Riabilitazione delle persone con. lesione midollare

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1 Riabilitazione delle persone con Dott. Ft Tatiana Bianconi lesione midollare Unità Spinale Unipolare ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda - Milano tatiana.bianconi@ospedaleniguarda.it

2 Programma delle lezioni Nozioni di epidemiologia Inquadramento clinico-diagnostico Riabilitazione in fase acuta Riabilitazione in fase di stabilizzazione Sindromi midollari Peculiarità nella rieducazione delle lesioni incomplete Riabilitazione in fase di stabilizzazione Recupero della deambulazione Concetti di idrokinesiterapia e sporterapia nelle plm CdL in Fisioterapia Statale

3 Bibliografia AAVV: La persona con lesione midollare, Carocci Ed., Roma, Bonavita J.: La riabilitazione del soggetto con mielolesione, Edizioni Masson, Milano, Bromley I.: Tetraplegia e paraplegia, guida per i terapisti della riabilitazione, Libreria Editrice Fiorentina; Firenze, Di Benedetto P., Franceschini M., Lotta S.: Riabilitazione dei traumi vertebro-midollari, Edizioni Minerva Medica; Torino, AA VV: L uomo spinale, Grafica Briantea; Milano, Minaire P.: Paraplegia e tetraplegia. Guida pratica di riabilitazione, Ed. Masson; Milano, Menarini M.: Blue book 200 risposte alla mielolesione, Milano, CdL in Fisioterapia Statale AA

4 Sistemi ad alta tecnologia Sistemi non-antropomorfi: Gait-trainer Haptic Walker G-eo System

5 Sistemi ad alta tecnologia Sistemi antropomorfi: Lokomat Autoambulator Esoscheletro Lopes

6 Rewalk Ekso Indego C-Brace

7 FES: Cos è? Tecnologia che può attivare muscoli totalmente o parzialmente paralizzati per ripristinare movimenti funzionalmente utili. Stimolazione elettrica dei muscoli privati del controllo nervoso che determina contrazione muscolare e produce un movimento utile, funzionale Gracanin et al. 1968

8 FES= Stimolazioni Elettriche Funzionali Treni (o burst) di impulsi elettrici bifasici, spesso asimmetrici, a potenziale sommatorio uguale a zero, in grado di generare una contrazione muscolare. Potenziale d azione a livello del nervo motore sul quale viene applicato.

9 Fisiopatologia di applicazione Danno del primo motoneurone (lesioni cerebrali e midollari) Assenza di lesione periferica, quindi muscolo normalmente innervato, sia sopra che sottolesionati in caso di lesione midollare Il danno in sede di lesione determina denervazione della muscolatura di competenza, quindi normalmente non stimolabile

10 FREQUENZA Circa 20 Hz > azione tetanizzante quindi una contrazione continua. Onde di tipo simil-faradico, bifasiche asimmetriche

11 Le unità motorie (lente o rapide) vengono reclutate fisiologicamente in funzione della richiesta di lavoro. Ad una maggiore richiesta corrisponde una sommazione spaziale e temporale, cioè un aumento delle unità motorie coinvolte con una frequenza maggiore. Forza e durata della contrazione variano in funzione della frequenza dei potenziali d azione e delle modificazioni indotte dall allenamento.

12 C è quindi una differenza sostanziale tra reclutamento fisiologico e con FES. Nella FES vengono reclutate tutte le UM senza che vi sia una gerarchia modulata, come avviene invece fisiologicamente. E preferibile stimolare alla minore frequenza efficace per ottenere la contrazione desiderata per un dato compito motorio.

13 LARGHEZZA DEL SINGOLO IMPULSO Nei comuni elettrostimolatori non sempre tale parametro può essere modificato. Normalmente la larghezza è compresa tra 150 e 300 µsec.

14 INTENSITA DI STIMOLAZIONE E il parametro più utilizzato per modulare la forza generata da un muscolo elettrostimolato. Ad una maggiore intensità corrisponde un maggior numero di UM. Dipende dalla distanza degli elettrodi dal substrato stimolato, dal tipo di elettrodi, dalla tollerabilità (se presente la sensibilità nelle lesioni incomplete).

