Accoppiatore direzionale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Accoppiatore direzionale"

Transcript

1 Aoppiatore direzionale 1 Rete 4 porte 3 4 Un aoppiatore direzionale ideale è un giunzione a 4 bohe on Adattamento alle porte quando sono hiuse sul ario di riferimento (ioè S 11 =S =S 33 =S 44 =) Due oppie di porte sono disaoppiate (i relativi parametri di aoppiamento S i,j sono nulli). Generalmente tali oppie sono (1,3) e (,4) oppure (1,4) e (,3)

2 Parametri aratteristii Si assume he le porte disaoppiate siano le (1-4) e (-3). Quindi i parametri definiti a priori dalla matrie di Satter sono: S 11 =S =S 33 =S 44 =, S 14 =S 41 =S 3 =S 3 =. Le porte aoppiate in questo aso sono (1-), (1-3), (3-4), (-4). Si assegna ad una di tali oppie il parametro C (Aoppiamento): C= S 13, C db =- log( S 13 ) Se si assume he la giunzione sia priva di perdite e reiproa si dovrà avere: S S S S 1 S C 1 S 1C S S S S S S S S C S S S S C S S S C Quindi, entrando alla porta 1 (), la potenza si ripartise tra le porte 3 e (4 e 1) seondo i oeffiienti C e (1-C). Nulla ese dalla porta 4 (3)

3 Ulteriori impliazioni dell assenza di perdite j * * j 1 4 S S S S S S e S S e Assegnando 1 = 34 = e 13 =±/ risulta anhe 4 =±/, quindi S 1 =S 34, S 13 =S 4 La giunzione è simmetria Si può dimostrare he è suffiiente imporre l adattamento alle 4 bohe in una giunzione priva di perdite per avere un aoppiatore direzionale

4 Parametri di aoppiatore reale In un aoppiatore reale l adattamento alle 4 porte non è mai perfetto, quindi viene speifiato il Return Loss minimo alle porte nella banda di funzionamento. Il parametro di aoppiamento C, è genere riferito alla porta on aoppiamento più basso Va poi onsiderato he alla porta disaoppiata ese omunque della potenza. Per aratterizzare tale effetto si utilizza l Isolamento I osì definito: I=Potenza dalla porta aoppiata/potenza alla boa disaoppiata Per l aoppiatore visto nelle slide preedenti (assumendo he la porta on aoppiamento minore sia la 3): I S S Per l aoppiatore ideale I va all infinito

5 Impieghi dell aoppiatore (1) Misura del oeffiiente di riflessione V + V L Linea, Z 1 L C 1, S 1 C 1 V L 1 V Vi V - C V L 3 4 Vr V V S j C V, V V S j C V i L 13 L r L 4 L V j C V V V r L L i j C V V L L L

6 Impieghi dell aoppiatore () Divisore di potenza (C=3 db) P in 1 P out =P in / Porte hiuse su ario di riferimento P out =P in / 3 4 C=3dB V VS 1 1 V1 P P1, V3 VS 1 13 V1 P3 P1

7 Impieghi dell aoppiatore (3) Sommatore di potenza (C=3 db) P in 1 P in / P in / 3 4 V V V V S V S j V3 V 1Pin Pin V1 P in

8 Impieghi dell aoppiatore (4) Somma e differenza di tensione (C=3 db) V out1 1 V A 1 = 13 = 4 = 34 = Porte hiuse su ario di riferimento V B 3 4 C=3dB V out 1 V VVS VS V V out1 1 A 1 B 13 A B 1 V V VS VS V V out 4 A 4 B 34 A B,

9 Guadagno: Riflessione: Vin Impieghi dell aoppiatore (5) 1a 9 C=3 db Amplifiatore Bilaniato V in / a 3a in jv in / in A A V in jv in A A b 3b C=3 db b 3b out out 4b in Pin 9 4b Vout Vb AV in, V3b j AVin V V P V V j j AV A V1 a Vin, Va AV in, Va in AV in, V3a j AV in, 1 V3a jin AV in, V1 a jv3a Va in AV in in AV in V in V 1a 1a

10 Linee aoppiate TEM ome aoppiatore direzionale L 1 Zp, Zd 3 4 Si è visto he per avere le quattro porte adattate deve risultare: S1 S4 Z = Z p, Zd, S S 3 Tale ondizione determina anhe la porta disaoppiata (4) : 1 S14 S1 S S3 S4 4 L aoppiamento C=( S 13 ) max si ottiene per L=/ e risulta: 1 1 S S S S S S S 14 max max max Z Z p p Z Z d d

11 Proprietà al variare della frequenza L adattamento e isolamento sono indipendenti dalla frequenza e pari rispettivamente a zero e infinito (linea TEM ideale senza perdite). L aoppiamento varia on la frequenza on il seguente andamento: 1 C C Z Z, C 1 (1 ) ot max p d max Cmax Zp Zd C/Cmax B.5 db Cmax=.1-.1 Per C max <.1 la variazione di C è pratiamente indipendente da C max. Si noti he la banda entro ui C si ridue meno di.5 db rispetto a C max risulta ira 44% f/f f è la frequenza per ui L=/

12 Limiti pratii I limiti pratii riguardano soprattutto il valore max realizzabile di Cmax. Infatti al resere dell aoppiamento le linee si avviinano sempre più fino a he non risulta più garantito l isolamento tra i due onduttori. In pratia il valore più elevato realizzabile on suffiiente affidabilità non supera.1 (C db =1) Esempio: Realizzare un aoppiatore in stripline on C=.1 usando gli Zp Zd andamento riportati in figura di Cmax, Z Zp Zd al variare di Zp Zd S (distanza tra le linee). Frequenza: 1 GHz Z Cmax Re(Eqn()) Cmax Re(Eqn()) Z S (mm) S (mm)

13 Soluzione: Si era sul grafio di Cmax il valore della distanza tra le linee he determina il valore di.1: S= mm. Per questo valore di S si trova sul grafio di Z il valore di he rappresenta l impedenza di riferimento rihiesta. r = mm mm mm 1 mm L L 75 mm L Nota1: In generale viene rihiesto tra i requisiti del progetto anhe il valore di Z. In tal aso bisogna erare la variare la larghezza delle linee fino a he il valore di Z trovato on la proedura indiata soddisfa quanto rihiesto. Nota: Se l aoppiatore è dimensionato per un valore di Z diverso da quello rihiesto, si possono utilizzare delle reti di trasformazione per ottenere l impedenza desiderata.

