UNITà OPERATIVA di Medicina Generale Indirizzo Diabetologico ed Endocrino-Metabolico DIABETE TIPO 2. Prevenire è meglio che curare
|
|
- Bartolommeo Clemente
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 UNITà OPERATIVA di Medicina Generale Indirizzo Diabetologico ed Endocrino-Metabolico DIABETE TIPO 2 Prevenire è meglio che curare
2 IL DIABETE TIPO 2: Prevenire è meglio che curare IL DIABETE TIPO 2: SI PUÒ PREVENIRE? IL DIABETE È DAVVERO UN PROBLEMA? Il diabete mellito rappresenta un vero e proprio problema per la salute pubblica, sia perché interessa un numero sempre maggiore di persone, sia per la frequenza di malattie che ad esso si associano, quali quelle cardiovascolari, l ipertensione arteriosa, la dislipidemia e l obesità. Si stima che nel mondo vi siano attualmente 246 milioni di persone che soffrono di diabete; purtroppo questo numero è destinato a crescere rapidamente e l Organizzazione Mondiale della Sanità prevede che nel 2025 saranno già 380 milioni, con una crescita pari a 7 milioni di nuovi casi ogni anno. Solo in Lombardia le persone affette sono più di (pari a circa il 5% di tutti gli abitanti della regione). A questo numero già di per sé così elevato si aggiungono tutti quei soggetti con ridotta tolleranza al glucosio (secondo la dicitura inglese, impaired glucose tolerance, IGT), una condizione intermedia tra la normalità e il diabete. I soggetti con IGT rappresentano circa l 8% della popolazione, facendo salire il numero complessivo di coloro che presentano alterazioni del metabolismo dei carboidrati a oltre L incidenza di diabete mellito e IGT cresce con il crescere dell età e nella fascia di età superiore a 65 anni si arriva a picchi del 35% della popolazione. Queste cifre sono davvero preoccupanti, se si pensa che questa condizione si associa ad un aumentato rischio cardiovascolare, che riduce in tal modo la qualità e l aspettativa di vita di chi ne soffre. Si stima che circa un terzo dei pazienti con diabete non sia al corrente della propria malattia, spesso diagnosticata (specie per chi è affetto da diabete tipo 2) solo quando sono ormai comparse le complicanze specifiche della malattia a carico di altri organi, oppure in maniera del tutto occasionale nel corso di analisi del sangue eseguite di routine.
3 Che cos è il diabete? Il Diabete è una condizione caratterizzata da un aumento patologico della concentrazione di zucchero nel sangue (glucosio). Il glucosio nel sangue ha lo stesso ruolo della benzina nell auto. Senza la benzina l auto non parte, e così senza glucosio non è possibile formare energia nelle cellule del nostro organismo. Come per l auto occorre che la chiave sia inserita per partire, così per il nostro organismo occorre che ci sia una chiave chiamata insulina che permette al nostro organismo di utilizzare la sua benzina chiamata glucosio. Si può avere il serbatoio pieno di benzina ma manca la chiave di avviamento. Questo è il caso del Diabete mellito di tipo 1, in cui non vi è insulina in circolo e benché il glucosio sia presente nel sangue ad alti livelli, esso non può entrare nelle cellule. Oppure la macchina può ingolfarsi perché si gira troppo la chiave. Nel nostro organismo le cellule possono essere ingolfate dall insulina, che non dà il giusto messaggio per fare entrare il glucosio nelle cellule. In questo caso c è fin troppa insulina in circolo ma inattiva. Questo è Diabete mellito di tipo 2.
4 IL DIABETE TIPO 2: Prevenire è meglio che curare Esistono quindi due forme di Diabete Mellito: Il Diabete di Tipo 1 Prevalentemente (ma non esclusivamente) infantile-giovanile, soprattutto interessa persone sotto i 40 anni e richiede un trattamento insulinico più volte al giorno sin dall inizio, in quanto il corpo non è più in grado di produrre insulina, che è necessaria per la vita. Il Diabete di tipo 1 ha una genesi autoimmune che deriva dall interazione di una predisposizione genetica con cause ambientali non ancora del tutto chiarite. La prevalenza del diabete di tipo 1 in Italia risulta essere tra lo 0,4 e l 1 per mille e interessa circa il 5-15% della popolazione con il diabete mellito. Il Diabete di Tipo 2 Caratteristico dell età adulta-senile (attualmente l età di insorgenza si sta progressivamente abbassando), quando il nostro corpo produce insulina ma la utilizza male. Tipicamente è associato a sovrappeso, dislipidemia e ipertensione. Spesso è controllabile per anni con la dieta, l esercizio fisico o con gli ipoglicemizzanti orali ed interessa circa l 85-95% della popolazione con il diabete mellito. In tale forma il trattamento insulinico si rende necessario spesso, ma non sempre, dopo un certo numero di anni di malattia. La malattia nei primi anni può essere asintomatica e non di rado la diagnosi viene fatta nel corso di accertamenti per altre patologie o in occasione di ricoveri per complicanze già in atto, soprattutto eventi coronarici o altre vasculopatie. Più di 3 milioni di italiani sono affetti da diabete e si stima che almeno 1 milione di persone ne sia affetta ma non lo sappia. Il fenomeno del diabete tipo 2 misconosciuto è pertanto presente anche nella realtà italiana.
5 5 Perché si diventa diabetici? Diversi sono i fattori di rischio che determinano la comparsa di diabete in un individuo. In primo luogo la familiarità per la patologia stessa rende il soggetto maggiormente predisposto a diventare diabetico. In secondo luogo intervengono fattori ambientali tra i quali l obesità (maggiormente influente se si è instaurata da molti anni), ma anche la distribuzione del grasso: più il grasso è viscerale, cioè situato sull addome, più si è predisposti. A seguire il tipo di alimentazione: si può non essere obesi ma avere un alimentazione ricca di grassi e zuccheri semplici che può favorire la comparsa del diabete. Infine la sedentarietà o inattività fisica : non solo perché la persona sedentaria consuma meno, e quindi viene favorito l accumulo di energia (e quindi di grasso), ma anche perché se non si pratica attività fisica l organismo sarà composto principalmente da tessuto adiposo e poco da tessuto muscolare, pertanto consumerà di meno e i tessuti saranno meno in grado di ricevere il messaggio dell insulina, ossia saranno più insulino-resistenti. La storia naturale del diabete mellito di tipo 2 si caratterizza per la precoce insorgenza di una condizione di insulino-resistenza, legata sia a fattori genetici che ambientali, a cui segue nel corso degli anni una progressiva elevazione della glicemia. Si dice quindi che è presente uno stato di insulino-resistenza quando la quantità di insulina necessaria per mantenere costante la glicemia è molto superiore alla norma. Nel paziente che diviene diabetico è presente inoltre un progressivo decadimento della secrezione insulinica, che nel tempo può rendere necessario un trattamento sempre più complesso fino a utilizzare la somministrazione di insulina esogena. L insulino-resistenza non è un tratto fisiopatologico esclusivo del diabete mellito di tipo 2: si riscontra anche nell ipertensione arteriosa, nell obesità e nella dislpidemia. Condizioni che peraltro sono spesso presenti contemporaneamente nella stessa persona e contribuiscono a danneggiare i vasi sanguigni e quindi a facilitare la comparsa di malattie come l infarto e l ictus.
