NEFROPATIA E RISCHIO CARDIOVASCOLARE
|
|
- Geronimo Marini
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 NEFROPATIA E RISCHIO CARDIOVASCOLARE
2
3
4 Alterazioni cardiovascolari ed ecocardiografiche nei pazienti che iniziano il trattamento dialitico Malattia coronarica (%) 14 Angina pectoris (%) 19 Insufficienza cardiaca (%) 31 Aritmie (%) 7 Massa VS (g/m2) 158±48 Ipertrofia VS (%) 74 Concentrica (%) 44 Eccentrica (%) 30 Dilatazione VS (%) 35 Disfunzione sistolica (%) 15
5 Prevalenza di IVS nell insufficienza renale LVH % < 25 Dialisi Clearance Creatinina (ml/min)
6 Perché il nefropatico è a rischio di malattia cardio-vascolare? Proteinuria/microalbuminuria Ipertensione arteriosa Sovraccarico di volume Iperattivazione del RAAS Anemia Disturbi CaxP e PTH Iperattività simpatica Disfunzione endoteliale
7 Perché il nefropatico è a rischio di malattia cardio-vascolare? Aumento fattori trombogeni Malnutrizione Fattori emergenti: - Fattori dell infiammazione (PCR, citochine ecc) - Iperomocisteinemia - Aumento dello stress ossidativo (ADMA, AGE) - Accumulo di tossine cardio- tossiche
8 RISCHIO CARDIOVASCOLARE GLOBALE FATTORI TRADIZIONALI Ipertensione Età Sesso Diabete Colesterolo Fumo Danni d organo
9 Statistica 19 milioni di pazienti con ipertensione (33%) 19 milioni di individui in sovrappeso (23%) o francamente obesi (9%) 20 milioni di persone con dislipidemia o iperglicemia a digiuno (35%) 4 milioni di persone con diabete (7%)
10 Statistica 2 Nell insieme circa il 23% degli italiani presenta almeno 3 fattori di rischio della sindrome metabolica Tali fattori di rischio non hanno solo implicazioni cardiovascolari, ma anche renali. Nei pazienti senza FR tradizionali l IRC è presente nell 1%, mentre in coloro che hanno 5 fattori di rischio è presente nel 9.2%.
11 Cosa ci deve preoccupare nei pazienti con IRC? Non tanto l evoluzione verso la dialisi Ma il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari (troppi pazienti con IRC non arrivano alla dialisi perché muoiono prima),
12 Statistica In America una compagnia assicurativa ha seguito pazienti con filtrato glomerulare lievemente ridotto (90-60 ml/min) o moderatamente ridotto (60-30). In entrambi i gruppi solo l 1% è progredito fino alla dialisi, ma il 19% dei pazientei con IRC lieve ed il 24% con IRC moderata sono deceduti per malattie cardiovascolari.
13 E se non vi basta Uno studio ovviamente americano ha dimostrato che ogni riduzione di 15 ml/min di filtrato comporta un rischio di eventi cardiovascolari aumentato del 40%. Il rischio è stato dimostrato attribuibile solo all IRC e non ad altri FR associati.
14 Dobbiamo quindi ridurre il rischio cardiovascolare globale. Il numero di pazienti da trattare per prevenire un evento CV si riduce drasticamente a parità di riduzione di PA quando si prendono in esame pazienti a rischio più elevato
15 Il danno d organo: uno stadio intermedio e reversibile tra l esposizione ai fattori di rischio e l evento CV Ipertensione IMA Dislipidemia microalb Diabete IVS IRC Fumo ATS Ipeuricemia Ictus Fattori di rischio Danno d organo subclinico Evento
16 Come individuare i pazienti ipertesi e nefropatici che svilupperanno con alta probabilità una malattia cardiovascolare?
17 La microalbuminuria Marcatore integrato di rischio cardiovascolare Esame semplice Costo contenuto Possibilità di utilizzo su larga scala
18 Aumentato carico pressorio ed alterazioni del ritmo Microalbuminuria circadiano Dislipidemia Correlazione tra microalbuminuria Iperuricemia e mortalità CV sia nei diabetici che negli ipertesi Disfunzione endoteliale Insulino-resistenza Associazione tra microalbuminuria e fattori Aumentata attività SRAA di rischio CV Sodio sensibilità e aumento resistenze vascolari renali
19 Meccanismi patogenetici Probabilmente l aumentata permeabilità glomerulare all albumina riflette un alterazione endoteliale sistemica che prelude alla aterosclerosi conclamata.
20 Come determinare la Microalbuminuria mg/die (in assenza di IVU). RIA, ELISA, nefelometria, immunoturbidimetria. 3 campioni di urine spot in 3 giorni diversi Raccolta delle 24 ore Rapporto albumina/creatinina su urine del mattino
21 Ipertensione, nefropatia incipiente e microalbuminuria % dei pazienti ipertesi Correlata con con l età e con la durata dell ipertensione Nei pazienti La microalbuminuria in trattamento si farmacologico associa a la prevalenza ridotta è piùcompliance bassa (utile vascolare wash-out) Correlazione con MAP 24 ore > variabilità pressoria e assenza ritmo circadiano Pulse pressure
22 Rimane da chiarire se la maggior pressione differenziale e la microalbuminuria siano entrambe espressione di ridotta distensibilità dell albero vascolare
23 Nei pazienti ipertesi non diabetici Microalbuminuria Danno d organo subclinico IVS ateromatosi sistemica retinopatia
24 Microalbiminuria e IVS Microalbuminuria Riduzione subclinica della contrattilità del VS IVS di tipo concentrico (geometria ventricolare a prognosi più sfavorevole) Correlazione con malattia coronarica (308 coronarografie)
25 Aterosclerosi vascolare extracardiaca Microalbuminuria ATS a livello carotideo Ats a livello degli arti inferiori
26 -associazione tra gravità dell albuminuria, carico pressorio e maggior compromissione organi bersaglio. Anche il RAA potrebbe svolgere un ruolo importante: -meccanismi emodinamici - aumento Espressione permeabilità del dannodei provocato capillari. dai valori elevati di PA? Patogenesi Microalbuminuria La parete dei vasi va incontro a iperplasia della componente elastica e a processi di jalinosi e sclerosi. Inoltre l ATS è preceduta da disfunzione endoteliale. Ruolo dei vari componenti della Indice risposta di disfunzione infiammatoria (radicali endoteliale liberi, complemento, generalizzata citochine ecc)?
