Proposta di un laboratorio di teatro per i ragazzi da 6 a 10 anni In 11 incontri

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Proposta di un laboratorio di teatro per i ragazzi da 6 a 10 anni In 11 incontri"

Transcript

1 Istituto comprensivo SCUOLA- CITTÀ PESTALOZZI Scuola sperimentale statale D.M ex art. 11 D.P.R. n. 275/1999 Scuola Laboratorio - Centro Risorse per la formazione docenti Proposta di un laboratorio di teatro per i ragazzi da 6 a 10 anni In 11 incontri I Incontro Lo spazio e il movimento Le andature 1) Sviluppare la capacità di azione nello spazio 2) Conoscere e controllare le articolazioni del corpo e le sue possibilità di movimento 3) Potenziare l impiego di tutte le parti del corpo nelle varie immagini espressive 4) Sviluppare la capacità di orientamento 5) Sviluppare la capacità d invenzione partendo dal movimento Materiali occorrenti: alcuni fazzoletti per bendare A) I bambini si dispongono in cerchio, a sedere possibilmente in terra, gambe incrociate. Ciascuno pronuncerà il proprio nome in maniera da essere sentito chiaramente da tutti i componenti del gruppo. Si ripete il nome variando intensità e intonazioni. B) I bambini sono invitati a occupare un posto a piacere cercando di sfruttare tutto lo spazio a disposizione. Ad un segnale prestabilito ci si muoverà camminando, saltellando, a quattro gambe, ecc. Alla fine si cercherà di tornare esattamente al punto di partenza. L animatore potrà dare varie indicazioni: - Camminare più lentamente possibile. - Camminare più velocemente possibile. - Immaginare di camminare nell acqua, nel fango, sulla sabbia ardente, sulla neve, sui sassi, in salita, in discesa. Viene indicato un percorso da seguire (es.: attraversare un ruscello saltando su tre pietre) Ciascun bambino, una volta visualizzata la collocazione delle pietre, tenterà di passare il ruscello senza cadere nell acqua!

2 A) Gioco della domanda bendata. I bambini, bendati, sono in vari punti della stanza. Ciascuno di loro sceglie un compagno a cui rivolgere delle domande. A seconda della distanza dell interlocutore, si sperimentano intensità differenti. Il gioco si anima quando l adulto comincia ad allontanare o avvicinare i vari interlocutori. B) Andature legate a stati d animo: come cammina una persona arrabbiata, triste, allegra, pensosa, ecc. - Andature legate ad ostacoli e ingombri: come cammina una persona con un sacco sulle spalle, con un sasso in una scarpa, con una valigia pesante, con un vestito troppo lungo. - Andature legate a caratteristiche fisico - patologiche: come cammina un ubriaco, come cammina una persona grassa, una persona che ha male a un piede, una persona con una gamba ingessata, ecc. Con le andature si possono inventare tanti percorsi. Attività di verifica: - È più facile la camminata accellerata o rallentata? - Inventa una storia in cui uno o più personaggi devono superare tanti ostacoli per giungere alla meta sognata. 2

3 II Incontro Lo spazio e il movimento La danza 1) Sviluppare la capacità di azione nello spazio 2) Potenziare l impiego di tutte le parti del corpo nelle varie immagini espressive Materiali occorrenti: registratore, musica della Farandola - Lo spazio a nostra disposizione si trasforma in un bosco. - Ciascun bambino sceglie un animale da imitare. Si inventa una storia con tutti gli animali. - Il bosco si anima di esseri fantastici (folletti, fate, maghi, gnomi). Si cercano i movimenti più appropriati per ciascun essere. - Ogni bambino è un albero del bosco. Mimica del seme, delle radici, dell albero che cresce, delle foglie che si muovono al vento. - Un ramo si spezza e racconta la sua storia. Danza come momento di festa: LA FARANDOLA (La Farandola è una Antica danza originaria della Provenza, con un unico passo base, in cui il capo fila sceglie i cambi di direzione determinando le serpentine e gli intrecci più fantasiosi). I bambini si tengono per mano in cerchio aperto. L animatore tiene la mano destra sul fianco. L ultimo bambino ha la mano sinistra sul fianco. La danza consiste in una serie di saltelli e di figure (la chiocciola, il ponte, gli alberi, l intreccio). Chiocciola: il capofila forma un guscio. Si libera dal guscio con il ponte. Ponte: il capofila senza lasciar la mano, cambia il senso di marcia del secondo bambino. Tutti gli altri dovranno passare sotto l arco formato dal braccio sinistro del capofila e dal braccio destro del secondo della fila. Intreccio: Ad un cenno del capofila tutti i bambini, tenendosi sempre per mano, alzeranno le braccia. (alberi). Il capofila inizierà a passare sotto le braccia alzate, seguito dagli altri. (non adatto a bambini piccoli che si aggrovigliano subito) A) Lo spazio in cui stiamo lavorando può trasformarsi in mare, deserto, circo, giardino. Divertiamoci a creare situazioni, personaggi fantastici, dialoghi, storie. B) Il bambino in mezzo al cerchio incontrerà gli esseri fantastici interpretati a turno dagli altri ragazzi. Cosa possono dirsi e farsi? C) Ci sono diversi giochi cantati che hanno movimenti simili a quelli della farandola: sarebbe ineressante confrontarli con questa antica danza. Attività di verifica: - Conosci qualche gioco cantato adatto a una festa di esseri fantastici? - Conosci qualche gioco cantato adatto a una festa di animali? - Proviamo a mimare una filastrocca. 3

4 III Incontro Lo spazio e l oggetto immaginario 1) Individuare le diverse relazioni spaziali 2) Sviluppare la capacità di azione nello spazio in relazione a persone e oggetti. Materiali occorrenti: nessuno A) Ad un segnale (può essere un battito di mani) si camminerà senza urtarsi come se ci trovassimo in una stanza ingombra di oggetti. B) Giochi con oggetti immaginari : disposti in cerchio ci passiamo una palla immaginaria cercando di non mutarne le dimensioni C) Giochi con oggetti immaginari che cambiano peso e volume (in questo caso la palla con cui giochiamo diventa pesante, leggera, enorme, piccolissima). D) Gioco dell oggetto trovato per terra : ciascun bambino immagina di trovate e raccogliere un oggetto. I compagni, osservando gesti ed espressioni, devono indovinare di che si tratta. E) Lo spazio in cui stiamo lavorando si trasforma in un giardino, una piazza, un mercato. Ogni bambino sceglie un personaggio e lo fa agire nel contesto indicato (il signore che legge il giornale, il bambino che gioca con la corda, il venditore ambulante, la mamma con il passeggino, ecc.) B) I giochi con oggetti immaginari possono essere fatti a coppie o a gruppi di tre/quattro ragazzi. Attività di verifica: Proviamo ad aprire e a richiudere una porta immaginaria. Quali sono le difficoltà che incontriamo a lavorare con oggetti immaginari? 4

5 IV Incontro Lo spazio e il filo di lana 1) Sviluppare la capacità di azione nello spazio in relazione a persone e oggetti. 2) Saper controllare il gesto e personalizzarlo. 3) Stimolare la ricerca espressiva nella comunicazione gestuale. 4) Trasferire messaggi visivi in situazioni da drammatizzare. Materiali occorrenti: fili di lana di svariati colori,cartoncini, bacchettine, registratore. A) I bambini sono a coppie. Ciascuna coppia ha in dotazione fili di lana di svariati colori. I due bambini si aiuteranno ad attorcigliare i fili di lana in modo da formare dei cordini colorati. Ciascun bambino animerà il proprio filo di lana ( previsto l uso di uno strumento musicale che indichi il movimento e la stasi). B) Ogni bambino col il proprio cordino disegnerà una forma per terra. Quando tutte le forme saranno disegnate, ci si muoverà (previsto l uso del registratore) dentro - fuori gli oggetti stando molto attenti a non sfiorarli. C) La storia di lana. In cerchio, seduti per terra. Ciascun bambino disegnerà davanti a sé un oggetto con un filo di lana colorato (es. un sole giallo, una mantagna marrone, una nuvola azzurra, ecc.) Partendo da uno di questi elementi e facendo il giro, inventeremo una storia. Drammatizziamo la storia (tutti insieme o a piccoli gruppi). A) Tanti fili legati ai polsi: si imita il vento, la pioggia, le onde del mare, il fuoco. B) Tutto il gruppo disegna un grande quadro per terra usando tutto i cordini di lana. C) Con un po di cartoncino, qualche bacchettina e i fili di lana si possono costruire marionette molto leggere e facili da usare. Attività di verifica: Quanti giochi con la corda conosci? Inventa un percorso da fare con i fili di lana. Costruisci un labirinto con i fili di lana. Inventa una storia da drammatizzare in cui un filo di lana o una corda siano i protagonisti dell azione. 5

