LA DANZA DEGLI ELEMENTI! Educazione PsicoSociale al Contatto! laboratorio di movimento, ritmo e canto per bambini delle scuole d'infanzia e primarie!

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1 LA DANZA DEGLI ELEMENTI Educazione PsicoSociale al Contatto laboratorio di movimento, ritmo e canto per bambini delle scuole d'infanzia e primarie a cura di Diana Magri Lasciate tranquilli quelli che nascono Fate posto perché vivano Non gli fate trovare tutto pensato, non gli leggete lo stesso libro, lasciate che scoprano l'aurora e che diano un nome ai loro baci. Pablo Neruda

2 identità fra processi esistenziali e processi artistici Il gioco con la danza ed il suono 'allena' i muscoli del sentire e del contatto, non inspessendoli e gonfiandoli, ma SENSIBILIZZANDOLI. Secondo l'approccio psicofisiologico bioesistenzialista (A.E.P.C.I.S.) il sentimento è la parte subiettiva della risposta emozionale che, muovendosi sull'asse del piacere-dolore, sintetizza e colora i nostri vissuti, informandoci, dando forma e facendoci conoscere. E' la parte finale del processo che ci permette di rispondere alla domanda 'come mi sento' e 'come ti sento'. Il sentire è una fonte inesauribile di conoscenza. 'tesaurizzare' tale sapere significa non mandare al rogo una parte preziosa di noi. Questo significa imparare ad ascoltarsi, a riconoscersi il diritto di esistere e di sentire. La danza ed il suono sono strumento di espressione che ci può condurre in esperienze di piacere e conoscenza. Nella fase di crescita i bambini sono alle prese con la definizione di sé, della propria identità, dei propri bisogni ed esigenze e quindi con le relazioni tra pari e con l adulto. La postura e il movimento sono un veicolo di esplorazione, ricerca, espressione e comunicazione, e sono l origine su cui si fonda l organizzazione cognitiva, emotiva e relazionale dell essere umano. Il gesto, il movimento vengono prima di ogni parola e ci permettono di entrare in contatto con noi stessi e con gli altri. Negli incontri vengono utilizzati giochi come importante mezzo per far emergere l immaginazione e l esplorazione di diverse qualità di movimento nelle sue innumerevoli possibilità. Regole e rituali delle esperienze di danza, ritmo e canto sono a servizio dello sviluppo dei bambini, per alimentare e sostenere la curiosità, la presenza, il dialogo fra struttura e libertà, la memoria corporea di uno stato di integrazione. Parole chiave: gli elementi protomentali del lavoro che fondano la costruzione dell Io e del Contatto La sospensione, l attesa, la scarica del peso, la modulazione del peso, trattenere e cedere, lasciar cadere, incidere, premere, tagliare. Lo spazio dell Io e lo Spazio del Tu, lo Spazio del Gruppo, lo spazio come organizzazione ritmica, il ritmo come costruzione spaziale. Equilibrio e Disequilibro, la caduta ed il rimbalzo, l appoggio dei piedi e delle altre parti del corpo. Costruire il senso di unità dell esserci, percezione dei confini corporei, sviluppare il sentirsi, esplorare

3 e ricercare il passaggio dal movimento al gesto, i gesti e l ampliamento della gamma gestuale per un ampliamento del modo di immaginare se stessi e le proprie possibilità, sviluppo della coscienza dell Io e delle possibilità di trasmissione. Costruire il Piacere di Essere al Mondo nel senso di integrità e della percezione del limite, per lo sviluppo di un Io Stabile e Flessibile. Obiettivi Le esperienze proposte hanno l obiettivo di creare condizioni di piacere e soddisfazione così da inscriverle nel bagaglio della propria memoria, perciò si creerà un contesto in cui i bambini avranno la possibilità di sentirsi competenti, dando valore alle loro sensazioni e percezioni, ed al tempo stesso confrontarsi con il limite, trovando strategie per far fronte ai vissuti di frustrazione e difficoltà. La conquista dello spazio in relazione al proprio corpo ed agli altri attraverso il movimento, l autocontatto e l eterocontatto, alimentano la costruzione dell identità, la fiducia in se stessi, nelle proprie capacità e nei propri sentimenti. Inoltre la possibilità di sperimentarsi e costruire mappe spaziali e ritmiche supporterà possibilità espressive e comunicative, oltre che linguistiche e cognitive. Gli strumenti usati sono tutti orientati a sensibilizzare e facilitare i processi di rispecchiamento e organizzazione psicofisica, canale per il contatto con se stessi e con gli altri. Perciò s intende stimolare le capacità motorie espressive del bambino, per incentivare l esperienza del processo, in cui il dare forma agli stimoli corporei e immaginativi, attraverso le dinamiche del movimento, nasca dal sentire e dal contatto reale (per il sostegno allo sviluppo del Vero Se per dirla con Khout). Attraverso questo lavoro si vuole agire in modo diretto sulla promozione di un pensiero sociale che supporti la presa di coscienza del proprio sentire e di quello altrui, l interdipendenza e la possibilità di restare in contatto con gli altri, l inclusione (di parti di sé in primis) al posto dell esclusione, il comprendere al posto del capire, la struttura e la regola come mezzo e non come fine, l esperienza come strumento di conoscenza, il rapporto fra individuo e contesto. Chi scrive è fortemente convinta che questi principi possono

