ARPAT Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana
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- Stefania Mari
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1 ARPAT Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana 1
2 ARPAT Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana 1
3 1 Responsabili del progetto Settore Comunicazione, informazione e documentazione (Direzione generale) Marco Talluri Settore Indirizzo tecnico delle attività (Direzione tecnica) Claudio Bondi Settore Sistema informativo regionale ambientale (Direzione tecnica) Marco Chini Coordinamento editoriale Settore Comunicazione, informazione e documentazione Silvia Angiolucci con la collaborazione di Francesca Baldi e Gabriele Rossi Edizione Web Carlotta Alaura, Maddalena Bavazzano e Giorgio Cognigni Coordinamento e realizzazione cartografie Settore Sistema informativo regionale ambientale Khalil Tayeh con la collaborazione di Camillo Berti, Stefano Menichetti Responsabili dei Dati ARIA Bianca Patrizia Andreini con la collaborazione di Marco Bazzani e Fiammetta Dini Monitoraggio pollini aerodispersi: Marzia Onorari con la collaborazione di Valentina Bigagli ACQUA Alessandro Franchi con la collaborazione di Susanna Cavalieri, Antonio Melley e Stefano Menichetti MARE Marcello Ceccanti con la collaborazione di Daniela Verniani Biodiversità marina: Fabrizio Serena con la collaborazione di Romano Baino e Cecilia Mancusi SUOLO Claudio Bondi con la collaborazione di Camillo Berti e Barbara Sandri AGENTI FISICI Gaetano Licitra con la collaborazione di Marco Bazzani, Fabio Francia, Cristina Giannardi, Diego Palazzuoli e Tamara Verdolini Radioattività: Silvia Bucci con la collaborazione di Ilaria Peroni e Maria Letizia Viti SISTEMI PRODUTTIVI Claudio Bondi con la collaborazione di Debora Bellassai, Stefano Calistri, Susanna Cavalieri Aziende rischio incidente rilevante e AIA ministeriali: Annarosa Scarpelli con la collaborazione di Francesco Marotta e Francesca Andreis ARPAT 1 Grafica: noè Infografica: Gabriele Rossi, ARPAT Stampa: Tipolitografia Contini, Sesto Fiorentino (Fi) ISBN Stampato su carta che ha ottenuto il marchio di qualità ecologica dell Unione Europea Ecolabel Per suggerimenti e informazioni: ARPAT Settore Comunicazione, informazione e documentazione Via Nicola Porpora, 1 Firenze tel comunicazione@arpat.toscana.it
4 prefazione Quando circa quattro anni fa fu approvata la legge di riforma di ARPAT (L.R. n./9) avevamo in mente un idea di Agenzia quale ente terzo produttore e detentore di informazione ambientale. Un soggetto che organizzasse e rendesse disponibile ai cittadini, così come alle Amministrazioni Pubbliche, un quadro conoscitivo oggettivo, aggiornato con i dati resi disponibili dall attività di controllo e monitoraggio della stessa Agenzia. Questa impostazione trova una concreta realizzazione nell Annuario dei dati ambientali ARPAT, pubblicazione, prodotta per la prima volta nel 1, in cui vengono raccolti i numeri e le informazioni che l Agenzia ha prodotto a seguito delle attività di monitoraggio dello stato dell ambiente, di controllo ambientale sul territorio, di campionamento e relativo accertamento analitico svolte durante l anno. Abbiamo salutato con piacere, lo scorso anno, la nascita di un documento in cui si forniscono i dati ambientali in forma semplice, leggibile, comprensibile, così come sono, senza eccessivi commenti o interpretazioni. A distanza di un anno confermiamo la nostra soddisfazione, ritenendo infatti che sia di fondamentale importanza che cittadini e amministratori pubblici condividano un unico quadro conoscitivo. Diverse interpretazioni del dato ambientale sono ovviamente sempre possibili ed è quindi normale che le informazioni possano costituire il punto di partenza di un confronto e di un dibattito all interno della società civile; non possiamo permetterci però, ogni volta, di rimettere in discussione il quadro conoscitivo di partenza. In questo senso l Annuario di ARPAT rappresenta una sorta di strumento neutro che non vuole offrire alcuna interpretazione sulla qualità dell ambiente in Toscana ma proporre a tutti, cittadini e amministrazioni pubbliche, il medesimo accesso oggettivo all informazione ambientale. Con una lettura semplice e veloce ognuno potrà quindi farsi la propria idea della qualità di alcune tra le più significative matrici, rendendo quindi concretamente realizzata la previsione di accesso del pubblico all informazione ambientale così come previsto dalla Direttiva //CE. Anna Rita Bramerini Assessore all Ambiente ed Energia Regione Toscana
5 indice Introduzione Presentazione 1 ARIA 11 Monitoraggio qualità dell aria: 11 Polveri 1 Biossido di azoto 16 Ozono 19 Monitoraggio pollini aerodispersi Acqua Acque superficiali Acque sotterranee 8 Balneazione MARE Monitoraggio marino costiero: Stato chimico delle acque Emergenza Costa Concordia Emergenza Eurocargo Venezia 1 Biodiversità: Fauna ittica Fitoplancton 6 Zooplancton 7 Rilevamenti di cetacei in Toscana 8 Rilevamenti di Caretta caretta in Toscana 9 SUOLO Siti interessati da procedimento di bonifica Siti di Interesse Nazionale (SIN) AGENTI FISICI 6 Rumore: 6 Progetto HUSH 6 Mappatura acustica del rumore stradale 7 Elettrodotti 6 Radiofrequenze 6 Radioattività 6 Radon 66 SISTEMI PRODUTTIVI 68 Depuratori 68 Inceneritori 7 Aziende ad Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) 71 Rischio di incidente rilevante 7
6 introduzione ARPAT cos è ARPAT, l Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana, istituita nel 199, è disciplinata dalla LR n del 9. Ente pubblico dotato di autonomia tecnicogiuridica, tecnicoscientifica, organizzativa, amministrativa e contabile, è posta sotto la vigilanza della Regione e opera con un Sistema di gestione per la qualità secondo i requisiti UNI EN ISO 91 e UNI EN ISO 17, che integra con gli aspetti di sicurezza ed ecoefficienza. ARPAT cosa fa ARPAT concorre alla promozione dello sviluppo sostenibile e contribuisce al mantenimento e al miglioramento sostanziale e misurabile dell ambiente in Toscana, mediante lo svolgimento delle funzioni pubbliche di tutela dell ambiente e della salute, garantendo l imparzialità e la terzietà nell esercizio delle attività ad essa affidate. ARPAT persegue l obiettivo di assicurare un più ampio quadro conoscitivo relativo alle pressioni e agli impatti esercitati sull ambiente che possano modificarne lo stato, al fine di perseguire un sempre maggiore livello di protezione ambientale. A tal fine l Agenzia individua una propria Politica per la Qualità, mantenendola costantemente aggiornata, allo scopo di fornire, ai Dirigenti ed al Personale di tutte le strutture, direttive di carattere metodologico e indirizzi operativi per ottenere una completa risposta ai bisogni di tutte le parti interessate. Per l attuazione della propria missione ARPAT vuole: 1. confermarsi come la struttura tecnica di riferimento delle pubbliche amministrazioni per definire le proprie valutazioni ed i propri orientamenti;. consolidarsi come soggetto che sia sentito affidabile e terzo da tutti;. favorire l integrazione tra ambiente e salute attraverso il supporto alle politiche di prevenzione del rischio ambientale e di riduzione degli inquinamenti;. rendere i rapporti con i clienti più trasparenti, diretti e con minori vincoli burocratici;. ridurre i costi delle proprie attività a carico della collettività toscana; 6. riorganizzare i sistemi e semplificare i processi.