6 IL DIABETE TIPO 2: Prevenire è meglio che curare Perché è importante conoscere il diabete? Ogni anno nel mondo oltre 7 milioni di persone sviluppano il diabete mellito. Ogni anno 3.8 milioni di persone muoiono per questa malattia.* ogni 10 minuti 2 persone sviluppano il diabete. 1 persona muore per diabete. Il diabete è la quarta causa di mortalità nel mondo. il 50% della popolazione con diabete non sa di averlo. Il diabete è la prima causa di malattia cardiovascolare, di cecità e di insufficienza renale al mondo. * A questo numero occorre sommare le persone che muoiono per malattie cardiovascolari aggravate dai grassi nel sangue e dall ipertensione arteriosa presenti nei pazienti diabetici. Il motivo principale per cui bisogna conoscere il diabete è perché si tratta di una patologia nella maggior parte dei casi prevenibile o procrastinabile nella sua evoluzione: anche ritardare di 5-10 anni la comparsa del diabete può modificare l aspettativa e la qualità di vita di una persona.
7 7 Quali sono le persone maggiormente a rischio? Verifica se presenti qualcuna di queste condizioni, in caso positivo è utile approfondire la situazione. Familiarità per Diabete tipo 2 Sovrappeso e Obesità (BMI maggiore a 25) Ipertensione arteriosa Cardiopatia ischemica Familiarità per cardiopatia ischemica Storia di diabete gestazionale Sindrome dell ovaio policistico Come sapere se si è a rischio? Misurare lo zucchero del sangue (glicemia) a digiuno per scoprire se sono necessari esami più approfonditi Eseguire un prelievo per i livelli di colesterolo Misurare la circonferenza vita e il peso corporeo Misurare la pressione arteriosa Misurazione della glicemia Eseguire un prelievo dopo almeno 12 ore di digiuno per valutare i livelli di glicemia. Minore di 100 mg/dl Tra 100 e 126 mg/dl Superiore a 126 mg/dl Normale Alterata glicemia a digiuno Possibile diabete
8 IL DIABETE TIPO 2: Prevenire è meglio che curare Valutazione del colesterolo Il colesterolo è una sostanza simile ai grassi, vitale per il normale funzionamento del nostro organismo. Tuttavia se i livelli di colesterolo sono troppo elevati possono depositarsi sulle pareti delle arterie, dove può accumularsi sino a formare delle placche che possono ostruire i vasi sanguigni. Il corpo produce da solo la maggiore parte del colesterolo circolante, ma una parte è introdotta da noi con la dieta, ed è la parte sulla quale possiamo agire. Il colesterolo, a seconda del tipo di attività nell organismo, viene comunemente suddiviso in colesterolo buono (HDL) e cattivo (LDL). HDL LDL Se troviamo valori di : Colesterolo totale maggiore di 200 mg/dl. Colesterolo HDL inferiore a 40 mg/dl per gli uomini e 50 mg/dl per le donne. Colesterolo LDL maggiore di 160 mg/dl senza altri fattori di rischio o LDL maggiori di 100 mg/dl in caso di altri fattori di rischio associati. È necessario rivolgersi al medico per una rivalutazione più approfondita.
9 9 Valutazione del Peso Per valutare il livello di peso di un individuo si calcola l Indice di Massa Corporea (BMI), che si ottiene dividendo il peso in chilogrammi per il quadrato dell altezza espressa in metri (kg/m2). Facciamo un esempio: Se una donna pesa 85 kg ed è alta 163 cm dovrà dividere il peso 85 per 1,63 al quadrato, cioè: 85/(1,63x1,63) = 85/2,6569 = 32 kg/m2 Si definisce una persona: SOTTOPESO Se ha un BMI inferiore a Normopeso Se ha un BMI superiore a 18.5 ma inferiore a 25. Fascia desiderata. Sovrappeso Se ha un BMI superiore a 25 e inferiore a 30. Attenzione: è necessario rivedere la propria dieta ed incrementare l attività fisica. Obeso Se ha un BMI superiore a 30. E utile rivolgersi ad un medico per affrontare insieme un programma terapeutico adatto a ristabilire il normale peso corporeo.
10 IL DIABETE TIPO 2: Prevenire è meglio che curare Valutazione della Circonferenza Vita Il rischio per la salute non è legato solo al BMI, ma anche alla distribuzione regionale del tessuto adiposo. Infatti le persone con un grasso localizzato in modo prevalente in sede addominale hanno un aumentato rischio di diabete tipo 2, dislipidemia, ipertensione arteriosa e malattie cardiovascolari, rispetto a quelle con un grasso distribuito soprattutto in sede periferica (glutei e gambe) e sottocutanea. Indice di eccessiva quantità di grasso addominale Per valutare la distribuzione del tessuto adiposo, come rappresentato nell immagine, si misura la circonferenza vita a livello dell ombelico. I livelli di normalità variano nel mondo. Paese / zona d origine Circonferenza vita Uomini Donne Europa > 102 cm > 88 cm Mediterraneo, Medio Oriente, Africa > 94 cm > 80 cm Centro e Sud America > 90 cm > 80 cm Asia > 90 cm > 80 cm Cina > 85 cm > 80 cm Alcuni benefici di una riduzione di peso del 10% nei soggetti affetti da obesità Miglioramento del controllo glicemico nei soggetti affetti da diabete di tipo 2. Riduzione significativa della pressione arteriosa e prevenzione della sua comparsa nei soggetti a rischio. Riduzione dell ipertrofia ventricolare sinistra. Aumento della colesterolemia HDL e miglioramento del rapporto tra LDL e HDL. Riduzione dell ipertrigliceridemia. Riduzione della frequenza delle apnee ostruttive notturne. Miglioramento significativo della respirazione. Diminuzione sensibile dei rischi operatori
11 11 Misurazione della pressione arteriosa Misurare regolarmente la pressione arteriosa in particolare dopo i 40 anni è sicuramente una buona abitudine. Si può andare in farmacia o dal proprio Medico di Medicina Generale o in caso di necessità acquistare un apparecchio per misurare la pressione arteriosa a domicilio. 90 mmhg (diastolica) 140 mmhg (sistolica) Se si riscontrano valori di pressione arteriosa maggiori di 140 per la massima (sistolica) e maggiore di 90 mmhg per la minima (diastolica) è necessario rivolgersi al proprio medico per valutare insieme la situazione. Buone regole per una corretta misurazione della pressione arteriosa Stare sdraiati o seduti da almeno 5-10 minuti con il braccio libero da indumenti, appoggiato su una superficie piana. Se si è seduti, il braccio deve essere all altezza del cuore ed il palmo rivolto verso l alto. La prima volta la pressione va misurata in ambedue le braccia ed annotata. In caso di differenza significativa tra i due arti, le successive misurazioni andranno effettuate sul braccio con pressione più elevata.
