Influenza: il virus e le sue strategie

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Influenza: il virus e le sue strategie"

Transcript

1 Influenza: il virus e le sue strategie Stefania Lauzi

2 nel 2004 su persone n morti 16.2% per malattie infettive e parassitarie L influenza normale nell uomo provoca mila vittime all anno anno nel mondo

3 Famiglia Orthomyxoviridae 5 generi Linda Stannard, Department of Medical Microbiology, University of Cape Town Influenzavirus A Influenzavirus B Influenzavirus C Thogotovirus Isavirus molte specie > uomo artropodi salmonidi tipo A, tipo B, tipo C NP, M1 sottotipi solo per tipo A H n N n

4 Virus type Host species (if not human) Geographical origin Strain number Year of isolation HA and NA subtypes

5

6 Haemagglutinin subtype Neuraminidase subtype H1 H2 H3 H4 H5 H6 H7 H8 H9 H10 H11 H12 H13 H14 H15 H16 N1 N2 N3 N4 N5 N6 N7 N8 N9

7 Influenzavirus A Particelle altamente pleomorfe Forme filamentose nei campioni clinici (300nm lunghezza) Forme sferiche (100nm diametro) in seguito a passaggi in laboratorio Sopravvive per diverse settimane in acque (di mare) fredde e fino a 2 settimane nella polvere (se l essiccamento l è graduale) Poco resistente al calore (inattivato in 30 a 56 C C e in pochi secondi a 70 C) e a molti disinfettanti

8 Influenzavirus A Virus con envelope Glicoproteine e proteine dell envelope envelope rapporto HA:NA 4-5:1 rapporto M2:HA 1: Genoma polarità negativa, ssrna Segmentato, lineare 8 segmenti di acido nucleico Horimoto et al., 2005

9 Influenzavirus A Ribonucleoproteine (RNP) RNA estremità 3 e 5 5 non codificanti e altamente conservate

10 Influenzavirus A genoma Bouchier & Palese, 2008

11 Il ciclo replicativo 1. adesione e endocitosi 2. uncoating e trasporto nel nucleo 3. replicazione RNA virale 4. sintesi proteine virali 5. localizzazione nucleare (5a) e modificazioni post- traduzionali (5b) delle proteine 6. assemblaggio 7. budding

12 Taubenberger & Morens, 2006

13 Fattori di virulenza Basler & Aguilar, 2008

14 La fasi iniziali dell infezione HA riconosce il recettore cellulare e determina le fasi iniziali dell infezione Racaniello, 2009 Recettori cellulari mucoproteine e glicolipidi contenenti gruppi terminali costituiti da acido N-acetil neuraminico (NANA = acidi sialici) molto diffusi su diversi tipi cellulari e in numerose specie animali

15 La fasi iniziali dell infezione Matrosovich et al., 2004 NA aumenta l infettivitl infettività virale degradando la mucina (secrezioni respiratorie) e permettendo al virus di raggiungere l epitelio l respiratorio

16 HA Influenza A virus (H1N1) del 1918 Bouchier & Palese, 2008

17 Adesione mediata da HA Tipo di recettore cellulare acidi sialici legati a una molecola di galattosio con un legame α 2,6 (NeuAcα2,6Gal) acidi sialici legati a una molecola di galattosio con un legame α 2,3 (NeuAcα2,3Gal) specie uomo (trachea) suino (trachea) volatili (intestino), suino (trachea) uomo (bronchioli, alveoli) Specie specificità virale dipende soprattutto dalla presenza dell aminoacido Gln226; Gly228 virus aviari Leu226; Ser228 virus umani (H2, H3) Asp190 (H1 umano) oppure Glu190 (aviare( aviare)

18 Specie specificità si modifica Matrosovich, 2000 Studiata HA di virus introdotti da volatili a mammiferi pandemie umane del 1957 (H2N2) e del 1968 (H3N2) European swine epizootic of 1979 (H1N1) Si sa che 6 aminoacidi sono altamente conservati nei ceppi aviari (Ala138, Glu190, Leu194, Gly225, Gln226, Gly228) Rispetto ai ceppi aviari identificate alcune mutazioni nei ceppi umani e di suino che portano a riconoscimento α2,6 H2 e H3 singola mutazione Gln226 Leu, H1 doppia mutazione Glu190 Asp e Gly225 Glu Glu

19 Specie specificità si modifica Yamada et al., 2006 Mutazioni presenti nei virus H5N1 umani rispetto a quelli aviari (sia per virus clade1 e clade 2) che portano a riconoscimento α2,6 Asn182 Lys Gln192 Arg

20 Specie specificità di HA è sufficiente? Isolati del 1918 presentano HA con specificità di riconoscimento α2,6 (Glu190 Asp; Gly225 Asp) oppure mista α 2,6/ α 2,3 (Glu190; Gly225 Asp) Virus chimerici con HA tipica aviare sempre patogeno per il topo, indipendentemente dalla specificità di legame. Altri fattori virulenza? Qi et al., 2009 Tropismo per macrofagi alveolari e cellule dendritiche?

21 Clivaggio HA Precursore HA0 clivaggio enzimatico subunità HA1 e HA2 Conferisce infettività al virus Racaniello, 2009 importante ruolo siti di clivaggio virali e enzimi cellulari coinvolti Siti clivaggio=patogenicità? LPAI versus HPAI

22 Sito clivaggio classico aminoacido basico (arginina( arginina) ) tra domini HA1 e HA2 la quasi totalità virus LPAI dei volatili Clivaggio HA il precursore HA0 può essere scisso solo dalla tripsina o da enzimi tripsino-simili simili la replicazione è limitata ai tessuti dove questi enzimi sono presenti (epitelio del tratto intestinale e respiratorio) e la sintomatologia clinica rimane localizzata a questi distretti. isolamento del virus in uova embrionate oppure in colture cellulari ma solo con aggiunta enzima (tripsina) proteasi

23 Clivaggio HA HPAI (H5, H7) molteplici aminoacidi basici a livello del sito di clivaggio scissione del precursore HA0 da parte di proteasi ubiquitarie (tra cui la furina) ) largamente presenti nei tessuti dell ospite la replicazione virale può avvenire in numerosi organi determinando un infezione generalizzata che conduce a morte il soggetto. HPAI H5N1 e H7N7 hanno dato mortalità nell uomo A/Hong Kong/156/97 (H5N1) isolato da bambino ha molteplici aminoacidi basici a livello del sito di clivaggio

24 Clivaggio HA altri meccanismi? NA di influenza A/WSN/33 (H1N1) Lys carbossil-terminale in posizione 453 e assenza sito glicosilazione in posizione 146 lega il plasminogeno attivato a plasmina (da attivatore plasminogeno cellulare) clivaggio HA0 Goto & Kawaoka, 1998

25 Clivaggio HA Influenza 1918 clivato da enzimi ubiquitari? replica in MDCK senza aggiunta di tripsina (replicazione( NA dipendente, tripsina indipendente non replica al di fuori dell apparato respiratorio nel modello murino non ha sito polibasico è legato ad attività NA simile a NA di A/WSN/33 (H1N1)? Chaipan et al., 2009