27 Microalbuminuria e mortalità CV Studio PREVEND (7579 pz) Microalbuminuria Cardiopatia ischemica
28 Microalbuminuria e mortalità CV Studio Hope (5708 pz) Rapporto albuminuria/creatininuria > 2 Aumento malattie vascolari periferiche
29 Studio finlandese (1069 pz) Microalbuminuria Eventi coronarici e mortalità cardiaca Doppia
30 Sempre negli ipertesi in Germania (11343 pz) Microalbuminuria Aumento mortalità per ictus, IMA e AOAI
31 Microalbuminuria e prognosi renale Paziente ipertesi con microalbuminuria? presentano: Ipertensione -riduzione portata ematica renale Microalbuminuria -aumento delle resistenze NAS vascolari
32 Microalbuminuria e diabete Diabete 1 tipo + - Nefropatia conclamata Rischio alto Nefropatia conclamata Rischio + basso
33 Microalbuminuria e diabete + Rene? Diabete II tipo + Rischio CV alto - Rischio CV + basso
34 Utilità nel diabetico Identificare i pz a più alto rischio CV e quelli a rischio di sviluppare nefropatia Verificare l effetto renoprotettivo della terapia antiipertensiva
35 ANGIOTENSINA II
36 AII Antagonisti: Meccanismo di azione Angiotensinogeno Chimasi CAGE Catepsina G Meccanismo primario di azione antiipertensiva: blocco del legame dell A-II al recettore AT 1 Non-ACE* Losartan sartanico Angiotensina I Angiotensina II Recettori dell Angiotensina II (sottotipo AT 1 ) Renina ACE Bradichinina Sostanza P Encefaline Frammenti inattivi Secrezione di aldosterone Vasocostrizione Attivazione simpatica Regolazione della pressione arteriosa *Il significato clinico di questa via metabolica non è stato stabilito
37 Duplice effetto antiproliferativo* (?) Losartan Sartanico A II AT 1 recettore proliferativo AT 2 recettore antiproliferativo? *Basato su dati sperimentali Tratto da Smith RD, Timmermans PBMWM: Curr Opin Nephrol Hypertens 3: , 1994; Stoll M et al: J Clin Invest 95: , 1995
38 Effetti dell Angiotensina II sui recettori -Sartano AT ed AT 1 2 Angiotensina II Recettore AT 1 Recettore AT 2 Vasocostrizione Attivazione dell attività simpatica Aumento della ritenzione di sodio Aumento del rilascio di vasopressina Promozione dell ipertrofia e proliferazione dei miociti Stimolo della fibrosi vascolare e cardiaca Antiproliferazione Apoptosi Crescita delle cellule endoteliali Vasodilatazione (mediata da NO?) Stimolo della bradichinina renale e di NO Stimolo dell inibitore di tipo 1 dell attivatore del plasminogeno Stimolo della formazione di superossido
39 Ritenzione di Na + Effetti sul sistema nervoso centrale Rilascio di aldosterone Ipertrofia cardiaca Angiotensina II Rimodellamento della cellula muscolare liscia vasale Vasocostrizione
40
41
42
43
44
45
46
47
48 OMOCISTEINA
49 Omocisteinemia: 10 micromoli/l Ogni aumento di 5 micromoli/l determina un aumento del 42% di rischio di eventi cardiovascolari
50
51
52 IPERTENSIONE ARTERIOSA
53 SCLEROSI GLOMERULARE GFR RITENZIONE DI SODIO E LIQUIDI IPERTENSIONE
54 Controllo della pressione arteriosa Pressione arteriosa = Gittata cardiaca x Resistenze periferiche (RP) Ipertensione = Aumento gittata cardiaca e/o Aumento RP Precarico Contrattilità Frequenza Vasocostrizione Eccessiva introduzione di sodio Volume fluidi Ritenzione renale di sodio Fattori genetici Sistema nervoso simpatico Sistema reninaangiotensinaaldosterone Kaplan (1994)
55 Ipertensione e aterosclerosi Ipertensione Shear stress Ispessimento parete vasale Modificazioni dell espressione genica, citochine, fattori di crescita, molecole di adesione Modificazioni metabolismo lipidi Danno endoteliale Modificazioni dello stato redox / radicali liberi Aterosclerosi
56 Terapia antiipertensiva e prevenzione delle complicanze cardiovascolari Incidenza cumulativa delle complicanze cardiovascolari in pazienti ipertesi con pressione arteriosa diastolica di mmhg Complicanze con esito letale (%) Complicanze cardiovascolari totali (%) Controlli Trattati Periodo osservazione (anni) Periodo osservazione (anni) Veterans Administration Cooperative Study Group (1970)
57 Rischio cardiovascolare in rapporto alla presenza di più fattori di rischio Probabilità a 10 anni (%) Studio di Framingham Ipertensione Ipertensione Ipercolesterolemia Ipertensione Ipercolesterolemia Fumo Ipertensione Ipercolesterolemia Fumo Diabete IVS Kannel (1992)
58 Rischio di ictus in rapporto all ipertensione nello studio di Framingham Incidenza media annua (per ) 100 Normotesi (<140/90 mmhg) Ipertesi borderline Ipertesi (>160/95 mmhg) (uomini e donne di anni) p < 0,01 Donne Uomini Kannel, Sorlie (1975)
59 Studio di Framingham: rischio di arteriopatia periferica occlusiva Incidenza media annua (per ) 100 in rapporto all ipertensione Normotesi (<140/90 mmhg) Ipertesi borderline Ipertesi (>160/95 mmhg) (uomini e donne di anni) Donne Uomini p < 0,01 Kannel, Sorlie (1975)
60 Ipertensione e rischio di ulteriori malattie Malattia Arteriopatia coronarica Ictus Scompenso cardiaco Arteriopatia periferica Rischio relativo (ipertesi vs normotesi) 2-3 volte 7 volte 2-3 volte 2-3 volte
61 ANEMIA
62 Anemia Lavoro cardiaco e flusso ematico LV diametro/volume diastolico LV tensione di parete diametro/volume arterioso Tensione di parete arteriosa LV Ipertrofia/ rimodellamento adattativo Ipertrofia/rimodellamento rimodellamento adattativo arterioso Uremia Ipertrofia maladattativa Arteriosclerosi
63 L anemia è un fattore di rischio significativo di aumento della massa ventricolare sinistra Pazienti in Predialisi (n=246) Per ogni Hb di 1.0 g/dl Pazienti in Dialisi (n=432) Per ogni Hb di 1.0 g/dl VS aumento x 1.64 VS dilatazione x 1.42 De novo insufficienza cardiaca x 1.28 Insufficienza cardiaca ricorrente x 1.20 Morte x 1.14 Levin A et al. Am J Kidney Dis 1999;34: Foley RN et al. Am Kidney Dis 1996;28:53-61
