Il bilancio consolidato negli enti locali. Stefano Pozzoli
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- Lucrezia Di Gregorio
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1 Il bilancio consolidato negli enti locali Stefano Pozzoli
2 Le funzioni e i destinatari del bilancio consolidato Caratteristica fondamentale del BC non è tratto da un'unica co.ge. tenuta per il gruppo, ma è ottenuto dalla integrazione di più bilanci il problema è amplificato nel Gruppo Ente Locale dove convivono contabilità diverse 2
3 La soluzione? 3
4 Il PCEL 4 al punto 15 Nella redazione del bilancio consolidato, l ente locale aggrega i bilanci della controllante e delle sue controllate voce per voce, sommando tra loro i corrispondenti valori dell attivo, del passivo, dell attivo netto/patrimonio netto, dei proventi e degli oneri. L allegato A riporta i prospetti che è necessario utilizzare per questa procedura e che costituisce parte integrante di questo principio. 4
5 Il PCEL 4 al punto 26 I bilanci consolidati devono essere preparati utilizzando principi contabili uniformi per operazioni e fatti simili in circostanze similari. I principi contabili ed i criteri di valutazione da adottare, comunque, devono essere quelli prevalentemente adottati dalle società partecipate e non quelli proposti dal d.lgs. 267/2000. N.B. Non necessariamente i principi contabili nazionali (OIC), eventualmente quelli internazionali (IAS/IFRS), ma non i criteri proposti dal d.lgs. 267/2000 5
6 PRINCIPIO CONTABILE APPLICATO CONCERNENTE IL BILANCIO CONSOLIDATO Allegato n. 4/4 al D.Lgs 118/2011 Il principio ex D.Lgs. 118/2011 fa una scelta diversa rispetto al PCEL 4 In sostanza regola alcuni aspetti, derivanti dalla definizione di legge, che riguardano in particolare l area di consolidamento Dà alcune indicazioni di massima su come procedere al consolidamento Per il resto rinvia ai principi OIC 6
7 In ogni caso Preventivamente...la controllante deve fare in modo che, nella contabilità di ogni impresa del gruppo: gli accadimenti siano rilevati nello stesso modo con comuni termini (omogeneità formale); siano usati gli stessi criteri di rilevazione (omogeneità sostanziale); tali criteri siano mantenuti costanti nel tempo. 7
8 Infatti, per l allegato 4 Prima dell avvio dell obbligo di redazione del bilancio consolidato l amministrazione pubblica capogruppo: comunica agli enti, alle aziende e alle società che saranno comprese nel proprio bilancio consolidato del prossimo esercizio; trasmette a ciascuno di tali enti l elenco degli enti compresi nel consolidato; impartisce le direttive necessarie per rendere possibile la predisposizione del bilancio consolidato. 8
9 LE OPERAZIONI DI CONSOLIDAMENTO 9
10 La fase di preparazione è fondamentale In sede di predisposizione delle carte di lavoro occorre fare le rettifiche necessarie per riportare ad omogeneità i criteri di valutazione Fare bene questa fase può semplificare moltissimo il lavoro successivo, perché permette di risolvere a monte molti problemi, ad esempio quello di valutazione delle partecipazioni Da molti punti di vista è fondamentale il sistema informativo utilizzato dall ente locale 10
11 Il consolidamento Non è sufficiente «aggregare» i dati ma dobbiamo operare il loro «consolidamento». Solo in tal modo si possono trasformare i valori contabili riferiti alle singole unità, in quelli del gruppo visto come un unica entità utilizzo di scritture di diverso tipo: Scritture contabili (procedura che escludiamo) Scritture extracontabili 11