26 Clivaggio HA altri meccanismi? Proteasi batteriche determinano il clivaggio HA proteasi di Staphylococcus aureus (Tashiro et al., 1987, Mancini et al., 2008) proteasi di Aerococcus viridans (Scheiblauer et al., 1992) Callan et al., 1997 King et al., 2009

27 Ingresso nella cellula e fusione Racaniello, 2009

28 Fusione quando il ph nell endosoma endosoma si abbassa, viene esposto il peptide di fusione idrofobico presente all estremit estremità N terminale di HA2

29

30 M2 La proteina M2 forma il canale ionico che contribuisce all abbassamento abbassamento del ph nell endosoma endosoma, essenziale: per la fusione dell envelope envelope per il distacco di M1 da RNP RNPs possono essere veicolati nel nucleo M2 è il bersaglio di farmaci antiinfluenzali storici amantidina e rimantidina (resistenze in H3N2)

31 Le fasi centrali della replicazione Importante attività di PB1, PB2 e PA nella replicazione dell acido nucleico e nella sintesi delle proteine virali RNA polimerasi RNA dipendente cap snatching cap mrna cellula viene rubato e inserito nel proprio mrna virale (PA)

32 Le fasi centrali della replicazione Sintesi delle proteine virali Overlapping reading frames Racaniello, 2009 PB1 PB1-F2

33 Le fasi centrali della replicazione Proteine precoci Proteine tardive NP PB1 gene aviare acquisito da virus pandemici H2N2 e H3N2 PB2 PA Pappas et al., 2008 aumento gravità malattia nei topi PB1-F H1N1 e H5N1 aumento virulenza (attività pro- apoptotica in cellule immunitarie Conenello et al., 2007) Glu627 Lys in PB2 di ceppi umani di H5N1 e H7N7 e 1918 H1N1 aumento virulenza?

34 Le fasi centrali della replicazione NS1 Regola la replicazione dell RNA, tra cui blocca uscita precursori mrna cellulari dal nucleo = massimizza la disponibilità di cap per sintesi mrna virale Inibisce la risposta antivirale della cellula (antagonista produzione IFN tipo I) Previene la maturazione delle cellule dendritiche umane e limita l attivazione l dei linfociti T Jackson et al., 2008 NS1 di 1918 H1N1 e H5N1 HPAI aumentano la gravità malattia nei topi

35 Le fasi centrali della replicazione M1 Importante per la fuoriuscita dal nucleo dei RNP: si lega a RNP e a NS2 M1 convoglia i diversi segmenti al di sotto delle zone della membrana dove maturano le particelle HA NA NS2 NEP (Nuclear ( export signal) ) collega i fattori di trasporto fuori dal nucleo cellulari con il complesso RNPs attraverso il legame con M1

36 Fasi finali dell infezione NA utile per la diffusione del virus dopo la replicazione : Attività di clivaggio recettoriale (altrimenti a budding completato il virus rimane legato a recettori acido sialico) rilascio nuovi virioni Rimuove i residui di acido sialico dall envelope virale previene l aggregazione l di particelle virali

37 Fasi finali dell infezione Moscona A. N Engl J Med. 2005

38 NA Influenzavirus A Specie-specificit specificità ph attività virus umani e suini a ph > di 4,5 mentre volatili anche < ph 4,5 NeuAα2,3Gal oppure NeuAα2,6Gal (specificità dipende da aminoacido in posizione 275) il sito attivo della neuraminidasi è conservato Il sito attivo è il bersaglio dei nuovi farmaci antivirali Tamiflu (oseltamivir) (resistenze in H1N1) Relenza (zanamivir)

39 Fattori di virulenza Basler & Aguilar, 2008

40 Non dimentichiamoci perché fa paura antigenic drift strategia di sopravvivenza a breve termine antigenic shift strategia di sopravvivenza a lungo termine

41 Antigenic drift Mutazioni puntiformi con sostituzioni aminoacidiche in HA o NA variazioni di almeno due siti antigenici portano a nuove varianti antigeniche, stesso sottotipo RNA virus tassi mutazione volte maggiori di virus a DNA Mutazioni <1% ogni anno H1N1 e H3N2 hanno mutazioni più frequenti rispetto a Influenzavirus B Virus tipo A ogni 10 5 virus 1 con point mutation in HA o NA Durante epidemie infezioni nel 10-20% della popolazione, fino a punte di 40-50% Difficile prevedere la comparsa di nuove varianti antigeniche

42 Antigenic drift A/Panama/2007/99(H3N2) A/Fujian/411/2002 (H3N2) Treanor, 2004

43 Antigenic shift Cambiamenti di uno o più segmenti genici quando due diversi virus infettano la stessa cellula può verificarsi un riassortimento dei segmenti genici tra i due genomi con formazione di un nuovo virus Cambiamenti maggiori, nuovo sottotipo Può essere responsabile di pandemie

44 Antigenic shift Claas, 2000

45 Antigenic shift Zhou et al., 1999

46 Mixing vessel Suino si può infettare con virus aviari e con virus umani Ito et al., 1999 Nel suino si verifica riassortimento tra due o più virus Il suino può trasmettere virus influenza all uomo

47 Comparsa virus pandemici Ito et al., 1999 Claas, 2000

48 e il nuovo A (H1N1)? Nava et al., 2009 È un virus nuovo, con caratteristiche uniche

49 il nuovo A (H1N1) Trifonov et al., 2009 Solovyov et al., 2009

50 Smith et al., 2009

51 Smith et al., 2009 sister relationship con Sw/HK/915/04 che non si può interpretare come evidenza di origine eurasiatica del nuovo A (H1N1) Non sembra avere caratteristiche di virulenza o di adattamento all uomo a conferma di un virus di origine suina che provoca nell uomo lievi sintomi

52 Attività di NS1 Grazie per l attenzione

Virus influenzali: caratteristiche

Virus influenzali: caratteristiche I VIRUS INFLUENZALI FRA EPIDEMIE E PANDEMIE Prof. Alessandro Zanetti Napoli, 15 ottobre 2009 Virus influenzali: caratteristiche Emoagglutinina (HA) Famiglia: Orthomyxoviridae Neuroaminidasi (NA) Canale

Dettagli

H1N1 2009: una nuova pandemia

H1N1 2009: una nuova pandemia Venezia, 11 Novembre 2009 Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti Palazzo Franchetti H1N1 2009: una nuova pandemia Cristina Parolin Dipartimento di Biologia Università degli Studi di Padova Le pandemie

Dettagli

Virus influenzale A. oltre. il contagio

Virus influenzale A. oltre. il contagio Virus influenzale A oltre il contagio Patogenesi del virus influenzale Porta di entrata: : via respiratoria 1-4 giorni di incubazione Sintomi locali come espressione di una risposta infiammatoria Febbre,

Dettagli

Virus dell Influenza

Virus dell Influenza Virus dell Influenza Cosa si intende quando si parla di influenza? L influenza è un infezione del tratto respiratorio che interessa milioni di persone ogni anno. Sintomi più comuni Febbre (39-40 C) Raffreddore