6 V Incontro Percorsi 1)Sviluppare la capacità di azione nello spazio 2) Conoscere e controllare le articolazioni del corpo e le sue possibilità di movimento 3) Sviluppare la capacità di orientamento Materiali occorrenti: registratore, cerchi, birilli, mattoncini, sonagli. A) Gioco del labirinto. Tutti i bambini, tranne due sono a sedere per terra gambe incrociate. Uno dei due bambini (la guida) inventa un percorso da seguire per giungere alla meta. L altro bambino dovrà ripetere il percorso (esploratore) 6

7 B) Gioco delle abitazioni. I bambini prendono un cerchio ciascuno (la casa) e scelgono un posto dove metterla. Si possono invitare i bambini a svolgere quelle azioni che normalmente vengono svolte in una casa (lavare, spolverare, stirare, ecc.) Questo gioco prevede l uso del registratore o di strumenti suonati dal vivo. Ad un segnale stabilito si uscirà dalla propria abitazione per fare una passeggiata o per andare a trovare gli amici. C) Gioco del percorso fatato. Si dovrà il percorso stabilito senza farsi sorprendere dalla Strega dei sonagli. Il percorso verrà costruito con cerchi, birilli, mattoncini. L insegnante impersonerà la strega dei sonagli. Un bambino alla volta cercherà di passare senza farsi vedere dalla strega. Per far questo, dovrà restare immobile ogni volta che sentirà suonare i sonagli. A) Dopo aver osservato il percorso fatto dalla guida, l esploratore viene bendato e per giungere alla meta dovrà seguire l indicazioni dei compagni. B) Le case scambiate. Dopo la passeggiata si andrà ad abitare in un altra casa e poi in un altra ancora. Facendo il percorso inverso, si ritroverà la casa iniziale. C) La casa sparita (registratore) Con la musica ciascun bambino esce di casa per una passeggiata. L animatore toglierà un cerchio così che quando si rientrerà in casa, un partecipante si ritroverà senza abitazione! Con l aiuto dei bambini possono essere inventati innumerevoli percorsi da drammatizzare. Es. Letta una storia, costruiamo il percorso fatto dal protagonista per raggiungere l obiettivo. Oppure si organizza un percorso e poi ci inventiamo una storia. VI Incontro Trasformazioni 1) Sviluppare la capacità di invenzione partendo dal movimento 2) Potenziare la capacità di comunicazione non verbale e verbale Materiali occorrenti: Fogli di carta, cartone, colla. 7

8 A) Costruire una bacchetta di carta. Si inizia ad arrotolare un foglio di carta partendo da un angolo e cercando di arrivare all angolo opposto. Un po di colla o nastro adesivo sigillerà la bacchetta che per essere funzionale dovrà essere abbastanza rigida. B) La bacchetta. I giocatori sono in cerchio ciascuno con una bacchetta in mano. Il capogioco ordina: Ombrello! Racchetta! Bastone! Violino! Flauto!, ecc. Ad ogni comando i giocatori trasformano la bacchetta nell oggetto indicato. Variazioni del gioco: si comincia a girare in senso orario a tempo di musica. Ad ogni trasformazione si inverte il giro. C) Girotondo della bacchetta. I bambini in cerchio, si tengono per mano. Un bambino bendato, con la bacchetta in mano è al centro del cerchio. Facendo il girotondo si canta: Giro giro giro tondo (il numero dei bambini in cerchio) principi per mano vanno a spasso per il mondo canticchiando piano piano. Ma la strega Bacchettona non gradisce questo canto prende il principe e in un rospo lo trasforma per incanto! Il bambino con la bacchetta (la strega Bacchettona) indica il bambino che si trasformerà in rospo. I bambini trasformati in rospo salteranno fuori dal cerchio. L animatore prende un altro bambino per fare la strega Bacchettona. Fino a che rimane un cerchio formato da due o tre bambini. I rospi formeranno un secondo girotondo e canteranno: Giro giro giro tondo (il numero dei rospi in cerchio) rospi saltellando Vanno a spasso per il mondo Piano piano canticchiando Ma la strega Bacchettona Non gradisce questo canto Prende un rospo e in principino Lo trasforma per incanto. E così via fino a che non saremo stanchi di tutte queste trasformazioni! A) Oltre la bacchetta, si può costruire un disco di cartone. Il disco può essere trasformato in scudo, piatto, volante, ecc. Gioco del cerchio e del bastone. Vengono messi a disposizione dei bambini un cerchio e un bastoncino. A turno, ciascun bambino userà questi oggetti trasformandoli. Il cerchio potrà diventare un isola, un lago, una barca, una casa. Il bastoncino potrà trasformarsi in canna da pesca, remo, spada. Si può giocare sia con un solo oggetto sia con tutti e due ricercando accostamenti 8

9 logici: il cerchio è la barca, il bastoncino il remo, ecc. L azione può essere accompagnata da suoni prodotti con la voce che imitino il rumore della ruota, se il cerchio è diventato tale, delle onde se il bastoncino è diventato remo, ecc. Con i due oggetti (bacchetta e disco) si possono costruire i primi burattini e inventare una Storia per bacchette, cerchi, burattini. Attività di verifica: Conosci fiabe in cui ci sia una bacchetta magica? Conosci storie in cui qualcuno viene trasformato in animale? VII Incontro I centri di espressione 1) Potenziare l impiego di tutte le parti del corpo nelle varie immagini espressive 2) Individuare atteggiamenti e gesti usati comunemente per esprimere stati d animo particolari Materiali occorrenti: un cappuccio, un telo, una cornice o un cartoncino con un foro grande come la testa di un bambino, una bacchetta per ciascuno (anche di carta va benissimo) registratore. A) Il gioco dei mestieri : un bambino per volta mima le azioni di un mestiere. Gli altri tenteranno di indovinare di che cosa si tratta. B) I bambini si dispongono in cerchio, seduti. Ci esprimiamo con le mani. Che cosa è possibile capire dal movimento delle mani? C) Viene teso un telo in modo che si possano vedere i piedi del bambino che va dietro. Gli altri sono disposti davanti al telo. Si deve indovinare dal movimento dei piedi lo stato d animo che si è voluto esprimere. D) Usando una cornice o un cartoncino ritagliato esprimiamo con la mimica facciale stati d animo diversi. E) Un bambino per volta, con il volto coperto da un cappuccio di stoffa, si esprime con i movimenti del corpo. Per facilitare il gioco possono essere dati biglietti con scritta la frase da realizzare mimicamente (es.: vai via!, Che fame!, Vieni qua, Ho paura, ecc.) 9

10 A) Altri giochi simili da fare a coppia o a piccolo gruppo.es. Gioco dei gesti quotidiani, (ci alziamo, facciamo colazione, ecc.) Gioco degli sport, Gioco degli animali (individuare i movimenti che caratterizzano l animale che abbiamo scelto) Giochi mimico sugli elementi Acqua, fuoco, terra, aria. B) Viene teso un telo nero su cui siano stati fatti dei fori all altezza delle braccia. I bambini avranno guanti di vari colori. Infilando le mani nei fori, racconteranno una storia. C,D,E) Si possono prevedere percorsi espressivi in cui ci si deve esprimere con la faccia o con le mani, o con i piedi, ecc. Una fiaba raccontata con i piedi, con le mani, con il volto Al cappuccio può essere sostituita una maschera, costruita dai bambini, in carta, cartoncino, cartacolla o altro materiale. Attività di verifica: - Le mani dipinte: si può associare un colore ad uno stato d animo? Di che colore potrebbe essere la mano arrabbiata? - E la mano triste? E quella allegra? - Costruisci una maschera neutra. Cosa dobbiamo modificare per renderla allegra? E per renderla triste? VIII Incontro Lo spazio e il suono 1) Prendere coscienza delle possibilità di produrre suoni con il proprio corpo. 2) Affinamento delle capacità percettive e senso-motorie. 3) Sviluppo delle capacità di discriminazione timbrica Materiali occorrenti: registratore, fogli di carta, tubetti di cartone A) Ci muoviamo cercando di non far sentire il rumore dei passi. Ci muoviamo facendo sentire chiaramente il rumore dei passi. In cerchio, seduti: quanti suoni possono essere prodotti con le mani? B) Proviamo a produrre suoni con le labbra (senza emissione vocale). Proviamo a produrre suoni con la voce. C) Viene distribuito a ciascun bambino un foglio di carta: quanti suoni si possono produrre con un foglio di carta? D) Registrazione dei suoni prodotti con le mani, con le labbra, con la voce. Si prende un tubetto di cartone: battendolo sul pavimento, sulle pareti, su parti del corpo otteniamo suoni diversi. Si prova a sfruttare il suono prodotto per elaborare un azione mimica. Es. il suono del tubetto battuto sul pavimento ricorda ai bambini la grandine, si prova a realizzare l immagine facendo l azione della grandine che cade. 10