64 PCR ED INTERLEUCHINA
65
66
67 ENDOTELIO
68 Che cos è l endotelio? Organo che avvolge i fluidi ematici Cellule mesodermiche orientate longitudinalmente al flusso ematico Peso 1.5 Kg, superficie oltre 400 m 2, produce più di 250 sostanze
69 L endotelio e il tono vascolare 1980: Furchgott e Zawadski scoprono che l endotelio è essenziale per la vasodilatazione dell acetilcolina ACETILCOLINA INTATTO DENUDATO 1986: il gruppo di Ignarro e quello di Moncada identificano nel NO (ossido di azoto) il fattore vasodilatante endotelio-dipendente
70 Endotelio: un organo con 2 funzioni Eparina Antitrombina III Trombomodulina Prostaciclina Azione Anticoagulante Adenosina EDRF Azione Antiadesione piastrinica Repulsione neutrofili Glycocalice Glycocalice Azione dilatante NO Adenosina Fattore IX Fattore X Azione Procoagulante Fattore VIII di Von Willebrand Cellula endoteliale CELL Adesione Proadesione piastrinica Attrazione neutrofili ICAM-1 Selectina P Azione costrittrice Angiotensina II Endotelina
71 Fattori di derivazione endoteliale Fattori di rilasciamento endotelio-derivati: EDRF Ossido d azoto (NO) Fattore iperpolarizzante endotelio-derivato (EDHF) Prostaciclina Fattori di contrazione endotelio-derivati: EDCF Anione superossido Trombossano Endoperossidi Endotelina
72 Cosa dobbiamo fare? Prevenzione primaria Combattere l ipertensione arteriosa, il sovrappeso, la dislipidemia, il diabete, il fumo. Spingere gli individui ad alimentarsi meglio e fare più attività fisica. Screening microalbuminuria
73 Cosa dobbiamo fare? Prevenzione secondaria Individuare i soggetti in base al filtrato glomerulare. MDRD (convincere i laboratori analisi a inserire questo dato. Basta conoscere creatinina, peso, sesso e una funzione esponenziale facilmente eseguibile dal computer). Aggredire i fattori di rischio e iniziare terapia mirate
74 E tardiva. Cosa dobbiamo fare? Prevenzione terziaria Studio 4D: confronto tra atorvastatina e placebo nei diabetici in dialisi: nessun vantaggio sugli eventi cardiovascolari) Studio FOSIDIAL: emodializzati con IVS. L ACEi non ha ridotto gli eventi CV rispetto al placebo
75 Grazie per l attenzione!!!!!! e Se vi è piaciuta. Tornate!!!!! Se non vi è piaciuta. mandate i vostri amici!!!!
Significato dello Studio SMILE nella Sindrome Coronarica Acuta. Dott. P.G. Demarchi SOC Cardiologia Casale Monferrato
Significato dello Studio SMILE nella Sindrome Coronarica Acuta Dott. P.G. Demarchi SOC Cardiologia Casale Monferrato Azione dei Farmaci sul Sistema Renina-Angiotensina (RAS) IL SISTEMA RENINA-ANGIOTENSINA
DettagliPrevenzione dello Stroke nella donna
Prevenzione dello Stroke nella donna nuovo algoritmo clinico-eziopatogenetico Fumo e Ipertensione Arteriosa Roberto Giovannetti Ambulatorio Ipertensione Arteriosa U.O.Medicina Interna, Ospedale di Pescia,
DettagliFlusso x resistenza = pressione IPERTENSIONE ARTERIOSA. Meccanismi di regolazione della pressione arteriosa
IPERTENSIONE ARTERIOSA Flusso x resistenza = pressione Gettata cardiaca x resistenze vascolari = pressione arteriosa Meccanismi di regolazione della pressione arteriosa 1) Sistema nervoso simpatico ( controllo
DettagliIPERTENSIONE ARTERIOSA E RISCHIO CARDIOVASCOLARE INQUADRAMENTO FISIOPATOLOGICO E CLINICO DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE GLOBALE NEL PAZIENTE IPERTESO
IPERTENSIONE ARTERIOSA E CARDIOVASCOLARE INQUADRAMENTO FISIOPATOLOGICO E CLINICO DEL CARDIOVASCOLARE GLOBALE NEL PAZIENTE IPERTESO www.fisiokinesiterapia.biz Definizioni e classificazione dei livelli di
DettagliNefropatia Diabetica
Nefropatia Diabetica Defne complicanza tardiva di diabete tipo I e II segni iniziali dopo 10 anni di diabete da quel momento progressiva che in circa 10 anni porta ad uremia Epidemiologia causa più comune
DettagliGiovanna Leoncini. Ricercatrice universitaria
Ricercatrice universitaria giovanna.leoncini@unige.it +39 0105555171 +39 3391250786 Istruzione e formazione 1996 Laurea in Medicina e Chirurgia L'effetto della correzione dellacidosi metabolica nel ricambio
DettagliPROGETTO DI NURSING NELLA NEFROPATIA DIABETICA. Infermiere MAURIZIO GUARNIERI Nefrologia e Dialisi Ospedale SS.Annunziata, Taranto
PROGETTO DI NURSING NELLA NEFROPATIA DIABETICA Infermiere MAURIZIO GUARNIERI Nefrologia e Dialisi Ospedale SS.Annunziata, Taranto Cause di Insufficienza Renale Cronica Nefropatie parenchimali 15% Cause
DettagliRischio Cardiovascolare. Dr.ssa Gabriella Masciocco Cardiologia II Dip. Cardiologico De Gasperis Ospedale Niguarda Ca Granda (Milano)
Rischio Cardiovascolare Dr.ssa Gabriella Masciocco Cardiologia II Dip. Cardiologico De Gasperis Ospedale Niguarda Ca Granda (Milano) Introduzione Le patologie cardiovascolari sono la prima causa di morte
DettagliGet the core: advancing in Screening e diagnosi precoce. risk stratification and. treatment in heart failure
Get the core: advancing in Screening e diagnosi precoce risk stratification and dell ipertensione arteriosa treatment in heart failure Michele Senni Unità Complessa di Medicina Cardiovascolare Michele
DettagliStudio VOBARNO. Data di inizio dello studio Totale soggetti studiati: 585. Variabili valutate
Studio VOBARNO Data di inizio dello studio 1992 Totale soggetti studiati: 585-284 soggetti (età 50-65 aa) 1a valutazione 1992-94 2a valutazione 1997-98 3a valutazione 2004-05 - 301 soggetti (età 35-50
DettagliINSUFFICIENZA RENALE CRONICA. Pogressivo deficit quantitativo della massa nefronica funzionante, indipendentemente dalle cause che lo hanno indotto.
