TRIGONOMETRIA, ANGOLI PIANI
|
|
- Gemma Pasini
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 TRIGONOMETRIA, ANGOLI PIANI Esistono due sistemi per misurare gli angoli piani: i gradi; i radianti. Il sistema dei gradi. La circonferenza di un cerchio viene arbitrariamente divisa in 360 gradi ( ). Un angolo retto, ad esempio, corrisponde a 90. Ciascun grado è diviso in 60 minuti primi ( ). Ciascun primo è suddiviso in 60 secondi ( ). La misura di un angolo qualsiasi è dunque espressa in gradi, primi e secondi:
2 TRIGONOMETRIA, ANGOLI PIANI Il sistema dei radianti. In fisica i radianti sono più utilizzati dei gradi. B θ l R A Per esprimere un angolo piano in radianti si traccia con raggio arbitrario R l arco AB con centro nel vertice O dell angolo. La misura di θ in radianti (rad) è: θ = l/r dove l è la lunghezza dell arco AB.
3 TRIGONOMETRIA, ANGOLI PIANI Questo metodo è basato sul fatto che, per un dato angolo, il rapporto l/r = costante Osserviamo che l e R devono essere espressi nelle medesime unità di lunghezza. θ = l/r l = Rθ R Nel caso della circonferenza: l = 2πR θ = 360 2πR = R 360 2π rad = 360 E
4 TRIGONOMETRIA, SIN E COS Le funzioni sin e cos sono alla base di tutta la trigonometria. Per definire queste due funzioni consideriamo una circonferenza, il cui centro O sia anche l origine di un sistema di assi cartesiani x e y. y x Sia dato un angolo α con le seguenti caratteristiche: Origine in O Formato da due semirette Una semiretta coincida con x L altra semiretta intersechi la circonferenza in P.
5 y TRIGONOMETRIA, SIN E COS x Si possono costruire: La proiezione di P su x (ascissa di P), QO La proiezione di P su y (ordinata di P), RO Definizione di seno: Il seno dell angolo α, indicato con sin α, è il rapporto tra il segmento RO, proiezione del punto P sull asse y ed il raggio della circonferenza, PO: sinα = RO PO
6 y TRIGONOMETRIA, SIN E COS x Definizione di coseno: Il coseno dell angolo α, indicato con cos α, è il rapporto tra il segmento QO, proiezione del punto P sull asse x ed il raggio della circonferenza, PO: cosα = QO PO
7 TRIGONOMETRIA, SIN E COS y x Se il raggio della circonferenza è unitario (circonferenza goniometrica) R = 1 le definizioni di sin e cos si semplificano sinα = RO PO sinα = RO cosα = QO PO cosα = QO Dunque in questo caso particolare sin e cos sono esattamente uguali alle proiezioni del punto P sugli assi cartesiani scelti.
8 TRIGONOMETRIA, TAN Dalle funzioni sin e cos è possibile ricavare altre funzioni utili in alcune applicazioni della matematica. Tra di esse c è la tangente, tan. Si definisce tangente dell angolo α, il rapporto tra il sin ed il cos dell angolo stesso: tan α = sinα cos α
9 TRIGONOMETRIA, FUNZIONI INVERSE Angolo, α Trasf. diretta Funzioni goniom. dirette (sin, cos, tan) Numero reale Angolo, α Trasf. inversa Funzioni goniom. inverse (arcsin, arccos, arctan) Numero reale
10 TRIGONOMETRIA, TEOREMI SUI TRIANGOLI La trigonometria fornisce importanti strumenti per lo studio delle proprietà dei triangoli. In particolare è estremamente utile per stabilire le relazioni quantitative tra i lati e gli angoli di un triangolo. A,B,C vertici a,b,c lati α,β,γ angoli α +β + γ = π rad = 180 E una proprietà valida per qualsiasi triangolo
11 TRIGONOMETRIA, TEOREMI SUI TRIANGOLI RETTANGOLI CA b sin β = = b = asin β BC a cosβ = BA BC = c a c = a cosβ AB c sinγ = = c = asinγ BC a CA b cosγ = = b = acosγ BC a BA c tanγ = = c = b tanγ CA b CA b tan β = = b = c tan β BA c In un triangolo rettangolo un cateto è uguale all ipotenusa per il sin (cos) dell angolo opposto (adiacente). E
12 LA NOTAZIONE SCIENTIFICA Come scrivere numeri grandi e piccoli. Raggio del protone = m Età dell Universo = s Per semplificare le cose è possibile utilizzare la notazione scientifica, che utilizza le potenze di = = = = = 10 2 Raggio del protone = = m Età dell Universo= = s E
13 LA NOTAZIONE SCIENTIFICA OPERAZIONI MATEMATICHE La notazione scientifica permette di semplificare le operazioni matematiche. Ad esempio quando si fa il prodotto di due numeri scritti con la notazione scientifica, basta sommare algebricamente gli esponenti: = 10 1 Questo metodo è utile per dare una prima approssimazione del problema da risolvere, eseguendo solo semplici calcoli. E
14 IL SISTEMA INTERNAZIONALE La comunità scientifica ha recentemente adottato il Sistema Internazionale (SI), in cui la maggior parte delle misure si basa sulle seguenti grandezze fondamentali e sulle relative unità di misura: 1. per la lunghezza, il metro (m); 2. per la massa, il chilogrammo (kg); 3. per un intervallo di tempo, il secondo (s); 4. per l intensità di corrente elettrica, l ampere (A); 5. per la temperatura, il kelvin (K); 6. per la quantità di sostanza, la mole (mol); 7. per l intensità luminosa, la candela (cd).
15 IL SISTEMA INTERNAZIONALE Fattore Prefisso Simbolo yotta Y zetta Z exa E peta P tera T 10 9 giga G 10 6 mega M 10 3 kilo k milli m 10-6 micro µ 10-9 nano n pico p femto f atto a zepto z yocto y
16 LA LUNGHEZZA La lunghezza è una distanza o un estensione nello spazio. Se estendiamo un braccio possiamo dire che la distanza tra il gomito e l estremità delle dita è una lunghezza e adottarla come unità di misura della lunghezza. Questa unità era chiamata cubito e fu utilizzata in Egitto e Mesopotamia più di 4000 anni fa. La Grande Piramide d Egitto fu costruita utilizzando il cubito come unità di misura. In generale, data una grandezza fisica che si vuole misurare, si può definire: misura o valore numerico = valore della grandezza da misurare valore di una grandezza ad essa omogenea La grandezza omogenea (cioè della stessa specie) a quella da misurare si assume come unità di misura.
17 LA LUNGHEZZA Tuttavia una società avanzata non può adottare una unità di misura basata sulla lunghezza di un avambraccio che può essere differente da persona a persona. E necessario dunque scegliere per convenzione l unità di misura di ciascuna delle sette grandezze fondamentali e realizzarla con un campione primario da utilizzare come riferimento. Nel 1960 fu accettato universalmente il Sistema Internazionale ed in quella sede venne definito il nuovo metro campione: la distanza percorsa nel vuoto dalla luce, durante un intervallo di tempo di esattamente 1/ s.