15 Come si utilizza la FES? In fase riabilitativa precoce: mantenimento del trofismo di un muscolo sottolesionale normalmente innervato contrastare un muscolo antagonista iperattivo migliorare il reclutamento di un muscolo solo parzialmente sotto controllo volontario Ridurre la spasticità

16 SPORT-TERAPIA: Obiettivi Rinforzo muscolare, aumento della resistenza allo sforzo Capacità metaboliche Coordinazione Equilibrio Destrezza nell uso della carrozzina CdL in Fisioterapia Statale

17 SPORT-TERAPIA Esercizi di respirazione Sollevamenti Esercizi per gli arti superiori Esercizi per il controllo del tronco e l equilibrio CdL in Fisioterapia Statale

18 Esercizi con la palla Lanci, ricezioni Palleggi da fermo ed in movimento Tennis tavolo SPORT-TERAPIA CdL in Fisioterapia Statale

19 Tiro con l arco con la carabina con la cerbottana SPORT-TERAPIA CdL in Fisioterapia Statale

20 SPORT-TERAPIA Basket Ciclismo Pallavolo Tennis Atletica leggera Canoa Sci nordico Scherma Karate Tetrarugby,

21 L acqua come strumento riabilitativo ha lo scopo principale di associare le proprietà fisiche dei liquidi ai principi neuromotori della rieducazione, senza riprodurre ciò che viene fatto in ambiente gravitario. CdL in Fisioterapia Statale

22 LA NOSTRA PISCINA Altezza 1,30 m Temperatura di H2O C Bordo a sfioro Maniglione sommerso a 15cm dal bordo su 2 lati

23 SISTEMA MUSCOLOSCHELETRICO Lavoro muscolare Flusso sanguigno muscolare Effetto di condizionamento Carico articolare Diastasi articolare Berger, 2006; Bellew, 2006; Rietberg, 2004; Peterson, 2001; Elmstahl, 1995; Frangolias, 1996; Harrison, 1992; Templeton, 1996; Harrison, 1992

24 SISTEMA NERVOSO il dolore per innalzamento soglia la spasticità muscolare ansia l'equilibrio, la stabilità, la consapevolezza del corpo Migliorare la postura e la coordinazione afferenze esterocettive (inibizione a. propriocettiva) Bender, 2005; Epps, 2005; Kensitas, 2004; Schoendinger, 2004; Gunther, 1994; Templeton, 1996; Levine, 1994; Watanabe, 2000; Hansen, 1996

25 STATO MENTALE Mostrare il proprio corpo: Superamento -> euforia, conquista Rinuncia -> abbandono Ottenere una sensazione di benessere fisico e psicologico l autostima del dolore Aspetto socializzante e ludico Simmons, 1996; Levine, 1984; Watanabe, 2000

26 CONTROINDICAZIONI Assolute Cardiopatie cianotiche Malattie febbrili Otite cronica con perforazione del timpano Flebiti e TVP in fase acuta Infezioni cutanee Congiuntiviti Malattie infettive Ferite aperte

27 CONTROINDICAZIONI Relative Indicazione all utilizzo di ortesi di posizionamento Tracheostomia Gravi disturbi della deglutizione

28 CONTROINDICAZIONI Temporanee Infezioni cutanee (micosi, eczemi, verruche) Lesioni da pressione di 3 e 4 stadio Infezioni delle vie urinarie con fughe o presenza di catetere a permanenza Alvo neurologico non gestito

29 ATTENZIONI PARTICOLARI Funzioni fisiologiche Alterazioni della sensibilità Crisi disreflessiche Cali pressori Inalazione fortuita

30 Avviamento al nuoto? Molto di più Pratica di esercizi specifici che favoriscono: Processi di apprendimento; Reclutamento di fibre motorie; Lavoro propriocettivo e equilibrio.

31 Le tecniche di rieducazione in acqua in Approccio Sequenziale e Propedeutico Watsu Concetto Halliwick Bad Ragaz Ring Method Tecnica Duffield Task Type Training Approach

32 Indipendentemente dalla tecnica utilizzata: Acquaticità e ambientamento Galleggiamento e assetto Valutazione in acqua Modalità di ingresso

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