Infrastrutture, logistica e trasporti della

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1 Infrastrutture e trasporti: quali problematiche, quali prospettive? Viviana Bruschi Foto Benito Benevento Si è discusso di questi temi alla Giornata dell Economia del 9 maggio scorso, nel corso di una tavola rotonda tenuta nella sede camerale, alla quale hanno partecipato i vertici delle associazioni imprenditoriali della nostra provincia, con l intento di evidenziare le problematiche e concertare azioni comuni da intraprendere per migliorare quello che tutti concordano essere uno dei fattori strategici per la competitività. Infrastrutture, logistica e trasporti della nostra provincia: temi caldi e dolenti al centro della tavola rotonda indetta dalla Camera di Commercio nell ambito della VI Giornata dell Economia, promossa annualmente da Unioncamere Italiana per analizzare lo sviluppo economico delle diverse province, anche mediante la diffusione di dati statistici (quest ultimi raccolti dall Istituto Tagliacarne e per quest anno anche da Uniontrasporti). All apertura dei lavori, il presidente della Camera di Commercio Alberto Mantovani ha evidenziato ai presidenti delle associazioni di categoria modenesi intervenuti al dibattito (Pietro Ferrari di Confindustria Modena, Alfonso Panzani di Confindustria Ceramica, Luigi Mai di CNA, Erio Luigi Munari di Confartigianato, Dino Piacentini di APMI, Carlo Galassi di Ascom Confcommercio, Antonio Verrillo della Famiglia Artigiana Modenese, Francesco Rubbiani di Confesercenti e Italo Leonardi di Assotrasporti) le gravi difficoltà del mondo economico nazionale e internazionale, in un contesto pieno di incertezze alle quali la nostra provincia ha saputo comunque reagire, riuscendo a tenere il passo. 10

2 A conferma di ciò parlano i dati relativi all export, con un valore di merce esportata nel 2007 pari a 10,4 miliardi di euro. Un dato positivo, considerata la crisi internazionale che per il 2008 presenta un profilo congiunturale peggiore, che tuttavia non consente di guardare al futuro con ottimismo se si analizza il settore infrastrutture, dove la nostra provincia è agli ultimi posti in Emilia Romagna per quanto riguarda la rete stradale. Senza contare la rete ferroviaria che, secondo i dati forniti dall Istituto Tagliacarne, ci colloca al terzultimo posto con un indice pare a 56, un dato ben lontano da quello di Bologna (260) o Rimini (195). I dati confermano da una parte la ricca dotazione della provincia di servizi e strutture e dall altra la debolezza infrastrutturale che penalizza l economia modenese. Per il presidente dell ente camerale, e per gli interlocutori riuniti al tavolo di confronto, condotto dal direttore del quotidiano L Informazione Eugenio Tangerini, la rete stradale e ferroviaria e la logistica sono insufficienti per supportare le esigenze dell economia modenese; occorre quindi intervenire d urgenza per migliorare i collegamenti tra i distretti produttivi più importanti del nostro territorio. Intervenire su due fronti: quello interno e quello esterno. A tal proposito, Mantovani rilancia la realizzazione della Modena-Lucca-Livorno, sollecita l inizio dei lavori della Cispadana, la realizzazione della bretella Campogalliano-Sassuolo e dello scalo di Marzaglia, con relativa bretellina, senza tralasciare la Pedemontana, strada ormai obsoleta, ma che comunque ha saputo dare risposte alle esigenze di mobilità. Il futuro del Sistema Modena va dunque programmato oggi se si vorranno raccogliere frutti domani. Ecco allora la necessità, espressa dalle associazioni imprenditoriali, di essere uniti, e non frammentati come nel passato, sulla scelta delle priorità da sottoporre, sotto forma di istanze, alle forze politiche. Fra le prospettive individuate per potenziare l economia, si colloca al primo posto la Modena Lucca-Livorno, tema caro alla Camera di Commercio - al punto che esiste un documento chiuso nei cassetti risalente agli anni 90 redatto dopo l incontro tra gli enti camerali di Modena e Lucca - e tema condiviso da tutti gli interlocutori, con Italo Leonardi di Assotrasporti che ha sottolineato comunque l importanza del trasporto su rotaia, e Dino Piacentini di Apmi, entusiasta al punto da proporre alla Camera di Commercio di riunire le associazioni per preparare un progetto di massima per una opera importante e complessa, visto che il 50% del percorso sarebbe in galleria. 11