18 MASSA Nel 1889 il chilogrammo (kg) fu definito come unità di massa. Il chilogrammo campione è un cilindro di platino-iridio custodito presso il Bureau International des Poids et Mésures (BIPM) a Sèvres, vicino Parigi. Il chilogrammo è l unica unità di misura del SI, il cui campione è ancora basato su un oggetto costruito dall uomo. Questa particolarità solleva parecchi problemi: l esposizione della massa all aria o la sua manipolazione per mezzo di pinze con ganasce di velluto possono provocare variazioni della massa stessa.
19 DIFFERENZA TRA MASSA E PESO La massa è una proprietà di un esemplare di materia immerso nell Universo in generale. E indipendente dalla distribuzione locale di materia ed è costante dappertutto sulla Terra. Le masse interagiscono gravitazionalmente e questa interazione dà origine alla forza detta peso o forza di gravità. Il peso di un corpo sulla superficie della terra è dovuto all interazione gravitazionale tra il corpo e la Terra. In pratica il peso di un corpo si origina da un interazione gravitazionale locale tra l esemplare di materia e qualsiasi corpo massivo che si trovi nelle sue immediate vicinanze, come ad esempio un pianeta, una luna, un asteroide. A grande distanza da tutti i corpi, il peso di un esemplare di materia si annulla, la massa invece non si annulla mai.
20 TEMPO Il tempo è una misura del succedersi degli eventi, che può essere misurato rispetto ad una variazione uniforme. Nel 1967 l unità di intervallo di tempo nel SI, il secondo, fu definita come la durata di periodi della radiazione corrispondente alla transizione tra due particolari livelli dello stato fondamentale di cesio-133 in un orologio atomico. Attualmente un orologio atomico è affetto da un errore pari a circa 1 s su anni.
21 FATTORI DI CONVERSIONE - LUNGHEZZA E
22 LA DENSITA La densità di un corpo è definita come la sua massa per unità di volume. Così un corpo di massa m e volume V, ha una densità pari a: ρ = m/v La densità di esprime nel SI in kg/m 3. Per l acqua la densità è: ρ = 1000 kg/m 3 Questa definizione di densità si può applicare unicamente ai corpi omogenei. Corpo omogeneo.: Uno corpo che ha la stessa composizione e struttura in tutto il suo volume.
23 CIFRE SIGNIFICATIVE Le misurazioni si effettuano con una certa precisione desiderata, che spesso è determinata dalle limitazioni degli strumenti a disposizione. La figura mostra una sbarra la cui lunghezza viene misurata con una riga graduata. Supponendo che un estremo della sbarra ed uno della riga coincidano esattamente, la sua lunghezza è compresa tra 4.1 e 4.2 cm.
24 CIFRE SIGNIFICATIVE Poiché la scala della riga non contiene divisioni più fini di 1 mm, le frazioni di millimetro dovranno essere stimate. Si giunge così alla conclusione che la sbarra è lunga 4.15 cm.
25 CIFRE SIGNIFICATIVE Non è corretto dire che la sbarra è lunga esattamente 4.15 cm, quanto piuttosto che la sua lunghezza è più vicina a 4.15 cm, piuttosto che a 4.14 o 4.16 cm. Questa incertezza può essere enunciata dicendo che la lunghezza della sbarra in questione è 4.15 cm ± 0.01 cm. In particolare: il valore numerico 4 è certo, il valore numerico 1 è certo, il valore numerico 5 potrebbe essere affetto da un errore fino a ± 1. Quest ultima considerazione implica che tentare di ottenere altre cifre oltre il 5 sarebbe privo di significato.
26 CIFRE SIGNIFICATIVE Una cifra di valore numerico è detta cifra significativa quando essa è nota con una certa attendibilità, come le cifre 4, 1 ed anche 5. Quando si presenta un risultato come 4.15 cm, si può supporre che tutte le cifre siano significative e che il 5 sia quella meno significativa. Per specificare esattamente la lunghezza della sbarra, sarebbe necessario un numero infinito di cifre significative.
27 CIFRE SIGNIFICATIVE Con tre cifre significative la lunghezza della sbarra può essere espressa indifferentemente nei seguenti modi: 4.15 cm, 41.5 mm, m, km. Tutte queste misure sono equivalenti e ciascuna ha 3 cifre significative. Spostare la virgola e simultaneamente cambiare il prefisso dell unità di misura non ha alcun effetto sulla precisione della misura. Poiché a sinistra della cifra 4 ci sono soltanto zeri, essi localizzano unicamente la virgola e non sono considerati come cifre significative.
28 CIFRE SIGNIFICATIVE Gli zeri a destra invece sono significativi. Ad esempio se si misurasse la lunghezza della sbarra con un micrometro e si trovasse come risultato cm, questa misura avrebbe 4 cifre significative. Anche il numero 1000 ha 4 cifre significative: gli zeri a sinistra della posizione normale della virgola sono tanto importanti quanto qualsiasi altra cifra. Ad esempio se la distanza tra la Terra ed il Sole è indicata come 146 milioni di chilometri, scriverla come km implica 9 cifre significative, un accuratezza che non è appropriata. Si devono fornire soltanto le cifre significative e si deve localizzare la virgola usando la notazione scientifica. Quindi la distanza è 146 x 10 6 km, oppure 146 x 10 9 m, cioè 14.6 x 10 7 km, oppure 1.46 x 10 8 km.
29 TRATTAMENTO DELLE CIFRE SIGNIFICATIVE Moltiplicazione Divisione. Consideriamo l area di un rettangolo, i cui lati misurano cm e 3.54 cm (sottolineate le cifre dubbie). L area del rettangolo è data da: x 3.54 = cm 2 La regola vuole che: si considera solo una cifra dubbia e si arrotonda il risultato di conseguenza. Se la prima delle cifre non significative trascurate è 5, si aumenta di 1 l ultima cifra significativa conservata; se è <5, la si lascia inalterata cm cm 2
30 TRATTAMENTO DELLE CIFRE SIGNIFICATIVE Moltiplicazione Divisione. Regola: Il risultato della moltiplicazione e/o della divisione si deve arrotondare in modo che abbia tante cifre significative quanto ne ha la misura meno precisa usata nel calcolo. Questa regola è grossolana, perché equivale a dire che un calcolo non migliora la precisione dei valori numerici usati, ma anzi talvolta può ridurre la precisione. Ad esempio usando lo stesso strumento si può misurare che una lastra rettangolare piana ha i lati di 0.91 m e 1.51 m, con rispettivamente 2 e 3 cifre significative. L area della lastra è 0.91x1.51= m m 2, dove le cifre significative devono essere 2.
31 TRATTAMENTO DELLE CIFRE SIGNIFICATIVE Addizione Sottrazione. La significatività delle cifre nell addizione e nella sottrazione si determina in relazione alla posizione della virgola. Supponiamo che una sbarra di 140 mm venga addizionata ad una lunga 2.0 m e che si voglia trovare la lunghezza totale della sbarra composta. Si potrebbe supporre che: = m Tuttavia non si conosce nulla riguardo alla seconda ed alla terza cifra decimale della sbarra lunga 2.0 m e quindi non è possibile conoscere la somma con una precisione fino alla terza cifra decimale. E ragionevole arrotondare la somma al numero minimo di cifre decimali di qualsiasi numero che compaia nell addizione. Dunque la lunghezza della sbarra è: m 2.1 m con un numero di cifre significative pari a 2.