Dettagli

PRESENTAZIONE. Virus e Pandemie Aspetti biologici, medici e umani. I Virus Aspetti generali

PRESENTAZIONE. Virus e Pandemie Aspetti biologici, medici e umani. I Virus Aspetti generali Presentazione per divulgazione PRESENTAZIONE Virus e Pandemie Aspetti biologici, medici e umani Update 02.2010: Pandemia virus H1N1 Presentazione per divulgazione in microbiologia. TIBIO Sagl 2010 Versione

Dettagli

Orthomyxovirus. G. Di Bonaventura Università di Chieti-Pescara. CdS Medicina e Chirurgia AA

Orthomyxovirus. G. Di Bonaventura Università di Chieti-Pescara. CdS Medicina e Chirurgia AA G. Di Bonaventura Università di Chieti-Pescara CdS Medicina e Chirurgia AA 2019-2020 Caratteri generali Famiglia Orthomyxoviridae, comprendente 5 generi (o tipi): Virus influenzali A, B, C patogeni per

Dettagli

Assemblaggio del capside e impacchettamento del genoma

Assemblaggio del capside e impacchettamento del genoma Assemblaggio del capside e impacchettamento del genoma Il sito di assemblaggio e impacchettamento dipende dal sito di replicazione e/o dal meccanismo attraverso il quale il virus viene rilasciato Nei picornavirus,

Dettagli

La battaglia contro l influenza

La battaglia contro l influenza La battaglia contro l influenza Il contributo della biologia strutturale allo sviluppo di inibitori della sialidasi Prof. Elena Luraschi Virus dell influenza I virus dell influenza sono virus a RNA, con

Dettagli

Orthomyxovirus Ø Genoma: ssrna polarità nega4va, segmentato

Orthomyxovirus Ø Genoma: ssrna polarità nega4va, segmentato Orthomyxovirus Ø Genoma: ssrna polarità nega4va, segmentato Ø Simmetria: elicoidale Ø Mantello Ø Replicazione: nucleare Ag interni: M e NP! 3 =pi =po A genoma: 8 segmen4 uomo e animali (uccelli, maiale)

Dettagli

PARAMYXOVIRUS. Caratteristiche generali

PARAMYXOVIRUS. Caratteristiche generali 1 PARAMYXOVIRUS Caratteristiche generali La famiglia Paramyxoviridae (paramixovirus) comprende un ampio gruppo di virus responsabili di patologie notevolmente diverse sia per l uomo sia per gli animali.

Dettagli

Attacco/Adsorbimento del virus alla cellula ospite

Attacco/Adsorbimento del virus alla cellula ospite Attacco/Adsorbimento del virus alla cellula ospite La proteina virale o anti-recettore si lega al recettore presente sulla superficie della cellula Virus dell influenza: emoagglutinina (HA, si lega a glicoproteine

Dettagli

Caratteristiche biologiche dei virus influenzali e del virus di Newcastle. Francesco Tolari Dipartimento di Patologia Animale Università di Pisa

Caratteristiche biologiche dei virus influenzali e del virus di Newcastle. Francesco Tolari Dipartimento di Patologia Animale Università di Pisa Caratteristiche biologiche dei virus influenzali e del virus di Newcastle Francesco Tolari Dipartimento di Patologia Animale Università di Pisa I virus influenzali Famiglia Orthomixoviridae (virus a RNA

Dettagli

ORTHOMYXOVIRUS Virus dell influenza

ORTHOMYXOVIRUS Virus dell influenza www.microbiologia.unige.it Facoltà di Medicina e Chirurgia ORTHOMYXOVIRUS Virus dell influenza Prof. Oliviero E. Varnier Dr.ssa J. McDermott Sezione di Microbiologia Dipartimento Interdisciplinare di Scienze

Dettagli

La Vaccinazione Antinfluenzale: conoscenze di base e raccomandazioni

La Vaccinazione Antinfluenzale: conoscenze di base e raccomandazioni La Vaccinazione Antinfluenzale: conoscenze di base e raccomandazioni Maria Rita Castrucci WHO - Centro Nazionale Influenza Dipartimento di Malattie Infettive Influenza Epidemie stagionali: Malattia respiratoria

Dettagli

MYXOVIRIDAE. myxa: greco per muco. Famiglie: Orthomyxoviridae Paramyxoviridae

MYXOVIRIDAE. myxa: greco per muco. Famiglie: Orthomyxoviridae Paramyxoviridae MYXOVIRIDAE myxa: greco per muco Famiglie: Orthomyxoviridae Paramyxoviridae Caratteristiche Orthomyxovirus Paramyxovirus Dimensione 80-120 nm 120-250 nm Replicazione nucleare citoplasmatica Genoma segmentato

Dettagli

ORTHOMYXOVIRIDAE. Acido nucleico. Envelope + Polimerasi virale + Diametro del virione (nm) Dimensione del genoma (kb) 13,6.

ORTHOMYXOVIRIDAE. Acido nucleico. Envelope + Polimerasi virale + Diametro del virione (nm) Dimensione del genoma (kb) 13,6. ORTHOMYXOVIRIDAE Acido nucleico RNA Simmetria del capside Elicoidale Envelope + Struttura del genoma ss (-) 8 segmenti Classificazione di Baltimore V Polimerasi virale + Diametro del virione (nm) 90-120

Dettagli

Modello per la struttura (presunta) di un RNA viroide: le lineette interne indicano i legami tra le basi complementari

Modello per la struttura (presunta) di un RNA viroide: le lineette interne indicano i legami tra le basi complementari Viroidi Agenti infettivi costituiti da una sola molecola di RNA circolare a singolo filamento (+ o -), ripiegato a formare regioni a doppia elica, prive di capside, sensibili a RNasi Aree a doppia elica

Dettagli

RISPOSTE CONTRO I VIRUS

RISPOSTE CONTRO I VIRUS 1 RISPOSTE CONTRO I VIRUS La risposta immunitaria è il migliore e in alcuni casi l unico mezzo per controllare un infezione virale. Risposta aspecifica: T corporea, febbre, citochine, IFN, fagociti, cellule

Dettagli

MALATTIE INFETTIVE MICROBIOLOGIA CLINICA

MALATTIE INFETTIVE MICROBIOLOGIA CLINICA Scuola di Scienze mediche e Farmaceutiche MALATTIE INFETTIVE MICROBIOLOGIA CLINICA PARAMYXOVIRUS www.microbiologia.unige.it 2014 Prof. Oliviero E. Varnier Microbiologia DISC Rilevanza Clinica! I paramyxovirus

Dettagli

La replicazione dei virus (dal virus parentale ai virus della progenie)

La replicazione dei virus (dal virus parentale ai virus della progenie) La replicazione dei virus (dal virus parentale ai virus della progenie) Fasi del ciclo replicativo Essendo PARASSITI ENDOCELLULARI OBBLIGATI i virus devono: trovare entrare in contatto (aderire) penetrare

Dettagli

Influenza Suina - definizione. Influenza suina. Caratteristiche del Virus. Nomenclatura