14 Aoppiatori on linee quasi-tem Nel aso di linee aoppiate quasi-tem (Mirostrip) le veloità del modi pari e dispari non sono più esattamente oinidenti. Ciò non onsentirebbe, a rigore, di appliare il modello sviluppato in preedenza per aratterizzare l aoppiatore direzionale. In pratia, finhè la differenza tra le veloità non è troppo elevata, si può assumere una veloità media uguale per entrambi i modi e onsiderare le linee esattamente TEM. Però non si otterrà più adattamento e isolamento ideali a tutte le frequenze (vedi esempio) mm mm -5 S1 Mirostrip Coupler 1.1 MHz -1.3 db r = mm mm S31 S MHz db 1.3 MHz db S Frequeny (MHz) m.1 S.437 mm Z Z Z 74.1 p d 1.97, 1.71 eff, p eff, d L eff, medio 1.84, L eff, medio L 55.4 mm

15 Aoppiatori on aoppiamenti onentrati Per realizzare aoppiatori on elevato aoppiamento (C<1 db) si impiegano strutture on aoppiamenti onentrati. In tenologia planare sono molto diffuse due tipi di tali aoppiatori, detti branh-line e rat-rae. Aoppiatore branh-line 1 Y, Y, Y, 3 Y, 4 B 4 L= B s d Y Autovalori di Y e S: Y j YY, S Y jb Y jb s s, d d, d d, 1 1 Y j Y Y S Y jb Y jb Y j Y Y S Y jb Y jb 3 3 Y j Y Y S Y jb Y jb 4 4 s s Se si assume la porta 3 disaoppiata e S 11 = risulta: S S, S S Da ui si ottiene: 1 Y Y Y on B Y Y, B Y Y s d

16 Vediamo le espressioni di S 1 e S 14 : 1 1 jb S S S S S S S s bs b S S S S S S S, b s bs s B Y s La ondizione di unitarietà di S omporta inoltre la seguente relazione sulle fasi di S 13 ed S 14 : 1 14 Quindi, essendo 1 =-/ 14 =. Il parametro b s dovrà quindi essere >1 per avere S 14 negativo. Imponendo la ondizione di aoppiamento ( S 14 =C) si può riavare il onseguente valore di b s : b 1 1 C YY S C b s 14, s 1 bs 1 C Y Y Y Y Tenendo onto della prima ondizione trovata ( le espressioni finali di Y e Y : ) si riavano 1 Y Y, YY 1 C C 1 C

17 Aoppiatore branh-line on C=.5 (3 db) Gli aoppiatori on C=3 db si indiano on il termine di ibridi. Per realizzare un ibrido di tipo branh-line le impedenze aratteristihe delle linee devono essere:.5 Z Z , Z Z 5 Z 5.5 Limiti posti dalle realizzabilità pratia Si verifia failmente he al tendere di C a Z Z e Z. In pratia, già on C=.1 (1 db) si raggiunge un valore di Z di diffiile realizzazione (Z =3Z ). Più omunemente, C è ompreso tra 3 e 6 db. Comportamento al variare della frequenza In questo aso sia l adattamento he l isolamento variano on la frequenza (il valore ideale si ottiene solo alla frequenza per ui le linee sono lunghe /4). Anhe l aoppiamento dipende da f (il max si ha ad f ). La banda per un dato valore di aoppiamento max rese al diminuire di Cmax; in genere l adattamento e l isolamento variano in frequenza molto più rapidamente dell aoppiamento.

18 -5 Aoppiamento Branh-line C=3dB Adattamento Isolamento DB( S(1,1) ) Shemati 1 DB( S(,1) ) Shemati 1 DB( S(3,1) ) Shemati 1 DB( S(4,1) ) Shemati Frequeny (MHz)

19 Aoppiatore rat-rae 4 1 Y P1 P3 4 Y Y 3 4 P P4 3 Y solo asse di simmetria (orizzontale)

20 Calolo dei parametri S (4x4) dalle due autoreti di ordine Essendoi solo un asse di simmetria non è possibile ottenere gli elementi della matrie S dalle autoreti di ordine 1 ome visto finora. Si introdue una nuova tenia he fa riferimento a autoreti di ordine riavabili onsiderando il solo piano di simmetria presente: 4 1 Y 4 1 Y 8 Y Y Piano magnetio 3 8 Autorete pari Parametri S: S 11p, S 1p, S p 8 Y Y Piano elettrio 3 8 Autorete dispari. Parametri S: S 11d, S 1d, S d Condizioni imposte dalla simmetria: S 11 =S 33, S =S 44, S 1 =S 34, S 14 =S 3 Matrie S omplessiva: S S S S S S S S S A B S S S S S S S S S S B S S A

21 Possiamo estendere i risultati ottenuti per le reti a due porte simmetrihe alla matrie S partizionata. Dette S p ed S d le matrii (x) delle autoreti pari e dispari si avrà quindi: 1 1 SA S p +Sd 1 1 SB Sp Sd S S S S 11p 11d 1 p 1d S S S S 1 p 1d p d S S S S 11p 11d 1 p 1d S S S S 1 p 1d p d Quindi gli elementi della matrie S risultano: 1 1 S S S S S S S S 1 1 S13 S11p S11 d, S4 S p Sd 1 1 S S S S S S S S p d, p d p d, p d

22 Matrii Sp ed Sd dell aoppiatore rat-rae 4 1 Y 8 Y Y 3 8 Rete pari Y jy J Y jy Y y Piano magnetio 1 jyy 1, y jyy 1p p 1 jy Y 1 jy Y 1 y 1 y S jyy, S jy Y, S jyy 1p p 11p 1 p p 1 y1p 1 yp 4 1 Y 8 Y Y 3 8 Rete dispari Y jy J Y jy Y Piano elettrio S S jyy, S S jy Y, S S jyy 11d p 1d 1 p d 11p

23 Matrie S: 1 1 S11 S33 S11p S11 d, S S44 S p Sd 1 1 S13 S11p S11 djy Y, S4 S p Sd jy Y 1 1 S1 S34 S1 p S1djY Y, S3 S14 S1 p S1d Quindi si ha un aoppiatore on porte -3 e 1-4 disaoppiate. Assegnando l aoppiamento C alle porte 13: S jy Y j C, S jy Y j C, S S jy Y j 1C Le equazioni di progetto sono quindi: Y Y 1 C, YY C Nel aso di C=.5 (3dB), si ottiene (assumendo Z =1/Y =5): Z Z Z 7.77, Z Z Z C.5 C.5

24 Comportamento del rat-rae al variare di f -5 Rat-rae C=3dB Aoppiamento Adattamento Isolamento DB( S(1,) ) RatRae DB( S(1,4) ) RatRae DB( S(1,3) ) RatRae DB( S(1,1) ) RatRae Frequeny (GHz) La banda è maggiore di quella del branh-line Al diminuire dell aoppiamento la banda aumenta La realizzabilità pratia limita il range di aoppiamenti tra 3 e 8 db ira

