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2 è un progetto del Comitato Olimpico Nazionale Italiano realizzato a cura di Promozione dello Sport Realizzazione progetto editoriale Testi Percorsi educativi Guida tecnica Illustrazioni Progetto grafico Stampa Sale in Zucca snc - Innovation for kids Borgo Serena, Parma info@saleinzucca.it Coni - Ufficio Promozione dello Sport Segreteria Alessia Anticoli, Maria Pia Montefusco, Sonia Porcu, Giorgia Raco Cristina Allodi, Cristina Musi, Francesco Ballarini Monica Magnani* Cinzia Delisi, Fabrizio Pellegrini, Roberto Pentrella, Franco Pistecchia, Lorella Saccuman, Elio Volta, Lorenzo Zoccante Fogliazza Grafiche Verona Communicare *Pedagogista Clinico, Counselor Professionale, Direttore ANPEC Emilia Romagna

3 L Olimpismo è una filosofia di vita, che esalta in un insieme armonico le qualità del corpo, la volontà e lo spirito. Nell associare lo sport alla cultura ed all educazione, l Olimpismo si propone di creare uno stile di vita basato sulla gioia dello sforzo, sul valore educativo del buon esempio e sul rispetto dei principi etici fondamentali universali. Comitato Olimpico Internazionale Principi della Carta Olimpica Lo sport è qualsiasi forma di attività fisica che contribuisce alla forma fisica, al benessere mentale e all integrazione sociale che comprende il gioco, le attività ricreative, gli sport spontanei organizzati o competitivi e gli sport indigeni. Lo sport comporta regole, consuetudini e talvolta la competizione. Il gioco, specie tra bambini, è qualsiasi tipo di attività fisica che sia divertente e partecipativa. È spesso non organizzato e non guidato da adulti. Le attività ricreative sono più organizzate del gioco e generalmente comportano attività fisiche di svago. Il gioco, le attività ricreative e lo sport sono tutte attività scelte liberamente intraprese a scopo di divertimento. Unicef Sport Attività e Gioco Per ogni bambino Salute, Scuola, Uguaglianza, Protezione

4 indice Introduzione 4 IL PROGETTO 7 Il Coni: il perché del progetto 7 Filosofia di base: educare attraverso lo sport 8 I protagonisti: i ragazzi e l insegnante 9 I supporti didattici 10 I CONCETTI CHIAVE 11 La classe è la squadra 11 Gioco e confronto come motivazioni al movimento 11 Essere tutti protagonisti: nessuno escluso 12 Il valore del singolo: ognuno è qualcuno 13 La regia educativa dell insegnante 14 SPUNTI E PROPOSTE DI ATTIVITÀ 15 Attività e conoscenze 15 Attività e apprendimento di abilità 16 I nuovi Giochi della Gioventù 17 Esempi di attività educative 17 Abilità atletiche 19 Proposte pratiche per l apprendimento di corse e salti attraverso esercizi di saltelli e balzi 19 Variazioni di ampiezze e frequenze nella corsa 24 Dalla ricerca dell arto più potente a semplici tecniche di salto in alto 26 Dalla ricerca dell arto più potente a semplici tecniche di salto in lungo 28 Giochi con l AGS 30

5 Abilità ginnico espressive 31 Proposte pratiche per l apprendimento delle abilità ginnico espressive 31 Abilità dei giochi con la palla 48 Proposte pratiche per l apprendimento della abilità dei giochi di squadra 48 LE EDUCAZIONI CORRELATE 59 Educare all autostima 60 Educare all emozione e all affettività 63 Educare al corretto comportamento alimentare 66 Educare al rispetto e alla cura del proprio corpo 69 Educare alla socialità 71 Educare alla parità tra i generi 74 Educare alla dimensione cognitiva 77 Educare all ambiente 80 APPENDICE SULL EDUCAZIONE ALIMENTARE 83 Alcune tracce utili nell affrontare il tema dell educazione alimentare 84 LO SPORT E L UNICEF: UN AMICIZIA NATA SUL CAMPO 88 La storia 90 Lo sport in scatola 91 Vittorie sul campo 92

6 introduzione Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano è riconosciuto come Ente pubblico dal legislatore con D.L. 242/99 e dal Comitato Olimpico Internazionale in base ai principi della Carta Olimpica. Ha come compiti statutari l organizzazione, la regolamentazione e la tutela dello sport sul territorio nazionale, l organizzazione della rappresentativa nazionale per la partecipazione ai Giochi Olimpici estivi ed invernali e la diffusione dello sport di base. Mentre siamo tutti consapevoli della consistenza delle attività sportive di vertice grazie ai media che danno grande visibilità alle massime manifestazioni internazionali (Giochi Olimpici, campionati mondiali ed europei), minore visibilità hanno la consistenza del movimento sportivo e le attività riferite alla pratica sportiva di base ed alle molteplici opportunità e tipologie di offerta proposte dagli organismi che compongono il sistema sportivo italiano e che sono coordinati dal Coni: Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva, Associazioni Benemerite. I ripetuti allarmi che provengono dalla comunità internazionale e scientifica (ONU, UNESCO, WHO, UE) evidenziano la necessità di interventi educativi e formativi che incidano sugli stili di vita dei giovani, che nell attuale società mostrano un allarmante sedentarietà, spesso causa di gravi patologie, indicando nel movimento e nella pratica motoria e sportiva uno strumento di grande valenza ed efficacia. A tale proposito si ricorda l indizione del 2004 come l anno europeo dell educazione attraverso lo sport ed il 2005 l anno internazionale dell educazione fisica. Il Coni ha fatto proprie tali sollecitazioni, individuando nel potenziamento di attività e cultura sportiva l obiettivo strategico che intende perseguire attraverso i propri programmi di 4 Guida per l insegnante

