE LE CONDIZIONI PERCHÉ L APPRENDIMENTO ABBIA LUOGO (Von Humboldt)

3 GLOTTODIDATTICA GLOTTODIDASSI METODI E TECNICHE

4 GLOTTODIDATTICA Disciplina che si occupa della metodologia dell educazione linguistica Didattica delle lingue Materna Straniere Seconde Etniche Classiche

5 LA GLOTTODIDATTICA una scienza teoricopratica -La linguistica è una scienza teorica e mira a conoscere la natura della lingua - La glottodidattica mira a risolvere problemi

6 Da dove traiamo le conoscenze? scienze del linguaggio scienze del cervello e della mente scienza dell EL scienze della cultura e società scienze dell educazione

7 quindi, la prima conclusione è: la glottodidattica è una scienza finalizzata a conoscere e risolvere il processo di attivazione della facoltà di linguaggio, è transdisciplinare e trae le implicazioni utili da quattro aree scientifiche

8 quindi: la glottodidattica è una scienza diadica: teorica, finalizzata alla conoscenza, pratica, finalizzata alla soluzione di un problema: facilitare e migliorare l acquisizione linguistica. Organizza la sua conoscenza in approccio (l idea di lingua, comunicazione, studente, cultura, civiltà, ecc.) e metodo (la traduzione dell idea in progetto, da cui derivare l azione)

9 Il modello didattico STUDENTE DOCENTE DISCIPLINA

10 La persona Come funziona il cervello (hardware) NEUROLINGUISTICA Come l hardware si mette in moto PSICOLOGIA Come è organizzato il software per l acquisizione linguistica PSICOLINGUISTICA

11 I meccanismi di acquisizione Lad Language Acquisition Device (Chomsky) 1) Osservazione 2) Formulazione di ipotesi 3) Fissazione, reimpiego 4) Riflessione, verifica Lass Language Acquisition Support System (Bruner) Insegnante Fornisce input Favorisce il passaggio da emisfero dx a emisfero sin.

12 L uomo e la lingua Bimodalità e direzionalità di M. Danesi Le cinque ipotesi di S. Krashen Il modello egodinamico di R. Titone

13 Bimodalità e direzionalità Marcel Danesi Il cervello Emisfero sinistro Analitico Lineare Razionale Verbale Emisfero destro Globale Simultaneo Emotivo Visivo

14 Complementarietà degli emisferi cfr. Gestalttheorie La lingua è BIMODALE... e la sua percezione è DIREZIONALE: da destra a sinistra

15 Le cinque ipotesi di Stephen Krashen Acquisizione/apprendimento Input comprensibile Ordine naturale Filtro affettivo Monitor

16 Apprendimento Acquisizione Conscio Strutturato Lento da riutilizzare Inconscia Spontanea Rapida da riutilizzare MONITORANTE GENERATIVA

17 Si impara una lingua attraverso INPUT 1. purché reso comprensibile; 2. purché collocato nell Ordine Nturale; 3. purché non sia attivo il Filtro affettivo.

18 In altre parole: INPUT INTAKE //: i + 1 comprensibile; - Filtro Affettivo

19 La memoria M. di lavoro M. a medio Termine M. stabile

20 La memoria INPUT Filtro affettivo

21 ENERGIA Perché hardware e software possano funzionare occorre

22 DA DOVE VIENE L ENERGIA? BALBONI piacere dovere bisogno

23 DA DOVE VIENE L ENERGIA? SCHUMANN: input appraisal 1. Novità 2. Attrattiva dello stimolo 3. Funzionalità (need significance) 4. Realizzabilità del compito 5. Sicurezza psicologica e sociale

24 Piacere di: Novità e varietà dei compiti Superare sfide anche inutili Riuscire a svolgere il compito Imparare, e rendersene conto Sistematizzare, mettere in ordine

25 La motivazione bambini adolescenti adulti

26 DA DOVE VIENE L ENERGIA? TITONE ego strategia tattica

27 Come organizzare l acquisizione? L unità naturale di acquisizione è GLOBALITA ANALISI SINTESI Questa è l unità di apprendimento

28 Metodo: come organizzare l acquisizione? UNITA minime all interno di UNITA maggiori

29 UNITA MINIME = UNITA DI APPRENDIMENTO UNITA MAGGIORI = UNITA DIDATTICHE

30 Unità didattica e Unità d apprendimento MOTIVA- ZIONE MENU TEST RINFORZO STACCO RILANCIO

31 UNITÀ D APPRENDIMENTO Episodi unitari, limitati, brevi, basati su: Bimodalità (del cervello: destro, sinistro; della mente: acquisizione, apprendimento) Direzionalità (globalità, analisi, sintesi)

32 UNITÀ DI APPRENDIMENTO È un nucleo fatto di tre elementi: M O T I V A Z I O N E GLOBALITA ANALISI SINTESI M O T I V A Z I O N E immersi in una motivazione costante

33 MOTIVAZIONE DURANTE TUTTA LA U.D. 1. Estrema varietà di tecniche didattiche 2. Coinvolgimento di tutte le modalità sensoriali, motorie, cognitive dei bambini 3. Ludicità diffusa, non limitata a sporadici momenti FASE INIZIALE DI OGNI U.A. (pochi min.): 1. presentazione di realia per stimolare la curiosità 2. elicitazione 3. brainstorming (costellazione o spidergram) 4. anticipazione

34 GLOBALITA Caratteristiche della globalità Percezione globale dell evento comunicativo o del testo (emisfero destro) Per i bambini deve essere accentuata e prolungata I materiali devono essere ben selezionati Gerarchizzazione delle abilità: ascoltare > parlare > leggere > scrivere

35 GLOBALITA Tecniche adatte per l approccio globale al testo Sfruttamento della ridondanza Bisogna far formulare ipotesi Bisogna far ricercare analogie con eventi noti Si procede a una verifica globale e approssimativa delle ipotesi (skimming) Si procede a una verifica di singoli elementi (scanning)

36 ANALISI SINTESI Fasi Attirare l attenzione dell allievo su alcune parti Fissare con la ripetizione espressioni che realizzano le intenzioni comunicative Reimpiegare i materiali appena Riflessione su Atti linguistici Aspetti grammaticali Temi culturali Linguaggi non verbali fissati Ogni materiale presentato all allievo va esplorato attraverso le fasi G > A > S

37 ANALISI SINTESI Tecniche adatte: cloze incastro dettato (cloze, completamento) giochi Drammatizzazioni Tecniche adatte: Formulazione di ipotesi Sottolineare Cerchiettare Griglie Confronto con i compagni

38 Dalle UNITA DI APPRENDIMENTO Alla UNITA DIDATTICA

39 Confronto fra lezione tradizionale e UD Lezione tradizionale U.D. STRUTTURE FUNZIONI LESSICO LEGGERE ASCOLTARE SCRIVERE PARLARE MODELLI SOCIALI E CULTURALI