3 Pietro Ferrari, Confindustria Modena Alfonso Panzani, Confindustria Ceramica Luigi Mai, CNA Erio Luigi Munari, Confartigianato Per Alfonso Panzani, numero uno di Confindustria Ceramica, la bretella Campogalliano-Sassuolo è l ossigeno che manca al nostro distretto dove ogni giorno entrano ed escono all incirca seimila camion. Sono ottimista di carattere, ma dopo 35 anni vorrei vedere la posa della prima pietra, anche per quanto riguarda la bretellina dello scalo merci di Marzaglia. Pure a Finale Emilia, il distretto ceramico necessita di infrastrutture e di piattaforme logistiche anche in considerazione del fatto che le nostre industrie importano la materia prima da Ucraina, Germania, Turchia e il nostro export s aggira intorno al 75%. Ritengo indispensabile la Modena-Livorno, per merci in uscita sul Tirreno e in entrata dal porto di Ravenna. Dino Piacentini, APMI, vede nella Modena-Lucca-Livorno l infrastruttura più seria, a livello europeo, da realizzare in tempi brevi anche attraverso il project financing, come l Autostrada Cispadana - che secondo Piacentini, sarà ultimata nel 2013, con qualche perplessità dei colleghi -. La Camera di Commercio si faccia promotrice di uno studioprogetto in vista della cantierizzazione della Modena-Lucca. Il nostro Paese manca di collegamenti con i centri europei, per esempio la Russia, e occorre una sistema integrato che veda l Italia punta di diamante. Nessuno manca di sensibilità ambientale, quindi le grandi infrastrutture si possono realizzare rispettando l ambiente. Quanto alla Campogalliano-Sassuolo, Piacentini si è detto perplesso sui tempi di realizzazione: Caro Panzani, penso sia più facile vedere la Modena-Lucca che la Bretella, e la Bretellina per lo scalo di Marzaglia. Dalla platea, il presidente della Provincia Emilio Sabattini ha ricordato che è l Anas a dover realizzare la bretellina già in progetto. Fatti i dovuti scongiuri sui lunghissimi tempi d attesa, diventa pressante la necessità, espressa da tutti gli interlocutori, di una forte pressione corale a livello politico per la realizzazione delle grandi opere, di cui si parla da anni. Pietro Ferrari, Confindustria Modena, ritiene di vitale importanza stabilire quale sviluppo tracciare per la nostra provincia e per la nostra regione, se vorrà restare dentro all Europa. Se il processo di sviluppo abbraccia l ottica europea, si deve far comprendere ai cittadini quali saranno i sacrifici finalizzati agli orientamenti. Ma soprattutto è determinante per la nostra provincia la realizzazione di una piattaforma logistica e integrata, vista la nostra fiorente industria manufatturiera di importanza internazionale. Se il Piano Territoriale Regionale accentra tutto nell hub di Bologna, la nostra provincia deve comunque decidere l orientamento del proprio sviluppo. Luigi Mai, a capo di CNA, negli ultimi anni c è stato un passaggio di mentalità imprenditoriale, non sostenuto dal sistema infrastrutturale. E impensabile creare poli economici senza dotarli di una viabilità che scorra su gomma, rotaie e portuale. La strada per ottenere le grandi opere è sicuramente quella della coesione fra le associazioni, sotto l egida della Camera di Commercio. Per il Presidente Mantovani, la priorità è arrivare a Lucca, ma ci sono muri insuperabili, anche se l unione fa la forza. Senza contare - ricorda Mantovani - che abbiamo perso l Alta Velocità. 12