32 TRATTAMENTO DELLE CIFRE SIGNIFICATIVE Addizione Sottrazione. Regola: Il risultato dell addizione e/o della sottrazione deve essere arrotondato in modo che abbia lo stesso numero di cifre decimali (a destra della virgola) che ha la misura che compare nel calcolo con il minimo numero delle cifre significative. Ad esempio: 275 s 270 s = 5 s 120 kg 40.0 kg = 80 kg
33 TRATTAMENTO DELLE CIFRE SIGNIFICATIVE Logaritmo Funzioni trigonometriche. Regola: Si può approssimare il risultato della funzione a tante cifre significative quante ne ha il numero di cui si è calcolata la funzione. Ad esempio: ln 10.2 = = 2.32 sin 40 = = 0.64 E
34 CONCETTO DI DIREZIONE Data una linea retta, possiamo muoverci lungo essa in due versi opposti. Questi sono distinti assegnando a ciascuno un segno, più o meno. Una volta che sia stato fissato il verso positivo, diciamo che la retta è orientata e la chiamiamo asse. Ad esempio gli assi coordinati x,y sono rette orientate, in cui i versi positivi sono quelli indicati in figura. y x Il verso positivo è generalmente indicato da una freccia. Una retta orientata, o asse, definisce una direzione.
35 SCALARI Molte grandezze fisiche sono completamente determinate dalla loro grandezza: esse vengono dette scalari. Ad esempio per specificare il volume di un corpo, è necessario indicare soltanto quanti metri cubi esso occupa. Per conoscere una temperatura è sufficiente leggere un termometro disposto nel luogo adatto. Il tempo, la massa e l energia sono altri esempi di grandezze scalari.
36 VETTORI Altre grandezze fisiche richiedono, per essere completamente determinate, anche una direzione, un verso, oltre naturalmente alla loro grandezza. Tali grandezze vengono chiamate vettori. Il caso più ovvio è quello dello spostamento. Lo spostamento di un corpo è determinato dalla distanza effettiva che esso ha percorso, dalla direzione in cui si è mosso, dal verso.
37 VETTORI Anche la velocità è una grandezza vettoriale, in quanto il moto è determinato dal tempo nel quale lo spostamento ha luogo. Analogamente la forza e l accelerazione sono grandezze vettoriali. Graficamente i vettori sono rappresentati da segmenti di retta aventi la medesima direzione del vettore (segmento), il suo verso (indicato da una freccia), una lunghezza proporzionale alla grandezza.
38 VETTORI Un vettore è rappresentato da un simbolo in neretto (v). La sola lettera v (corsivo, non grassetto) si riferisce al modulo o norma, cioè al valore della grandezza. Un vettore unitario è un vettore il cui modulo è 1. L opposto di un vettore è un altro vettore che ha lo stesso modulo, la stessa direzione, verso opposto al primo.
39 P 0 UN ESEMPIO DI VETTORE: IL VETTORE SPOSTAMENTO Supponiamo di porre una piccola tartaruga su un foglio P f di carta in un certo punto P 0 e di lasciarla a se stessa per un po' di tempo. Quando ritorniamo, troviamo che la tartaruga è in una nuova posizione, P f. Non sappiamo alcunché del cammino che ha seguito, ma sappiamo che si è spostata da P 0 a P f.
40 UN ESEMPIO DI VETTORE: IL VETTORE SPOSTAMENTO Questo spostamento è rappresentato dal segmento P f rettilineo congiungente la posizione iniziale P 0 e la posizione finale P f ; per determinarlo se ne s specificano la lunghezza e la direzione orientata. Nella figura la tartaruga è finita a 10 cm a nordest del punto di partenza. P 0
41 P 0 s UN ESEMPIO DI VETTORE: IL VETTORE SPOSTAMENTO Lo spostamento di un corpo rispetto a una posizione di P f partenza P 0 è il vettore congiungente quella posizione con la posizione finale P f del corpo. Il vettore spostamento è denotato di solito con il simbolo s. Nella figura il vettore s si può rappresentare graficamente come una freccia lunga 10 cm diretta e orientata verso nordest.
42 P 0 s UN ESEMPIO DI VETTORE: IL VETTORE SPOSTAMENTO Se è scomodo disegnare una P f freccia lunga effettivamente 10 cm, si può ridurla a 10 volte «qualsiasi unità» e contrassegnarla 10 cm. La lunghezza della freccia (segmento orientato) che rappresenta il vettore è detta modulo o norma del vettore. Il modulo di un vettore è sempre un valore numerico positivo ed è denotato di solito con un simbolo costituito da una lettera chiara corsiva (s).
43 LA SOMMA DI VETTORI Supponiamo che una particella compia dapprima uno spostamento da A a B, rappresentato dal vettore d 1, e successivamente uno spostamento da B a C, rappresentato da d 2. C d 2 A d 1 B Il risultato è equivalente ad un singolo spostamento da A a C, rappresentato dal vettore d. d d 2 C A d 1 B
44 LA SOMMA DI VETTORI Possiamo quindi scrivere simbolicamente: d = d 1 + d 2 ATTENZIONE! La precedente non va confusa con: d = d 1 + d 2 che invece si riferisce alla somma dei moduli. Il vettore d invece rappresenta la somma vettoriale dei vettori d 1 e d 2. La somma vettoriale è commutativa: il risultato è uguale, se si inverte l ordine con cui vengono sommati i vettori. d d 2 d 1 d 1 d 2 d
45 P 0 SOMMA DI VETTORI: UN ESEMPIO s 3 cm s 1 4 cm A P f s 2 Con riferimento alla figura a lato, si può immaginare di determinare in qualche modo la somma degli spostamenti intermedi, (s1+s2), per giungere allo spostamento totale s. E evidente che non si può sommarli semplicemente nel modo algebrico solito. La lunghezza totale del cammino percorso è s 1 +s 2 =7 cm, mentre il modulo dello spostamento totale è s=5 cm, e, evidentemente, s s 1 +s 2.
46 SOMMA DI VETTORI: UN ESEMPIO P 0 s 3 cm s 1 4 cm A P f s 2 L'illustrazione stessa indica una regola generale per la composizione di vettori, nota come regola della poligonale. Due vettori si possono comporre disponendoli in modo che il punto origine del secondo (la «coda» della freccia che lo rappresenta) coincida con il punto termine del primo (la «punta» della freccia che lo rappresenta):
47 SOMMA DI VETTORI: UN ESEMPIO P 0 s 3 cm s 1 4 cm A P f s 2 la somma o (vettore) risultante di questi due vettori è il vettore congiungente il punto origine del primo vettore con il punto termine del secondo. Nella composizione di due vettori, la somma non varia se uno dei due vettori o entrambi vengono traslati parallelamente alla rispettiva direzione iniziale.
48 LA REGOLA DEL PARALLELOGRAMMA s 2 s 1 s s 2 s 1 Quest altra figura indica un altro metodo per la determinazione grafica della somma di due vettori. Partendo dalla regola della poligonale e tenendo presente la proprietà commutativa, si può costruire il vettore risultante in due modi che, presi insieme, formano un parallelogramma. Usando questi vettori come lati adiacenti, si costruisce un parallelogramma. La diagonale uscente dall'origine è il risultante dei due vettori. Questo procedimento è detto regola del parallelogramma.