7 6 INTRODUZIONE La nuova organizzazione Per dare una piena applicazione della Legge regionale /9, nel 1 la nuova organizzazione dell Agenzia è giunta a compimento con l assegnazione degli incarichi di direzione delle nuove strutture previste e l assegnazione a queste di tutto il personale. Traghettare l Agenzia in questa trasformazione garantendo il mantenimento qualitativo e quantitativo delle attività non era scontato, ma i dati di rendiconto delle attività indicano che ARPAT ha ben risposto a questa sfida, migliorando addirittura i risultati Programmato quantitativi delle proprie attività. Complessivamente nel 1, a fronte di una diminuzione del personale del 6% (1% fra i dirigenti), è stata operata una ridistribuzione che ha puntato a consolidare il più possibile le strutture territoriali (nelle quali è collocato quasi l 8% dei dipendenti). La diminuzione del personale è stata più accentuata in Direzione (quasi 1%) rispetto al personale operante sul territorio (%). Personale che ricordiamo è caratterizzato da una forte qualificazione tecnicoscientifica, attestata anche dal fatto che il % dei dipendenti ARPAT ha una laurea o una specializzazione postlaurea. Attività svolte Settore di attività S/P 1 % 1/11 % Agenti Fisici (Ispezioni o punti di misura in continuo) % 1% AIA (Ispezioni) % 18% Altro* (Ispezioni) 1 191% 9% Aziende a rischio di incidenti rilevanti (Ispezioni) % 17% Balneazione (Punti di Monitoraggio) % 99% Bonifiche (Ispezioni) % 118% Collaborazione con Autorità giudiziaria e Emergenze Ambientali (Ispezioni) % Emissioni in Atmosfera (Ispezioni) % 119% Grandi opere (Ispezioni) % 16% Monitoraggio Acque (Punti di Monitoraggio) % 17% Rifiuti (Ispezioni) % 1% Scarichi (Depuratori > e < AE) (Impianti) % 1% Scarichi (esclusi depuratori) (Ispezioni) % 8% Totali % 1% * Cave, Impatti agricoltura, Emas, Apea, Reach e CLP, supporto al SSN, Geotermia
8 1 Le attività: Controllo, Monitoraggio, Supporto Tecnico e Attività di analisi Si evidenzia, tra il 11 e il 1, un complessivo incremento delle attività di controllo ambientale sul territorio, espresso con vari indicatori, mentre si è avuta diminuzione dei pareri preventivi emessi e dei campioni analizzati. La diminuzione dei campioni analizzati è spiegata in parte dalla completa cessazione dell analisi dei campioni per la Sanità (acque potabili e alimenti), ma anche dalla nuova organizzazione delle attività di laboratorio, basata su tre strutture che operano come un unico laboratorio coordinato. L analisi dei campioni prelevati dalle strutture sul territorio mostra infatti una stabilità sostanziale dei campioni ambientali acquisiti. La riduzione del numero dei pareri preventivi richiesti all Agenzia (che, ricordiamo, svolge il 1% delle richieste degli enti locali) è probabilmente imputabile alla crisi economica (minori richieste di autorizzazione) e ai provvedimenti nazionali di semplificazione amministrativa. Tra gli indicatori di prestazione dell Agenzia, i risultati 1 indicano che l 88% dei pareri preventivi richiesti è emesso entro i termini previsti dalla normativa (in lieve flessione rispetto allo scorso anno), mentre l 88% delle ispezioni si conclude entro 6 giorni. I dati per matrice Monitoraggio delle acque e controllo degli scarichi Tipologia Acque superficiali Acque marine Acque sotterranee Campioni Punti 9 1 Scarichi depuratori Scarichi in acque superficiali Scarichi in fognatura Scarichi prioritari Ispezioni Notizie di reato 8 17 Sanzioni amministrative proposte 6 Agenti fisici e Aria Tipologia Elettrodotti Impianti RTV Impianti SRB Inquinamento acustico Radiazioni ionizzanti Emissioni in atmosfera Campioni Ispezioni Notizie di reato 7 Sanzioni amministrative proposte 9 Siti/stazioni/punti di misura Qualità dell'aria Rifiuti e Bonifiche Tipologia Impianti di gestione Inceneritori Produttori Terre e rocce Altri siti Siti di interesse nazionale Campioni Ispezioni Notizie di reato Sanzioni amministrative proposte 1 98 AIA, Aziende a rischio incidente rilevante e altre attività di controllo Tipologia Amianto Cave Sostanze pericolose VIA/VAS Allevamenti Frantoi AIA Aziende Rischio di incidente rilevante Ispezioni Notizie di reato Sanzioni amm.ive proposte 1 1 Centrali 11 Punti di misura QA Geotermia
9 8 INTRODUZIONE La gestione delle emergenze ambientali legate agli eventi della Costa Concordia e del cargo Venezia Nel corso del 1 ARPAT è stata fortemente impegnata nelle attività di controllo e monitoraggio ambientale, nonché di diffusione dei dati e delle notizie in merito alle emergenze che hanno interessato il mare toscano: il naufragio della nave da crociera Costa Concordia presso l Isola del Giglio e la perdita in mare da parte dell eurocargo Venezia di bidoni contenenti sostanze tossiche vicino all isola della Gorgona. Nell arco del 1 ARPAT si è trovata ad affrontare altre emergenze ambientali non prevedibili, derivanti da cause naturali, come l evento alluvionale in Maremma, che ha richiesto sopralluoghi per valutare la presenza di inquinamento da idrocarburi e analisi dei campioni o da incidenti industriali, come l emissione della nube irritante presso la ditta Teseco di Ospedaletto; emergenze che hanno destato particolarmente attenzione anche nell opinione pubblica, come le maleodoranze nel comprensorio del cuoio e della zona Picchianti (LI) e del Podere Rota (AR), che hanno impegnato il laboratorio mobile e l elaborazione modellistica dei dati per identificare le sorgenti emissive, e altre come le schiume del fiume Elsa e il superamento dei limiti previsti per l alga Ostreopsis ovata in vari punti del litorale toscano. Le grandi opere infrastrutturali Di notevole importanza è l attività di monitoraggio, controllo e vigilanza del rispetto della normativa ambientale e di supporto tecnico agli appositi organismi (Osservatori ambientali) previsti per la verifica del rispetto delle prescrizioni contenute negli atti finali delle procedure di VIA e di quelle autorizzative, con particolare attenzione agli aspetti ambientali relativi alla gestione delle terre e rocce da scavo, il risollevamento di polveri e l utilizzo di macchine con elevata potenza acustica, svolta riguardo ai cantieri per il nodo dell alta velocità, la Terza corsia, la Variante di Valico. ARPAT è presente come supporto tecnico in tre Osservatori Ambientali delle Grandi Opere Infrastrutturali (Variante valico, III Corsia FiNordFiSud, Nodo AV FI) e come Componente in uno (Comitato di Controllo Ampliamento A1, subtratte Barberino M.llo Firenze Nord e Firenze Sud Incisa). Nel 1 l attività si è incentrata principalmente su validazione dei risultati dei monitoraggi svolti dai proponenti, verifica Piani Monitoraggio Ambientale, definizione soglie di intervento. Questa attività ha previsto anche l esecuzione di misure e/o campionamenti in contraddittorio e/o d iniziativa, compresa la verifica della rispondenza alle previsioni degli impatti registrati rispetto alla