7 promozione dello sport che diffonde su tutto il territorio nazionale attraverso i propri Comitati territoriali che operano in sinergia con tutti gli organismi sportivi presenti sul territorio. Tema centrale e fondante dei nuovi programmi è la piena realizzazione dell ideale olimpico dello sport inteso come strumento al servizio del corretto e bilanciato sviluppo della persona; e la scuola dell obbligo è l ambito prevalente al quale tali programmi si riferiscono. I Giochi della Gioventù propongono in questo contesto un offerta sportiva totalmente innovativa, ovvero svincolata dalla caratteristica specifica di una particolare disciplina e non finalizzata all individuazione dei migliori. Elemento fondante è invece quello dell inclusione, della socializzazione, del gioco di squadra (nessuno escluso), del rispetto, del valore di ciascuno nell ambito di una comunità (la classe) che si identifica con la squadra sportiva, ma anche con una struttura sociale dentro la quale impara a relazionarsi. Il migliore affiatamento derivante dall essere una squadra auspichiamo sfoci in un modo diverso di vivere la giornata scolastica, di sostenersi a vicenda nei percorsi di apprendimento, di trovare spunti e correlazioni con le materie curricolari. Il lavoro degli insegnanti, svolto con continuità nel corso dell anno scolastico e non come partecipazione occasionale alle sole feste finali, contribuisce a formare una popolazione sana non solo nel fisico ma anche nello spirito, un investimento di valore che trova continuità, ampliamento e valorizzazione nelle proposte coerenti e mirate delle società sportive riconosciute dal Coni che operano in maniera capillare sul territorio. Giovanni Petrucci 5

8 6 Guida per l insegnante

9 Il progetto Il CONI: il perché del progetto Con il progetto dei Giochi della Gioventù il Coni intende recuperare i valori di aggregazione, divertimento e gioco, che hanno decretato in passato il successo di questa manifestazione. Certo, la scuola è cambiata, è cambiata la società e sono mutati gli interessi dei giovani, ma non è mutata la necessità di educare a vivere in un mondo complesso fatto di piccole e grandi sfide, per superare le quali sono necessari allenamento e lavoro di squadra, che lo sport, da sempre, è in grado di insegnare. Negli ultimi anni, inoltre, il mondo scientifico ha dato l allarme: i giovani si muovono troppo poco, conducono una vita sedentaria che, unita ad abitudini alimentari scorrette, può portare a gravi danni per la salute. In questi tempi, poi, diventa sempre più necessario un recupero dei valori comportamentali e di relazione tra i giovani. L attività fisica, dunque, diventa un mezzo indispensabile per recuperare un rapporto sereno con il proprio corpo, sviluppandone appieno le potenzialità, con se stessi e con gli altri, mettendo in pratica un concetto di benessere lontano dai falsi miti della perfezione, della competizione fine a se stessa, ma vicino alle reali esigenze dei giovani. A integrazione delle attuali proposte di attività sportiva fuori e dentro la scuola, i Giochi della Gioventù offrono un percorso annuale che propone occasioni di partecipazione per tutti e che è in grado di avvicinare anche i meno attivi e interessati alla pratica sportiva. 7

10 Filosofia di base: educare attraverso lo sport nota bene importante Lo sport permette anzitutto di conoscere se stessi, i propri limiti e le proprie paure per tentare di superarle; praticando sport ci si mette in gioco, relazionandosi con gli altri, compagni di squadra e avversari, per porsi dei traguardi e impegnarsi a raggiungerli, ciascuno secondo le proprie capacità ed inclinazioni. Per questo, attraverso lo sport, è possibile non solo educare a corretti stili di vita (benessere, sana alimentazione), ma anche trasmettere il rispetto per tutto ciò che ci circonda (persone, cose, ambiente naturale); è possibile inoltre educare alla relazione e alla socialità attraverso il gruppo-squadra, in cui tutti hanno un ruolo preciso e possono dare un contributo condividendone le regole sociali. I Giochi della Gioventù, dunque, propongono un vero e proprio percorso di crescita evolutiva. Per questo, oggi, ai Giochi Sportivi Studenteschi, strutturati con le regole proprie delle discipline sportive (che si basano sull inserimento dello sport agonistico all interno della scuola mediante un impegno pomeridiano degli studenti), si affiancano i Giochi della Gioventù, che coinvolgono tutti i ragazzi, tutta la classe, indipendentemente dalle capacità dei singoli e durante le ore di lezione. Se la classe, attraverso l insegnante, aderisce, tutti devono partecipare, nessuno escluso. Quindi, mentre i Giochi Sportivi Studenteschi interessano solo i ragazzi che scelgono di fare sport perché in possesso delle caratteristiche necessarie, I Giochi della Gioventù, al contrario, propongono attività ludico motorie come contrasto principale alla sedentarietà, svolte durante le ore curricolari nelle quali l insegnante di Educazione Fisica lavorerà con i ragazzi sulle diverse abilità base di qualsiasi pratica sportiva. L insegnante, tuttavia, avrà a sua disposizione delle leve in grado di agire sui ragazzi che, innanzi tutto, saranno e si sentiranno protagonisti, 8 Guida per l insegnante

11 anche attraverso la risonanza che l iniziativa avrà sui media locali e nazionali; non solo ma saranno distribuiti oggetti promozionali (magliette, cappellini, zaini, ecc.) notoriamente molto graditi, volti a creare quel tipico affiatamento da senso di appartenenza prima di tutto alla squadra-classe, in secondo luogo a qualcosa di più grande, a livello nazionale, un movimento nel senso più ampio del termine. I protagonisti: i ragazzi e l insegnante il progetto I protagonisti dei Giochi della Gioventù sono i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado guidati dagli insegnanti di educazione fisica, che li coinvolgono in attività di gioco e di competizione accessibili a tutti. Saranno gli insegnanti ad avere il compito di trasmettere agli allievi i veri valori dello sport, il suo significato più profondo che, oggi, sembra andato perduto. Dovranno appassionarli al movimento. L insegnante tuttavia, aderisce ad un progetto che ha una sua particolare struttura sviluppata dal Coni nazionale che ne ha definito i contenuti, le linee strategiche fondamentali, che ha individuato il meccanismo organizzativo più adeguato, coinvolgendo i comitati Coni territoriali per gli aspetti operativi: l organizzazione e il coordinamento a livello locale coi singoli istituti scolastici che aderiscono all iniziativa, ma anche con gli enti e le aziende eventualmente interessate a partecipare a un progetto di ampio respiro e di notevole valore culturale. Il Coni nazionale, inoltre, fornisce ai vari comitati tutto il materiale promozionale e didattico, sia rivolto agli insegnanti sia rivolto ai ragazzi che, come abbiamo accennato, fa da leva al progetto. I ragazzi inoltre sono anche i protagonisti, con la classe e il loro insegnante, della festa provinciale e di tutte le evidenze sui mass media. 9

