CORSO DI CARDIOCHIRURGIA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CORSO DI CARDIOCHIRURGIA"

Transcript

1 CORSO DI CARDIOCHIRURGIA SCIENZE INFERMIERISTICHE SCUOLA INFERMIERI OSPEDALE S. CAMILLO - ROMA DOCENTE: GIUSEPPE ANGELICA CARDIOCHIRURGO OSPEDALE SAN CAMILLO ROMA angelica.g@inwind.it Giuseppe Angelica

2 PRINCIPI GENERALI DELLA CIRCOLAZIONE EXTRACORPOREA (C.E.C.) E PROTEZIONE MIOCARDICA Giuseppe Angelica

3 PRINCIPI GENERALI DELLA CIRCOLAZIONE EXTRACORPOREA (CEC) O BYPASS CARDIOPOLMONARE (1) L UTILIZZO DELLA CIRCOLAZIONE EXTRACORPOREA IN CARDIOCHIRURGIA, E MIRATO A SOSTITUIRE LA NORMALE CIRCOLAZIONE DEL SANGUE ( CUORE) E LO SCAMBIO DEI GAS (POLMONI), CON LA MACCHINA CUORE POLMONI

4 PRINCIPI GENERALI ( 2 ) LA MAGGIOR PARTE DEGLI INTERVENTI DI CARDIOCHIRURGIA, VENGONO ESEGUITI IN CIRCOLAZIONE EXTRACORPOREA ( CEC ), CON L AIUTO DI ALTRE TECNICHE AGGIUNTIVE: Ipotermia Arresto di circolo Bypass parziale cardioplegia

5 CENNI STORICI DELLA CIRCOLAZIONE EXTRACORPOREA 1812 LE GALLIOS, perfuse il cervello di coniglio attraverso le arterie carotidi GIBBON, disegnò una pompa atraumatica, che modificò nel DENNIS, effettuò la CEC in una bimba di 6 anni affetta da CAV GIBBON, utilizzò la CEC nella correzione di un DIA SENNING, asportò un mixoma atriale sinistro in CEC.

6 EVOLUZIONE Negli anni le macchine cuore polmone, hanno subito una continua evoluzione di ricerca, tali da renderli sempre più affidabili e maneggevoli, avvalendosi anche dell utilizzo di nuovi dispositivi.

7 PROBLEMATICHE DELLA CIRCOLAZIONE EXTRACORPOREA Sebbene le nuove apparecchiature sono molto affibabili, la conduzione della Circolazione extracorporea è complessa, perchè deve tenere conto di molti fattori: Interazione perfusione artificiale-paziente Controllo dei flussi nei vari distretti vascolari ( cervello-rene-fegato) Interazione fra conduzione della CEC e tecniche anestesiologiche Metabolismo dei farmaci alle diverse temperature

8 ELEMENTI PRINCIPALI DI UNA MACCHINA PER LA CIRCOLAZIONE EXTRACORPOREA Pompe Scambiatore di calore Ossigenatore Cardiotomo ( raccoglie e filtra il sangue proveniente dal campo operatorio ) Linea di ritorno venoso Linea di reinfusione arteriosa Vent ( linea particolare usata per la decompressione del ventricolo sinistro ). Filtro arterioso

9 MODIFICAZIONE DI ALCUNI PARAMETRI FISIOLOGICI DURANTE LA CEC ( 1 ) Il sague scorre in condotti artificiali che non corrispondono ai requisiti fisiologici dei condotti del corpo umano e di conseguenza subisce: alterazioni con attivazione di componeneti micro e macro-molecolari. È necessario sommisnistare a dosaggi calcolati EPARINA per impedire la coagulazione del sangue.

10 ( 2 ) Il contatto aria-sangue, all interno dell ossigenatore, non perfettamente fisiologico come i polmoni, determina: a. Denaturazione proteica. b. Liberazione di diversi polipeptidi c. Distruzione di piastrine e fattori della coagulazione. d. Danno alla membrana cellulare con emolisi e. Deficienza del sistema immnitario

11 LA PROTEZIONE MIOCARDICA IN CARDIOCHIRURGIA Giuseppe Angelica

12 DEFINIZIONE Con il termine di protezione miocardica, in cardiochirurgia, si intende il prolungamento del periodo di tolleranza di tutto il miocardio all ischemia totale per prevenire le complicanze post-operatorie dopo interventi chirurgici a cuore aperto, quali: 1. Sindrome da bassa gittata. 2. Aritmie.

13 DANNO MIOCARDICO DURANTE LA CIRCOLAZIONE EXTRACORPOREA (CEC) 1. DA ISCHEMIA EDEMA intracellulare Depressione della funzionalità cardiaca Necrosi cellulare Contrattura ischemica (processo reversibile) DA RIPERFUSIONE 1. Edema interstiziale 2. Stone Heart(irreversibile): dovuto all ingresso massivo di calcio nel citoplasma attraverso il sarcolemma e mancanza di ATP con liberazione di catecolamine endogene.

14 CARDIOPLEGIA finalità e composiszione Le finalità della cardioplegia farmacologica, è di eliminare le conseguenze dell ischemia, producendo un idoneo ambiente, nel quale vengono ridotte le richieste energetiche del miocardio e contemporaneamente viene prodotta energia, per soddisfare le esigenze richieste.

15 OBIETTIVI DELLA CARDIOPLEGIA 1. Arrestare il cuore senza danni 2. Creare un ambiente in cui continua la produzione di energia 3. Contrastare gli effetti deleteri dell ischemia

16 IL TRATTAMENTO CHIRURGICO DELLA CARDIOPATIA ISCHEMICA

17 CARDIOPATIA ISCHEMICA E il risultato di un insufficiente apporto di sangue arterioso al muscolo cardiaco in rapporto al suo fabbisogno di ossigeno e di sostanze nutritive da parte del miocardio. Tale condizione può manifestarsi: Dolore anginoso IMA con insufficienza VS Alterazioni dell ECG e mataboliche. Arresto cardiaco

18 INDICAZIONE CHIRURGICA 1 L indicazione chirurgica per una rivascolarizzazione miocardica può essere richiesta in tre momenti diversi della cardiopatia ischemica: Fase ischemica Infarto Post-infarto

19 INDICAZIONE CHIRURGICA NELL ANGINA STABILE ASSOLUTE Stenosi > 50% del T.C. Stenosi > 70% dei tre rami coronarici o in presenza di due rami con depressione della funzionalità miocardica. Angina refrattaria alla terapia medica in presenza di stenosi vasale > 70% Tutte le stenosi coronariche >70% associata a patologia valvolare di interesse chirurgico. RELATIVE o Lesioni bivasali o trivasali con buona funzione del VS o Lesioni bivasali o trivasali con FE > 30% e vitalità miocardica o Lesioni bivasali con interessamento del tratto prossimale della DA

20 INDICAZIONE CHIRURGICA (in urgenza) NEI PAZIENTI CON ANGINA INSTABILE Lesioni critiche del Tronco Comune Malattia trivasale con lesione critica prossimale della DA Lesione trivasale con ridotta FE del Ventricolo di sinistro

21 INDICAZIONE CHIRURGICA IN CORSO DI IMA e/o NEL POST-INFARTO PRECOCE Pazienti ospedalizzati dove è possibile procedere all intervento entro le prime ore dalla sintomatologia Pazienti con lesioni critiche del T.C. Lesioni critiche bivasali o trivasali con interessamento della DA nel tratto prossimale Allergia ai comuni trombolitici Complicanze acute o fallimento della PTCA Shock cardiogeno refrattario alla terapia medica

22 LA CARDIOPATIA ISCHEMICA ASPETTI CHIRURGICI

23 CONSIDERAZIONI GENERALI SULLA TECNICA CHIRURGICA Il bpac è effettuato in CEC, a cuore fermo proteggendo il cuore con sol.cardioplegica In casi selezionati può essere eseguito a cuore battente, senza CEC. Il vantaggio di tale tecnica è l assenza di complicanze da CEC. In particolare è indicato, nei pazienti: - insufficienza renale - insufficienza respiratoria cronica - severa aterosclerosi aortica - neoplastici

24 Approccio convenzionale Sternotomia mediana (incisione 30 cm circa) Circolazione extracorporea Protezione miocardica

25 VARIABILI GENERALI CHE POSSONO INFLUENZARE IL RISCHIO CHIRURGICO A) gravità delle lesioni e grado di ischemia prima del by-pass B) anatomia dei vasi coronarici(entità del processo aterosclerotico) C) funzionalità del VS D) condizioni generali del paziente: età sesso malattie concomitanti

26 ACCESSO CHIRURGICO STERNOTOMIA MEDIANA ANTERIORE Incisione cutanea giuguloxfoidea e sternotomia mediana. CEC, cannulazione dell aorta ascendente e atrio-cavale clampaggio aortico ed arresto cardiaco By-pass venoso coronarico By-pass con condotto arterioso(generalmente sulla DA) MINIINVASIVA minimally invasive direct coronaryartery baypass heartport sistem e video assistenza robotica.