49 SOMMA DI VETTORI PERPENDICOLARI CALCOLO DEL MODULO E DELL ANGOLO α Nel caso particolare in cui V 1 e V 2 sono tra loro perpendicolari, valgono le seguenti relazioni: V = V + V α = arctan V 2 /V 1 E 1
50 SOMMA DI VETTORI NON PERPENDICOLARI CALCOLO DEL MODULO AC 2 = AD 2 + DC 2 AD = AB + BD AB = V 1 BD = V 2 cos θ DC = V 2 sin θ V 2 = (V 1 + V 2 cos θ) 2 + (V 2 sin θ) 2 V 2 = V 12 + V 22 cos 2 θ + 2V 1 V 2 cos θ + V 22 sin 2 θ V 2 = V 12 + V 22 (cos 2 θ + sin 2 θ) + 2V 1 V 2 cos θ V 2 = V 12 + V V 1 V 2 cos θ V = (V 12 + V V 1 V 2 cos θ) 0.5
51 SOMMA DI VETTORI NON PERPENDICOLARI CALCOLO DELL ANGOLO α Per trovare la direzione di V, è necessario calcolare l angolo α. Nel triangolo ACD CD = AC sin α Nel triangolo BCD CD = BC sin θ AC sin α = BC sin θ V sin α = V 2 sin θ α = arcsin (V 2 /V sin θ) E 2
52 D F G C A B A F E D B SOMMA DI PIU VETTORI Stabilita una regola per comporre due vettori, si può usarla per comporre un numero qualsiasi di vettori. Per esempio, nella figura si possono comporre i quattro vettori, A + B + D + F, due alla volta, usando la regola della poligonale. Di conseguenza: A + B = C; C + D = E; E + F = G; cosicché, A + B + D + F = G.
53 SOMMA DI PIU VETTORI F D B A F Evidentemente, non è necessario preoccuparsi delle somme intermedie di C ed E. La figura indica che si sarebbe potuto comporre direttamente A, B, D e F con la regola della poligonale e, quanto a ciò, si sarebbe potuto farlo in qualsiasi ordine. G A B D
54 DIFFERENZA DI VETTORI La differenza fra due vettori si ottiene aggiungendo al primo il negativo (od opposto) del secondo: D = V 1 V 2 = V 1 + ( V 2 ) V 1 V 1 D V V 2 2 V 2 La differenza fra due vettori è anticommutativa: D = V 1 V 2 V 2 V 1 = D
55 PRODOTTO SCALARE Il prodotto scalare (o prodotto interno) di due vettori A e B, rappresentato dal simbolo: A B ( A punto B ) è definito come la quantità scalare ottenuta facendo il prodotto dei moduli di A e di B per il coseno dell angolo θ compreso tra i vettori: A B = A B cos θ Se i due vettori sono perpendicolari (θ = 90 ) il loro prodotto scalare è nullo. Dunque la condizione di perpendicolarità di due vettori è espressa da: A B = 0
56 PRODOTTO SCALARE Il prodotto scalare è commutativo: A B = B A Ovviamente è: A A = A 2 E
57 PRODOTTO VETTORIALE Il prodotto vettoriale (o prodotto esterno) di due vettori A e B, rappresentato dal simbolo: A x B ( A vettor B ) è definito come il vettore il cui modulo è dato da A B sin θ dove θ è l angolo (minore di 180 ) compreso tra A e B. Il vettore A x B è perpendicolare al piano individuato da A e B e ha la direzione del pollice, se la mano destra è posta con le altre dita orientate nella direzione di rotazione da A verso B.
58 PRODOTTO VETTORIALE A x B O B x A θ B A
59 PRODOTTO VETTORIALE Il prodotto vettoriale è anticommutativo: A x B = B x A Se i due vettori sono paralleli, θ = 0, sin θ = 0 ed anche il prodotto vettoriale è nullo. In altre parole la condizione di parallelismo di due vettori è espressa da: Ovviamente A x B = 0 A x A = 0 E
CORSO DI BIOFISICA IL MATERIALE CONTENUTO IN QUESTE DIAPOSITIVE E AD ESCLUSIVO USO DIDATTICO PER L UNIVERSITA DI TERAMO
CORSO DI BIOFISICA IL MATERIALE CONTENUTO IN QUESTE DIAPOSITIVE E AD ESCLUSIVO USO DIDATTICO PER L UNIVERSITA DI TERAMO LE IMMAGINE CONTENUTE SONO STATE TRATTE DAL LIBRO FONDAMENTI DI FISICA DI D. HALLIDAY,
DettagliCORSO DI BIOFISICA IL MATERIALE CONTENUTO IN QUESTE DIAPOSITIVE E AD ESCLUSIVO USO DIDATTICO PER L UNIVERSITA DI TERAMO
CORSO DI BIOFISICA IL MATERIALE CONTENUTO IN QUESTE DIAPOSITIVE E AD ESCLUSIVO USO DIDATTICO PER L UNIVERSITA DI TERAMO LE IMMAGINE CONTENUTE SONO STATE TRATTE DAI TESTI DI RIFERIMENTO: FONDAMENTI DI FISICA
DettagliGrandezze Fisiche, Sistema Internazionale e Calcolo Vettoriale
Grandezze Fisiche, Sistema Internazionale e Calcolo Vettoriale Soluzioni ai Quiz 1 Il Sistema Internazionale di Unità di Misura Le grandezze fisiche di base sono sei, ognuna delle quali ha una unità di
DettagliNel Sistema Internazionale l unità di misura dell angolo è il radiante
Scienze Motorie Grandezze fisiche Il Sistema Internazionale di Unità di Misura 1) Nel Sistema Internazionale il prefisso Giga equivale a a) 10 15 b) 10 12 c) 10 9 d) 10 6 e) 10 3 Nel Sistema Internazionale
DettagliCORSO DI BIOFISICA IL MATERIALE CONTENUTO IN QUESTE DIAPOSITIVE E AD ESCLUSIVO USO DIDATTICO PER L UNIVERSITA DI TERAMO
CORSO DI BIOFISICA IL MATERIALE CONTENUTO IN QUESTE DIAPOSITIVE E AD ESCLUSIVO USO DIDATTICO PER L UNIVERSITA DI TERAMO LE IMMAGINE CONTENUTE SONO STATE TRATTE DAL LIBRO FONDAMENTI DI FISICA DI D. HALLIDAY,
DettagliAngoli e loro misure
Angoli e loro misure R s Unità di misura: gradi, minuti, secondi 1 o =60' 1'=60'' Es: 35 o 41'1'' radianti α(rad) s R Angolo giro = 360 o = R/R = rad R=1 arco rad Es.: angolo retto R Arco 4 : se R=1 π
DettagliAlgebra dei vettori OPERAZIONI FRA VETTORI SOMMA DI VETTORI
Algebra dei vettori Il vettore è un oggetto matematico che è caratterizzato da modulo, direzione e verso. Si indica graficamente con una freccia. Un vettore è individuato da una lettera minuscola con sopra
DettagliINTRODUZIONE ALLA FISICA PROF. FRANCESCO DE PALMA
INTRODUZIONE ALLA FISICA PROF. FRANCESCO DE PALMA Sommario GRANDEZZE FISICHE... 3 UNITÀ DI MISURA... 3 PREFISSI... 5 ANALISI DIMENSIONALE... 5 CONVERSIONI DI UNITÀ... 6 SISTEMI DI COORDINATE... 7 I VETTORI...