12 I supporti didattici Per aiutare gli insegnanti in questo percorso educativo, sono stati realizzati alcuni strumenti di supporto: Un fumetto per i ragazzi Per dialogare con i ragazzi in un modo a loro congeniale e soprattutto il meno didattico possibile, è stata scelta una storia a fumetti che in maniera sintetica, ironica e realistica cerca di far passare quelli che sono i concetti fondamentali dei Giochi della Gioventù. Il fumetto è stato costruito in un modo abbastanza insolito da un team composto da una sceneggiatrice, un illustratore e da un pedagogista clinico esperto nella formazione degli insegnanti. Una guida didattica Oltre a riassumere i principi fondamentali e la filosofia del progetto, la guida mette in luce i concetti chiave sui quali il progetto si fonda: l importanza e il valore del movimento, il valore del singolo e delle differenze, l identificazione tra classe e squadra, il ruolo fondamentale dell insegnante. La guida propone, inoltre, dei percorsi di educazione alimentare, ambientale e affettiva correlati all educazione motoria, per una formazione globale della persona, e alcuni suggerimenti per l organizzazione dei percorsi delle attività di gioco. Sulla guida, infine, vengono offerti degli spunti per intraprendere attività interdisciplinari con gli insegnanti delle altre materie. 10 Guida per l insegnante

13 I concetti chiave I concetti chiave attorno ai quali ruota il progetto non sono regole definite ma principi fondanti che aiutano a recuperare la dimensione educativa dell attività motoria, che per sua natura coinvolge la persona nella sua totalità. Lo sport, infatti, permette a chi lo pratica di acquisire corretti stili di vita e di intraprendere un percorso di crescita attraverso il gioco, l entusiasmo e la condivisione. La classe è la squadra La classe e la squadra sono realtà simili, non solo perché entrambe composte da un insieme casuale di persone che tendono però ad un fine comune, ma anche perché in entrambe, per funzionare bene, si devono creare equilibri tra le capacità dei singoli e le dinamiche relazionali del gruppo. Ci può essere il campione che fa la differenza, ma la continuità dei risultati deriva dalla collaborazione di tutti. L equivalenza tra la classe e la squadra è il concetto fondamentale su cui si basa l intero progetto dei Giochi della Gioventù: ognuno ha un suo ruolo definito in base alle capacità e ai desideri, ognuno ha dei punti su cui migliorare e su cui collaborare con gli altri per ottenere il miglior risultato. Gioco e confronto come motivazioni al movimento L attività sportiva deve rimanere prima di tutto un divertimento, un bel modo per stare insieme e giocare: per questo è importante che gli alunni possano avere un ruolo attivo nella scelta delle attività da realizzare insieme e sappiano di essere valutati in base all impegno e ai progressi compiuti, non in base ai risultati ottenuti. L attività sportiva prevede per sua natura il confronto con gli altri, ma questo deve avvenire all interno di un clima positivo che inviti a valutare con serenità i limiti e i punti di forza in un percorso di crescita e miglioramento di sé. nota bene importante importante 11

14 Essere tutti protagonisti: nessuno escluso Il termine protagonista, prima ancora di indicare l attore principale, indica colui che spicca in una determinata situazione, colui che combatte in prima fila, portando su di sé non solo un maggior carico di gloria ma soprattutto maggiori responsabilità nei confronti dei compagni: io sono protagonista perché io sono il focus, mi metto in gioco ; una visione assai lontana dal facile concetto di protagonismo legato più che altro all apparire, che invece equivale a dire: io riesco a mettermi in mostra e solo per questo valgo, cioè vale chi appare, ha successo chi riesce ad apparire. nota bene Ai Giochi della Gioventù sono tutti protagonisti perché tutti devono partecipare. In un contesto educativo occorre trasmettere il concetto che tutti devono essere protagonisti, cioè che ciascuno ha qualcosa da offrire agli altri: «io do il meglio di me, ma non lo do solo per me stesso, ma lo metto a disposizione della squadra per la costruzione di un progetto comune dal quale nessuno deve rimanere escluso». Il singolo contribuisce al risultato della classe, ma il risultato è di tutti. Proprio per questo le classifiche dei Giochi della Gioventù sono studiate in modo da tener conto dei risultati della classe e utilizzano parametri che consentono di confrontare tra loro i risultati delle singole classi, prescindendo dal numero dei componenti e dalle diverse abilità. 12 Guida per l insegnante

15 Il valore del singolo: ognuno è qualcuno La personalità di un individuo è una realtà complessa, composta di elementi cognitivi, emozionali e biologici determinata in parte da fattori genetici, in parte dall ambiente in cui vive e agisce. La sequenza in cui si sviluppano i vari elementi della personalità è nota, variano invece da persona a persona i tempi e i modi, e questa variabilità sta alla base dell unicità di ciascun individuo. L unicità dell individuo può essere problematica, qualora si colga soltanto o principalmente l aspetto della diversità, mentre si trasforma in valore quando viene colta come contributo unico e irripetibile che ciascuno può offrire agli altri. Compito dell educazione, e dell educazione sportiva in particolare, è contribuire allo sviluppo globale della personalità per promuovere tutte le sue dimensioni e realizzare il massimo delle sue potenzialità. Diversamente abili, così si chiamano oggi quelli che un tempo venivano detti handicappati; non è solo un vezzo linguistico: è il tentativo di capovolgere, a cominciare dalle parole, il punto di vista dal quale si guardano e si giudicano gli altri. Dobbiamo tutti imparare a cogliere in una persona non i limiti, ciò che non sa fare, ma le peculiarità, ciò che sa fare, il contributo unico che solo lui può dare agli altri. In realtà siamo tutti diversamente abili, capaci di fare cose diverse e di affrontare in modo diverso la stessa situazione. nota bene i concetti chiave 13

16 La regia educativa dell insegnante L insegnante di educazione fisica può esprimere al meglio il suo ruolo tenendo presente che è importante: 1. Essere consapevole di insegnare qualcosa a qualcuno: ciò che si dice e si fa incide sulla vita di una persona unica e determinata. 2. Porsi in relazione d aiuto asimmetrico e responsabile: l insegnante è diverso dall alunno per ruolo, età, competenze, ma fa di tutto per rispondere ai suoi bisogni che giudica importanti. 3. Motivare gli allievi: attribuire un senso e un importanza a tutto ciò che ciascuno fa, non solo ai risultati finali. 4. Contribuire alla costruzione dell autostima delle persone: gli alunni hanno bisogno di qualcuno che mostri loro quanto valgono con giudizi equilibrati e positivi. 5. Comprendere le relazioni interpersonali tra gli allievi: per ottenere i migliori risultati, sportivi ed educativi, la classe-squadra deve essere coesa e solidale, fatta di amici pronti ad aiutarsi, non di rivali. 6. Considerare sia i bisogni individuali sia quelli del gruppo: perché, una volta formato, il gruppo, pur composto di singoli, ha le sue particolari esigenze. 14 Guida per l insegnante