12 Scritture extracontabili Si effettua utilizzando degli appositi fogli di consolidamento, dove inserire i valori di bilancio delle aziende rientranti nel consolidamento 12
13 Consolidamento delle aziende I patrimoni di due aziende sono i seguenti: ATTIVO Azienda A PASSIVO ATTIVO Azienda B PASSIVO cassa 200 deb. 100 netto 100 scorte 50 cassa 100 deb. 50 netto 100 Aziende A+B ATTIVO PASSIVO 13
14 A 200 B 150 ATTIVO SOCIETÀ A PASSIVO Partecipazioni a Cassa 100 ATTIVO SOCIETÀ A PASSIVO cassa 200 deb. 100 netto 100 Part. 100 cassa 100 deb. 100 netto
15 A 200 B 150 Partecipazioni a Cassa 100 Cassa 100 Controllante 200 Controllata
16 LA SOCIETÀ CONTROLLA IL 100% DELLA SOCIETÀ B. I PATRIMONI DELLE DUE SOCIETÀ SONO I SEGUENTI: ATTIVO SOCIETÀ A PASSIVO ATTIVO SOCIETÀ B PASSIVO Part. 100 cassa 100 deb. 100 netto 100 scorte 50 cassa 100 deb. 50 netto 100 SOCIETÀ A+B ATTIVO PASSIVO 16
17 ATTIVO Scorte 50 Cassa 200 PASSIVO Netto 100 Debiti 150 ATTIVO cassa 200 PASSIVO netto 100 INDEB. scorte 50 debiti 150 SOCIETÀ A SOCIETÀ B 100% 50% SOCIETÀ A+B 150%!!! NB 17
18 Foglio di consolidamento SOC.A SOC.B TOT. R/D R/A CONS. PARTECIP SCORTE CASSA TOT. ATT DEBITI CAP.NETTO A CAP.NETTO B TOT. PASS
19 Consolidamento delle partecipazioni la percentuale di partecipazione («p»), il costo della partecipazione iscritto nel bilancio della controllante («C»), il valore contabile del netto che è stato acquistato(«n») p N C 19
20 Consolidamento delle partecipazioni Partecipazione totalitaria Partecipazione non totalitaria quota Netto acquistata = Costo N=C p N =C quota Netto acquistata < Costo quota Netto acquistata > Costo N<C N>C p N<C p N>C 20
21 LA SOCIETÀ A CONTROLLA IL 60% DELLA SOCIETÀ B. I PATRIMONI DELLE DUE SOCIETÀ SONO I SEGUENTI: ATTIVO SOCIETÀ A PASSIVO ATTIVO SOCIETÀ B PASSIVO Part. 60 cassa 100 deb. 60 netto 100 scorte 50 cassa 100 deb. 50 netto 100 SOCIETÀ A+B ATTIVO PASSIVO 21
22 SOCIETÀ A SOCIETÀ B ATTIVO PASSIVO ATTIVO PASSIVO Part. 60 deb. 60 scorte 50 deb. 50 cassa 100 netto 100 cassa 100 netto 100 SOCIETÀ A+B ATTIVO PASSIVO cassa 200 scorte 50 deb. 110 netto 140 magg. 100 min
23 SOC.A SOC.B TOT. R/D R/A CONS. PARTECIP SCORTE CASSA TOT. ATT DEBITI CAP.NETTO A CAP.NETTO B TOT. PASS
24 Metodi di consolidamento La prassi contabile prevede i seguenti metodi: INTEGRAZIONE GLOBALE In sostituzione della voce partecipazioni vengono inseriti gli importi integrali delle attività e delle passività dell affiliata, anche nel caso in cui la società madre non detenga il 100% INTEGRAZIONE PROPORZIONALE Si inserisce, tra le attività e le passività e tra i proventi ed oneri, la quota proporzionale riferita al capitale della capogruppo nell affiliata 24
25 Quale metodo è più coerente con il nostro approccio? 25
26 Quale metodo di consolidamento? Il PCEL 4 opta per il consolidamento integrale per le partecipazioni di controllo, mentre prevede il consolidamento proporzionale nei casi di controllo congiunto L Allegato 4, che non affronta il tema del controllo congiunto, lascia aperta la possibilità di utilizzare sia il consolidamento integrale che quello proporzionale 26
27 Il valore del patrimonio netto È la quota parte del capitale, delle riserve e degli utili conseguiti dalla controllata «acquistati» dalla controllante Poiché le componenti del netto tendono per loro natura a variare nel tempo, la determinazione del suddetto valore dipende essenzialmente dalla data a cui si riferisce il calcolo... 27