4 essere trasmessi fin da piccolissimi, tenendo conto del diverso livello di sviluppo psicologico e quindi delle differenti necessità dei bambini. Metodologia Il percorso si fonda su una lettura dell approccio Psicofisiologico Bioesistenzialista (prof. V. Ruggieri, A.E.P.C.I.S.; La Sapienza, Roma) e si sviluppa sulle possibilità motorie dei bambini, tenendo in considerazione le tappe evolutive. Il laboratorio si articolerà focalizzandosi su tre livelli nella costruzione ed esplorazione di: - primo spazio, definizione dei confini corporei: io sono il mio corpo; - spazio personale, il mio spazio di protezione e libertà; - spazio relazionale e di gruppo, sto con gli altri e mi muovo con e nel gruppo e utilizzerà i principi basilari del movimento e del suono: imitazione, direzione, pieno e vuoto, creazione degli spazi. Il percorso è guidato da una cornice narrativa che ci condurrà all interno di un viaggio fantastico nei Paesi dei Quattro Elementi: Aria, Acqua, Terra e Fuoco. Verranno utilizzate esperienze provenienti dal background della danza contemporanea, della contact improvisation, delle danze popolari, dello yoga. Inoltre saranno presenti in modo integrato esperienze di voce, canto e ritmo, indissolubilmente legate all esperienza del movimento che il bambino, fin dalla nascita, esplora. Si attingerà da un repertorio di canti tradizionali del mondo (africani, afrocubani, sefarditi etc) e di canzoni per l infanzia del M Tullio Visioli. Negli incontri del laboratorio verranno proposti vari strumenti, in grado di sviluppare l approccio al movimento ed ai suoi principi: tecniche d improvvisazione e ricerca (esplorazione dello spazio, del peso, delle qualità di movimento, dell ascolto di gruppo); giochi che sviluppano la consapevolezza corporea e sensoriale (giochi immaginativi, sensoriali e tradizionali); l uso di oggetti per guidare l immaginario. Gli elementi strutturali degli incontri:

5 1) Spazio e Confini: uno spazio stabile cui fare riferimento; una creazione realizzata dai bambini che segnerà lo spazio personale di ognuno, il primo segno costante della loro presenza nel gruppo, il piacere dell essere ricordati e di avere diritto ad uno spazio, tutti temi fondamentali per la formazione dell identità e il sentimento del diritto di essere al mondo. A questo si uniranno diverse possibilità di trasformare lo spazio, in gruppo e del gruppo, a seconda del Paese in cui saremo. A questi elementi si unirà uno spazio periodico: il mezzo di trasporto con cui viaggiare da un paese ad un alto, che sarà costituito da un tappeto magico capace di trasformarsi a seconda delle necessità. 2) Materiali: si adotteranno diversi oggetti per stimolare la creazione del movimento e del ritmo (cerchi, corde, cucchiai, carte, teli, etc). In alcuni incontri si prevede l uso di materiali da disegno, colori o creta. Questi sono utilizzati con lo scopo di creare lo spazio in un modo che sia visibile, tangibile e permanente, in quanto è sempre tutto il corpo che partecipa ad un dipinto ed al contempo il dipinto, o la creta, mantengono e custodiscono le tracce del movimento. Musiche per l infanzia (Orff ad esempio) ed esperienze di suono con vari strumenti, con la voce e con il corpo supporteranno il percorso. Spesso sarà presente l uso del tamburo come elemento di sfondo per dare forma ad un ritmo contenitivo del gruppo oppure come elemento di figura in cui ogni bambino potrà avere un suo spazio per far emergere il suono del proprio movimento. Infine verranno utilizzati materiali di riciclo (cartoncini, rotoli, riso etc) per la creazione di piccoli strumenti. 3) Rituali, filastrocche e storie: filastrocche scritte ad hoc, racconti, giochi propedeutici, ritmo e canto per creare le condizioni di gioco e fornire una base costante e dei riferimenti in cui i bambini hanno piacere nel ritrovarsi. Il canale centrale di questo lavoro è, in ogni momento, la relazione, attraverso cui vengono trasmesse e veicolate le esperienze proposte. La struttura servirà a creare lo spazio, dunque, per accogliere le tematiche emergenti dal gruppo, adattando, individuando e creando dei giochi che possano rispondere alla lettura delle domande implicite nel contatto con i bambini. Questo fa, del lavoro proposto, un percorso al tempo stesso strutturato e unico, artigianale, sartoriale, perché rispondente al contesto ed alle individualità che formano il gruppo.