INSUFFICIENZA RENALE CRONICA Complessa condizione clinico-metabolica che consegue alla progressiva perdita dei nefroni. Pogressivo deficit quantitativo della massa nefronica funzionante, indipendentemente
DettagliFarmaci del sistema renina-angiotensina. Antagonisti dei recettori AT1. Inibitori della renina. Pressione dei vasi preglomerulari
ANTIPERTENSIVI Farmaci del sistema renina-angiotensina Ace-inibitori Antagonisti dei recettori AT1 Inibitori della renina Attività simpatica renale via β 1 Pressione dei vasi preglomerulari Riassorb di
DettagliSindrome metabolica e dislipidemia in nefrologia. Dott. G. Mezzatesta Corso teorico pratico Gestione del Paziente Nefropatico 2^ edizione 26/09/2015
Sindrome metabolica e dislipidemia in nefrologia Dott. G. Mezzatesta Corso teorico pratico Gestione del Paziente Nefropatico 2^ edizione 26/09/2015 La Sindrome Metabolica è una combinazione di alterazioni
DettagliIPERTENSIONE ARTERIOSA ESSENZIALE E SPESSORE MEDIO-INTIMALE DELL ARTERIA CAROTIDE COMUNE INTRODUZIONE
IPERTENSIONE ARTERIOSA ESSENZIALE E SPESSORE MEDIO-INTIMALE DELL ARTERIA CAROTIDE COMUNE INTRODUZIONE Il Rapporto Tecnico dell Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) 1 definisce l ipertensione arteriosa
DettagliLa gestione integrata del paziente nefropatico diabetico. Dr Laura Massimiliano, U.O.C. Medicina Imperia
La gestione integrata del paziente nefropatico diabetico Dr Laura Massimiliano, U.O.C. Medicina Imperia Definizione e diagnosi ( precoce?), vecchi e nuovi marcatori Storia naturale, fattori di rischio,
DettagliCardiologia. docente Prof. Carlo VITA. anatomia
Cardiologia. docente Prof. Carlo VITA anatomia fisiologia fisiopatologia L endotelio Aterosclerosi obesità Sindrome metabolica Cenni di elettrocardiografia IPERT. ARTERIOSA Cardiopatia ischemica La prevenzione
DettagliQuali patologie costituiscono la prima causa di morte nel mondo occidentale?
Quali patologie costituiscono la prima causa di morte nel mondo occidentale? Malattie oncologiche Malattie polmonari Malattie cardiovascolari Incidenti stradali Prev cv La carta del rischio del Progetto
DettagliINSUFFICIENZA RENALE CRONICA
Gruppo di Ricerca Geriatrica Journal Club 2 dicembre 2005 INSUFFICIENZA RENALE CRONICA Alessandra Marrè FISIOLOGIA DEL RENE Il flusso ematico renale si riduce da 1200 ml/min a 30-40 anni a 600 ml/min a
DettagliLO SCOMPENSO (insufficienza) CARDIACO (IC)
LO SCOMPENSO (insufficienza) CARDIACO (IC) Cause e origine Lo scompenso origina da una disfunzione sistolica e/o diastolica ed è tra le cause più comuni di invalidità e di morte nelle nazioni industrializzate
DettagliMisura della pressione arteriosa massima (sistolica) e minima (diastolica)
LEZIONE 21: MISURA E REGOLAZIONE PRESSIONE ARTERIOSA Misura della massima (sistolica) e minima (diastolica) strumenti: sfigmomanometro + stetoscopio blocco parziale e temporale dell arteria brachiale rumori
DettagliNefropatia diabetica
Nefropatia diabetica Prevalenza di insufficienza renale cronica in base ai fattori di rischio Incidenza di insufficienza renale terminale stratificata per eziologia Nefropatia diabetica Sindrome caratterizzata
DettagliIpertensione arteriosa Percorso
Ipertensione arteriosa Percorso 1. La classificazione 2. La diagnosi 3. La epidemiologia 4. La etiologia 5. I benefici del trattamento 6. Rischio cardiovascolare globale 1. Classificazione IPERTENSIONE
DettagliCapitolo 1 CASO CLINICO A
Capitolo 1 CASO CLINICO A Donna di 64 anni 2 Affetta da diabete di tipo 2 in trattamento con antidiabetici orali (associazione Metformina + Glibenclamide) valori di glicemia al mattino a digiuno tra 150-170
DettagliDELL' ATEROTROMBOSI. Pedara 15/05/2010 DOTT. N. MESSINEO
PATOGENESI DELL' ATEROTROMBOSI Pedara 15/05/2010 DOTT. N. MESSINEO L aterosclerosi coronarica rappresenta la causa principale della cardiopatia ischemica Cronica Acuta Angina stabile Cardiopatia dilatativa
DettagliFattori di rischio comuni a uomini e donne
Uomini e donne: affari di cuore Varese, 3 Dicembre 2014 Fattori di rischio comuni a uomini e donne Andrea M. Maresca Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università degli Studi dell Insubria
DettagliGli obiettivi pressori nell iperteso con comorbidità. C. Ferri
Gli obiettivi pressori nell iperteso con comorbidità C. Ferri Hypermap 2009 Milano 27-28 Novembre 2009 Gli obiettivi pressori nell iperteso con comorbidità Claudio Ferri Università di L Aquila Facoltà
DettagliMedici per San Ciro. 1 a Edizione. Educazione e Prevenzione Cardiovascolare. Epidemiologia dell Ipertensione Arteriosa
Medici per San Ciro 1 a Edizione Educazione e Prevenzione Cardiovascolare Epidemiologia dell Ipertensione Arteriosa Dott. Aurelio Urselli Medico di Medicina Generale Grottaglie, 29 Gennaio 2006 Castello
DettagliPatogenesi del danno vascolare nella Insufficienza Renale Cronica. dott. G. Maiellaro
Patogenesi del danno vascolare nella Insufficienza Renale Cronica Rischio CV e IRC I pazienti con IR hanno un rischio CV significativamente più alto della popolazione generale Il rischio CV è aumentato
DettagliDEFINIZIONE È UNA CONDIZIONE CARATTERIZZATA DALL'ELEVATA PRESSIONE DEL SANGUE NELLE ARTERIE.