17 Spunti e proposte di attività Attività e conoscenze Parlare di conoscenze in ambito motorio costituisce una decisa apertura verso una concezione personalistica dell educazione motoria, fisica e sportiva. L apprendimento delle conoscenze in ambito motorio è un processo che si verifica quando gli alunni vengono messi in condizione di sapere sempre cosa, come, quando e perché si pratica una determinata attività piuttosto che un altra. Si tratta di un traguardo educativo al quale si perviene attraverso un approccio pluridimensionale, cioè costantemente attento agli aspetti cognitivi, emotivi e sociali, oltre che motori. Promuovere le conoscenze in ambito motorio significa quindi conferire alle attività motorie una valenza formativa sul piano educativo più generale. L insegnante deve promuovere la partecipazione consapevole e critica dei suoi alunni, attraverso una comunicazione efficace, in cui ogni proposta operativa comprenda spiegazioni, feedback e interazioni verbali, che integrino i significati delle esperienze motorie vissute, in un clima di profonda e reciproca empatia. Si creeranno così le condizioni che consentiranno ai ragazzi di acquisire sistematicamente tutte quelle informazioni che danno un senso a ciò che si apprende. L alunno diventerà competente non quando saprà fare, ma soprattutto quando saprà in quanti modi e in quali situazioni potrà utilizzare ciò che ha appreso in quanto frutto di un agire consapevole. L archivio personale delle esperienze acquisite è il luogo nel quale esse vengono interiorizzate, rielaborate, interpretate, confrontate e associate tra loro sia in forma logica (causa/effetto, spazio/tempo) che analogica (etica, valori, simboli); e in queste due forme esse saranno trasferibili nei diversi campi di conoscenze e di esperienze, lungo l arco di tutta la vita. 15

18 Attività e apprendimento di abilità nota bene L educazione motoria, fisica e sportiva deve favorire l acquisizione di un ricco bagaglio di abilità sportive. Ciascuno dovrebbe perciò acquisire abilità sufficienti per praticare in maniera efficace diverse attività motorie e per continuare ad apprendere, nel tempo, ulteriori abilità da utilizzare vantaggiosamente nella vita quotidiana. Dagli schemi motori, infatti, si generano le abilità motorie che, se affinate e perfezionate attraverso la costanza, consentono di partecipare e di poter poi accedere a livelli più elevati di prestazione motoria. L apprendimento, il consolidamento e la disponibilità delle abilità motorie necessitano della capacità di utilizzare informazioni di tipo cognitivo, per comprendere le caratteristiche delle azioni e dei processi di anticipazione, allo scopo di renderne efficace l esecuzione. Il passaggio da attività che richiedono l uso di abilità motorie generali ad attività che richiedono l uso di abilità specifiche va oltre l aspetto della pura e semplice esecuzione motoria. Diventano difatti necessarie le conoscenze di base (ad esempio sapere quando e come usare le abilità apprese); così come la conoscenza di regole e strategie connesse, ad esempio, al contesto di un gioco di squadra. Per programmare e realizzare attività volte all insegnamento delle abilità motorie, oltre alla conoscenza delle relative metodologie e procedure didattiche, l insegnante dovrà considerare: la quantità, la qualità e le modalità di comunicazione delle informazioni da fornire agli alunni nella presentazione del compito di apprendimento; la quantità, la qualità e la tipologia delle esercitazioni da proporre (quanto fare, cosa e come); la distribuzione e l organizzazione temporale delle proposte (quando fare, cosa e perché); 16 Guida per l insegnante

19 il feedback e le istruzioni per il riconoscimento e la correzione degli errori (cosa osservare, quando e come). È inoltre fondamentale fare leva sulle motivazioni che spingono i ragazzi allo svolgimento di un attività motoria quali il gioco, l agonismo, l affiliazione, il successo. I nuovi Giochi della Gioventù Con i nuovi Giochi il Coni si rinnova e si ritrova nelle attività quotidiane che tanti insegnanti di educazione fisica svolgono nelle loro scuole, nelle loro classi, con i loro ragazzi, nessuno escluso, ogni giorno, per i tre anni che costituiscono il percorso formativo della scuola media. Perciò questa guida vuole essere semplicemente un omaggio al loro lavoro, un riconoscimento per l attività che svolgono quotidianamente con i ragazzi, un attività da veri e propri educatori e un ritrovarsi attorno a semplici proposte didattiche usuali, già note, quasi a volersele reciprocamente ricordare, senza pretese tecnico-specialistiche e con l occhio attento alla quotidianità dell insegnamento. le attività Esempi di attività educative Le attività proposte sono buone per tutti i giorni e per tutte le stagioni, quasi un percorso didattico, il più vicino possibile all idea di una scuola dove ciascuno abbia il diritto di poter partecipare ai Giochi della Gioventù. Ecco perciò la scelta delle abilità atletiche, delle abilità ginnico espressive, delle abilità dei giochi con la palla come ambiti di incontro e di confronto tra ragazzi, classi, scuole, ma innanzitutto come ambiti di pratica quotidiana di educazione fisica e sportiva, come solo gli insegnanti sanno fare. 17

20 Nell ambito delle abilità atletiche rientrano tutte quelle attinenti alle abilità di corsa, salto e lancio. Nell ambito delle abilità ginnico espressive rientrano tutte quelle attinenti il ritmo, l equilibrio, la manipolazione di piccoli attrezzi, i rotolamenti e le capovolte, nonché tutte le possibili combinazioni tra ritmo, movimento ed espressione con o senza accompagnamento musicale. Nell ambito delle abilità dei giochi con la palla rientrano tutte quelle che abbiano per tema le diverse abilità e situazioni tipiche dei giochi di squadra, a partire da quelli più praticati in ambito scolastico, ma non solo. Nelle pagine che seguono proponiamo alcuni esempi di attività riguardanti diverse abilità motorie che è possibile realizzare con l uso di un sussidio tecnico-didattico multifunzionale costituito dal kit Advanced Ground System (A.G.S.). Si tratta di poche proposte, semplici, facili da realizzare e, considerata la grande duttilità del kit in questione, sarà naturale per gli insegnanti inventare sempre nuove attività ed esercizi, magari lasciandosi coinvolgere assieme ai ragazzi nella ricerca di situazioni di gioco diverse, stimolanti e divertenti. 18 Guida per l insegnante