27 TIPI DI CONDOTTI NEI BYPASS AO/CORONARICI CONDOTTI VENOSI Comunemente è utilizzata la VGS dx o sx. Presentano una durabilità minore rispetto al condotto arterioso CONDOTTI ARTERIOSI arteria mammaria interna di sx (AMIS) arteria mammaria interna di dx (AMID) CONDOTTI ALTERNATIVI: a) a. gastroepiploica b) a. gastrica inferiore c) a. radiale

28 Graft arteriosi multipli Arteria mammaria interna Vantaggi Struttura e funzione della parete Bassa incidenza di aterosclerosi Endotelium-Derived Relaxing Factor e prostacicline prodotte dall endotelio Riserva di flusso coronarico

29 Graft arteriosi multipli Istologia della media dei condotti arteriosi Elastica Muscolare Mammaria ++ + Gastro-epiploica + ++ Epigastrica inferiore + ++ Radiale + +++

30 NUOVE TECNOLOGIE IN CARDIOCHIRURGIA

31 Cardiochirurgia mini-invasiva Vantaggi Minore dolore nel post-operatorio Ridotta degenza in terapia intensiva ed ospedaliera Recupero post-operatorio più rapido Beneficio paziente Costi ridotti

32 Chirurgia totalmente endoscopica Limiti attuali Tempi operatori eccessivamente lunghi Alta incidenza di conversione a minitoracotomia Costi eccessivi Metodica ancora sperimentale (solo piccole serie da pochi centri)

33 Chirurgia totalmente endoscopica Vantaggi Invasività minima Minimo dolore nel postoperatorio Rischio ridotto di complicanze di ferita Mantenimento dell integrità del torace Recupero più rapido Eccellente risultato estetico

34 LE PATOLOGIE VALVOLARI ACQUISITE DOCENTE: Giuseppe Angelica Giuseppe Angelica

35 VALVULOPATIA MITRALICA

36 VALVUOLPATIA MITRALICA L apertura e la perfetta continenza della valvola, dipendono dal corretto ed integrato comportamento di 6 componenti della valvola: LEMBI O CUSPIDI ANULUS COMMISSURE CORDE TENDINEE MUSCOLI PAPILLARI INTEGRITA MORFOLOGICA DEL VENTRICOLO DI SN

37 INSUFFICIENZA MITRALICA E CARATTERIZZATA DALLA PRESENZA DI UN REFLUSSO SISTOLICO DIRETTO DAL: VENTRICOLO SN ALL ATRIO DI SN

38 ASPETTI ANATOMO-PATOLOGICI IM REUMATICA: Lembi mitralici e corde tendinee retratti, fibrosi o calcifici che provocano la mancata captazione valvolare IM DA PROLASSO: Allungamento e assottigliamento delle corde tendinee e deformazione cupuliforme dei lembi che appaiono: 1. Ingranditi 2. sottili

39 ASPETTI ANATOMICI(2) IM DA ENDOCARDITE BATTERICA: Distruzione e perforazione dei lembi Rottura di corde tendinee Vegetazione con ostacolo al movimento valvolare

40 ASPETTI ANATOMICI (3) IM POST-ISCHEMICA: A. MODIFICAZIONE STRUTTURALE DEI MUSCOLI PAPILLARI CHE DIVENTANO FIBROTICI. B. ROTTURA DEI MUSCOLI PAPILLARI, NEI CASI Più GRAVI IM DA MIOCARDIOPATIA DILATATIVA: MODIFICA LA POSIZIONE E L ASSE DEI MUSCOLI PAPILLARI

41 STORIA NATURALE ED INDICAZIONE CHIRURGICA LA STORIA NATURALE DELLA MALATTIA E CARATERIZZAZATA DA TRE FASI: 1. In genere di molti anni, asintomaticità e normale FE 2. La funzione ventricolare sn deteriora, pur in assenza di sintomi. 3. Comparsa di sintomatologia con FE depressa.

42 INDICAZIONE CHIRURGICA PAZIENTI SINTOMATICI DEPRESSIONE DELLA FUNZIONE VENTRICOLARE SINISTRA APPENA COMPAIONO I PRIMI EPISODI DI FIBRILLAZIONE ATRIALE DIAMETRO TELESISTOLICO DI 43 mm

43 CHIRURGIA LA CHIRURGIA DELLA VALVOLA MITRALE INFLUENZA FAVOREVOLMENTE LA SOPRAVVIVENZA, MIGLIORANDO AL CONTEMPO LA SINTOMATOLOGIA E QUALITA DI VITA.

44 CHIRURGIA NELLA INSUFFICIENZA MITRALICA La riparabilità della valvola nell insufficienza mitralica dipende: dall etiologia tipo e grado dell interessamento anatomico nelle malattie valvolari degenerative la probabilità di conservare la valvola è alta. Nell insufficienza mitralica di natura reumatica, tale probabilità scende del 50%.

45 TIPI DI INTERVENTI RIPARATIVI (1) ANULUS MITRALICO: anuloplastica commissurale impianto di anello protesico rigido, semirigido, flessibile anuloplastica posteriore rinforzata con pericardio

46 2 LEMBI MITRALICI: RESEZIONE QUADRANGOLARE DI UN LEMBO MITRALICO ALLARGAMENTO O AVANZAMENTO DI UN LEMBO

47 3 CORDE TENDINEE E MUSCOLI PAPILLARI: reimpianto dei muscoli papillari trasposizione delle corde dal lembo posteriore al lembo anteriore impianto di corde artificiali in Goretex accorciamento delle corde tendinee e del papillare allungato reimpianto della corda secondaria in una corda primaria

48 TECNICA CHIRURGICA STERNOTOMIA MEDIANA O TORACOTOMIA SOTTOMAMMARIA, VIDIO-ASSISTENZA. CANNULAZIONE DELL AORTA ASCENDENTE, VENA CAVA SUP. ED INF. CEC ( circolazione extracorporea) INCISIONE DELL ATRIO DI SINISTRA VISIBILITA DELLA VALVOLA MITRARICA. RIPARAZIONE O SOSTITUZIONE VALVOLARE (secondo il tipo anatomico di vizio valvolare) ECOTRANSESOFAGEO INTRAOPERATORI DI CONTROLLO.

49 STENOSI MITRALICA ETIOLOGIA: MALATTIA REUMATICA (più comune) FORME CONGENITE CON DEFORMAZIONE DELL APPARATO VALVOLARE DEGENERATIVA CON CALCIFICAZIONE MASSIVA DELL ANULUS MIXOMA ATRIALE O VEGETAZIONI ENDOCARDITICHE, CHE CAUSANO OSTRUZIONI MECCANICHE ALLA VALVOLA. SINDOME CARCINOIDE LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO DEGENERAZIONE FIBROTICA DELL APPARATO VALVOLARE

50 ANATOMIA PATOLOGICA LE ALTERAZIONI RISCONTRABILI PIU FREQUENTEMENTE SONO: FUSIONE COMMISSURALE; CUSPIDALE; CORDALE; COMBINAZIONE DEI DIVERSI TIPI; RESTRINGIMENTO DELL AREA ANATOMICA < 1,4 cmq

51 CENNI DI FISIOPATOLOGIA NEL SOGGETTO SANO L AREA VALVOLARE MITRALICA E COMPRESA TRA 3,5-4,5 cmq I SIMTOMI DELLA MALATTIA COMPAIONO NO PRIMA CHE L AREA VALVOLARE SIA < 1,2 cmq E SONO LEGATI A DUE VARIAZIONI EMODINAMICHE: LA CREAZIONE DI UN GRADIENTE ATRIO-VENTRICOLARE CHE CRA AUMENTO DELLE PRESSIONI ATRIALI SINISTRA ED IN VIA RETROGRADA DELLE PRESSIONI POLMONARI. RIDUZIONE DELLA PORTATA CARDIACA

52 INDICAZIONE CHIRURGICA PAZIENTI IN CF III-VI NYHA (New York Heart Association) PAZIENTI IN CF II MA CON AREA VALVOLARE < 1cmq PAZIENTI IN FA, STORIA DI TROMBOEMBOLISMO SISTEMICO O CON PRESENZA DI TROMBI IN ATRIO SINISTRO

53 TIPI DI INTERVENTO COMMISSUROTOMIA MITRALICA SOSTITUZIONE VALVOLARE CON PROTESI MECCANICA O BIOLOGICA. VALVULOPLASTICA PRCUTANEA: E la via ideale nei pazienti anziani e con patologie associate. Non è fattibile se: lembi valvolari calcifici fusione dell apparato sottovalvolare fibrillazione atriale o trombi atriali

54 TECNICA CHIRURGICA STERNOTOMIA MEDIANA O TORACOTOMIA ANTERO- LATERLE DESTRA O ROBOTICA VIDEO ASSISTENZA CANNULAZIONE AORTA SCENDENTE, CAVA SUPERIORE ED INFERIORE CEC (circolazione extracorporea) ARRESTO CARDIACO MEDIANTE SOLUZIONE CARDIOPLEGICA INCISIONE ATRIALE SINISTRA O TRENSSETTALE BIATRIALE (come via di accesso per la valvola mitrale) COMMISSUROTOMIA MITRALICA O SOSTITUZIONE VALVOLARE (lembi calcifici, app. sottovalv. Fuso)

55 TIPI DI VALVOLE BIOLOGICHE Aortiche porcine montate su un supporto e trattate con gluteraldeide. Pericardio bovino MECCANICHE Tipo a palla Monodisco Homograft valvolare aortico Bidisco