40 UNITÀ DIDATTICHE flessibili basate sull ordine naturale di acquisizione integrabili completate da rinforzo o da recupero concluse da un test

41 L UNITA DIDATTICA Intesa come blocco autonomo ed autosufficiente deve includere: a) Le abilità linguistiche b) Gli elementi pragmatici,le componenti della competenza linguistica ed extralinguistica c) I modelli culturali

42 L Unità Didattica diventa una rete di unità d apprendimento GAS GAS Motivazione Iniziale GAS GAS GAS GAS Verifica Rinforzo Recupero GAS GAS Fase iniziale INTRODUZIONE Fase di lavoro sull input RETE DI UNITA D APPRENDIMENTO Fase conclusiva di controllo ed eventuale recupero s

43 MA A SCUOLA L ambiente è innaturale L esposizione è limitata È necessario programmare È necessario valutare Quindi MOTIVAZIONE CONTROLLO SONO FONDA- MENTALI

44 MOTIVAZIONE L insegnante deve: recuperare le conoscenze preacquisite degli allievi creare omogeneità delle conoscenze nel gruppo dare le parole chiave per capire il testo

45 CONTROLLO = fase di verifica e valutazione sia l allievo che l insegnante hanno bisogno di fare il punto sull effettiva acquisizione Il test Deve testare gli obiettivi dell U.D. Deve utilizzare le stesse tecniche già sperimentate durante l U.D. Per i bambini è consigliabile usare osservazioni diffuse In base ai risultati Si passa ad un altra U.D. Si procede ad una attività di rinforzo Si procede ad un attività di recupero più generale

46 INSEGNARE A COMPRENDERE PERCHE SENZA COMPRENSIONE NON C E ACQUISIZIONE

47 Principi di base La lingua è situata nell emisfero sinistro, ma la comprensione coinvolge anche quello destro La direzione è: emisfero dx sn Nel processo di comprensione intervengono tre fattori:

48 COMPETENZA COMUNIC.

49 Concentramioci sui Processi cognitivi Conoscenza del mondo, Script, frame, Ridondanza morfo-sintattica e lessicale, Coerenza e coesione EXPECTANCY GRAMMAR

50 Quindi, insegnare a comprendere significa: Sviluppare la expectancy grammar Selezionare materiali morfosintattici e lessicali nella zona di sviluppo potenziale, e cioè

51 COME FARE?

52 Per sviluppare la Expectancy Grammar abbiamo due classi di tecniche didattiche Completamento di testi mutilati Ricomposizione di testi scompaginati

53 Testi mutilati: CLOZE La mamma chiamò Cappuccetto Rosso e le disse di andare dalla nonna a portare un cesto di provviste, perché la nonna era malata. Prima di salutarla, le raccomandò di non fermarsi a parlare con sconosciuti e di non seguire la strada che passava attraverso il bosco.

54 CLOSE A CRESCERE La mamma chiamò Cappuccetto Rosso e le disse di andare dalla nonna a portare un cesto di provviste, perché la nonna era malata. Prima di salutarla, le raccomandò di non fermarsi a parlare con sconosciuti e di non seguire la strada che passava attraverso il bosco.

55 CLOZE MECCANICO La mamma chiamò Cappuccetto Rosso e le disse di andare dalla nonna a portare un cesto di provviste, perché la nonna era malata. Prima di salutarla, le raccomandò di non fermarsi a parlare con sconosciuti e di non fare la strada che passava attraverso il bosco.

56 CLOZE MORFOSINTATTICO La mamma chiamò Cappuccetto Rosso e le disse di andare dalla nonna a portare un cesto di provviste, perché la nonna era malata. Prima di salutarla, le raccomandò di non fermarsi a parlare con sconosciuti e di non fare la strada che passava attraverso il bosco.

57 Si possono avere anche Cloze con le parole elencate in ordine casuale in calce: ma è un esercizio di riconoscimento lessicale Cloze con disegni al posto di alcune domande: ma anche questo è solo rafforzamento lessicale

58 La correzione Può essere autocorrezione: si evita l inserimento del filtro affettivo Può portare a scoprire l uso di sinonimi ( fare la strada, seguire la strada, nell esempio) Può portare a un think aloud protocol per scoprire da quale percorso è nata la scelta di una parole (corretta o scagliata)

59 RICOMPOSIZIONE DI TESTI, O INCASTRI, JIGSAW Può essere svolta a diversi livelli di analisi linguistica:

60 Parole nella frase aiuta controllo salute pressione conservare regolare la il della a avere salute aiuta pressione regolare conservare la una a Il controllo regolare della pressione aiuta a conservare la salute Avere una pressione regolare aiuta a conservare la salute

61 Sintagmi o spezzoni di frase Le ragazze si sono bagnati Le automobili hanno l airbag I ragazzi si sono calmate I motorini hanno la coda I cani hanno due ruote

62 Altre varianti Periodi di un testo Battute di un dialogo Vari testi in successione Cloze orale o su un video Poi ci sono alcune varianti di incastro tra testo e immagini:

63 Le vignette sono integre, cioè immagine + testo, ma sono in ordine casuale

64 Le vignette sono in ordine, i testi sono scompligliati (o vice versa)

65 Le vignette e i testi sono scompligliati

66 Grazie Graziano Serragiotto

Università Ca Foscari - Venezia DIDATTICA DELL ITALIANO L2 IN CONTESTI MULTICULTURALI: I MODELLI OPERATIVI

Università Ca Foscari - Venezia DIDATTICA DELL ITALIANO L2 IN CONTESTI MULTICULTURALI: I MODELLI OPERATIVI Università Ca Foscari - Venezia DIDATTICA DELL ITALIANO L2 IN CONTESTI MULTICULTURALI: I MODELLI OPERATIVI I modelli didattici per l insegnamento della L2 Insegnare per: UNITÀ DIDATTICA UNITÀ DI APPRENDIMENTO

Dettagli

Modelli operativi e tecniche didattiche per lo sviluppo delle diverse abilità e competenze nelle varie fasi dell Unità. Viareggio - 20 novembre 2007

Modelli operativi e tecniche didattiche per lo sviluppo delle diverse abilità e competenze nelle varie fasi dell Unità. Viareggio - 20 novembre 2007 Modelli operativi e tecniche didattiche per lo sviluppo delle diverse abilità e competenze nelle varie fasi dell Unità Viareggio - 20 novembre 2007 COMPETENZE LINGUISTICHE Competenza lessicale Competenza

Dettagli

Non si può insegnare una lingua, si possono solo creare le condizioni affinché l apprendimento avvenga. Meglio chiari dubbi che confuse certezze

Non si può insegnare una lingua, si possono solo creare le condizioni affinché l apprendimento avvenga. Meglio chiari dubbi che confuse certezze Non si può insegnare una lingua, si possono solo creare le condizioni affinché l apprendimento avvenga Meglio chiari dubbi che confuse certezze Un buon insegnante non è colui che applica un buon metodo,m