12 IL DIABETE TIPO 2: Prevenire è meglio che curare COSA FARE PER PREVENIRE IL DIABETE? CONTROLLO DEL PESO CORPOREO Un buono stato di salute significa adattare la quantità di cibo che si mangia in modo da raggiungere e mantenere il peso ideale nel corso della propria vita. È necessario quindi un bilanciamento tra porzioni e qualità del cibo ed attività fisica praticata quotidianamente. Se si è in sovrappeso è necessario ridurre del 5-10% il peso iniziale riduzione Apporto energetico Grassi nel pasto Carboidrati ad alto indice glicemico Dieta equilibrata Ricca di fibre A basso carico di grassi e zuccheri semplici
13 13 trucchi per tenere sotto controllo il peso Talvolta la buona riuscita di un programma avviene attraverso piccoli trucchi: Proviamo a seguirne alcuni: Pianificare i pasti per tempo Una pianificazione definita degli orari dei pasti permette di non mangiare la prima cosa che troviamo che spesso è ricca di grassi (es: formaggi, salumi, etc.) Mangiare lentamente Le persone che mangiano velocemente tendono a mangiare di più. Mangiare lentamente permette di capire più facilmente quando si è sazi. Ascoltare il proprio corpo Hai veramente fame o sei semplicemente annoiato? Controllare le porzioni Prepara la tua porzione e conserva ciò che non viene consumato (se il piatto rimane in tavola sarà difficile non consumarlo) Mangiare con regolarità Assumere porzioni misurate ma associare degli spuntini pianificati e sani (un frutto o un yogurt magro) durante la giornata per non arrivare mai troppo affamati al pasto. Bilanciare la quantità di cibo con il livello di attività fisica Se durante una giornata non si è svolta nessuna attività fisica è utile mangiare meno.
14 IL DIABETE TIPO 2: Prevenire è meglio che curare DIETA EQUILIBRATA carboidrati (50-55%) grassi (meno del 30%) proteine (15-20%) La migliore dieta possibile è una alimentazione equilibrata, bilanciata e varia. Bisogna sempre introdurre gli alimenti nelle giuste percentuali. L energia necessaria al nostro organismo, fornita dagli alimenti come energia chimica, viene trasformata tramite la digestione in calore e lavoro meccanico. L unità di misura di tale energia sono le famose calorie che vengono fornite in maniera diversa dai vari nutrienti: 1 grammo di CARBOIDRATI fornisce 4 calorie 1 grammo di PROTEINE fornisce 4 calorie 1 grammo di GRASSI fornisce 9 calorie 1 grammo di ALCOL fornisce 7 calorie
15 15 Mensile Settimanale Quotidiano Il concetto fondamentale di una dieta sana è la varietà dell alimentazione nel rispetto dei consumi energetici. Classicamente ci rifacciamo ad una piramide alimentare per indicare in che proporzione consumare i diversi alimenti. Per una sana alimentazione si consiglia di consumare gli alimenti presenti alla base della piramide in quantità maggiore e quelli al vertice della stessa in quantità minore.
16 IL DIABETE TIPO 2: Prevenire è meglio che curare Carboidrati (Tra il 50-60%) Zuccheri semplici Zuccheri complessi I carboidrati, che si dividono in semplici e complessi, devono fornire più della metà delle calorie totali giornaliere. Gli zuccheri semplici devono rappresentare fino ad un massimo del 10% circa delle calorie totali giornaliere. Li troviamo nello zucchero da tavola, nei dolciumi, nel miele, nella frutta, nel latte, nella marmellata, nelle bevande zuccherate. Spesso i cibi ricchi di zuccheri semplici sono anche ricchi di grassi e poveri di vitamine e minerali (come i dolci) offrendo quindi un valore nutrizionale molto scarso. Gli zuccheri complessi rappresentano la restante quota calorica e sono contenuti nel pane, nella pasta, nei grissini, nei crackers, nelle fette biscottate, nel riso, nei legumi e nelle patate. Attenzione inoltre ai prodotti senza zucchero o dietetici spesso il loro valore energetico è similare a quello dei prodotti normali. Le bevande conteneti zucchero sono molto ricche di carboidrati, pertanto sono da preferire quelle senza zucchero che ne sono prive.
17 17 GRASSI (Meno del 30%) Grassi saturi Grassi insaturi meno di 300 mg /gg monoinsaturi polinsaturi I grassi forniscono all organismo energia di riserva che si accumula nel tessuto adiposo. Si stima che non dovrebbero rappresentare più del 30% della nostra dieta. In particolar modo 2/3 dovrebbero provenire da Grassi Insaturi cioè grassi di origine vegetale come l olio di oliva e di semi e i grassi contenuti nei pesci. Al contrario, i Grassi Saturi, grassi di origine animale, come burro, lardo, strutto non dovrebbero rappresentare più del 7% del nostro fabbisogno energetico quotidiano.
18 IL DIABETE TIPO 2: Prevenire è meglio che curare proteine (Tra il 15-20%) Animali Vegetali Le proteine sono sostanze di fondamentale importanza per il nostro organismo. In assenza di complicanze renali, dovremmo assumere circa 1 g di proteine per ogni chilo di peso corporeo ideale e comunque non più del 15-20% delle nostre calorie totali giornaliere. Le proteine possono avere origine animale, come quelle contenute nelle uova, nel latte e nei suoi derivati, nel pesce e nella carne, oppure origine vegetale come quelle contenute nella soia, nel riso, nei legumi e nei cereali. Dovremmo assumere circa 1/3 di proteine animali e 2/3 di proteine vegetali.
19 19 FIBRE (Più di 15 g ogni 1000 Kcal) solubili insolubili Le fibre sono i componenti delle piante che danno loro la forma. Non vengono assorbite in circolo. Le fibre solubili si dissolvono in acqua e hanno una consistenza gommosa che aiuta ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue e a controllare la glicemia (proteggendo da diabete e malattie cardiovascolari. ). Le fibre insolubili invece non si dissolvono in acqua, ma sono molto utili per regolarizzare l intestino e prevenire la stitichezza. Se non si è abituati a introdurre fibre con la dieta, è utile farlo gradualmente per evitare formazione di gas e senso di gonfiore. Per una corretta alimentazione è utile incrementare l apporto di fibre nella dieta. L obiettivo è assumerne circa 15 g ogni 1000 kcal. Vediamo alcuni cibi ricchi di fibre Alimenti Fibre solubili Fibre insolubili Legumi Crusca Fagioli, piselli, lenticchie Riso, avena, orzo, mais, frumento Frumento Frutta Mele, arance, pere, pesca, uva More, lamponi, prugne Verdure Carote, patate, zucca, mais Broccoli, peperoni, spinaci, carote, pomodori, carciofi Alimenti integrali Pane, cereali, pasta Pane, crackers, cereali Un utile stratagemma consiste nel sostituire pane e pasta di farina bianca con pane e pasta di farina integrale.
20 IL DIABETE TIPO 2: Prevenire è meglio che curare Alcolici Il vino (in particolare rosso) assunto in moderata quantità (1 bicchiere/die) ha dimostrato avere degli effetti protettivi per l organismo. E meglio evitare i superalcolici in quanto hanno un elevato potere calorico e nessun effetto positivo a livello nutrizionale. Sodio Attenti al sodio, in quanto i cibi troppo salati possono far aumentare i livelli di pressione arteriosa e quindi il rischio cardiovascolare. Gli alimenti preconfezionati spesso contengono maggiori quantità di sale rispetto a quelli cucinati in casa. Si può controllare il consumo di sodio evitando o riducendo gli alimenti affumicati, in salamoia, insaccati o l uso del dado per cucinare. Metodi di cottura È utile prediligere metodi di cottura che permettano l utilizzo di modeste quantità di condimenti: griglia, forno, brace, lessatura o cottura al vapore.
