L OSSERVAZIONE DEL GIOCO NELLA SCUOLA D INFANZIA: UNA TECNICA DI OSSERVAZIONE DEL GIOCO SPONTANEO.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L OSSERVAZIONE DEL GIOCO NELLA SCUOLA D INFANZIA: UNA TECNICA DI OSSERVAZIONE DEL GIOCO SPONTANEO."

Transcript

1 FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE Corso di Laurea in Scienze dell Educazione PROVA FINALE L OSSERVAZIONE DEL GIOCO NELLA SCUOLA D INFANZIA: UNA TECNICA DI OSSERVAZIONE DEL GIOCO SPONTANEO. LAUREANDA RELATORE Martina Zancai Prof. Pizzi Marco Anno Accademico

2 INTRODUZIONE Un bambino che non gioca non è un bambino. (Pablo Neruda) Il più delle volte non diamo alle azioni più banali l importanza che meritano perché le diamo per scontate e non ci soffermiamo a chiederci il perché avvengano. Dobbiamo imparare a pensare che nulla è scontato, nemmeno il gioco di un bambino. Questa citazione sicuramente racchiude in sé tutta l essenza del mio elaborato. Proprio partendo da questo pensiero ho voluto analizzare quali siano le caratteristiche che fanno si che il gioco sia uno strumento così indispensabile per un corretto sviluppo del bambino. Nel primo capitolo tratterò tre tra i più importanti teorici della psicologia: Piaget, Vygotskij e Winnicott, con una particolare attenzione alle diverse peculiarità che attribuiscono al gioco nello sviluppo del bambino. Piaget analizza il gioco sostanzialmente come indicatore delle diverse fasi dello sviluppo del bambino e come mezzo per la costruzione di schemi mentali. Vygotskij invece ne sottolinea l importanza come elemento di congiunzione tra individuo ed ambiente, poiché il bambino nel suo gioco e nel suo apprendimento è influenzato dalla società e dal suo ambiente di origine. L ambiente poi influisce sull apprendimento e, di conseguenza anche sullo sviluppo, nell incontro con l altro: è proprio da questo incontro che si verrà a creare quella zona di sviluppo prossimale che permetterà al bambino, tramite la guida di persone più esperte di lui, di crescere ed imparare cose nuove. Infine viene presentata la visione di un altro importante autore, Winnicott che conferisce al gioco il potere di diventare qualcosa di altro, di più 3

3 profondo: Winnicott parla infatti di giocattoli come oggetti transizionali, capaci di aiutare il bambino a superare le sue ansie e frustrazioni. È proprio dal concetto di oggetto transizionale che il gioco diventa qualsiasi cosa di cui il bambino abbia bisogno. Infine, verranno esposte le sei caratteristiche che compongono il gioco visto attraverso gli occhi della psicologia. Nel secondo capitolo analizzerò come il gioco sia fondamentale per lo sviluppo del bambino, con espliciti riferimenti ai teorici trattati nel primo capitolo, ed in particolare, come contribuisca allo sviluppo affettivo, cognitivo e sociale del bambino stesso, nonché quali tipologie di gioco contribuiscono allo sviluppo di queste tre aree. Verrà poi evidenziata la differenza esistente tra l esplorazione ed il gioco del bambino, due momenti estremamente importanti nello sviluppo ma molto diversi tra di loro. Successivamente, procedendo a pari passo con lo sviluppo del bambino, verranno affrontate due modalità di gioco: il gioco simbolico ed il gioco con regole. Entrambi rappresentano due momenti fondamentali nello sviluppo del bambino, il primo perché indica il momento in cui il bambino si libera dai vincoli funzionali degli oggetti stessi e soprattutto nel corso del quale inizierà a manifestarsi il gioco del far finta di tramite cui il bambino può diventare chiunque voglia e ogni posto in cui gioca si può facilmente trasformare, con la sua immaginazione, in qualcos altro. Il gioco simbolico inoltre porta con se le prime forme di volontà di giocare insieme all altro e, di conseguenza, di relazione con l altro. Queste relazioni con l altro, che iniziano nel gioco simbolico, continuano e si fanno via via sempre più complesse nel gioco con regole. Questa tipologia di gioco non è più libera come la precedente ma ha delle regole alla base che il bambino deve seguire e rispettare e, inoltre, a differenza di tutte le altre 4

4 tipologie di gioco, il gioco con regole persegue uno scopo ben definito fin dall inizio: competere per vincere. Nel terzo capitolo farò riferimento alle differenze di genere nel gioco ed in particolare come e con cosa preferiscano giocare i bambini piuttosto che le bambine e come questi diversi modi di giocare e di intendere il gioco possano portare alla segregazione di genere. Nell ultimo capitolo, infine, verranno trattate le diverse tecniche osservative impiegate nello studio dei comportamenti infantili. Ho deciso di trattare queste tecniche come base teorica di partenza per esporre l osservazione che ho direttamente eseguito presso un asilo nido, con la pubblicazione dei dati relativi alle modalità di gioco dei bambini con età compresa tra i 15 ed i 36 mesi. La mia osservazione ha avuto come scopo quello di analizzare le diverse tipologie di gioco simbolico e non simbolico che possono essere utilizzate dai bambini in situazioni di gioco libero nonché il loro grado di sofisticazione. In relazione anche a quanto ho potuto osservare presso la scuola d infanzia mi sono interessata ad approfondire il rapporto esistente tra la scuola e la famiglia, i punti di forza che presenta e le criticità che molte volte ci si trova ad affrontare per mantenere questa cooperazione la più serena e costruttiva possibile. Infine, sempre grazie alla mia esperienza diretta, andrò ad analizzare il ruolo dell educatore, un ruolo fondamentale ma impegnativo e non privo di difficoltà. 5