Dettagli

L ITALIANO DA L2 A LINGUA DI CONTATTO

L ITALIANO DA L2 A LINGUA DI CONTATTO L ITALIANO DA L2 A LINGUA DI CONTATTO Strategie di educazione linguistica per una scuola inclusiva EDUCAZIONE LINGUISTICA: PRESUPPOSTI SCIENTIFICO- PEDAGOGICI E CAMPI D AZIONE Educazione interculturale

Dettagli

EDUCAZIONE LINGUISTICA :

EDUCAZIONE LINGUISTICA : EDUCAZIONE LINGUISTICA : PRESUPPOSTI STORICI E RIFERIMENTI TEORICI Laboratorio Didattica Speciale: Codici comunicativi dell educazione linguistica Gruppo B Prof.ssa Michela Lupia BRAINSTORMING: EDUCAZIONE

Dettagli

CORSO PROPEDEUTICO DITALS I. Frisi- Milano 9 aprile Antonella Bolzoni

CORSO PROPEDEUTICO DITALS I. Frisi- Milano 9 aprile Antonella Bolzoni CORSO PROPEDEUTICO DITALS I Frisi- Milano 9 aprile 2013 Antonella Bolzoni CORSO PROPEDEUTICO DITALS I Lo sviluppo della competenza grammaticale il concetto di grammatica, la presentazione della grammatica

Dettagli

LICEO GINNASIO STATALE G. B. BROCCHI Bassano del Grappa -VI. Progettazione didattico educativa di dipartimento CLASSE INDIRIZZO

LICEO GINNASIO STATALE G. B. BROCCHI Bassano del Grappa -VI. Progettazione didattico educativa di dipartimento CLASSE INDIRIZZO Pagina 1 di 5 DIPARTIMENTO CLASSE INDIRIZZO FRANCESE PRIMO BIENNIO LINGUISTICO SCIENZE UMANE (OPZIONE ECONOMICO-SOCIALE) OBIETTIVI IN TERMINI DI: COMPETENZE, ABILITÀ, CONOSCENZE E ATTIVITÀ COMPETENZA ABILITÀ

Dettagli

La lingua dell autonomia e del successo

La lingua dell autonomia e del successo La lingua dell autonomia e del successo Le ricerche sull educazione bilingue hanno dimostrato che L apprendimento della madrelingua in ambito scolastico sia come strumento veicolare sia come materia facoltativa

Dettagli

Pianificazione di una Unità di Apprendimento CLIL

Pianificazione di una Unità di Apprendimento CLIL Pianificazione di una Unità di Apprendimento CLIL Titolo: DISCOVERING AUSTRALIA Scuola: Scuola sec. di I grado G.Cesare Classe: 3B e 3D Nome docente/i: Lodovichetti, Manucci, Morelli, Paglierani Discipline

Dettagli

DIREZIONE DIDATTICA DI RACCONIGI CURRICOLO DI LINGUA INGLESE

DIREZIONE DIDATTICA DI RACCONIGI CURRICOLO DI LINGUA INGLESE DIREZIONE DIDATTICA DI RACCONIGI CURRICOLO DI LINGUA INGLESE PREMESSA Il Curricolo di lingua straniera attualmente in uso nel nostro circolo è stato elaborato tenendo presenti le indicazioni del Progetto

Dettagli

Guida alla compilazione del Piano Glottodidattico Personalizzato Michele Daloiso

Guida alla compilazione del Piano Glottodidattico Personalizzato Michele Daloiso Guida alla compilazione del Piano Glottodidattico Personalizzato 1 SCHEDA 5 Guida alla compilazione del Piano Glottodidattico Personalizzato Michele Daloiso Il Ministero dell Istruzione, dell Università

Dettagli

Università per Stranieri di Siena. Progetto D I T A L S. Pierangela Diadori. Pierangela DIADORI

Università per Stranieri di Siena. Progetto D I T A L S. Pierangela Diadori. Pierangela DIADORI Pierangela Diadori LEZIONE ex cathedra: lettura di testi sacri o la lectio magistralis in ambito accademico (il docente onniscente legge, interpreta e trasmette a un pubblico indifferenziato) didattica

Dettagli

Buone pratiche per una nuova didattica: il CLIL e la ricerca azione

Buone pratiche per una nuova didattica: il CLIL e la ricerca azione Buone pratiche per una nuova didattica: il CLIL e la ricerca azione a cura di Graziano Serragiotto serragiotto@unive.it CLIL Content and Language Integrated Learning Uso veicolare della lingua straniera

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO N 15 BOLOGNA Scuola secondaria di primo grado G.Zappa a.s.2015-2016. PROGRAMMAZIONE PER IL BIENNIO DI L2 E L3 (inglese,spagnolo)

ISTITUTO COMPRENSIVO N 15 BOLOGNA Scuola secondaria di primo grado G.Zappa a.s.2015-2016. PROGRAMMAZIONE PER IL BIENNIO DI L2 E L3 (inglese,spagnolo) ISTITUTO COMPRENSIVO N 15 BOLOGNA Scuola secondaria di primo grado G.Zappa a.s.2015-2016 PROGRAMMAZIONE PER IL BIENNIO DI L2 E L3 (inglese,spagnolo) Finalità - Sviluppo di competenze pragmatico-comunicative

Dettagli

01_178_DEAGO_Vedere per_cardona.qxp :12 Pagina V. Indice

01_178_DEAGO_Vedere per_cardona.qxp :12 Pagina V. Indice 01_178_DEAGO_Vedere per_cardona.qxp 18-10-2007 15:12 Pagina V 3 Nota introduttiva 7 CAPITOLO 1 Materiale audiovisivo e glottodidattica di Elena Ballarin 7 1.1 Il testo audiovisivo 1.1.1 Tipi testuali,

Dettagli

U. A. 1 ITALIANO settembre-ottobre-novembre

U. A. 1 ITALIANO settembre-ottobre-novembre U. A. 1 ITALIANO settembre-ottobre-novembre ABILITÀ a. Ascoltare attivamente e comprendere vari tipi di testo. b. Intervenire appropriatamente ed esprimere attraverso il parlato pensieri e stati d animo.