DettagliEsercitazioni di Fisica. venerdì 10:00-11:00 aula T4. Valeria Malvezzi
Esercitazioni di Fisica venerdì 10:00-11:00 aula T4 Valeria Malvezzi E-mail: valeria.malvezzi@roma2.infn.it Richiami di trigonometria Definizioni goniometriche )α Relazione goniometrica fondamentale I
DettagliGoniometria e Trigonometria
Università degli studi di Modena e Reggio Emilia Dipartimento di Scienze e Metodi dell Ingegneria Corso MOOC Iscriversi a Ingegneria Reggio Emilia Introduzione La goniometria è la parte della matematica
DettagliLA MISURA DELLE GRANDEZZE FISICHE. Prof Giovanni Ianne
LA MISURA DELLE GRANDEZZE FISICHE Prof Giovanni Ianne Il metodo scientifico La Fisica studia i fenomeni naturali per: fornire una descrizione accurata di tali fenomeni interpretare le relazioni fra di
DettagliProf. Luigi De Biasi VETTORI
VETTORI 1 Grandezze Scalari e vettoriali.1 Le grandezze fisiche (ciò che misurabile e per cui è definita una unità di misura) si dividono due categorie, grandezze scalari e grandezza vettoriali. Si definisce
Dettagli1 Funzioni trigonometriche
1 Funzioni trigonometriche 1 1 Funzioni trigonometriche Definizione 1.1. Si definisce circonferenza goniometrica la circonferenza centrata nell origine di un piano cartesiano e raggio unitario. L equazione
DettagliLe grandezze fisiche scalari sono completamente definite da un numero e da una unità di misura.
UNITÀ 3 LE GRANDEZZE FISICHE VETTORIALI E I VETTORI 1. Grandezze fisiche scalari e vettoriali. 2. I vettori. 3. Le operazioni con i vettori. 4. Addizione e sottrazione di vettori. 5. Prodotto di un numero
DettagliGrandezze fisiche Grandezza fisica Sistema Internazionale d Unità di Misura
Grandezze fisiche Grandezza fisica Per descrivere qualitativamente e quantitativamente un fenomeno naturale attribuiamo delle proprietà a quelle entità che partecipano al fenomeno stesso. Ad esempio un
Dettaglix 1 Fig.1 Il punto P = P =
Geometria di R 2 In questo paragrafo discutiamo le proprietà geometriche elementari del piano Per avere a disposizione delle coordinate nel piano, fissiamo un punto, che chiamiamo l origine Scegliamo poi
DettagliLezione 2 Richiami sui sistemi di riferimento Richiami di trigonometria Vettori Calcolo vettoriale
Dr. Andrea Malizia Prof. Maria Guerrisi 1 Richiami sui sistemi di riferimento Richiami di trigonometria Vettori Calcolo vettoriale Sistemi di riferimento e spostamento 2 Sistemi di riferimento e spostamento
DettagliIl metodo scientifico
Il metodo scientifico n La Fisica studia i fenomeni naturali per: n fornire una descrizione accurata di tali fenomeni n interpretare le relazioni fra di essi n Il metodo scientifico: n osservazione sperimentale
DettagliGrandezze scalari e vettoriali
VETTORI Grandezze scalari e vettoriali Tra le grandezze misurabili alcune sono completamente definite da un numero e da un unità di misura, altre invece sono completamente definite solo quando, oltre ad
DettagliLezione 2 Richiami sui sistemi di riferimento Richiami di trigonometria Vettori Calcolo vettoriale
Corsi di Laurea dei Tronchi Comuni 2 e 4 Dr. Andrea Malizia 1 Richiami sui sistemi di riferimento Richiami di trigonometria Vettori Calcolo vettoriale 2 Sistemi di riferimento e spostamento 3 Sistemi di
DettagliGONIOMETRIA E TRIGONOMETRIA
Dispensa di Matematica per la classe 4. C Anno scolastico 017-018 GONIOMETRIA E TRIGONOMETRIA Nome e Cognome: CIRCONFERENZA GONIOMETRICA In un triangolo rettangolo con ipotenusa 1 e angolo α i due cateti
DettagliFISICA. I Vettori. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica
ISICA I Vettori Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e isica GRANDEZE ISICHE SCALARI E VETTORIALI Le grandezze fisiche possono essere suddivise in due grandi categorie: definizione GRANDEZZE
DettagliC.P.I.A. CENTRO PROVINCIALE PER
C.P.I.A. CENTRO PROVINCIALE PER L ISTRUZIONE DEGLI ADULTI SEDE DI CATANZARO - Via T. Campanella n 9 DISPENSE DI GEOMETRIA PERCORSO DI ISTRUZIONE DI PRIMO LIVELLO PRIMO PERIODO DIDATTICO A.S. 2017/2018
DettagliStrumenti Matematici per la Fisica.
Strumenti Matematici per la Fisica www.fisicaxscuola.altervista.org Strumenti Matematici per la Fisica Approssimazioni Potenze di 10 Notazione scientifica (o esponenziale) Ordine di Grandezza Prefissi:
DettagliUnità di misura. Grandezza Unità Simbolo
Grandezze Fisiche Sono grandezze in base alle quali descriviamo i fenomeni fisici; ad esempio la velocità, la temperatura, la pressione, la resistenza elettrica, etc. Per le grandezze fisiche è possibile
DettagliIntroduzione FISICA 1. Dott.ssa Elisabetta Bissaldi
Introduzione FISICA 1 Dott.ssa Elisabetta Bissaldi Elisabetta Bissaldi (Politecnico di Bari) A.A. 2018-2019 2 Introduzione alla Fisica FISICA: Scienza basata sull esperienza Descrive il mondo reale mediante
DettagliCapitolo 8: introduzione alla trigonometria
Capitolo 8: introduzione alla trigonometria 8.1 Trasformare da gradi sessagesimali a radianti o viceversa a 0 0 ; b 70 0 ; c 60 0 ; d 1 0 ; e 5 0 ; f 15 0 ; g 5 0 ; h 15 0 ; i 10 0 0 ; j 1 0 9 ; k 1 0
DettagliGRANDEZZE FISICHE. Le grandezze fisiche si possono distinguere in grandezze scalari e grandezze vettoriali.
GRANDEZZE FISICHE Le grandezze fisiche si possono distinguere in grandezze scalari e grandezze vettoriali. Le grandezze scalari sono completamente determinate da un numero che né esprime la misura. Esempio:
DettagliCORSO DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE
CORSO DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RARESENTAZIONI GRAFICHE ER L ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO Agraria, Agroalimentare e Agroindustria classe seconda ARTE RIMA Disegno del rilievo Unità Didattica:
DettagliNote a cura di M. Martellini e M. Zeni
Università dell Insubria Corso di laurea Scienze Ambientali FISICA GENERALE Lezione 1 Introduzione Note a cura di M. Martellini e M. Zeni Queste note sono state in parte preparate con immagini tratte da
DettagliGrandezze Fisiche dirette
Grandezze Fisiche dirette Una grandezza fisica ha significato se e solo se è possibile misurarla. Pertanto occorre definire: un campione un metodo di misura per confrontare la grandezza con il campione.