previsioni effettuate in sede di VIA o di Progetto Ambientale della cantierizzazione, nonché l istruttoria della documentazione fornita dagli stessi Osservatori. In particolare nel 1, al supporto tecnico/istruttorio per tre Osservatori si è aggiunto l impegno del Comitato di Controllo per l ampliamento della III Corsia dell A1 Milano Napoli, Tratta Barberino Di MugelloIncisa Valdarno (subtratte Barberino di Mugello Firenze Nord e Firenze Sud Incisa). La comunicazione e l informazione ambientale Relazioni con il pubblico: nel corso del 1 è stato ulteriormente potenziato l orario di funzionamento del numero verde, per un totale di 6 ore settimanali. I contatti con il pubblico gestiti dall URP nel 1 hanno avuto un incremento del 7% rispetto all anno precedente. Contatti con il pubblico Sito Web: nel corso dell anno è andato a regime il nuovo sito Web dell Agenzia, e si è proceduto a miglioramenti e aggiornamenti di contenuti, che ha portato a un numero di visite medie quotidiane di 1, rispetto alle 18 del 1. Complessivamente quindi il sito Web nel 1 ha raggiunto le 88.8 Relazioni con i media Produzione di notizie ambientali Relazioni con i media e produzione notizie ambientali Anno 1 articoli inerenti ARPAT pubblicati sulla stampa (n.) 6 comunicati stampa (n.) 116 contatti con i giornalisti (n.) 6 Arpatnews (n.) notizie brevi (n.) 7 Notizie e bollettini emergenza Concordia (n.) 1
10 1 visite, con un incremento di quasi +% rispetto al 1. Le pagine visitate hanno superato il numero di 1 milioni. Nel corso del 1 è stata sviluppata la presenza dell Agenzia sui principali canali informativi nei social media: Twitter, Fickr e YouTube e Issuu (per la diffusione dei rapporti ambientali in formato sfogliabile). Produzione editoriale: dallo scorso anno l Agenzia ha scelto di affiancare i consueti report ambientali che riportano i dati dell attività di controllo, monitoraggio e supporto con la pubblicazione dell Annuario dei dati ambientali ARPAT, nel quale sono pubblicati solo i dati che derivano dalla attività dell Agenzia. La pubblicazione 1, resa disponibile al pubblico sul sito Web di ARPAT, ha ottenuto un rilevante interesse, essendo stata scaricata in formato pdf dal sito quasi volte e sfogliata sul social media Issuu circa 6 volte. amministrative che riguardano l ambiente, il miglioramento della loro fruibilità a servizio dell amministrazione e per l informazione dei cittadini; il miglioramento della capacità di verifica degli autocontrolli per rendere sempre più credibili ed efficaci le forme di tutela dell ambiente che rispettano il principio chi inquina paga ; l omogeneizzazione delle modalità di controllo sul territorio regionale e la collaborazione col Sistema agenziale (ARPA ISPRA) per la definizione di procedure e strumenti comuni a livello italiano. Giovanni Barca Direttore generale ARPAT Sistema di ascolto: sono state realizzate l indagine di customer satisfaction, rivolta all insieme dei clienti esterni ARPAT, e le indagini specifiche sui tre principali campi di attività dell Agenzia (controllo, supportotecnico e informazione ambientale) rivolte a campioni diversificati di utenti. È stata anche effettuata la prima indagine per il monitoraggio della soddisfazione del cliente interno. Comunicazione interna: è iniziato il processo di sviluppo della comunicazione rivolta al personale in merito alle varie iniziativa e novità (relazioni sindacali, riorganizzazione, ecc.): è confermato peraltro l ampio utilizzo da parte del personale della intranet Omnibus, con 17. visite e 8.97 pagine visitate. Le prospettive per il 11 Le principali linee di sviluppo del programma nel biennio riguarderanno: Il consolidamento/completamento del percorso di revisione dei processi (interni ed esterni) nella logica di riduzione dell uso delle risorse e del perseguimento di maggior coordinamento, efficacia ed efficienza; La riduzione dei costi di funzionamento attraverso la riorganizzazione delle sedi dell Agenzia, in particolare attraverso la ristrutturazione del fabbricato di via Ponte alle Mosse a Firenze, intervento pari a circa, milioni di Euro; Il potenziamento del sistema informativo regionale ambientale, sviluppando la completezza delle banche dati, la loro integrazione con le procedure
11 1 Presentazione L attività di controllo, monitoraggio e supporto tecnico svolta da ARPAT fin dalla sua istituzione consente di raccogliere una notevole quantità di dati. Negli ultimi anni l Agenzia ha potenziato l attività di organizzazione e restituzione di queste informazioni pubblicando un crescente numero di report ambientali, che possono fare riferimento ad una matrice, come nel caso degli annuali rapporti sulla qualità dell aria, oppure costituire analisi specifiche su insiemi di impianrti, come nel caso del rapporto sul controllo dei depuratori di acque reflue. Questa regolare ed eterogenea attività di reporting ambientale è stata progressivamente sistematizzata, in modo da realizzare rapporti strutturati secondo uno schema coerente e comune, consultabili e confrontabili tra loro, utilizzabili anche da soggetti che non dispongono di una specifica preparazione tecnica. Negli anni la definizione degli indicatori ambientali è stata oggetto di confronti, a livello nazionale, con le altre Agenzie per l ambiente: la significatività e comparabilità dei dati è andata progressivamente migliorando. Sempre più siamo stati in grado di fornire indicatori sintetici che condensano il risultato di numerose determinazioni in un unico dato rappresentativo dello Stato di qualità di una specifica matrice ambientale. A questo ha contribuito anche il lavoro dell Agenzia Europea per l Ambiente e l implementazione degli indicatori stabiliti dalle direttive europee relative al monitoraggio ambientale. La scelta dell annuario Da queste considerazioni sulla evoluzione dei rapporti sull ambiente nasce la scelta di pubblicare, a partire dallo scorso anno, l Annuario dei dati ambientali: un prodotto diverso dalle precedenti relazioni sullo stato dell ambiente. Con l Annuario, infatti, abbiamo voluto portare alle estreme conseguenze l evoluzione in atto nel reporting ambientale: un rapporto fatto solo di numeri, carte tematiche e grafici. Nell Annuario si trovano solo quegli indicatori che abbiano la forza di esprimere in maniera quantitativa un dato significativo sulla qualità dello stato dell ambiente o sulla rilevanza degli impatti e delle pressioni che lo condizionano. Siamo consapevoli che un simile prodotto non esaurisce tutto quello che c è da dire sulla tutela dell ambiente e neanche sulla evoluzione del suo stato ; tuttavia, dopo un anno di esperienza, riteniamo di confermare la bontà di quella scelta. Infatti consideriamo molto fruttuoso, innanzitutto per noi, l impegno a cui ci costringe di dare concretezza quantitativa alle valutazioni complessive sulla qualità ambientale di una matrice o di una fonte di pressione. Questo ci aiuta a