5 CAPITOLO I. L APPROCCIO PSICOLOGICO AL GIOCO I bambini, nel corso della loro infanzia, passano gran parte del loro tempo giocando e non potrebbe essere altrimenti. Questa frase potrebbe sembrare scontata, ma è necessario sottolinearne l importanza. Il gioco, infatti, potrebbe darci l impressione di essere un attività semplice e banale invece, al contrario, riveste un ruolo fondamentale nello sviluppo del bambino e nella formazione della sua personalità: è lo strumento attraverso cui imparerà a conoscere e relazionarsi con il mondo che lo circonda nonché il mezzo primario che gli permetterà di conoscere se stesso e l altro. Molti autori si sono interessati ad analizzare e comprendere in che modo il gioco rivesta un ruolo così importante nello sviluppo del bambino, non senza difficoltà. Come affermano Rubin, Frein e Vandenberg «il gioco pone un dilemma familiare agli psicologi. Al pari di altri fenomeni, può essere definito più facilmente a livello comportamentale che non teorico 1». Le teorie sul rapporto gioco-apprendimento sono numerose e nell impossibilità di ricordarle tutte mi soffermerò su quelle più significative. 1.1 JEAN PIAGET 2 Piaget, partendo dall osservazione diretta sui suoi tre figli, mette in correlazione lo sviluppo ed evoluzione del gioco durante la crescita del bambino con lo sviluppo mentale dello stesso, affermando che «il gioco è lo strumento primario per lo studio del processo cognitivo del bambino, 1 Rubin, Frein, Vandenberg, citazione tratta da Baumgartner E. (2010), Il gioco dei bambini, Carocci, Roma. 2 Piaget Jean, nato nel 1896 a Neuchâtel, Svizzera e morto nel È considerato il fondatore dell'epistemologia genetica, ovvero dello studio sperimentale delle strutture e dei processi cognitivi legati alla costruzione della conoscenza nel corso dello sviluppo. 6

6 nonché lo strumento attraverso cui il bambino apprende e si relaziona con la realtà» 3. Centrale è il concetto di capacità cognitiva, e quindi di intelligenza che, secondo Piaget, ha come base la capacità dell individuo di adattarsi all'ambiente sociale e fisico. L intelligenza si sviluppa in modo dinamico, nella misura in cui i nuovi dati provenienti dall esperienza determinano il costruirsi di strutture cognitive o schemi mentali, sempre più complessi ed articolati, a partire da quelli già esistenti nel bambino. Il costruirsi degli schemi mentali inizia dai riflessi, tramite i quali il bambino ingloba l esperienza e costruisce schemi motori, attraverso i quali l ambiente entra dentro di lui e si ha così la costruzione dello schema mentale. Ma come avviene il processo di adattamento del bambino all ambiente? Secondo l autore attraverso la ricerca dell equilibrio tra due processi fondamentali ed innati che si susseguono durante tutto l arco dello sviluppo: l assimilazione e l accomodamento. L'assimilazione è il processo per cui un elemento nuovo, oggetto o evento che sia, proveniente dall'ambiente esterno, viene inserito in schemi mentali comportamentali o cognitivi già preesistenti nel bambino, senza che l'esperienza cambi tali schemi. Per chiarire meglio possiamo dire che il bambino utilizza, per esempio, un oggetto nuovo per svolgere un attività già nota, che fa parte del suo repertorio motorio. Un esempio che si può facilmente osservare è quando un bambino impara ad afferrare un oggetto e a buttarlo a terra, come lo farà con gli oggetti che conosce lo farà anche se gli viene dato in mano un oggetto nuovo. 3 Piaget J. (1972), La formazione del simbolo, La Nuova Italia, Firenze. 7

Dott.ssa Martina Cecchi Pedagogista. Lo sviluppo del bambino: genetica o ambiente?

Dott.ssa Martina Cecchi Pedagogista. Lo sviluppo del bambino: genetica o ambiente? Dott.ssa Martina Cecchi Pedagogista Lo sviluppo del bambino: genetica o ambiente? Temperamento Salute generale Genitori ed altre figure accudenti Scuola NATURA GENETICA EDUCAZIONE INFLUENZE ESTERNE Contesto

Dettagli

Fondamenti di Psicologia dello Sviluppo e dell Educazione

Fondamenti di Psicologia dello Sviluppo e dell Educazione Fondamenti di Psicologia dello Sviluppo e dell Educazione Modulo condotto dal Dott. Inguscio Lucio, Ph.D. Psicofisiologia, Psicologia Cognitiva e Psicologia della Personalita «Sapienza» Università di Roma

Dettagli

LO SVILUPPO COGNITIVO

LO SVILUPPO COGNITIVO LO SVILUPPO COGNITIVO LO SVILUPPO COGNITIVO Per Sviluppo cognitivo si intende lo sviluppo delle attività intellettive Teorie fondamentali che cercano di spiegare quali cambiamenti si verificano nel bambino

Dettagli

La pedagogia tra soggetto, cultura, società

La pedagogia tra soggetto, cultura, società La pedagogia tra soggetto, cultura, società Processi educativi testimoni e promotori delle relazioni tra questi elementi La pedagogia svolge un ruolo di transazione Quindi Deve reinterpretare in chiave

Dettagli

LA PROTEZIONE CIVILE PER UNA SCUOLA PIÙ SICURA

LA PROTEZIONE CIVILE PER UNA SCUOLA PIÙ SICURA LA PROTEZIONE CIVILE PER UNA SCUOLA PIÙ SICURA Seminario per la scuola dell infanzia Claudio Cominardi Formatore, Consulente di progetti didattici Volontario di Protezione Civile La pianta si raddrizza

Dettagli

Dott.ssa Enrica Locati, psicologa INCONTRI RIVOLTI ALLE EDUCATRICI

Dott.ssa Enrica Locati, psicologa INCONTRI RIVOLTI ALLE EDUCATRICI INCONTRI RIVOLTI ALLE EDUCATRICI L INTELLIGENZA EMOTIVA Descrizione: le emozioni sono alla base sia dello sviluppo cognitivo che di quello sociale. Il corso, attraverso esercitazioni teoriche e pratiche,

Dettagli

Concepimento Morte. Nascita. Vecchiaia. Infanzia. Ciclo evolutivo. Tarda età adulta Adolescenza. Età adulta

Concepimento Morte. Nascita. Vecchiaia. Infanzia. Ciclo evolutivo. Tarda età adulta Adolescenza. Età adulta Concepimento Morte Nascita Vecchiaia Ciclo evolutivo Infanzia Tarda età adulta Adolescenza Età adulta Psicologia dello sviluppo Identifica e spiega i cambiamenti che l individuo ha nell arco della vita