Dettagli

Manerbio, 19 febbraio 2011

Manerbio, 19 febbraio 2011 Manerbio, 19 febbraio 2011 per permettere allo studente non italofono iscritto nelle nostre scuole di acquisire quello che, per il Quadro Comune Europeo, è il saper apprendere, oltre al sapere, saper essere,

Dettagli

Dalla accoglienza al piano di lavoro come sviluppare la metodologia SELL? Lucia Maddii- IRRE Toscana

Dalla accoglienza al piano di lavoro come sviluppare la metodologia SELL? Lucia Maddii- IRRE Toscana Dalla accoglienza al piano di lavoro come sviluppare la metodologia SELL? Lucia Maddii- IRRE Toscana Il curricolo linguistico Integrazione di un programma e di un corpus linguistico e culturale con l aggiunta

Dettagli

Centro DITALS Università per Stranieri di Siena

Centro DITALS Università per Stranieri di Siena PROGETTAZIONE DELL UNIT UNITÀ DIDATTICA DI LAVORO Sergio Carapelli Centro DITALS Università per Stranieri di Siena L UNITÀ DIDATTICA STANDARD BLOCCO AUTONOMO E AUTOSUFFICIENTE DI LINGUA DURATA: 6 / 7 ore

Dettagli

Corso propedeutico DITALS I

Corso propedeutico DITALS I Progetto Vivere in Italia. L'italiano per il lavoro e la cittadinanza Terza edizione. Convenzione di Sovvenzione n. 2012/FEI/PROG-104481 CUP ASSEGNATO AL PROGETTO E83D13000880007 Corso propedeutico DITALS

Dettagli

U. A. 1 : ITALIANO ABILITÀ METODI / STRATEGIE ATTIVITÀ TEMPI VERIFICH PER CREARE UN CLIMA POSITIVO CHE FAVORISCA LA

U. A. 1 : ITALIANO ABILITÀ METODI / STRATEGIE ATTIVITÀ TEMPI VERIFICH PER CREARE UN CLIMA POSITIVO CHE FAVORISCA LA U. A. 1 : ITALIANO ABILITÀ METODI / STRATEGIE ATTIVITÀ TEMPI VERIFICH PER CREARE UN CLIMA POSITIVO CHE FAVORISCA LA RELAZIONE E LA COMUNICAZIONE: - Partecipazione alla conversazione - conversazioni per

Dettagli

L ABILITÀ DI PRODUZIONE

L ABILITÀ DI PRODUZIONE L ABILITÀ DI PRODUZIONE Tecniche didattiche, analisi guidata e sfruttamento di materiali didattici per immigrati, livelli di competenza. Esempi di domande dalla prova B docente: Patrizia Guasco Università

Dettagli

Ore settimanali di lezione: 3 h di cui 2 in compresenza con l insegnante di Lab. di Informatica prof.ssa E.De Gasperi

Ore settimanali di lezione: 3 h di cui 2 in compresenza con l insegnante di Lab. di Informatica prof.ssa E.De Gasperi Anno scolastico 2015/2016 Piano di lavoro individuale ISS BRESSANONE-BRIXEN LICEO SCIENTIFICO - LICEO LINGUISTICO - ITE Classe: III ITE Insegnante: Prof.ssa Maria CANNONE Materia: INFORMATICA Ore settimanali

Dettagli

Lab. Pedagogia Speciale: Codici dell Educazione Linguistica Gruppo B Prof.ssa Michela Lupia

Lab. Pedagogia Speciale: Codici dell Educazione Linguistica Gruppo B Prof.ssa Michela Lupia Lab. Pedagogia Speciale: Codici dell Educazione Linguistica Gruppo B Prof.ssa Michela Lupia Brainstorming: Inclusione Attraverso le parole La storia della disabilità è testimoniata dalle parole Inserimento

Dettagli

ASCOLTARE E PARLARE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI

ASCOLTARE E PARLARE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI ASCOLTARE E PARLARE - Cogliere l argomento principale dei discorsi altrui; - Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione) rispettando i turni di parola, ponendo domande pertinenti

Dettagli

L ITALIANO PER STUDIARE

L ITALIANO PER STUDIARE L ITALIANO PER STUDIARE Paolo E. Balboni Con la collaborazione di F. Caon, B.D Annunzio, F.Della Puppa, C. Luise Alcuni dati 2005-06: 40% di immigrati in più nelle medie e superiori Nelle superiori: 12.5%

Dettagli

UNITA DI APPRENDIMENTO

UNITA DI APPRENDIMENTO UNITA DI APPRENDIMENTO NOI E LA FESTA DATI IDENTIFICATIVI TITOLO: Noi e la festa ANNO SCOLASTICO:.. DESTINATARI: alunni della classe prima DOCENTI IMPEGNATI NELL UA: ARTICOLAZIONE DELL UNITA DI APPRENDIMENTO

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO LABORATORIO DI SCUOLA MEDIA E SUPERIORE N. SCARANO DI TRIVENTO DI ALFABETIZZAZIONE ALLA LINGUA LATINA CLASSI IIª A, IIª B, IIª C

ISTITUTO COMPRENSIVO LABORATORIO DI SCUOLA MEDIA E SUPERIORE N. SCARANO DI TRIVENTO DI ALFABETIZZAZIONE ALLA LINGUA LATINA CLASSI IIª A, IIª B, IIª C ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA MEDIA E SUPERIORE N. SCARANO DI TRIVENTO LABORATORIO DI ALFABETIZZAZIONE ALLA LINGUA LATINA CLASSI IIª A, IIª B, IIª C DOCENTE: Prof.ssa Maria Concetta Savino ANNO SCOLASTICO

Dettagli

PROGETTO SECONDA LINGUA COMUNITARIA

PROGETTO SECONDA LINGUA COMUNITARIA Premessa PROGETTO SECONDA LINGUA COMUNITARIA Il linguaggio è da ritenersi il mezzo più potente che possediamo per effettuare trasformazioni nella realtà, per mutare la sua forma riorganizzandola sul piano

Dettagli

PROGRAMMA PREVENTIVO

PROGRAMMA PREVENTIVO COD. Progr.Prev. PAGINA: 1 PROGRAMMA PREVENTIVO A.S. 2014-2015 SCUOLA: Liceo Linguistico A. Manzoni DOCENTE: G. Legato MATERIA: Francese conversazione Classe 1 Sezione H FINALITÀ DELLA DISCIPLINA L insegnamento

Dettagli

Didattica per competenze e per progetti

Didattica per competenze e per progetti PROGESIS Ancona, 9-10 settembre 2010 Didattica per competenze e per progetti Graziella Pozzo 1 Progettare per competenze: cosa cambia? Il programma Per programma si intende per lo più un elenco di argomenti

Dettagli

Progetto Vivere in Italia seconda edizione

Progetto Vivere in Italia seconda edizione Progetto Vivere in Italia seconda edizione ACCOMPAGNAMENTO ALLA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DEI DOCENTI INCARICATI NEI CORS DI 80/100 ORE DI LIVELLO A1/A2 14 gennaio 2013 Aspetti cognitivi nell apprendimento

Dettagli

ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO. MODELLO PROGETTUALE secondo le Indicazioni Nazionali 2012

ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO. MODELLO PROGETTUALE secondo le Indicazioni Nazionali 2012 ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO MODELLO PROGETTUALE secondo le Indicazioni Nazionali 2012 Scuola Primaria Paritaria Santa Luisa de Marillac Anno scolastico 2015 2016 PREMESSA L organizzazione del curricolo

Dettagli

AMBITO LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVO

AMBITO LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVO AMBITO LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVO Area disciplinare: LINGUA ITALIANA LEGGERE E COMPRENDERE TESTI DI VARIO TIPO 1, 2 e 3 anno della Scuola Primaria l'alunno è in grado di leggere in modo scorrevole;