IPERTENSIONE DEFINIZIONE È UNA CONDIZIONE CARATTERIZZATA DALL'ELEVATA PRESSIONE DEL SANGUE NELLE ARTERIE. DEFINIZIONE L'IPERTENSIONE ARTERIOSA NON È UNA MALATTIA, MA UN FATTORE DI RISCHIO, OVVERO UNA CONDIZIONE
DettagliDiabete delle donne: ecco perché è diverso da quello degli uomini Mercoledì 15 Marzo :20
Le donne vengono da Venere, gli uomini da Marte. Anche nel caso delle malattie. Lo sa bene la medicina di genere che studia l influenza del sesso e del genere sulla fisiologia e sulle patologie umane.
DettagliIl PDTA per la prevenzione e il trattamento della nefropatia diabetica
Il PDTA per la prevenzione e il trattamento della nefropatia diabetica 7 dicembre 2012 Centri Diabetologici Distrettuali- Ass 1 Triestina Dott.ssa Elena Manca Responsabile S.S. Centro Diabetologico Distretto
DettagliCome migliorare le performances
Come migliorare le performances La registrazione dei dati e la gestione delle patologie croniche Sono i metodi per migliorare gli outcomes del Progetto Qualità Le più importanti delle patologie croniche
DettagliMisura della pressione arteriosa massima (sistolica) e minima (diastolica)
Misura della pressione arteriosa massima (sistolica) e minima (diastolica) strumenti: sfigmomanometro + stetoscopio blocco parziale e temporale dell arteria brachiale rumori di Korotkoff Lezione 20 1 CONTROLLO
DettagliQuali sono i trattamenti più efficaci e le strategie terapeutiche in fase di studio?
A colloquio con Anna Solini, ricercatore di Medicina Interna, Università di Pisa; segretario eletto del gruppo di studio nefropatia della società europea di diabetologia (EASD) Diabete, ipertensione, colesterolo,
DettagliIL RUOLO DELL ANEMIA E DEL TRATTAMENTO CON ESA NEL DETERMINISMO DELL IPERTENSIONE DEL NEFROPATICO
IL RUOLO DELL ANEMIA E DEL TRATTAMENTO CON ESA NEL DETERMINISMO DELL IPERTENSIONE DEL NEFROPATICO Dott G Otranto - UOC Nefrologia-dialisi- P.O. Colleferro NEFROPATICO L iperteso è un soggetto che ha una
DettagliInsufficienza renale cronica: perché trattare l anemia
Cattedra di Nefrologia Seconda Università di Napoli Insufficienza renale cronica: perché trattare l anemia Roberto Minutolo EPO e regolazione eritropoiesi O 2 tessuti Produzione EPO nel rene Feedback O
DettagliFATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARI
FATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARI Causa/Fattore di Rischio Causa è un termine derivato dalla filosofia in particolare dalla filosofia aristotelica Trovò da subito un implicazione scientifica, divenuta
DettagliFunzione riproduttiva. Sviluppo e crescita. Sistemi ormonali. Omeostasi (mantenimento equilibrio) Produzione, uso e stoccaggio energia
Funzione riproduttiva Sviluppo e crescita Sistemi ormonali Omeostasi (mantenimento equilibrio) Produzione, uso e stoccaggio energia ADATTAMENTO ALL ESERCIZIO FISICO Sistema nervoso autonomo Sistema endocrino
DettagliNe derivano segni clinici e sintomi più o meno manifesti che possono portare a riduzione della qualità e della durata della vita
INSUFFICIENZA CARDIACA Prof. Carlo Guglielmini INSUFFICIENZA CARDIACA Definizione Incapacità del sistema cardiovascolare a far circolare una quantità di sangue sufficiente a soddisfare le necessità metaboliche
DettagliINSUFFICIENZA CARDIACA. Prof. Carlo Guglielmini
INSUFFICIENZA CARDIACA Prof. Carlo Guglielmini INSUFFICIENZA CARDIACA Definizione Incapacità del sistema cardiovascolare a far circolare una quantità di sangue sufficiente a soddisfare le necessità metaboliche
DettagliFATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE LIPIDICI E NON LIPIDICI IN DONNE DIABETICHE DI TIPO 2 CON E SENZA CARDIOPATIA ISCHEMICA
Dipartimento di Medicina Interna Università degli Studi di Messina FATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE LIPIDICI E NON LIPIDICI IN DONNE DIABETICHE DI TIPO 2 CON E SENZA CARDIOPATIA ISCHEMICA Russo GT, Giandalia
DettagliCONSEGUENZE CARDIOMETABOLICHE DELLA DEPRIVAZIONE DA SONNO. Lucia Auriemma
CONSEGUENZE CARDIOMETABOLICHE DELLA DEPRIVAZIONE DA SONNO Lucia Auriemma Deprivazione da sonno: riduzione totale o parziale della quantità di sonno Stanchezza psicofisica Cattivo umore Irritabilità Sintomi
DettagliLa pressione diminuisce a causa dell ATTRITO
Il gradiente pressorio generato dal cuore induce il sangue a scorrere nel sistema circolatorio Atrio destro La pressione diminuisce a causa dell ATTRITO PAM = 80 mmhg+1/3(120-80 mmhg) 1 Concetti base di
DettagliLO SCOMPENSO (insufficienza) CARDIACO (IC)
LO SCOMPENSO (insufficienza) CARDIACO (IC) Cause e origine Lo scompenso origina da una disfunzione sistolica e/o diastolica ed è tra le cause più comuni di invalidità e di morte nelle nazioni industrializzate
DettagliInsufficienza Cardiaca
Sabina Gallina Insufficienza Cardiaca TUTTE LE DIAPOSITIVE SONO ESCLUSIVAMENTE MATERIALE DIDATTICO Vietata la vendita e la pubblicazione su internet Vietato l uso diverso dallo studio Definizione (1) Condizione
DettagliIl danno d organo nel diabete tipo 2: prevenzione e terapia farmacologica (microalbuminuria) Gaetano D Ambrosio
Il danno d organo nel diabete tipo 2: prevenzione e terapia farmacologica (microalbuminuria) Gaetano D Ambrosio Nefropatia diabetica Nefropatia diabetica (diagnosi istologica) DKD: nefropatia cronica probabilmente
DettagliIL PERCORSO DI AMD PER LA MEDICINA DI GENERE: dalle differenze di genere alle pari opportunità
1 Giornata Nazionale del Gruppo Donna IL PERCORSO DI AMD PER LA MEDICINA DI GENERE: dalle differenze di genere alle pari opportunità Olbia, 16 e 17 marzo 2012 Mercure Olbia Hermaea 2^ SESSIONE: Gli Annali
DettagliPrevenzione delle Malattie Coronariche. Introduzione Valutazione del rischio per la selezione dei pazienti da sottoporre a trattamento clinico