Dettagli

IL SENSO DELLA PSICOLOGIA

IL SENSO DELLA PSICOLOGIA INSEGNAMENTO DI: PSICOLOGIA GENERALE IL SENSO DELLA PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 IL SENSO DELLA PSICOLOGIA -----------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

LE ORIGINI BIOLOGICHE DEL PENSIERO

LE ORIGINI BIOLOGICHE DEL PENSIERO Jean Piaget Maggiore teorico della psicologia dello sviluppo cognitivo; segna le origini del cognitivismo e rappresenta un punto di riferimento per le ricerche sul funzionamento dei processi cognitivi

Dettagli

PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA

PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA INSEGNANTI DI RIFERIMENTO: Chiara Fiorini PREMESSA - L INGRESSO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA. L ingresso alla Scuola dell Infanzia è una tappa fondamentale di crescita

Dettagli

Indice. Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1. Parte 2 PROCESSI BIOLOGICI, SVILUPPO FISICO E SVILUPPO PERCETTIVO 49. Indice delle schede

Indice. Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1. Parte 2 PROCESSI BIOLOGICI, SVILUPPO FISICO E SVILUPPO PERCETTIVO 49. Indice delle schede Indice delle schede Prefazione dell edizione italiana Ringraziamenti dell editore Guida alla lettura XIII XV XIX XXI Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1 Capitolo 1 INTRODUZIONE 3 1.1 Sviluppo

Dettagli

Un bambino che gioca. Davide Zoletto. Facoltà di Scienze della Formazione Università di Udine

Un bambino che gioca. Davide Zoletto. Facoltà di Scienze della Formazione Università di Udine Un bambino che gioca Davide Zoletto Facoltà di Scienze della Formazione Università di Udine il gioco nello sviluppo del bambino Jean Piaget (1896-1980) Il giudizio morale del fanciullo. (1932) Giunti,

Dettagli

Concepimento Morte. Nascita. Vecchiaia. Infanzia. Ciclo evolutivo. Tarda età adulta Adolescenza. Età adulta

Concepimento Morte. Nascita. Vecchiaia. Infanzia. Ciclo evolutivo. Tarda età adulta Adolescenza. Età adulta Concepimento Morte Nascita Vecchiaia Ciclo evolutivo Infanzia Tarda età adulta Adolescenza Età adulta Psicologia dello sviluppo Identifica e spiega i cambiamenti che l individuo ha nell arco della vita

Dettagli

incontri di internido con laboratori ( es: giochi motori, danze con intervento di genitori stranieri)

incontri di internido con laboratori ( es: giochi motori, danze con intervento di genitori stranieri) Anno educativo 2016-2017 Premessa Il progetto Continuità Nido/Scuola dell'infanzia parte dall'obiettivo generale di valorizzare le differenze culturali e linguistiche presenti nelle Strutture Educative

Dettagli

IL PROBLEMA DELL APPRENDIMENTO. Intelligenza - funzioni cognitive Ruolo insegnante/educatore

IL PROBLEMA DELL APPRENDIMENTO. Intelligenza - funzioni cognitive Ruolo insegnante/educatore IL PROBLEMA DELL APPRENDIMENTO Intelligenza - funzioni cognitive Ruolo insegnante/educatore Fare un buon lavoro da un punto di vista didattico significa porsi continuamente problemi. Quando lavoriamo con

Dettagli

S. Vygotskij, L. S. Vygotskij,

S. Vygotskij, L. S. Vygotskij, I fattori esterni che generalmente vengono chiamati in causa per giustificare la crescita di attenzione verso il tema della conoscenza e dell apprendimento sono: Il ritmo accelerato del cambiamento tecnologico

Dettagli

perché vi sono tante teorie dello sviluppo psicologico?

perché vi sono tante teorie dello sviluppo psicologico? perché vi sono tante teorie dello sviluppo psicologico? a cura di laura Aleni Sestito Piaget Con la sperimentazione si cominciano ad affrontare i problemi Vygotskij di esplicazione ed interpretazione delle

Dettagli

P I A N O P E R S O N A L I Z Z A T O D E L L E A T T I V I T A E D U C A T I V E

P I A N O P E R S O N A L I Z Z A T O D E L L E A T T I V I T A E D U C A T I V E I S T I T U T O C O M P R E N S I V O T I V O L I C E N T R O I I S C U O L A D E L L I N F A N Z I A P l e s s i I. G i o r d a n i e S. P o l o d e i C a v a l i e r i a. s. 2 0 1 3-2 0 1 4 P I A N O

Dettagli

Psicologia dello sviluppo e dell educazione. Prof. Caterina Fiorilli

Psicologia dello sviluppo e dell educazione. Prof. Caterina Fiorilli Psicologia dello sviluppo e dell educazione Prof. Caterina Fiorilli fiorilli@lumsa.it Lezione 3 Processi e periodi di sviluppo Processi biologici, cognitivi e socio-emotivi Processi biologici: Cambiamenti

Dettagli

Indice generale. Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1. Parte 2 PROCESSI BIOLOGICI, SVILUPPO FISICO E SVILUPPO PERCETTIVO 59

Indice generale. Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1. Parte 2 PROCESSI BIOLOGICI, SVILUPPO FISICO E SVILUPPO PERCETTIVO 59 Prefazione alla terza edizione italiana Autore Guida alla lettura xiii xvii xix Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1 Capitolo 1 INTRODUZIONE 3 1.1 Sviluppo infantile - ieri e oggi 4 1.1.1 Prospettive

Dettagli

Docente: Collino Elena

Docente: Collino Elena Docente: Collino Elena I.I.S. SELLA - A.ALTO - LAGRANGE Sede Lagrange PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Polis 1 socio-sanitario serale MATERIA: SCIENZE UMANE E SOCIALI Libri di testo consigliati: Elisabetta Clemente,

Dettagli

Cognitivismo e neuroscienze cognitive. Alberto Oliverio Università di Roma, Sapienza

Cognitivismo e neuroscienze cognitive. Alberto Oliverio Università di Roma, Sapienza Cognitivismo e neuroscienze cognitive Alberto Oliverio Università di Roma, Sapienza L importanza dell azione. Il controllo motorio è in qualche modo il contrario di quanto si verifica nella percezione.