superare un limite frequente nella nostra attività: quello di avere quantificazioni precise nelle descrizioni di dettaglio che nelle valutazioni complessive si traducono solo in considerazioni soggettive o al più qualitative. Nell Annuario per tutti gli indicatori è stato fatto lo sforzo di dare anche una rappresentazione cartografica o grafica sintetica, che consenta di capire l ampiezza dei problemi e le differenze che attraversano il territorio della nostra regione. Confermiamo anche quest anno la scelta di pubblicare solo dati che derivano dalla nostra attività, così da poterlo fare in autonomia e con tempestività. Per chi vuole approfondire le singole tematiche ogni sezione rinvia alle pagine del nostro sito Web dove sono pubblicati i report ambientali specifici, con i relativi commenti metodologici e i riferimenti normativi trattati estesamente in dettaglio. Le novità 1 L Annuario quest anno si amplia con nuovi indicatori, soprattutto potenziando la traduzione in dati ambientali dei risultati della nostra attività di controllo, consolidando così lo sforzo che abbiamo fatto in questi ultimi anni di superare il tabù che vuole l attività di controllo confinata nella riservatezza di un rapporto a tre fra il controllato, l Agenzia, l autorità competente, circoscritta alla definizione delle eventuali sanzioni, e pertanto priva di informazione ambientale. Per il monitoraggio delle acque l annuario di quest anno riporta i dati dell intero ciclo triennale su cui è articolata l attività di valutazione prevista dalla Direttiva CE /6. Infine confermiamo l impegno, da poco concretizzato per l annuario 1, di rendere presto disponibili sul nostro sito tutti i contenuti della pubblicazione anche nella forma di opendata. Così anche quest anno l Annuario diventa l emblema delle qualità che devono caratterizzare ogni azione dell Agenzia: significativa; oggettiva; indipendente; trasparente; comprensibile. Andrea Poggi Direttore tecnico ARPAT
12 ARIA Monitoraggio qualità dell aria N 11 A partire dal primo gennaio 11 la qualità dell'aria in Toscana viene monitorata attraverso la nuova rete regionale di rilevamento gestita da ARPAT, che sostituisce le preesistenti reti provinciali. L'intero sistema è coerente con la normativa comunitaria (Direttiva 8//CE), nazionale (D.Lgs. 1/1), regionale (LR 9/1 e DGRT 1/1), con lo scopo di garantire una valutazione e una gestione della qualità dell aria su base regionale anziché provinciale. Come previsto dalla normativa nazionale, con la Delibera 1/1 la Giunta Regionale ha collegato l individuazione della nuova rete di rilevamento alla suddivisione del territorio regionale in zone omogenee. Per l ozono è stata effettuata una specifica zonizzazione concordata col Ministero in seguito alla Delibera DGRT 1/1: agglomerato di Firenze, zona delle pianure costiere, delle pianure interne e collinare e montana. MASSA PISTOIA LUCCA PRATO FIRENZE PISA LIVORNO AREZZO SIENA LEGENDA Agglomerato Firenze Zona Collinare montana Zona Costiera Zona Prato Pistoia Zona Valdarno aretino e Valdichiana Zona Valdarno pisano e Piana lucchese GROSSETO Classificazione territorio DGRT 1/1 (inquinanti di cui al D.Lgs 1/1 allegato V) Per approfondimenti:
13 1 ARIA Polveri Rete regionale di monitoraggio 1 PM1 medie annuali µg/m Agglomerato Firenze Prato Pistoia Valdarno aretino e Valdichiana Valdarno pisano e Piana lucchese Costiera Collinare e montana urbana urbana urbana urbana urbana urbana urbana rurale urbana urbana urbana periferica urbana urbana urbana urbana periferica urbana urbana rurale periferica urbana urbana urbana urbana urbana urbana urbana urbana rurale urbana urbana urbana periferica urbana urbana urbana urbana periferica urbana urbana rurale periferica urbana FIBoboli FIBassi FIScandicci FIGramsci FIMosse PORoma POFerrucci PTMontale PTSignorelli AR Repubblica LUCapannori PIS. Croce Coop PIPassi PIBorghetto GRURSS LICarducci LICotone MSColombarotto LUViareggio ARCasa Stabbi PIMontecerboli SIPoggibonsi Traffico Traffico Traffico Traffico Traffico Traffico Industriale ** ** ** = analizzatore non attivo ( ** ) efficienza <9% limite di legge: media annuale µg/m > > 6 >6 PM, medie annuali µg/m Agglomerato Firenze Costiera Valdarno pisano e Piana lucchese Prato Pistoia Collinare e montana Firenze Firenze Grosseto Livorno Pisa Prato Poggibonsi FIBassi FIGramsci GRURSS LICarducci PIPassi PORoma SIPoggibonsi Traffico Traffico ** ** = analizzatore non attivo limite di legge: media annuale µg/m 1 >1 > 7 >7 ( ** ) efficienza <9% PM1: il valore limite dell indicatore relativo alla media annuale (limite di µg/m ) è stato rispettato in tutte le zone e le stazioni di Firenze, sia nelle stazioni di fondo che di traffico. PM, : il valore limite sulla media annuale è rispettato sia nelle stazioni urbane di fondo che in quelle di traffico. Le serie ottenute dai dati relativi ai primi tre anni di monitoraggio del PM, su scala regionale confermano il rispetto del valore limite.
14 ARIA Polveri 1 PM1 Medie annuali per le stazioni di rete regionale dell agglomerato di Firenze e delle zone PratoPistoia, Valdarno aretino e Valdichiana. Andamenti FIBoboli FIBassi FIScandicci FIGramsci FIMosse PORoma POFerrucci PTMontale µg/m PTSignorelli Ar Repubblica PM1 Medie annuali, andamenti 81 zone Valdarno pisano e Piana lucchese, Costiera, Collinare e montana µg/m LUCapannori PIS. Croce Coop PIPassi PIBorghetto GRURSS LICarducci LiCotone MSColombarotto LUViareggio ARCasa Stabbi PIMontecerboli SIPoggibonsi PM, µg/m Medie annuali per le stazioni di rete regionale Andamenti FiBassi FiGramsci GRURSS Li Carducci PIPassi PORoma SiPoggibonsi
15 1 ARIA Polveri Rete regionale di monitoraggio 1 PM1 n superamenti valore giornaliero di µg/m Agglomerato Firenze Prato Pistoia Valdarno aretino e Valdichiana Valdarno pisano e Piana lucchese Costiera Collinare e montana Rurale Periferica Periferica Rurale Periferica Firenze Firenze Scandicci Firenze Firenze Prato Prato Montale Pistoia Arezzo Capannori S. Croce sull'arno Pisa Pisa Grosseto Livorno Piombino Carrara Viareggio Chitignano Pomarance Poggibonsi FIBoboli FIBassi FIScandicci FIGramsci FIMosse PORoma POFerrucci PTMontale PTSignorelli AR Repubblica LUCapannori PIS. Croce Coop PIPassi PIBorghetto GRURSS LICarducci LICotone MSColombarotto LUViareggio ARCasa Stabbi PIMontecerboli SIPoggibonsi Traffico Traffico Traffico Traffico Traffico Traffico Industriale ** 7 1 ** ** ( ** ) efficienza <9% = analizzatore non attivo limite di legge: superamenti della media giornaliera di µg/m 17 >17 > > Non è stato rispettato il limite dei superamenti per la media giornaliera di µg/m in sei delle stazioni di rete regionale attive nel 1, rispettivamente presso il % delle stazioni di traffico e il % delle stazioni di fondo. Il maggior numero di superamenti si è verificato presso le stazioni dell Agglomerato di Firenze, della zona di Prato Pistoia e della zona del Valdarno pisano e Piana lucchese.