28 SOC.A SOC.B TOT. IMMOBILIZZ PARTECIP SCORTE CREDITI TOT. ATT DEBITI CAP.SOC.A CAP.SOC.B RIS.A RIS. B UTILE A UTILE B 31/12-1/ UTILE B 1/8-31/ TOT. PASS R/D R/A CONS UTILE CONSOLID. 28
29 Pertanto SOCIETA A SOCIETA B Immobil. 450 Partec 560 Scorte 500 Crediti 400 Debiti 810 C.S. di A 800 Ris A 150 Utile A 150 Immobil. 430 Scorte 350 Crediti 220 Debiti 400 C.S. di B 300 Ris B 100 Utile B 200 SOCIETA A+B Immobil. 880 Scorte 850 Crediti 620 Debiti 1210 C.S. di A 800 Ris A 150 Utile A+B
30 Consolidamento delle partecipazioni Ovviamente il prezzo pagato, ovvero il costo di acquisto delle partecipazioni può essere maggiore o minore della corrispondente quota di capitale acquisito In tal modo si genera una differenza all atto del consolidamento che può essere: positiva, quando il costo è maggiore della quota di netto acquisita; negativa, quando il costo è minore della quota di netto acquisita. 30
31 Consolidamento delle partecipazioni una società «A» acquisisce l intero capitale di una società «B» pagando 120 ciò che contabilmente è valorizzato 100. Per focalizzare meglio la questione poniamo che la società «A» possegga dopo l acquisto unicamente la partecipazione in «B». Il valore può essere attribuito al valore corrente dell Attivo di B 31
32 Consolidamento delle partecipazioni 32
33 La deroga del PCEL 4, al punto 15 Nella redazione del bilancio consolidato, l ente locale aggrega i bilanci della controllante e delle sue controllate voce per voce, sommando tra loro i corrispondenti valori dell attivo, del passivo, dell attivo netto/patrimonio netto, dei proventi e degli oneri. Il metodo di aggregazione dei valori da utilizzare può fare riferimento ai valori contabili, senza attribuzione dell avviamento alle diverse attività e passività. In sostanza tutta la eventuale differenza tra costo e valore contabile sarà da considerare differenza di consolidamento 33
34 Secondo il PCEL 4 Immobili 100 Capitale Netto 120 Avviamento 20 In sostanza non si pratica la riattribuzione del fair value. I valori però devono essere ricalcolati con principi contabili omogenei. 34
35 Emersione di differenze positive Se vi è una differenza positiva, ovvero se il costo è superiore alla corrispondente quota di patrimonio netto valutata a valori correnti, questo può essere dovuto a: a) un ulteriore margine pagato in funzione di un avviamento positivo della società acquisita (goodwill), b) un premio corrisposto per specifici benefici per la società acquirente o per sinergie che otterrà il gruppo, c) All effettuazione di un cattivo affare. 35
36 Emersione di differenze positive Nel caso di differenza positiva sono possibili due comportamenti contabili alternativi: L iscrizione della differenza nella posta «differenze di consolidamento» nell attivo dello stato patrimoniale, L iscrizione della differenza nel netto a riduzione esplicita della riserva di consolidamento. 36
37 Emersione di differenze positive Nei casi in cui le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell acquisito non soddisfano le condizioni per la rilevazione del plusvalore pagato, si determina un conseguente effetto sull importo rilevato come «avviamento». Se il valore riconoscibile all immobile è 110, il restante 10 sarà classificato come avviamento. A+B Immob. 110 Cap.N. 120 Avviam 10 Totale 120 Totale