Dettagli

Obiettivi generali. Contenuti. Educazione fisica (Sport, educazione corporea)

Obiettivi generali. Contenuti. Educazione fisica (Sport, educazione corporea) Educazione fisica (Sport, educazione corporea) Obiettivi generali Il corso d educazione fisica prevede 2 ore settimanali dal primo al terzo anno. Gli obiettivi generali sono i seguenti: L insegnamento

Dettagli

Corso di Metodi e didattiche delle attività motorie

Corso di Metodi e didattiche delle attività motorie Scienze della Formazione Primaria Corso di Metodi e didattiche delle attività motorie a.a. 2017/2018 Docente Giancarlo Condello, PhD giancarlo.condello@uniroma3.it Ricevimento: giovedì 18:00-19:00 su appuntamento

Dettagli

PROGRAMMA DI PSICOLOGIA GENERALE RELATIVO AL III ANNO INDIRIZZO SOCIO- SANITARIO

PROGRAMMA DI PSICOLOGIA GENERALE RELATIVO AL III ANNO INDIRIZZO SOCIO- SANITARIO PROGRAMMA DI PSICOLOGIA GENERALE RELATIVO AL III ANNO INDIRIZZO SOCIO- SANITARIO INSEGNANTE: CATIA GIROLAMETTI CLASSE: IIIE A.S. 2016-17 OBIETTIVI MINIMI: Aspetti e problemi della condizione degli anziani

Dettagli

La Psicologia dello sviluppo

La Psicologia dello sviluppo La Psicologia dello sviluppo Psicologia dello sviluppo La Psicologia dello Sviluppo è una disciplina che studia le funzioni psicologiche degli esseri umani, la natura dei cambiamenti e i fattori alla base

Dettagli

PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI

PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI L apprendimento nella scuola dell infanzia deve essere attivo, costruttivo e cooperativo e deve stimolare nei bambini la voglia di conoscere. Dai tre ai sei anni, infatti,

Dettagli

da 0 a 2 anni la prima infanzia

da 0 a 2 anni la prima infanzia da 0 a 2 anni la prima infanzia questo è il periodo in cui un bambino acquista la capacità motoria, prima si evolve la grande motricità: stare seduti da soli gattonare tra i 7/8 mesi camminare tra i 13/15

Dettagli

INSIEME PER CRESCERE

INSIEME PER CRESCERE PROGETTO CONTINUITA NIDO-SCUOLA DELL INFANZIA INSIEME PER CRESCERE SCUOLA DELL INFANZIA Santa Famiglia di Negrar (VR) Anno Scolastico 2016/17 1 MOTIVAZIONE Il Progetto dal Nido alla Scuola dell Infanzia

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE. Facoltà di Scienze della Formazione Corso di Laurea in Scienze dell Educazione COMUNITA DI PRATICA:

UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE. Facoltà di Scienze della Formazione Corso di Laurea in Scienze dell Educazione COMUNITA DI PRATICA: UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE Facoltà di Scienze della Formazione Corso di Laurea in Scienze dell Educazione COMUNITA DI PRATICA: CONTESTO DI LAVORO, DI ESPERIENZA, DI APPRENDIMENTO NEL CASO DELLA ASL

Dettagli

Piaget e Vygotskij. Rapporto dinamico tra sviluppo e apprendimento per definire:

Piaget e Vygotskij. Rapporto dinamico tra sviluppo e apprendimento per definire: Piaget e Vygotskij Rapporto dinamico tra sviluppo e apprendimento per definire: come e quando dispiegare l azione educativa? come e quando l insegnante può intervenire garantendo il massimo dell efficacia?

Dettagli

Teorie sull acquisizione del linguaggio

Teorie sull acquisizione del linguaggio Teorie sull acquisizione del linguaggio I principali problemi intorno al linguaggio sono: 1. Ruolo dei fattori genetici e di quelli ambientali 2. Rapporti tra il linguaggio e il pensiero/cognizione 3.

Dettagli

COME LEGGERE LA MATRICE

COME LEGGERE LA MATRICE MODULO 3 COME LEGGERE LA MATRICE CAMBIA COLORE ALLA TUA VITA Data COME LEGGERE LA MATRICE (VERSIONE SERALE) Il percorso serale dedicato alla lettura della Matrice ha come obiettivo quello di permettere

Dettagli

Io so scrivere: le teorie spontanee dei bambini. 16 marzo 2016

Io so scrivere: le teorie spontanee dei bambini. 16 marzo 2016 Io so scrivere: le teorie spontanee dei bambini 16 marzo 2016 Tante occasioni per apprendere dentro e fuori la scuola: l esempio della scrittura martedì 15 marzo 2016 Affinchè insegnare a scrivere non

Dettagli

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA Nido d Infanzia Pio XII Anno educativo

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA Nido d Infanzia Pio XII Anno educativo PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA Nido d Infanzia Pio XII Anno educativo 2016-2017 La programmazione è studiata con la consapevolezza che il gioco è alla base della crescita e dell apprendimento del bambino; Vygotskij

Dettagli

«Sviluppa la capacità di problem solving a lavoro» a cura di: SERAFINA PARENTE, MARIA TERESA FARGNOLI, IVA POLSINELLI

«Sviluppa la capacità di problem solving a lavoro» a cura di: SERAFINA PARENTE, MARIA TERESA FARGNOLI, IVA POLSINELLI «Sviluppa la capacità di problem solving a lavoro» a cura di: SERAFINA PARENTE, MARIA TERESA FARGNOLI, IVA POLSINELLI Il problem solving non è una competenza tecnica, che appartiene ad un settore specifico,

Dettagli

Percorso di inserimento al Nido

Percorso di inserimento al Nido PROGETTO NIDO FELICE Percorso di inserimento al Nido PREMESSA L ingresso al nido rappresenta: - un momento molto delicato per ogni bambino/a, perché è la prima importante esperienza di separazione dall

Dettagli

Punto di partenza dell intervento educativo è l organizzazione di un ambiente scolastico che renda possibile l apprendimento in tutte le forme e le

Punto di partenza dell intervento educativo è l organizzazione di un ambiente scolastico che renda possibile l apprendimento in tutte le forme e le Punto di partenza dell intervento educativo è l organizzazione di un ambiente scolastico che renda possibile l apprendimento in tutte le forme e le modalità che esso assume nelle diverse aree dell esperienza