21 Proposta 1 AGS con elastico singolo posizionato ad altezza minima Abilità atletiche Proposte pratiche per l apprendimento di corse e salti attraverso esercizi di saltelli e balzi le attività 1) Saltelli a piedi pari a destra e sinistra dell elastico. 2) Saltelli a piedi pari divaricati. 19

22 3) Saltelli a piedi pari uniti e divaricati. 4) Saltelli a piedi pari uniti a sinistra, divaricati sopra e pari uniti a destra. 5) Saltelli a piedi pari divaricati sopra e il destro a destra; divaricati sopra e il sinistro a sinistra. 6) Come al numero 5 con combinazione diversa. Posso graduare la difficoltà e modificare le finalità dell esercizio: variando l altezza dell elastico; variando la lunghezza dell elastico; variando la velocità di esecuzione dell esercizio 20 Guida per l insegnante

23 Proposta 2 AGS con elastico doppio posizionato ad altezza minima 4) Saltelli a piedi pari uniti a destra, in mezzo e a sinistra. 5) Saltelli a piedi pari uniti e divaricati. 6) Saltelli a piedi pari con un piede tra gli elastici e un piede fuori. 21

24 7) Come al numero 3, con un saltello a piedi pari uniti nel mezzo. 5) Come al numero 4, con saltello a piedi pari uniti all esterno. 6) Saltelli a piedi pari a destra e a sinistra del doppio elastico. 7) Saltelli superando un elastico alla volta andando verso destra, due tornando sinistra. 8) Saltelli a piedi pari dentro, a destra il destro, piedi pari dentro, a sinistra il sinistro. 22 Guida per l insegnante

25 9) Saltelli a piedi pari a sinistra, il destro dentro, piedi pari a destra, il sinistro dentro, piedi pari a sinistra. 10) Altre proposte? Posso graduare la difficoltà e modificare le finalità dell esercizio: variando l altezza degli elastici; variando la lunghezza degli elastici; variando la distanza tra gli elastici; variando la velocità di esecuzione degli esercizi; variando il numero degli elastici. 23

26 Variazioni di ampiezze e frequenze nella corsa proposta 1 AGS con doppio elastico ed inserti trasversali ad altezza minima 1) Ricerca della frequenza massima (un appoggio ad ogni spazio). 2) Ricerca della frequenza massima con ampiezze progressivamente crescenti o decrescenti (un appoggio ad ogni spazio). 24 Guida per l insegnante

27 3) Variazioni di ampiezze progressivamente crescenti (un appoggio ad ogni spazio piccolo). 4) Variazioni di ampiezze e frequenze (un appoggio ad ogni spazio piccolo). le attività 5) Andatura: un passo un balzo (un appoggio ad ogni spazio piccolo). 6) Andatura: due passi un balzo (un appoggio ad ogni spazio piccolo). 7) Andatura: tre passi un balzo (un appoggio ad ogni spazio piccolo). 25

28 8) Altre proposte? Posso graduare la difficoltà e modificare le finalità dell esercizio: Variando l altezza degli elastici; Variando la lunghezza degli elastici e il numero degli inserti; Variando la velocità di esecuzione dell esercizio. Dalla ricerca dell arto piu potente, a semplici tecniche di salto in alto proposta 1 AGS con elastico ad altezze progressivamente crescenti 26 Guida per l insegnante

29 1) La siepe : rincorsa con salto frontale e superamento dell elastico. - individuazione dell arto più potente. 2) Ricerca di metodi per superare l elastico ad altezza elevata: - tecnica di superamento dell ostacolo; - tecnica della sforbiciata. 3) Sforbiciata con superamento dell elastico da destra e da sinistra. 4) Sforbiciata con superamento dell elastico utilizzando solo l arto più potente. 5) Sforbiciata come al numero 4, su due o più elastici paralleli. Esercizi combinati (con AGS e saccone) 1) Sforbiciata con arrivo in piedi sul saccone. 2) Salti dorsali da fermi con stacchi a piedi pari e cadute dorsali sul saccone. 3) Salti dorsali con stacchi a piedi pari da piani rialzati e cadute dorsali sul saccone. 4) Brevi rincorse (4-6 passi) e salti dorsali con stile Fosbury. 27

30 Dalla ricerca dell arto piu potente, a semplici tecniche di salto in lungo proposta 1 AGS con elastici ad ampiezze ed altezze progressivamente crescenti 6) Il fosso : rincorsa con salto frontale e superamento degli elastici. - individuazione dell arto più potente. 7) La distanza crescente e l aumento progressivo dell altezza degli elastici portano a: - migliorare la capacità di stacco e di elevazione; - migliorare la capacità di tenuta della fase di volo. N.B. Per migliorare la capacità di stacco e di tenuta è importante non concludere il salto a piedi pari, ma in caduta continuare a correre. 28 Guida per l insegnante

31 Esercizi combinati (con AGS e saccone) 1) Rincorsa, stacco, tenuta della fase di volo e arrivo in piedi sul saccone. 2) Come al numero 1, con chiusura del salto e arrivo seduto sul saccone. N.B. Per aumentare il grado di difficoltà, incrementare la distanza tra gli elastici o l altezza del saccone. le attività 3) Brevi rincorse (6 passi) con salto completo in pedana. 29

32 Giochi con l AGS Proposta 1 AGS con elastico singolo inclinato su piano verticale 1) Due tentativi positivi di salto danno il diritto all accesso alla zona successiva. 2) Un errore determina la retrocessione alla zona precedente. Proposta 2 AGS con elastico doppio divergente su piano orizzontale 1) Due tentativi positivi di salto danno il diritto all accesso alla zona successiva. 2) Un errore determina la retrocessione alla zona precedente. 30 Guida per l insegnante