Indice Introduzione Valutazione del rischio per la selezione dei pazienti da sottoporre a trattamento clinico XIII Tabella 1 Che cosa caratterizza un paziente ad alto rischio? 1 Tabella 2 Diabete mellito
DettagliFunzionalmente, il cuore è costituito da due pompe in parallelo Il flusso unidirezionale è assicurato dalle valvole
Sistema cardiovascolare Atrio destro Funzionalmente, il cuore è costituito da due pompe in parallelo Il flusso unidirezionale è assicurato dalle valvole 1 TESSUTO DEL MIOCARDIO 1. Masse atriali e ventricolari,
DettagliIl paziente ad alto rischio cardiovascolare inquadramento e nuove gestioni, differenze di genere
Il paziente ad alto rischio cardiovascolare inquadramento e nuove gestioni, differenze di genere Giulio Nati SIMG Roma Chi sono i pazienti ad alto rischio 1. presenza di malattia cardiovascolare manifesta
DettagliPrevenzione del rischio CARDIOVASCOLARE. Comunicazione Breve: FATTORI DI RISCHIO. Dott. Mirco Galeazzi Medico Cardio Chirurgo
del rischio Comunicazione Breve: FATTORI DI RISCHIO Medico Cardio Chirurgo Indice: del rischio Le malattie cardiovascolare prima causa di morte IN ITALIA ü del rischio cause di morte in tutto il mondo
DettagliCDL IN TECNICHE ORTOPEDICHE CORSO DI MEDICINA INTERNA. Prof. Andrea Zanichelli AA 2012/13
CDL IN TECNICHE ORTOPEDICHE CORSO DI MEDICINA INTERNA Prof. Andrea Zanichelli AA 2012/13 Può essere definita come la forza esercitata dal sangue contro le pareti elastiche dei vasi arteriosi 1.-Pressione
DettagliIl sonno nelle patologie cardiovascolari. Dott. Augusto Fontana Neurologo
Il sonno nelle patologie cardiovascolari Dott. Augusto Fontana Neurologo Sonno: poesia.. «I sogni rappresentano la via maestra verso l inconscio» (Freud) Il sonno è immagine della morte. (Marco Tullio
DettagliMedici per San Ciro. 1 a Edizione. Educazione e Prevenzione Cardiovascolare. Ipertensione Arteriosa e Rischio Cardiovascolare
Medici per San Ciro 1 a Edizione Educazione e Prevenzione Cardiovascolare Ipertensione Arteriosa e Rischio Cardiovascolare Dott. Paolo Corradini Coordinatore Nazionale Area Studio Ipertensione Arteriosa
DettagliTERAPIA DELLO SCOPENSO CARDIACO CONGESTIZIO
TERAPIA DELLO SCOPENSO CARDIACO CONGESTIZIO Scompenso cardiaco Dal punto di vista etiologico, diverse possono essere le cause di scompenso cardiaco: Cause responsabili (alterazioni strutturali congenite
DettagliUNI-A.T.E.Ne.O. Ivana Torretta
UNI-A.T.E.Ne.O. Ivana Torretta Anno Accademico 2014 2015 "E io ti guarirò": in bilico tra guaritori, ciarlatani, miracoli e miracolati Dalla Grande Madre a Maria Vergine: evoluzione antropologica della
DettagliI FATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE ATTUALITA IN TEMA DI PATOLOGIE CARDIOMETABOLICHE
I FATTORI DI RISCHIO CARDIOMETABOLICHE PIANO FORMATIVO 2012 PROVIDER: FENIX ID 331 METODOLOGIA SEDE Corso residenziale PAVIA Hotel Cascina Scova Via Vallone, 18 DATA INIZIO 29 febbraio 2012 DATA FINE 29
DettagliGESTIONE DELLO SCOMPENSO CARDIACO NEL PAZIENTE DIABETICO
GESTIONE DELLO SCOMPENSO CARDIACO NEL PAZIENTE DIABETICO COSIMA CLORO U.O.C. CARDIOLOGIA UTIC COSENZA LO SCOMPENSO CARDIACO È UNA CONDIZIONE CLINICA COMUNE Prevalenza L 1-2% della popolazione adulta dei
DettagliAPPLICAZIONI CLINICHE
APPLICAZIONI CLINICHE Applicazioni cliniche AGE Reader misura in modo non invasivo la fluorescenza della pelle (AF) Questo valore riflette il contenuto degli AGEs (prodotti di glicazione avanzata) accumulati
DettagliControllo nervoso LA REGOLAZIONE DELLA PRESSIONE A BREVE TERMINE: IL RIFLESSO BAROCETTIVO EQUILIBRIO TRA CUORE E CIRCOLO: INTERSEZIONE TRA FUNZIONE CARDIACA E VASCOLARE Il grafico mostra l intersezione
DettagliIpertensione 1 (Rossi)
Ipertensione 1 (Rossi) Quando parliamo della terapia delle malattie cardiovascolari cioè di ipertensione, cardiopatia ischemica, infarto o scompenso cardiaco, non facciamo soltanto riferimento al trattamento
DettagliVentilazione polmonare = V C x Fr = 0.5 l x 12 respiri/min = 6 l/min Ventilazione alveolare = (V C - V D ) x Fr In condizioni normali V D = 150 ml V
Ventilazione polmonare = V C x Fr = 0.5 l x 12 respiri/min = 6 l/min Ventilazione alveolare = (V C - V D ) x Fr In condizioni normali V D = 150 ml V A = (500-150). 12 = 4.2 l/min Distribuzione regionale
Dettaglirischio cardiovascolare
rischio cardiovascolare rischio cardiovascolare 30 ipertensione arteriosa 31 ipercolesterolemia 32 calcolo del rischio cardiovascolare 33 29 Rischio cardiovascolare Le malattie cardiovascolari rappresentano
DettagliLo sport ti salva la vita: esercizio terapia nella prevenzione delle malattie cardiovascolari Lo Scompenso Cardiaco
Lo sport ti salva la vita: esercizio terapia nella prevenzione delle malattie cardiovascolari Lo Scompenso Cardiaco Martedi Salute, Torino 19 Marzo 2019 Dott. Pierluigi Sbarra Cardiologia Ospedale San
DettagliDIABETE E NEFROPATIE: POSSIBILI INTERVENTI PREVENTIVI ANNAMARIA GENTILE UOC DI NEFROLOGIA E DIALISI OSPEDALE A. PERRINO BRINDISI
DIABETE E NEFROPATIE: POSSIBILI INTERVENTI PREVENTIVI ANNAMARIA GENTILE UOC DI NEFROLOGIA E DIALISI OSPEDALE A. PERRINO BRINDISI PATOLOGIA RENALE CRONICA Si parla di Insufficienza Renale Cronica quando
DettagliLe malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte in tutto il mondo 15 milioni di morti, ovvero il 30% dei decessi totali
Malattie Cardiovascolari Una Epidemia Mondiale Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte in tutto il mondo 15 milioni di morti, ovvero il 30% dei decessi totali La malattia coronarica ha
DettagliDott.sa Ermentina Bagni Cardiologia NOS. Sassuolo, 25 ottobre 2018
Dott.sa Ermentina Bagni Cardiologia NOS Sassuolo, 25 ottobre 2018 Provincia di Modena 30000 popolazione ultra 85 25000 20000 15000 10000 5000 0 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Attività
DettagliLa gestione del paziente metabolico nell ambulatorio del M.M.G.