Influenza Suina - definizione. Influenza suina. Caratteristiche del Virus. Nomenclatura Influenza Suina - definizione Influenza suina Malattia infettiva, contagiosa, ad andamento acuto Caratterizzata da sintomi respiratori Eziologia virale Orthomyxoviridae Influenza virus tipo A I nfluenzavirus

Dettagli

UNIVERSITA' degli STUDI di PERUGIA Facoltà di MEDICINA e CHIRURGIA Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia AA Reovirus

UNIVERSITA' degli STUDI di PERUGIA Facoltà di MEDICINA e CHIRURGIA Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia AA Reovirus UNIVERSITA' degli STUDI di PERUGIA Facoltà di MEDICINA e CHIRURGIA Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia AA 2012-2013 Reovirus Reovirus Comprende 15 generi, di cui 5 sono in grado di infettare l uomo

Dettagli

Correlazioni tra le infezioni da Influenzavirus A (H1N1) nel suino e nell uomo

Correlazioni tra le infezioni da Influenzavirus A (H1N1) nel suino e nell uomo Correlazioni tra le infezioni da Influenzavirus A (H1N1) nel suino e nell uomo Fulvio Marsilio Cattedra di Malattie Infettive degli Animali Facoltà di Medicina Veterinaria Università degli Studi di Teramo

Dettagli

Influenza. Prof. Vincenzo Cuteri. Dipartimento di Scienze Veterinarie Università di Camerino

Influenza. Prof. Vincenzo Cuteri. Dipartimento di Scienze Veterinarie Università di Camerino Influenza Prof. Vincenzo Cuteri Dipartimento di Scienze Veterinarie Università di Camerino Orthomyxoviridae: Influenza Pandemie ed epidemie influenzali 1918 Spagnola (H1-N1) 20 milioni di morti 1957 Asiatica

Dettagli

Prefazione Capitolo 1 Introduzione Capitolo 2 Struttura dei virioni

Prefazione Capitolo 1 Introduzione Capitolo 2 Struttura dei virioni INDICE Prefazione XI Capitolo 1 Introduzione I virus sono diversi dagli altri organismi viventi 2 Storia della virologia 4 Ospiti viventi animali e vegetali 6 Le colture cellulari 9 Metodi sierologici

Dettagli

VIRUS PARAINFLUENZALI

VIRUS PARAINFLUENZALI Scuola di Scienze mediche e Farmaceutiche MALATTIE INFETTIVE MICROBIOLOGIA CLINICA VIRUS PARAINFLUENZALI www.microbiologia.unige.it 2014 Prof. Oliviero E. Varnier Microbiologia DISC I VIRUS PARAINFLUENZALI

Dettagli

Immunologia e Immunologia Diagnostica COMPLESSO MAGGIORE DI ISTOCOMPATIBILITÀ E PRESENTAZIONE DELL ANTIGENE

Immunologia e Immunologia Diagnostica COMPLESSO MAGGIORE DI ISTOCOMPATIBILITÀ E PRESENTAZIONE DELL ANTIGENE Immunologia e Immunologia Diagnostica COMPLESSO MAGGIORE DI ISTOCOMPATIBILITÀ E PRESENTAZIONE DELL ANTIGENE Il Complesso Maggiore di Istocompatibilità (MHC) Scoperta dell MHC I geni dell MHC sono stati

Dettagli

Dischi piatti (cisterne) impilate con una polarità. Microvescicole (trasporto) Macrovescicole (secrezione) Tre regioni: Cis Mediale Trans

Dischi piatti (cisterne) impilate con una polarità. Microvescicole (trasporto) Macrovescicole (secrezione) Tre regioni: Cis Mediale Trans Apparato di Golgi Aspetto dell apparato di Golgi Dischi piatti (cisterne) impilate con una polarità. Microvescicole (trasporto) Macrovescicole (secrezione) Tre regioni: Cis Mediale Trans Funzioni dell

Dettagli

Morfologia virale. I virus, nella loro forma extracellulare (virione), hanno una struttura cristallizzata tipica

Morfologia virale. I virus, nella loro forma extracellulare (virione), hanno una struttura cristallizzata tipica Morfologia virale Morfologia virale I virus, nella loro forma extracellulare (virione), hanno una struttura cristallizzata tipica Per contro, all interno delle cellule in cui si replicano, non sono mai

Dettagli

06_citologia_SER_golgi 1

06_citologia_SER_golgi 1 1 La sintesi proteica inizia sempre nello stesso modo: aggancio della piccola subunità ribosomale al estremità 5 dell mrna. si aggancio la grande subunità ribosomale In corrispondenza del codone di inizio

Dettagli

07/01/2015. La trasposasi induce l escissione del trasposone. Importanza dei trasposoni come fonte di diversità genetica

07/01/2015. La trasposasi induce l escissione del trasposone. Importanza dei trasposoni come fonte di diversità genetica La trasposasi induce l escissione del trasposone In maniera dipendente da segnali ambientali o dalla replicazione della cellula batterica, l espressione della trasposasi può essere attivata e portare al

Dettagli

Complesso Maggiore di Istocompatibilita (MHC)

Complesso Maggiore di Istocompatibilita (MHC) Complesso Maggiore di Istocompatibilita (MHC) Scoperta dell MHC I geni dell MHC sono stati inizialmente identificati come responsabili del rapido rigetto dei tessuti trapiantati. I geni dell MHC sono polimorfi:

Dettagli

Roberto Gasparini. Dipartimento di Scienze della Salute Università degli Studi di Genova

Roberto Gasparini. Dipartimento di Scienze della Salute Università degli Studi di Genova Roberto Gasparini Dipartimento di Scienze della Salute Università degli Studi di Genova I nuovi virus influenzali a potenzialità pandemica Roma 470 a.c. Quale sarà mai stato questo male che si gettò come

Dettagli

Gli HPV vengono suddivisi in base al tropismo per tipo di epitelio in due grandi gruppi:

Gli HPV vengono suddivisi in base al tropismo per tipo di epitelio in due grandi gruppi: I virus HPV I Papillomavirus umani appartengono alla famiglia dei PA.PO.VA. virus (Papilloma, Polioma, Vacuolizzante) o Papovaviridae. Sono virus di dimensioni molto piccole, caratterizzati da un piccolo

Dettagli

Reovirus. Stabili in svariate condizioni di ph, T e negli aerosol.