33 Abilità ginnico espressive Proposte pratiche per l apprendimento delle abilità ginnico espressive Proposta 1: Slanci degli arti inferiori e piegamenti AGS orizzontale a cm. 50/80 dal suolo le attività Alunno posto di lato all AGS, vicino ad un montante Superare l elastico per due volte eseguendo uno slancio alternato avanti degli arti inferiori iniziando dall arto più vicino all elastico (un passo intermedio tra i due valicamenti); Al termine della seconda ripetizione, cambio di fronte e piegando le gambe in posizione di massima accosciata, passaggio sotto l elastico; Da ritti, superare l elastico per due volte eseguendo uno slancio alternato dietro degli arti inferiori, iniziando dall arto più vicino all elastico e mantenendo il busto il più eretto possibile; Al termine della seconda ripetizione, cambio di fronte e ripetere la successione fino a quando la distanza tra i due montanti lo permette. 31

34 Proposta 2: Passi e slanci AGS orizzontale a cm. 50 / 80 dal suolo Alunno posto di lato all AGS, vicino ad un montante. Eseguire un passo composto e superare l elastico con salti a forbice, gambe tese, cambiando arto di stacco ogni volta (arto di stacco opposto alla direzione di valicamento). Proposta 3: andature in quadrupedia con spostamenti avanti AGS orizzontale a cm. 50 dal suolo Partenza internamente al primo quadrato, fronte al montante opposto a quello di partenza. Esecuzione in parallelo, verso opposto Ognuno dei due alunni, piegando gli arti inferiori, appoggia al suolo quelli superiori all interno del quadrato successivo, e con azione di spinta degli arti inferiori supera l elastico e li richiama a raccolta vicino alla zona di appoggio delle mani; si procede fino all ultimo quadrato disponibile. 32 Guida per l insegnante

35 le attività Proposta 4: andatura in quadrupedia con spostamenti avanti e laterali AGS orizzontale a cm. 50 dal suolo Partenza internamente al primo quadrato, fronte al montante opposto a quello di partenza. Piegando gli arti inferiori, appoggiare al suolo quelli superiori all interno del quadrato successivo, e con azione di spinta degli arti inferiori superare l elastico e richiamarli a raccolta vicino alla zona di appoggio delle mani; Senza cambiare la fronte, eseguire lo stesso esercizio lateralmente entrando nel quadrato posto al suo fianco; Si procede fino all ultimo quadrato disponibile alternando l ingresso nel quadrato avanti ed in quello laterale. 33

36 Proposta 5: traslocazioni in quadrupedia avanti e indietro AGS orizzontale a cm. 50 dal suolo Traslocazione indietro Traslocazione avanti Su due file parallele, verso opposto, partenza internamente al primo quadrato, in posizione quadrupedica supina; Traslocazione indietro entrando di volta in volta nei quadrati fino al termine del percorso; Giunti nell ultimo quadrato entrare, sempre in quadrupedia supina, in quello a lato; Traslocazione avanti entrando di volta in volta nei quadrati fino al termine del percorso. 34 Guida per l insegnante

37 Proposta 6: rotolamento intorno all asse longitudinale AGS orizzontale a cm. 50 dal suolo le attività Partenza in posizione prona a destra del primo quadrato, fronte al montante opposto a quello di partenza. Eseguire due rotolamenti completi intorno all asse longitudinale (a.l.) spostandosi a sinistra per terminare nel lato opposto a quello di partenza; Spostamento in avanti in modo libero (quadrupedia, saltello, etc.) per poi riassumere la posizione prona all altezza del quadrato successivo; Eseguire due rotolamenti completi intorno all asse longitudinale (a.l.) spostandosi a destra per terminare nel lato opposto a quello di partenza; L esercizio continua fino a quando la distanza tra i due montanti lo consente. 35

38 Proposta 7: rotolamento intorno all asse trasversale AGS orizzontale a cm. 50 dal suolo Partenza ritti lateralmente al montante e con la fronte all elastico; Superare in quadrupedia a gambe tese con appoggio alternato i primi due elastici per assumere poi la posizione a raccolta, piedi uniti nel secondo quadrato, mani al suolo fuori dello stesso; Eseguire un rotolamento avanti a raccolta per tornare ritto; Cambio di fronte, spostamento laterale per posizionarsi davanti al quadrato successivo e proseguire nello stesso modo fino al termine del percorso. Nota: si consiglia l utilizzo di tappetini adeguati nella zona del rotolamento. 36 Guida per l insegnante

39 Proposta 8: rotolamento della palla AGS orizzontale a cm. 50 dal suolo le attività Partenza esternamente e di lato al primo quadrato, fronte al montante opposto a quello di partenza. Con la palla a due mani, eseguire un saltello pari unito per entrare nel primo quadrato. Successivamente rotolare la palla in direzione del montante opposto e, di corsa, utilizzando la corsia di quadrati parallela, raggiungere la palla prima che essa rotoli al di fuori dell AGS. Raccogliere la palla a due mani ed uscire dal quadrato con saltello pari unito per raggiungere di corsa la zona di partenza. 37

40 Proposta 9: rotolamento della palla AGS orizzontale a cm. 50 dal suolo Partenza dentro al primo quadrato, fronte al montante opposto con palla a due mani. Possono partire due alunni in contemporanea, da due punti diametralmente opposti, procedendo con la medesima velocità. Lanciare la palla a due mani avanti-alto, eseguire un salto forbice flessa avanti entrando nel secondo quadrato per riprendere la palla a due mani. Flettere il busto avanti per appoggiare la palla a terra e per farla rotolare in fuori. Superare l elastico e raggiungere la palla nel quadrato adiacente. Ripetere analogamente il lancio avanti-alto seguito dal salto e il rotolamento laterale (dalla parte opposta a prima) e il salto. Continuare fino a raggiungere il montante opposto a quello di partenza. 38 Guida per l insegnante

41 Proposta 10: palleggi con la palla AGS orizzontale a cm. 50 dal suolo le attività Esercitazione in coppia con alunni posti in ginocchio uno di fronte all altro, separati dall AGS posto orizzontalmente. Ogni coppia è in possesso di una palla. Eseguire 2 palleggi dentro al quadrato più vicino, successivamente rotolare la palla sotto all AGS. Il compagno riceve la palla e ripete analogamente. 39

42 Proposta 11: palleggi con la palla in varietà di ritmo AGS orizzontale a cm. 50 dal suolo Esercitazione in coppia con alunni posti uno di fronte all altro, separati dall AGS posto orizzontalmente. Ogni coppia è in possesso di una palla. Eseguire 2 palleggi dentro al quadrato più vicino; successivamente realizzare un terzo palleggio sempre verticale, ma più alto e contemporaneamente girare su se stessi attorno all asse longitudinale per riprendere la palla e rotolarla sotto all AGS in direzione del compagno, che riceve la palla e ripete analogamente. 40 Guida per l insegnante