Dettagli

Scuola statale italiana di Madrid Anno scolastico 2016/17 LINGUA ITALIANA Classe 2C Insegnante: Cristina Contri. ABILITÀ Obiettivi di apprendimento

Scuola statale italiana di Madrid Anno scolastico 2016/17 LINGUA ITALIANA Classe 2C Insegnante: Cristina Contri. ABILITÀ Obiettivi di apprendimento Scuola statale italiana di Madrid Anno scolastico 2016/17 LINGUA ITALIANA Classe 2C Insegnante: Cristina Contri NUCLEI FONDANTI ASCOLTO E PARLATO COMPETENZE Ascoltare e comprendere messaggi in contesti

Dettagli

Educazione linguistica ed alunni con Bisogni Educativi Speciali

Educazione linguistica ed alunni con Bisogni Educativi Speciali Educazione linguistica ed alunni con Bisogni Educativi Speciali Laboratorio Didattica Speciale: Codici comunicativi dell educazione linguistica Gruppo B Prof.ssa Michela Lupia Educazione linguistica e

Dettagli

2011/FEI/PROG CUP ASSEGNATO AL PROGETTO E82I

2011/FEI/PROG CUP ASSEGNATO AL PROGETTO E82I Progetto Vivere in Italia. L'italiano per il lavoro e la cittadinanza Convenzione di Sovvenzione n. 2011/FEI/PROG-101909 CUP ASSEGNATO AL PROGETTO E82I12000230007 L abilità di produzione e di ricezione.

Dettagli

LIVE LLO 9-10/1 07-8/10. 6/10 Partecipa sufficientemente a scambi comunicativi semplici. Comprende globalmente le istruzioni verbali e

LIVE LLO 9-10/1 07-8/10. 6/10 Partecipa sufficientemente a scambi comunicativi semplici. Comprende globalmente le istruzioni verbali e LIVE LLO 9-10/1 0 07-8/10 EFFICACIA COMUNICATIVA Partecipa in modo efficace a scambi comunicativi semplici e chiari. Comprende in modo completo le istruzioni orali e sa rispondere alle richieste in maniera

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI ITALIANO

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI ITALIANO PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI ITALIANO CLASSE PRIMA OBIETTIVI 1. PRODUZIONE E COMPRENSIONE DELLA LINGUA ORALE: ASCOLTARE, COMPRENDERE, PARLARE 1.1 Ascoltare e comprendere semplici messaggi 1.2 Ascoltare

Dettagli

Istituto Comprensivo Montelabbate PROGETTAZIONE ATTIVITA DELL ORGANICO A.S. 2016/2017. Scuola Primaria di Osteria Nuova

Istituto Comprensivo Montelabbate PROGETTAZIONE ATTIVITA DELL ORGANICO A.S. 2016/2017. Scuola Primaria di Osteria Nuova Istituto Comprensivo Montelabbate PROGETTAZIONE ATTIVITA D EI D O C E N T I DELL ORGANICO POTENZIATO A.S. 2016/2017 Scuola Primaria di Osteria Nuova INTRODUZIONE La Scuola Primaria di Osteria Nuova ha

Dettagli

PROGRAMMA PREVENTIVO

PROGRAMMA PREVENTIVO Direzione Centrale Educazione e Istruzione Settore Scuole Paritarie e Case Vacanza Civico Polo Scolastico Alessandro Manzoni COD. Progr.Prev. Data: 05/11/2014 PAGINA: 1 Revisione: Rev.2 PROGRAMMA PREVENTIVO

Dettagli

NOVITA 2016 Testi Ministeriali

NOVITA 2016 Testi Ministeriali NOVITA 2016 Testi Ministeriali www.agenziaastolfiscuola.it Viale delle Industrie, 41 Tel 0425 471809 Pomeriggio 45100 Zona Interporto Rovigo RAFFAELLO PROGETTI 1/2/3 Il metodo presenta solo lo STAMPATO

Dettagli

PANE AL PANE Pane e farine nella tradizione della mia Regione

PANE AL PANE Pane e farine nella tradizione della mia Regione UNITA DI APPRENDIMENTO DENOMINAZIONE PANE AL PANE Pane e farine nella tradizione della mia Regione COMPITO E PRODOTTO FINALE - Realizzazione di un impasto di frumento salato (pane comune, focaccia, focaccia

Dettagli

La produzione orale in CLIL: per il contenuto, per la LS o per entrambe

La produzione orale in CLIL: per il contenuto, per la LS o per entrambe La produzione orale in CLIL: per il contenuto, per la LS o per entrambe Graziano Serragiotto serragiotto@unive.it SEMINARIO DI RIFLESSIONE La Produzione Orale in CLIL (LS) e La Metodologia dei Compiti:

Dettagli

LE PAROLE IN CUCINA. Analisi di un unità di apprendimento di educazione linguistica

LE PAROLE IN CUCINA. Analisi di un unità di apprendimento di educazione linguistica LE PAROLE IN CUCINA Analisi di un unità di apprendimento di educazione linguistica Le fasi di costruzione dell unità di apprendimento 1. Osservazione e analisi del contesto inclusivo (classe e scuola)

Dettagli

PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE. Tavola di sintesi delle unità di apprendimento da svolgere nel corrente a.s. 2015/16 PROGETTAZIONE ANNAULE DIDATTICA

PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE. Tavola di sintesi delle unità di apprendimento da svolgere nel corrente a.s. 2015/16 PROGETTAZIONE ANNAULE DIDATTICA Docente PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE Plessi SBRANA-LAMBRUSCHINI-TENUTA Classe IV Disciplina ITALIANO Tavola di sintesi delle unità di apprendimento da svolgere nel corrente a.s. 2015/16 PROGETTAZIONE

Dettagli

TRACCIA COMPILAZIONE PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

TRACCIA COMPILAZIONE PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO TRACCIA COMPILAZIONE PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Scuola Primaria AREA DELL AUTONOMIA (Autonomia: nell igiene - Nello spostarsi e nel comunicare - Organizzazione del lavoro...) Sviluppare la personalità

Dettagli

LINGUA ITALIANA. Sapere Nuclei fondanti TESTO. Saper fare. Memorizzare. Comprendere. Produrre CODICE OGGETTO CULTURALE LESSICO.

