Roma, 26 novembre 2002 NRVVIP 1

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1 Studi di fattibilità, progetti integrati territoriali e progetti di riqualificazione urbana e sviluppo sostenibile del territorio. Quale esperienza per la Regione Basilicata Roma, 26 novembre 2002 NRVVIP 1

2 I PRUSST in Basilicata 12 Prusst presentati 2 Prusst approvati in prima battuta (Potenza e territorio potentino, Area Sud Basilicata) 1 Prusst approvato in seconda battuta (Provincia di Matera) 2 Accordi quadro firmati (Potenza, marzo 2002; Area Sud, maggio 2002) 1 Accordo quadro da firmare (Provincia di Matera, previsione marzo 2003) NRVVIP 2

3 I PRUSST in Basilicata 2 Potenza e territorio potentino!201 interventi!circa 750 Meuro di investimenti!2 Meuro previsti dall Accordo quadro per le progettazioni Area Sud Basilicata!63 interventi!circa 215 Meuro di investimenti!1 Meuro previsto dall Accordo quadro per le progettazioni!provincia di Matera!Problema relativo alla rinnovo di fideiussioni da parte dei privati NRVVIP 3

4 Gli Sdf in Basilicata " Sulla scorta della delibera Cipe 106/99, la Basilicata ha avuto la possibilità di redigere 14 studi di fattibilità nei seguenti settori: Infrastrutture di trasporto, Opere idrauliche; Utilizzazione turistica di zone del territorio con elevata vocazione alla fruizione turistico-ambientale "La Regione ha realizzato 9 studi direttamente e ne ha assegnato la redazione di altri 5 ad Amministrazioni Locali "Tutti gli studi sono ultimati "Il DAPEF, cioè il documento annuale di programmazione economica e finanziaria ha fatto propri i risultati di alcuni degli studi. La Regione ha quindi adottato la pratica degli studi di fattibilità come strumento precipuo di supporto decisionale NRVVIP 4

5 Il fondo per la progettazione preliminare e la direttiva regionale sugli Sdf La D.G.R. n del 14/12/1999 Direttiva sulla redazione di studi di fattibilità e sulla creazione di un parco progetti ha fissato, nelle more della costituzione del NRVVIP, i criteri per l elaborazione l da parte di enti pubblici degli studi di fattibilità e le metodologie con le quali andava condotto l esame da parte della Regione di detti studi di fattibilità per l accesso ai fondi per la progettazione preliminare La direttiva, rivolta segnatamente alle amministrazioni locali, fa espresso riferimento al Programma Operativo Regionale, al Piano Regionale di Sviluppo ed alla attribuzione alla Basilicata di 4,15 mld a valere sulfondo per la progettazione In particolare si fa espresso riferimento all opportunità che le idee progettuali possano riconnettersi alla logica dei Progetti Integrati Territoriali previsti dal POR, o dei Programmi Integrati d Area d richiamati nel PRS,, per le quali si indica la priorità per l accesso l ai fondi NRVVIP 5

6 I PIT in Basilicata "La La territorializzazione è stata effettuata sulla base delle variabili abili socio-economiche fondamentali, delle principali relazioni istituzionali in essere e di precedenti esperienze metodologiche di programmazione (LR.n.30/97, direttiva FESR POP 94-99, 99, PRS); "Le Le geometrie variabili del PRS ed il percorso decisionale del territorio coordinato dalle Province hanno condotto ad una ripartizione dell intero territorio regionale in 8 aree ricomprendenti tutti i comuni della Basilicata ad esclusione dei comuni capoluogo, per i quali sono stati previsti dei progetti integrati di sviluppo po urbano "All interno di ogni area è stato attivato il percorso di concertazione e cooperazione per l individuazione dell idea-forza, la costruzione del partenariato e la programmazione degli interventi NRVVIP 6

7 Un bilancio allo stato attuale 1 degli studi di fattibilità cofinanziati dalla Regione sulla delibera Cipe 106/99 ha usufruito dei fondi per la progettazione preliminare: Piano di razionalizzazione dei collettori fognanti e degli impianti di depurazione dei Comuni di Melfi, Lavello e Rionero in Vulture 11 degli Studi di fattibilità cofinanziati dalla Regione ha riguardato l opera pubblica di maggiore rilevanza del Prusst di potenza e del d territorio potentino: SdF 1 Realizzazione di un aeroporto civile in Basilicata: ipotesi progettuali alternative (studio ultimato e certificato) 11 degli interventi previsti nel Prusst dell Area Sud è uno degli interventi infrastrutturali previsti nel PIT Lagonegrese-Pollino: Completamento dell area PIP di Lauria La Regione ha ricevuto solo negli ultimi mesi 14 studi predisposti da Amministrazioni locali per i quali è stato richiesta richiesta a la certificazione per l accesso ai fondi per la progettazione preliminare NRVVIP 7

8 Maggiori criticità prevalente cultura tecnico-ingegneristica ingegneristica presso le Amministrazioni locali, conseguente interpretazione dello studio di fattibilità come incombenza per accedere Percezione dello studio come adempimento burocratico per accedere ai fondi per la progettazione Tempi troppo lunghi ed efficacia procedurale da dimostrare per i Prusst Procedure complesse e tempi troppo rapidi per i PIT, stretti tra necessità di accelerare la spesa e conseguire efficaci effetti ti sullo sviluppo territoriale Varietà di strumenti percepita dal territorio come alternativa: gli strumenti non parlano tra di loro NRVVIP 8

9 Sdf: direttiva e accompagnamento Necessità di una nuova direttiva/informativa alle amministrazioni locali che tenga conto della guida per la certificazione, delle attività specifiche del Nucleo e dei tempi per la certificazione Accompagnamento alle amministrazioni senza erogare consulenze di merito, ma soprattutto di metodo, Concertazione del livello di profondità che gli elaborati degli studi devono presentare, per non costringere i nuclei ad una verifica puntuale della correttezza delle informazioni contenute e non solo della corretta impostazione metodologica NRVVIP 9

10 PIT e Sdf: una ipotesi di sinergia in Basilicata "L AdPL AdP per l attuazione dei PIT riguarda la prima fase di attuazione del, con durata fino al , con possibilità di aggiornamento e riprogrammazione,, e definisce le condizioni di attuazione facendo leva sull attivazione di virtuose relazioni istituzionali "L AdPL AdP in particolare definisce elementi essenziali per accelerare l attuazione del PIT ed impostare condizioni di governabilità del programma e degli sviluppi "L AdPL AdP può estendersi agli interventi a carattere infrastrutturale non facenti parte della prima fase di attuazione ma coerenti con il PIT, attivando risorse finanziarie imputabili alla seconda fase, nella misura del 35% delle spese relative ai progetti di rapido avvio, in modo da allestire un nuovo volano finanziario "Al Al 35% si aggiunge un ulteriore 5% da destinare alla predisposizione ione di studi di fattibilità e conseguente progettazione preliminare per opere di importo superiore a 1,5 Meuro inserite nella seconda fase del PIT NRVVIP e che non hanno una definizione progettuale 10

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