43 Proposta 12: palleggi contemporanei AGS orizzontale a cm. 50 dal suolo le attività Esercitazione in coppia con alunni posti uno di fronte all altro, separati dall AGS posto orizzontalmente. Ogni coppia è in possesso di due palle che saranno utilizzate contemporaneamente da un alunno. Eseguire due palleggi contemporanei delle due palle dentro al quadrato più vicino e successivamente rotolare sotto all AGS i due attrezzi in direzione del compagno di fronte che dovrà ricevere contemporaneamente le palle, raccogliendole con le mani poste a palmo in su. Ripetere analogamente. All atto di ripetere tutta la sequenza il primo alunno, dopo i due palleggi, sostituisce il rotolamento con un lancio della palla al compagno. 41

44 Proposta 13: rotolamento del cerchio AGS in verticale con banda alta a 155 cm. dal suolo Alunni posti in fila con un cerchio in possesso del capofila. Partenza fronte all AGS con cerchio appoggiato a terra davanti a sé sul piano sagittale. Rotolare l attrezzo in avanti a una o due mani e correre passando sotto alla porta libera di destra per raggiungere il cerchio nel punto opposto rispetto a quello di partenza. Senza cambiare fronte rotolare il cerchio all indietro verso il secondo compagno della propria fila e, successivamente, ritornare di corsa verso la fila posizionandosi in coda. Tutti gli alunni eseguono analogamente. 42 Guida per l insegnante

45 Proposta 14: rotolamenti e circonduzione con il cerchio AGS in verticale con banda alta a 150 cm. dal suolo circa le attività Alunni posti in riga con un cerchio in possesso del capofila. Partenza dal lato destro all AGS con cerchio avanti, appoggiato a terra sul piano frontale. Rotolare il cerchio in fuori a destra e seguire l attrezzo con galoppi laterali fino a raggiungere l AGS. Impugnare l attrezzo con palmo avanti per eseguire una circonduzione del cerchio sul piano frontale con cambio di mano in alto, attorno all elastico. Appoggiare il cerchio a terra e farlo rotolare in direzione della fila per seguirlo con galoppi laterali a sinistra. Il secondo alunno eseguirà analogamente. 43

46 Proposta 15: salti con superamento dell AGS (primi contatti con la funicella) AGS con un solo elastico a cm. 50. Alunno posto di lato all AGS, vicino ad un montante, con funicella raddoppiata intorno al collo e impugnata alle estremità. Superare l elastico con salti a forbice flessa cambiando arto di stacco ogni volta (arto di stacco opposto alla sirezione di valicamento). 44 Guida per l insegnante

47 Proposta 16: giri della funicella coordinati a salto AGS con un solo elastico a cm. 50. le attività Alunno posto di lato all AGS, vicino ad un montante, con funicella raddoppiata ed impugnata ad una mano. Eseguire con arti inferiori l esercizio della proposta n. 15 coordinato con giri della funicella. Superare l elastico con salto a forbice flessa con spostamento verso destra e girando a mano destra la fune sul piano sagittale verso il basso. Durante il successivo passo avanti per realizzare il cambio arto di stacco, eseguire un cambio di mano avanti della funicella senza interrompere le rotazioni dell attrezzo. Continuare analogamente dalla parte opposta. 45

48 Proposta 17: giri della funicella e superamenti con salti AGS con un solo elastico a cm. 50. Alunno posto di lato all AGS, vicino ad un montante, con funicella raddoppiata ed impugnata ad una mano. Eseguire l esercizio della proposta n. 16 aggiungendo, dopo il valicamento dell elastico, un salto nella fune aperta girante per avanti e impugnata a due mani. 46 Guida per l insegnante

49 Proposta 18: esercizio di pre acrobatica (ruota) AGS orizzontale a cm. 50 dal suolo le attività Alunno posto di lato all AGS, vicino ad un montante, fronte all elastico. Eseguire una ruota ponendo in successione gli arti superiori al suolo, il primo nel quadrato prossimale, ed il secondo nel quadrato successivo. Completata la ruota, spostamento laterale per porsi di fronte al quadrato successivo 47

50 Abilità dei giochi con la palla Proposte pratiche per l apprendimento delle abilità dei giochi di squadra proposta 1 Elastici posizionati alla max altezza del A.G.S. A coppie passaggi del pallone al di sopra dell elastico A coppie passaggi del pallone all interno degli elastici 48 Guida per l insegnante

51 A coppie passaggi del pallone al di sotto degli elastici A coppie passaggi del pallone al di sopra degli elastici con spostamenti lungo tutta la lunghezza della rete. A coppie con un pallone a testa, scambiarsi i palloni con lanci e prese da sopra, da sotto gli elastici, con rimbalzi del pallone..., con una o due mani... le attività Negli esercizi sopra descritti i passaggi possono essere effettuati a due mani, a 1 mano, frontale, dorsale, laterale, dal basso, dall alto... Ulteriori modificazioni agli esercizi potranno essere prodotte: 1. variando la posizione degli alunni 2. variando la distanza 3. variando la velocità del movimento 4. variando le modalità esecutive 5. variando l altezza degli elastici 6. inserendo negli esercizi forme di gara a punteggio 49

52 Gli allievi sono divisi in due gruppi disposti in due campi delimitati da linee e separati dall A.G.S. (gli elastici possono essere posti ad altezze variabili a seconda della tipologia del gioco proposto). Ogni gruppo, al segnale e per una durata stabilita dal docente dovrà cercare di svuotare il proprio campo lanciando o colpendo palloni-palline. Il docente può proporre il gioco variando: le modalità del lanciare e colpire le dimensioni del campo le modalità del passaggio dei palloni da un campo all altro (al di sopra, al di sotto, tra gli elastici...) le zone del campo destinate alla ricezione e/o al lancio, combinando tali variazioni (ad es. le posizioni di lancio si possono assumere solo in alcune zone del campo) 50 Guida per l insegnante