Dettagli

L approccio costruzionista attraverso la robotica educativa. Scritto da Roberto Orazi

L approccio costruzionista attraverso la robotica educativa. Scritto da Roberto Orazi La robotica educativa è un settore di ricerca che si ispira al paradigma costruttivista rielaborato in ottica più tecnologica, grazie alla teoria costruzionista, da Seymour Papert [1] considerato dai più

Dettagli

Il progetto. Obiettivi. E di fondamentale importanza che i genitori:

Il progetto. Obiettivi. E di fondamentale importanza che i genitori: Premessa L attività ludica riveste un ruolo fondamentale nello sviluppo. Giocando, il bambino ha l opportunità di esercitare un ampio spettro di abilità: sensoriali, motorie, cognitive, emotive, sociali,

Dettagli

Documentazione delle attività di movimento progetto cultura scuola persona dicembre 2013

Documentazione delle attività di movimento progetto cultura scuola persona dicembre 2013 Documentazione delle attività di movimento progetto cultura scuola persona dicembre 2013 Il progetto cultura scuola persona indica le finalità principali delle attività didattiche ed educative: 1) sviluppo

Dettagli

II CIRCOLO DIDATTICO plesso. PROGETTO MOTORIO Gioco e imparo

II CIRCOLO DIDATTICO plesso. PROGETTO MOTORIO Gioco e imparo II CIRCOLO DIDATTICO plesso PROGETTO MOTORIO Gioco e imparo I bambini portano a scuola il loro corpo, ci giocano, comunicano, si esprimono con la mimica,si travestono, si mettono alla prova, lo rappresentano:

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE identità autonomia competenza cittadinanza identità autonomia competenza

L ORGANIZZAZIONE identità autonomia competenza cittadinanza identità autonomia competenza L ORGANIZZAZIONE La scuola dell infanzia vede il bambino in un processo di continua interazione con i pari, gli adulti e la cultura. A tale proposito l organizzazione si propone di promuovere la formazione

Dettagli

ASILO INFANTILE G. DE WICH LOCATE VARESINO PROGETTO EDUCAZIONE PSICOMOTORIA

ASILO INFANTILE G. DE WICH LOCATE VARESINO PROGETTO EDUCAZIONE PSICOMOTORIA ASILO INFANTILE G. DE WICH LOCATE VARESINO PROGETTO EDUCAZIONE PSICOMOTORIA ANNO 2016/2017 SPORTLANDIA TRADATE - Settore Scuola - Marco Carraro Nicola Galli PROGETTO PSICOMOTORIO anni 3/4/5 Una disciplina

Dettagli

Bruner Il viaggio verso la mente

Bruner Il viaggio verso la mente Bruner 1915-2016 Il viaggio verso la mente Laureatosi in Psicologia nel 1941, si dedicò allo studio dell intelligenza cercando di scoprire i meccanismi della mente che seleziona ed ordina l esperienza

Dettagli

Lo sviluppo cognitivo secondo J. Piaget

Lo sviluppo cognitivo secondo J. Piaget Lo sviluppo cognitivo secondo J. Piaget Jean Piaget La conoscenza umana può essere considerata come un organo biologico della mente e l acquisizione della conoscenza può essere un processo evolutivo. Conoscenza

Dettagli

Gioco, educazione e apprendimento. R. Nes'

Gioco, educazione e apprendimento. R. Nes' Gioco, educazione e apprendimento R. Nes' Il gioco è un attività umana fondamentale Il gioco è da sempre presente nella vita dell uomo, in ogni tempo e in ogni luogo. È un fenomeno culturale e sociale.

Dettagli

JEROME SEYMOUR BRUNER

JEROME SEYMOUR BRUNER TEORIE DELL APPRENDIMENTO E QUALITÀ DEI PROCESSI (PARTE II) PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 JEROME SEYMOUR BRUNER--------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

PSICOLOGIA DELL EDUCAZIONE. Questionario di orientamento allo studio. - Prof.ssa Barbara Arfè -

PSICOLOGIA DELL EDUCAZIONE. Questionario di orientamento allo studio. - Prof.ssa Barbara Arfè - PSICOLOGIA DELL EDUCAZIONE Questionario di orientamento allo studio - Prof.ssa Barbara Arfè - La prova d'esame per il corso di Psicologia dell'educazione è in forma scritta e comporta la risposta a tre

Dettagli

Cosa sono le scienze umane. Il sapere antropologico

Cosa sono le scienze umane. Il sapere antropologico Parte Prima Cosa sono le scienze umane Il sapere antropologico PRIMA tappa / Che cos è l antropologia culturale............................................. 4 SECONDA tappa / I metodi dell antropologia

Dettagli

Bambini in Movimento

Bambini in Movimento Bambini in Movimento Anno Scolastico 2016/2017 Responsabile del Progetto Prof. Ivana Palumbo OBIETTIVI GENERALI Il progetto offre a tutti gli alunni, l'opportunità di praticare l Educazione Fisica nella

Dettagli

IL GIOCO IlGioconella scuola dell infanzia, costituisce una risorsa

IL GIOCO IlGioconella scuola dell infanzia, costituisce una risorsa IL GIOCO IlGioconella scuola dell infanzia, costituisce una risorsa privilegiata di APPRENDIMENTO e di RELAZIONI IlGiocoè uno dei diritti fondamentali sanciti dall ONU nella Dichiarazione dei Diritti del

Dettagli

Teorie dell apprendimento, teorie della mente e dida0ca. Romina Nes+

Teorie dell apprendimento, teorie della mente e dida0ca. Romina Nes+ Teorie dell apprendimento, teorie della mente e dida0ca Romina Nes+ E fu la mente. Le strategie e le metodologie didattiche sono influenzate dalle teorie della mente e dalle teorie dell apprendimento.