56 BIOLOGICHE VANTAGGI Bassa incidenza di tromboembolismo non richiede trattamento anticoagulante a lungo tempo bassa incidenza di trombosi su protesi valvolare basso rischio di sanguinamento SVANTAGGI DURABILITA LIMITATA (10-15 anni) DEGENERAZIONE PRECOCE IN GIOVANI PAZIENTI

57 MECCANICHE SVANTAGGI NECESSITA DI ANTICOAGULAZIONE A VITA CONTROLLO COSTANTE DELL INR (2,5-3,5) CON RISCHIO DI TROMBOSI O EMORRAGIA (cerebrale) VANTAGGI LUNGA DURATA (potenzialmente per sempre)

58 LE VALVULOPATIE AORTICHE Giuseppe Angelica

59 STENOSI AORTICA DEFINIZIONE E una ostruzione al passaggio del flusso ematico dal ventricolo sinistro all aorta durante la fase sistolica del ciclo cardiaco. Tale ostacolo può essere: Al livello della valvola aortica, le più frequenti e di natura reumatica. Sopravalvolare (congenita) Sottovalvolare (congenita o secondaria a cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva)

60 INDICAZIONE CHIRURGICA PAZIENTI CON AREA VALVOLARE < 0.75 cmq ED INIZIALE SINTOMATOLOGIA CON RISCHIO DI MORTE IMPROVVISA. GARDIENTE TRANS-VALVOLARE AORTICO MEDIO > 50 mmhg E RIDUZIONE DELLA FUNZIONE CONTRATTILE VENTRICOLARE ANGINA SCOMPENSO CARDIACO SINCOPE ED EPISODI DI FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE:PRESENTI IN PAZIENTI CON AREA VALVOLARE<0.8 cmq E GRADIENTE TRANS-VALVOLARE AORTICO MEDIO > 50 mmhg

61 TECNICA CHIRURGICA STERNOTOMIA MEDIANA O INCISIONE MINIINVASIVA A T O A J, ROBOTICA IN VIDEO ASSISTENZA CANNULAZIONE AORTA ASCENDENTE (o arteria femorale in alcuni casi), E CANNULA UNICA ATRIO- CAVALE CEC ARRESTO CARDIACO E TEMPERATURA CORPOREA GENERALE DI 35 C AORTOTOMIA

62 TIPI DI INTERVENTO SOSTITUZIONE VALVOLARE CON PROTESI MECCANICA O BIOLOGICA In alternativa all intervento cardiochirurgico in alcuni casi può essere utilizzata la valvuloplastica percutanea con palloncino : pazienti in shock cardiogeno non candidati alla cardiochirurgia per patologie associate gravi, età avanzata, rifiuto all intervento ed in presenza di valvole non fortemente calcifiche

63 INSUFFICIENZA AORTICA DEFINIZIONE CONDIZIONE PATOLOGICA IN CUI VI E UN RIGURGITO DI SANGUE DALL AORTA AL VENTRICOLO DI SN. DURANTE LA FASE DIASTOLICA DEL CLICLO CARDIACO. PUO ESSERE: ACUTA legata ad una lesione primitiva delle cuspidi valvolari SECONDARIA ad un processo patologico coinvolgente le pareti dell aorta scendente ENTRAMBE LE SITUAZIONI

64 ETIOLOGIA FORME POST-REUMAICHE FORME INFIAMMATORIE (LUE) DILATAZIONE DELLA RADICE AORTICA: medionecrosi cistica della radice aortica sindrome di Marfan ipertensione arteriosa artrite reumatiode morbo di Crohn endocardite batterica(nelle forme di IA acute)

65 INDICAZIONE CHIRURGICA COMPARSA DELLA SINTOMATOLOGIA è ENDOCARDITE CON COMPROMISSIONE EMODINAMICA: è persistenza della batteremia è ricorrenti embolizzazioni sistemiche da vegetazioni è formazioni di ascessi anulari pazienti con episodi ripetuti di scompenso cardiaco ed angina disfunzione ventricolare sn: FE < 50% - DIAMETRO TELESISTOLICO 55 mm (es. ECO) DIAMETRO TELEDISTOLICA 70 mm (es.eco)

66 TIPO DI INTERVENTO CHIRURGICO SOSTITUZIONE VALVORARE AORTICA, CON VALVOLA MECCANICA, BIOLOGICA, HOMOGRAFT IMPIANTO DI CONDOTTO VALVOLATO AORTICO CON REIMPIANTO DEGLI OSTI CORONARICI SINISTRO E DESTRO, INDICATO SE VI E INSUFFICIENZA AORTICA ASSOCIATO AD ANEURISMA DELL AORTA ASCENDENTE APPROCCIO E PROCEDURA CHIRURGICA COME PER LA STENOSI AORTICA

67 LA PATOLOGIA DELL AORTA TORACICA Giusewppe Angelica

68 tipo A tipo B

69 PATOLOGIA DELL AORTA TORACICA ANEURISMI DELL AORTA TORACICA DISSEZIONE DELL AORTA TORACICA *ACUTA *CRONICA

70 ANEURISMA TORACICO DILATAZIONE DELL AORTA TORACICA CHE PUO INTERESSARE: AORTA ASCENDETE ARCO AORTICO AORTA DISCENDENTE (compreso il tratto addominale) NB diametro > 5cm indicazione a terapia chirurgica in particolare per l aorta ascendente

71 ESAMI CLINICO-STRUMENTALI CARATTERISTICA DEL DOLORE TORACICO(presente della dissezione) ANGIO-TAC ECO TRANSTORACICO O TRANSESOFAGEO RMN

72 TRATTAMENTO CHIRURGICO (1) LA TECNICA CHIRURGICA E DIFFERENTE SE E INTERESSATA: AORTA ASCENDENTE E/O LA VALVOLA AORTICA ARCO AORTICO AORTA DISCENDENTE AORTA TORACO-ADDOMINALE

73 TRATTAMENTO CHIRURGICO (2) CEC STERNOTOMIA MEDIANA (se interessata l ao/asc e l arco TORACOTOMIA LAT SN ( se interessata l ao/disc) IPOTERMIA PROFONDA CANNULAZIONE ART. FEM. O ASCELLARE

74 DISSEZIONE ACUTA DELL AORTA TORACICA LA LACERAZIONE PRIMARIA INTERESSA L INTIMA DELLA PARETE AORTICA. VIENE CLASSIFICATA IN DISSEZIONE TIPO A DISSEZIONE TIPO B

75 TRAPIANTO CARDIACO

76 STORIA 1964: J. Hardy primo xenotrapianto (cuore di babbuino) 1967: C. Barnard primo omotrapianto 1968: Inizio del programma clinico di Stanford 1972: Introduzione del monitoraggio con biopsia endomiocardica -BEM (Caves) 1975: Primo re-trapianto (Stanford) 1977: Primo prelievo fuori sede (Stanford) 1980: Introduzione della Ciclosporina A

77 OGNI ANNO pazienti sono potenziali candidati per trapianto cardiaco nel mondo occidentale pazienti vendono inseriti in lista d attesa per trapianto trapianti di cuore vengono eseguiti nel mondo % dei pazienti in lista muoiono durante l attesa

78 TRAPIANTO CARDIACO INDICAZIONE Cardiomiopatia dilatativa Cardiomiopatia ischemica con disfunzione vs severa Valvulopatie che non risentono della correzione chirurgica INDICAZIONI RARE * malformazioni congenite *cardiomiopatia ipertrofica

79 CRITERIO DI SELEZIONE DEI PAZIENTI AL TRAPIANTO CARDIACO BILANCIO PRE-TRAPIANTO: esame clinico, diagnosi, prognosi, eventuali controindicazioni al trapianto BILANCIO IMMUNOLOGICO: gruppo sanguigno, agglutinine, fenotipia, istocompatibiltà.

80 CONTROINDICAZIONI ASSOLUTE focolai polmonari in fase attiva infezioni in atto diabete insulino dipendente tossicodip/alcool tumori ed insuff.renale ipert. Pol. >6 Wood epilessia RELATIVE età biologica avanzata osteoporosi obesità/cachessia boc moderata instabiltà psichica vasculopatie periferiche severe

81 Morte cerebrale IL DONATORE Assenza di patologie pregresse o di traumi gravi a carico del cuore Assenza di gravi turbe del ritmo cardiaco Assenza di ipotensione marcata e prolungata Arresto cardiaco non superiore ai 15 min Supporto catecolaminico modesto (Dopamina < 10 /kg/min)

82 IL DONATORE Assenza di sepsi Assenza di tossicodipendenza Assenza di avvelenamento L età del donatore non è un limite rispettare criterio: donatore anziano per ricevente anziano

83 Diagnosi di morte cerebrale Commissione composta da: - Rianimatore - Neurologo - Medico Legale Criteri di accertamento di morte in un potenziale donatore d'organi Stato di coma irreversibile Assenza di riflessi del tronco cerebrale Assenza di risposta allo stimolo doloroso Assenza di riflesso della tosse Assenza di respirazione spontanea dopo sospensione della ventilazione artificiale Assenza di attività elettrica cerebrale Questi ed altri esami ed osservazioni vengono condotti per 6 ore, al termine delle quali il paziente viene dichiarato morto.