38 Emersione di differenze positive Partecipazioni non totalitarie Si ipotizzi adesso che una società A proceda all acquisto solo dell 80% delle partecipazioni che compongono il capitale della società B corrispondendo, per dette partecipazioni, un prezzo pari a 800. A Partecip. 800 Cap.S. 800 Totale i i 800 Totale 800 Impianti i i B Debiti 500 Cap. S. 200 Ris. 300 Totale Totale
39 Emersione di differenze positive Partecipazioni non totalitarie Assumiamo, infine, che il valore economico della società B alla data di acquisto sia pari a 1.000, ossia 500 in più rispetto al suo patrimonio netto contabile; detta differenza, in particolare, è da attribuire: per 200 agli impianti, che hanno un valore corrente di 1.200, rispetto al loro valore contabile di e per 300 all avviamento che viene riconosciuto alla suddetta società B. 39
40 Emersione di differenze negative Se dopo la distribuzione precedentemente esaminata permane invece una differenza negativa, cioè il costo è inferiore alla corrispondente quota di patrimonio netto, questa può essere dovuta a: una riduzione del valore derivante da un cattivo andamento economico, Dall aver effettuato un buon affare. 40
41 Emersione di differenze negative art 33 del D.Lgs.127/91 Attribuire la differenza «fondo di consolidamento per rischi e oneri futuri» nel caso sia dovuta alla previsione di risultati economici sfavorevoli attribuire la differenza a «riserva di consolidamento» negli altri casi 41
42 Emersione di differenze negative Per l OIC innanzi tutto la differenza negativa deve essere utilizzata per ridurre proporzionalmente le attività immobilizzate. Non così per il PCEL 4, che segue il principio della aggregazione a valori contabili. Se sussiste una ulteriore eccedenza negativa, questa deve essere stanziata a: «fondo di consolidamento per rischi e oneri futuri» se si prevede che la società acquistata sosterrà perdite; «riserva di consolidamento» altri casi. 42
43 Emersione di differenze negative La società «A» acquisisce l intero capitale della società «B» pagando 90 ciò che contabilmente è valorizzato 100. Se intendiamo utilizzare la riserva avremo: A+B Immob. 100 Cap.N. 90 Riserva 10 Totale 100 Totale
44 Un problema Ci possono essere casi in cui una partecipazione è significativa, in cui il comune esercita una posizione di rilievo ma che tecnicamente non è controllata ai sensi dell art del Codice Civile È il caso di Hera per il Comune di Bologna e di tanti altri casi. In questo caso come si può fare? 44
45 Il PCEL 4 al n. 25 «È ammesso il consolidamento proporzionale di quelle aziende per e quali si configuri un controllo congiunto tra più soggetti. La dimostrazione del controllo congiunto deve essere illustrata e fondarsi su situazioni di diritto o di fatto». In tal caso il PCEL 4 ammette il consolidamento proporzionale 45
46 ELIMINAZIONE PARTITE RECIPROCHE 46
47 ELIMINAZIONE PARTITE RECIPROCHE Ai fini della procedura di consolidamento, risulta necessario distinguere tra: operazioni che non hanno alcun effetto sul risultato consolidato, (valori reciproci) operazioni che influenzano l utile consolidato (utili-perdite interni). 47
48 ELIMINAZIONE PARTITE RECIPROCHE Alcuni problemi acquisti e vendite di beni, quando la società venditrice ha contabilizzato la vendita e la merce, ancora in viaggio, non è stata invece contabilizzata dalla controparte; pagamenti fatti da una società all altra la quale ancora non ha ricevuto il relativo accredito; errori materiali di fatturazione e/o contabilizzazione. 48