16 ARIA Polveri 1 PM1 n superamenti valore giornaliero µg/m per le stazioni di rete regionale dell agglomerato di Firenze e delle zone PratoPistoia, zona Valdarno aretino e Valdichiana. Andamenti FIBoboli FIBassi FIScandicci FIGramsci FIMosse PORoma POFerrucci PTMontale PTSignorelli Ar Repubblica PM1 n superamenti valore giornaliero µg/m per le stazioni di rete regionale delle zone Valdarno pisano e Piana lucchese, Costiera, Collinare e montana. Andamenti LUCapannori PIS. Croce Coop PIPassi PIBorghetto GRURSS LICarducci LiCotone MSColombarotto LUViareggio ARCasa Stabbi PIMontecerboli SIPoggibonsi
17 16 ARIA Biossido di azoto Rete regionale di monitoraggio 1 Agglomerato Firenze Valdarno aretino e Valdichiana Valdarno pisano e Piana lucchese Costiera NO Prato Pistoia Collinare e montana medie annuali µg/m Rurale Rurale Periferica Rurale Periferica Rurale Rurale Periferica Firenze Scandicci Firenze Firenze Firenze Arezzo Arezzo Lucca Capannori S. Croce sull'arno Pisa Pisa Grosseto Grosseto Livorno Livorno Piombino Carrara Viareggio Prato Prato Montale Pistoia Chitignano Pomarance Poggibonsi FIBassi FIScandicci FISettignano FIGramsci FIMosse ARAcropoli AR Repubblica LUCarignano LUCapannori PIS. Croce Coop PIPassi PIBorghetto GRURSS GRMaremma LICappiello LICarducci LICotone MSColombarotto LUViareggio PORoma POFerrucci PTMontale PTSignorelli ARCasa Stabbi PIMontecerboli SIPoggibonsi Traffico Traffico Traffico Traffico Traffico Industriale Traffico ** ** ** 1 19 ** 8 18 ** ** 8 6 ** 17 ** 19 ( ** ) efficienza <9% = analizzatore non attivo limite di legge: media annuale µg/m > > 6 >6 Rispetto all indicatore relativo alla media annuale l 8% delle stazioni di tipo traffico attive nel corso del 1 hanno registrato il non rispetto del limite di µg/m, mentre il limite è stato rispettato in tutte le stazioni di tipo fondo, confermando la forte criticità di questo inquinante nei siti di traffico.
18 ARIA Biossido di azoto 17 NO NO medie annuali µg/m per le stazioni di rete regionale dell agglomerato di Firenze e delle zone Valdarno aretino e Valdichiana, Valdarno pisano e Piana lucchese. Andamenti FIBassi FIScandicci FISettignano FIGramsci FIMosse ARAcropoli Ar Repubblica LUCarignano LUCapannori PIS. Croce Coop PIPassi PIBorghetto NO NO medie annuali µg/m per le stazioni di rete regionale delle zone Costiera, PratoPistoia, Collinare e montana. Andamenti GRURSS GRMaremma LICappiello LICarducci LICotone MSColombarotto LUViareggio PORoma POFerrucci PTMontale PTSignorelli ARCasa Stabbi PIMontecerboli SIPoggibonsi
19 18 ARIA Biossido di azoto 1 Agglomerato Firenze Valdarno aretino e Valdichiana Valdarno pisano e Piana lucchese Costiera NO Prato Pistoia Collinare e montana n superamenti massima media oraria di µg/m Rurale Rurale Periferica Rurale Periferica Rurale Rurale Periferica Firenze Scandicci Firenze Firenze Firenze Arezzo Arezzo Lucca Capannori S. Croce sull'arno Pisa Pisa Grosseto Grosseto Livorno Livorno Piombino Carrara Viareggio Prato Prato Montale Pistoia Chitignano Pomarance Poggibonsi FIBassi FIScandicci FISettignano FIGramsci FIMosse ARAcropoli AR Repubblica LUCarignano LUCapannori PIS. Croce Coop PIPassi PIBorghetto GRURSS GRMaremma LICappiello LICarducci LICotone MSColombarotto LUViareggio PORoma POFerrucci PTMontale PTSignorelli ARCasa Stabbi PIMontecerboli SIPoggibonsi Traffico Traffico Traffico Traffico Traffico Industriale Traffico ** ** ** ** ** ** 1 7 ** ** ** = analizzatore non attivo ( ** ) efficienza <9% limite di legge: <18 superamenti massima media oraria µg/m 9 >9 18 >18 7 >7 NO Trend del n superamenti media oraria µg/m FIBassi FIGramsci FIMosse FIScandicci PORoma POFerrucci AR Repubblica LUViareggio LICarducci MSColombarotto Il limite di 18 superamenti per la massima media oraria di µg/m è stato superato solo presso la stazione di traffico di FI Gramsci, che rappresenta l hot spot regionale delle stazioni di traffico.
