Coltivazione e difesa di olivo e vite con microrganismi EM, zeolitite micronizzata e oli essenziali

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Nicoletta Costantini
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1 Dott. Domenico Prisa Dottore in Biotecnologie Agro-Industriali Specializzazione in Biotecnologie Vegetali e Microbiche P.H.D. in Crop Science Production Libero professionista consulente/tecnico scientifico su metodi innovativi per la difesa e coltivazione delle piante, microrganismi, apicoltura e risanamento ambientale domenico.prisa@gmail.com blog domenicoprisa.wordpress.com Linkedin: domenico prisa Skype: domenico.prisa2 cel Coltivazione e difesa di olivo e vite con microrganismi EM, zeolitite micronizzata e oli essenziali E vietata la riproduzione sotto qualsiasi forma senza l autorizzazione dell autore

2 Olivo (Olea europaea) L'olivo appartiene alla famiglia delle Oleaceae. La pianta comincia a fruttificare verso il 3º 4º anno, inizia la piena produttività verso il 9º 10º anno; la maturità è raggiunta dopo i 50 anni. È una pianta molto longeva: in condizioni climatiche favorevoli un olivo può vivere anche mille anni. Le radici, per lo più di tipo avventizio, sono molto superficiali ed espanse, in genere non si spingono mai oltre i cm di profondità. Il fusto è cilindrico e contorto, con corteccia di colore grigio o grigio scuro, il legno è molto duro e pesante. La ceppaia forma delle strutture globose, dette ovoli, da cui sono emessi ogni anno numerosi polloni basali. La chioma ha una forma conica, con branche fruttifere pendule o patenti (disposte orizzontalmente rispetto al fusto) secondo la varietà. È una pianta sempreverde, la cui attività è pressoché continua con attenuazione nel periodo invernale. Le foglie sono opposte, coriacee, semplici, intere, ellitticolanceolate, con picciolo corto e margine intero, spesso revoluto. La pagina inferiore è di colore bianco-argenteo per la presenza di peli squamiformi. Le gemme sono per lo più di tipo ascellare.

3 Protocolli innovativi biologici per la coltivazione e difesa dell olivo Riduzione significativa del contenuto di acido palmitico nelle piante trattate, come anche per l acido linoleico e linolenico Aumento fino al 65% del contenuto di acido oleico nelle piante trattate con chabasite micronizzata e cosi anche il rapporto acido oleico/linoleico Maggiore stabilità ossidativa e una maggiore shelf-life dell olio delle piante trattate con caolino Controllo della mosca dell olivo con chabasite Micronizzata, microrganismi EM e estratti naturali Tesi Percentuale media di olive attaccate dalla mosca Rotenone b Controllo a Film protettivo a base di Chabasite micronizzata sulle foglie Chabasite micronizzata + microrganismi EM + oli essenziali c

4 La coltivazione dell olivo controllo controllo trattato trattato Tesi Altezza della pianta (cm) Peso fresco vegetativo (g) Peso fresco radicale (g) Controllo concimato b b b Chabasite 3-6 mm + Ema a a a

5 Applicazioni innovative per la radicazione dell olivo % Radicazione Maurino Frantoio Moraiolo Leccio Pendolino Leccino Chaba 30% + Perlite70% 60% 65% 40% 50% 45% 23% Perlite 100% 25% 30% 35% 30% 20% 6% Peso fresco delle radici (g) Maurino Frantoio Moraiolo Leccio Pendolin o Leccino Chaba 30% + Perlite70% 5.70 a 6.35 a 7.00 a 6.80 a 5.45 a 6.70 a Perlite 100% 3.22 b 4.00 b 4.22 b 3.35 b 4.12 b 4.40 b Leccino Frantoio Perlite Chabasite Perlite Chabasite

6 Vitis vinifera L. Protocolli innovativi biologici per la coltivazione e difesa della vite La vite è una pianta arborea rampicante che per crescere si attacca a dei sostegni (tutori) mediante i viticci; se la pianta non viene potata può raggiungere larghezze ed altezze notevoli attaccandosi agli alberi, su pareti rocciose, o coprendo il suolo. È dotata di un apparato radicale molto sviluppato, che può superare anche i 10 metri di lunghezza. Ha un fusto anche di lunghezza notevole da cui si dipartono numerosi rami, detti tralci. Le foglie, dette pampini, palminervie, alterne, sono semplici e costituite da cinque lobi principali più o meno profondi, su una forma di base a cuore. Le foglie sono un carattere diagnostico molto importante per il riconoscimento dei vitigni delle varie specie, e all'interno della vite coltivata europea. I frutti sono delle bacche (acini) di forma e colore variabile: gialli, viola o bluastri, raggruppati in grappoli. Presentano un esocarpo spesso pruinoso (buccia), un mesocarpo con cellule piene di succo da cui si ricava il mosto (polpa) ed un endocarpo formato da uno strato di cellule che delimita le logge contenenti i semi (vinaccioli).

7 Test effettuati su peronospora (vite) Materiali e metodi 30 piante x 6 replicati Disegno a blocchi randomizzati Ambiente sperimentale: Sicilia Trattamento Control Solfato di rame % piante colpite da peronospora 56.0 ± 3.1 a 12.4 ± 1.5 b Chabasite+ EM + estratti officinali 12.0 ± 1.0 b

8 Fillossera Trattamento Control Actara chabasite + EM + estratti officinali % piante colpite 55.4 ± 1.2 a 8.2 ± 1.3 b 8.8 ± 1.5 b Tignola e Tignoletta Trattamento % piante colpite Control 66.5 ± 4.6 a Beauveria bassiana 21.5 ± 2.1 b chabasite + EM + estratti officinali 18.6 ± 0.5 c

9 Muffa grigia Controllo della muffa grigia su vite con chabasite, EM Grecanico Catarratto Tesi Infestazione media dei grappoli Tesi Infestazione media dei grappoli sfogliatura b sfogliatura b Controllo a Controllo a chabasite + Sfogliatura + EM c chabasite + Sfogliatura + EM c Chabasite + EM c Chabasite + EM c

10 La coltivazione della vite Merlot Tesi Lunghezza dei tralci (cm) Peso fresco vegetativo (g) Peso fresco radicale (g) Grappoli per pianta (n ) Peso dei grappoli per pianta (kg) Controllo concimato b b b b 0.87 b Chabasite EM a a a a 157 a

11 La coltivazione della vite controllo trattato

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