Reovirus. Stabili in svariate condizioni di ph, T e negli aerosol. Orthoreovirus, Rotavirus, Orbivirus, Coltivirus Caratteri generali: Privi di mantello. Due involucri capsidici. 10-12 segmenti di RNA genomico a doppio filamento. Reovirus Stabili in svariate condizioni

Dettagli

Immunologia e Immunologia Diagnostica MATURAZIONE DEI LINFOCITI

Immunologia e Immunologia Diagnostica MATURAZIONE DEI LINFOCITI Immunologia e Immunologia Diagnostica MATURAZIONE DEI LINFOCITI Il percorso di maturazione dei linfociti Sviluppo della specicifità immunologica I linfociti B e T avviano le risposte immunitarie dopo il

Dettagli

MFN0366-A1 (I. Perroteau) -traduzione e indirizzamento delle proteine. Solo per uso didattico, vietata la riproduzione, la diffusione o la vendita

MFN0366-A1 (I. Perroteau) -traduzione e indirizzamento delle proteine. Solo per uso didattico, vietata la riproduzione, la diffusione o la vendita MFN0366-A1 (I. Perroteau) -traduzione e indirizzamento delle proteine MFN0366-A1 (I. Perroteau) -traduzione delle proteine trna Traduzione: mrna -------> proteine mrna MFN0366-A1 (I. Perroteau) -traduzione

Dettagli

HUMAN IMMUNODEFICIENCY VIRUS

HUMAN IMMUNODEFICIENCY VIRUS HUMAN IMMUNODEFICIENCY VIRUS Famiglia Genere Retroviridae Lentivirus Tipi HIV-1, HIV-2 Africa Occidentale Europa, America, Africa 4 gruppi 9 sottotipi Circulating Recombinant Forms DISTRIBUZIONE SOTTOTIPI

Dettagli

I sei regni dei viventi. Archeobatteri (A) Eubatteri (B) Protisti (C) Piante (D) Funghi (E) Animali (F) D F

I sei regni dei viventi. Archeobatteri (A) Eubatteri (B) Protisti (C) Piante (D) Funghi (E) Animali (F) D F I sei regni dei viventi Archeobatteri (A) D F Eubatteri (B) Protisti (C) Piante (D) Funghi (E) B A Animali (F) C E I sei regni comprendono organismi viventi costituiti da cellule. In questa classificazione,

Dettagli

VIRUS terminologia 2

VIRUS terminologia 2 1 VIRUS terminologia 2 invasività capacità di un microrganismo a superare i dispositivi di difesa dell'ospite e moltiplicarsi attivamente in essi. virulenza attitudine a realizzare danno tissutale. patogenicità

Dettagli

Epidemiologia e diagnosi dell influenza aviare in Italia

Epidemiologia e diagnosi dell influenza aviare in Italia Influenza aviare (H5N1) e influenza H1N1 Come protteggere me stesso, la mia famiglia e la collettività Azienda Ospedaliera L. Sacco Milano 5 Ottobre 2009 Epidemiologia e diagnosi dell influenza aviare

Dettagli

Orthomyxovirus. G. Di Bonaventura Università di Chieti-Pescara

Orthomyxovirus. G. Di Bonaventura Università di Chieti-Pescara G. Di Bonaventura Università di Chieti-Pescara Caratteri generali I virus dell influenza A, B, C sono gli unici membri della Famiglia Orthomyxoviridae Tutti patogeni per l uomo (A anche per animali) Virione

Dettagli

Virus Classe IV e V. From Wagner and Hewlett Basic virology (2003) Blackwell Science Press

Virus Classe IV e V. From Wagner and Hewlett Basic virology (2003) Blackwell Science Press Virus Classe IV e V From Wagner and Hewlett Basic virology (2003) Blackwell Science Press Replicazione genomi ad RNA dei virus delle Classi IV e V vrna è lo stampo in RI-1 In RI-1 viene prodotto lo stampo

Dettagli

Moltiplicazione dei virus

Moltiplicazione dei virus Moltiplicazione dei virus Un virus può riprodurre se stesso soltanto se penetra in una cellula ospite suscettibile e permissiva all infezione virale. Moltiplicazione dei virus Qualche definizione: Spettro

Dettagli

Struttura degli anticorpi

Struttura degli anticorpi Struttura degli anticorpi (220 aa) (440 aa) Le classi di anticorpi Ig A, IgD, IgE, IgG, IgM IgM Risposta primaria Attivazione della fagocitosi attivazione del complemento IgM monomeriche insieme alle IgD

Dettagli

Importanza della genetica dei microrganismi

Importanza della genetica dei microrganismi Importanza della genetica dei microrganismi 1.I microrganismi rappresentano un mezzo essenziale per comprendere la genetica di tutti gli organismi. 2.Vengono usati per isolare e duplicare specifici geni

Dettagli

Il virus dell influenza

Il virus dell influenza Il virus dell influenza Come è fatto e come si scatena Rischi e complicazioni che il virus può determinare 13 gennaio 2011 dott. Domenico Ungheri Cosa si intende quando si parla di influenza? L influenza

Dettagli

Modulo 15: Diagnosi microbiologica di influenza

Modulo 15: Diagnosi microbiologica di influenza CdS Medicina e Chirurgia CI Medicina di Laboratorio MICROBIOLOGIA CLINICA AA 2015-2016 Modulo 15: Diagnosi microbiologica di influenza Giovanni DI BONAVENTURA, PhD Università «G. d Annunzio» di Chieti-Pescara

Dettagli

Basi della diversità genetica nei microrganismi. Mutazioni. Mutazioni spontanee 07/01/2015

Basi della diversità genetica nei microrganismi. Mutazioni. Mutazioni spontanee 07/01/2015 Basi della diversità genetica nei microrganismi Fluidità dell informazione genica: Mutazioni e trasferimento orizzontale Mutazioni Le mutazioni possono avvenire spontaneamente in seguito ad errori di incorporazione

Dettagli

I VIRUS. Tutti i virus esistono in due stati: EXTRACELLULARE e INTRACELLULARE. Nel primo caso si parla comnemente di virioni o particelle virali.

I VIRUS. Tutti i virus esistono in due stati: EXTRACELLULARE e INTRACELLULARE. Nel primo caso si parla comnemente di virioni o particelle virali. I VIRUS Un virus è definito come materiale nucleico (DNA o RNA) organizzato in una struttura di rivestimento proteico. Il materiale nucleico del virus contiene l informazione necessaria alla sua replicazione

Dettagli

1 Gli enzimi. 1.1 Definizione e caratteristiche Il sito attivo Classificazione e nomenclatura Meccanismo d azione 7

1 Gli enzimi. 1.1 Definizione e caratteristiche Il sito attivo Classificazione e nomenclatura Meccanismo d azione 7 IV Biochimicamente 0 L evoluzione dei viventi 1 Gli enzimi Perché è importante studiare la biochimica? 0 1 0.1 L organizzazione gerarchica 0 2 0.2 L origine dell Universo 0 2 La fusione nucleare 0 3 0.3

Dettagli

Il sistema immunitario ha sviluppato un sistema altamente specializzato per la cattura degli antigeni e per la loro presentazione ai linfociti.