Circuiti a Microonde: Introduzione

Circuiti a Microonde: Introduzione Ciruiti a Miroonde: Introduzione Un iruito a miroonde è un interonnessione di elementi le ui dimensioni fisihe possono essere omparabili on la lunghezza d onda orrispondente alle frequenze operative Tipologie

Dettagli

Fisica dei mezzi trasmissivi Prof. G. Macchiarella Prova del 28 Febbraio 2013

Fisica dei mezzi trasmissivi Prof. G. Macchiarella Prova del 28 Febbraio 2013 Fisia dei mezzi trasmissivi Prof. G. Mahiarella Prova del 8 Febbraio 013 1 3 4 non srivere nella zona soprastante COGNOME E NOME MTRICO FIRM Eserizio 1 Un generatore, la ui tensione varia nel tempo ome

Dettagli

Spin. La hamiltoniana classica di una particella di massa m e carica q in presenza di un potenziale elettromagnetico (Φ, A) si scrive.

Spin. La hamiltoniana classica di una particella di massa m e carica q in presenza di un potenziale elettromagnetico (Φ, A) si scrive. Spin La hamiltoniana lassia di una partiella di massa m e aria q in presenza di un potenziale elettromagnetio Φ, A si srive Sviluppando il quadrato si ha H = H = p q A 2 + qφ p 2 + A 2 2q A p + qφ 2 Se

Dettagli

DIVISORI DI POTENZA E ACCOPPIATORI DIREZIONALI

DIVISORI DI POTENZA E ACCOPPIATORI DIREZIONALI Capitolo 6 DIVIORI DI POTENZA E ACCOPPIATORI DIREZIONALI 6. Divisori di potenza e gli accoppiatori direzionali I divisori di potenza e gli accoppiatori direzionali sono componenti a microonde passivi usati

Dettagli

Amplificatori in classe A con accoppiamento capacitivo

Amplificatori in classe A con accoppiamento capacitivo Ottobre 00 Amplificatori in classe A con accoppiamento capacitivo amplificatore in classe A di Fig. presenta lo svantaggio che il carico è percorso sia dalla componente di segnale, variabile nel tempo,

Dettagli

Politecnico di Torino Laurea a Distanza in Ingegneria Meccanica Corso di Macchine

Politecnico di Torino Laurea a Distanza in Ingegneria Meccanica Corso di Macchine ESERCIZI SVOLTI Sono di seguito svolti due eserizi sulle turbine a vapore assiali, aggiuntivi rispetto a quelli svolti durante il tutorato (i ui testi e i risultati numerii sono riportati alla fine del

Dettagli

Equazioni di secondo grado intere letterali

Equazioni di secondo grado intere letterali Equazioni di seondo grado intere letterali Esempio. k ) x k + )x + k + 0 a k b k + ) k + Disussione. Se k 0 k l equazione si abbassa di grado. Disutiamo il aso a 0 aso in ui l equazione diventa di primo

Dettagli

Campi Elettromagnetici e Circuiti I Adattatori d impedenza

Campi Elettromagnetici e Circuiti I Adattatori d impedenza Facoltà di Ingegneria Università degli studi di Pavia Corso di aurea Triennale in Ingegneria Elettronica e Informatica Campi Elettromagnetici e Circuiti I Adattatori d impedenza Campi Elettromagnetici

Dettagli

TEORIA SUI LIMITI DEFINIZIONE DI LIMITE FINITO DI UNA FUNZIONE PER X CHE TENDE AD UN VALORE FINITO

TEORIA SUI LIMITI DEFINIZIONE DI LIMITE FINITO DI UNA FUNZIONE PER X CHE TENDE AD UN VALORE FINITO TEORIA SUI LIMITI DEFINIZIONE DI LIMITE FINITO DI UNA FUNZIONE PER X CHE TENDE AD UN VALORE FINITO Si die he, per he tende a, la funzione y=f() ha per ite l e si srive: l = l I( ) ESEMPIO DI VERIFICA DI

Dettagli

Circuiti a Microonde: Introduzione

Circuiti a Microonde: Introduzione Circuiti a Microonde: Introduzione Un circuito a microonde è un interconnessione di elementi le cui dimensioni fisiche possono essere comparabili con la lunghezza d onda corrispondente alle frequenze operative

Dettagli

MOMENTI E CENTRAGGIO DEL VELIVOLO

MOMENTI E CENTRAGGIO DEL VELIVOLO x 1 x ISTITUZIONI DI INGEGNERIA AEROSAZIALE OENTI E CENTRAGGIO VELIVOLO OENTI E CENTRAGGIO DEL VELIVOLO er il alolo delle prestazioni in volo orizzontale rettilineo ed uniforme, il velivolo può essere

Dettagli

MATEMATICA CORSO A COMPITINO DI RECUPERO (Tema 2) 13 Febbraio 2014

MATEMATICA CORSO A COMPITINO DI RECUPERO (Tema 2) 13 Febbraio 2014 MATEMATICA CORSO A COMPITINO DI RECUPERO (Tema 2) 13 Febbraio 2014 Soluzioni 1. In un sahetto i sono 9 palline olorate: 2 rosse, 4 verdi e 3 gialle. Si fanno 3 estrazioni on rimessa. a) Calola la probabilità

Dettagli

TEOREMA DEL CAMPIONAMENTO

TEOREMA DEL CAMPIONAMENTO 1 TEOREMA DEL CAMPIONAMENTO nota per il orso di Teleomuniazioni a ura di F. Benedetto G. Giunta 1. Introduzione Il proesso di ampionamento è di enorme importanza ai fini della realizzazione dei dispositivi

Dettagli

Antenne per Stazioni Radio Base: Antenne per UMTS

Antenne per Stazioni Radio Base: Antenne per UMTS Antenne per Stazioni Radio Base: Antenne per UMTS Docente: Filiberto Bilotti Sommario Antenne per stazioni radio base di sistemi UMTS concetto di dipolo a larga banda concetto di dipolo parassita per aumentare

Dettagli

Schema planimetrico delle carpenteria.