Dettagli

Laboratorio di allenamento emotivo

Laboratorio di allenamento emotivo Primo incontro Come gestire la Rabbia? Martedì 28 febbraio dalle ore 17.00 alle ore 20.00 La rabbia è un emozione negativa che possiamo imparare e gestire: fa parte di uno tra i più importanti esami da

Dettagli

ILLUMINIAMO IL MONDO

ILLUMINIAMO IL MONDO I. C. D Alessandro Risorgimento Scuola dell infanzia Arcobaleno PROGETTO DI INTERSEZIONE (BAMBINI ANNI 5) a.s. 2014 / 2015 ILLUMINIAMO IL MONDO SCOPO Il progetto Illuminiamo il mondo si pone l intento

Dettagli

Il Presidente Dott.ssa Ilenia Falliti

Il Presidente Dott.ssa Ilenia Falliti PREMESSA I giochi all aperto rappresentano un mezzo per soddisfare il bisogno di movimento e d immaginazione del bambino e delle sue tendenze di affermazione e socialità: studi recenti confermano che il

Dettagli

LE LEZIONI. Giorno Inizio Fine Ore Modulo Testi proposti per l autoformazione MODULO 1 -IL CONTESTO SCOLASTICO -

LE LEZIONI. Giorno Inizio Fine Ore Modulo Testi proposti per l autoformazione MODULO 1 -IL CONTESTO SCOLASTICO - Dinamiche relazionali e metodologie didattiche nei gruppi di apprendimento Comportamenti antisociali e ruolo educativo della scuola CALENDARIO DIDATTICO Anno accademico 2007/2008 LE LEZIONI N lez. Giorno

Dettagli

dr.ssa Lorella Gabriele

dr.ssa Lorella Gabriele dr.ssa Lorella Gabriele Obiettivo del corso Fornire metodologie, strategie per riconoscere e decodificare il linguaggio del corpo. Parte teorica Parte laboratoriale Argomenti Linguaggio Linguaggio e Comunicazione

Dettagli

modulo I Introduzione alla psicopatologia e alla psicopatologia dello sviluppo

modulo I Introduzione alla psicopatologia e alla psicopatologia dello sviluppo modulo I Introduzione alla psicopatologia e alla psicopatologia dello sviluppo Materiale elaborato da Fava Vizziello e tratto dal testo Fava Vizziello. G. (2003), Psicopatologia dello sviluppo, Il Mulino,

Dettagli

Syllabus Descrizione del Modulo

Syllabus Descrizione del Modulo Syllabus Descrizione del Modulo Titolo del modulo: Psicologia dello sviluppo e dell educazione 1 Numero del modulo nel piano degli studi: 4 Responsabile del modulo Alessandra Farneti Corso di studio: Corso

Dettagli

Università degli Studi di Roma La Sapienza

Università degli Studi di Roma La Sapienza Università degli Studi di Roma La Sapienza Facoltà di Psicologia Le determinanti del comportamento organizzativo di successo di Andrea Boldrin Relatore Laura Borgogni A. A. 2009-10 INTRODUZIONE Il comportamento

Dettagli

Progetto di continuità Scuola Infanzia Arcobaleno Scuola Primaria Tommaso-Gulli Istituto Comprensivo Statale Europa Faenza-Ra

Progetto di continuità Scuola Infanzia Arcobaleno Scuola Primaria Tommaso-Gulli Istituto Comprensivo Statale Europa Faenza-Ra 1 2 L intelligenza musicale, secondo H.Gardner, rientra nella pluralità delle intelligenze, non è solo un attitudine individuale, ma può essere sviluppata attraverso un processo educativo significativo

Dettagli

L USO TERAPEUTICO DEL RITRATTO FOTOGRAFICO. L OBIETTIVO SUL SÉ.

L USO TERAPEUTICO DEL RITRATTO FOTOGRAFICO. L OBIETTIVO SUL SÉ. UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE DI MILANO Facoltà di Psicologia Corso di Laurea in Psicologia Clinica: Salute, Relazioni Familiari e Interventi di Comunità L USO TERAPEUTICO DEL RITRATTO FOTOGRAFICO.

Dettagli

Laboratori-amo. con Zeb. Scuola dell infanzia Immacolata Palazzolo Milanese Anno scolastico

Laboratori-amo. con Zeb. Scuola dell infanzia Immacolata Palazzolo Milanese Anno scolastico Scuola dell infanzia Immacolata Palazzolo Milanese Anno scolastico 2017-2018 Laboratori-amo con Zeb Se ascolto, dimentico; se vedo, ricordo; se faccio, capisco. (Confucio) Una buona scuola è quella dove

Dettagli

LA SINDROME DELL X FRAGILE

LA SINDROME DELL X FRAGILE LA SINDROME DELL X FRAGILE Dott.ssa Valentina Paola Cesarano Centro d Ateneo SInAPSi, Università degli Studi di Napoli Federico II Identikit della sindrome È una condizione genetica ereditaria È inclusa

Dettagli

L arte di educare. Una ricerca innovativa per lo sviluppo delle abilità umane nell educazione. PODRESCA EDIZIONI

L arte di educare. Una ricerca innovativa per lo sviluppo delle abilità umane nell educazione. PODRESCA EDIZIONI Silvana Tiani Brunelli Una ricerca innovativa per lo sviluppo delle abilità umane nell educazione. PODRESCA EDIZIONI Silvana Tiani Brunelli Educare con amore e fermezza Il libro spiega come perseguire

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE

PROGRAMMAZIONE ANNUALE NIDO Amici dei Bimbi PROGRAMMAZIONE ANNUALE 2014-15 Sezione Blu B Tigri Sezione Rossi Blu A Palloncini Sezione Rossi B - Funghi INDICE 1. I collegamenti con il Progetto Educativo 2. Le finalità 3. Le modalità

Dettagli

Prof.ssa Rosanna Passaretti. - Ricevimento: su appuntamento e comunque alla fine di ogni lezione

Prof.ssa Rosanna Passaretti.  - Ricevimento: su appuntamento e comunque alla fine di ogni lezione Prof.ssa Rosanna Passaretti E-mail- dr.passaretti@hotmail.it Ricevimento: su appuntamento e comunque alla fine di ogni lezione 1 Obiettivo Obiettivo del corso è fornire una panoramica chiara ed attuale

Dettagli

Musica, emozioni e apprendimenti

Musica, emozioni e apprendimenti Corso Quadriennale di Musicoterapia Centro Educazione Permanente Sezione Musica Pro Civitate Christiana Musica, emozioni e apprendimenti Diplomanda: Antonella Di Maggio Relatore: Prof. Maurizio Spaccazocchi

Dettagli

Il progetto Che carattere! ha il preciso scopo di creare collegamenti diretti, anzi, di interscambio tra lettura, scrittura e vita dei ragazzi.