84 CRITERI DI ASSEGNAZIONE D ORGANO Compatibilità AB0 Corrispondenza morfometrica Urgenza clinica Età Anzianità di lista

85 IL PRELIEVO TECNICA CHIRURGICA

86 PRELIEVO MUTIORGANO Collaborazione fra le diverse equipes adeguato prelievo degli organi riduzione dei tempi di ischemia Asepsi sala operatoria non familiare inusuale numero di operatori tempi di prelievo lunghi

87 DONATORE IN SALA OPERATORIA Si procede all apertura del torace e, successivamente, dell addome (equipe cardiaca, toracica ed infine, le equipe addominale) ispezione diretta (assenza di asinergie di contrazione ed anomalie anatomiche) palpazione (assenza lesioni coronariche)

88 CARDIOPATIE CONGENITE Giuseppe Angelica

89 DIFETTO DEL SETTO INTERATRIALE (DIA) E la più comune delle cardiopatie congenite (10-15%) Dal punto di vista anatomo-chirurgico è classificato: DIA tipo ostium secundum, localizzato nella porzione media del setto DIA ostium primum DIA tipo seno venoso (10%), localizzato nella giunzione fra vena cava superiore e atrio destro. DIA tipo cavale inferiore (20%), localizzato fra vena cava inferiore e la porzione inferiore del setto atriale

90 ASSOCIAZIONE AD ALTRE PATOLOGIE STENOSI POLMONARE (10%) RITORNO VENOSO ANOMALO PARZIALE (7%) DIFETTO DEL SETTO INTERVENTRICOLARE (5%) PERSISTENZA DEL DOTTO ARTERIOSO (3%) STENOSI MITRALICA (2%) PERSISTENZA DELLA VENA CAVA SUPERIORE (2%)

91 INDICAZIONE CHIRURGICA TRATTAMENTO CHIRURGICO FRA I 3-4 ANNI O COMUNQUE IN ETA PRE- SCOLARE NEI PAZIENTI ADULTI CHE PRESENTANO UNO SHUNT SN-DS 1,5 2 LITRI UNA CONTROINDICAZIONE CHIRURGICA E LA PRESENZA DI IPERTENSIONE POLMONARE SEVERA CON AUMENTO NOTEVOLE DELLE RESISTENZE POLMONARI

92 CENNI DI TECNICA CHIRURGICA (1) INTERVENTO IN CEC ATTRAVERSO LA CANNULAZIONE CAVALE SUP. ED INF., AO/ASC, IPOTERMIA SISTEMICA (30-32 C) VIE D ACCESSO a) STERNOTOMIA MEDIANA b) SOTTOMAMMARIA DX (IV spazio int.dx) INCISIONE ATRIALE DX E VISUALIZZAZIONE DEL D.I.A.

93 TIPO DI CHIUSURA DIRETTA MEDIANTE INTERPOSIZIONE DI PATCH, DI PERICARDIO AUTOLOGO O MATERIALE SINTETICO. NELL APPLICAZIONE DEL PATCH, PORRE ATTENZIONE: 1) MINIMINIZZARE IL COINVOLGIMENTO DELL AREA SENO-NODALE 2) APPLICARE IL PATCH NON IN TENSIONE PER EVITARE ARITMIE POST- OPERATORIE

94 POSSIBILI COMPLICANZE TROMBOEMBOLISMO GASSOSO TACHIARITMIA SOPRAVENTRICOLARE O FIBRILLAZIONE ATRIALE PER IL COINVOLGIMENTO DELL AREA SENO-NODALE O PER STIRAMENTO DURANTE LA CHIUSURA

95 DIFETTO DEL SETTO INTERVETRICOLARE (DIV)

96 CLASSIFICAZIONE ANATOMO-CHIRURGICA PERIMEMBRANOSO MUSCOLARE a GROVIERA TIPO CANALE in prossimità della valv.tric. INFUNDIBULARE

97 PUO ASSOCIARSI DIA COARTAZIONE AORTICA STENOSI AORTICA O INSUFFICIENZA AORTICA DOTTO DI BOTALLO

98 APPROCCIO CHIRURGICO VENTRICOLO DX ATRIO DESTRO NB porre attenzione al tessuto di conduzione atrio-ventricolare

Valvulopatie. Stenosi Mitralica Insufficienza Mitralica

Valvulopatie. Stenosi Mitralica Insufficienza Mitralica Valvulopatie Stenosi Mitralica Insufficienza Mitralica Stenosi Mitralica:Eziologia Patologia ormai rara nei paesi sviluppati:nella quasi totalità dei casi è di origine reumatica. Predilige il sesso femminile

Dettagli

Insufficienza mitralica

Insufficienza mitralica Insufficienza mitralica Cause di insufficienza mitralica Acute Trauma Disfunzione o rottura di muscolo papillare Malfunzionamento della protesi valvolare Endocardite infettiva Febbre reumatica acuta Degenerazione

Dettagli

Corso per soccorritori volontari L APPARATO -CENNI DI ANATOMIA E DI FISIOLOGIA. Antonio Murolo CRI Fermignano Istruttore TSSA

Corso per soccorritori volontari L APPARATO -CENNI DI ANATOMIA E DI FISIOLOGIA. Antonio Murolo CRI Fermignano Istruttore TSSA Corso per soccorritori volontari L APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO -CENNI DI ANATOMIA E DI FISIOLOGIA Antonio Murolo CRI Fermignano Istruttore TSSA DEFINIZIONE: INSIEME DI ORGANI CHE CONCORRONO ALLA MEDESIMA

Dettagli

SOSTITUZIONE VALVOLARE AORTICA

SOSTITUZIONE VALVOLARE AORTICA SOSTITUZIONE VALVOLARE AORTICA CHE COS E LA VALVOLA AORTICA La valvola aortica e' posta tra il ventricolo sinistro e l'arteria aorta. Il ventricolo sinistro e' la parte del cuore che ha il compito di pompare

Dettagli

APPLICAZIONI DELLA CHIRURGIA MININVASIVA

APPLICAZIONI DELLA CHIRURGIA MININVASIVA APPLICAZIONI DELLA CHIRURGIA MININVASIVA La cardiochirurgia mini-invasiva può essere impiegata nel trattamento delle patologie dell adulto sia congenite che acquisite. Attualmente nel Dipartimento Cardiotoracovascolare

Dettagli

Tetralogia di Fallot

Tetralogia di Fallot Tetralogia di Fallot Mortalità 0-5% - sindromici,, anomalie associate Reinterventi 10% (?) - Insufficienza polmonare - Stenosi residue / ricorrenti - DIV residuo - Endocarditi - Aritmie (blocco AV 2%)

Dettagli

Appunti di Cardiochirurgia Direttore: Prof. Giuseppe Di Benedetto

Appunti di Cardiochirurgia Direttore: Prof. Giuseppe Di Benedetto DIPARTIMENTO CUORE Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Salerno Appunti di Cardiochirurgia Direttore: Prof. Giuseppe Di Benedetto Card iochiru rgia Dipartimento Cuore ANATOMIA DELLE

Dettagli

L approccio chirurgico

L approccio chirurgico Università degli Studi di Genova Cattedra e Scuola di Specializzazione di Cardiochirurgia Direttore Prof. G.C. Passerone Insufficienza Mitralica L approccio chirurgico Tommaso Regesta Insufficienza mitralica

Dettagli

www.ecocardiografiaveterinaria.it www.clinicaveterinariagransasso.it

www.ecocardiografiaveterinaria.it www.clinicaveterinariagransasso.it Stenosi polmonare www.ecocardiografiaveterinaria.it www.clinicaveterinariagransasso.it Arteria polmonare L arteria polmonare è il vaso sanguigno che porta il sangue dal ventricolo destro ai polmoni dove

Dettagli

della Valvola Mitrale

della Valvola Mitrale Informazioni sul Rigurgito Mitralico e sulla Terapia con Clip della Valvola Mitrale Supporto al medico per le informazioni al paziente. Informazioni sul Rigurgito Mitralico Il rigurgito mitralico - o RM

Dettagli

CUORE E MONTAGNA ALTITUDINE. Bassa quota fino a 1800 m. Media quota tra 1800 e 3000 m. Alta quota tra 3000 e 5500 m. Altissima quota sopra i 5500 m.

CUORE E MONTAGNA ALTITUDINE. Bassa quota fino a 1800 m. Media quota tra 1800 e 3000 m. Alta quota tra 3000 e 5500 m. Altissima quota sopra i 5500 m. CUORE E MONTAGNA ALTITUDINE Bassa quota fino a 1800 m. Media quota tra 1800 e 3000 m. Alta quota tra 3000 e 5500 m. Altissima quota sopra i 5500 m. CARATTERISTICHE FISICHE DELL AMBIENTE DI MONTAGNA riduzione

Dettagli

Compromissione respiratoria nelle malattie valvolari cardiache. Dott. Eliezer Joseph Tassone

Compromissione respiratoria nelle malattie valvolari cardiache. Dott. Eliezer Joseph Tassone Compromissione respiratoria nelle malattie valvolari cardiache Dott. Eliezer Joseph Tassone Valvulopatie: l entità del problema Incremento del numero di persone appartenenti alle fasce di età più avanzata

Dettagli

Protesi valvolari. Figura 1. Jones M, Eidbo EE, JACC, 1989. Morfologie del flusso in diversi tipi di protesi. Protesi meccaniche

Protesi valvolari. Figura 1. Jones M, Eidbo EE, JACC, 1989. Morfologie del flusso in diversi tipi di protesi. Protesi meccaniche 1 Protesi valvolari La protesi valvolare ideale dovrebbe consentire un flusso transvalvolare il più fisiologico possibile (figura 1), dovrebbe avere una lunga durata, non dare emolisi e non essere trombogenica.