Schema planimetrico delle carpenteria. Shema planimetrio delle arpenteria. 1 Riferimenti normativi 3.1.3. TENSIONI NORMALI DI COMPRESSIONE AMMISSIBILI NEL CONGLOMERATO. Tenute presenti le presrizioni ontenute nel punto 5.2.1., le tensioni ammissibili

Dettagli

Funzione dei mixer. cos. V V t t t. cos ( ) cos V 2. cos ( ) cos ( ) Filtro. OL o OL RF M RF OL RF RF OL RF + OL

Funzione dei mixer. cos. V V t t t. cos ( ) cos V 2. cos ( ) cos ( ) Filtro. OL o OL RF M RF OL RF RF OL RF + OL MIXER A MICROONDE Funzione dei mixer Il mixer serve a operare una traslazione in frequenza di un segnale RF (portante modulata). Dal punto di vista ideale questa funzione si può realizzare mediante moltiplicazione:

Dettagli

GEOMETRIA ANALITICA 8 LE CONICHE

GEOMETRIA ANALITICA 8 LE CONICHE GEOMETRIA ANALITICA 8 LE CONICHE Tra tutte le urve, ne esistono quattro partiolari he vengono hiamate onihe perhé sono ottenute tramite l intersezione di una superfiie i-onia on un piano. A seonda della

Dettagli

Compito di Fondamenti di Automatica - 13 luglio 2006 Versione A Esercizio 1A. Dato lo schema seguente (operazionali ideali)

Compito di Fondamenti di Automatica - 13 luglio 2006 Versione A Esercizio 1A. Dato lo schema seguente (operazionali ideali) Compito di Fondamenti di Automatica - 1 luglio 2006 Versione A Esercizio 1A. Dato lo schema seguente (operazionali ideali) C v in 2 vout é richiesto di calcolare la funzione di trasferimento G(s) tra v

Dettagli

Il blocco amplificatore realizza la funzione di elevare il livello (di tensione o corrente) del segnale (in tensione o corrente) in uscita da una

Il blocco amplificatore realizza la funzione di elevare il livello (di tensione o corrente) del segnale (in tensione o corrente) in uscita da una l blocco amplificatore realizza la funzione di elevare il livello (di tensione o corrente) del segnale (in tensione o corrente) in uscita da una sorgente. Nel caso, come riportato in figura, il segnale

Dettagli

Lezione 15. Stabilità di sistemi retroazionati. F. Previdi - Automatica - Lez. 15 1

Lezione 15. Stabilità di sistemi retroazionati. F. Previdi - Automatica - Lez. 15 1 ezione 15. Stabilità di sistemi retroazionati F. Previdi Automatia ez. 15 1 Shema 1. Stabilità di sistemi retroazionati 2. Stabilità & inertezza 3. Margine di guadagno 4. Margine di fase 5. Criterio di

Dettagli

microonde Circuiti a microonde Circuito

microonde Circuiti a microonde Circuito Circuiti a microonde 1 N Circuito a microonde 3 Sezioni di riferimento (Bocche) 5 4 Un circuito a microonde è costituito dall interconnessione di elementi distribuiti e concentrati; l interazione con il

Dettagli

Moto vario elastico: fenomeno del colpo d ariete

Moto vario elastico: fenomeno del colpo d ariete Moto vario elastio: fenomeno del olpo d ariete 1. Desrizione del fenomeno Si onsideri un semplie impianto ostituito da un serbatoio di grande ampiezza in modo tale he in esso il livello di ario rimanga

Dettagli

+ t v. v 3. x = p + tv, t R. + t. 3 2 e passante per il punto p =

+ t v. v 3. x = p + tv, t R. + t. 3 2 e passante per il punto p = 5. Rette e piani in R 3 ; sfere. In questo paragrafo studiamo le rette, i piani e le sfere in R 3. Ci sono due modi per desrivere piani e rette in R 3 : mediante equazioni artesiane oppure mediante equazioni

Dettagli

Elettromagnetismo e Relatività dr.ing. Alberto Sacchi Sviluppo Progetti Avanzati srl- R&D Dept.

Elettromagnetismo e Relatività dr.ing. Alberto Sacchi Sviluppo Progetti Avanzati srl- R&D Dept. Elettromagnetismo e Relatività dr.ing. Alberto Sahi Sviluppo Progetti Avanzati srl- R&D Dept. ing.sahi@alie.it SNTES (ABSTRACT) Analisi ritia dell esperimento di Feynman volto ad illustrare la orrelazione

Dettagli

Esempio di progetto di un telaio di c.a.

Esempio di progetto di un telaio di c.a. q q 1 q 5 8 11 13 h q q 1 q 1 4 7 10 1 h 1 3 6 9 L L 1 L 1 L Fig. 1 Shema statio. La struttura intelaiata in.a. riportata in Fig. 1 è ostituita da travi di sez. 80 m x 4 m e pilastri di sezione 30 m x

Dettagli

e del guadagno percentuale in conto capitale, dato da e v

e del guadagno percentuale in conto capitale, dato da e v Esame di Eonomia Politia - Istituzioni (A-K) Svolgimento della prova sritta del 8 aprile 2009 B questo è uno svolgimento ompleto, e potrebbe essere molto più sintetio FILA 3 1) (a) Si spieghi il signifiato

Dettagli

L amplificatore operazionale

L amplificatore operazionale L amplificatore operazionale terminali di input terminale di output Alimentazioni: massa nodo comune L amplificatore operazionale ideale Applichiamo 2 tensioni agli input 1 e 2 L amplificatore è sensibile

Dettagli

Dispersione modale. Dispersione modale

Dispersione modale. Dispersione modale Dispersione modale Se determiniamo l allargamento dell impulso per unità di lunghezza della fibra otteniamo l indice di dispersione modale σ ns m km A causa dell allargamento dell impulso la banda di frequenza

Dettagli

Teoria dei circuiti reazionati

Teoria dei circuiti reazionati Teoria dei circuiti reazionati Differenze tra lo schema di reazione ideale e il circuito con retroazione: Ogni blocco dello schema a blocchi ha una direzione e un trasferimento che non dipende dai blocchi

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE NATURALI Lau. Inform. v.o. versione n Reg. Tesi L. del l.2.2 M.Coffieri Regolamento Tesi di Laurea quinquennale in Informatia. L'esame

Dettagli

12. F.d.T. con uno ZERO nell'origine ed un POLO non nell origine: Derivatore invertente reale. Per prima cosa troviamo Z 1. Quindi: eq

12. F.d.T. con uno ZERO nell'origine ed un POLO non nell origine: Derivatore invertente reale. Per prima cosa troviamo Z 1. Quindi: eq Appunti di ELETTONIA lassi QUINTE Integratori e Derivatori attivi:.d.t., diagrammi di Bode, risposte nel tempo A.S. 999-000 - martedì 7 dicembre 999 Pagina n. 53..d.T. con uno EO nell'origine ed un POLO

Dettagli

Lezione 2: Amplificatori operazionali. Prof. Mario Angelo Giordano

Lezione 2: Amplificatori operazionali. Prof. Mario Angelo Giordano Lezione 2: Amplificatori operazionali Prof. Mario Angelo Giordano L'amplificatore operazionale come circuito integrato è uno dei circuiti lineari maggiormente usati. L'amplificatore operazionale è un amplificatore