11 E) Viene letta una breve storia con una struttura narrativa semplice. I bambini mimeranno la storia. I bambini racconteranno la storia con i suoni. Attività di verifica: E possibile raccontare la fiaba di Cappuccetto Rosso solo con i suoni? Quali suoni per la foresta? E per i passi del lupo? IX incontro La voce 1) Individuare i due momenti della respirazione ed in particolare centrare l attenzione sulle innumerevoli possibilità espressive date da ritmi diversi di respirazione 2) Coordinare movimento e respirazione 3)Individuare le varianti (gesti, espressioni facciali, intonazioni) che modificano il significato di una esclamazione, una parola, una frase) 4) Utilizzare le esperienze mimiche per l avvio alla lettura espressiva. 5) Favorire il rilassamento con una respirazione adeguata. Materiali: sacchetti di carta leggera grandi come la mano di un bambino Attività proponibili: A) Osservare la possibilità di trasferire alla mano il movimento di respirazione: la mano ha un estensione nell inspirazione e si raccoglie nell espirazione. Provare ad avvertire la corrispondenza fra i movimenti della mano e movimenti di tutto il corpo. Invitare i bambini a ripetere l operazione con la mano infilata in un sacchetto di carta: adesso viene trasferito a questo il movimento respiratorio. Il sacchetto animato compie alcune azioni: gira, sale, scende, cade, corre si ferma. B) Creare con la mano il movimento di un animale e realizzarlo analogamente con tutto il corpo. C) Emissione vocale: provare ad esprimersi con le vocali: che cosa posso esprimere con la A, la E, la I, la O, la U? Verrà dato a ciascun bambino un biglietto con scritto lo stato d animo da esprimere con le vocali (es. paura, meraviglia, indignazione, ecc.) Si osservano le varie intonazioni, le espressioni facciali, i movimenti della mano. Il significato di quello che si vuole comunicare può subire variazioni se muta una di queste tre componenti. Invitare i bambini ad usare la stessa esclamazione accompagnandola con una mimica diversa (fronte aggrottata, fronte distesa, occhi aperti, occhi chiusi, gesto lento della mano, gesto veloce della mano). D) Azioni mimate e azioni parlate. Letta una storia, vengono distribuiti ai bambini alcuni biglietti con su scritte le azioni compiute da alcuni 11

12 personaggi. Si dovrà cercare di evidenziarne le caratteristiche peculiari. (es. La strega malvagia offre la mela all ingenua Biancaneve. Gli aggettivi da attribuire ai vari personaggi possono essere trovati insieme ai bambini per evitare fraintendimenti e difficoltà di comprensione. D) Lettura di una storia. Dopo la lettura, si dividono i bambini a coppie. Realizzano le azioni indicate nel biglietto a loro assegnato, prima senza parole, poi con le parole. 12

13 X Incontro Lettura espressiva 1) Scoprire il valore mimico delle parole, degli accenti, della punteggiatura. Materiali occorrenti: registratore, microfono, copie della storia o della poesia scelta, alcuni oggetti e costumi. A) Scelta una storia, ciascun bambino ne leggerà una sequenza in tante maniere diverse: come se ridesse, come se piangesse o fosse arrabbiato, impaurito, ecc. B) Mentre un bambino - narratore leggerà una storia, gli altri creeranno movimenti corali. Per questo tipo di attività è possibile prevedere l uso di oggetti, di elementi scenici, di costumi. C) Lettura di una filastrocca o di una poesia. Stimolare i bambini a ricercare le varie immagini mimiche e a trasferire l esperienza vissuta con il movimento, nella lettura. A) Ogni bambino leggerà una breve storia pensando al personaggio e alla situazione indicata. Si leggerà come un nonno che racconta ai nipotini, una maestra che detta, un cronista di una partita di calcio, ecc. B) Lettura a più voci: verrà scelto il ritmo che si ritiene essere più adatto per la lettura di un particolare racconto. Ogni bambino avrà una parte da leggere e dovrà cercare di mantenere il ritmo iniziale. Una possibile registrazione dei brani letti potrebbe facilitare la comprensione di alcuni errori e inesattezze di pronuncia e intonazione. C) Lettura corale di una poesia: una volta individuato ritmo ed intonazioni da usare, è possibile interpretare coralmente una poesia? XI Incontro Lo spazio e la messinscena 1) Riuscire a creare un canovaccio collettivo e rappresentarlo Materiali occorrenti: alcuni elementi di costumi (corone, cappelli, mantelli), alcuni oggetti (es.:un cestino, un fiore finto, un cuscino), un registratore, musiche registrate. Dal canovaccio alla messinscena. L animatore formerà piccoli gruppi (3-4 persone). Ciascun ragazzo avrà un particolare (cappello, mantello, ecc.)e sceglierà il proprio personaggio ( sono un re, una strega, una principessa, ecc.) In base ai personaggi si inventa una storia. Si scrive il canovaccio. Si provano movimenti e si improvvisano battute. Si riprova cercando il ritmo definitivo. Contemporaneamente alla 13

14 messa a punto dell azione scenica, si pensa a un veloce allestimento della scena. Alla fine un gruppo alla volta rappresenta la propria storia. Ci si può sbizzarrire come si vuole. Le varianti sono infinite. - Prima il gruppo inventa una storia e dopo prende gli elementi a disposizione - L animatore dà a ciascun gruppo alcuni oggetti per inventare una storia. - L animatore legge una storia e ciascun gruppo troverà una maniera per rappresentarla. - L animatore legge una storia e ciascun gruppo ne rappresenterà una parte. - L animatore prepara ai quattro angoli della stanza quattro allestimenti, assegna a ciascun angolo un gruppo di bambini che inventeranno una storia in base a ciò che ci trovano (in un angolo possono trovare un cuscino, una corona un fiore, in un altro un cappello da strega, un telo azzurro, una sedia, ecc.) INDICE I Incontro Lo spazio e il movimento - Le andature II Incontro Lo spazio e il movimento - La danza III Incontro Lo spazio e l oggetto immaginario IV Incontro Lo spazio e il filo di lana V Incontro Percorsi VI Incontro Trasformazioni VII Incontro I centri di espressione VIII Incontro Lo spazio e il suono IX incontro La voce X Incontro Lettura espressiva XI Incontro Lo spazio e la messinscena Alcune considerazioni 14

GIOCHI MINIBASKET. 1) Il gioco dei nomi. 2) Il gambero

GIOCHI MINIBASKET. 1) Il gioco dei nomi. 2) Il gambero GIOCHI MINIBASKET Questi giochi sono stati tratti da alcuni libri e talvolta modificati per adattarli al nostro gioco. Adatti per diverse età. Buon lavoro. 1) Il gioco dei nomi Obiettivi: conoscere i compagni,

Dettagli

GLI ELFI DI BABBO NATALE

GLI ELFI DI BABBO NATALE Gruppo Animatori Salesiani www.gascornedo.it info@gascornedo.it GLI ELFI DI BABBO NATALE Gioco in Oratorio Genere: a stand Ambienti: sia in interno che in esterno Età: bambini delle elementari/medie AMBIENTAZIONE