Il sistema immunitario ha sviluppato un sistema altamente specializzato per la cattura degli antigeni e per la loro presentazione ai linfociti. Come riescono pochi linfociti specifici per un antigene microbico a localizzare il microbo? Come riesce il sistema immunitario a produrre le cellule effettrici e le molecole piùadatte a debellare un determinato

Dettagli

Criteri di classificazione

Criteri di classificazione Cosa sono? Entità: non si ritengono organismi viventi infatti sono classificati in un impero diverso rispetto a quello cellulare impero virale Submicroscopiche: non sono visibili al M.O., ma solo a quello

Dettagli

Minus Sense RNA Viruses

Minus Sense RNA Viruses Minus Sense RNA Viruses Family Paramyxo Rhabdo Filo Orthomyxo Arena Bunya Reo Genome ss(-) RNA segments ss(+) or (+/-) segments ss(+) or (+/-) segments

Dettagli

DOGMA CENTRALE DELLA BIOLOGIA. Secondo il dogma centrale della biologia, il DNA dirige la. sintesi del RNA che a sua volta guida la sintesi delle

DOGMA CENTRALE DELLA BIOLOGIA. Secondo il dogma centrale della biologia, il DNA dirige la. sintesi del RNA che a sua volta guida la sintesi delle DOGMA CENTRALE DELLA BIOLOGIA Secondo il dogma centrale della biologia, il DNA dirige la sintesi del RNA che a sua volta guida la sintesi delle proteine. Tuttavia il flusso unidirezionale di informazioni

Dettagli

TRASCRIZIONE DEL DNA. Formazione mrna

TRASCRIZIONE DEL DNA. Formazione mrna TRASCRIZIONE DEL DNA Formazione mrna Trascrizione Processo mediante il quale l informazione contenuta in una sequenza di DNA (gene) viene copiata in una sequenza complementare di RNA dall enzima RNA polimerasi

Dettagli

Orthomyxovirus virus dell influenza

Orthomyxovirus virus dell influenza Orthomyxovirus virus dell influenza Famiglia: Orthomyxoviridae 3 tipi: Influenzavirus A Influenzavirus B Influenzavirus C Tipo A Animali e uomo Epidemie e pandemie Tipo B Solo l uomo Piccole epidemie Principalmente

Dettagli

Immunità umorale = immunità mediata dagli anticorpi ADCC

Immunità umorale = immunità mediata dagli anticorpi ADCC Immunità umorale = immunità mediata dagli anticorpi ADCC 1 2 Necessari 2 segnali per attivare i linfociti B Primo segnale: BCR Secondo segnale = - Antigeni timo-dipendenti (TD):. cellule T adiuvanti (T

Dettagli

CRITERI DI STUDIO IN FARMACOGENETICA:

CRITERI DI STUDIO IN FARMACOGENETICA: CRITERI DI STUDIO IN FARMACOGENETICA: STUDIO DI GRUPPI FAMILIARI E COPPIE GEMELLARI MONOZIGOTI E DIZIGOTI. GLI STUDI SUI GEMELLI, DI SOLITO MEDIANTE IL PARAMETRO DELL'EMIVITA PLASMATICA, PERMETTONO DI

Dettagli

Marcatura con proteina citoplasmatica. GFP-lamin. Citologia Animale e Vegetale (corso A - I. Perroteau) - l involucro nucleare

Marcatura con proteina citoplasmatica. GFP-lamin. Citologia Animale e Vegetale (corso A - I. Perroteau) - l involucro nucleare Citologia Animale e Vegetale (corso A - I. Perroteau) - l involucro nucleare Alla membrana interna è legata una fitta maglia incrociata chiamata lamina nucleare, composta da quattro tipi di lamina nucleare

Dettagli

LA BIOLOGIA MOLECOLARE E UNA BRANCA DELLA BIOLOGIA CHE STUDIA LE BASI MOLECOLARI DELLE FUNZIONI BIOLOGICHE, PONENDO UNA PARTICOLARE ATTENZIONE A QUEI

LA BIOLOGIA MOLECOLARE E UNA BRANCA DELLA BIOLOGIA CHE STUDIA LE BASI MOLECOLARI DELLE FUNZIONI BIOLOGICHE, PONENDO UNA PARTICOLARE ATTENZIONE A QUEI CONCETTI DI BASE LA BIOLOGIA MOLECOLARE E UNA BRANCA DELLA BIOLOGIA CHE STUDIA LE BASI MOLECOLARI DELLE FUNZIONI BIOLOGICHE, PONENDO UNA PARTICOLARE ATTENZIONE A QUEI PROCESSI CHE COINVOLGONO GLI ACIDI

Dettagli

ISTRUZIONI PER L USO Associazione Culturale Giuseppe Dossetti PALAZZO SENATORIO- ROMA 18 settembre Riccardo ORUSA

ISTRUZIONI PER L USO Associazione Culturale Giuseppe Dossetti PALAZZO SENATORIO- ROMA 18 settembre Riccardo ORUSA INFLUENZA A H1N1 TRA DUBBI E CERTEZZE ISTRUZIONI PER L USO Associazione Culturale Giuseppe Dossetti PALAZZO SENATORIO- ROMA 18 settembre 2009 Riccardo ORUSA IZS PLV s.c. Valle d Aosta con annesso CeRMAS

Dettagli

LE PROTEINE: POLIMERI COSTITUITI DA 20 TIPI DI MONOMERI, I 20 AMINOACIDI

LE PROTEINE: POLIMERI COSTITUITI DA 20 TIPI DI MONOMERI, I 20 AMINOACIDI LE PROTEINE: POLIMERI OSTITUITI DA 20 TIPI DI MONOMERI, I 20 AMINOAIDI OGNI PROTEINA PUO ESSERE FORMATA DA MOLTE DEINE O ENTINAIA DI AMINOAIDI E SI LEGANO A FORMARE UNA ATENA NON RAMIFIATA La catena di

Dettagli

Sommario. Capitolo 1 Struttura del virus e infezione 1. Capitolo 3 Replicazione dei virus 41. Capitolo 2 Classificazione ed evoluzione dei virus 21

Sommario. Capitolo 1 Struttura del virus e infezione 1. Capitolo 3 Replicazione dei virus 41. Capitolo 2 Classificazione ed evoluzione dei virus 21 Sommario Capitolo 1 Struttura del virus e infezione 1 1.1 Che cosa è un virus? 2 Box 1.1 Breve storia della virologia 3 Di che cosa è fatto un virus? 4 1.2 Struttura e morfologia del virus 5 Capside 5

Dettagli

Infezioni da Pneumovirus aviari

Infezioni da Pneumovirus aviari Infezioni da Pneumovirus aviari Rinotracheite Aviare (ART) del Pollo o Sindrome della Testa Gonfia (SHS) Rinotracheite del Tacchino (TRT) (malattia clinicamente indistinguibile dalla Bordetellosi da B.avium)

Dettagli

Orthomyxoviridae. Influenzavirus B. Influenzavirus A. Influenzavirus C. Thogotovirus. Uomo, suino

Orthomyxoviridae. Influenzavirus B. Influenzavirus A. Influenzavirus C. Thogotovirus. Uomo, suino Orthomyxoviridae Influenzavirus A Influenzavirus B Influenzavirus C Thogotovirus uccelli, equini, suini, visoni, foche, balene, pollame, uomo Uomo Uomo, suino Bestiame, uomo Influenza A: il virus Virus

Dettagli

Microbiologia: Classificazione e Morfologia. Coordinatore: Oliviero E. Varnier

Microbiologia: Classificazione e Morfologia. Coordinatore: Oliviero E. Varnier Microbiologia: Classificazione e Morfologia Coordinatore: Oliviero E. Varnier 010 353 7649 CLASSIFICAZIONE Classificazione Distribuzione dei microrganismi in gruppi tassonomici (taxa=categorie) basati