49 VALORI RECIPROCI Si intendono tutti quei rapporti, generati da operazioni interne al gruppo, che trovano espressi nei singoli bilanci da: 1. CREDITI E DEBITI 2. COSTI E RICAVI 1. Si devono elidere i crediti di una società con i rispettivi debiti dell altra 2. Analogamente si devono elidere i costi con i rispettivi ricavi 49
50 Dopo la cessione ad una società del gruppo le merci sono state vendute a terze economie 80 SOCIETÀ 100 SOCIETÀ 110 B A (Utile 20) (Utile 10) La società A ha conseguito un ricavo di 110, la società B ha sostenuto un costo di 80; a livello di gruppo vi è stato un profitto di 30 (20+10) 50
51 Poniamo che la controllante A acquisti merci dalla controllata B per 100 A registrerebbe nella propria contabilità: Merci c/acq. a Debiti v/b 100 B registrerebbe nella propria contabilità: Cred. v/a a Merci c/vend. 100 A livello consolidato abbiamo quindi che: 51
52 Le poste: Cred. v/a e Debiti v/b Originano crediti e debiti infra-gruppo che e devono essere trattati come precedentemente visto Le poste: Merci c/acq. e Merci c/vend. Compensandosi tra loro non alterano l utile di gruppo. L effetto a livello di Stato Patrimoniale consolidato è quindi nullo, sul foglio di consolidamento non dobbiamo operare alcun intervento 52
53 Acquirente per il gruppo CE SP Merci c/acquisto a Cassa 80 SP CE Crediti v/soc gruppo a Vendita soc gruppo 100 Venditore per il gruppo CE SP Acquisto soc gruppo a Deb v/soc gruppo 100 SP CE Cassa a Merci c/vendita 110 CE SP Merci c/acquisto a Cassa 80 Consolidato SP CE Crediti v/soc gruppo a Vendita soc gruppo 100 CE SP Acquisto soc gruppo a Deb v/soc gruppo 100 SP CE Cassa a Merci c/vendita
54 Riepilogando CE SP Merci c/acquisto a Cassa 80 SP CE Cassa a Merci c/vendita 110 Prima e dopo A B A+B Part. 100 C+R 200 Cassa 20 C+R 100 Cassa 230 C+R 200 Cassa210 Utile 10 Cred.100 Utile 20 Utile 30 Deb.v100 54
55 Attenzione. E l IVA? Nei gruppi privati l Iva ha natura solo finanziaria, sia per l acquirente che per il venditore. Non è così nel Gruppo Ente Locale, dove un credito per la partecipata contiene una quota di Iva che per l ente locale rappresenta invece un costo. Quale soluzione si può adottare? 55
56 Il PCEL 4 al punto 24 Nel caso di operazioni tra controllante e sue controllate che comportino un trattamento fiscale difforme l imposta dovrà essere considerata separatamente e non oggetto di elisione. Nel caso dell imposta sul valore aggiunto, infatti, questa dovrà rientrare come onere nel conto economico consolidato a causa della sua indetraibilità per l ente locale controllante. 56
57 L allegato 4 Nel caso di operazioni tra la controllante e le sue controllate oggetto di un difforme trattamento fiscale, l imposta non è oggetto di elisione. Ad esempio l imposta sul valore aggiunto Ad esempio, nei casi in cui risulta indetraibile, l imposta sul valore aggiunto pagata dalla capogruppo a componenti del gruppo per le quali l IVA è detraibile, non è oggetto di eliminazione e rientra tra i costi del conto economico consolidato. 57
58 Utili interni Utili generati da rapporti intervenuti tra società appartenenti al gruppo Sotto un profilo contabile si deve tenere presente che: le eliminazioni riguardanti le operazioni dell esercizio hanno come contropartita l utile; le eliminazioni inerenti esercizi precedenti rettificano invece le riserve. SP Fondo svalutazione a Diversi 40 SP a Riserve 30 CE a Svalutazione crediti 10 58