20 ARIA Qualità dell aria N 19 O Rete regionale di rilevamento Il valore obiettivo per la protezione della vegetazione (somma della differenza tra le concentrazioni orarie superiori a 8 μg/m e 8 μg/m tra maggio e luglio, rilevate ogni giorno tra le 8. e le., come media dei valori degli ultimi cinque anni) non e stato rispettato nel 77% della stazioni di rete regionale. Si è confermata la criticità nei confronti del valore obiettivo per la protezione della salute umana (numero di medie massime giornaliere di 8 ore superiori a 1 μg/m, come media dei valori degli ultimi tre anni), che non e stato rispettato nel 66% delle stazioni della rete regionale di monitoraggio dell ozono. La criticità per entrambi i parametri è maggiore nelle zone interne della Toscana. Il superamento della soglia di informazione (18 μg/m concentrazione oraria) per l ozono si e verificato solo su due stazioni in un numero limitato di casi. MASSA PISTOIA LUCCA PRATO FIRENZE PISA LIVORNO AREZZO SIENA AGGLOMERATI Agglomerato Firenze GROSSETO Zona collinare montana Pianure costiere Pianure interne Classificazione territorio DGRT 1/1 (D.Lgs. 1/1, Allegato IX) Per approfondimenti:
21 ARIA Ozono Rete regionale di monitoraggio 1 O AOT. Andamenti Agglomerato Firenze Pianure interne Pianure costiere Collinare e montana suburbana rurale suburbana suburbana suburbana suburbana rurale rurale di fondo suburbana Firenze Montale Arezzo Lucca S.Croce Pisa Grosseto Chitignano Pomarance FISettignano PTMontale ARAcropoli LUCarignano PIS. Croce Coop PIPassi GRMaremma ARCasa Stabbi PIMontecerboli ** ** = analizzatore non attivo ( ** ) efficienza <9% valore obiettivo: 18. µg/m *h come media su anni 9. > > >7. AOT (Accumulated exposure Over Threshold of ppb): valuta la qualità dell aria tramite la somma delle differenze tra le concentrazioni orarie superiori a 8 µg/m e 8 µg/m rilevate da maggio a luglio in orario 8. O n giorni con superamenti della media di 8 ore di 1 µg/m Agglomerato Firenze Pianure interne Pianure costiere Collinare e montana suburbana rurale suburbana suburbana suburbana suburbana rurale rurale di fondo suburbana Firenze Montale Arezzo Lucca S.Croce Pisa Grosseto Chitignano Pomarance FISettignano PTMontale ARAcropoli LUCarignano PIS. Croce Coop PIPassi GRMaremma ARCasa Stabbi PIMontecerboli ** 6 ** = analizzatore non attivo ( ** ) efficienza <9% 1 >1 > 7 >7 Valore obiettivo per la protezione della salute umana: 1 microgrammi/m da non superare più di giorni per anno civile come media su anni. Per questo inquinante viene preso in considerazione il valore massimo giornaliero delle concentrazioni medie trascinate su 8 ore. Per media mobile trascinata su 8 ore si intende la media calcolata ogni ora sulla base degli 8 valori orari delle 8 ore precedenti. O n superamenti della soglia di informazione 18 µg/m come media oraria Agglomerato Firenze Pianure interne Pianure costiere Collinare e montana suburbana rurale suburbana suburbana suburbana suburbana rurale rurale di fondo suburbana Firenze Montale Arezzo Lucca S.Croce Pisa Grosseto Chitignano Pomarance FISettignano PTMontale ARAcropoli LUCarignano PIS. Croce Coop PIPassi GRMaremma ARCasa Stabbi PIMontecerboli ** 1 ** 7 = analizzatore non attivo limite di legge: soglia di informazione 18 ug/m, come media oraria > 1 >1 1 >1 ( ** ) efficienza <9% In nessuna delle stazioni ed in nessuno degli ultimi anni è mai stato superato il limite per la soglia di allarme di µg/m, come media oraria
22 ARIA Ozono Rete regionale di monitoraggio 1 O AOT. Andamenti FISettignano PTMontale ARAcropoli LUCarignano PIS. Croce Coop PIPassi GRMaremma ARCasa Stabbi PIMontecerboli O n giorni con superamenti della media di 8 ore di 1 µg/m FISettignano PTMontale ARAcropoli LUCarignano PIS. Croce Coop PIPassi GRMaremma ARCasa Stabbi PIMontecerboli O n superamenti della soglia di informazione 18 µg/m come media oraria FISettignano PTMontale ARAcropoli LUCarignano PIS. Croce Coop PIPassi GRMaremma ARCasa Stabbi PIMontecerboli
23 ARIA Monitoraggio pollini aerodispersi 1 L'indicatore scelto per misurare l'esposizione della popolazione ai pollini è l Indice Pollinico Annuo, cioè la somma nell anno delle concentrazioni aeree giornaliere di alcuni pollini allergizzanti (numero di pollini/m di aria). Pollini Famiglie considerate BETULACEAE Betulla e Ontano COMPOSITAE Ambrosia e Artemisia CORYLACEAE Nocciolo e Carpini CUPRESSACEAE TAXACEAE Cipresso e Tasso GRAMINEAE erbe: codolina, loglio, gramigna, etc. OLEACEAE Olivo e Frassino URTICACEAE Ortica e Parietaria ARPAT ha effettuato il monitoraggio di queste particelle in continuo (gennaiodicembre 1) mediante campionatori volumetrici. Pollini (per mc di aria) Pollini Indice pollinico anno Firenze Pistoia Montecatini Terme Lido di Camaiore giorni monitorati in un anno (%) 7% 67,% 7,% 7,7% Pollini Stagione pollinica secondo Jäger * anno 1 calcolata per la stazione di monitoraggio di Firenze, risultata quella con maggiore indice pollinico: 89 particelle/m STAZIONE DI FIRENZE BETULACEAE COMPOSITAE CORYLACEAE CUPRESSACEAE TAXACEAE GRAMINEAE OLEACEAE URTICACEAE Inizio/fine stagione febbraio 6 aprile 17 maggio 1 ottobre 7 febbraio 8 aprile febbraio 7 marzo maggio 1 luglio marzo 9 giugno aprile 8 settembre indice pollinico stagionale concentrazione max P/m concentrazione max Valutazione/giorni mancanti** * ** 9 febbraio ok 9 settembre giorni 1 aprile ok 18 marzo Stagione pollinica secondo Jäger: inizia il giorno in cui si registra una conta giornaliera superiore all'1% della conta pollinica annuale, purchè non sia seguito da più di sei giorni consecutivi con conta pari a zero. Finisce quando è raggiunto il 9% della conta pollinica annuale.(jäger S., Nilsson S., Berggren B., Pessi A.M., Helander M. & Ramfjord H Trends of some airborne tree pollen in the Nordic countries and Austria, A comparison between Stockholm, Trondheim, Turku and Vienna. Grana, :171178). In alcuni giorni dell anno non è stato possibile campionare per motivi tecnici. L elaborazione relativa a Composite e Urticacee ha dunque un valore indicativo, ma non assoluto. ok giugno ok giugno ok giugno giorni Nella stazione di Firenze il maggior contributo all indice pollinico annuo è stato dato da cipresso e/o tasso (167 su 89). per approfondimenti:
24 ACQUA Acque superficiali Stato ecologico e chimico dei corpi idrici della Toscana 11 BACINO ArnO CORPO IDRICO COD ANNI ANNI Sottobacino Arno stato ecologico stato chimico Mugnone MAS17 * Chiesimone MAS Torrente Agna ()Torrente MAS11 Chiecina MAS19 * Vicano Di Pelago MAS Ciuffenna MAS Torrente Zambra Di Calci MAS Trove() MAS87 Resco MAS9 Salutio MAS99 Del Cesto MAS971 Sottobacino ArnoArno stato ecologico stato chimico Arno Sorgenti MAS1 Arno Casentinese MAS11 Arno Aretino MAS1 Arno Fiorentino MAS Arno Valdarno Superiore MAS16 Arno Valdarno Inferiore MAS18 Arno Valdarno Inferiore MAS19 Arno Pisano MAS11 ArnoFoce MAS111 Sottobacino ArnoBientina stato ecologico stato chimico Canale Rogio MAS16 * Tora MAS1 * Fossa Chiara MAS Crespina MAS6 Rio PonticelliDelle Lame MAS * Sottobacino ArnoBisenzio stato ecologico stato chimico Bisenzio Monte MAS Bisenzio Medio MAS1 Bisenzio Valle MAS16 Marina Valle MAS Fosso Reale() MAS1 * Fiumenta MAS97 Sottobacino ArnoCasentino stato ecologico stato chimico Staggia() MAS97 Archiano MAS91 Solano MAS9 Sottobacino ArnoChiana stato ecologico stato chimico Maestro Della Chiana MAS11 * Maestro Della Chiana MAS11 * Foenna Monte MAS117 Foenna Valle MAS116 Esse MAS7 Mucchia MAS8 Allacciante Rii Castiglionesi MAS1 * Parce MAS1 Ambra MAS1 Sottobacino ArnoEgola stato ecologico stato chimico Egola Monte MAS Egola Valle MAS Sottobacino ArnoElsa stato ecologico stato chimico Elsa Medio Sup MAS87 Elsa Valle Sup MAS1 * Elsa Valle Inf MAS1 * Sottobacino ArnoEra stato ecologico stato chimico Era Monte MAS17 Era Medio MAS7 Sottobacino ArnoGreve stato ecologico stato chimico Greve Monte MAS6 * Greve Valle MAS1 * Sottobacino ArnoOmbrone PT stato ecologico stato chimico Ombrone_Pt Monte MAS18 Ombrone_Pt Medio MAS19 Ombrone_Pt Valle MAS1 Stella MAS1 Bure Di San Moro MAS8 Vincio Brandeglio MAS991 Sottobacino ArnoPesa stato ecologico stato chimico Pesa Monte MAS11 * Pesa Valle MAS1 Orme MAS18 Sottobacino ArnoSieve stato ecologico stato chimico Stura MAS118 Sieve Monte Bilancino MAS119 Sieve Medio MAS1 (*) lo stato ecologico in questi casi è determinato dalla sola presenza del LimEco; mancano i parametri biologici in quanto previsti con frequenza triennale.