Dettagli

CATALOGO DI ESERCIZI PER PAUSE IN MOVIMENTO. ESERCIZI PER ATTIVARE

CATALOGO DI ESERCIZI PER PAUSE IN MOVIMENTO. ESERCIZI PER ATTIVARE Catalogo di esercizi per per pause in movimento. Esercizi per attivare MOVING SCHOOL 21 PROGETTO LA SCUOLA IN MOVIMENTO CATALOGO DI ESERCIZI PER PAUSE IN MOVIMENTO. ESERCIZI PER ATTIVARE Autore: Stephan

Dettagli

IMMAGINI, SUONI, COLORI

IMMAGINI, SUONI, COLORI IMMAGINI, SUONI, COLORI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE 1. Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente 2. Inventa storie

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE CLASSE PRIMA MUSICA. ANNO SCOL. 2012/2013 Scuola primaria Luzzatto Dina. INSEGNANTE: Lucia Anna Cottone

PROGRAMMAZIONE ANNUALE CLASSE PRIMA MUSICA. ANNO SCOL. 2012/2013 Scuola primaria Luzzatto Dina. INSEGNANTE: Lucia Anna Cottone PROGRAMMAZIONE ANNUALE CLASSE PRIMA MUSICA ANNO SCOL. 2012/2013 Scuola primaria Luzzatto Dina INSEGNANTE: Lucia Anna Cottone MUSICA -- CLASSE PRIMA UNITA D APPRENDIMENTO N 1 TITOLO OBIETTIVO FORMATIVO

Dettagli

I DISCORSI E LE PAROLE

I DISCORSI E LE PAROLE I DISCORSI E LE PAROLE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE 1. Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati

Dettagli

I CAMPI DI ESPERIENZA

I CAMPI DI ESPERIENZA I CAMPI DI ESPERIENZA IL SE E L ALTRO sviluppa il senso dell identità personale; riconosce ed esprime sentimenti e emozioni; conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e della scuola, sviluppando

Dettagli

Accoglienza: giochi. Come si fa! Danza intorno al sole

Accoglienza: giochi. Come si fa! Danza intorno al sole Accoglienza: giochi Danza intorno al sole Leghiamo ai polsi dei bambini i nastri colorati (gialli, arancioni e rossi, a seconda dell età). Chiediamo a ogni bambino, a turno, di fare il sole e di posizionarsi

Dettagli

G iochi con le carte 1

G iochi con le carte 1 Giochi con le carte 1 PREPARAZIONE E DESCRIZIONE DELLE CARTE L insegnante prepara su fogli A3 e distribuisce agli allievi le fotocopie dei tre diversi tipi di carte. Invita poi ciascun allievo a piegare

Dettagli

OSSERVAZIONI SISTEMATICHE DI RILEVAZIONE PRECOCE AREA DELL INTELLIGENZA NUMERICA

OSSERVAZIONI SISTEMATICHE DI RILEVAZIONE PRECOCE AREA DELL INTELLIGENZA NUMERICA OSSERVAZIONI SISTEMATICHE DI RILEVAZIONE PRECOCE AREA DELL INTELLIGENZA NUMERICA Potenziamento dell area dell intelligenza numerica Processi lessicali Denomina su richiesta i numeri fino a 10 (come si

Dettagli

PROGETTO : " COLORI E SUONI "

PROGETTO :  COLORI E SUONI Scuola dell' Infanzia Paritaria " MAGIC SCHOOL 2 " coop.soc. Via G. Meli, 8-90010 Ficarazzi PROGETTO : " COLORI E SUONI " Anno scolastico 2013 / 2014 Insegnante : Roberta Semilia P R O G E T T O : COLORI

Dettagli

Indicazioni: Questa è la mia cartella. Ho tantissime cose nella mia cartella: ci sono delle matite, dei pennarelli, una gomma, la colla, ecc.

Indicazioni: Questa è la mia cartella. Ho tantissime cose nella mia cartella: ci sono delle matite, dei pennarelli, una gomma, la colla, ecc. Unità II La scuola Contenuti - Oggetti scolastici - Utilizzo degli oggetti scolastici - Classe - Numeri Attività AREA ANTROPOLOGICA 1. L Orsoroberto va a scuola L Orsoroberto ha sei anni e va a scuola.

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1º GRADO 93010 - D E L I A

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1º GRADO 93010 - D E L I A BLA, BLA, BLA, ANNO SCOLASTICO 2008/2009 MOTIVAZIONE L età dei bambini della scuola dell infanzia è particolarmente feconda poiché, proprio in questo periodo, l interesse e la curiosità, se vengono alimentati,

Dettagli

GLI AUSTRALOPITECHI. Tra gli animali che vedi nelle figure, sai dire quale è una scimmia? Cerchia l animale giusto e collega i nomi ai disegni.

GLI AUSTRALOPITECHI. Tra gli animali che vedi nelle figure, sai dire quale è una scimmia? Cerchia l animale giusto e collega i nomi ai disegni. GLI AUSTRALOPITECHI Prerequisiti: orientarsi nel tempo fra passato, presente e futuro, usare gli strumenti sussidiari al testo (cartine, immagini, tabelle ) Obiettivi: studio dell evoluzione dell uomo

Dettagli

CATALOGO DI ESERCIZI PER PAUSE IN MOVIMENTO. ESERCIZI PER STIMOLARE LA CONCENTRAZIONE

CATALOGO DI ESERCIZI PER PAUSE IN MOVIMENTO. ESERCIZI PER STIMOLARE LA CONCENTRAZIONE MOVING SCHOOL 21 PROGETTO LA SCUOLA IN MOVIMENTO CATALOGO DI ESERCIZI PER PAUSE IN MOVIMENTO. ESERCIZI PER STIMOLARE LA CONCENTRAZIONE Autore: Stephan Riegger, Berlinbewegt e.v., Moving School 21 1 Stimola

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE DI EDUCAZIONE MUSICALE

CURRICOLO VERTICALE DI EDUCAZIONE MUSICALE CURRICOLO VERTICALE DI EDUCAZIONE MUSICALE AMBITI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI OBIETTIVI 3 4 ANNI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PAESAGGIO SONORO Riconoscimento/analisi di - suoni e rumori naturali

Dettagli

Scoprire la DESTRA e la SINISTRA

Scoprire la DESTRA e la SINISTRA Rif. 20537 CONTENUTO Scoprire la DESTRA e la SINISTRA - 32 schede con cornice blu, con fotografie di un personaggio (16 di fronte e 16 di spalle) con un oggetto alla sua destra o alla sua sinistra. - 1

Dettagli

LA PIRAMIDE DEL MOVIMENTO: educhiamo gli schemi motori di base per ottenere abilità motorie. LEZIONE bambini 6/8 anni

LA PIRAMIDE DEL MOVIMENTO: educhiamo gli schemi motori di base per ottenere abilità motorie. LEZIONE bambini 6/8 anni LA PIRAMIDE DEL MOVIMENTO: educhiamo gli schemi motori di base per ottenere abilità motorie LEZIONE bambini 6/8 anni ( adattamento allo spazio) Muoversi liberamente nella palestra palleggiando, Cambiare

Dettagli

SE IO FOSSI UN ALBERO E INVENTASSI UNA STORIA DAL MIO DISEGNO...TI RACCONTEREI CHE...

SE IO FOSSI UN ALBERO E INVENTASSI UNA STORIA DAL MIO DISEGNO...TI RACCONTEREI CHE... SE IO FOSSI UN ALBERO E INVENTASSI UNA STORIA DAL MIO DISEGNO...TI RACCONTEREI CHE... Una volta si fece la festa degli alberi nel bosco e io e una bimba, che non lo sapevo chi era, giocavamo con gli alberi

Dettagli

LINGUA INGLESE AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA. ASCOLTO (comprensione orale)

LINGUA INGLESE AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA. ASCOLTO (comprensione orale) TRIENNIO: classe prima TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L alunno : comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari descrive oralmente e

Dettagli

Socio/relazionale: partecipazione attiva al gioco, in forma agonistica, collaborando con gli altri

Socio/relazionale: partecipazione attiva al gioco, in forma agonistica, collaborando con gli altri Federazione Italiana Pallacanestro Settore Giovanile Minibasket e Scuola Lezioni Integrate Minibasket I Fondamentali con palla Traguardi di Competenza. Partiamo dalle linee guida: Motorio/funzionale padronanza,

Dettagli

ALCUNE PROPOSTE PER INSEGNARLO

ALCUNE PROPOSTE PER INSEGNARLO I primi Giochi Easy : Il Palleggio ALCUNE PROPOSTE PER INSEGNARLO Insalata Mista. (stimolare l abitudine all utilizzo del palleggio) Dal palleggio in libertà tuttocampo dei bambini, dividere il campo in

Dettagli

CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA

CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA Possiamo descrivere le strategie di apprendimento di una lingua straniera come traguardi che uno studente si pone per misurare i progressi nell apprendimento

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO U. FERRARI DI CASTELVERDE SCUOLA DELL INFANZIA STATALE IL GIRASOLE DI SAN MARTINO IN BELISETO. English is fun

ISTITUTO COMPRENSIVO U. FERRARI DI CASTELVERDE SCUOLA DELL INFANZIA STATALE IL GIRASOLE DI SAN MARTINO IN BELISETO. English is fun ISTITUTO COMPRENSIVO U. FERRARI DI CASTELVERDE SCUOLA DELL INFANZIA STATALE IL GIRASOLE DI SAN MARTINO IN BELISETO English is fun Anno scolastico 2011/2012 Istituto Comprensivo U. Ferrari di Castelverde

Dettagli

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco.