53 Gli allievi sono divisi in due gruppi disposti in due campi delimitati da linee e separati dal nostro attrezzo (gli elastici possono essere posti ad altezze variabili a seconda della tipologia del gioco proposto). Ogni squadra tenta di inviare e far cadere il pallone sul terreno avversario. La squadra avversaria tenta di impedirlo. le attività I parametri di cui il docente dovrà tener conto per le eventuali variazioni potrebbero essere: Numero degli allievi Gli spazi da utilizzare La misura dell altezza dell attrezzo La modalità del lanciare e del colpire-afferrare Il numero dei palloni (1,2,3 con modalità diverse tra di loro per ciò che riguarda sia il lancio che la ricezione degli stessi). 51

54 proposta 2 Elastico lungo posizionato alla max altezza, elastici corti posizionati perpendicolari al terreno Slalom tra gli elastici con il pallone in mano Slalom tra gli elastici palleggiando con la destra Slalom tra gli elastici palleggiando con la sinistra Slalom tra gli elastici con cambio di mano ad ogni elastico 52 Guida per l insegnante

55 Slalom tra gli elastici con un pallone tra i piedi Slalom tra gli elastici facendo rotolare un pallone con la mano destra, con la sinistra, con tutte e due le mani in modo alternato Modificazioni agli esercizi sopradescritti potranno essere prodotte: 1. variando la tipologia degli spostamenti (frontale, all indietro, laterale...) 2. variando la distanza degli elastici perpendicolari 3. variando la velocità dell esecuzione 4. variando la tipologia dei palloni 5. variando la tipologia dello slalom (giro di 360 intorno a 1 o più elastici corti ) le attività 53

56 proposta 3 Elastico lungo posizionato alla max altezza, elastici corti posizionati perpendicolari al terreno Palleggio con cambio di mano fino all elastico, giro intorno all elastico stesso e ritorno Corsa con un pallone tra i piedi fino all elastico, giro intorno all elastico stesso e ritorno Corsa con un pallone che rotola controllato dalla mano destra, giro intorno all elastico stesso e ritorno (variabili: mano sinistra, con tutte e due le mani in modo alternato) Staffetta a squadre, ad ogni frazione corrisponde una diversa abilità da esercitare con la palla 54 Guida per l insegnante

57 proposta 4 Elastici posizionati direttamente sul terreno senza i supporti A coppie lanci del pallone all interno dei quadrati formati dagli elastici le attività I lanci nell esercizio sopradescritto potranno essere: dall alto a una o due mani (destra, sinistra) dal basso a una o due mani (destra, sinistra) di lato al bacino (destra-sinistra) dal petto a due mani dalla fronte a due mani Il lancio inoltre potrà essere effettuato da diverse posizioni (in piedi, in ginocchio, seduti, in quadrupedia, su un piede, dalla posizione raccolta, da corpo proteso, da decubito prono, supino, laterale, ecc...) Gara a squadre, ad ogni lancio corrisponde una diversa abilità da esercitare con la palla 55

58 proposta 5 Elastici posizionati paralleli al terreno con elastici corti a formare una specie di canestro Gara a squadre o 1 contro 1, lancio di precisione nel canestro 1 contro 1 delimitando il terreno di gioco: realizza un punto l attaccante che tira a canestro, cambiando ogni volta tra difesa e attacco 56 Guida per l insegnante

59 proposta 6 Elastici posizionati alla minima altezza del A.G.S Gioco dello specchio: a coppie un allievo con un pallone in mano effettua degli spostamenti laterali su tutta l ampiezza dell A.G.S.; l altro, al di là della rete compie gli stessi spostamenti per afferrare- intercettare il pallone lanciato dal compagno le attività L eventuale innalzamento dell altezza degli elastici permette la variante del salto dopo le traslocazioni laterali 57

60 58 Guida per l insegnante

61 Le educazioni correlate Le proposte di percorsi didattici incentrati sugli aspetti fondanti la filosofia sottesa ai Giochi della Gioventù non vogliono essere altro che stimoli o riflessioni che possono essere rielaborati, ampliati o anche rifiutati a favore di unità d apprendimento più consone alla classe. È questo, quindi, il senso degli itinerari tematici proposti, che secondo un approccio olistico allo studente-persona, ormai considerato ineludibile nella scuola di oggi, cerca di partire da possibili posizioni individuali, spesso esasperate a scopo esemplificativo, per arrivare a un apprendimento significativo, cioè a una evoluzione del pensiero e a una modifica positiva di comportamento. Ciò può avvenire solo attraverso una relazione educativa in cui l insegnante, specialmente quello di educazione fisica, ma non solo, assume un ruolo che sia contemporaneamente direttivo, nel senso dell autorevolezza, e supportivo, nel senso di interagire, anche emotivamente, con le idee, le proposte, le difficoltà degli allievi. 59

62 Educare all autostima Comprendere il proprio valore attraverso l attività sportiva nota bene Cos è l autostima? L autostima è un mosaico di fattori interni ed esterni che si esplica come giudizio di valore che una persona dà di se stessa e delle proprie capacità; si forma nei primi anni di vita in base ai riconoscimenti positivi o negativi attribuiti al bambino dalle persone a lui più vicine. Per promuovere l autostima occorre ricevere un educazione autorevole e attenta. Crescendo, a questi giudizi si aggiunge la capacità di valutare autonomamente i propri successi e insuccessi, e quindi il proprio sé, ma restano molto importanti il giudizio degli altri e i modelli proposti dai media. Infatti, Cooley vede la percezione di sé come specchio sociale, dove il valore che una persona attribuisce a se stessa è determinato dal valore che gli attribuiscono gli altri. Avere una buona autostima significa, quindi, stare bene con se stessi e con gli altri, essere più sicuri e credere nella realizzazione dei propri obiettivi. A noi piace la definizione di Branden che vede come base dell autostima la convinzione di avere il diritto di essere felice. importante La componente fisica dell autostima L autostima dipende da fattori emotivi (ciò che provo), cognitivi (ciò che penso di me e degli altri), ma anche fisici (mi vedo bello o brutto, sono forte, sono bravo a fare certe cose). Nella preadolescenza e nella prima adolescenza i ragazzi fanno fatica ad attribuire valore al rapporto tra impegno e risultato fisico. Nel corso dell adolescenza, invece, fattori come la forma fisica e le competenze sportive assumono una maggiore importanza nella valutazione di sé e degli altri. È importante che l educatore sportivo agisca positivamente su tutti i fronti incoraggiando e stimolando gli allievi, invitandoli a valutare correttamente le cause dei propri successi e insuccessi, facendo comprendere il rapporto che lega impegno e capacità acquisite, indipendentemente dai risultati immediati. 60 Guida per l insegnante

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