21 21 Attività Fisica Sia i giovani che gli anziani possono trarre beneficio dall attività fisica, vediamo insieme alcuni benefici: l esercizio fisico aiuta a perdere peso in due modi: 1. bruciando le calorie in eccesso (più è prolungato, più ne brucia) 2. aumentando la massa muscolare nel nostro organismo per rendere il nostro corpo capace di consumare più calorie l esercizio fisico allena il cuore che essendo un muscolo ha bisogno di rimanere attivo l esercizio fisico aumenta i livelli di colesterolo buono HDL, aiutando in tal modo a diminuire i livelli di colesterolo cattivo o LDL l esercizio fisico aiuta a ridurre la pressione arteriosa l esercizio fisico aiuta a prevenire il Diabete in quanto riduce l Insulino-Resistenza Vediamo qui di seguito che è stato dimostrato che eseguire quotidianamente attività fisica di tipo moderato può ridurre dell 80% la comparsa di diabete mellito di tipo 2. 5 Comparsa di diabete tipo 2 ed esercizio fisico Eventi per 100 persone/anno 4 3 Riduzione dell 80% Inattivo Occasionale Leggero Moderato Costante e vigoroso Wannamethree SG et al. Arch Intern Med 160: , 2000
22 IL DIABETE TIPO 2: Prevenire è meglio che curare Che tipo di esercizio fisico è utile svolgere: aerobico (camminare, cyclette, nuoto, vogatore etc) progressivo costante (3 volte settimana) di sufficiente durata (20-40 min) con monitoraggio glicemico (se diabetico) con controllo del battito cardiaco è utile eseguire un elettrocardiogramma prima di intraprendere un programma di attività fisica. Si stima che per mantenere sano il nostro organismo dovremmo camminare per passi al giorno. contapassi Utilizzare un contapassi può essere un facile metodo per verificare quanto movimento facciamo realmente. Attività Costo calorico (cal/h) Passeggiare a 3.2 km/h 175 Passeggiare a 4.8 km/h 245 Giardinaggio 310 Ciclismo (lento) 280 Ciclismo (moderato) 400 Nuoto (lento) 315 Nuoto (veloce) 490 Corsa (9.0 km/h) 710 Corsa (12.0 km/h) 930
23 23 Fai dell esercizio fisico una parte della tua routine quotidiana. Cerca di camminare il più possibile, sfrutta ogni occasione per muoverti. Se ciò che devi fare è a breve distanza non prendere la macchina o i mezzi pubblici. Se devi usare l automobile parcheggia lontano e fai un tratto a piedi, allo stesso modo se prendi i mezzi pubblici puoi scendere alla fermata prima e proseguire a piedi. Usa le scale anziché l ascensore o le scale mobili. Fare i lavori domestici, tagliare l erba del prato, fare giardinaggio sono delle attività fisiche. Scegli un attività che ti piaccia, anche il ballo è un attività fisica. Prediligi lo sport in compagnia, sarà più facile trovare lo stimolo giusto. Ricapitoliamo ciò che abbiamo visto sinora è utile eseguire un carico orale di glucosio se: la glicemia a digiuno è superiore a 100 mg/dl; i livelli di HDL colesterolo sono inferiori a 40 mg/dl; i livelli di trigliceridi sono superiori a 150 mg/dl; il BMI è superiore a 25 kg/m2; la circonferenza della vita è superiore a 88 cm nella donna e 102 cm nell uomo; la pressione arteriosa è superiore a 140 / 90 mm Hg. In alcune condizioni è necessario modificare il proprio stile di vita. Adottare uno stile di vita sano, fare esercizio fisico regolare e seguire un alimentazione corretta mantenedo il proprio peso ideale.
24 Prof. Emanuele Bosi - Dott.ssa Lucilla Monti - Dott. Pier Marco Piatti - Dott.ssa Emanuela Setola Ambulatorio Diabetologia Ambulatorio Cardio-Diabete, Unità Cardio-Metabolica e Trials Clinici Unità Cardio-Diabete e Core Lab Ospedale San Raffaele - Via Olgettina 60, Milano - Tel Con il contributo non condizionato di insieme ai ragazzi diabetici associazione onlus
1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita.
2%(6,7 1. Obesità L incidenza del sovrappeso e/o dell obesità è andata aumentando dal dopoguerra in tutti i paesi industrializzati per l abbondanza e la disponibilità di cibi raffinati da un lato e la
DettagliL'Alimentazione (principi alimentari e consigli) Una Sana Alimentazione Ogni essere vivente introduce cibo nell'organismo: questo processo prende il nome di ALIMENTAZIONE. Introdurre cibo nel nostro corpo
DettagliDott.ssa Marcella Camellini
Dott.ssa Marcella Camellini ALIMENTAZIONE Aumentare il consumo di frutta fresca, verdure e ortaggi di tutti i tipi, privi di grassi e ricchi di vitamine, minerali e fibre. Privilegiare gli oli vegetali,
DettagliIL RISCHIO CARDIOVASCOLARE
IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE Perché rivolgersi al Medico di Famiglia? COME LO MISURIAMO? Con mezzi molto semplici, in ambulatorio 1 COME LO MISURIAMO? Uno sfingomanometro per misurare la pressione COME LO
DettagliDEL CUORE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI A CURA DI:
2016 LE 12 REGOLE DEL CUORE CONSIGLI NUTRIZIONALI PER LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI A CURA DI: DOTT.SSA FRANCESCA DE BLASIO BIOLOGA NUTRIZIONISTA DOTTORATO DI RICERCA IN SANITÀ PUBBLICA
DettagliCUORE & ALIMENTAZIONE
5 Convegno Socio-Scientifico ASPEC Teatro «Antonio Ghirelli» - Salerno, 27 Giugno 2015 CUORE & ALIMENTAZIONE Annapaola Campana Unità Operativa di Oncoematologia Presidio Ospedaliero Pagani (SA) CAUSE DI
DettagliI L I P I D I. Lipidi complessi: fosfolipidi e glicolipidi; sono formati da CHO e altre sostanze.
I L I P I D I ASPETTI GENERALI I Lipidi o grassi sono la riserva energetica del nostro organismo; nel corpo umano costituiscono mediamente il 17% del peso corporeo dove formano il tessuto adiposo. In generale
DettagliL EDUCAZIONE ALIMENTARE COME PERCORSO MATURATIVO DELLA RELAZIONE CON LO SPECIALISTA
L EDUCAZIONE ALIMENTARE COME PERCORSO MATURATIVO DELLA RELAZIONE CON LO SPECIALISTA La dieta nel diabete Come deve essere la dieta del paziente diabetico? Tutti gli alimenti vanno consumati con misura
DettagliDIABETE E ALIMENTAZIONE
DIABETE E ALIMENTAZIONE La pianificazione di una dieta corretta può essere difficile se non si è certi della combinazione di cibi migliore, delle porzioni e dell effetto dei diversi alimenti sui livelli
DettagliIl sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può
Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità
DettagliCHE COS E L OBESITA E COME SI PUO CURARE
Lega Friulana per il Cuore CHE COS E L OBESITA E COME SI PUO CURARE Materiale predisposto dal dott. Diego Vanuzzo, Centro di Prevenzione Cardiovascolare, Udine a nome del Comitato Tecnico-Scientifico della
DettagliValutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.
Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Premessa L'indice glicemico (IG) di un alimento, definito come l'area sotto la curva (AUC) della
DettagliNUTRIZIONE ed EQULIBRIO
NUTRIZIONE ed EQULIBRIO Lo sapevi che Una corretta alimentazione è importante per il nostro benessere psico-fisico ed è uno dei modi più sicuri per prevenire diverse malattie. Sono diffuse cattive abitudini
DettagliI macronutrienti. Nutrizione e Vita di Gallo dr Ubaldo - info@italianutrizione.it
I macronutrienti 1 Ogni alimento può essere composto da: Carboidrati Proteine Grassi Questi sono conosciuti come macronutrienti 2 Il cibo va forse valutato solo in funzione del suo apporto calorico? ASSOLUTAMENTE
DettagliAlimenti. Gruppi Alimentari
Alimenti Gli alimenti sono tutto ciò che viene utilizzato come cibo dalla specie umana. Un dato alimento non contiene tutti i nutrienti necessari per il mantenimento di un corretto stato fisiologico La
DettagliPERCHE MANGIAMO? Gli alimenti sono necessari per. .il FUNZIONAMENTO dell organismo. e per il suo ACCRESCIMENTO
PROGETTO ALIMENTAZIONE E CULTURA Impariamo a nutrirci per crescere meglio CIRCOLO DIDATTICO DI ARICCIA Centro Studi Regionale per l Analisi e la Valutazione del Rischio Alimentare (CSRA) - IZS Lazio e
DettagliStili di vita e alimentazione nelle patologie cardiovascolari
Stili di vita e alimentazione nelle patologie cardiovascolari È una iniziativa Diversity & Inclusion Sandoz Stili di vita e alimentazione nelle patologie cardiovascolari Introduzione: Le malattie cardiovascolari
DettagliDove sono i nutrienti? : I GRUPPI DI ALIMENTI
Dove sono i nutrienti? : I GRUPPI DI ALIMENTI Al fine di comporre correttamente la propria dieta è bene conoscere le qualità dei principali alimenti che in base alle loro principali caratteristiche nutrizionali
Dettagli1. Iperlipidemie. 2.2. Fabbisogno di lipidi
,3(5/,3,'(0,( 1. Iperlipidemie Le iperlipidemie, ed in particolar modo l ipercolesterolemia, rappresentano sicuramente il più riconosciuto ed importante fattore di rischio per l insorgenza dell aterosclerosi
DettagliCoordinamento provinciale per la Promozione della Salute
Coordinamento provinciale per la Promozione della Salute Introduce Franco Tortorella DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICA Servizio Medicina Preventiva di Comunità Mercoledì 4 giugno 2015 ore 16.00-18.00
DettagliAttività fisica_raccomandazioni progetto cuore
Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_esercizio aerobico Aiuta mantenere peso ideale
DettagliLE SCALE M U S I C A PER LA TUA SALUTE CALORIE AUTOSTIMA LONGEVITÀ EFFICIENZA. Aumenti la tua salute, se sali le scale. Perdi peso, se sali le scale
SALUTE Aumenti la tua salute, CALORIE Perdi peso, AUTOSTIMA Accresci la tua autostima, LONGEVITÀ Allunghi la tua vita, EFFICIENZA Potenzi i tuoi muscoli e migliori il tuo equilibrio, LE SCALE M U S I C
DettagliDa quanto appena detto è evidente come la TERAPIA NUTRIZIONALE rappresenti uno dei cardini principali della terapia del diabete mellito.
LA CONTA DEI CARBOIDRATI (CHO) La conta dei CHO è un metodo consigliabile a tutti i pz diabetici di tipo 1 e 2. E particolarmente utile per i pz in terapia insulinica (multiiniettiva o con il microinfusore)
DettagliLa minaccia nascosta. Smascherare i pericoli del diabete e del colesterolo alto
La minaccia nascosta Farmacia Ferrari Dott.ssa Teresa Via A. Manzoni 215/A - 80123 - NAPOLI tel. 081.5755329 - fax 081.19722793 Cod. Fiscale FRRTRS35L67F839O Partita IVA 00686520636 http://www.farmaciaferrari.altervista.org
DettagliCampagna Obesity Day 10 Ottobre 2014 OBESITÀ FACCIAMO INSIEME IL PRIMO PASSO! Questionario
Campagna Obesity Day 10 Ottobre 2014 OBESITÀ FACCIAMO INSIEME IL PRIMO PASSO! Questionario Campagna Obesity Day 2014 questionario SCHEDA PAZIENTE 1. Provincia... 2. Data... 3. Sesso... A) M B) F 4. Età...
DettagliCome e perché si aumenta di peso: il bilancio energetico
Come e perché si aumenta di peso: il bilancio energetico Intorno al concetto del giusto peso si sono formulate tante teorie, a volte vere, altre assolutamente prive di valenza scientifica. Nella grande
DettagliLe proteine. Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi.
Le proteine Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi. Per avere un idea più precisa, basti pensare che tutti i muscoli del nostro corpo sono composti da filamenti di proteine
DettagliIl diabete gestazionale
Il diabete gestazionale informazioni per la gestante Cosa è il diabete gestazionale? Con il termine di diabete gestazionale (DG) si definisce un disordine della regolazione del glucosio di entità variabile,
Dettagli1 Accesso. 2 Accesso. Note 1-2. Nota 3. (dopo 15-30 giorni) STOP. Nota 4
1 Accesso Note 1-2 1. Individua i pazienti affetti da Sindrome Metabolica utilizzando l algoritmo per la diagnosi secondo l ATP III fra tutti i pazienti con BMI > 27 o affetti da uno dei disordini che
DettagliL ALIMENTAZIONE DEL PODISTA PRE e POST ALLENAMENTO PRE e POST GARA. Dott.ssa Elisa Seghetti Biologa Nutrizionista - Neurobiologa
L ALIMENTAZIONE DEL PODISTA PRE e POST ALLENAMENTO PRE e POST GARA Dott.ssa Elisa Seghetti Biologa Nutrizionista - Neurobiologa L uomo è ciò che mangia Ippocrate 400 a.c. Una sana e adeguata alimentazione
DettagliDomande e risposte sui Super Omega 3
Domande e risposte sui Super Omega 3 Cos è il colesterolo? Il colesterolo è una sostanza prodotta dal nostro organismo e fondamentale per lo stesso. Il fegato umano produce giornalmente da 1 a 2 g di colesterolo
Dettagli-assicurare il fabbisogno plastico necessario alla riparazione protezione e ricambio dei tessuti.
Il principali compiti derivanti dall assunzione periodica di cibo sono: -assicurare il giusto fabbisogno energetico necessario alla vita ed all attività muscolare (tenendo conto che entrate ed uscite devono
DettagliCONOSCERE IL PROPRIO CORPO
CONOSCERE IL PROPRIO CORPO Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune
DettagliPROGETTO PIEDIBUS : PUO FUNZIONARE?