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il laboratorio teatrale è un occasione di scambio e confronto reciproco in

Dettagli

Passo Uno. 1) Riconosci se si tratti di uno scherzo, di un litigio o di un azione da bullo SVOLGIMENTO

Passo Uno. 1) Riconosci se si tratti di uno scherzo, di un litigio o di un azione da bullo SVOLGIMENTO Esercizi in classe Passo Uno 1) Riconosci se si tratti di uno scherzo, di un litigio o di un azione da bullo Partecipa l intera classe 1 ora Lavagna, questionario, fogli, penne L insegnante deve aver spiegato

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PRAY

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PRAY ISTITUTO COMPRENSIVO DI PRAY PIANI DI STUDIO - SCUOLA DELL INFANZIA PRIMO ANNO ( 3 anni di età ) CAMPI PERCORSI OPERATIVI DI LABORATORIO OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO IL SÈ E L ALTRO Le grandi domande, il

Dettagli

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa

Dettagli

Dove metti il divano?

Dove metti il divano? Dove metti il divano? Indicazioni per l insegnante Obiettivi didattici le preposizioni a, da e di + articolo le espressioni di luogo Svolgimento Obiettivo dell attività-gioco proposta è quello di far utilizzare

Dettagli

SCUOLA INFANZIA CERVIGNASCO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 P ROGETTO

SCUOLA INFANZIA CERVIGNASCO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 P ROGETTO SCUOLA INFANZIA CERVIGNASCO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 P ROGETTO SINTESI PROGETTO Sezione 1 Descrittiva 1.1 Denominazione progetto Indicare il titolo del progetto NEL PAESE DI FIABILANDIA 1.2 Responsabile

Dettagli

ESERCIZI METAFONOLOGICI

ESERCIZI METAFONOLOGICI ESERCIZI METAFONOLOGICI - Segmentazione e fusione sillabica (es. MA-TI-TA); - Riconoscimento della sillaba iniziale delle parole ; - Riconoscimento del sillaba finale; - Riconoscimento della somiglianza

Dettagli

Matematica e giochi di gruppo

Matematica e giochi di gruppo Matematica e giochi di gruppo Possiamo riempire di contenuti matematici situazioni di piccola sfida personale, situazioni di giochi di società. Di seguito proponiamo attività che affrontano i seguenti

Dettagli

Unità IX Il corpo. Contenuti - Parti del corpo - Sentimenti - Sensi. Attività AREA ANTROPOLOGICA

Unità IX Il corpo. Contenuti - Parti del corpo - Sentimenti - Sensi. Attività AREA ANTROPOLOGICA Unità IX Contenuti Il corpo - Parti del corpo - Sentimenti - Sensi Attività AREA ANTROPOLOGICA 1. L Orsoroberto introduce L Orsoroberto si tocca il naso e chiede ai bambini di fare lo stesso. Poi si tocca

Dettagli

Attività con la fune

Attività con la fune lo sport a scuola Attività con la fune percorso n. 1 Attrezzatura: - uno spazio adatto (palestra, cortile) - una fune Scansione delle attività: 1. Fase motoria 2. Fase espressivo-analogica 3. Fase ludica

Dettagli

LA SCUOLA SI-CURA SI CURA DI ME!

LA SCUOLA SI-CURA SI CURA DI ME! SCUOLA DELL INFANZIA ISTITUTO COMPRENSIVO VILLA REATINA PERCORSO DIDATTICO SICUREZZA NELLA SCUOLA LA SCUOLA SI-CURA SI CURA DI ME! Anno scolastico 2014 2015. Il ruolo educativo e formativo della Scuola

Dettagli

PROGETTO: TEATRO FORUM

PROGETTO: TEATRO FORUM 24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per

Dettagli

GLI OGGETTI E LE LORO PROPRIETA

GLI OGGETTI E LE LORO PROPRIETA GLI OGGETTI E LE LORO PROPRIETA PERCORSO DIDATTICO PER LE CLASSI PRIMA E SECONDA DELLA SCUOLA PRIMARIA (prima parte) SCUOLA PRIMARIA G. MAZZINI BARBERINO MUGELLO Partendo dall osservazione e dalla manipolazione

Dettagli

IL PAESE QUATRICERCHIO

IL PAESE QUATRICERCHIO Scuola dell infanzia di Santa Maria in Punta UNITÀ DI APPRENDIMENTO: IL PAESE QUATRICERCHIO UN MONDO DI FORME(prima parte) Comprendente: UDA CONSEGNA AGLI STUDENTI PIANO DI LAVORO GRIGLIA DI OSSERVAZIONE/RUBRICA

Dettagli

UDA n:1 In equilibrio tra arte, musica e movimento

UDA n:1 In equilibrio tra arte, musica e movimento PIANO PROGRAMMATICO DI SVILUPPO DELLE UDA DEI LINGUAGGI ESPRESSIVI (Arte, musica, ed. fisica) Classi Seconde NUMERO UDA UDA N.1 TITOLO In equilibrio tra arte, musica e movimento PERIODO ORIENTATIVO DI

Dettagli

1. LE REGOLE EDUCAZIONE ALLA LEGALITA OBIETTIVI

1. LE REGOLE EDUCAZIONE ALLA LEGALITA OBIETTIVI EDUCAZIONE ALLA LEGALITA 1. LE REGOLE OBIETTIVI Sapere: Che la convivenza tra soggetti diversi ha bisogno di regole. Conoscere il significato della parola Regola della forte connessione tra regole e valori.

Dettagli

L importanza delle cose semplici. La natura come maestra, risorsa, stimolo Cesena, 10 Maggio 2014

L importanza delle cose semplici. La natura come maestra, risorsa, stimolo Cesena, 10 Maggio 2014 L importanza delle cose semplici. La natura come maestra, risorsa, stimolo Cesena, 10 Maggio 2014 Partendo da lontano: appunti di viaggio di Beatrice Vitali Berlino è così: c è sempre qualcuno scalzo c

Dettagli

MUSICA. COMPETENZE CHIAVE: Comunicazione nella madrelingua, Consapevolezza ed espressione culturale, Imparare ad imparare

MUSICA. COMPETENZE CHIAVE: Comunicazione nella madrelingua, Consapevolezza ed espressione culturale, Imparare ad imparare MUSICA COMPETENZE CHIAVE: Comunicazione nella madrelingua, Consapevolezza ed espressione culturale, Imparare ad imparare Traguardi per lo sviluppo delle competenze L alunno : Osserva, esplora, descrive

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI CURRICOLO IN VERTICALE DISCIPLINA: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA A.S. 2013/2014

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI CURRICOLO IN VERTICALE DISCIPLINA: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA A.S. 2013/2014 ISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI CURRICOLO IN VERTICALE DISCIPLINA: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA A.S. 2013/2014 SCUOLA DELL INFANZIA TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA CAMPO

Dettagli

STRATEGIE VISIVE PER LA COMUNICAZIONE

STRATEGIE VISIVE PER LA COMUNICAZIONE STRATEGIE VISIVE PER LA COMUNICAZIONE A CURA DELLA S.C. DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE ASLCN1 PRESIDIO EX ASL 17 COSA SONO? Sono quei SEGNALI che vediamo e che sono in grado di stimolare, sostenere ed ampliare

Dettagli

INGLESE - CLASSE PRIMA

INGLESE - CLASSE PRIMA INGLESE - CLASSE PRIMA 1) Discriminazione di suoni, intonazione e ritmo Sa riconoscere suoni non familiari della lingua 2 Sa pronunciare parole in lingua inglese Capisce parole e espressioni di uso frequente

Dettagli

FESTA dell Accoglienza alla Scuola dell Infanzia Bernini Buri a.s. 15-16

FESTA dell Accoglienza alla Scuola dell Infanzia Bernini Buri a.s. 15-16 FESTA dell Accoglienza alla Scuola dell Infanzia Bernini Buri a.s. 15-16 Il giorno 27 Ottobre 2015 La scuola dell Infanzia Bernini Buri ha festeggiato l accoglienza dei bambini con uno Spettacolo che ha

Dettagli

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta

Dettagli

TIMBRI E STAMPE TIMBRANDO LE STAGIONI Che cos è un timbro? Come si realizza? Che cosa produce?