LINGUA ITALIANA. Sapere Nuclei fondanti TESTO. Saper fare. Memorizzare. Comprendere. Produrre CODICE OGGETTO CULTURALE LESSICO. LINGUA ITALIANA è è Sapere Nuclei fondanti OGGETTO CULTURALE che registra i CAMBIAMENTI. CODICE Utilizzato per la COMUNICAZIONE Ha come unità fondamentale il TESTO Utilizza un LESSICO Saper fare che determinano

Dettagli

Unità di apprendimento. Crescere attraverso il teatro

Unità di apprendimento. Crescere attraverso il teatro Unità di apprendimento Crescere attraverso il teatro SCUOLE COINVOLTE Liceo Leopardi-Majorana Pordenone I.S.I.S V. Manzini San Daniele del Friuli NOMI PARTECIPANTI Augusta Calderan (Leopardi-Majorana)

Dettagli

LA MIA VERIFICA INCLUSIVA

LA MIA VERIFICA INCLUSIVA LA MIA VERIFICA INCLUSIVA INCLUSIONE non didattica per DSA, ma didattica anche adatta ai DSA personalizzazione E/O inclusione inclusione non significa semplificazione Riepilogo Ripasso: gli stili di apprendimento

Dettagli

Competenze chiave europee: Imparare ad imparare Comunicare Collaborare e partecipare Individuare collegamenti e relazioni

Competenze chiave europee: Imparare ad imparare Comunicare Collaborare e partecipare Individuare collegamenti e relazioni Denominazione Compito-prodotto Narrare e Raccontare il ciclo dell acqua SECONDARIA DI classe ^ Lettura e riassunto di un racconto oralmente e per iscritto Analisi del testo Riscrittura creativa del testo

Dettagli

CLASSE PRIMA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA

CLASSE PRIMA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA CLASSE PRIMA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO SCIENZE DISCIPLINE TRASVERSALI SCIENZE TRAGUARDI FORMATIVI COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE

Dettagli

Apprendere lingua e contenuti: la metodologia CLIL

Apprendere lingua e contenuti: la metodologia CLIL Apprendere lingua e contenuti: la metodologia CLIL a cura di Graziano Serragiotto Questione della veicolarità Gli studenti non italofoni si trovano in una situazione in cui l italiano è l unica lingua

Dettagli

Sceneggiare un unità di lavoro LIM centrata sullo studente

Sceneggiare un unità di lavoro LIM centrata sullo studente Sceneggiare un unità di lavoro LIM centrata sullo studente Titolo Attività di FISICA Argomento La PRESSIONE Obiettivi formativi Incoraggiare l'apprendimento collaborativo facilitare la collaborazione tra

Dettagli

A R R I V O I N I T A L I A

A R R I V O I N I T A L I A CORSO DI LINGUA ITALIANA PER STUDENTI STRANIERI DI LIVELLO A1-A2 3 MariaTeresa Frattegiani Rosella Baldelli SOMMAR I O PREMESSA 07 INTRODUZIONE 08 L ALFABETO ITALIANO 08-09 LE SILLABE 10-11 I NUMERI 11

Dettagli

PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE PROGETTAZIONE ANNUALE DIDATTICA:

PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE PROGETTAZIONE ANNUALE DIDATTICA: PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE Docente PICCHI MARIA LETIZIA Plesso Scuola dell'infanzia Giuseppe Giusti Classe.. Sezione A e B (anni 5) Disciplina/Macroarea/Campo d esperienza I DISCORSI E LE PAROLE Tavola

Dettagli

Condizioni: connessione Wi-Fi, proiettore, tablet per ogni studente

Condizioni: connessione Wi-Fi, proiettore, tablet per ogni studente Condizioni: connessione Wi-Fi, proiettore, tablet per ogni studente 1. diversificare le attività, riducendo la portata delle lezioni frontali intercettate le diverse intelligenze favorite la motivazione

Dettagli

PROGETTAZIONE ANNUALE - ITALIANO

PROGETTAZIONE ANNUALE - ITALIANO PROGETTAZIONE ANNUALE - ITALIANO classe I Finalità educative. Capacità di comunicare ed esprimere l esperienza di sé e della realtà naturale e culturale attraverso la padronanza delle abilità linguistiche

Dettagli

LA LINGUA PER STUDIARE

LA LINGUA PER STUDIARE LA LINGUA PER STUDIARE L'apprendimento della lingua astratta, della lingua delle discipline, rappresenta un salto qualitativo profondo, molto importante è una parte della competenza linguistica che va

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PIGNOLA Scuola Secondaria di I grado Via C. Colombo n.1 85010 Pignola (PZ)

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PIGNOLA Scuola Secondaria di I grado Via C. Colombo n.1 85010 Pignola (PZ) ISTITUTO COMPRENSIVO DI PIGNOLA Scuola Secondaria di I grado Via C. Colombo n.1 85010 Pignola (PZ) PROGETTO DI RECUPERO LINGUA INGLESE A.S. 2015/2016 Denominazione progetto: English BASIC SKILLS Docente:

Dettagli

Scuola Secondaria di 1 grado G.B MAZZONI PIANO DI STUDIO PERSONALIZZATO PER ALUNNI STRANIERI. Disciplina: ITALIANO CLASSI I II III

Scuola Secondaria di 1 grado G.B MAZZONI PIANO DI STUDIO PERSONALIZZATO PER ALUNNI STRANIERI. Disciplina: ITALIANO CLASSI I II III Scuola Secondaria di 1 grado G.B MAZZONI PIANO DI STUDIO PERSONALIZZATO PER ALUNNI STRANIERI Disciplina: ITALIANO CLASSI I II III Anno scolastico 2010-2011 A cura di Paolo Caserta Anna Pugi Grazie Zampella

Dettagli

CORSO PAA PER ASSISTENTI DI VOLO SYLLABUS

CORSO PAA PER ASSISTENTI DI VOLO SYLLABUS CORSO PAA PER ASSISTENTI DI VOLO SYLLABUS I PRINCIPI BASILARI DELLA COMUNICAZIONE: - elementi della comunicazione o mittente, messaggio, ricevente o la pragmatica della comunicazione - fattori di inefficacie

Dettagli

ASSE SCIENTIFICO TECNOLOGICO

ASSE SCIENTIFICO TECNOLOGICO ASSE SCIENTIFICO TECNOLOGICO FISICA, CHIMICA, SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA L asse scientifico tecnologico ha l obiettivo di facilitare lo studente nell esplorazione del mondo circostante, per osservarne

Dettagli

PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE

PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE a. s. 2007/2008 Sezione A Classe V GINNASIO DISCIPLINA GRECO Docente prof.ssa Caterina Menegolli Profilo iniziale della classe La classe è composta di 15 alunni ( 4 maschi,

Dettagli

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE "G. V. GRAVINA" VIA UGO FOSCOLO CROTONE

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE G. V. GRAVINA VIA UGO FOSCOLO CROTONE ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE "G. V. GRAVINA" VIA UGO FOSCOLO CROTONE MATERIA DI INSEGNAMENTO: SCIENZE UMANE CLASSE: IV A INDIRIZZO: SCIENZE UMANE ANNO SCOLASTICO 2013/2014 FIRMA DELL INSEGNANTE

Dettagli

RUBRICHE DI VALUTAZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA

RUBRICHE DI VALUTAZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA RUBRICHE DI VALUTAZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA RUBRICA VALUTATIVA ITALIANO Classi prima e seconda. DIMENSIONI DI COMPETENZA (quali aspetti considero?) CRITERI (Cosa valuto?) OBIETTIVI DI LIVELLO / BASE

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI ITALIANO CLASSE SECONDA. COMPETENZA comprendere comandi sempre più complessi