59 Le merci risultano ancora nel magazzino di una impresa del gruppo 80 Società B 100 (Utile 20) Società A Tra l acquisto da parte di B (cioè 80) e la successiva vendita a A (a 100) si è realizzato un profitto interno che dovrà essere eliminato in quanto sopravvaluta: L utile della società B Il valore del magazzino della società A 59
60 B CE SP Merci c/acquisto a Cassa 80 SP CE Crediti v/soc gruppo a Vendita soc gruppo 100 Acquisti soc gruppo a Debiti v/soc gruppo 100 A SP Merci a Merci c rim fin 100 Consolidato CE SP Merci c/acquisto a Cassa 80 SP CE Crediti v/soc gruppo a Vendita soc gruppo 100 CE Acquisti soc gruppo a Debiti v/soc gruppo 100 CE SP Merci a Merci c fim fin
61 Quindi per consolidare CE Debiti v/soc gruppo a Crediti v/soc gruppo 100 CE Vendite infragruppo a Acquisti infragruppo 100 CE SP Merci c rim fin a Merci 20 In questo modo si riduce il valore delle rimanenze in SP 61
62 E nel caso di beni ammortizzabili? Situazione più complessa dovremmo: in primo luogo, rettificare la plusvalenza interna contro il costo sostenuto per l acquisto del bene da parte della società acquirente; in secondo luogo, eliminare l ammortamento in eccesso 62
63 Poniamo che la società A possegga un impianto Costo storico 200 ammortizzato in 10 anni. La cessione avviene al sesto anno, F. amm. 120 quindi valore contabile 80 Situazione preesistente: SOCIETA A ATTIVO PASSIVO Part 100 C+R 200 Cassa 20 Imp 80 SOCIETA B ATTIVO PASSIVO Cassa 100 C+R 100 SOCIETA A+B ATTIVO PASSIVO Cassa 120 C+R 200 Imp
64 SOCIETA A ATTIVO PASSIVO Part 100 C+R 200 Cassa 120 Utile 20 Cassa 20 SOCIETA B ATTIVO PASSIVO Imp 100 C+R 100 SOCIETA A+B ATTIVO PASSIVO Cassa 140 C+R 200 Imp. 80 X Libro giornale di A SP Cassa a Diversi 100 SP Impianti 80 CE Plusvalenza 20 Libro giornale di B SP SP Impianti a Cassa 100 Scritture di consolidamento X SP SP C+R a Partecipazioni 100 CE SP Plusvalenza (utile) a Impianti 20 64
65 Poniamo che la società B stimi la residua vita utile dell impianto in ulteriori 10 anni. avremo quindi un ammortamento annuo da parte di B pari al 10% del suo costo di acquisto, contro un ammortamento consolidato pari al 10% del precedente valore contabile SOCIETA A ATTIVO PASSIVO Part 100 C+R 200 Cassa 120 SOCIETA B ATTIVO PASSIVO Imp 100 C+R 100 Cassa 20 SOCIETA A+B ATTIVO PASSIVO Cassa 140 C+R 200 Imp. 80 SOCIETA A ATTIVO PASSIVO Part 100 C+R 200 Cassa 120 SOCIETA B SOCIETA A+B ATTIVO PASSIVO ATTIVO PASSIVO Imp 90 C+R 100 Cassa 140 Cassa 40 Imp. 72 Ammort 8 ammort10 Utile 0 Utile 2 65
66 L ammortamento in eccesso (10 contro 8) deve essere rettificato Quindi: 1) Consolidamento partecipazioni: X +1 Scritture di consolidamento SP SP C+R a Partecipazioni 100 2) Eliminazione plusvalenza X +1 Scritture di consolidamento SP SP Riserve a Impianti 20 3) l anno successivo dovremo anche eliminare ammortamento in eccesso X +1 Scritture di consolidamento SP CE Impianti a Ammortamento 2 Che a sua volta dovrà essere compensato dalla riserva 66
67 X +1 Scritture di consolidamento SP SP C+R a Partecipazioni 100 SP SP Riserve (C+R) a Impianti 20 X +2 Scritture di consolidamento SP SP C+R a Partecipazioni 100 SP SP Riserve (C+R) a Impianti 18 SP CE Impianti a Ammortamento 2 X +3 Scritture di consolidamento SP SP C+R a Partecipazioni 100 SP SP Riserve (C+R) a Impianti 16 SP CE Impianti a Ammortamento 2 67
68 anno (a) valore bene in bilancio di esercizio (b) ammort.in bilancio di esercizio (c) valore bene in bilancio consolidato (d) ammort.in bilancio consolidato (e=b-d)) differ. ammort (f=b-d-f) plusval
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