http://digilander.libero.it/riminisportmedicina riminisportmedicina@libero.it MEDICINA dello SPORT e PROMOZIONE dell ATTIVITA FISICA PROGETTO PIEDIBUS : PUO FUNZIONARE? dr. Eugenio Albini Tutte le più
DettagliIL Piccolo Cronista Sportivo
IL Piccolo Cronista Sportivo Stagione Sportiva 2014-2015 Asp.Scuola calcio Qualificata EDIZIONE SPECIALE SULL INCONTRO DEL 10.11.2014 SUL TEMA: L Educazione alimentare per la salute e lo sport Piccoli
DettagliIl formaggio sardo nella Sana Alimentazione Bambino, adulto, anziano, sportivo
Cagliari, mercoledì 30 novembre 2011 METTI IL FORMAGGIO SARDO NELLA TUA DIETA Il formaggio sardo nella Sana Alimentazione Bambino, adulto, anziano, sportivo Giovanna Maria Ghiani Specialista in Scienza
DettagliCorso P1 - Operatore della Ristorazione N. RIF. 2010-358/RA
Corso P1 - Operatore della Ristorazione N. RIF. 2010-358/RA Docente: Dr. Luca La Fauci Biologo Nutrizionista & Tecnologo Alimentare Lezione 2 Principi nutritivi, tabelle nutrizionali e corretto regime
DettagliAttività fisica e. Per guadagnare salute 09/05/2013
Attività fisica e Alimentazione Per guadagnare salute 09/05/2013 ? QUANTA ENERGIA ENERGIA SERVE AL PODISTA AMATORE? 09/05/2013 FABBISOGNO ENERGETICO Metabolismo basale (60-75%): età, sesso, massa corporea
DettagliSE MANGIO COTOLETTA CADO SUI SASSI LA PANCIA M INGROSSA E CASCANO LE OSSA NON PRENDO MEDICINE. BEVIAMO L ARANCIATA
RAP SANO ASCOLTA IL RAP SE MANGIO COTOLETTA DOPO UNA CORSETTA NELLA FRUTTA VITAMINE NON PRENDO MEDICINE. SE MANGIO CARBOIDRATI TRA DOLCI E SALATI IO ACCUMULO ENERGIA E POI VOLO VIA. MANGIO CEREALI E MI
DettagliI gruppi alimentari GRUPPO N GRUPPO N. CARNI, PESCI, UOVA Forniscono: proteine ad alto valore biologico; minerali quali ferro,
I nutrienti I gruppi alimentari NEL NOSTRO VIVER COMUNE, NON RAGIONIAMO CON NUTRIENTI MA CON ALIMENTI: SONO PERTANTO STATI RAGGRUPPATI GLI ALIMENTI SECONDO CARATTERISTICHE NUTRITIVE IN COMUNE. GRUPPO N
DettagliTu sei nel cuore di Fondo Est!
Tu sei nel cuore di Fondo Est! Prevenzione della Sindrome Metabolica 1 Fondo EST in collaborazione con Unisalute ti invita a partecipare alla campagna TU SEI NEL CUORE DI FONDO EST. Si tratta di uno screening
DettagliCOLESTEROLO. l insidioso killer del cuore. A cura della Dott.ssa Anna Maria Marcellini Direttore Tecnico del Laboratorio Gruppo Ippocrate
COLESTEROLO l insidioso killer del cuore A cura della Dott.ssa Anna Maria Marcellini Direttore Tecnico del Laboratorio Gruppo Ippocrate Cos è il COLESTEROLO Il Colesterolo è una sostanza che appartiene
DettagliL ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA FREQUENZE SETTIMANALI DI CONSUMO E PORZIONI STANDARD
ASL LECCO - GRUPPI DI CAMMINO 2008 L ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA FREQUENZE SETTIMANALI DI CONSUMO E PORZIONI STANDARD Estratto dalle LINEE GUIDA PER UNA SANA ALIMENTAZIONE ITALIANA predisposte dall Istituto
DettagliSTRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE
STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE Dott. ssa Annalisa Caravaggi Biologo Nutrizionista sabato 15 febbraio 14 STRESS: Forma di adattamento dell organismo a stimoli chiamati STRESSOR.
DettagliImpara a riconoscere i segni e i fattori di rischio del diabete
Diabete anche loro possono ammalarsi Impara a riconoscere i segni e i fattori di rischio del diabete Il diabete Il diabete mellito è una malattia caratterizzata da un aumento dei livelli di zucchero (glucosio)
Dettaglia cura di : Gaia,Giulia, Lorenzo e Simone 2^ B ( LA MIGLIORE)
a cura di : Gaia,Giulia, Lorenzo e Simone 2^ B ( LA MIGLIORE) I grassi nella piramide alimentare Forniscono molta ENERGIA!!! Danno gusto al cibo Trasportano alcune vitamine o LIPIDI Però se se ne mangiano
DettagliQUESTIONARIO PER EDUCATORI
www.okkio3a.liguria.org Codice ID questionario _ _ _ _ _ _ _ _ ASL Scuola Classe QUESTIONARIO PER EDUCATORI 1. Elenca alcuni alimenti o bevande che contengono zuccheri: 2. Hai l abitudine di fare la colazione
DettagliULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute
ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute Titolo: Il Diabete nell'età adulta Relatore: Dr. Ferruccio D'Incau Data: 19 marzo 2014 Sede: Aula Piccolotto Ospedale di Feltre Il Diabete mellito è una patologia
DettagliDIABETE E AUTOCONTROLLO
DIABETE E AUTOCONTROLLO Sì, gestire il diabete è possibile. Il monitoraggio della glicemia fa parte della terapia generale del diabete. Grazie all autocontrollo, potete misurare il livello di glicemia
DettagliL ASSOCIAZIONE ITALIANA GASTROENTEROLOGI ED ENDOSCOPISTI DIGESTIVI OSPEDALIERI PRESENTA:
L ASSOCIAZIONE ITALIANA GASTROENTEROLOGI ED ENDOSCOPISTI DIGESTIVI OSPEDALIERI PRESENTA: STEATOSI E STEATOEPATITE NON ALCOLICA AIGO PER I PAZIENTI: INFORMAZIONE SANITARIA A CURA DELLE COMMISSIONI AIGO
DettagliRegime dietetico per uomo non che svolge attività fisica
Regime dietetico per uomo non che svolge attività fisica Di seguito, troverete i nuovi piani pasto per il ottenere successo. Ognuno di questi piani pasto è stato appositamente studiato numero preciso di
DettagliCorso: «Diabete mellito tra medico di medicina generale e diabetologo. Proposta per una gestione condivisa.»
AZIENDA UNITÁ LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 13 Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Corso: «Diabete mellito tra medico di medicina generale e diabetologo. Proposta
DettagliULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute
ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute Titolo: Diabete e alimentazione Relatore: Giovanna Foschini Data 19 marzo 2014 Sede Sala Piccolotto UN PO DI STORIA Un po' di storia... Papiro di Ebers (1550 a.c.)
DettagliPERCHE L ATTIVITA FISICA E SALVACUORE
Lega Friulana per il Cuore PERCHE L ATTIVITA FISICA E SALVACUORE Materiale predisposto dal dott. Diego Vanuzzo, Centro di Prevenzione Cardiovascolare, Udine a nome del Comitato Tecnico-Scientifico della
DettagliA cosa serve l energia che prendiamo dagli alimenti?