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI ITALIANO CLASSE SECONDA. COMPETENZA comprendere comandi sempre più complessi PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI ITALIANO CLASSE SECONDA NUCLEI TEMATICI ASCOLTO E PARLATO TRAGUARDI DI COMPETENZA comprendere comandi sempre più complessi prestare attenzione per tempi adeguati non interrompere

Dettagli

SCIENZE UMANE PRIMO BIENNIO LINEE GENERALI E COMPETENZE

SCIENZE UMANE PRIMO BIENNIO LINEE GENERALI E COMPETENZE SCIENZE UMANE LINEE GENERALI E COMPETENZE Al termine del percorso liceale lo studente si orienta con i linguaggi propri delle scienze umane nelle molteplici dimensioni attraverso le quali l uomo si costituisce

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO (DSA)

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO (DSA) PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO (DSA) DATI DELL ALUNNO/A Cognome e nome: Classe: Coordinatore: Diagnosi: Redatta da: Presso: DESCRIZIONE DELLE ABILITÀ

Dettagli

CURRICOLO di ITALIANO

CURRICOLO di ITALIANO CURRICOLO di ITALIANO Classi: I e II della Scuola Secondaria I grado Competenze Abilità Conoscenze Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l interazione comunicativa

Dettagli

ITALIANO L2 UNA VIA ITALIANA. Paolo E. Balboni

ITALIANO L2 UNA VIA ITALIANA. Paolo E. Balboni ITALIANO L2 UNA VIA ITALIANA Paolo E. Balboni Percorso: 15 anni di azioni; le linee di fondo Cosa succede nella mente Cultura e civiltà ANNI NOVANTA - Buon cuore, tra autarchia e spontaneismo - Le prime

Dettagli

Cognitivismo e neuroscienze cognitive. Alberto Oliverio Università di Roma, Sapienza

Cognitivismo e neuroscienze cognitive. Alberto Oliverio Università di Roma, Sapienza Cognitivismo e neuroscienze cognitive Alberto Oliverio Università di Roma, Sapienza L importanza dell azione. Il controllo motorio è in qualche modo il contrario di quanto si verifica nella percezione.

Dettagli

QUESTIONARIO PER DOCENTI

QUESTIONARIO PER DOCENTI Key A2 - Cooperation for innovation and the exchange of good practices Progetto RiUscire Rete Universitaria SocioCulturale per l'istruzione e il Recupero in Carcere Codice attività: 2014-1-IT02-KA204-003517

Dettagli

COMPETENZE IN USCITA AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA

COMPETENZE IN USCITA AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA COMPETENZE IN USCITA AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA Alunno Nato/a a (prov.) il. Scuola. Classe..Sezione Anno Scolastico Competenze Per gli alunni non di madrelingua italiana: Comprendere brevi messaggi

Dettagli

UNITÀ DIDATTICA N. 1 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI ABILITÀ

UNITÀ DIDATTICA N. 1 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI ABILITÀ UNITÀ DIDATTICA N. 1 LEGGERE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI ABILITÀ Leggere in modo chiaro scorrevole e corretto. Avvalersi di tutte le anticipazioni del testo per mantenere l attenzione, orientarsi

Dettagli

Fonetica: Morfologia e sintassi:

Fonetica: Morfologia e sintassi: COMPETENZE ABILITÀ/CAPACITÀ riflettere metalinguisticamente sulla lingua latina attraverso traduzione di testi d autore non troppo impegnativi e debitamente annotati; riconoscere affinità e divergenze

Dettagli

parole Classificare e ordinare Comprensione Anticipazione Applicazione Reversibilità del pensiero

parole Classificare e ordinare Comprensione Anticipazione Applicazione Reversibilità del pensiero Tabella generale: ASCOLTO, COMPRENSIONE E COMUNICAZIONE OBIETTIVI SPECIFICI DI Avvalersi di tutte le anticipazioni del testo per mantenere l attenzione, orientarsi nella comprensione, porsi in modo attivo

Dettagli

Sergio Paiardi Corso neoassunti 2016 INCLUSIONE SOCIALE E DINAMICHE INTERCULTURALI

Sergio Paiardi Corso neoassunti 2016 INCLUSIONE SOCIALE E DINAMICHE INTERCULTURALI Sergio Paiardi Corso neoassunti 2016 INCLUSIONE SOCIALE E DINAMICHE INTERCULTURALI Uno spunto per iniziare: le pietre nel barattolo. Una storia tradizionale racconta di un giovane che si recò un giorno

Dettagli

Classe Prima Scuola Secondaria di Primo Grado

Classe Prima Scuola Secondaria di Primo Grado FRANCESE Classe Prima Scuola Secondaria di Primo Grado NUCLEI TEMATICI CONOSCENZE ABILITA Ascolto Suoni, ritmo ed intonazione della Ascoltare e capire lingua globalmente brevi (Ricezione orale) conversazioni

Dettagli

A cura di Fabrizio M. Pellegrini SAPER INSEGNARE

A cura di Fabrizio M. Pellegrini SAPER INSEGNARE QUELLI CHE INSEGNANO devono saper insegnare A cura di Fabrizio M. Pellegrini 02.2009 SAPER INSEGNARE Questo sapere diventa COMPETENZA se viene costruito sulle CONOSCENZE, sulla RELAZIONE, sulle ABILITA,

Dettagli

Tecniche e didattica delle attività motorie

Tecniche e didattica delle attività motorie Corsi di Insegnamento Università degli Studi di Verona Corso di Laurea in Scienze delle attività motorie e sportive A.A. 2008/2009 Tecniche e didattica delle attività motorie Docente Prof. Graziano Paissan

Dettagli

PROGETTO LINGUE. Coordinatore: MARCHETTI CLOTILDE

PROGETTO LINGUE. Coordinatore: MARCHETTI CLOTILDE PROGETTO LINGUE Coordinatore: MARCHETTI CLOTILDE Premessa L insegnamento di una prima e/o seconda lingua europea è finalizzato all arricchimento dello sviluppo cognitivo attraverso un nuovo strumento di

Dettagli

Valutazione di lingua e contenuti. L importanza del feedback. Graziano Serragiotto.