Dettagli

Immunità cellulo-mediata

Immunità cellulo-mediata Immunità cellulo-mediata Immunità specifica: caratteristiche generali Immunità umorale - Riconoscimento dell antigene mediante anticorpi - Rimozione patogeni e tossine extracellulari Immunità cellulo-mediata

Dettagli

GENETICA VIRALE. La variazione del genoma virale ha un impatto su: PATOGENESI CICLO REPLICATIVO VIRUS EMERGENTI SVILUPPO VACCINI RESISTENZA AI FARMACI

GENETICA VIRALE. La variazione del genoma virale ha un impatto su: PATOGENESI CICLO REPLICATIVO VIRUS EMERGENTI SVILUPPO VACCINI RESISTENZA AI FARMACI GENETICA VIRALE La variazione del genoma virale ha un impatto su: PATOGENESI CICLO REPLICATIVO VIRUS EMERGENTI SVILUPPO VACCINI RESISTENZA AI FARMACI I virus sono in continua evoluzione, mediante un processo

Dettagli

Virus. dal latino à veleno. - Agenti patogeni di: - animali - vegetali - batteri. - Parassiti endocellulari obbligati. - Dimensioni molto piccole

Virus. dal latino à veleno. - Agenti patogeni di: - animali - vegetali - batteri. - Parassiti endocellulari obbligati. - Dimensioni molto piccole Virus dal latino à veleno - Agenti patogeni di: - animali - vegetali - batteri - Parassiti endocellulari obbligati - Dimensioni molto piccole - Incapaci di moltiplicare in assenza di cellule viventi -

Dettagli

Adenovirus. Giovanni Di Bonaventura Università di Chieti-Pescara

Adenovirus. Giovanni Di Bonaventura Università di Chieti-Pescara Giovanni Di Bonaventura Università di Chieti-Pescara Caratteri generali Tassonomia Famiglia: Adenoviridae Esistono 2 Generi: Aviadenovirus (apatogeno per l uomo) Mastadenovirus (patogeno per l uomo) Struttura

Dettagli

LE MUTAZIONI. MUTAZIONE: MODIFICAZIONE DEL MESSAGGIO GENETICO, cambiamento raro, casuale, permanente ed EREDITABILE del DNA RIMESCOLAMENTO!!

LE MUTAZIONI. MUTAZIONE: MODIFICAZIONE DEL MESSAGGIO GENETICO, cambiamento raro, casuale, permanente ed EREDITABILE del DNA RIMESCOLAMENTO!! LE MUTAZIONI MUTAZIONE: MODIFICAZIONE DEL MESSAGGIO GENETICO, cambiamento raro, casuale, permanente ed EREDITABILE del DNA RIMESCOLAMENTO!! NUOVI GENOTIPI LE MUTAZIONI POLIMORFISMO: un cambiamento presente

Dettagli

Orthomixoviridae. Genus/members Usual hosts Transmission. Influenza A Humans, birds, Airborne

Orthomixoviridae. Genus/members Usual hosts Transmission. Influenza A Humans, birds, Airborne Orthomixoviridae Genus/members Usual hosts Transmission Influenza A Humans, birds, Airborne Influenza A swine, etc. Influenza B Mammals Airborne Influenza B Influenza C Mammals Airborne Influenza C HOST

Dettagli

Il ruolo degli II.ZZ.SS. nella sorveglianza e il controllo dell influenza

Il ruolo degli II.ZZ.SS. nella sorveglianza e il controllo dell influenza Il ruolo degli II.ZZ.SS. nella sorveglianza e il controllo dell influenza Dr. Angelo Ferrari IZS Piemonte, Liguria e Valle d'aosta 16 Luglio 2009 Progetto Emergenza: Prepariamoci alla Pandemia LA RETE

Dettagli

Meccanismi effettori dei linfociti T citotossici

Meccanismi effettori dei linfociti T citotossici Meccanismi effettori dei linfociti T citotossici Immunità specifica: caratteristiche generali Immunità umorale - Riconoscimento dell antigene mediante anticorpi - Rimozione patogeni e tossine extracellulari

Dettagli

CLASSICHE GENETICA BIOTECNOLOGIE MODERNE BIOLOGIA CELLULARE TECNOLOGIA DEL DNA RICOMBINANTE INGEGNERIA GENETICA

CLASSICHE GENETICA BIOTECNOLOGIE MODERNE BIOLOGIA CELLULARE TECNOLOGIA DEL DNA RICOMBINANTE INGEGNERIA GENETICA CLASSICHE BIOTECNOLOGIE GENETICA MODERNE BIOLOGIA CELLULARE TECNOLOGIA DEL DNA RICOMBINANTE INGEGNERIA GENETICA BIOLOGIA MOLECOLARE BIOCHIMICA CREAZIONE A FINI MEDICI DI MICRO-ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI

Dettagli

SARS-Coronavirus. RNA a singola catena a polarità positiva (29.727 nucleotidi) S (E2, 150k) M (E1) Envelope

SARS-Coronavirus. RNA a singola catena a polarità positiva (29.727 nucleotidi) S (E2, 150k) M (E1) Envelope Coronavirus Sono la seconda causa del comune raffreddore. I Rhinovirus sono la prima causa. Nel 2002 causarono una epidemia di grave sindrome respiratoria acuta ed il virus era SARS-CoV. Presentano il

Dettagli

Università degli Studi del Sannio. Facoltà di Scienze MM.FF.NN. - Corso di Laurea in Biotecnologie a.a Programma di Biologia Cellulare

Università degli Studi del Sannio. Facoltà di Scienze MM.FF.NN. - Corso di Laurea in Biotecnologie a.a Programma di Biologia Cellulare Università degli Studi del Sannio Facoltà di Scienze MM.FF.NN. - Corso di Laurea in Biotecnologie a.a. 2010-2011 Programma di Biologia Cellulare (Prof Massimo Mallardo, I semestre, I anno) massimo.mallardo@unina.it

Dettagli

VIRUS ssrna(-) con ENVELOPE

VIRUS ssrna(-) con ENVELOPE VIRUS ssrna(-) con ENVELOPE FAMIGLIA ORTHOMIXOVIRIDAE: Virus dell influenza Virioni pleomorfi (spesso forma sferica) Nucleocapside simmetria elicoidale, con envelope. Diametro 80-120 nm. Genoma ssrna(-),

Dettagli

Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino. Scopriamo la biologia

Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino. Scopriamo la biologia Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino Scopriamo la biologia Capitolo 6 Il DNA in azione 3 1. Il DNA è il materiale genetico Il DNA è composto da una sequenza di nucleotidi. Ogni nucleotide comprende:

Dettagli

Immunità naturale o aspecifica o innata

Immunità naturale o aspecifica o innata Immunità naturale o aspecifica o innata E' la resistenza che ogni individuo possiede nei confronti dei patogeni indipendentemente da ogni precedente contatto E dovuta al riconoscimento di strutture tipicamente

Dettagli

Relazioni evolutive tra i viventi. Le distanze tra le ramificazioni sono proporzionali alla entità della differenza

Relazioni evolutive tra i viventi. Le distanze tra le ramificazioni sono proporzionali alla entità della differenza Relazioni evolutive tra i viventi. Le distanze tra le ramificazioni sono proporzionali alla entità della differenza LUCA: Last Universal Common Ancestor 1 µm ARCHAEA La morfologia e le dimensioni degli