DettagliLez. 3 Vettori e scalari
Lez. 3 Vettori e scalari Prof. 1 Dott., PhD Dipartimento Scienze Fisiche Università di Napoli Federico II Compl. Univ. Monte S.Angelo Via Cintia, I-80126, Napoli mettivier@na.infn.it +39-081-676137 2 Un
DettagliRADIANTI E CIRCONFERENZA GONIOMETRICA
Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso Zero di Matematica Gruppi: MC-MF / PS-MF IV Lezione TRIGONOMETRIA Dr. E. Modica erasmo@galois.it RADIANTI E CIRCONFERENZA GONIOMETRICA Definizione: Si dice angolo
DettagliCap. 6 - Algebra vettoriale
Capitolo 6 Algebra vettoriale 6.1. Grandezze scalari Si definiscono scalari quelle grandezze fisiche che sono descritte in modo completo da un numero con la relativa unità di misura. La temperatura dell
DettagliGRANDEZZE FISICHE - UNITÀ DI MISURA
GRANDEZZE FISICHE - UNITÀ DI MISURA DOWNLOAD Il pdf di questa lezione (0227b.pdf) è scaricabile dal sito http://www.ge.infn.it/ calvini/scamb/ 27/02/2012 2 3 4 UNITÀ DI MISURA Ogni buona unità di misura
DettagliRADIANTI E CIRCONFERENZA GONIOMETRICA
CORSO ZERO DI MATEMATICA per Ing. Chimica e Ing. delle Telecomunicazioni GONIOMETRIA E TRIGONOMETRIA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it RADIANTI E CIRCONFERENZA GONIOMETRICA Definizione: Si dice angolo
DettagliCORSO DI FISICA. Docente Maria Margherita Obertino
CORSO DI FISICA Docente Maria Margherita Obertino Indirizzo email: margherita.obertino@med.unipmn.it Tel: 0116707310-0321 660667 http://personalpages.to.infn.it/~obertino/didattica/at_2010 20 ore di lezione
DettagliVETTORI E SCALARI DEFINIZIONI. Si definisce scalare una grandezza definita interamente da un solo numero, affiancato dalla sua unità di misura.
VETTORI E SCALARI DEFINIZIONI Si definisce scalare una grandezza definita interamente da un solo numero, affiancato dalla sua unità di misura. Un vettore è invece una grandezza caratterizzata da 3 entità:
DettagliLezione di oggi. Sistema internazionale di unità di misura
Lezione di oggi Sistema internazionale di unità di misura Processo di misura Risultato di una misurazione = STIMA + INCERTEZZA + U.M. Miglior stima della grandezza che deve essere quantificata Ampiezza
Dettaglidove i simboli α gradi ed α radianti indicano rispettivamente la misura dell angolo in gradi ed in radianti. Da qui si ottengono le seguenti formule
8 Trigonometria 81 Seno, coseno, tangente Un angolo α può essere definito geometricamente come la parte di piano compresa tra due semirette, dette lati dell angolo, aventi origine nello stesso punto O,
DettagliAlcune informazioni utili
Alcune informazioni utili DATE 12 incontri 10-17-24 ottobre 2016 7-14-21-28 novembre 2016 5-12-19 dicembre 2016 9-16 gennaio 2017 ogni lunedì ORARIO dalle 8.30 alle 10.30 Aula VM1 Dove trovarmi E-mail:
DettagliCorso di Idraulica ed Idrologia Forestale
Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale Docente: Prof. Santo Marcello Zimbone Collaboratori: Dott. Giuseppe Bombino - Ing. Demetrio Zema Lezione n. 1: Cenni al calcolo vettoriale Anno Accademico 2008-2009
Dettaglifenomeni na- turali grandezze fisiche principi leggi metodo scientifico modello
La fisica è la scienza che studia i fenomeni naturali (ossia tutti gli eventi che possono essere descritti, o quantificati, attraverso grandezze fisiche opportune) al fine di stabilire principi e leggi
Dettaglia) Parallela a y = x + 2 b) Perpendicolare a y = x +2. Soluzioni
Svolgimento Esercizi Esercizi: 1) Una particella arriva nel punto (-2,2) dopo che le sue coordinate hanno subito gli incrementi x=-5, y=1. Da dove è partita? 2) Disegnare il grafico di C = 5/9 (F -32)
DettagliSTRUMENTI ED UNITA' DI MISURA
STRUMENTI ED UNITA' DI MISURA Si chiama GRANDEZZA qualunque cosa sia suscettibile di essere misurata. Esempi di Grandezza sono la LUNGHEZZA, la MASSA, il TEMPO, l' AREA, il VOLUME. Il PESO, l' INTENSITA'
DettagliIIS A.Moro Dipartimento di Matematica e Fisica
IIS A.Moro Dipartimento di Matematica e Fisica Obiettivi minimi per le classi quarte - Matematica UNITA DIDATTICA CONOSCENZE COMPETENZE ABILITA Coniche e luoghi geometrici Le coniche Le coniche e i luoghi
DettagliTutte le altre grandezze fisiche derivano da queste e sono dette grandezze DERIVATE (es. la superficie e il volume).
Grandezze fisiche e misure La fisica studia i fenomeni del mondo che ci circonda e ci aiuta a capirli. Tutte le grandezze che caratterizzano un fenomeno e che possono essere misurate sono dette GRANDEZZE
DettagliDef. Un vettore è un segmento orientato.
VETTORI Def. Un vettore è un segmento orientato. La freccia indica il verso del vettore. La lunghezza del segmento indica il modulo (o intensità) del vettore. La retta cui appartiene il segmento indica
DettagliFUNZIONI GONIOMETRICHE
FUNZIONI GONIOMETRICHE Misura degli angoli Seno, coseno e tangente di un angolo Relazioni fondamentali tra le funzioni goniometriche Angoli notevoli Grafici delle funzioni goniometriche GONIOMETRIA : scienza
DettagliAPPUNTI delle lezioni prof. Celino PARTE 1
APPUNTI delle lezioni prof. Celino PARTE 1 PREREQUISITI MATEMATICI per lo studio della fisica e della chimica... 2 NOTAZIONE SCIENTIFICA... 2 APPROSSIMAZIONE DEI NUMERI DECIMALI... 2 MULTIPLI e SOTTOMULTIPLI...