TIMBRI E STAMPE TIMBRANDO LE STAGIONI Che cos è un timbro? Come si realizza? Che cosa produce? LABORATORIO DIDATTICO CREATIVO Timbri e stampe è una proposta di laboratorio didattico rivolto alle classi della Scuola dell infanzia per l anno scolastico 2014-15. L obiettivo è avvicinare il bambino

Dettagli

MI ASCOLTO, TI ASCOLTO... CI ASCOLTIAMO.

MI ASCOLTO, TI ASCOLTO... CI ASCOLTIAMO. MI ASCOLTO, TI ASCOLTO... CI ASCOLTIAMO. Percorso di educazione all ascolto Classi seconde scuola primaria Rosmini Anno scolastico 2009/2010 La principale difficoltà riscontrata negli alunni dall'intero

Dettagli

Ricezione scritta (lettura)

Ricezione scritta (lettura) LINGUA INGLESE - CLASSE PRIMA L alunno riconosce e comprende alcune parole e frasi standard, espressioni di uso quotidiano e semplici frasi. Comprende ed esegue semplici istruzioni correlate alla vita

Dettagli

MOTIVAZIONE. PERSONE COINVOLTE: i bambini di quattro anni, le insegnanti Sabrina e Silvia. TEMPI: il venerdì pomeriggio da novembre a febbraio

MOTIVAZIONE. PERSONE COINVOLTE: i bambini di quattro anni, le insegnanti Sabrina e Silvia. TEMPI: il venerdì pomeriggio da novembre a febbraio 1 MOTIVAZIONE Questo progetto nasce dal desiderio di far scoprire ai bambini di 4 anni il proprio corpo come strumento dell espressione del sé e come modalità di relazione con gli altri. Il bambino in

Dettagli

DIREZIONE DIDATTICA I CIRCOLO DI CARDITO PROGETTO DI EDUCAZIONE MUSICALE PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI DIVERSAMENTE NOTE

DIREZIONE DIDATTICA I CIRCOLO DI CARDITO PROGETTO DI EDUCAZIONE MUSICALE PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI DIVERSAMENTE NOTE DIREZIONE DIDATTICA I CIRCOLO DI CARDITO PROGETTO DI EDUCAZIONE MUSICALE PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI DIVERSAMENTE NOTE -Anno scolastico 2013/2014 Educare, insegnare o lasciarsi andare alle proprie

Dettagli

Il sé e l altro. Il corpo e il movimento

Il sé e l altro. Il corpo e il movimento Curricolo di MUSICA La musica in un quadro didattico occupa una posizione centrale perché è una componente fondamentale dell esperienza umana. Essa ha un ruolo di primo piano nello sviluppo della personalità

Dettagli

UTILIZZO DELLA PSICOCINETICA NELLA SCUOLA PRIMARIA E IN AMBITO SPORTIVO

UTILIZZO DELLA PSICOCINETICA NELLA SCUOLA PRIMARIA E IN AMBITO SPORTIVO UTILIZZO DELLA PSICOCINETICA NELLA SCUOLA PRIMARIA E IN AMBITO SPORTIVO Le capacità cognitive richieste per far fronte alle infinite modalità di risoluzione dei problemi motori e di azioni di gioco soprattutto

Dettagli

Palla a muro con una mano sola su un piede solo girando le spalle al muro

Palla a muro con una mano sola su un piede solo girando le spalle al muro Palla a muro Il gioco è molto semplice e consiste nel tirare una palla contro un muro per poi riprenderla senza farla cadere. Le regole che governano il gioco sono dettate dalle stesse filastrocche che

Dettagli

TRAGUARDI FORMATIVI COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE

TRAGUARDI FORMATIVI COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE CAMPI D ESPERIENZA: IMMAGINI SUONI E COLORI (TEATRO) Padroneggiare gli strumenti Seguire spettacoli di vario Rappresentare situazioni attraverso necessari ad un utilizzo dei tipo(teatrali,musicali il gioco

Dettagli

COME SVILUPPARE LA TRASMISSIONE DELLA PALLA NELLA CATEGORIA PICCOLI AMICI (5-8 ANNI)? ECCO LA SOLUZIONE A

COME SVILUPPARE LA TRASMISSIONE DELLA PALLA NELLA CATEGORIA PICCOLI AMICI (5-8 ANNI)? ECCO LA SOLUZIONE A WWW.CENTROSTUDICALCIO.IT Scuola Calcio Tecnica PROBLEMA: COME SVILUPPARE LA TRASMISSIONE DELLA PALLA NELLA CATEGORIA PICCOLI AMICI (5-8 ANNI)? ECCO LA SOLUZIONE A cura di Ernesto Marchi WWW.CENTROSTUDICALCIO.IT

Dettagli

CURRICOLO DISCIPLINARE DI MUSICA

CURRICOLO DISCIPLINARE DI MUSICA A.S. 2014/2015 MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Istituto Comprensivo Palena-Torricella Peligna Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado Palena (CH) SCUOLA PRIMARIA

Dettagli

COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE.

COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE. COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE. UNA METAFORA PER SPIEGARE I DSA La psicologa americana ANIA SIWEK ha sviluppato in anni di pratica professionale un modo semplice ed efficace di spiegare i DSA ai bambini,

Dettagli

GIOCHI DI STRATEGIA Giochi di potere!!!.

GIOCHI DI STRATEGIA Giochi di potere!!!. GIOCHI DI STRATEGIA Giochi di potere!!!. Dopo avere dedicato ampio spazio nei precedenti interventi al modello culturale del nostro Minibasket raccontando l esperienza finlandese, ora vorrei rivolgere

Dettagli

QUESTIONARIO SULLA COORDINAZIONE MOTORIA (The DCDQ 07 B.N. Wilson) Traduzione e adattamento a cura di Barbara Caravale e Silvia Baldi

QUESTIONARIO SULLA COORDINAZIONE MOTORIA (The DCDQ 07 B.N. Wilson) Traduzione e adattamento a cura di Barbara Caravale e Silvia Baldi QUESTIONARIO SULLA COORDINAZIONE MOTORIA (The DCDQ 07 B.N. Wilson) Traduzione e adattamento a cura di Barbara Caravale e Silvia Baldi Nome e Cognome del/la bambino/a Nome e Cognome della persona che compila

Dettagli

CAMPO DI ESPERIENZA: IL SE E L ALTRO

CAMPO DI ESPERIENZA: IL SE E L ALTRO CAMPO DI ESPERIENZA: IL SE E L ALTRO I. Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. I I. Sviluppa il

Dettagli

Indicazioni per l insegnante

Indicazioni per l insegnante Indicazioni per l insegnante Tutto ciò che reca le tracce del vivere umano può diventare fonte di informazione sul passato. Ivo Mattozzi Le tracce: ogni cosa che ci circonda ha delle tracce, tracce del

Dettagli

Scuola dell Infanzia Umberto I Robecco sul Naviglio Anno Scolastico 2014-2015 PROGETTO LETTO-SCRITTURA

Scuola dell Infanzia Umberto I Robecco sul Naviglio Anno Scolastico 2014-2015 PROGETTO LETTO-SCRITTURA Scuola dell Infanzia Umberto I Robecco sul Naviglio Anno Scolastico 2014-2015 PROGETTO LETTO-SCRITTURA Il progetto nasce dal desiderio di accompagnare il bambino/a dell ultimo anno della Scuola dell Infanzia