Dettagli

INSUFFICIENZA MITRALICA

INSUFFICIENZA MITRALICA CORSO INTEGRATO DI MALATTIE CARDIOVASCOLARI E RESPIRATORIE VALVULOPATIE MITRALICHE Prof.ssa M. De Feo INSUFFICIENZA MITRALICA INSUFFICIENZA MITRALICA Incompleta chiusura dell ostio mitralico cui segue

Dettagli

ALLEGATO 1 - II parte

ALLEGATO 1 - II parte CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DELLE MALATTIE - ICD-9-CM MALATTIE E CONDIZIONI CHE DANNO DIRITTO ALL'ESENZIONE DALLA PARTECIPAZIONE AL Codice Definizione di malattia Codice esenzione 394 MALATTIE DELLA

Dettagli

I SOFFI CARDIACI approfondimenti

I SOFFI CARDIACI approfondimenti Semeiotica e Metodologia Clinica 5 I SOFFI CARDIACI approfondimenti A cura di FV Costa & C.Ferri Soffi cardiaci 1. DEFINIZIONE: Rumori cardiaci generati da moti vorticosi del flusso ematico, di durata

Dettagli

lavoro cardiaco senza compromettere la perfusione coronarica (Harkin) Anni 60: spostamento di volume intravascolare con palloni di latex

lavoro cardiaco senza compromettere la perfusione coronarica (Harkin) Anni 60: spostamento di volume intravascolare con palloni di latex CONTROPULSATORE AORTICO Anni 50: la perfusione coronarica avviene prevalentemente durante la diastole Anni 60: l aspirazione di sangue arterioso durante la sistole con reinfusione durante la diastole riduce

Dettagli

Chirurgia valvolare: Quali nuovi dati deve trasmettere il Clinico al Chirurgo

Chirurgia valvolare: Quali nuovi dati deve trasmettere il Clinico al Chirurgo Sinagoghè Glaukias Update in Imaging Chirurgia valvolare: Quali nuovi dati deve trasmettere il Clinico al Chirurgo G.Casolo Dipartimento Cardiologico Ospedale di Careggi Firenze Panorama attuale della

Dettagli

+ + + + - + + + - - + + - - - + + - - +

+ + + + - + + + - - + + - - - + + - - + A R E A C A R D I O C H I RUR G I A Approccio morfo-funzionale al trattamento degli aneurismi dell aorta ascendente associati ad insufficienza valvolare aortica Figura 4 - Opzioni chirurgiche nel trattamento

Dettagli

VALVULOPATIE ANATOMIA VALVOLARE Le valvole cardiache sono le strutture che separano fra di loro le camere cardiache (atri e ventricoli) e queste ultime dai grandi vasi (aorta ed arteria polmonare). Le

Dettagli

STUDIO DELLE VALVULOPATIE AORTICHE

STUDIO DELLE VALVULOPATIE AORTICHE AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA U.O. Ambulatori Cardiologici Specialistici di Screening e Pre-ospedalizzazione STUDIO DELLE VALVULOPATIE AORTICHE Federica Sambugaro VALVOLA AORTICA Aspetto normale Parasternale

Dettagli

CURRICULUM VITAE DEL DR CORRADO TAGLIERI

CURRICULUM VITAE DEL DR CORRADO TAGLIERI CURRICULUM VITAE DEL DR CORRADO TAGLIERI INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo n4 via degli Scipioni 20129 Milano Telefono 02 29519407 E-mail Nazionalità corrado.taglieri@ospedaleniguarda.it italiana Data

Dettagli

Dimensioni, aree e volumi intracavitari Massa e stress parietale Funzione globale Segmentazione e funzione regionale Funzione ventricolare dx

Dimensioni, aree e volumi intracavitari Massa e stress parietale Funzione globale Segmentazione e funzione regionale Funzione ventricolare dx CORSO DI ECOCARDIOGRAFIA di I Livello 23-24-25 Gennaio 2014 Palermo Grand Hotel Piazza Borsa PRIMO GIORNO 23 GENNAIO 2014 8,30 Registrazione dei partecipanti e consegna del materiale didattico ECM Presentazione

Dettagli

Scegli il tuo cammino e mettici il cuore. Perché se lo fai con il cuore sei arrivato ancora prima di partire.

Scegli il tuo cammino e mettici il cuore. Perché se lo fai con il cuore sei arrivato ancora prima di partire. Scegli il tuo cammino e mettici il cuore. Perché se lo fai con il cuore sei arrivato ancora prima di partire. Il cuore : è un muscolo grande all'incirca come il pugno della propria mano. pesa circa 500

Dettagli

Cateterismo cardiaco e coronarografia

Cateterismo cardiaco e coronarografia Cateterismo cardiaco e coronarografia Nel suo significato più ampio indica l inserzione di un catetere all interno delle cavità cardiache (destra e sinistra). Viene eseguito per: analizzare campioni di

Dettagli

I SOFFI CARDIACI. Page 1

I SOFFI CARDIACI. Page 1 I SOFFI CARDIACI Rumori cardiaci generati da moti vorticosi del flusso ematico. durata superiore rispetto a quella dei toni cardiaci fisiologici, dovuti alla chiusura delle valvole (tricuspide/bicuspide

Dettagli

ANEURISMA AORTA TORACICA ASCENDENTE

ANEURISMA AORTA TORACICA ASCENDENTE ANEURISMA AORTA TORACICA ASCENDENTE Definizione Dilatazione segmentaria o diffusa dell aorta toracica ascendente, avente un diametro eccedente di almeno il 50% rispetto a quello normale. Cause L esatta

Dettagli

Riabilitazione dopo intervento di cardiochirurgia

Riabilitazione dopo intervento di cardiochirurgia Riabilitazione dopo intervento di cardiochirurgia L obiettivo ultimo della riabilitazione cardiologica Recuperare e mantenere al livello più elevato possibile le condizioni fisiologiche, psicologiche,

Dettagli

DIFETTO INTERVENTRICOLARE

DIFETTO INTERVENTRICOLARE DIFETTO INTERVENTRICOLARE Divisione di Cardiologia Pediatrica Cattedra di Cardiologia Seconda Università di Napoli A.O. Monaldi Epidemiologia 20% di tutte le CC Perimembranoso: 80% Muscolare: 5-20% Inlet:

Dettagli

Scompenso cardiaco cronico: conoscerlo per aiutare il tuo cuore a farti vivere meglio

Scompenso cardiaco cronico: conoscerlo per aiutare il tuo cuore a farti vivere meglio Scompenso cardiaco cronico: conoscerlo per aiutare il tuo cuore a farti vivere meglio Scompenso cardiaco cronico: che cosa e? Il tuo medico ti ha detto che sei ammalato di scompenso cardiaco.... Ma che

Dettagli

IPERTENSIONE IPERTENSIONE ARTERIOSA

IPERTENSIONE IPERTENSIONE ARTERIOSA UNIVERSITA di FOGGIA C.D.L. in Dietistica AA. 2006-2007 IPERTENSIONE ARTERIOSA IPERTENSIONE L ipertensione è la più comune malattia cardiovascolare. Corso di Medicina Interna Docente: PROF. Gaetano Serviddio

Dettagli

Ecocardiochirurgia: in quali situazioni l accoppiata. è indispensabile? Antonio Mantero. Az. Ospedaliera Polo Universitario San Paolo

Ecocardiochirurgia: in quali situazioni l accoppiata. è indispensabile? Antonio Mantero. Az. Ospedaliera Polo Universitario San Paolo Ecocardiochirurgia: in quali situazioni l accoppiata l è indispensabile? Antonio Mantero Az. Ospedaliera Polo Universitario San Paolo . il naturale spazio di interazione culturale tra cardiologi, cardiochirurghi,

Dettagli

CROCE ROSSA ITALIANA. Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Palmanova

CROCE ROSSA ITALIANA. Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Palmanova CROCE ROSSA ITALIANA Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Palmanova 1 SALUTE-MALATTIA Definizione dell OMS: La salute è uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplicemente

Dettagli

SIMPOSIO DI EMODINAMICA SULLE SPONDE DEL TICINO Novara, 15-16 gennaio 2010. Dr.ssa Alessandra Truffa Laboratorio di Emodinamica ASL BI - Biella

SIMPOSIO DI EMODINAMICA SULLE SPONDE DEL TICINO Novara, 15-16 gennaio 2010. Dr.ssa Alessandra Truffa Laboratorio di Emodinamica ASL BI - Biella SIMPOSIO DI EMODINAMICA SULLE SPONDE DEL TICINO Novara, 15-16 gennaio 2010 Dr.ssa Alessandra Truffa Laboratorio di Emodinamica ASL BI - Biella CASO CLINICO M.D., donna di 73 aa, ipertensione arteriosa