Dettagli

Gli alimentatori stabilizzati

Gli alimentatori stabilizzati Gli alimentatori stabilizzati Scopo di un alimentatore stabilizzato è di fornire una tensione di alimentazione continua ( cioè costante nel tempo), necessaria per poter alimentare un dispositivo elettronico

Dettagli

Esercizi sulle reti elettriche in corrente continua

Esercizi sulle reti elettriche in corrente continua serizi sulle reti elettrihe in orrente ontinua serizio 1: eterminare la P erogata generatore, e la P R assorita resistore R del iruito in figura 4 Ω Ω Ω 15 Ω 5 Ω Ω R Ω 10 Ω Soluzione: P = 150 W P R =.08

Dettagli

Esperienza n 6: COSTANTE di PLANCK

Esperienza n 6: COSTANTE di PLANCK Laboratorio IV Esperienza n 6: COSTANTE di PLANCK Esperienza n 6: COSTANTE di PLANCK Misura della ostante di Plank Inviando su un fotoatodo fotoni di energia hν, vengono estratti elettroni on una energia

Dettagli

1 S/f. M = A t = A + CT = 1 S f

1 S/f. M = A t = A + CT = 1 S f Ot Una lente sottile con focale f 50 mm è utilizzata per proiettare su di uno schermo l immagine di un oggetto posto a 5 m. SI determini la posizione T dello schermo e l ingrandimento che si ottiene La

Dettagli

Laboratorio II, modulo Amplificatori operazionali (cfr.

Laboratorio II, modulo Amplificatori operazionali (cfr. Laboratorio II, modulo 2 20152016 Amplificatori operazionali (cfr. http://physics.ucsd.edu/~tmurphy/phys121/phys121.html) Amplificatori operazionali Amplificatori operazionali sono disegnati come triangoli

Dettagli

Le tensioni di alimentazione +Va e Va devono essere applicate rispetto alla zona di massa.

Le tensioni di alimentazione +Va e Va devono essere applicate rispetto alla zona di massa. 4.2 Sul calcolo del guadagno di un microamplificatore Uno schema elettrico che mostra il più semplice impiego di un circuito integrato è tracciato in figura 4.4, in essa è riportato un microamplificatore

Dettagli

Transistore bipolare a giunzione (BJT)

Transistore bipolare a giunzione (BJT) ransistore bipolare a giunzione (J) Parte 1 www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm (versione del 22-5-2012) ransistore bipolare a giunzione (J) l transistore bipolare a giunzione è un dispositivo

Dettagli

DFM. Design for Manufacture: Approccio e strumenti. Contenuti. Concetti preliminari e introduzione al DFM. Accorgimenti per la progettazione

DFM. Design for Manufacture: Approccio e strumenti. Contenuti. Concetti preliminari e introduzione al DFM. Accorgimenti per la progettazione DFM Design for Manufature: Approio e strumenti Contenuti Conetti preliminari e introduzione al DFM Aorgimenti per la progettazione Modello per la stima dei osti Sensibilità alle variabili di progetto Riferimenti:

Dettagli

P3 CIRCUITI RISONANTI E AMPLIFICATORI SELETTIVI.

P3 CIRCUITI RISONANTI E AMPLIFICATORI SELETTIVI. P CICUITI ISONANTI E AMPIFICATOI SEETTIVI. P. Un iruito C serie è alimentato alla frequenza di risonanza da un generatore a tensione ostante, avente f.e.m. di valore iae E, V. a bobina, di induttanza 4,5

Dettagli

Esperimentazioni di Fisica 3. Appunti sugli. Amplificatori Differenziali. M De Vincenzi

Esperimentazioni di Fisica 3. Appunti sugli. Amplificatori Differenziali. M De Vincenzi Esperimentazioni di Fisica 3 Appunti sugli. Amplificatori Differenziali M De Vincenzi 1 Introduzione L amplificatore differenziale è un componente elettronico che (idealmente) amplifica la differenza di

Dettagli

Elettronica I Amplificatore operazionale ideale; retroazione; stabilità

Elettronica I Amplificatore operazionale ideale; retroazione; stabilità Elettronica I Amplificatore operazionale ideale; retroazione; stabilità Valentino Liberali Dipartimento di Tecnologie dell Informazione Università di Milano, 26013 Crema e-mail: liberali@dti.unimi.it http://www.dti.unimi.it/

Dettagli

L offerta della singola impresa: le curve di costo

L offerta della singola impresa: le curve di costo L offerta della singola impresa: le urve di osto La funzione di osto totale è di un impresa orrispondono alla somma dei osti fissi e dei osti variabili I osti fissi F sono quelli he sono sostenuti indipendentemente

Dettagli

1. Circuito equivalente di un trasformatore trifase

1. Circuito equivalente di un trasformatore trifase . Circuito equivalente di un trasformatore trifase Poiché la rete magnetica rappresentativa del nucleo dei trasformatori trifase a due avvolgimenti (per colonna) può essere rappresentata come indipendente

Dettagli

Esercizio no.1 soluzione a pag.3

Esercizio no.1 soluzione a pag.3 Edutenia.it Modulazioni digitali eserizi risolti 1 Eserizio no.1 soluzione a pag.3 Quanti bit sono neessari per trasmettere 3 simboli e quale è la veloità di modulazione e la veloità di trasmissione se

Dettagli

RETI DI TELECOMUNICAZIONE

RETI DI TELECOMUNICAZIONE RETI DI TELECOMUNICAZIONE CATENE DI MARKOV TEMPO CONTINUE Definizioni Sia dato un processo stocastico x(t) che può assumere valori discreti appartenenti ad un insieme se accade che il processo è una catena

Dettagli

SCR543IT. Famiglia MSW 5 IN Active. Caratteristiche principali

SCR543IT. Famiglia MSW 5 IN Active. Caratteristiche principali Famiglia MSW 5 IN Active SCR543IT Multiswitch SCR con 4 ingressi SAT (VL, HL, VH e HH), un ingresso TV con filtro LTE e 4 uscite che possono essere di tipo legacy tradizionali o SCR con 3 frequenze per

Dettagli

SCK54/1, SCK54/1-15 SCK54/1T

SCK54/1, SCK54/1-15 SCK54/1T Sistemi di ricezione Tv e Satellite, -15 T 117 mm Multiswitch SCR attivo per la distribuzione in cascata in I IF-SAT a 4 cavi + TV terr. 83 mm Controllo Automatico del Guadagno (A.C.G.) Regolazione del

Dettagli

Il comportamento di un amplificatore ideale, ad esempio di tensione, è descritto dalla relazione lineare V out = A V in (3.1)