Dettagli

UNITÀ DI APPRENDIMENTO ABILITA

UNITÀ DI APPRENDIMENTO ABILITA NUMERO UNITÀ D APPRENDIMENTO 1 ASCOLTARE Comprendere l argomento e le informazioni principali di discorsi affrontati in classe. Seguire la narrazione di testi ascoltati o letti mostrando di saperne cogliere

Dettagli

LA NARRAZIONE UTILIZZO INDICATORI TEMPORALI A cura dell ins. LAMPIS MARIA BERNARDA ELENA

LA NARRAZIONE UTILIZZO INDICATORI TEMPORALI A cura dell ins. LAMPIS MARIA BERNARDA ELENA LA NARRAZIONE UTILIZZO INDICATORI TEMPORALI A cura dell ins. LAMPIS MARIA BERNARDA ELENA COMPETENZE DA PERSEGUIRE da parte dell alunno non italofono: Esprimersi in modo chiaro e corretto: - Forma semplici

Dettagli

Formula frasi di senso compiuto 13 0 2 ASSENTI 3

Formula frasi di senso compiuto 13 0 2 ASSENTI 3 presenti 15 COMPILAZIONE 14-03- DATA 14-03- SI NO IP senso compiuto 13 0 2 Settimana di presentazione del progetto. Prima di addentrarci nella realizzazione delle attività, ho suddiviso i bambini in due

Dettagli

Obiettivi formativi. Età dei bambini

Obiettivi formativi. Età dei bambini È l area di apprendimento nella quale si determina l apertura del bambino all altro, non rinunciando con questo alla propria UNICITA ma affermandola proprio attraverso il processo d interazione con gli

Dettagli

PERSONE COINVOLTE: tutti i bambini grandi; maestre Alena e Sabrina

PERSONE COINVOLTE: tutti i bambini grandi; maestre Alena e Sabrina 1 Motivazione: i bambini dell ultimo anno mostrano interesse verso numeri e lettere, da qui nasce la nostra esigenza di portarli a conoscere in un modo attivo e creativo questo mondo curioso e interessante.

Dettagli

SCUOLA FELL INFANZIA ANDERSEN PROGETTO INTEGRATIVO DI PLESSO

SCUOLA FELL INFANZIA ANDERSEN PROGETTO INTEGRATIVO DI PLESSO SCUOLA FELL INFANZIA ANDERSEN PROGETTO INTEGRATIVO DI PLESSO ANNO SCOLASTICO 2011 / 2012 SCUOLA DELL INFANZIA ANDERSEN SEZ 1 E SEZ 2 INSEGNANTI:MARTINELLI TENACE, PANARO REGGIANI MAPPA USCITA AL CIRCO

Dettagli

G I OC ON F A PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA

G I OC ON F A PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA G I OC ON F A PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA La proposta educativa La proposta Psicomotoria educativa rivolta a bambini dai 2 ai 6 anni, tende ad una armonica formazione della personalità vista come

Dettagli

CHI SEI TU? CHI SONO IO?

CHI SEI TU? CHI SONO IO? L associazione Don Lorenzo Milani e l ICS Lorenzo Bartolini Vaiano in partenariato con il Comune di Cantagallo e l ICS Sandro Pertini di Vernio Con il contributo dell Assessorato alle Politiche Sociali

Dettagli

Circolo Didattico G. Marconi Locorotondo Scuola dell Infanzia. Progetto lettura: Anno Scolastico2009-2010. Anno Scolastico 2009-2010

Circolo Didattico G. Marconi Locorotondo Scuola dell Infanzia. Progetto lettura: Anno Scolastico2009-2010. Anno Scolastico 2009-2010 Circolo Didattico G. Marconi Locorotondo Scuola dell Infanzia Progetto lettura: Anno Scolastico2009-2010 Anno Scolastico 2009-2010 Referente: Rondinone Anna Carmela PREMESSA Educare i bambini alla lettura

Dettagli

Con un gioco si possono lavorare diversi aspetti: Come proporre un gioco:

Con un gioco si possono lavorare diversi aspetti: Come proporre un gioco: Il gioco se usato e svolto in una maniera consona, farà si che l' allievo si diverta e nello stesso tempo raggiunga degli scopi precisi che voi vi siete proposti. Con un gioco si possono lavorare diversi

Dettagli

Questo pullman porta i bambini di una scuola di Roma a fare una gita per vedere gli animali che non ci sono in città. Dove va secondo voi?

Questo pullman porta i bambini di una scuola di Roma a fare una gita per vedere gli animali che non ci sono in città. Dove va secondo voi? FASE MOTIVAZIONALE Da piccole vivevate in città o in campagna? Avevate animali? Guardate le immagini: dove si possono trovare questi animali? I vostri bambini conoscono gli animali delle fotografie?li

Dettagli

PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA - ITALIANO

PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA - ITALIANO PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA - ITALIANO OBIETTIVI MINIMI 1. ASCOLTARE/PARLARE: Ascoltare e comprendere testi orali di diverso tipo. Esprimersi oralmente in modo corretto (e pertinente), producendo testi

Dettagli

PROGETTO MUSICA E BIBLIOTECA

PROGETTO MUSICA E BIBLIOTECA Scuola infanzia di PALATA PEPOLI PROGETTO MUSICA E BIBLIOTECA DI QUALCHE ANNO FA. Di W:A MOZART Il Flauto Magico Progetto musica e biblioteca Scuola dell Infanzia di Palata Pepoli Destinatari: Luogo: Durata:

Dettagli

INFORMAZIONI Prof.ssa Manuela Roggiani accademia.musicale@collegiorotondi.it

INFORMAZIONI Prof.ssa Manuela Roggiani accademia.musicale@collegiorotondi.it CORSI E ATTIVITÀ 2014-2015 INFORMAZIONI Prof.ssa Manuela Roggiani accademia.musicale@collegiorotondi.it ISCRIZIONI modulo on-line sul sito del collegio www.collegiorotondi.it sezione: campus 2 L Accademia

Dettagli

PIANO DI EVACUAZIONE CLASSI PRIME PLESSO DUCA D AOSTA A.S.2009/2010

PIANO DI EVACUAZIONE CLASSI PRIME PLESSO DUCA D AOSTA A.S.2009/2010 PIANO DI EVACUAZIONE CLASSI PRIME PLESSO DUCA D AOSTA A.S.2009/2010 PREMESSA Abituare i bambini già da piccoli, seppur attraverso il gioco, a tenere poche ma essenziali norme comportamentali in caso di

Dettagli

LINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA

LINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA LINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA 1 RICEZIONE ORALE 1. Familiarizzare coi primi suoni della lingua inglese 2. Comprendere semplici espressioni di uso quotidiano, pronunciate chiaramente. 3. Comprendere,

Dettagli

QUALE MATEMATICA NELLA SCUOLA DELL INFANZIA. Scuola dell Infanzia Don Milani Anni 2006/2007/2008 Ins. Barbara Scarpelli

QUALE MATEMATICA NELLA SCUOLA DELL INFANZIA. Scuola dell Infanzia Don Milani Anni 2006/2007/2008 Ins. Barbara Scarpelli QUALE MATEMATICA NELLA SCUOLA DELL INFANZIA Scuola dell Infanzia Don Milani Anni 2006/2007/2008 Ins. Barbara Scarpelli ESPERIENZE MATEMATICHE A PARTIRE DA TRE ANNI QUALI COMPETENZE? L avventura della matematica

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1 GRADO STATALE BORGATA PARADISO SCUOLA DELL INFANZIA STATALE A.