UNA DIETA EQUILIBRATA MIGLIORA LA VITA CONSIGLI PER UN ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE ALOMAR (Associazione Lombarda Malati Reumatici) Intervento a cura di: Dr.ssa Armanda Frassinetti SS Igiene Nutrizione Milano,
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute Dipartimento della sanità pubblica e dell innovazione Direzione generale dei rapporti europei ed internazionali INFORMATIVA OMS: ATTIVITÀ FISICA Traduzione non ufficiale a cura di
DettagliAttività motoria Attività sportiva Alimentazione
Club Rapallo Attività motoria Attività sportiva Alimentazione Dott.Lorenzo Marugo Piattaforma dell Unione Europea su dieta, attività fisica e salute Presupposto: I Cittadini dell Unione Europea si esercitano
DettagliCORSA E ALIMENTAZIONE. Dott.ssa Sara Campagna Specialista in Medicina dello Sport Master in Nutrizione Umana
CORSA E ALIMENTAZIONE Dott.ssa Sara Campagna Specialista in Medicina dello Sport Master in Nutrizione Umana Un alimentazione corretta in chi pratica attività sportiva permette di: - ottimizzare il rendimento
DettagliGli Alimenti Classificazione degli alimenti Alimenti semplici o principi alimentari o principi nutritivi o nutrienti inorganici organici
Prof. Carlo Carrisi Gli Alimenti Classificazione degli alimenti Alimenti semplici o principi alimentari o principi nutritivi o nutrienti: servono a nutrire l organismo, derivano dalla digestione, vengono
Dettaglicolesterolo sotto controllo
Come tenere il colesterolo sotto controllo LAVORIAMO INSIEME PER PROTEGGERE LA TUA VITA Cos è il colesterolo alto (ipercolesterolemia)? Come succede a molti di noi, non hai mai pensato al colesterolo o
DettagliMinistero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali DIPARTIMENTO SANITA PUBBLICA VETERINARIA, NUTRIZIONE E SICUREZZA ALIMENTI DIREZIONE GENERALE SICUREZZA ALIMENTI E NUTRIZIONE Elementi informativi
DettagliDIETA MEDITERRANEA IN MENOPAUSA. Dott. Lorenzo Grandini, biologo nutrizionista, farmacista e naturopata.
DIETA MEDITERRANEA IN MENOPAUSA Dott. Lorenzo Grandini, biologo nutrizionista, farmacista e naturopata. Una corretta alimentazione e una costante attività fisica sono la base per una vita sana Perché si
DettagliCibo e salute. Marisa Porrini DiSTAM Università degli Studi di Milano
Cibo e salute tra innovazione e tradizione Marisa Porrini DiSTAM Università degli Studi di Milano il cibo è salute sostentamento della vita prevenzione delle malattie da carenza ottimizzazione delle funzioni
DettagliALIMENTAZIONE. Matilde Pastina
ALIMENTAZIONE Matilde Pastina I macronutrienti COSA SONO I MACRONUTRIENTI I macronutrienti sono princìpi alimentari che devono essere introdotti in grandi quantità, poiché rappresentano la più importante
DettagliBreve guida per il paziente con insufficienza renale cronica
Quando l insufficienza renale ti fa perdere l equilibrio, Fosforo Calcio cosa puoi fare per controllare il fosforo Breve guida per il paziente con insufficienza renale cronica ASSOCIAZIONE NAZIONALE EMODIALIZZATI
Dettagli4. Conoscere il proprio corpo
4. Conoscere il proprio corpo Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune
DettagliFantavolando PROGETTO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE: CRESCERE BENE
Fantavolando PROGETTO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE: CRESCERE BENE Premessa: Studi recenti hanno messo in luce come, anche in Italia, stia ormai emergendo il problema dell obesità infantile. Come è noto si
DettagliHanno partecipato. Ferrara Maria Piera. Serino Livia. Grafica a cura di. Serino Livia
Hanno partecipato Ferrara Maria Piera Serino Livia Grafica a cura di Serino Livia Alimentazione e stili di vita Un incontro di grande interesse su un tema estremamente attuale. Giovedì 23 aprile alle 9.30
DettagliPENSI DI AVERE PROBLEMI DI SOVRAPPESO? SONO FASTIDIOSI I CHILI IN PIU? SEGUENDO UNA DIETA HAI AVUTO DIFFICOLTA AD OTTENERE RISULTATI?
PENSI DI AVERE PROBLEMI DI SOVRAPPESO? SONO FASTIDIOSI I CHILI IN PIU? HAI GIA FATTO DIETE? SEGUENDO UNA DIETA HAI AVUTO DIFFICOLTA AD OTTENERE RISULTATI? Se hai risposto con almeno tre SI è il momento
DettagliPERCORSO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE SCUOLA PRIMARIA DI BORGO VALSUGANA A.S. 2011 2012 CLASSE 3 C
PERCORSO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE SCUOLA PRIMARIA DI BORGO VALSUGANA A.S. 2011 2012 CLASSE 3 C IN COLLABORAZIONE CON Le esperte dell Azienda Provinciale Servizi Sanitari Dott.ssa Ramona Camellini e Marilena
DettagliCENTRO PER LA TERAPIA DELLA OBESITÀ E DEL SOVRAPPESO SOVRAPPESO E OBESITÀ CAUSE CONSEGUENZE TERAPIE. www.lucapecchioli.it
CENTRO PER LA TERAPIA DELLA OBESITÀ E DEL SOVRAPPESO CENTRO PER LA TERAPIA DELLA OBESITÀ E DEL SOVRAPPESO SOVRAPPESO E OBESITÀ CAUSE CONSEGUENZE TERAPIE LE CAUSE DELL OBESITÀ Dall interazione di fattori
DettagliL attivita fisica come strumento di un migliore stile di vita. Dott.Italo Guido Ricagni Dott.Antonio Verginelli
L attivita fisica come strumento di un migliore stile di vita. Dott.Italo Guido Ricagni Dott.Antonio Verginelli STILI DI VITA Lo stile di vita è un modo di vivere che ci permette attraverso l alimentazione
DettagliIPERTENSIONE IPERTENSIONE ARTERIOSA
UNIVERSITA di FOGGIA C.D.L. in Dietistica AA. 2006-2007 IPERTENSIONE ARTERIOSA IPERTENSIONE L ipertensione è la più comune malattia cardiovascolare. Corso di Medicina Interna Docente: PROF. Gaetano Serviddio
DettagliCHE COSA E JUICE PLUS+ COMPLETE?
Buongiorno e complimenti per avere scelto Juice Plus+ COMPLETE. Con la tua decisione, hai scelto di essere una persona che può fare la differenza, nella tua vita e in quella dei tuoi cari, dando il tuo
DettagliLe Dispense di Dietaenutrizione.it LA COLAZIONE IDEALE
LA COLAZIONE IDEALE Recenti statistiche attribuiscono ad una alimentazione scorretta la causa principale di diverse patologie nel mondo Noi siamo quello che mangiamo Alcuni fatti... L 86% dei decessi,
DettagliFrutta e verdura, i freschi colori dell estate.
Frutta e verdura, i freschi colori dell estate. www.politicheagricole.it più colore alla tua vita www.inran.it Indagini recenti ci confermano un dato purtroppo costante negli ultimi anni: il calo nei consumi
Dettaglivien... Alcune indicazioni pratiche per un alimentazione equilibrata Dipartimento di Prevenzione a cura di Tiziana Longo e Roberta Fedele
ERVIZIO ANITARIO REGIONALE A Azienda ervizi anitari N 1 triestina la vien... alute angiando M Alcune indicazioni pratiche per un alimentazione equilibrata a cura di Tiziana Longo e Roberta Fedele Dipartimento
DettagliL ALIMENTAZIONE. DANIELA BASOSI Scuola Secondaria inferiore - Classe terza 8 Maggio 2011
L ALIMENTAZIONE DANIELA BASOSI Scuola Secondaria inferiore - Classe terza 8 Maggio 2011 Un approccio operativo ai concetti di alimentazione e di nutrizione. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Ricostruire lo scopo
Dettagli3. Consigli e strategie
Dipartimento delle Professioni Sanitarie Guida al percorso di assistenza nutrizionale in riabilitazione cardiologica Servizio Dietetico Responsabile: Dr.ssa Maria Luisa Masini 3. Consigli e strategie Raccomandazioni
DettagliSPORT acquatici e ALIMENTAZIONE Prof.ssa Lucia Scuteri
SPORT acquatici e ALIMENTAZIONE Prof.ssa Lucia Scuteri SPORT ACQUATICI (nuoto,tuffi,pallanuoto,immersione,, surf, windsurf,sci d acqua o VELA) Necessitano una DIETA EQUILIBRATA Ogni SPORT ha CARATTERISTICHE
Dettaglinotizie Le alternative alla carne per vegetariani e non solo Tofu
notizie Le alternative alla carne per vegetariani e non solo Quali possono essere le alternative alla carne per vegetariani e non solo? Volendo seguire una dieta bilanciata ed equilibrata, le proteine
DettagliBELLI DI DENTRO Stili di vita e stili alimentari per mantenere giovani cuore e cervello. Drssa Grazia Foti
BELLI DI DENTRO Stili di vita e stili alimentari per mantenere giovani cuore e cervello Drssa Grazia Foti MALATTIE CARDIOVASCOLARI Più importante causa di morte nel mondo, (17.3 milioni di morti ogni anno)
DettagliIL VIAGGIO DEL CIBO. Quando arrivano nel corpo, gli alimenti compiono un lungo viaggio di trasformazione per diventare nutrienti.