4 Dino Piacentini, APMI Carlo Galassi, Confcommercio Antonio Verrillo, FAM Francesco Rubbiani, Confesercenti Italo Leonardi, Assotrasporti E nullo allora il potere sui politici per vedere realizzate le grandi opere che possono fare decollare Modena in Europa e nel mondo? Per Panzani, il settore infrastrutturale non è più un fatto locale. L hub è l Italia, non Bologna. Pensiamo al collegamento di Sassuolo con l Autobrennero e il potenziamento di Ravenna con la rete ferroviaria. Erio Luigi Munari di Confartigianato ricorda che il nostro territorio vanta un Pil di grande rispetto, ma non riusciamo a mantenere lo sviluppo, e quindi le risorse, a causa della carenza infrastrutturale. Col risultato che le grandi industrie delocalizzano. Si, ma con intelligenza - precisa Ferrari. Non volevo offendere nessuno - replica Munari - noi rappresentiamo quel tipo di imprese che non possono delocalizzare, ma non siamo contro nessuno. Sosteniamo a gran forza la sinergia tra le associazioni, con la supervisione della Camera di Commercio. ricchezza in Veneto e in Trentino dove molte aziende internazionali hanno trovato collocazione. Lo stesso potrebbe fare per Modena, e per l Emilia Romagna la Modena- Lucca. Tuttavia gli enti locali non mettono a disposizione aree per insediamenti e questo penalizza le imprese. Nel 2007, nel corso della precedente Giornata dell Economia ci eravamo proposti di fare incontri, ma purtroppo non sono stati fatti. Rinnovo ai colleghi la proposta, perché ciascuna forza, politica, economica, istituzionale deve dare il proprio contributo coinvolgendo Provincia, e Regione. Infine il city pass: altra fonte di preoccupazione per i nostri associati, che già perdono tantissimo del loro tempo e denaro per fare assistenza ai loro Per Carlo Galassi di Confcommercio, sono due le tematiche di fondo legate al problema strade: l uno riguarda la distribuzione delle merci da consegnare; l altro la Pedemontana, arteria che deve essere raddoppiata per dare sfogo al traffico pesante. Il tutto con un occhio di riguardo rivolto al turismo. Confesercenti, per voce di Francesco Rubbiani, evidenzia la debolezza del sistema su rotaia: un tempo la frutta viaggiava su rotaia, oggi su gomma. Italo Leonardi di Assotrasporti ritiene fondamentale lo scalo merci e la realizzazione, da parte di Autobrennero, della bretellina. Antonio Verrillo, a capo della FAM, ricorda che l Autobrennero ha creato grande

5 clienti in centro storico, non godendo di alcuna facilitazione. Nella fase conclusiva della tavola rotonda, ecco le priorità in formato pillola dei presidenti delle associazioni imprenditoriali. Pietro Ferrari: lo sviluppo viaggia al passo della viabilità. La nostra regione versa allo Stato il valore di una manovra sanitaria: 7 miliardi di euro. E tempo di pensare al federalismo fiscale per obiettivi. Alfonso Panzani: occorre avere buona salute, e lunga vita, per vedere realizzate le opere. La Bretellina è fondamentale, come la Bretella Sassuolo-Campogalliano e la Modena Lucca. Possiamo farcela solo se restiamo coesi e se facciamo pressione sui politici. Francesco Rubbiani: la burocrazia è soffocante, ma mi rifiuto di pensare che la nostra regione non sia in grado di costruire le grandi opere. Erio Luigi Munari: sviluppare alleanze concrete tra mondo economico e pubbliche amministrazioni per realizzare le infrastrutture. Luigi Mai: le associazioni devono parlare con una sola voce. Stiamo uniti. Antonio Verrillo: la viabilità interna soffre sul fronte Nonantolano, su Castelfranco, dove la tangenziale non ha risolto la congestione stradale, sulla Canaletto, che crea inquinamento atmosferico. Carlo Galassi: l arteria Pedemontana va sostenuta per mantenere il turismo sul nostro Appennino. Dino Piacentini: propongo la riforma della pubblica amministrazione. Pietro Ferrari: il gap della nostra provincia è da colmare. Italo Leonardi: è di grande importanza lo scalo merci di Marzaglia e la sua bretellina nell ottica del potenziamento della rete ferroviaria. Francesco Rubbiani: fondamentale il collegamento della Sassuolo-Campogalliano con Autobrennero. Potenziare la rete ferroviaria. A Vignola il treno primitivo diretto a Bologna è sempre affollatissimo. Continuiamo a tenere vivo il tavolo di confronto. A conclusione, il Presidente Mantovani ha dichiarato che le problematiche di oggi sono quelle registrate lo scorso anno. La Camera di Commercio, che annovera oltre 70 mila imprese iscritte al proprio Registro Imprese, continuerà a lavorare sodo, per dare il proprio contributo, assieme a tutte le associazioni qui convenute, ma la situazione è difficile se le infrastrutture non decollano. 14