25 ACQUA Acque superficiali 1 BACINO Arno CORPO IDRICO COD ANNI ANNI Sottobacino ArnoSieve stato ecologico stato chimico Sieve Valle MAS11 Elsa() MAS Levisone MAS Botena MAS8 Fistona MAS916 Carza MAS9 Sottobacino ArnoUsciana stato ecologico stato chimico Pescia Di Collodi MAS19 * Pescia Di Collodi MAS1 * Nievole Monte MAS11 * Nievole Valle MAS1 * UscianaDel Terzo MAS1 UscianaDel Terzo MAS1 Emissario Bientina MAS18 Pescia Di Pescia MAS11 Borra MAS1 * Cessana MAS1a Sottobacino ArnoElsa stato ecologico stato chimico Pesciola() MAS1 Staggia MAS1 ScolmatoreRio Pietroso MAS9 Botro Imbotroni MAS98 Sottobacino ArnoEra stato ecologico stato chimico Era Valle MAS18 Garfalo MAS7 * Roglio MAS8 * Sterza() Valle MAS9 Bacini interregionali CORPO IDRICO COD ANNI Sottobacino Conca stato ecologico stato chimico Marecchia Valle MAS8 Presale MAS891 Sottobacino Fiora stato ecologico stato chimico Lente MAS9 * Fiora MAS91 Fiora MAS9 Fosso Del Cadone MAS17 Fosso Del Procchio MAS1 * Sottobacino LamoneReno stato ecologico stato chimico Lamone Valle MAS1 Reno Valle MAS9 Limentra Di Sambuca MAS9 Santerno Valle MAS96 Senio Monte MAS98 * Reno Monte MAS81 Rovigo MAS89 Diaterna Valle MAS8 Setta MAS98 Sottobacino AulellaMagra stato ecologico stato chimico Aulella Monte MAS811 Aulella Valle MAS Rosaro MAS81 Bardine MAS81 Verde MAS1 Magra Monte MAS18 Magra Medio MAS16 Magra Valle MAS17 MoriccioGordana MAS19 Taverone MAS Monia MAS Caprio MAS8 Geriola MAS8 Bagnone() MAS966 Sottobacino Tevere stato ecologico stato chimico Stridolone MAS1 Cerfone MAS86 Colle Destro MAS886 Tignana MAS97 Tevere Sorgenti MAS9 In programma dal 1 Tevere Monte MAS6 Tevere Valle MAS61 Singerna MAS6 Sovara MAS6 Astrone MAS66 Paglia MAS67A STATO ECOLOGICO STATO CHIMICO n Cattivo n Scarso n Sufficiente n Buono n Elevato n Buono n Non Buono (*) lo stato ecologico in questi casi è determinato dalla sola presenza del LimEco; mancano i parametri biologici in quanto previsti con frequenza triennale.
26 ACQUA Acque superficiali BACINO ombrone grossetano CORPO IDRICO COD ANNI ANNI Sottobacino Albegna stato ecologico stato chimico Osa Monte MAS Albegna Monte MAS Albegna Medio MAS Albegna Valle MAS6 Fosso Gattaia MAS1 Patrignone MAS Elsa MAS Fosso Sanguinaio MAS Sottobacino Arbia stato ecologico stato chimico Arbia Monte MAS8 Arbia Valle MAS9 Tressa MAS Bozzone MAS1 Stile MAS Piana MAS91 Sottobacino Bruna stato ecologico stato chimico Bruna Monte MAS8 Bruna Medio MAS9 BrunaFoce MAS Follonica MAS1 Fossa MAS1 Sovata MAS6 Carsia MAS Sottobacino Gretano stato ecologico stato chimico Gretano MAS Lanzo MAS888 Sottobacino Merse stato ecologico stato chimico Merse MAS Merse MAS1 Farma MAS Rosia MAS Fosso Serpenna MAS88 Lagonna MAS976 Feccia MAS99 Sottobacino Ombrone stato ecologico stato chimico Ombrone Senese MAS1 Ombrone Senese MAS Ombrone Grossetano MAS Ombrone Grossetano MAS6 OmbroneFoce MAS7 Melacciole MAS6 Emissario di San Rocco MAS8 Chiusella MAS91 Fosso Scheggiola MAS98 Sottobacino OrbetelloBurano stato ecologico stato chimico Fosso Del Chiarone MAS19 Fosso Del Melone Monte MAS7 * Sottobacino Orcia stato ecologico stato chimico Orcia Monte MAS Orcia Valle MAS Trasubbie MAS7 Tuoma MAS Asso MAS Onzola MAS9 Ribusieri MAS Vivo MAS86 Ente MAS887 Sucenna MAS96 BACINO SERCHIO CORPO IDRICO COD ANNI ANNI Sottobacino Serchio stato ecologico stato chimico Serchio Monte MAS1 Serchio Medio Superiore MAS Serchio Medio Inferiore MAS * Serchio Lucchese MAS99 SerchioFoce MAS7 Lima MAS11 * Limestre MAS Pizzorna MAS Turrite Di Gallicano MAS7 Serchio Di Sillano MAS818 Turrite Cava Valle MAS8 Pedogna MAS8 Scesta MAS88 Acquabianca Valle MAS96 Corfino MAS969 * Corsonna MAS97 Edron MAS97 (*) lo stato ecologico in questi casi è determinato dalla sola presenza del LimEco; mancano i parametri biologici in quanto previsti con frequenza triennale.