Il comportamento di un amplificatore ideale, ad esempio di tensione, è descritto dalla relazione lineare V out = A V in (3.1) Capitolo 3 Amplificazione 3.1 Circuiti attivi Gli elementi circuitali considerati sino ad ora, sia lineari (resistenze, capacità, induttanze e generatori indipendenti), sia non lineari (diodi), sono detti

Dettagli

Amplificatori operazionali

Amplificatori operazionali Amplificatori operazionali Parte 3 www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm (versione del 6--) Integratore Dato che l ingresso invertente è virtualmente a massa si ha vi ( t) ir ( t) R Inoltre i

Dettagli

Note sulla correttezza di RSA e sulla complessità degli attacchi

Note sulla correttezza di RSA e sulla complessità degli attacchi Note sulla orrettezza di RSA e sulla omplessità degli attahi P. Bonatti 21 novembre 2016 1 Rihiami elementari di algebra Elevamento a potenza di binomi Riordiamo la definizione di oeffiiente binomiale:

Dettagli

Università degli Studi di Teramo Facoltà di Scienze Politiche

Università degli Studi di Teramo Facoltà di Scienze Politiche Università degli Studi di Teramo Faoltà di Sienze Politihe Corso di Laurea in Statistia Lezioni del Corso di Matematia a ura di D. Tondini a.a. 3/4 CAPITOLO II LE EQUAZIONI DIFFERENZIALI. GENERALITÀ È

Dettagli

Sistemi di Telecomunicazione

Sistemi di Telecomunicazione Sistemi di Telecomunicazione Doppi bipoli rumorosi: esercizi ed esempi numerici Universita Politecnica delle Marche A.A. 2014-2015 A.A. 2014-2015 Sistemi di Telecomunicazione 1/15 Esempio 1 Il segnale

Dettagli

Componenti a Semiconduttore

Componenti a Semiconduttore Componenti a Semiconduttore I principali componenti elettronici si basano su semiconduttori (silicio o germani) che hanno subito il trattamento del drogaggio. In tal caso si parla di semiconduttori di

Dettagli

Esercizio 10.1 Pagina 1 di 2 ESERCIZIO 10.1

Esercizio 10.1 Pagina 1 di 2 ESERCIZIO 10.1 Esercizio 10.1 Pagina 1 di ESERCIZIO 10.1 (Modello di Baumol). Un manager di un impresa oligopolistica massimizza i RT sotto il vincolo di garantire alla proprietà un profitto Π G = 500 euro. La funzione

Dettagli

Elettronica Amplificatore operazionale ideale; retroazione; stabilità

Elettronica Amplificatore operazionale ideale; retroazione; stabilità Elettronica Amplificatore operazionale ideale; retroazione; stabilità Valentino Liberali Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano valentino.liberali@unimi.it Elettronica Amplificatore operazionale

Dettagli

CBM a.s. 2012/2013 PROBLEMA DELLE SCORTE

CBM a.s. 2012/2013 PROBLEMA DELLE SCORTE CBM a.s. 212/213 PROBLEMA DELLE SCORTE Chiamiamo SCORTA ogni riserva di materiali presente all interno del sistema produttivo in attesa di essere sottoposto ad un proesso di trasformazione o di distribuzione.

Dettagli

Report Tecnico. Accoppiatore di Potenza Cilindrico

Report Tecnico. Accoppiatore di Potenza Cilindrico Report Tecnico Accoppiatore di Potenza Cilindrico Di seguito è riportata una linea coassiale (quindi in modo TEM) adattata a 50 Ω (lunghezza di 500mm). Il dielettrico interno è aria. 45 mm 104 mm Le due

Dettagli

Pag. 1. Esercizi sui Diagrammi di Flusso. Stampa di alcuni numeri interi

Pag. 1. Esercizi sui Diagrammi di Flusso. Stampa di alcuni numeri interi Università degli studi di Parma Dipartimento di Ingegneria dell Informazione Informatia a.a. 202/ Stampa di aluni numeri interi Informatia Faoltà di Mediina Veterinaria a.a. 202/ prof. Stefano Cagnoni

Dettagli

Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. Coiro / Nicolosi

Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. Coiro / Nicolosi ap.9 AUTONOMIE Quando harles indberg effettuò il suo spettaolare volo transatlantio nel 97 ad egli non importavano poi osì tanto i onetto di veloità massima di rateo di salita o di tempo di salita. a osa

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLISTUDIDIPAVIA Laurea in Ingegneria Elettronica e Informatica

UNIVERSITÀ DEGLISTUDIDIPAVIA Laurea in Ingegneria Elettronica e Informatica 7.09.0 Problema L interruttore indicato nel circuito in figura commuta nell istante t 0 dalla posizione AA alla posizione BB. Determinare le espressioni delle tensioni v (t) ev (t) per ogni istante di

Dettagli

4.3.1. Stato limite di fessurazione.

4.3.1. Stato limite di fessurazione. DM 9/1/1996 4.3.1. Stato limite di fessurazione. 4.3.1. STATO LIMITE DI FESSURAZIONE. 4.3.1.1. Finalità. Per assiurare la funzionalità e la durata delle strutture è neessario: - prefissare uno stato limite

Dettagli

Analizziamo ora il circuito in figura, dove Vin è un generatore di tensione alternata sinusoidale:

Analizziamo ora il circuito in figura, dove Vin è un generatore di tensione alternata sinusoidale: Raddrizzatore a doppia semionda: caso ideale Analizziamo ora il circuito in figura, dove Vin è un generatore di tensione alternata sinusoidale: Questa particolare struttura di collegamento di quattro diodi

Dettagli

1. Calcolo del Momento di plasticizzazione per una sezione tubolare in acciaio.

1. Calcolo del Momento di plasticizzazione per una sezione tubolare in acciaio. 1. Calolo del Momento di plastiizzazione per una sezione tubolare in aiaio. La sezione presa in onsiderazione è la seguente: Shema di riferimento per il alolo del momento di plastiizzazione della sezione

Dettagli

CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 3

CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 3 CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 3 Dott.ssa Antonella Costanzo a.costanzo@unicas.it Esercizio 1. Sintesi a cinque e misure di variabilità rispetto ad un centro Una catena di fast-food ha selezionato

Dettagli

5. Amplificatori. Corso di Fondamenti di Elettronica Fausto Fantini a.a

5. Amplificatori. Corso di Fondamenti di Elettronica Fausto Fantini a.a 5. Amplificatori Corso di Fondamenti di Elettronica Fausto Fantini a.a. 2010-2011 Amplificazione Amplificare un segnale significa produrre un segnale in uscita (output) con la stessa forma d onda del segnale