6 COSTI E MODALITA Il percorso prevede 24 incontri della durata di 45/60 minuti (a seconda della fascia di età dei bambini), una volta a settimana. La conclusione del laboratorio potrà svolgersi, in accordo con insegnanti, bambini e genitori, con una lezione dimostrativa oppure con la proiezione di materiale video e fotografico raccolto durante il percorso, previa autorizzazione dei genitori. Il costo del progetto è di 160 euro totali a bambino + 10 euro per materiali una tantum, iva esclusa. E possibile svolgere degli incontri pomeridiani extra di danza insieme genitori-figli, al costo di 25 euro ad incontro.

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9 dott.ssa Diana Magri psicologa, danzatrice, esperta in artiterapie ad orientamento psicofisiologico integrato; perfezionamento professionale presso Neuropsichiatria Infantile A.S.L. Napoli 1 distr. 27. Accanto all attività privata e a quella artistica, conduce gruppi di sostegno allo sviluppo, alla genitorialità, per adulti, disabili, operatori sociali, insegnanti. Collabora con diverse cooperative e Associazioni fra Roma e Napoli (Patatrac, Folias, Ricreazione, Ad Alta Voce, Dedalus, Mus-e onlus, Le Kassandre, Matrix, Asilo nel Bosco etc), lavorando in diversi contesti che si occupano d infanzia e genitorialità. Dal 2011 scrive e conduce i progetti Un Villaggio a Forma di Creta e La Danza degli Elementi per le scuole d infanzia e elementari e In-Con-Tra, percorso di sostegno alla genitorialità rivolto a genitori e figli / dianamagri.com diana.magri@libero.it

10 ASSOCIAZIONE CULTURALE Questo piccolo mito della Nuova Guinea rappresenta un idea centrale attorno alla quale si sviluppa il lavoro dell associazione: la creazione di ciò che è commestibile e nutriente, l assimilazione, l interiorizzazione e la trasformazione, partono dalla frammentazione, in un andamento circolare di scomposizione e rinascita. Questi processi vitali sono la base della formazione dell Io, del gioco e della crescita, per un bambino come per l adulto. Così come la coltivazione di piante e tuberi anche tali fenomeni circolari di attesa, frammentazione, creazione, ricomposizione, hanno bisogno di un tempo e di uno spazio rispettosi e giusti, dove per giusti s intende possibili e necessari per la stagione della persona, della sua materia, delle sue risorse. Ogni attività proposta parte dall idea fondamentale che lo spazio di esperienza non debba proporre forme precoci e predisposte cui adeguarsi, ma creare le condizioni necessarie per condurre la persona a sentire ed esplorare il proprio sentire, dando valore a questo ed alle forme che da questo nascono. Finalità dema è il nome di una divinità, un antenato primordiale, che viene sconfitto e ucciso: dai suoi frammenti nasceranno piante e vegetali commestibili. l Associazione ha per finalità la promozione del gioco e di condizioni ed esperienze di integrazione psicofisica del singolo e dei gruppi, del bambino e dell adulto, la promozione dell'incontro intergenerazionale, la promozione di produzioni artistiche, di una pedagogia della competenza, attraverso la consulenze cliniche, laboratori psicoeducativi e di arteterapia, il gioco nelle sue diverse espressioni creative (pittura, creta, danza, canto, video, fotografia) con particolare attenzione al rispetto delle fasi di sviluppo della persona ed al contesto sociale in cui interviene. Attività: dal 2013 l associazione propone Laboratori e percorsi psicoeducativi di pittura, creta, danza, canto, musica, teatro, scrittura, poesia Atelier Bosco Dentro dedicato alla pratica del gioco del dipingere sperimentato da Arno Stern Consulenze Psicologiche e percorsi di Arteterapia ad orientamento psicofisiologico bioesistenzilista (A.E.P.C.I.S.)

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