Il progetto Che carattere! ha il preciso scopo di creare collegamenti diretti, anzi, di interscambio tra lettura, scrittura e vita dei ragazzi. Il progetto Che carattere! ha il preciso scopo di creare collegamenti diretti, anzi, di interscambio tra lettura, scrittura e vita dei ragazzi. narrazione, ma si sottovaluta l aspetto psicologico dei personaggi,

Dettagli

OBBLIGATORI: educazione e sviluppo del sistema senso motorio, degli schemi motori e posturali,

OBBLIGATORI: educazione e sviluppo del sistema senso motorio, degli schemi motori e posturali, 2 anno corso istruttori minibasket, Siracusa Gli OBIETTIVI didattico-educativi OBBLIGATORI: educazione e sviluppo del sistema senso motorio, degli schemi motori e posturali, capacità e abilità motorie

Dettagli

Perché studiare Infermieristica?

Perché studiare Infermieristica? Perché studiare Infermieristica? Perchè mi piace il contatto umano, relazionarmi con le persone e provare empatia. Perché posso prendermi cura di persone e questo mi gratifica e mi dà molte soddisfazioni.

Dettagli

Le regole della scuola sono molto simili alle regole della società, che sono state scritte non per dispetto ma per il nostro bene.

Le regole della scuola sono molto simili alle regole della società, che sono state scritte non per dispetto ma per il nostro bene. Le regole della scuola sono molto simili alle regole della società, che sono state scritte non per dispetto ma per il nostro bene. Se riuscissimo a rispettare tutte le regole sia in una piccola comunità

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALEREMO FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALEREMO FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALEREMO FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E DELL EDUCAZIONE I DISEGNI DEI BAMBINI TRASCURATI COME STRUMENTO

Dettagli

Corso di formazione Educatore Sportivo Fiarc 1 Livello (5-11 anni) Sessione Piemonte-Liguria

Corso di formazione Educatore Sportivo Fiarc 1 Livello (5-11 anni) Sessione Piemonte-Liguria Corso di formazione Educatore Sportivo Fiarc 1 Livello (5-11 anni) Sessione Piemonte-Liguria FINALITA DEL CORSO 1. Porre l accento sulla relazione educativa, quale punto di partenza per avvicinare i bambini

Dettagli

CAPITOLO 5 L intuizione di Vygotskij

CAPITOLO 5 L intuizione di Vygotskij CAPITOLO 5 L intuizione di Vygotskij Una eredità Pavloviana Primo sistema di segnalazione: La elaborazione delle informazioni del mondo fornite dai sensi (sensazionepercezione). Secondo sistema di segnalazione:

Dettagli

UNIVERSITA CATTOLICA DEL SACRO CUORE MILANO

UNIVERSITA CATTOLICA DEL SACRO CUORE MILANO UNIVERSITA CATTOLICA DEL SACRO CUORE MILANO Dottorato di ricerca in Persona, sviluppo, apprendimento. Prospettive epistemologiche, teoriche ed applicative. Ciclo XXIII S.S.D.: M-PSI/04; M-PSI/05 Le risposte

Dettagli

MARTA VERSIGLIA IMPARARE GIOCANDO. Attività Montessori per te e il tuo bambino, per crescere insieme divertendosi. Illustrazioni di Laura Addari

MARTA VERSIGLIA IMPARARE GIOCANDO. Attività Montessori per te e il tuo bambino, per crescere insieme divertendosi. Illustrazioni di Laura Addari MARTA VERSIGLIA IMPARARE GIOCANDO Attività Montessori per te e il tuo bambino, per crescere insieme divertendosi Illustrazioni di Laura Addari A cura di Daniele Novara parenting Proprietà letteraria riservata

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO VIA PASCOLI CESENA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO VIA PASCOLI CESENA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO VIA PASCOLI CESENA Piano di lavoro triennale di Tecnologia Premessa Il gruppo disciplinare di Tecnologia tenuto presente il quadro di riferimento introdotto con le nuove

Dettagli

Appunti di psicologia

Appunti di psicologia Appunti di psicologia Lo sviluppo psicofisico Lo sviluppo embrionale Inizia al momento della fecondazione e si sviluppa in: Crescita: aumento della grandezza del feto Maturazione: cambiamenti determinati

Dettagli

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ECONOMICA

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ECONOMICA EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ECONOMICA A LEZIONE DI RISPARMIO: ECONOMICO, AMBIENTALE, ENERGETICO E ALIMENTARE. Il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca si pone l obiettivo di potenziare

Dettagli

LA TRADUZIONE DEI SITI WEB DELLE ISTITUZIONI CULTURALI

LA TRADUZIONE DEI SITI WEB DELLE ISTITUZIONI CULTURALI Facoltà di Scienze Umanistiche Corso di Laurea in Scienze della Traduzione Tecnico Scientifica Mediologia della Letteratura Tesi di Laurea LA TRADUZIONE DEI SITI WEB DELLE ISTITUZIONI CULTURALI Ideazione,

Dettagli

PIANO DI STUDI. Curriculum Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni

PIANO DI STUDI. Curriculum Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni PIANO DI STUDI Primo Anno (comune ai 2 curricula) Psicologia generale CFU 8 Metodologia della Ricerca psicologica CFU 6 Introduzione alla Statistica applicata alle Scienze psicologiche e sociali Psicologia

Dettagli

Centri Sportivi Aziendali e Industriali

Centri Sportivi Aziendali e Industriali Centri Sportivi Aziendali e Industriali Corso di formazione Educatore Sportivo CSAIn 1 Livello (5-11 anni) FINALITA DEL CORSO 1. Porre l accento sulla relazione educativa, quale punto di partenza per avvicinare

Dettagli

AD - Amici del DIABETICO. Come affrontare il disagio del diabete. Quando e perché ricorrere all aiuto dello psicologo

AD - Amici del DIABETICO. Come affrontare il disagio del diabete. Quando e perché ricorrere all aiuto dello psicologo AD - Amici del DIABETICO Come affrontare il disagio del diabete. Quando e perché ricorrere all aiuto dello psicologo Orlando BASSETTI STUDIO - Bassettti Orlando : 3388497833 19 aprile 2008 1 LA MALATTIA