Dettagli

PREVENZIONE DELL ENDOCARDITE ENDOCARDITE BATTERICA. Lega Friulana per il Cuore

PREVENZIONE DELL ENDOCARDITE ENDOCARDITE BATTERICA. Lega Friulana per il Cuore Lega Friulana per il Cuore PREVENZIONE DELL ENDOCARDITE ENDOCARDITE BATTERICA Materiale predisposto dal dott. Diego Vanuzzo, Centro di Prevenzione Cardiovascolare, Udine a nome del Comitato Tecnico-Scientifico

Dettagli

AMBULATORIO DI DIAGNOSTICA VASCOLARE

AMBULATORIO DI DIAGNOSTICA VASCOLARE Centro Cardiovascolare Azienda per i Servizi Sanitari n. 1 Triestina Area Vascolare AMBULATORIO DI DIAGNOSTICA VASCOLARE Processo patologico L aterosclerosi è una malattia lenta e progressiva delle arterie

Dettagli

CORSO INTEGRATO DI MALATTIE CARDIOVASCOLARI E RESPIRATORIE VALVULOPATIE MITRALICHE

CORSO INTEGRATO DI MALATTIE CARDIOVASCOLARI E RESPIRATORIE VALVULOPATIE MITRALICHE CORSO INTEGRATO DI MALATTIE CARDIOVASCOLARI E RESPIRATORIE VALVULOPATIE MITRALICHE Prof.ssa M. De Feo Stenosi Mitralica Stenosi mitralica Progressivo restringimento dell area valvolare con ostruzione al

Dettagli

ECOCARDIOGRAFIA CLINICA BASE

ECOCARDIOGRAFIA CLINICA BASE ECOCARDIOGRAFIA CLINICA BASE 1 Giornata Mercoledì 05 Marzo 2014 09,00-11,00 - Serie di Relazioni su Tema Preordinato Presentazione del Seminario Fisica degli Ultrasuoni Dott. P. Trambaiolo /A. Posteraro

Dettagli

Appunti di Cardiochirurgia Direttore: Prof. Giuseppe Di Benedetto

Appunti di Cardiochirurgia Direttore: Prof. Giuseppe Di Benedetto DIPARTIMENTO CUORE Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Appunti di Cardiochirurgia Direttore: Prof. Giuseppe Di Benedetto Dipartimento Cuore Anatomia cardiaca II parte dr. Antonio

Dettagli

Te T cnologie c hirurgiche chirurgiche e Infermiere

Te T cnologie c hirurgiche chirurgiche e Infermiere Tecnologie chirurgiche e Infermiere Chirurgia Robotica... infermiere!!!!! Robotica e Specialistica Zeus, prodotto o da Computer Motion, è un robot che faciliterà il lavoro dei chirurghi, poiché, traducendo

Dettagli

Appunti di Cardiochirurgia Direttore: Prof. Giuseppe Di Benedetto

Appunti di Cardiochirurgia Direttore: Prof. Giuseppe Di Benedetto DIPARTIMENTO CUORE Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Salerno Appunti di Cardiochirurgia Direttore: Prof. Giuseppe Di Benedetto Card iochiru rgia Dipartimento Cuore ANATOMIA DELLE

Dettagli

L APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO

L APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO L APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO L' APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO è un sistema complesso costituito dal cuore e da una serie di condotti, i vasi sanguigni dentro i quali scorre il sangue. Il modo più semplice

Dettagli

La principale causa di patologia cardiovascolare è la cardiopatia ischemica.

La principale causa di patologia cardiovascolare è la cardiopatia ischemica. MEDICINA DELLO SPORT LEZIONE 4 CARDIOPATIA ISCHEMICA E DILATATIVA La principale causa di patologia cardiovascolare è la cardiopatia ischemica. ISCHEMIA È un processo generale che può interessare qualsiasi

Dettagli

LA PRESSIONE ARTERIOSA

LA PRESSIONE ARTERIOSA LA PRESSIONE ARTERIOSA La pressione arteriosa è quella forza con cui il sangue viene spinto attraverso i vasi. Dipende dalla quantità di sangue che il cuore spinge quando pompa e dalle resistenze che il

Dettagli

Stenosi aortica. Sinergia Gemelli-Fondazione Giovanni Paolo per intervento mini invasivo a Campobasso L equipe di Cardiochirurgia di Carlo Maria De Filippo, in collaborazione con il professor Massimo Massetti

Dettagli

Chiusura dell auricola: Perché? A quali pazienti?

Chiusura dell auricola: Perché? A quali pazienti? Cardio-Nursing TORINO 25 27 OTTOBRE 2012 Chiusura dell auricola: Perché? A quali pazienti? Francesco Fisichella Chiusura dell auricola sinistra sinistra con device Perché? Premessa LA F.A. CRONICA N.V.

Dettagli

STENOSI MITRALICA. 5 mm) Ispessimento esteso per 1/3 della lunghezza delle corde

STENOSI MITRALICA. 5 mm) Ispessimento esteso per 1/3 della lunghezza delle corde STENOSI MITRALICA Valutazione anatomica La valvola mitralica è facilmente esplorabile con tecnica ecocardiografica sia dall'approccio parasternale che apicale. La causa di gran lunga più frequente della

Dettagli

I PRINCIPALI SINTOMI RIFERITI ALLE MALATTIE DELL APPARATO RESPIRATORIO

I PRINCIPALI SINTOMI RIFERITI ALLE MALATTIE DELL APPARATO RESPIRATORIO I PRINCIPALI SINTOMI RIFERITI ALLE MALATTIE DELL APPARATO RESPIRATORIO Descrizione, definizione e richiami anatomici e fisiopatologici www.fisiokinesiterapia.biz Emoftoe o emottisi Si tratta dell emissione

Dettagli

FUNZIONAMENTO DI CUORE E CORONARIE

FUNZIONAMENTO DI CUORE E CORONARIE Lega Friulana per il Cuore FUNZIONAMENTO DI CUORE E CORONARIE Materiale predisposto dal dott. Diego Vanuzzo, Centro di Prevenzione Cardiovascolare, Udine a nome del Comitato Tecnico-Scientifico della Lega

Dettagli

Le Malattie Valvolari

Le Malattie Valvolari Corso di Patologia Sistematica I Le Malattie Valvolari Dott. Marco Zimarino Direttore: Prof. Raffaele De Caterina Aula 3 Edificio C Aula 3 Edificio C Aorta s Valori Normali (mmhg) Pressioni sistolica 90

Dettagli

PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA

PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA COSA SONO, COME SI RICONOSCONO, COME SI OPERA Patologia Ischemica (Infarto) Cuore (infarto) Cervello (Ictus) Scompenso Cardiaco Difficoltà Respiratorie Shock Che cosa sono,

Dettagli

Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia

Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia Corso Base Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia Cardiopatia ischemica Definisce un quadro di malattie a diversa eziologia che interessano l integrita del cuore nelle quali il fattore

Dettagli

Ross. procedure. completa

Ross. procedure. completa Ross/Konno procedure Ross procedure completa ROSS vantaggi / svantaggi Protesi non trombogenica No Anticoagulazione Emodinamica Ideale Resistenza Infezioni Nessuna sostanza conservante Possibile Crescita?

Dettagli

La sincope: Modalità di codifica

La sincope: Modalità di codifica GIAC Volume 6 Numero 3 Settembre 2003 NOTE DI ECONOMIA SANITARIA La sincope: Modalità di codifica a cura di AIAC e Medtronic G Ital Aritmol Cardiostim 2003;3:152-157 S econdo il recente accordo Stato-Regioni,

Dettagli

APPARATO CIRCOLATORIO

APPARATO CIRCOLATORIO APPARATO CIRCOLATORIO 1 FUNZIONI F. respiratoria e nutritiva F. depuratrice F. di difesa (trasporto di O 2, principi alimentari...) (trasporto di CO 2 e altre sostanze di scarto) (nei confronti dei batteri

Dettagli

L APPARATO CIRCOLATORIO

L APPARATO CIRCOLATORIO L APPARATO CIRCOLATORIO Tutte le cellule del nostro corpo hanno bisogno di sostanze nutritive e di ossigeno per svolgere le loro funzioni vitali. Così, esiste il sangue, un tessuto fluido che porta in

Dettagli

La rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida

La rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida Azienda Ospedaliera di Verona Pronto Soccorso Policlinico G.B. Rossi Primario: Dott. C. Pistorelli La rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida Dott. Adriano Valerio Centro Nazionale

Dettagli

SELEZIONE DEI PAZIENTI. MATERIALI Stent autoespandibili Filtri di protezione cerebrale distale TECNICHE

SELEZIONE DEI PAZIENTI. MATERIALI Stent autoespandibili Filtri di protezione cerebrale distale TECNICHE SELEZIONE DEI PAZIENTI MATERIALI Stent autoespandibili Filtri di protezione cerebrale distale TECNICHE SELEZIONE DEL PAZIENTE COMPLICANZE 0-1% SELEZIONE DEL PAZIENTE Valutazione polispecialistica: Collaborazione

Dettagli

Cardiomiopatia Ipertrofica. www.anestesia.tk

Cardiomiopatia Ipertrofica. www.anestesia.tk Cardiomiopatia Ipertrofica Malattia miocardica primitiva Geneticamente determinata Ampio spettro di presentazione morfologica, fisiopatologica, i i molecolare l Prevalenza 1/500 della popolazione generale

Dettagli

GC = F x Gs. Gli aumenti di GC sono possibili grazie ad aumenti della frequenza cardiaca e della gittata sistolica.