Cuore e diabete: fattori di rischio diagnosi e terapia La gestione del paziente metabolico nell ambulatorio del M.M.G. Guarino dr. Angelo - Medicina Generale Aulss 21 Legnago (VR) Legnago, 7 maggio 2011
DettagliIPERTENSIONE E AOP. Criqui, Circulation 1985 Diehm, Atherosclerosis 2004 Fowkes, Int.J.Epidemiol. 1991
La prevalenza di AOP nella popolazione generale è tra il 15% e 20% nei soggetti >65 anni. Aumenta con l età e con la presenza di fattori di rischio associati. Criqui, Circulation 1985 Diehm, Atherosclerosis
DettagliVentilazione polmonare = V C x Fr = 0.5 l x 12 respiri/min = 6 l/min Ventilazione alveolare = (V C - V D ) x Fr In condizioni normali V D = 150 ml V
Ventilazione polmonare = V C x Fr = 0.5 l x 12 respiri/min = 6 l/min Ventilazione alveolare = (V C - V D ) x Fr In condizioni normali V D = 150 ml V A = (500-150). 12 = 4.2 l/min Distribuzione regionale
DettagliAllegato 1 al Decreto n. 115 del 21 aprile 2011 pag. 1/11
giunta regionale Allegato 1 al Decreto n. 115 del 21 aprile 2011 pag. 1/11 MODELLO PER L ACQUIZIONE DEI DATI RELATIVI AI PAZIENTI CON STE VALVOLARE AORTICA NELLA REGIONE DEL VENETO 1. STRUTTURA DEMINAZIONE
DettagliASTI 30/06/2007 ASPETTI PARTICOLARI NEL PAZIENTE A RISCHIO CARDIOVASCOLARE
ASTI 30/06/2007 ASPETTI PARTICOLARI NEL PAZIENTE A RISCHIO CARDIOVASCOLARE IL RISCHIO GLOBALE DI VASCULOPATIA ATEROSCLEROTICA EVENTI CARDIOVASCOLARI PREVISTI NEL RISCHIO GLOBALE infarto miocardico morte
DettagliUN PERCORSO CONDIVISO PER LO SCREENING DI PRIMO LIVELLO E LE MEDICAZIONI DI BASE
Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma UN PERCORSO CONDIVISO PER LO SCREENING DI PRIMO LIVELLO E LE MEDICAZIONI DI BASE Piano regionale della Prevenzione e PDTA regionale per la presa in carico del piede
DettagliProf.ssa Sabina Gallina
Prof.ssa Sabina Gallina Oltre il 20% degli adulti, nella maggior parte delle comunità del mondo sviluppato e in via di sviluppo, soffre di ipertensione arteriosa Una percentuale elevata dei pazienti con
DettagliInsufficienza cardiaca cronica (ICC)
Insufficienza cardiaca cronica (ICC) Dr. med Nicola Ferrari Medico capoclinica CCT 19 novembre 2011 Classi funzionali NYHA (New York Heart Association) Parametro di giudizio: sintomo Dispnea 1 2 3 4 Nessuna
DettagliPrevenzione della Malattia Renale Cronica e della sua progressione: ruolo del PDTA interaziendale della MRC a Parma Enrico Fiaccadori
Prevenzione della Malattia Renale Cronica e della sua progressione: ruolo del PDTA interaziendale della MRC a Parma Enrico Fiaccadori Universita di Parma enrico.fiaccadori@unipr.it Agenda Perché un PDTA
DettagliAlimentazione nel paziente trapiantato
Alimentazione nel paziente trapiantato Alterazioni metaboliche e nutrizionali Adamasco Cupisti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Pisa Problematiche Nutrizionali nel trapiantato
DettagliRiabilitazione dopo sindrome coronarica acuta
Riabilitazione dopo sindrome coronarica acuta INTRODUZIONE Le malattie cardiovascolari sono la causa principale di morte e disabilità in tutti i paesi del mondo occidentale,inclusa l Italial Le malattie
DettagliIpertensione Arteriosa
a cura di Pompeo Pindozzi Ipertensione Prevenzione e nuove linee giuda europee Cos è. E una condizione caratterizzata da un aumento della pressione nei vasi sanguigni che necessita di una terapia prolungata
DettagliTossicità cardiaca da nuovi farmaci biologici. Ferdinando Baldessin U.O.C Cardiologia Ca Foncello Treviso
Tossicità cardiaca da nuovi farmaci biologici Ferdinando Baldessin U.O.C Cardiologia Ca Foncello Treviso Cardiotossicità Cardiopatia ischemica Ipertensione arteriosa Aritmie cardiache Disfunzione ventricolare
DettagliLa terapia anti- ipertensiva ed ipolipidemizzante nel diabetico ad alto rischio
La terapia anti- ipertensiva ed ipolipidemizzante nel diabetico ad alto rischio Maurizio Cappelli Bigazzi Cattedra di Cardiologia - A.O. Monaldi II Università di Napoli Nei diabetici, le complicanze macrovascolari,
DettagliTerapia dell ipertensione arteriosa nuove acquisizioni
Terapia dell ipertensione arteriosa nuove acquisizioni Onore al Maestro Varese 7-8 Ottobre 2011 A.M. Maresca Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università degli Studi dell Insubria, Varese.