27 6 ACQUA Acque superficiali 1 SERCHIO E SOTTOBACINI CORPO IDRICO COD ANNI ANNI Sottobacino Serchio stato ecologico stato chimico Fegana MAS97 Sestaione MAS98 Rio Guappero MAS99 Ozzeri MAS996 BAcini TOSCANA COSTA CORPO IDRICO COD ANNI ANNI Sottobacino Cecina stato ecologico stato chimico Cecina Monte MAS68 Cecina Medio MAS7 Cecina Valle MAS71 Pavone MAS7 * Possera Valle MAS7 Botro S Marta MAS7 Botro Grande MAS7 Sterza Valle MAS76 * Fossa Camilla MAS7 * Possera Monte MAS8 Trossa Valle MAS868 Lebotra MAS918 Sellate MAS98 Sottobacino Cornia stato ecologico stato chimico Cornia Monte MAS77 Cornia Medio MAS78 Cornia Valle MAS79 * Milia Valle MAS8 Massera Valle MAS81 * Fosso Rio Merdancio Torrente Del Ritorto MAS16 MAS96 Sottobacino Fine stato ecologico stato chimico Fine Valle MAS86 * Chioma MAS * Savalano MAS6 * Sottobacino Pecora stato ecologico stato chimico Pecora Valle MAS8 * Allacciante Di Scarlino MAS9 * Pecora Monte MAS * Sottobacino Versilia stato ecologico stato chimico Burlamacca MAS1 * FrigidoSecco MAS * Serra() MAS7 Vezza MAS8 Versilia MAS9 * CamaioreLuce MAS9 * Carrione Monte MAS9 STATO ECOLOGICO n Cattivo n Scarso STATO CHIMICO n Sufficiente n Buono n Elevato n Buono n Non Buono (*) lo stato ecologico in questi casi è determinato dalla sola presenza del LimEco; mancano i parametri biologici in quanto previsti con frequenza triennale. Nel 1 si chiude il primo triennio di monitoraggio dei corpi idrici ai sensi della Direttiva Europea /6, recepita in Italia con il D.Lgs 1/6 e il DM attuativo 6/1. Per una migliore caratterizzazione della rete di monitoraggio è stato definito uno stato ecologico unico per il triennio derivante dal risultato peggiore ottenuto nei tre anni. Lo stesso è stato fatto per lo stato chimico. Il 9% dei punti monitorati risulta in uno stato ecologico buono, il 7% sufficiente e il % scarso. Le due categorie agli estremi, elevato e cattivo, raggiungono basse percentuali. Lo stato chimico, che tiene conto delle concentrazioni medie di sostanze pericolose di tab 1/A del DM 6/1, non viene calcolato sul set completo dei punti di monitoraggio: le sostanze pericolose vengono ricercate nei punti in cui l analisi del rischio ha evidenziato particolari pressioni. Questa è la ragione per cui viene rilevato su un numero di stazioni di campionamento inferiore rispetto allo stato ecologico. Nella distribuzione percentuale dello stato chimico nel triennio si ha il 6% dei punti monitorati buoni e il % non buoni per superamenti nei valori medi di alcune sostanze pericolose.
28 ACQUA Acque superficiali 7 Stato ecologico chimico corsi d acqua 1 1 Stato ecologico Stato chimico n punti monitoraggio Elevato Buono Sufficiente Scarso Cattivo Non classificabili Mai campionati Buono Non buono Stato ecologico chimico complessivo del triennio Stato ecologico Stato chimico 7,7% 7,7% 6,%,6% 8,6%,9% 6,1% 6,9% Elevato Buono Sufficiente Scarso Cattivo Non classificato Buono Non Buono Per approfondimenti:
29 8 ACQUA Acque sotterranee 1 Qualità delle acque sotterranee 1 Esiti monitoraggio 1 Superamenti SQA / VS in oltre 1/ delle stazioni Superamenti SQA / VS in meno di 1/ delle stazioni Superamenti SQA / VS per fondo naturale Non superamenti Corpo Idrico Superamenti 11AR11 Piana di Firenze, Prato, Pistoia zona Firenze triclorometano, tetracloroetilene, somma organoalogenati 11AR1 Piana Firenze, Prato, Pistoia zona Prato tetracloroetilene + tricloroetilene, triclorometano, tetracloroetilene, somma organoalogenati 11AR1 Piana Firenze, Prato, Pistoia zona Pistoia somma organoalogenati Valdarno inferiore e piana costiera pisana zona Pisa 11AR1 triclorometano, tetracloroetilene Falda profonda Valdarno inferiore e Piana costiera pisana 11AR ione ammonio zona S. Croce 11AR6 Elsa triclorometano, tetracloroetilene 1SE Alta e Media Valle del Serchio idrocarburi totali FI1 Vulcaniti di Pitigliano nitrati CT1 Costiero tra Fiume Cecina e S. Vincenzo nitrati CT1 Terrazzo di San Vincenzo nitrati CT Costiero tra Fine e Cecina nitrati CT9 Pianure Costiere Elbane conduttività 99MM1 Carbonatico di S. Maria del Giudice e dei Monti Pisani dibromoclorometano 11AR6 dibromoclorometano, bromodiclorometano, Valdarno inferiore e Piana costiera pisana tetracloroetilene + tricloroetilene, 1, dicloroetilene zona Val di Nievole, Fucecchio tricloroetilene, tetracloroetilene, somma organoalogenati 11AR8 Pianura di Lucca zona di Bientina cloruro di vinile, 1, dicloroetilene, somma organoalogenati 11AR Val di Chiana nitrati 11AR1 Val di Chiana Falda profonda nitrati 11AR1 Valdarno superiore, Arezzo e Casentino zona Valdarno superiore tetracloroetilene 11AR7 Era idrocarburi totali 1SE11 Pianura di Lucca zona Freatica e del Serchio dibromoclorometano, bromodiclorometano, triclorometano, tetracloroetilene CT Pianura del Cornia nitrati CT Pianura di Follonica triclorometano, tetracloroetilene ione ammonio, nitriti, dibromoclorometano, TN1 Versilia e Riviera Apuana bromodiclorometano, tetracloroetilene + tricloroetilene, triclorometano, tricloroetilene, tetracloroetilene, somma organoalogenati 99MM11 Carbonatico Non Metamorfico delle Alpi Apuane triclorometano, tetracloroetilene 99MM1 Carbonatico Metamorfico delle Alpi Apuane triclorometano 99MM91 Arenarie di Avanfossa della Toscana NordOrientale zona Dorsale Appenninica dibromoclorometano, bromodiclorometano 11AR Valdarno inferiore e Piana costiera pisana zona Pisa ferro, manganese, sodio, cloruri, ione ammonio, conduttività 11AR1 Valdarno inferiore e Piana costiera pisana zona S. Croce Falda profonda ferro, manganese 11AR Valdarno inferiore e Piana costiera pisana zona Empoli ferro, manganese, ione ammonio 11AR7 Cerbaie e Falda profonda del Bientina ferro, manganese 11AR11 Carbonatico di Poggio Comune solfati 1OM1 Pianura di Grosseto solfati CT Cecina ferro, cloruri, solfati, conduttività CT6 Carbonatico di Gavorrano arsenico, antimonio, solfati, triclorometano CT8 Pian D'alma cloruri, solfati, conduttività 99MM Amiata arsenico, ferro, manganese 99MM Carbonatico delle Colline Metallifere zona Le Cornate, Boccheggiano, Montemurlo arsenico, manganese, nichel, solfati 99MM91 Carbonatico del Calcare di Rosignano sodio, solfati, conduttività 11AR Valdarno superiore, Arezzo e Casentino zona Arezzo 11AR9 Pesa 1TE1 Valtiberina Toscana 99MM Montagnola Senese e Piana di Rosia 11AR Sieve 11AR8 Carbonatico di Monte Morello 11AR1 Carbonatico della Calvana 1SE Carbonatico della Val di Lima e Sinistra Serchio CT91 Carbonatico dei Monti di Campiglia 99MM1 Carbonatico delle Colline Metallifere zona Valpiana, Poggio Rocchino 99MM9 Ofiolitico di Gabbro 99MM9 Macigno della Toscana SudOccidentale 99MM91 Flisch d'ottone 99MM9 Verrucano dei Monti Pisani
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