GC = F x Gs. Gli aumenti di GC sono possibili grazie ad aumenti della frequenza cardiaca e della gittata sistolica. Volume di sangue espulso dal cuore in un minuto. Dipende dalle esigenze metaboliche dell organismo e quindi dal consumo di O 2 Consumo O 2 medio in condizioni basali 250 ml/min GC = 5 l/min Consumo O 2

Dettagli

EVENTI MECCANICI DEL CUORE: IL CICLO CARDIACO

EVENTI MECCANICI DEL CUORE: IL CICLO CARDIACO EVENTI MECCANICI DEL CUORE: IL CICLO CARDIACO Lezione 17 1 LE VALVOLE CARDIACHE Sono lamine flessibili e resistenti di tessuto fibroso rivestito da endotelio I movimenti dei lembi valvolari sono passivi

Dettagli

Quando i sintomi vengono interpretati

Quando i sintomi vengono interpretati Quando i sintomi vengono interpretati Ricordo quando il mio Professore di Semeiotica Medica parlandoci delle cause che determinano la fibrillazione atriale disse: rammentate che la fibrillazione atriale

Dettagli

Scompenso cardiaco / Insufficienza cardiaca. Definizioni:

Scompenso cardiaco / Insufficienza cardiaca. Definizioni: Scompenso cardiaco / Insufficienza cardiaca. Definizioni: Scompenso cardiaco: Stato fisiopatologico nel quale il cuore è incapace di pompare sangue nella misura dei bisogni metabolici in condizioni di

Dettagli

Conferenza Regionale Misericordie. Ufficio Formazione

Conferenza Regionale Misericordie. Ufficio Formazione Ufficio Formazione B L S Basic Life Support La corsa contro il tempo 1 La morte cardiaca improvvisa Ogni anno colpisce 1 persona su 1000 Le malattie cardiovascolari sono la causa più frequente e nei 2/3

Dettagli

Il problema delle calcificazioni. Este 29.11.2013

Il problema delle calcificazioni. Este 29.11.2013 Il problema delle calcificazioni Este 29.11.2013 il tratto extracranico delle arterie carotidi si presta in maniera ottimale allo studio mediante eco-color-doppler I miglioramenti tecnologici apportati

Dettagli

APPROPRIATEZZA CLINICA, TECNOLOGICA E STRUTTURALE NELL ASSISTENZA ALLE MALATTIE DEL SISTEMA CARDIOVASCOLARE

APPROPRIATEZZA CLINICA, TECNOLOGICA E STRUTTURALE NELL ASSISTENZA ALLE MALATTIE DEL SISTEMA CARDIOVASCOLARE APPROPRIATEZZA CLINICA, TECNOLOGICA E STRUTTURALE NELL ASSISTENZA ALLE MALATTIE DEL SISTEMA CARDIOVASCOLARE I CENTRI CARDIOVASCOLARI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI INTEGRATA G.P. Cornalba Accessibilità Efficienza

Dettagli

LA FIBRILLAZIONE ATRIALE: COS È

LA FIBRILLAZIONE ATRIALE: COS È LA FIBRILLAZIONE ATRIALE: COS È La fibrillazione atriale è l aritmia più comune nella popolazione. Durante la il ritmo del cuore non è più controllato dalla normale centralina (il nodo del seno), ma da

Dettagli

L aorta è una grossa arteria che origina dal cuore e porta il sangue a tutto il corpo.

L aorta è una grossa arteria che origina dal cuore e porta il sangue a tutto il corpo. Cos è un aneurisma L aorta è una grossa arteria che origina dal cuore e porta il sangue a tutto il corpo. Il tratto di arteria che dal cuore attraversa il torace è chiamata aorta toracica e mentre quella

Dettagli

Linee guida per la codifica delle procedure TAVI e degli altri interventi strutturali transcatetere sulle valvole cardiache

Linee guida per la codifica delle procedure TAVI e degli altri interventi strutturali transcatetere sulle valvole cardiache Linee guida per la codifica delle procedure TAVI e degli altri interventi strutturali transcatetere sulle valvole cardiache Premessa A seguito della richiesta da parte della Dott.ssa Marina Davoli, Direttore

Dettagli

Indice. Prefazione Presentazione dell edizione italiana

Indice. Prefazione Presentazione dell edizione italiana 00 Crawford I-XIV 5-07-2004 14:35 Pagina V Indice Prefazione Presentazione dell edizione italiana XI XIII 1. Cardiopatia ischemica 1 Aneurisma del ventricolo sinistro 3 Angina pectoris instabile 4 Angina

Dettagli

OBBIETTIVI. 1.Conoscere la normale funzionalità. patologie Angina pectoris ed infarto miocardico Scompenso cardiaco Arresto cardiaco

OBBIETTIVI. 1.Conoscere la normale funzionalità. patologie Angina pectoris ed infarto miocardico Scompenso cardiaco Arresto cardiaco IL CUORE QUESTO SCONOSCIUTO OBBIETTIVI 1.Conoscere la normale funzionalità cardiaca 2.Conoscere e riconoscere le principali patologie Angina pectoris ed infarto miocardico Scompenso cardiaco Arresto cardiaco

Dettagli

APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA. MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi

APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA. MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi SOGGETTO CON CMD NOTA IN COMPENSO PREGRESSO DOLORE TORACICO Quale esame stato richiesto con appropriatezza? SOGGETTO CON

Dettagli

INFERMIERISTICA IN CARDIOLOGIA WWW.SLIDETUBE.IT

INFERMIERISTICA IN CARDIOLOGIA WWW.SLIDETUBE.IT INFERMIERISTICA IN CARDIOLOGIA Scompenso cardiaco Sindrome in cui non c è adeguata risposta cardiaca alla richiesta tissutale Sintomi e segni tipici ed evidenza obiettiva di una disfunzione miocardica

Dettagli

LA CHIUSURA DELL AURICOLA: ASPETTI ORGANIZZATIVI DELLA SALA DI EMODINAMICA

LA CHIUSURA DELL AURICOLA: ASPETTI ORGANIZZATIVI DELLA SALA DI EMODINAMICA LA CHIUSURA DELL AURICOLA: ASPETTI ORGANIZZATIVI DELLA SALA DI EMODINAMICA E DELLA DEGENZA Antonella Corona Sala Cardiologia Interventista, Presidio ospedaliero Santa Corona Pietra Ligure (SV), ASL2 STROKE

Dettagli

MAL DI SCHIENA l attività sportiva previene il mal di schiena?

MAL DI SCHIENA l attività sportiva previene il mal di schiena? MAL DI SCHIENA l attività sportiva previene il mal di schiena? Stretching Beneficio attività sportive: Rinforzo muscolare 1. RINFORZO MUSCOLARE (STABILITA ) 2. ALLUNGAMENTO E STRETCHING (FORZA E DISTRIBUZIONE

Dettagli

GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA. Le risposte fisiologiche dell immersione

GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA. Le risposte fisiologiche dell immersione GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA Le risposte fisiologiche dell immersione L acqua È importante che chi si occupa dell attività in acqua sappia che cosa essa provoca nell organismo EFFETTI DELL IMMERSIONE

Dettagli

Università degli Studi di Pavia SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN CARDIOLOGIA PIANO DI ADDESTRAMENTO PROFESSIONALIZZANTE A.A.

Università degli Studi di Pavia SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN CARDIOLOGIA PIANO DI ADDESTRAMENTO PROFESSIONALIZZANTE A.A. Università degli Studi di Pavia SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN CARDIOLOGIA Direttore: Prof. Peter J. Tel: 0382.0367 Fax:0382.03002 e-mail: peter.schwartz@unipv.it Segreteria: Elisa Scarparo Tel: 0382.26061

Dettagli

GIORNATA CONTRO LA FIBRILLAZIONE ATRIALE. 3 ottobre 2015 Verona / Palermo

GIORNATA CONTRO LA FIBRILLAZIONE ATRIALE. 3 ottobre 2015 Verona / Palermo CONTRO LA 3 ottobre 2015 Verona / Palermo 2015 POSTER - LOCANDINA 32015 OTTOBRE VERONA - P.zza Cittadella PALERMO - P.zza Bologni 10:00-18.00 32015 OTTOBRE VERONA - P.zza Cittadella PALERMO - P.zza Bologni

Dettagli

BRADICARDIE PAULETTO MONICA. Elettrofisiologia ospedale Mauriziano Torino

BRADICARDIE PAULETTO MONICA. Elettrofisiologia ospedale Mauriziano Torino BRADICARDIE PAULETTO MONICA Elettrofisiologia ospedale Mauriziano Torino BRADICARDIE FREQUENZA < 60 bmin CAUSE A B DISTURBO della FORMAZIONE dell IMPULSO Bradicardia sinusale Arresto sinusale DISTURBO

Dettagli

Le valvulopatie. Valvola Mitrale. Insufficienza Mitralica - Eziologia. Insufficienza Mitralica. scaricato da www.sunhope.it