Dettagli

Classificazione dei virus

Classificazione dei virus Classificazione dei virus Criteri di classificazione International Committee on Taxonomy of Viruses Ospiti: animali, piante, batteri. Natura dell acido nucleico nel virione : RNA o DNA Simmetria del capside:

Dettagli

Esotossina: definizione Prodotto del metabolismo di alcuni batteri che viene riversato nel mezzo in cui essi sono posti a sviluppare Glicoproteine ad

Esotossina: definizione Prodotto del metabolismo di alcuni batteri che viene riversato nel mezzo in cui essi sono posti a sviluppare Glicoproteine ad Esotossine ed Endotossine prof. Vincenzo Cuteri Esotossina: definizione Prodotto del metabolismo di alcuni batteri che viene riversato nel mezzo in cui essi sono posti a sviluppare Glicoproteine ad attività

Dettagli

Smistamento delle proteine nella cellula

Smistamento delle proteine nella cellula SMISTAMENTO DELLE PROTEINE LE PROTEINE VENGONO SMISTATE A PEROSSISOMI, NUCLEO, MITOCONDRI E RE IN MODO INDIPENDENTE E AUTONOMO. DAL RE, INVECE, SI DIPARTE LA VIA DI SMISTAMENTO CHE PORTA LE PROTEINE A

Dettagli

DIAGNOSI di LABORATORIO dell' INFEZIONE da HIV :

DIAGNOSI di LABORATORIO dell' INFEZIONE da HIV : Pievesestina di Cesena - 29 febbraio 2012 DIAGNOSI di LABORATORIO dell' INFEZIONE da HIV : il percorso analitico in Area Vasta Romagna Simona Semprini. U.O. Microbiologia - Laboratorio Unico AVR Human

Dettagli

Virus. dal latino veleno. - Agenti patogeni di: - animali - vegetali - batteri. - Parassiti endocellulari obbligati. - Dimensioni molto piccole

Virus. dal latino veleno. - Agenti patogeni di: - animali - vegetali - batteri. - Parassiti endocellulari obbligati. - Dimensioni molto piccole Virus H1 dal latino veleno - Agenti patogeni di: - animali - vegetali - batteri - Parassiti endocellulari obbligati - Dimensioni molto piccole - Incapaci di moltiplicare in assenza di cellule viventi -

Dettagli

SINTESI DELLE PROTEINE

SINTESI DELLE PROTEINE SINTESI DELLE PROTEINE IN UN GIORNO DI UN INDIVIDUO ADULTO NORMALE: -100 grammi vengono introdotti con la dieta -400 grammi vengono degradati -400 grammi vengono sintetizzati -100 grammi vengono consumati

Dettagli

FUNZIONI delle MODIFICAZIONI delle proteine per GLICOSILAZIONE

FUNZIONI delle MODIFICAZIONI delle proteine per GLICOSILAZIONE FUNZIONI delle MODIFICAZIONI delle proteine per GLICOSILAZIONE - Specificare la struttura tridimensionale: La glicosilazione permette alla proteina di assumere conformazioni tridimensionali complesse.

Dettagli

VIRUS DI INTERESSE CLINICO. dsrna. NO envelope

VIRUS DI INTERESSE CLINICO. dsrna. NO envelope VIRUS DI INTERESSE CLINICO dsrna NO envelope REOVIRIDAE (Respiratory Enteric Orphan) Capside simmetria icosaedrica: virione con doppio capside senza inviluppo. Genoma dsrna segmentato (10-12 frammenti).

Dettagli

2. Virus e proteine virali: dalla struttura alla funzione biologica

2. Virus e proteine virali: dalla struttura alla funzione biologica 2. Virus e proteine virali: dalla struttura alla funzione biologica Mario Milani mario.milani@mi.infm.it http://digilander.libero.it/mario.milani/teaching.html virus A) virus privo di membrana!! i virus

Dettagli

Proteine. Enzimi Fattori di Trascrizione Proteine di Membrana (trasportatori, canale, recettori di membrana)

Proteine. Enzimi Fattori di Trascrizione Proteine di Membrana (trasportatori, canale, recettori di membrana) Proteine Enzimi Fattori di Trascrizione Proteine di Membrana (trasportatori, canale, recettori di membrana) Ormoni e Fattori di crescita Anticorpi Trasporto Trasporto (emoglobina, LDL, HDL.) Fenotipo Proteine

Dettagli

Controllo della crescita con antibiotici: batteriostatici

Controllo della crescita con antibiotici: batteriostatici La curva di crescita in terreno liquido: un modello di fisiologia batterica Controllo della crescita con antibiotici: batteriostatici Momento di aggiunta dell antibiotico Densità ottica Arresto della crescita

Dettagli

Polimorfismo genetico del collageno

Polimorfismo genetico del collageno COLLAGENO È la proteina più abbondante del nostro corpo costituendo il 25% delle proteine totali. È la proteina principale dei tessuti connettivi, la cui matrice extracellulare contiene anche: -proteoglicani

Dettagli

CHE COS È UN VACCINO

CHE COS È UN VACCINO CHE COS È UN VACCINO E una sospensione costituita da microrganismi, o da frazioni isolate dagli stessi, in grado di indurre nell ospite una reazione immunitaria specifica Un vaccino risulta: - Efficace

Dettagli

Salute, lavoro e globalizzazione. Influenza aviaria: Patologia emergente

Salute, lavoro e globalizzazione. Influenza aviaria: Patologia emergente Salute, lavoro e globalizzazione Verona, 8 giugno 7 Influenza aviaria: Patologia emergente Dr Giambattista Zivelonghi Influenza Aviaria Infezione virale che può interessare i volatili selvatici e domestici,

Dettagli

Influenza Aviaria. La malattia

Influenza Aviaria. La malattia 1 INFLUENZA AVIARIA La malattia Influenza Aviaria L influenza aviaria è causata da virus appartenenti alla famiglia Orthomyxoviridae, genere Influenzavirus A. Si distinguono stipiti a bassa patogenicità

Dettagli

Le buone pratiche della prevenzione vaccinale nel setting della medicina generale. Antonio Sardu

Le buone pratiche della prevenzione vaccinale nel setting della medicina generale. Antonio Sardu Le buone pratiche della prevenzione vaccinale nel setting della medicina generale Antonio Sardu L influenza è tra le principali infezioni virali nell uomo, è causata da virus dell influenza di tipo A,

Dettagli

Università di Roma Tor Vergata Scienze della Nutrizione Umana Biochimica della Nutrizione - Prof.ssa Luciana Avigliano A.A.

Università di Roma Tor Vergata Scienze della Nutrizione Umana Biochimica della Nutrizione - Prof.ssa Luciana Avigliano A.A. Università di Roma Tor Vergata Scienze della Nutrizione Umana Biochimica della Nutrizione - Prof.ssa Luciana Avigliano A.A. 2011-12 Nutrienti quali regolatori delle funzioni cellulari AZIONE REGOLATORIA

Dettagli