Valutazione di lingua e contenuti. L importanza del feedback. Graziano Serragiotto. Valutazione di lingua e contenuti. L importanza del feedback Graziano Serragiotto Che tipo di valutazione CLIL? Valutazione del prodotto (nonlinguistico e linguistico) Sommativa e formativa Format Griglie

Dettagli

SCUOLA D INFANZIA GAZZANIGA A.S. 2013/2014 SEZIONE GRANDI PROGETTO NATURA

SCUOLA D INFANZIA GAZZANIGA A.S. 2013/2014 SEZIONE GRANDI PROGETTO NATURA SCUOLA D INFANZIA GAZZANIGA A.S. 2013/2014 SEZIONE GRANDI PROGETTO NATURA Programma L educazione ambientale svolge un importante ruolo anche nel processo di responsabilizzazione, con l assunzione di comportamenti

Dettagli

OBIETTIVI MINIMI DI ITALIANO

OBIETTIVI MINIMI DI ITALIANO OBIETTIVI MINIMI DI ITALIANO TERZA NUCLEI TEMATICI OBIETTIVI SPECIFICI COMPETENZE VERIFICHE ASCOLTARE Ascoltare e comprendere comandi, istruzioni, regole. Seguire una conversazione e comprendere ciò di

Dettagli

Liceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE

Liceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE Liceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE a.s. 2015/16 CLASSE 2^ ASA Indirizzo di studio Liceo scientifico Scienze Applicate Docente Disciplina

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO G. GALILEI PIEVE A NIEVOLE

ISTITUTO COMPRENSIVO G. GALILEI PIEVE A NIEVOLE ISTITUTO COMPRENSIVO G. GALILEI PIEVE A NIEVOLE PIANIFICAZIONE MODULI DI APPRENDIMENTO classe III sezione DISCIPLINA: SCIENZE INSEGNANTE: ANNO SCOLASTICO COMPOSIZIONE DELLA CLASSE: MASCHI: FEMMINE: RIPETENTI:

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DELLE ATTIVITA` DISCIPLINARI 1 OBIETTIVI DISCIPLINARI DA PERSEGUIRE NELLO SVILUPPO DEL PIANO

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DELLE ATTIVITA` DISCIPLINARI 1 OBIETTIVI DISCIPLINARI DA PERSEGUIRE NELLO SVILUPPO DEL PIANO ISTITUTO COMPRENSIVO MONCALIERI CENTRO STORICO Via S. Martino, 27 10024 MONCALIERI (TO) Tel. 011/641273 6829342 fax. 011/ 642174 Sito:http://share.dschola.it/icmoncaliericentrostorico PIETRO CANONICA Via

Dettagli

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

UNITÀ DI APPRENDIMENTO UNITÀ DI APPRENDIMENTO Denominazione Il Bullismo: viaggio tra fragilità e crudeltà dell adolescenza Prodotti Elaborazione di un racconto e/o tema sull argomento trattato Competenze mirate Comunicare nella

Dettagli

Tecnologie dell Istruzione. Come insegniamo?

Tecnologie dell Istruzione. Come insegniamo? Tecnologie dell Istruzione Come insegniamo? 1 A CHI CI RIVOLGIAMO? Burns, pag. 113: nessun altra generazione ha avuto prima una tale esposizione all inglese (media, personal network, traveling) La scuola

Dettagli

Iniziative di supporto alla scuola nel campo degli ausili informatici. Progetti e iniziative della Fondazione Don Gnocchi

Iniziative di supporto alla scuola nel campo degli ausili informatici. Progetti e iniziative della Fondazione Don Gnocchi Iniziative di supporto alla scuola nel campo degli ausili informatici Progetti e iniziative della Fondazione Don Gnocchi Progettualità rivolta all integrazione del disabile nell ambito scolastico Favorire

Dettagli

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

UNITÀ DI APPRENDIMENTO UNITÀ DI APPRENDIMENTO DISCIPLINA INGLESE NUMERO UNITÀ D APPRENDIMENTO 1 (unit 1 e 2 ) TITOLO DATI IDENTIFICATIVI LEARNING UNIT A' A CLASSI / ALUNNI COINVOLTI DOCENTI COINVOLTI OBIETTIVI DELLE INDICAZIONI

Dettagli

L ITALIANO COME LINGUA SECONDA

L ITALIANO COME LINGUA SECONDA L ITALIANO COME LINGUA SECONDA L'apprendimento e lo sviluppo della seconda lingua negli allievi stranieri deve essere al centro dell'azione didattica prevedere modificazioni nelle modalità organizzative

Dettagli

Insegnare l italiano. Costruzione di un sillabo Le attività. Brescia, 19/20 settembre Seminario di aggiornamento per docenti nei CTP

Insegnare l italiano. Costruzione di un sillabo Le attività. Brescia, 19/20 settembre Seminario di aggiornamento per docenti nei CTP Insegnare l italiano Seminario di aggiornamento per docenti nei CTP Costruzione di un sillabo Le attività Brescia, 19/20 settembre 2011 Giuseppeballero@yahoo.it Attività di ricezione ASCOLTO AUTENTICO

Dettagli

dr.ssa Lorella Gabriele

dr.ssa Lorella Gabriele dr.ssa Lorella Gabriele Obiettivo del corso Fornire metodologie, strategie per riconoscere e decodificare il linguaggio del corpo. Parte teorica Parte laboratoriale Argomenti Linguaggio Linguaggio e Comunicazione

Dettagli

L italiano L2 lingua di scolarità. Graziella Favaro

L italiano L2 lingua di scolarità. Graziella Favaro L italiano L2 lingua di scolarità Graziella Favaro TRE TEMI ITALIANO L2 PER LO STUDIO E PERCORSI SCOLASTICI GLI APPRENDENTI DI FRONTE ALLA LINGUA DI SCOLARITA CONSAPEVOLEZZE, ATTENZIONI, TEMPI, PROPOSTE

Dettagli

favorire un passaggio graduale e non traumatico dalla lingua del paese d'origine, all'interlingua e alla lingua del paese ospitante;

favorire un passaggio graduale e non traumatico dalla lingua del paese d'origine, all'interlingua e alla lingua del paese ospitante; Obiettivi per l'apprendimento di base: favorire un passaggio graduale e non traumatico dalla lingua del paese d'origine, all'interlingua e alla lingua del paese ospitante; possedere la corrispondenza tra

Dettagli

DAME E CAVALIERI : LA VITA NEL CASTELLO

DAME E CAVALIERI : LA VITA NEL CASTELLO UNITÀ DI APPRENDIMENTO DAME E CAVALIERI : LA VITA NEL CASTELLO ISTITUTO COMPRENSIVO ANTONIO GRAMSCI CAMPONOGARA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DOCENTI: LA BOMBARDA FRANCESCA MION CATERINA PALMARINI MICHELA

Dettagli

PROGRAMMA PREVENTIVO

PROGRAMMA PREVENTIVO Settore Servizi Scolastici e Educativi PAGINA: 1 PROGRAMMA PREVENTIVO A.S. 2015/16 SCUOLA LICEO LINGUISTICO A. MANZONI DOCENTE: C. FRESCURA MATERIA: MATEMATICA Classe 5 Sezione B FINALITÀ DELLA DISCIPLINA

Dettagli

Studio del caso di una alunna con ritardo cognitivo lieve. Scuola Secondaria di II grado

Studio del caso di una alunna con ritardo cognitivo lieve. Scuola Secondaria di II grado Studio del caso di una alunna con ritardo cognitivo lieve Scuola Secondaria di II grado Laboratorio neo-immessi in ruolo 2015/2016 Daniele Leporatti Marini Caterina Anna Lisa giuntini Drogo Teresa Rosa

Dettagli