Casa Editrice - EDISES ISBN: Isbn: Carbone - Aicardi - Cicirata Fisiologia: dalle molecole ai sistemi integrati
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- Leonzio Locatelli
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1 FISIOLOGIA UMANA
2 Carbone - Aicardi - Cicirata Fisiologia: dalle molecole ai sistemi integrati Casa Editrice - EDISES ISBN: Monticelli FISIOLOGIA Editore: Casa Editrice AMBROSIANA (CEA) ISBN: Silverthorn Fisiologia. Un approccio integrato Editore: Casa Editrice AMBROSIANA Isbn: Berne & Levy PRINCIPI DI FISIOLOGIA Editore: ELSEVIER MASSON ITALIA ISBN:
3 MODALITA ESAME SCRITTO DOMANDE A SCELTA MULTIPLA 5 OPZIONI PER OGNI QUESITO 1 PUNTO PER OGNI RISPOSTA ESATTA PER OGNI RISPOSTA ERRATA NON E PREVISTO ORALE
4 STATISTICHE ESAME AA ESAME APPELLO PRESENTATI SUPERATO FIS. UMANA GIUGNO FIS. UMANA LUGLIO FIS. UMANA SETTEMBRE FIS. UMANA GENNAIO FIS. UMANA FEBBRAIO 0 0 AA ESAME APPELLO PRESENTATI SUPERATO FIS. I GIUGNO FIS. I LUGLIO FIS. I SETTEMBRE FIS. I GENNAIO FIS. I FEBBRAIO 0 0
5 PER TEMPERATURE > 0 K OGNI MOLECOLA POSSIEDE UN ENERGIA CINETICA, OVVERO SI MUOVE (AGITAZIONE TERMICA). L AGITAZIONE TERMICA PORTA A URTI TRA MOLECOLE. IL MOTO DI UNA MOLECOLA E LA CONSEGUENZA DI QUESTI URTI. IL MOTO DI UNA SINGOLA MOLECOLA APPARE CASUALE.
6 QUAL È LA DISTRIBUZIONE SPAZIALE DELLE MOLECOLE CHE DIFFONDONO? Ad ogni istante di tempo la distribuzione delle molecole in seguito alla diffusione é descritta da una relazione matematica nota come distribuzione normale o di Gauss: x=x c ( x) ( x x ) 2 w [ C] A = e π w 2 c 2 2 [C] x=-w x=w x; posizione [C](x); conc. in funz. x A; area sotto la curva w & -w; valori che delimitano il 95% di A x c ; posizione iniziale x Il 95% delle molecole sono distribuite tra -w e w.
7 QUAL È LA DIPENDENZA DAL TEMPO DELLA DIFFUSIONE? A Relazione tra w e t nel caso di diffusione monodimensionale w=10 w = 2 D t w=20 [C] x w=40 w= La relazione tra tempo e spazi percorsi durante la diffusione non é lineare; per raddoppiare lo spazio percorso in un dato intervallo occorre un tempo 4 volte maggiore. Relazione tra w e t nel caso di diffusione tridimensionale w = 6 D t
8 Che relazione esiste tra D e PM? D = k T 6 π η r s Nel caso della diffusione in ambiente acquoso questa relazione é precisa per molecole con raggio>>> di H 2 0 Coefficiente di diffusione k; cost. di Boltzmann T; temp. assoluta η; viscosità del mezzo r s ; raggio ideale della molecola che diffonde 4 V = π r s 3 3 Assumendo una molecola come una sfera ideale, il suo volume sarà: Fig. 6, pag. 282 da Hill B. ionic channels of excitable mebranes 2nd edition - Sinauer ( ) 3 1 D PM Assumendo la densità delle molecole costante, il PM è proporzionale al volume. Un aumento di r s di 10 volte è associato ad un aumento di 1000 volte del PM Per molte molecole di interesse biologico D = 1x10-5 cm -2 s -1
9 PROPRIETA DELLA DIFFUSIONE (Legge di Fick) J = D dc dx Descrive la dipendenza della diffusione dalla concentrazione in condizioni stazionarie: J é il flusso in Moli cm -2 s -1 ; D é il coeff. di diffusione: dc/dx il gradiente spaziale di concentrazione
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11 STADI DI SVILUPPO IN VITRO DI UN EMBRIONE UMANO Dalla cellula uovo verso il mondo pluricellulare: la prima divisione (riunione dei pronuclei) Da 2 a 4 cellule: sono le cellule staminali embrionali totipotenti: ognuna di loro può essere isolata e dare origine ad un nuovo embrione Da 6 cellule allo stadio di morula: sono ancora totipotenti
12 La blastocisti ha dimensioni di circa 1 mm. I tempi di diffusione su spazi superiori a 1 mm non consentono la rapida crescita di un tessuto. La diffusione impone quindi dei limiti allo sviluppo di un embrione. Allo stadio di blastocisti le cellule staminali non sono più totipotenti. Sono presenti 2 tipologie di cellule: quelle della massa interna, che sono cellule multipotenti e quelle del sinciziotrofloblasto.
13 trofoblasto Embrione allo stadio di blastocisti Nella blastocisti si forma una cavità che contiene al suo interno un gruppo di cellule (cellule della massa interna, circa 50): sono le cellule staminali multipotenti, più conosciute come cellule staminali embrionale (ES). Ogni cellula staminale multipotente può dare origine a tutti i tessuti dell organismo adulto, ma non a quelli degli annessi embrionali necessari per l impianto nell utero. Il trofoblasto formerà invece gli annessi embrionali che danno origine alle strutture vascolari che collegano tra loro il sistema vascolare dell embrione e quello materno.
14 E allo stadio di blastocisti che avviene l impianto nell utero e la formazione delle strutture vascolari che permettono gli scambi la circolazione materna tramite la placenta. Sino all impianto della blastocisti l embrione riceve nutrienti per diffusione.
15 IL MARE INTERNO
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Dipartimento di Farmacia
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