DettagliCORSO ZERO DI MATEMATICA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTÀ DI ARCHITETTURA CORSO ZERO DI MATEMATICA GONIOMETRIA E TRIGONOMETRIA Dr. Erasmo Modica erasmo@galois.it RADIANTI E CIRCONFERENZA GONIOMETRICA Definizione: Si dice
Dettaglifenomeni na- turali grandezze fisiche principi leggi metodo scientifico modello
La fisica è la scienza che studia i fenomeni naturali (ossia tutti gli eventi che possono essere descritti, o quantificati, attraverso grandezze fisiche opportune) al fine di stabilire principi e leggi
DettagliCALCOLO VETTORIALE ELEMENTI DI ANALISI MATEMATICA
ELEMENTI DI ANALISI MATEMATICA CALCOLO VETTORIALE - DEFINIZIONE DI VETTORE - COMPONENTI DI UN VETTORE - SOMMA E DIFFERENZA - PRODOTTO SCALARE - PRODOTTO VETTORIALE - VETTORE GRADIENTE - FLUSSO DI UN VETTORE
DettagliESERCIZI. 1.2 Dire quali dei seguenti insiemi sono vuoti e descriverne il complementare nell insieme dei numeri reali: C:= {x R x 1 3 e x 1 2 };
ESERCIZI. INSIEMISTICA. Sia l insieme dei punti dello spazio, Γ una sfera e N il suo polo nord. Quali delle seguenti relazioni sono corrette? N Γ; N ; Γ ; Γ ; N ; Γ N.. Dire quali dei seguenti insiemi
DettagliPrincipi di trigonometria sferica
Appendice B Principi di trigonometria sferica B.1 La Sfera Celeste Per determinare la posizione di un astro in cielo in un certo istante si ricorre alla proiezione di questo su un ideale Sfera Celeste
DettagliV il segmento orientato. V con VETTORI. Costruzione di un vettore bidimensionale
VETTORI Costruzione di un vettore bidimensionale Nel piano con un righello si traccia una retta r tratteggiata Su r si disegna un segmento di lunghezza l d una delle estremità si disegni la punta di una
DettagliGrandezze scalari e vettoriali-esempi
Grandezze scalari e vettoriali-esempi Massa Tempo Temperatura Pressione Posizione lungo un asse (linea) Volume Lavoro Energia Posizione nel piano Posizione nello spazio Velocità Accelerazione Forza Quantità
DettagliTRIGONOMETRIA. Ripasso veloce
TRIGONOMETRIA Ripasso veloce Definizioni principali Sia u un segmento con un estremo nell origine e l altro sulla circonferenza di centro l origine e raggio (circonferenza goniometrica) che formi un angolo
DettagliI vettori e forze. Prof. Roma Carmelo
I vettori e forze 1. Grandezze scalari e grandezze vettoriali 2. La massa 3. Relazione tra massa e forza-peso 4. Gli spostamenti e i vettori 5. La scomposizione di un vettore 6. Le forze 7. Gli allungamenti
DettagliLezione 1
Lezione 1 Ordini di grandezza Dimensioni fisiche Grandezze scalari e vettoriali Algebra dei vettori Coordinate Cartesiane e rappresentazioni grafiche Verifica Cenno sulle dimensioni delle grandezze fisiche
Dettagli1 Richiami di trigonometria, grandezze scalari e grandezze vettoriali, sistemi di riferimento Cartesiani
- LEZIONE 2 DEL CORSO DI FISICA PER INFORMATICA - A.A. 2006/2007 Silvio De Siena 1 Richiami di trigonometria, grandezze scalari e grandezze vettoriali, sistemi di riferimento Cartesiani 1.1 Richiami sulle
DettagliAPPUNTI DI GONIOMETRIA
APPUNTI DI GONIOMETRIA RADIANTI E CIRCONFERENZA GONIOMETRICA Definizione: Si dice angolo ciascuna delle due parti in cui un piano è diviso da due semirette aventi la stessa origine. Definizione: Dicesi
Dettagli1. conoscere la terminologia e le proprietà dei logaritmi e saperne utilizzare le regole di calcolo
Quinto modulo: Funzioni Obiettivi. conoscere la terminologia e le proprietà dei logaritmi e saperne utilizzare le regole di calcolo. saper operare con le funzioni esponenziale e logaritmo per risolvere
DettagliVerifica di Topografia
ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE E PER GEOMETRI " In Memoria dei Morti per la Patria " * CHIAVARI * ANNO SCOLASTICO 2010-2011 Verifica di Topografia classe 3^ Geometri 1) Nella circonferenza goniometrica,
DettagliMatematica Lezione 3
Università di Cagliari Corso di Laurea in Farmacia Matematica Lezione 3 Sonia Cannas 16/10/2018 Unità di misura Definizione (Grandezza) Una grandezza è una quantità che può essere misurata con strumenti
Dettagligrandezze fisiche leggi fisiche
INTRODUZIONE Scopo della Fisica è quello di fornire una descrizione quantitativa di tutti i fenomeni naturali, individuandone le proprietà significative (grandezze fisiche) ed analizzandone la loro interdipendenza
DettagliGli insiemi, la logica
Gli insiemi, la logica 1 Dato l insieme A = {x N : x < 5}, quale delle seguenti affermazioni è falsa: (a) 1 A (b) 5 / A (c) 2 A (d) A (e) {1, } A 2 Sono dati gli insiemi A = {, 5, 7, 9} e B = {5, 7} Quali
DettagliRICHIAMI DI CONCETTI FONDAMENTALI
Corso di Fisica tecnica e ambientale a.a. 2011/2012 - Docente: Prof. Carlo Isetti RICHIAMI DI CONCETTI FONDAMENTALI 1.1 GENERALITÀ La Scienza della Fisica si propone essenzialmente lo scopo di raggiungere
Dettagli2.1 Numeri naturali, interi relativi, razionali
2.1 Numeri naturali, interi relativi, razionali Definizione L insieme N = {0, 1, 2, 3,...} costituito dallo 0 e dai numeri interi positivi è l insieme dei numeri naturali. Se a, b 2 N, allora mentre non
DettagliProblema ( ) = 0,!
Domanda. Problema ( = sen! x ( è! Poiché la funzione seno è periodica di periodo π, il periodo di g x! = 4. Studio di f. La funzione è pari, quindi il grafico è simmetrico rispetto all asse y. È sufficiente
Dettagli1 Appunti pre-corso di FISICA GENERALE
N. Giglietto - 1. Appunti pre-corso di FISICA GENERALE 1 1 Appunti pre-corso di FISICA GENERALE Il contenuto di questi appunti è più estesamente riportato nei capitoli 1 e 3 dell Halliday V- Edizione volume
DettagliGrandezze fisiche e loro misura
Grandezze fisiche e loro misura Cos è la fisica? e di che cosa si occupa? - Scienza sperimentale che studia i fenomeni naturali suscettibili di sperimentazione e che implicano grandezze misurabili. - Sono
DettagliEsercizi di Elementi di Matematica Corso di laurea in Farmacia
Esercizi di Elementi di Matematica Corso di laurea in Farmacia dott.ssa Marilena Ligabò November 24, 2015 1 Esercizi sulla notazione scientifica Esercizio 1.1. Eseguire il seguente calcolo utilizzando
DettagliMANCA : VETTORI, FORZE E MOMENTO DI UNA FORZA
MANCA : prodotto vettoriale prodotto scalare VETTOI, OZE E MOMENTO DI UNA OZA Immaginiamo un corpo in movimento, ad esempio un ciclista, un motociclista, un automobile o un aeroplano. Corpo in movimento
Dettaglifigura. A figura. B Il modulo è la lunghezza o intensità del vettore. Il punto di applicazione è l origine del vettore detto anche coda.