Le valvulopatie. Valvola Mitrale. Insufficienza Mitralica - Eziologia. Insufficienza Mitralica. scaricato da www.sunhope.it Le valvulopatie Parte I: Mitrale e Tricuspide Valvola Mitrale La mitrale separa atrio e ventricolo sinistri. È composta da due lembi: uno anterolaterale, e uno posteromediale. Nell adulto l area valvolare

Dettagli

Anatomia WWW.SLIDETUBE.IT

Anatomia WWW.SLIDETUBE.IT Anatomia Arterie coronarie Le arterie coronarie principali sono due: la coronaria sinistra e la coronaria destra Coronaria sinistra: il primo tratto della coronaria sinistra, viene denominato tronco comune;

Dettagli

L ANGIOGRAFIA DIGITALIZZATA NELLA DIAGNOSTICA DELLA PATOLOGIA VASCOLARE PERIFERICA: TSA, aorta addominale, arterie renali, asse iliaco, arti inferiori

L ANGIOGRAFIA DIGITALIZZATA NELLA DIAGNOSTICA DELLA PATOLOGIA VASCOLARE PERIFERICA: TSA, aorta addominale, arterie renali, asse iliaco, arti inferiori L ANGIOGRAFIA DIGITALIZZATA NELLA DIAGNOSTICA DELLA PATOLOGIA VASCOLARE PERIFERICA: TSA, aorta addominale, arterie renali, asse iliaco, arti inferiori iori Dott.ssa Carla Auguadro Corso di Introduzione

Dettagli

Il paziente cardiopatico-respiratorio PRINCIPALI PATOLOGIE

Il paziente cardiopatico-respiratorio PRINCIPALI PATOLOGIE -respiratorio PRINCIPALI PATOLOGIE CARDIOPATIE NON OPERATE IMA Cardiopatia ischemica post-ima Scompenso cardiaco Arteriopatia obliterante cronica periferica Valvulopatia CARDIOPATIE CHIRURGICHE Cardiopatia

Dettagli

I TRAUMI DEL TORACE. www.fisiokinesiterapia.biz

I TRAUMI DEL TORACE. www.fisiokinesiterapia.biz I TRAUMI DEL TORACE www.fisiokinesiterapia.biz La principale causa di una emergenza toracica è rappresentata dai traumi toracici. Nel mondo occidentale il 20-25% delle morti traumatiche sono dovute ad

Dettagli

Linee guida in ecocardiografia

Linee guida in ecocardiografia Linee guida in ecocardiografia Maria Cuonzo Cardiologia Utic Ospedale M. Sarcone Terlizzi Poche metodologie hanno subito una applicazione così vasta ed una diffusione cosi capillare nella pratica clinica

Dettagli

Terapia chirurgica. Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento

Terapia chirurgica. Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento Terapia chirurgica Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento Nel caso di stenosi carotidea sintomatica, la endoarteriectomia comporta un modesto beneficio per gradi di stenosi

Dettagli

03/03/2009. -Diuretici -Morfina -Inotropi

03/03/2009. -Diuretici -Morfina -Inotropi Insufficienza cardiaca in cui il cuore non è più in grado di assicurare un apporto di ossigeno adeguato alle esigenze dei tessuti 6 Congresso Nazionale Emergenza Urgenza - Qualità e Prospettive in Emergenza

Dettagli

MALATTIE DELL APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO

MALATTIE DELL APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO MALATTIE DELL APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO Sintomi e segni legati all apparato cardiocircolatorio: - dispnea, tachipnea - dolore precordiale (=in regione del cuore) - dolore toracico, dolore alla spalla

Dettagli

Prevenzione delle malattie cardiovascolari. Percorso per le classi quinte superiori

Prevenzione delle malattie cardiovascolari. Percorso per le classi quinte superiori Prevenzione delle malattie cardiovascolari Percorso per le classi quinte superiori Per cominciare qualche cenno di anatomia Il cuore Il cuore è un organo di tessuto muscolare striato, detto miocardio,

Dettagli

IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A

IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A IL GLAUCOMA Che cos è? Campagna informativa per la prevenzione delle malattie oculari che possono compromettere la visione

Dettagli

LA PERFUSIONE CEREBRALE ANTEROGRADA SELETTIVA (ASCP) A BOLOGNA: CASISTICA, EVOLUZIONE DELLA TECNICA E RISULTATI

LA PERFUSIONE CEREBRALE ANTEROGRADA SELETTIVA (ASCP) A BOLOGNA: CASISTICA, EVOLUZIONE DELLA TECNICA E RISULTATI LA PERFUSIONE CEREBRALE ANTEROGRADA SELETTIVA (ASCP) A BOLOGNA: CASISTICA, EVOLUZIONE DELLA TECNICA E RISULTATI A Cura del TFPC ALESSIA ZANNI Collaboratori DOTT.SSA SOFIA MARTIN SUAREZ MARCO LA MONACA

Dettagli

SERVIZIO DI ANGIOLOGIA E CHIRURGIA VASCOLARE

SERVIZIO DI ANGIOLOGIA E CHIRURGIA VASCOLARE SERVIZIO DI ANGIOLOGIA E CHIRURGIA VASCOLARE ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L EDUCAZIONE DEMOGRAFICA SEZIONE DI ROMA Il Servizio di Angiologia e Chirurgia vascolare dell AIED si occupa di prevenzione, diagnosi

Dettagli

CORSO DI CARDIOLOGIA AD IMPRONTA CARDIOCHIRURGICA

CORSO DI CARDIOLOGIA AD IMPRONTA CARDIOCHIRURGICA CORSO DI CARDIOLOGIA AD IMPRONTA CARDIOCHIRURGICA Programma di aggiornamento professionale in cardiologia e cardiochirurgia 24 marzo - 14 aprile - 15 aprile 19 maggio - 9 giugno AUDITORIUM CASA DI CURA

Dettagli

1 gli organi che distruggono le cellule del sangue, quando sono invecchiate sono detti..

1 gli organi che distruggono le cellule del sangue, quando sono invecchiate sono detti.. Questionario: Apparato Circolatorio Candidato: Materia: Anatomia mercoledì 2 gennaio 2013 Punteggio: Quiz n Domanda 1 gli organi che distruggono le cellule del sangue, quando sono invecchiate sono detti..

Dettagli

EPIDEMIOLOGIA CARDIOPATIA ISCHEMICA 1 CAUSA DI MORTE IN ITALIA 44% DI TUTTI I DECESSI ANNUI TOLGONO OGNI ANNO OLTRE 300.000 NEGLI UOMINI E 68

EPIDEMIOLOGIA CARDIOPATIA ISCHEMICA 1 CAUSA DI MORTE IN ITALIA 44% DI TUTTI I DECESSI ANNUI TOLGONO OGNI ANNO OLTRE 300.000 NEGLI UOMINI E 68 1 OBIETTIVI RICONOSCERE LE PRINCIPALI PATOLOGIE CARDIOCEREBRO VASCOLARI, CHE RICHIEDONO L ATTIVAZIONE DEL SISTEMA D EMERGENZA CON UN FOCUS PARTICOLARE SU ICTUS ED IMA IDENTIFICARE IL RUOLO DEL SOCCORRITORE

Dettagli

Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia. Chirone INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Patologia Sistematica I TIPO DI ATTIVITÀ

Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia. Chirone INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Patologia Sistematica I TIPO DI ATTIVITÀ FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 01/014 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia. Chirone INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Patologia Sistematica

Dettagli

IL CUORE NORMALE. La sua circolazione e il suo sviluppo

IL CUORE NORMALE. La sua circolazione e il suo sviluppo CAPITOLO THE NORMAL HEART: Its circulation and development 1 IL CUORE NORMALE La sua circolazione e il suo sviluppo Il cuore e i polmoni sono situati nel torace, protetti dallo sterno, dalla gabbia toracica

Dettagli

L ESEMPIO DELLA VALVOLA CARDIACA TRANSCATETERE

L ESEMPIO DELLA VALVOLA CARDIACA TRANSCATETERE L ESEMPIO DELLA VALVOLA CARDIACA TRANSCATETERE VALVOLA CARDIACA TRANSCATETERE L ASSESSMENT Caratteristiche del dispositivo medico: le protesi valvolari aortiche trascatetere in commercio presentano alcune

Dettagli

PARAMETRI DI VALUTAZIONE QUALITATIVA

PARAMETRI DI VALUTAZIONE QUALITATIVA PARAMETRI DI VALUTAZIONE QUALITATIVA LOTTO n. 1 - KIT OSSIGENANTE PER PAZIENTI DI PESO DA A 40 Kg Dimensioni superficie della membrana. MAX10 - minore o uguale a 1,3 m 2 10 - da 1,3 m 2 a 1,5 m 2 5 Minimo

Dettagli

Il carcinoma del polmone è associato a una sopravvivenza globale a 5 anni del 10-12%

Il carcinoma del polmone è associato a una sopravvivenza globale a 5 anni del 10-12% Il carcinoma del polmone è associato a una sopravvivenza globale a 5 anni del 10-12% Al momento della diagnosi solo il 10-15% dei soggetti con carcinoma del polmone ha una forma localizzata. Di questi,

Dettagli