Dettagli

Maria Xanthoudaki. Il Museo: Una rivoluzione copernicana. Direttore dei Servizi Educativi e deirapportiinternazionali

Maria Xanthoudaki. Il Museo: Una rivoluzione copernicana. Direttore dei Servizi Educativi e deirapportiinternazionali 1 Maria Xanthoudaki Direttore dei Servizi Educativi e deirapportiinternazionali Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci Il Museo: Una rivoluzione copernicana Obiettivi 2 Gli

Dettagli

Il progetto Nuoto in Cartella è una proposta nata dalla collaborazione tra Ministero Della Pubblica Istruzione e Federazione Italiana Nuoto, che dal

Il progetto Nuoto in Cartella è una proposta nata dalla collaborazione tra Ministero Della Pubblica Istruzione e Federazione Italiana Nuoto, che dal Il progetto Nuoto in Cartella è una proposta nata dalla collaborazione tra Ministero Della Pubblica Istruzione e Federazione Italiana Nuoto, che dal 1998 diventa progetto pilota a livello nazionale Fin

Dettagli

Il Tennis giocato Dentro! Capire e allenare la parte umana e mentale di un atleta

Il Tennis giocato Dentro! Capire e allenare la parte umana e mentale di un atleta Il Tennis giocato Dentro! Capire e allenare la parte umana e mentale di un atleta Saggio di Psicologia Sportiva di Fabio Menabue Si ringraziano per la preziosa collaborazione: Dott.ssa Viviana Buraschi

Dettagli

Attraverso «La fine dell onniscienza» Dott.ssa Cristina Zarbo

Attraverso «La fine dell onniscienza» Dott.ssa Cristina Zarbo Attraverso «La fine dell onniscienza» Dott.ssa Cristina Zarbo 9 Novembre 2015 Seminari di accompagnamento al corso di Epistemologia pedagogica e delle scienze dell educazione Anno Accademico 2015/2016

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA DI MONTENARS

SCUOLA DELL INFANZIA DI MONTENARS SCUOLA DELL INFANZIA DI MONTENARS PROGETTO: LA SCUOLA NEL BOSCO «camminiamo sul sentiero per crescere insieme» NASCITA DEL PROGETTO: Alla fine di ottobre, il nostro nuovo Dirigente Antonio Pasquariello

Dettagli

Flipped classroom :ogni alunno protagonista della propria formazione

Flipped classroom :ogni alunno protagonista della propria formazione Flipped classroom :ogni alunno protagonista della propria formazione Flipped classroom Il termine propriamente significa «Classe capovolta» e indica un moderno metodo di insegnamento, appunto «capovolto»

Dettagli

VALUTARE L ACCOGLIENZA

VALUTARE L ACCOGLIENZA La valutazione pedagogica Corso di formazione rivolto ai coordinatori pedagogici del sistema regionale dei servizi 0-3 pubblici e privati VALUTARE L ACCOGLIENZA UNO STRUMENTO AD USO DEI SERVIZI PER LA

Dettagli

Chi è e cosa fa lo Psicologo

Chi è e cosa fa lo Psicologo Chi è e cosa fa lo Psicologo L articolo 1 della Legge 18/2/1989 n. 56 Ordinamento della professione di psicologo recita: La professione di Psicologo comprende l uso degli strumenti conoscitivi e di intervento

Dettagli

La risoluzione di problemi: strategie e rappresentazioni spontanee in evoluzione.

La risoluzione di problemi: strategie e rappresentazioni spontanee in evoluzione. La risoluzione di problemi: strategie e rappresentazioni spontanee in evoluzione. Laura Branchetti - NRD Bologna e Università di Palermo Annarita Monaco - Roma, RSDDM Bologna Il problema di matematica

Dettagli

Min istero della Pubblica Istru zione ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE

Min istero della Pubblica Istru zione ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE PROGRAMMAZIONE SCIENZE UMANE E SOCIALI Classe prima professionale 2016/2017 Corso serale FINALITA DEL BIENNIO Sensibilizzare l alunna/o alla consapevolezza della complessità della persona sotto l aspetto

Dettagli

Minicorsi per il benessere e l autonomia personale Dei genitori, dei figli, degli insegnanti

Minicorsi per il benessere e l autonomia personale Dei genitori, dei figli, degli insegnanti L Arte di amarsi (l autostima) Per tutti amarsi e stimare sé stessi è molto importante nella vita. Per i genitori,gli educatori, gli insegnanti lo è ancora di più Il seminario ha come obiettivo quello

Dettagli

Scienze e tecniche psicologiche PSICOLOGIA

Scienze e tecniche psicologiche PSICOLOGIA Scienze e tecniche psicologiche PSICOLOGIA PSICOLOGIA CORSO DI LAUREA Scienze e Tecniche Psicologiche CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Psicologia COR Via Sant Agostino, 8 27100 PAVIA - Tel. +39 0382 984218 -

Dettagli

Negli ultimi anni il concetto di disturbo mentale grave è. diventato comune nei paesi sviluppati. Con tale definizione

Negli ultimi anni il concetto di disturbo mentale grave è. diventato comune nei paesi sviluppati. Con tale definizione Introduzione Negli ultimi anni il concetto di disturbo mentale grave è diventato comune nei paesi sviluppati. Con tale definizione intendiamo persone che soffrono di disturbi psicotici come la schizofrenia

Dettagli

Lo psicologo scolastico tra scuola e società

Lo psicologo scolastico tra scuola e società Ministero dell Istruzione dell Università della Ricerca Ordine degli Psicologi Consiglio del Friuli Venezia Giulia Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli Venezia Giulia Direzione Generale dott. Paolo

Dettagli

Il bambino come apprendista: la teoria sociocognitiva di Lev Vygotskij ( )

Il bambino come apprendista: la teoria sociocognitiva di Lev Vygotskij ( ) Il bambino come apprendista: la teoria sociocognitiva di Lev Vygotskij (1896-1934) Difficoltà nella diffusione della sua opera: Per morte prematura Perché osteggiata dalla dittatura stalinista degli anni

Dettagli