IL VIAGGIO DEL CIBO Quando arrivano nel corpo, gli alimenti compiono un lungo viaggio di trasformazione per diventare nutrienti. Dalla bocca passano nello stomaco e da qui all intestino per poi venire
DettagliAlimentazione per l esercizio fisico e lo sport: la ginnastica artistica/ritmica
Alimentazione per l esercizio fisico e lo sport: la ginnastica artistica/ritmica Mercoledì 30 novembre 2011 Bolzano Via Cesare Battisti, 27 Il cibo influenza: La salute La composizione corporea La velocità
DettagliGLI INFERMIERI E I CITTADINI
GLI INFERMIERI E I CITTADINI La Direzione Nazionale CIVES, ha deciso di dare vita ad una Campagna Nazionale che promuova la Salute dei cittadini, sviluppando quei temi utili a prevenire danni e malattie
DettagliE BUONO, E FA BENE! Novara, 28 Maggio 2015
SERVIZIO DI IGIENE DEGLI ALIMENTI E NUTRIZIONE (S.I.A.N. S.I.A.N.) ) ASL NO SOROPTIMIS INTERNATIONAL D ITALIA CLUB DI NOVARA ISTITUTO PARITARIO SACRO CUORE NOVARA E BUONO, E FA BENE! Novara, 28 Maggio
DettagliDieta sana = dieta costosa? No Consigli utili per mangiare sano senza spendere tanto
Dieta sana = dieta costosa? No Consigli utili per mangiare sano senza spendere tanto A CURA DEL MINISTERO DELLA SALUTE DIREZIONE GENERALE DELLA COMUNICAZIONE E DEI RAPPORTI EUROPEI E INTERNAZIONALI, UFFICIO
DettagliDIFFICOLTA DI ALIMENTAZIONE
DIFFICOLTA DI ALIMENTAZIONE Corso di tecniche di assistenza di base per caregivers Maggio Dicembre 2012 FABBISOGNO ENERGETICO Il fabbisogno energetico è individuale e dipende da: Sesso Peso Altezza Età
DettagliDa dove derivano i nostri cibi preferiti? Gli alimenti derivano in gran parte dall agricoltura e dall allevamento degli animali domestici
Da dove derivano i nostri cibi preferiti? Gli alimenti derivano in gran parte dall agricoltura e dall allevamento degli animali domestici L AGRICOLTURA L'agricoltura è l'attività economica che consiste
DettagliIstituto Comprensivo Castelverde - ROMA. Anno scolastico 2013/2014. Dott.sse Valeria Morena e patrizia leggeri
PROGETTO FORMATIVO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE Istituto Comprensivo Castelverde - ROMA Anno scolastico 2013/2014 DI UNA SANA E CORRETTA ALIMENTAZIONE Dott.sse Valeria Morena e patrizia leggeri Istituto Zooprofilattico
DettagliUN APPROCCIO COMPLETAMENTE NATURALE PER GESTIRE LA FAME E IL PESO? CanDiet. La soluzione!
UN APPROCCIO COMPLETAMENTE NATURALE PER GESTIRE LA FAME E IL PESO? CanDiet La soluzione! Conviene far studi sui regimi (alimentari) più opportuni per gli uomini ancora in salute. Ippocrate Il secondo millennio
DettagliRegime dietetico per persona Vegetariana non attiva fisicamente
Regime dietetico per persona Vegetariana non attiva fisicamente Di seguito, troverete i nuovi programmi alimentari, pasto per pasto, per riuscire a perdere peso. Ognuno di questi piani pasto è stato precisamente
Dettagliuno dei maggiori problemi clinici del nostro secolo. "essenziale" "secondaria".
L ipertensione arteriosa, una tra le malattie più diffuse nei paesi industrializzati, si riscontra nel 20 percento della popolazione adulta ed è considerata uno dei maggiori problemi clinici del nostro
DettagliCOS E IL DIABETE. Il diabete questo mondo sconosciuto:
ASSOCIAZIONE DIABETICI DEL MEDIOBRENTA AULSS n.15 C.A.D. - Cittadella 35013 (Zona Pontarolo) Tel.049/9424646 Cod. Fisc. 90003450286 Associazione di Volontariato Sanitario 2 COS E IL DIABETE Il diabete
DettagliP.A.N. Prevenzione Alimentazione Nutrizione
P.A.N. Prevenzione Alimentazione Nutrizione II Giornata Signora Dieta Mediterranea: più di 50 anni ma non li dimostra Lunedì 14 dicembre 2009 CAMERA DEI DEPUTATI Palazzo Marini Sala delle Conferenze Via
DettagliCos è il farro? farro
La Storia Il farro è un antico grano le cui origini si possono far risalire a oltre 5000 anni fa in Medio Oriente vicino a quello che ora è l Iran. Coltivato diffusamente fino al principio del XX secolo
DettagliSTEATOSI EPATICA: malattia emergente CORSO ECM
10 MAGGIO 2014, ore 08:30 Centro Analisi Monza MONZA (MB) STEATOSI EPATICA: malattia emergente CORSO ECM Specialista in Medicina Interna Numero pazienti esaminati 340 15,88 84,12 Maschi Femmine Analisi
DettagliOSTEOPOROSI e ALIMENTAZIONE: quali indicazioni possono risultare efficaci?
OSTEOPOROSI e ALIMENTAZIONE: quali indicazioni possono risultare efficaci? Una corretta alimentazione, in tutte le fasi della vita, è il miglior modo di prevenire l osteoporosi. L osteoporosi deve essere
DettagliALIMENTAZIONE e NUOTO
MICROELEMENTI ALIMENTAZIONE e NUOTO ZUCCHERI: costituiscono la fonte energetica, che permette all uomo di muoversi. Sono di due tipi : a. SEMPLICI, si trovano nella zuccheriera, nella, nel miele e sono
DettagliLa terapia dello scompenso cardiaco Pace-maker, defibrillatori, cuore artificiale, trapianto di cuore. Dr. Franco Adriano Zecchillo
La terapia dello scompenso cardiaco Pace-maker, defibrillatori, cuore artificiale, trapianto di cuore Dr. Franco Adriano Zecchillo Il primo trattamento per la cura dello scompenso cardiaco è.. MODIFICHE
Dettagli