Dettagli

RISONANZA. Fig.1 Circuito RLC serie

RISONANZA. Fig.1 Circuito RLC serie RISONANZA Risonanza serie Sia dato il circuito di fig. costituito da tre bipoli R, L, C collegati in serie, alimentati da un generatore sinusoidale a frequenza variabile. Fig. Circuito RLC serie L impedenza

Dettagli

I.T.I.S. Max Planck Verifica di Elettronica Oscillatori classe 5 A/Tel a.s. 2013/14 COGNOME E NOME Data: 27/11/2013

I.T.I.S. Max Planck Verifica di Elettronica Oscillatori classe 5 A/Tel a.s. 2013/14 COGNOME E NOME Data: 27/11/2013 I.T.I.. Max Planck Verifica di Elettronica Oscillatori classe 5 A/Tel a.s. 03/4 OGNOME E NOME Data: 7//03 Quesito ) (50%) Dato il circuito qui a fianco che rappresenta un oscillatore sinusoidale a ponte

Dettagli

Corso di PIANIFICAZIONE E GESTIONE DEI SISTEMI IDRICI APPENDICE LAMINAZIONE DELLE PIENE AD OPERA DEI SERBATOI

Corso di PIANIFICAZIONE E GESTIONE DEI SISTEMI IDRICI APPENDICE LAMINAZIONE DELLE PIENE AD OPERA DEI SERBATOI Corso di PIANIFICAZIONE E GESTIONE DEI SISTEMI IDRICI APPENDICE LAMINAZIONE DELLE PIENE AD OPERA DEI SERBATOI 1 LA LAMINAZIONE DELLE PIENE NEI SERBATOI Esistono essenzialmente tre tipologie di opere per

Dettagli

CONTROLLI AUTOMATICI (01AKS, 02FSQ) ATM, INF Soluzione della tipologia di compito dell 8/VII/2002

CONTROLLI AUTOMATICI (01AKS, 02FSQ) ATM, INF Soluzione della tipologia di compito dell 8/VII/2002 CONTROLLI AUTOMATICI (0AKS, 0SQ) ATM, IN Soluzione della tipologia di ompito dell 8/VII/00 Eserizio Progetto di un ontrollore Sia dato il sistema di ontrollo riportato in figura on: ( 30 3s + 3 =, ( =,

Dettagli

20/10/2015. Segnali Periodici. Serie di Fourier per segnali periodici

20/10/2015. Segnali Periodici. Serie di Fourier per segnali periodici Segnali Periodici Serie di Fourier per segnali periodici 1 Segnale pari Segnale dispari Onda quadra dispari 2 Onda quadra pari Generatore LF + oscilloscopio Si imposta sul generatore LF Vout = 1 V f 99.9981

Dettagli

Appello del 18/07/2005 di Microonde I

Appello del 18/07/2005 di Microonde I Appello del 8/7/5 di Mioonde I Eseizio In un avo oassiale di impedenza aatteistia 5 Ω, ostante dielettia elativa 3 (tanδ) e onduibilità 5.8. 7 S, si vuole assiuae un attoe di meito alla equenza di 3 GHz.

Dettagli

DIMENSIONAMENTO DELLA STAZIONE DI SOLLEVAMENTO A SERVIZIO DI UN SOTTOPASSO

DIMENSIONAMENTO DELLA STAZIONE DI SOLLEVAMENTO A SERVIZIO DI UN SOTTOPASSO DIMENSIONAMENTO DELLA STAZIONE DI SOLLEVAMENTO A SERVIZIO DI UN SOTTOPASSO Appliazione: Dimensionare l impianto di sollevamento per il sottopasso illustrato alle figure 3.60 e 3.61. Elaborazione delle

Dettagli

STABILITÀ DEI SISTEMI Metodo di Bode e Nyquist

STABILITÀ DEI SISTEMI Metodo di Bode e Nyquist I.T.I. Modesto PANETTI B A R I Via Re David, 186-70125 BARI 080-542.54.12 - Fax 080-542.64.32 Internet http://www.itispanetti.it email : BATF05000C@istruzione.it INTRODUZIONE STABILITÀ DEI SISTEMI Metodo

Dettagli

CAMPIONAMENTO E RICOSTRUZIONE DI SEGNALI. 1 Fondamenti Segnali e Trasmissione

CAMPIONAMENTO E RICOSTRUZIONE DI SEGNALI. 1 Fondamenti Segnali e Trasmissione CAMPIONAMENTO E RICOSTRUZIONE DI SEGNALI Fondamenti Segnali e Trasmissione Numerizzazione dei segnali Nei moderni sistemi di memorizzazione e trasmissione i segnali in ingresso sono di tipo numerio, normalmente

Dettagli

Espansione dell Universo e redshift

Espansione dell Universo e redshift Espansione dell Universo e redshift Primo Galletti Aldo Aluigi Roma, 21 Settembre 2002 In un Universo in ui avviene ontinuamente la nasita e la morte della materia 1 l ipotesi di una grande esplosione

Dettagli

Funzioni elementari: funzioni potenza

Funzioni elementari: funzioni potenza Funzioni elementari: funzioni potenza Lezione per Studenti di Agraria Università di Bologna (Università di Bologna) Funzioni elementari: funzioni potenza 1 / 36 Funzioni lineari Come abbiamo già visto,

Dettagli

Diagrammi di Nyquist o polari

Diagrammi di Nyquist o polari 0.0. 3.3 1 qualitativa Ampiezza Diagrammi di Nyquist o polari Esempio di diagramma polare senza poli nell origine: 40 20 G(s) = 100(1+ s 50 ) (1+ s 10 )2 (1+ s 20 )(1+ s 100 ) Imag 0 20 15 20 30 80 0.1

Dettagli

Equazioni di 2 grado

Equazioni di 2 grado Equazioni di grado Tipi di equazioni: Un equazione (ad una incognita) è di grado se può essere scritta nella forma generale (o forma tipica o ancora forma canonica): a b c con a, b e c numeri reali (però

Dettagli

CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Gestionale LUOGO DELLE RADICI

CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Gestionale  LUOGO DELLE RADICI CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Gestionale http://www.automazione.ingre.unimore.it/pages/corsi/controlliautomaticigestionale.htm LUOGO DELLE RADICI Ing. Federica Grossi Tel. 059 2056333 e-mail: federica.grossi@unimore.it

Dettagli

Potenza in regime sinusoidale

Potenza in regime sinusoidale 26 Con riferimento alla convenzione dell utilizzatore, la potenza istantanea p(t) assorbita da un bipolo è sempre definita come prodotto tra tensione v(t) e corrente i(t): p(t) = v(t) i(t) Considerando

Dettagli

Trasformatore trifase

Trasformatore trifase 3 Trasformatore trifase Il trasformatore trifase viene realizzato in generale disponendo su di un nucleo apposito tre coppie di bobine, destinate a realizzare gli avvolgimenti e secondario di ciascuna

