Esperienza soggettiva. Valutazione cognitiva. Risposta all emozione. Azione EMOZIONE. Espressioni facciali. Modificazioni corporee
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- Caterina Calo
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2 Aurora (20 mesi) è seduta per terra e piange. Dafne (22 mesi) si avvicina ad una cesta alla ricerca di qualcosa: sceglie con cura un peluche. Con l orsetto in mano si avvicina ad Aurora che sta piangendo ancora e glielo porge con delicatezza. Aurora alza lo sguardo, lo afferra e lo abbraccia. Piano piano si calma. Dafne sta in piedi di fronte a lei e la osserva con sguardo attento.
3 Valutazione cognitiva Esperienza soggettiva Risposta all emozione EMOZIONE Azione Espressioni facciali Modificazioni corporee
4 COSA SONO LE EMOZIONI Le emozioni sono esperienze complesse in cui si può distinguere un aspetto mentale di consapevolezza, delle modificazioni fisiologiche, dei comportamenti espressivi sia involontari che intenzionali. Tre funzioni: Funzione evolutiva Funzione relazionale Funzione autoregolativa Si dividono in: Emozioni primarie Emozioni secondarie
5 ESPRESSIONE DELLE EMOZIONI Le emozioni possono essere espresse su tre piani: non verbale: mimica, gesti (es. sorriso, aggrottamento della fronte) condizioni del corpo (es. impallidire, sudare, battito cardiaco) attraverso il linguaggio le emozioni possono essere comunicate (es. parole per denominare i sentimenti, intonazione).
6 LE TEORIE DELLO SVILUPPO EMOTIVO Teoria della differenziazione Teoria differenziale Teoria cognitivista delle emozioni A seconda delle teorie di riferimento gli studiosi non concordano pienamente sui tempi di comparsa delle varie emozioni o espressioni emotive.
7 LO SVILUPPO EMOTIVO NEL PRIMO ANNO Espressione emotiva Sroufe Izard Scherer Precursori neonatali del dolore e della gioia Sorpresa in risposta ad un evento inaspettato Disagio in risposta alle privazioni fisiche Rilassamento da gratificazione Trasalimento Sconforto/Dolore Disgusto 0 Interesse 0 Sorriso endogeno 0 0 Sorriso esogeno Gioia Fra i 3-6 mesi compaiono la maggior parte delle emozioni fondamentali Sorpresa Rabbia/Collera Paura Dai 7 ai 9 mesi: maggior differenziazione e consapevolezza Vergogna Timidezza Colpa Verso la fine del 1 anno è in grado di provare ed esibire gran parte delle emozioni Disprezzo Età di comparsa (in mesi) di alcune espressioni emotive secondo diversi autori
8 LO SVILUPPO EMOTIVO NEL SECONDO ANNO Emergono le emozioni secondarie Affetto per se stessi Opposizione Aggressività Sfida Esultanza Richiedono la maturazione di un sé oggettivo (18 mesi +/- 3 mesi) Fase di sperimentazione bisogno di autonomia Linguaggio verbale lo aiuta a comprendere e padroneggiare i suoi stati emotivi e a interpretare quelli degli altri
9 LO SVILUPPO EMOTIVO NEL TERZO ANNO Sviluppo empatia Emergono le emozioni valutative Maturazione sé oggettivo Capacità di paragonarsi agli standard Vergogna, colpa e/o orgoglio
10 La comprensione delle emozioni altrui 10 settimane reagiscono in modo coerente alle espressioni della madre (felicità, tristezza e rabbia) Dagli 8 mesi è in grado di interpretare alcune espressioni di incoraggiamento o di ansia della madre A 12 mesi interpreta correttamente anche le espressioni emotive che la madre assume di fronte ad un oggetto esterno. A 15 mesi sono in grado di interpretare anche il tono e agire di conseguenza 1 anno la comprensione delle emozioni altrui è tale da portare il bambino, in caso di emozioni negative, a cercare di intervenire per consolare l altro.
11 La comprensione delle emozioni altrui 2-3 anni ha consapevolezza dei propri stati emotivi 3-6 anni capisce che ci sono reazioni emotive soggettive 4-10 anni comprende sempre di più le condizioni che provocano emozioni complesse.