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1 GRADO STATALE BORGATA PARADISO SCUOLA DELL INFANZIA STATALE A. ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1 GRADO STATALE Martin Luther King Dirigente Scolastico Prof. Elena Sorrisio PRESIDENZA E SEGRETERIA Viale Radich, 3 10095 GRUGLIASCO

Dettagli

Obiettivi Esplorare, vivere e percorrere lo spazio correttamente Esprimersi con un linguaggio semplice ma corretto e Compiere riflessioni

Obiettivi Esplorare, vivere e percorrere lo spazio correttamente Esprimersi con un linguaggio semplice ma corretto e Compiere riflessioni 0011 0010 1010 1101 0001 0100 1011 0011 0010 1010 1101 0001 0100 1011 Obiettivi Esplorare, vivere e percorrere lo spazio correttamente Esprimersi con un linguaggio semplice ma corretto e Compiere riflessioni

Dettagli

Standard per la determinazione delle competenze Classe2^ - Scuola Primaria

Standard per la determinazione delle competenze Classe2^ - Scuola Primaria ISTITUTO COMPRENSIVO SCUOLA INFANZIA-PRIMARIA-SECONDARIA DI I GRADO Via Leopardi 002 Certaldo (Firenze) - tel. 011223-0112 - 0131 - fax. 0131 E-mail:FIIC200@istruzione.it - sito web: www.ic-certaldo.it

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO. Leggere, apprendere e gustare il mondo sonoro in tutta la sua diversità e ricchezza.

SCUOLA PRIMARIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO. Leggere, apprendere e gustare il mondo sonoro in tutta la sua diversità e ricchezza. CLASSE 1^ altri. Leggere, apprendere e gustare il mondo sonoro in tutta la sua diversità e ricchezza. Esprimersi attraverso la musica utilizzando diverse modalità. Cogliere all ascolto gli aspetti espressivi

Dettagli

PROGETTO DI EDUCAZIONE STRADALE AMICO VIGILE

PROGETTO DI EDUCAZIONE STRADALE AMICO VIGILE www.fantavolando.it PROGETTO DI EDUCAZIONE STRADALE AMICO VIGILE Fantavolando PROGETTO DI EDUCAZIONE STRADALE AMICO VIGILE MOTIVAZIONE: La motivazione che sta alla base della realizzazione di un progetto

Dettagli

IC. B. LORENZI FUMANE SCUOLA DELL INFANZIA IL BOSCO INCANTATO DI SANT ANNA D ALFAEDO PROGETTO SICUREZZA

IC. B. LORENZI FUMANE SCUOLA DELL INFANZIA IL BOSCO INCANTATO DI SANT ANNA D ALFAEDO PROGETTO SICUREZZA IC. B. LORENZI FUMANE SCUOLA DELL INFANZIA IL BOSCO INCANTATO DI SANT ANNA D ALFAEDO PROGETTO SICUREZZA ANNO SCOLASTICO 2014/2015 MOTIVAZIONE: Le attività che andremo a proporre hanno lo scopo di far maturare

Dettagli

CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA

CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA CLASSI seconde CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA LINGUA ITALIANA l alunno utilizza in maniera appropriata il codice linguistico per descrivere, narrare argomentare. si esprime in modo

Dettagli

Scuola Primaria INGLESE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CLASSE I CLASSE II CLASSE III CLASSE IV CLASSE V

Scuola Primaria INGLESE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CLASSE I CLASSE II CLASSE III CLASSE IV CLASSE V MACRO INDICATORI ASCOLTO (comprensivo ne Scuola Primaria INGLESE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CLASSE I CLASSE II CLASSE III CLASSE IV CLASSE V vocaboli, canzoncine, filastrocche narrazioni ed espressioni

Dettagli

Prove d ingresso. Scuola primaria classi 1 a, 2 a e 3 a. Indicazioni per l insegnante. Ascoltare

Prove d ingresso. Scuola primaria classi 1 a, 2 a e 3 a. Indicazioni per l insegnante. Ascoltare 0 Giunti Scuola S.r.l., Firenze CLASSI A - A - A Prove d ingresso Scuola primaria classi a, a e a Ascoltare 6 Prova n. Consegne da dare Prova n. scheda p. 9 Frasi da leggere Indicazioni per l insegnante

Dettagli

Il Principe Mezzanotte. Scheda di approfondimento. Materiale didattico di approfondimento per insegnanti e operatori

Il Principe Mezzanotte. Scheda di approfondimento. Materiale didattico di approfondimento per insegnanti e operatori Il Principe Mezzanotte Scheda di approfondimento Materiale didattico di approfondimento per insegnanti e operatori La Compagnia Teatropersona ha deciso di creare queste schede per dare l opportunità alle

Dettagli

PROGETTO DI LINGUA INGLESE Panda Sezione 1A

PROGETTO DI LINGUA INGLESE Panda Sezione 1A PROGETTO DI LINGUA INGLESE Panda Sezione 1A Finalità generale: primo approccio alla lingua inglese Obiettivi: *ascoltare e ripetere vocaboli, brevi dialoghi e canzoni *avviare una prima conoscenza della

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO-CENTRO

ISTITUTO COMPRENSIVO-CENTRO ISTITUTO COMPRENSIVO-CENTRO PROGETTO A.S. 01/013 TITOLO: FAVOLE E MUSICA PROGETTO: MUSICA SCUOLE, CLASSI E PERSONALE COINVOLTO: - Scuola dell Infanzia Vittorio Emanuele II; - I, II, III sezione; - Tutte

Dettagli

INGLESE COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE. b. Utilizza la lingua inglese nell uso delle tecnologie dell informazione e della comunicazione

INGLESE COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE. b. Utilizza la lingua inglese nell uso delle tecnologie dell informazione e della comunicazione INGLESE COMPETENZE SPECIFICHE AL a. Nell incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese. b. Utilizza la lingua inglese nell uso delle tecnologie

Dettagli

I colori della musica prendono corpo Insieme con le diverse abilità

I colori della musica prendono corpo Insieme con le diverse abilità Progetto di musicoterapia I.P.S. Falcone Palazzolo S/O a.s. 2008/09 1 Scaletta 1 incontro 24 novembre 2008 - Finalità generale: Migliorare la socializzazione. Interazione positiva con tutti i compagni.

Dettagli

Autore: Maurizio Bruni Sito proponente: Alleniamo.com MESE DI SETTEMBRE 2007 CATEGORIA ESORDIENTI 1995. Allenatore Maurizio Bruni

Autore: Maurizio Bruni Sito proponente: Alleniamo.com MESE DI SETTEMBRE 2007 CATEGORIA ESORDIENTI 1995. Allenatore Maurizio Bruni Autore: Maurizio Bruni Sito proponente: Alleniamo.com MESE DI SETTEMBRE 2007 CATEGORIA ESORDIENTI 1995 Allenatore Maurizio Bruni MESE DI SETTEMBRE OBIETTIVI TECNICI Palleggio individuale Conduzione della

Dettagli

TEMATICA: fotografia

TEMATICA: fotografia TEMATICA: fotografia utilizzare la fotografia e il disegno per permettere ai bambini di reinventare una città a loro misura, esaltando gli aspetti del vivere civile; Obiettivi: - sperimentare il linguaggio

Dettagli

IL LIBRO DELLE NOSTRE STORIE A.S. 2010/2011 SCUOLA DELL INFANZIA MONDOVI BORGO FERRONE SEZIONE GIALLI

IL LIBRO DELLE NOSTRE STORIE A.S. 2010/2011 SCUOLA DELL INFANZIA MONDOVI BORGO FERRONE SEZIONE GIALLI IL LIBRO DELLE NOSTRE STORIE A.S. 2010/2011 SCUOLA DELL INFANZIA MONDOVI BORGO FERRONE SEZIONE GIALLI Storie illustrate e inventate dai bambini durante le attività di apprendimento cooperativo L aereo

Dettagli

PROGETTO Percorsi linguistico-espressivi per la scuola dell infanzia (4-5 anni)

PROGETTO Percorsi linguistico-espressivi per la scuola dell infanzia (4-5 anni) PROGETTO Percorsi linguistico-espressivi per la scuola dell infanzia (4-5 anni) Ci sono tante storie raccontate a voi bambini Da un Raccontastorie Perché siete piccolini E poi ce ne sono altre Suonate

Dettagli

TEMPO TEMPO. Oggi la maestra ha chiesto ai bambini e alle bambine di pensare a una frase con la parola tempo. Quante idee diverse!

TEMPO TEMPO. Oggi la maestra ha chiesto ai bambini e alle bambine di pensare a una frase con la parola tempo. Quante idee diverse! TEMPO Oggi la maestra ha chiesto ai bambini e alle bambine di pensare a una frase con la parola tempo. Quante idee diverse! OGGI IL TEMPO È BRUTTO. PER FARE QUESTO DISEGNO HO IMPIEGATO TANTO TEMPO. TANTO

Dettagli