Dettagli

HS444*, HS444-8, HS444-16

HS444*, HS444-8, HS444-16 72 mm *, -8, -16 Alta sensibilità alle commutazioni Alimentazione da ricevitore Bassa perdita di passaggio Basso consumo Staffa per montaggio a parete 90 mm * OMOLOGATO SKY Ready for 28 mm ARTICOLO -8-16

Dettagli

8 Equazioni parametriche di II grado

8 Equazioni parametriche di II grado Equzioni prmetrihe di II grdo Un equzione he oltre ll inognit (o lle inognite) ontiene ltre lettere (un o più) si die letterri o prmetri e le lettere sono himte, nhe, prmetri; si suppong he l equzione

Dettagli

Il protocollo RS Introduzione. 1.2 Lo Standard RS-232

Il protocollo RS Introduzione. 1.2 Lo Standard RS-232 1 Il protocollo RS232 1.1 Introduzione Come noto un dispositivo di interfaccia permette la comunicazione tra la struttura hardware di un calcolatore e uno o più dispositivi esterni. Uno degli obiettivi

Dettagli

Prof. Giuseppe Lanzo

Prof. Giuseppe Lanzo CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA QUIQUEALE I ARCHITETTURA UE Laboratorio di Costruzioni Modulo di GEOTECICA E FODAZIOI Prof. Giuseppe Lanzo Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotenia Via A. Gramsi

Dettagli

ESEMPI DI PIASTRE SOTTILI PIANE E CURVE. Corso di Meccanica delle Strutture- ing. Elena Benvenuti

ESEMPI DI PIASTRE SOTTILI PIANE E CURVE. Corso di Meccanica delle Strutture- ing. Elena Benvenuti PIASTRE ESEMPI DI PIASTRE SOTTILI PIANE E CURVE Corso di Meania delle Strutture- ing. Elena Benvenuti Elementi di piastra Disuteremo solo EF piastra (plate) volti a modellare solo il omportamento flessionale

Dettagli

ANALISI FREQUENZIALE E PROGETTO NEL DOMINIO DELLE FREQUENZE

ANALISI FREQUENZIALE E PROGETTO NEL DOMINIO DELLE FREQUENZE CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Gestionale http://www.automazione.ingre.unimore.it/pages/corsi/controlliautomaticigestionale.htm ANALISI FREQUENZIALE E PROGETTO NEL DOMINIO DELLE FREQUENZE Ing. Federica

Dettagli

Antenne e Collegamento Radio

Antenne e Collegamento Radio Antenne e Collegamento Radio Trasmissione irradiata Oltre ad essere guidato attraverso le linee di trasmissione, il campo elettromagnetico si può propagare nello spazio (radiazione) Anche la radiazione

Dettagli

MATEMATICA CORSO A COMPITINO DI RECUPERO (Tema 1) 13 Febbraio 2014

MATEMATICA CORSO A COMPITINO DI RECUPERO (Tema 1) 13 Febbraio 2014 MATEMATICA CORSO A COMPITINO DI RECUPERO (Tema 1) 13 Febbraio 2014 Soluzioni 1. In un sahetto i sono 7 palline olorate: 2 rosse, 3 verdi e 2 gialle. Si fanno 4 estrazioni on rimessa. a) Calola la probabilità

Dettagli

ESPONENZIALI E LOGARITMI. chiameremo logaritmica (e si legge il logaritmo in base a di c è uguale a b ).

ESPONENZIALI E LOGARITMI. chiameremo logaritmica (e si legge il logaritmo in base a di c è uguale a b ). ESPONENZIALI E LOGARITMI Data una espressione del tipo a b = c, che chiameremo notazione esponenziale (e dove a>0), stabiliamo di scriverla anche in un modo diverso: log a c = b che chiameremo logaritmica

Dettagli

Esercizi sui sistemi di equazioni lineari.

Esercizi sui sistemi di equazioni lineari. Esercizi sui sistemi di equazioni lineari Risolvere il sistema di equazioni lineari x y + z 6 x + y z x y z Si tratta di un sistema di tre equazioni lineari nelle tre incognite x, y e z Poichè m n, la

Dettagli

Parametri di noise in un two-port circuit

Parametri di noise in un two-port circuit Parametri di noise in un two-port circuit Definizione: un port e definito come una coppia di terminali per mezzi dei quali una corrente entra o esce da un circuito e tra i quali esiste una tensione. Modelli

Dettagli

f Le trasformazioni e il trattamento dell aria

f Le trasformazioni e il trattamento dell aria f Le trasformazioni e il trattamento dell aria 1 Generalità Risolvendo il sistema (1) rispetto ad m a si ottiene: () Pertanto, il punto di misela sul diagramma psirometrio è situato sulla ongiungente dei

Dettagli

Anno 3. Funzioni esponenziali e logaritmi: le 4 operazioni

Anno 3. Funzioni esponenziali e logaritmi: le 4 operazioni Anno 3 Funzioni esponenziali e logaritmi: le 4 operazioni 1 Introduzione In questa lezione impareremo a conoscere le funzioni esponenziali e i logaritmi; ne descriveremo le principali caratteristiche e

Dettagli

Mezzi non omogenei. Corso di Microonde I A.A. 2004/2005

Mezzi non omogenei. Corso di Microonde I A.A. 2004/2005 Mezzi non omogenei Nelle microonde si usano spesso mezzi trasmissivi non omogenei; Lo studio di questi mezzi viene ricondotto al caso equivalente TEM mediante la definizione di opportuni parametri caratteristici;

Dettagli

La circonferenza nel piano cartesiano

La circonferenza nel piano cartesiano 6 La circonferenza nel piano cartesiano onsideriamo la circonferenza in figura in cui il centro è ; e il raggio 5 r : se indichiamo con P ; un punto della circonferenza avremo, per definizione, che la

Dettagli

ESERCIZI ELEMENTARI DI FLUIDODINAMICA

ESERCIZI ELEMENTARI DI FLUIDODINAMICA ISTITUZIONI I INGEGNERI EROSPZILE ESERCIZI ELEMENTRI I FLUIOINMIC ESERCIZI ELEMENTRI I FLUIOINMIC RICHIMI INTROUTTII Il fluido viene onsiderato ome un ontinuo, ossia vengono identifiate alune grandezze

Dettagli

Contenuti dell unità + C A0 L

Contenuti dell unità + C A0 L 1 ontenuti dell unità Questa unità considera problemi di transitorio in reti: 1) contenenti un solo elemento reattivo (1 condensatore oppure 1 induttore) a) alimentate da generatori costanti in presenza

Dettagli