DettagliIl governo clinico dei pazienti con MRC: Progetto R.I.S. A. Zamboni
Il governo clinico dei pazienti con MRC: Progetto R.I.S. A. Zamboni Agenda Il progetto Nazionale Il percorso diagnostico terapeutico Il ruolo del MMG I primi risultati del self-audit I benefici del progetto
DettagliControllo della pressione arteriosa
Controllo della pressione arteriosa La pressione sanguigna è la forza esercitata dal sangue sull unità di superficie della parete del vaso che lo contiene La pressione sanguigna presenta 3 diverse componenti:
DettagliIpertensione arteriosa. nefroparenchimale e nefrovascolare
Ipertensione arteriosa nefroparenchimale e nefrovascolare Conegliano, 20 novembre 2015 Piergianni Calzavara UOC di Nefrologia e Dialisi Safian NEJM 2001;344:341 L ipertensione è in grado di causare insufficienza
DettagliINSUFFICIENZA RENALE ACUTA. Classificazione. Prerenale. Post-renale. Renale
INSUFFICIENZA RENALE ACUTA Improvvisa e grave compromissione di funzionalità renale Accumulo acuto di liquidi e sostanze tossiche nel sangue Sovraccarico acuto e uremia Classificazione 1) Prerenale :una
DettagliIl Diabete come fattore di rischio per le malattie cardiovascolari
SANT ALBINO Giovedì 14 Aprile 2016 Centro Civico Giornata di screening metabolico multifattoriale ad indirizzo cardiovascolare Il Diabete come fattore di rischio per le malattie cardiovascolari Dott. Luigi
DettagliComorbosità CIRS (Cumulative illness Rating Scale) IDS (Index of Disease Severity) CCI (Charlson Comorbidity index)
Comorbosità CIRS (Cumulative illness Rating Scale) IDS (Index of Disease Severity) CCI (Charlson Comorbidity index) Epidemiologia della multimorbosità nell anziano Riguarda 1/4 della popolazione generale
DettagliRegolazione locale del flusso
Regolazione locale del flusso L entità della perfusione in un determinato organo dipende dalla resistenza al flusso. La resistenza al flusso dipende dall organizzazione anatomica dei vasi nell organo e
DettagliLa SINDROME METABOLICA Dr. Piero Montrasio
La SINDROME METABOLICA Dr. Piero Montrasio CAM Polidiagnostico LA STORIA Fin dagli anni 50 venivano teorizzate sindromi che combinavano aterosclerosi, gotta e diabete. Con il passare del tempo tali sindromi
DettagliSistema circolatorio e flusso sanguigno
Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Biofisica e Fisiologia I Sistema circolatorio e flusso sanguigno Apparato cardio-circolatorio L apparato cardio-circolatorio è un sistema costituito da
DettagliGESTIONE PAZIENTI ALTO RISCHIO
GESTIONE PAZIENTI ALTO RISCHIO AA_PO_017 Rev. 0: 01/08/2017 Gestione dei pazienti ad alto rischio Sintesi operativa Un concetto nuovo Siamo abituati a considerare i differenti sottogruppi di pazienti a
DettagliScompenso cardiaco. Stefano Simonini Cardiologia NOCSAE
Scompenso cardiaco Stefano Simonini Cardiologia NOCSAE Epidemiologia e storia naturale dello Epidemiologia e storia naturale dello scompenso cardiaco in Italia In Europa ci sono circa 700 milioni di persone
DettagliQuale è la storia naturale della nefropatia diabetica?
Nuove opportunità, ma anche l'impiego corretto, tempestivo ed aggressivo dei farmaci attualmente disponibili rendono la prevenzione ed il trattamento della nefropatia diabetica un obiettivo raggiungibile.
DettagliFattori di rischio per Aterosclerosi: IPERTENSIONE ARTERIOSA E DISLIPIDEMIE
Fattori di rischio per Aterosclerosi: IPERTENSIONE ARTERIOSA E DISLIPIDEMIE Definizione L ipertensione arteriosa è definita da un aumento dei livelli pressori al di sopra dei valori che sono comuni nella
DettagliBroncopneumopatia Cronica Ostruttiva e Malattia Cardiovascolare
V Giornata Mondiale BPCO 15 novembre 2006 Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva Prof. Massimo Santini M.D., FESC, FACC Dipartimento Cardiovascolare Ospedale S. Filippo Neri Roma Coinvolgimento Cardiaco
DettagliModificazioni cardiocircolatorie durante il lavoro muscolare
Modificazioni cardiocircolatorie durante il lavoro muscolare ARGOMENTI Variazioni della funzione cardiaca Ridistribuzione del flusso Integrazione delle risposte cardio-circolatorie ECG sotto sforzo Circolazione
DettagliI BENEFICI DELL ESERCIZIO ESERCIZIO FISICO IN DIALISI
I BENEFICI DELL ESERCIZIO ESERCIZIO FISICO IN DIALISI Dott.ssa Silvia Furiani U.O. Nefrologia e Dialisi P.O. Bassini Cinisello Balsamo Venerdi 15 giugno 2012 N=2837 O Hare AM et al Am J Kidney Dis 2003;
DettagliI dati ottenuti mediante l impiego delle carte del rischio non definiscono in. del singolo individuo
La revisione delle carte del rischio cardiovascolare I dati ottenuti mediante l impiego delle carte del rischio non definiscono in modo accurato il rischio cardiovascolare del singolo individuo Relative
DettagliStrategie di prevenzione e screening dello SC
Consensus Conference Modelli Gestionali nello Scompenso Cardiaco Firenze 4-5 giugno 2005 Strategie di prevenzione e screening dello SC Stefano Urbinati U.O. Cardiologia Ospedale Bellaria, Bologna CONSENSUS
Dettagli