Martinelli Sara 1A Lab. Di fisica del Liceo Scopo: verificare la regola del parallelogramma. Materiale utilizzato: Telaio 5 morse Asta orizzontale Base metallica 2 piantane verticali Pesi Goniometro stampato
DettagliESERCIZI PRECORSO DI MATEMATICA
ESERCIZI PRECORSO DI MATEMATICA EQUAZIONI 1. cot( 10 ) 3. tan 3 3. cos( 45 ) +1 0 4. sin sin 5. tan( 180 ) tan( 3) 6. 5 cos 4sin cos 7. 3sin 3 cos 0 8. 3 cos + sin 3 0 9. sin3 sin( 45 + ) 10. 6sin 13sin
DettagliCalcoli applicati alla chimica analitica. Unità di misura del Sistema Internazionale
Calcoli applicati alla chimica analitica Unità di misura del Sistema Internazionale Soluzioni e loro concentrazioni Stechiometria chimica 1 Unità di misura SI Il Sistema Internazionale delle Unità (SI)
DettagliAlgebra vettoriale. Capitolo 5. 5.1 Grandezze scalari. 5.2 Grandezze vettoriali
Capitolo 5 5.1 Grandezze scalari Si definiscono scalari quelle grandezze fisiche che sono descritte in modo completo da un numero accompagnato dalla sua unità di misura. La temperatura dell aria in una
DettagliLE GRANDEZZE FISICHE E LE UNITA DI MISURA
LE GRANDEZZE FISICHE E LE UNITA DI MISURA LA FISICA STUDIA E DESCRIVE I FENOMENI NATURALI ATTRAVERSO LE GRANDEZZE FISICHE, CHE SONO PROPRIETA MISURABILI DI UN SISTEMA, CON LO SCOPO DI TROVARE LEGGI CHE
Dettagli3 Le grandezze fisiche
3 Le grandezze fisiche Grandezze fondamentali e grandezze derivate Tra le grandezze fisiche è possibile individuarne alcune (fondamentali) dalle quali è possibile derivare tutte le altre (derivate) Le
DettagliCapitolo 3. Le funzioni elementari
Capitolo 3 Le funzioni elementari Uno degli scopi di questo capitolo è lo studio delle funzioni reali di variabile reale, ossia funzioni che hanno come dominio un sottoinsieme di R e codominio R. Lo studio
DettagliEsercizi Riepilogativi Svolti
Universita degli Studi di Roma - "Tor Vergata" - Facolta Ingegneria Esercizi GEOMETRIA Edile-Architettura e dell Edilizia SPAZI EUCLIDEI. TRASFORMAZIONI. ORIENTAZIONI. FORMULE DI GEOMETRIA IN R. Docente:
DettagliSintesi degli argomenti di fisica trattati (parte uno)
Sintesi degli argomenti di fisica trattati (parte uno) La grandezza fisica è una proprietà dello spazio o della materia che può essere misurata. Fare una misura vuol dire confrontare la grandezza fisica
DettagliGli insiemi, la logica
Gli insiemi, la logica 1 Dato l insieme A = {x N : x < 5}, quale delle seguenti affermazioni è falsa: (a) 1 A (b) 5 / A (c) A (d) A risp (e) {1, } A Sono dati gli insiemi A = {, 5, 7, 9} e B = {5, 7} Quali
DettagliUn po di calcoli.. Marina Cobal - Dipt.di Fisica - Universita' di Udine 1
Un po di calcoli.. Universita' di Udine 1 La notazione numerica Come si scrivono i numeri? UN PROBLEMA TECNICO Si ha spesso a che fare con numeri molto grandi o molto piccoli Dipende dalle nostre unità
DettagliUn po di calcoli.. Marina Cobal - Dipt.di Fisica - Universita' di Udine 1
Un po di calcoli.. Universita' di Udine 1 La notazione numerica Come si scrivono i numeri? UN PROBLEMA TECNICO Si ha spesso a che fare con numeri molto grandi o molto piccoli Dipende dalle nostre unità
DettagliStabilire se il punto di coordinate (1,1) appartiene alla circonferenza centrata nell origine e di raggio 1.
Definizione di circonferenza e cerchio. Equazione della circonferenza centrata in O e di raggio R. Esercizi. La circonferenza e il cerchio Definizioni: dato un punto C nel piano cartesiano e dato un numero
Dettagliche ci permette di passare da un sistema di misura all'altro con le:
Goniometria Misura degli angoli Gli angoli vengono spesso misurati in gradi sessagesimali (1 = 1/360 dell'angolo giro), anche se una Legge dello Stato italiano del 1960 impone di esprimerli in radianti.
DettagliIntroduzione alla fisica
Introduzione alla fisica Grandezze fisiche Misura ed errori di misura. Unità di misura Rappresentazione grafica di relazioni tra grandezze fisiche Vettori ed operazioni coi vettori La fisica come scienza
DettagliUnità didattica 1. Prima unità didattica (Fisica) 1. Corso integrato di Matematica e Fisica per il Corso di Farmacia
Unità didattica 1 Unità di misura Cinematica Posizione e sistema di riferimento....... 3 La velocità e il moto rettilineo uniforme..... 4 La velocità istantanea... 5 L accelerazione 6 Grafici temporali.
DettagliAlcune nozioni di trigonometria 1
Alcune nozioni di trigonometria. Angoli In un sistema di assi cartesiani ortogonali la misura degli angoli si effettua a partire dal semiasse positivo delle x, assumendo come positivo il verso antiorario.
DettagliCorso di Fisica. Lezione 3 Scalari e vettori Parte 2
Corso di Fisica Lezione 3 Scalari e vettori Parte 2 Algebra vettoriale Negli anni trascorsi si sono studiate le regole dell algebra applicate agli scalari Ora occorre definire le regole algebriche per
DettagliAppunti di Elementi di Meccanica. Vettori nel piano. v 1.0
Appunti di Elementi di Meccanica Vettori nel piano v 1.0 1 Vettori Figura 1: Rappresentazione di un vettore Il vettore è un ente geometrico che, nella meccanica, consente di rappresentare efficacemente
DettagliLEZIONE DEL 23 SETTEMBRE
INGEGNERI GESTIONLE corso di Fisica Generale Prof. E. Puddu LEZIONE DEL 23 SETTEMRE 2008 Introduzione Sistemi di coordinate y y (x,y) Q( 3,4) (x,y) r P (7,2) O x Coordinate cartesiane. Ogni punto è individuato
DettagliRIPASSO DI MATEMATICA
RIPASSO DI MATEMATICA PER LA FISICA LA MATEMATICA È UNO STRUMENTO CHE PERMETTE LA FORMALIZZAZIONE DELLE SUE LEGGI (tramite le formule si può determinare l evoluzione del fenomeno) I NUMERI I NUMERI POSSONO
DettagliCAPITOLO 1: INTRODUZIONE ALLA FISICA 1.1 IL CONCETTO DI SISTEMA:
CAPITOLO 1: INTRODUZIONE ALLA FISICA 1.1 IL CONCETTO DI SISTEMA: Nel mondo della fisica, ma non solo, il concetto di sistema assume un ruolo molto importante. Ma vediamo subito come si può definire il
Dettaglimisura. Adesso, ad un arbitrario punto P dello spazio associamo una terna di numeri reali x
4. Geometria di R 3. Questo paragrafo è molto simile al paragrafo : tratta infatti delle proprietà geometriche elementari dello spazio R 3. Per assegnare delle coordinate nello spazio, fissiamo innanzitutto
Dettaglimisura. Adesso, ad un arbitrario punto P dello spazio associamo una terna di numeri reali x
4. Geometria di R 3. Questo paragrafo è molto simile al paragrafo : tratta infatti delle proprietà geometriche elementari dello spazio R 3. Per assegnare delle coordinate nello spazio, fissiamo innanzitutto
Dettaglitrasformazione grafico Cosa si deve fare Esempio goniometrico
trasformazione grafico Cosa si deve fare Esempio goniometrico = cos + b>0 Traslazione verticale b 0 si sposta il grafico verso l alto, oppure l asse orizzontale verso il
Dettagli