12 Inizia verso gli 8-9 mesi Processo molto lungo Il controllo delle emozioni Processo favorito dai progressi nello sviluppo cognitivo Pensiero simbolico Pensiero operatorio Metaconoscenza Il controllo può assumere diverse forme: Proprio corpo Dove si scarica la tensione emotiva Capacità di diluire nel tempo la reazione fino ad arrivare a posticiparla Capacità di isolare l emozione in una certa regione
13 INTELLIGENZA EMOTIVA
14 INTELLIGENZA EMOTIVA capacità di dominare le emozioni proprie e altrui e di usarle per guidare il pensiero e l azione (Salovey e Mayer, 1990) 4 abilità fondamentali: Percezione, valutazione ed espressione delle emozioni; Facilitazione emozionale del pensiero (cioè usare le emozioni per facilitare il pensiero); Comprensione e analisi delle emozioni (conoscenza emotiva); Regolazione consapevole delle emozioni che promuove la crescita emozionale e intellettiva.
15 LA COMPETENZA EMOTIVA La competenza emotiva comprende: Consapevolezza riguardo la propria condizione emotiva e saper mostrare le emozioni Capacità di riconoscere le emozioni degli altri: codificare le emozioni Utilizzo del vocabolario emotivo: saper denominare le emozioni Empatia La capacità di far fronte ad emozioni negative
16 COMPETENZA EMOTIVA Lo sviluppo di una buona competenza emotiva risulta un fattore di protezione per affrontare le tappe evolutive soprattutto le più delicate come quella dell adolescenza. Buona competenza emotiva Sviluppo migliore Psicologicamente sani Competenza sociale Buoni risultati scolastici Mancanza di competenza emotiva Tendenza ad internalizzare Tendenza ad esternalizzare
17 STILI EDUCATIVI Gottman e Goleman hanno individuato quattro stili educativi che favorirebbero o inibirebbero lo sviluppo delle competenze emozionali nei soggetti in età evolutiva: noncurante, censore, lassista e allenatore emotivo.
18 L adulto noncurante Tratta i sentimenti come poco rilevanti e minimizza le emozioni dei bambini/ragazzi Vorrebbe che le emozioni negative scomparissero in fretta
19 L adulto censore Giudica e critica le manifestazioni emotive dei bambini Enfatizza la necessità di conformarsi ad uno standard di comportamento E convinto che le emozioni negative riflettano lati negativi/deboli del carattere E convinto che le emozioni negative vengano utilizzate per manipolare gli altri.
20 L adulto lassista Accetta liberamente le manifestazioni emotive dei ragazzi Offre conforto quando il ragazzo prova sentimenti negativi, offrendo però scarse indicazioni comportamentali E permissivo, non pone limiti E convinto che, di fronte alle emozioni negative, non vi sia nient altro da fare se non accettarle passivamente Non insegna strategie per risolvere i problemi Non interagisce a livello empatico.
21 L adulto allenatore emotivo : Riesce a trascorrere del tempo con un bambino triste, arrabbiato o spaventato senza diventare impaziente di fronte all emozione anzi lo considera come un occasione di intimità E consapevole delle emozioni del bambino e dà loro un valore Non spiega al bambino quello che dovrebbe provare Utilizza i momenti emotivamente carichi per Ascoltare il bambino Empatizzare con parole tranquillizzanti Insegnare a dare un nome alle emozioni Offrire una guida per gestire le emozioni
22 E ora tocca a voi Vi vengono presentate tre situazioni, vi chiedo di pensare e discutere insieme riguardo: A quale tipologia di stile educativo potrebbe essere ricondotto l atteggiamento dell adulto? Come avreste reagito voi in quella situazione? Come sarebbe preferibile che agisse un adulto per favorire lo sviluppo di una buona competenza emotiva nel bambino?
23 Moby combina guai!
24 Che male e che spavento!
25 Aiuto i mostri!
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29 LA PAURA NEI BAMBINI Con il termine paura si identificano stati di diversa intensità emotiva che vanno da una polarità fisiologica come il timore, l apprensione, la preoccupazione, l inquietudine o l esitazione sino ad una polarità patologica come l ansia, il terrore, la fobia o il panico. La caratteristica più interessante della paura umana è che spesso il pericolo non è esterno, ma interno. Le paure infantili possono definirsi fisiologiche, quindi transitorie e tipiche di un normale sviluppo psichico.
30 Età Prima infanzia 0-3 anni Età prescolare 3-5 anni Età scolare 6-10 anni Paura -Percezione cambiamenti improvvisi -Paura dell estraneo -Forma primaria della paura di separazione -Paura di separazione -Paura del buio -Paura legate alla propria fantasia -Paura delle malattie -Paure legate alla propria fantasia -Paura della morte -Paura della scuola
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