Parlare in pubblico. Pordenone, 14 aprile 2013

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1 Parlare in pubblico Pordenone, 14 aprile 2013

2 Programma Presentazione del programma e degli obiettivi della giornata, aspettative e motivazioni dei partecipanti Comunicare in pubblico: elementi e le competenze chiave - Il corpo, la voce, le parole e l atteggiamento Riflessioni guidate La preparazione di un intervento Partecipanti difficili, rumori di fondo e gestione delle criticità Esercizi e simulazioni Ricostruzione del percorso di apprendimento e valutazione del seminario 2

3 Obiettivi Conoscere le regole base della comunicazione Comprendere come preparare e strutturare un discorso per trasmettere il messaggio in modo chiaro ed efficace Suscitare l attenzione e l interesse degli interlocutori attraverso le parole, il linguaggio del corpo, la voce, le emozioni Aumentare la consapevolezza delle proprie capacità oratorie Copyright RSO SpA, Milano 3

4 MESSAGGIO Obiettivo Conscio o inconscio Mezzi (Corpo, voce, parole) Emittente CODICE Verbale, non verbale, paraverbale Percepisce Ricevente DECODIFICA FEED BACK Risultato della comunicazione Copyright RSO SpA, Milano 4

5 Comunicare significa andare incontro alle persone nel loro mondo suscitando una reazione Milton Erickson Copyright RSO SpA, Milano 5

6 Riflessione guidata Pensa a tre qualità di una persona il cui modo di parlare in pubblico apprezzi, o hai apprezzato, in modo particolare Copyright RSO SpA, Milano 6

7 La mappa Il calderone magico Copyright RSO SpA, Milano 7

8 Il linguaggio del corpo Copyright RSO SpA, Milano 8

9 Bacchetta magica: il corpo Noi parliamo con gli organi vocali ma conversiamo con tutto il corpo Copyright RSO SpA, Milano 9

10 Il corpo Comunicazione non-verbale 55% 7% Comunicazione verbale 38% Comunicazione para-verbale Copyright RSO SpA, Milano 10

11 Il corpo Un discorso può essere fatto in tanti modi QUALI SONO I NOSTRI MOVIMENTI? Mimica Gestualità Postura Copyright RSO SpA, Milano 11

12 La voce Copyright RSO SpA, Milano 12

13 Bacchetta magica: la voce Un discorso può essere detto in tanti modi Tono Ritmo Volume Pause COM E LA NOSTRA VOCE? Copyright RSO SpA, Milano 13

14 Il tono è principalmente un indicatore dell intenzione e del senso che si da alla comunicazione e può esprimere entusiasmo, disappunto, interesse, noia, coinvolgimento, apatia, apprezzamento Copyright RSO SpA, Milano 14

15 Il ritmo e le pause possono servire come fattori che sottolineano, accentuano o sfumano il significato delle parole. Copyright RSO SpA, Milano 15

16 Il volume riguarda l intensità sonora, il modo di calibrare la voce in base alla distanza dall interlocutore, e in base all importanza dell argomento trattato Copyright RSO SpA, Milano 16

17 Le parole Copyright RSO SpA, Milano 17

18 Bacchetta magica: le parole CATTURARE L ATTENZIONE CON Esperienze personali Storie/esempi Parole che evocano immagini Dettagli Metafore Copyright RSO SpA, Milano 18

19 Le parole Metafora Mi sento come una barca scaraventata sulle tue parole Copyright RSO SpA, Milano 19

20 Le parole CATTURARE L ATTENZIONE CON Lodi oneste e sincere Numeri Parole chiave Punti principali Periodi brevi/ parole semplici Linguaggio positivo Nomi Stile diversificato Copyright RSO SpA, Milano 20

21 L atteggiamento Copyright RSO SpA, Milano 21

22 Bacchetta magica: l atteggiamento L argomento ci deve appassionare, ci deve stare a cuore Se scopriamo l anima nascosta delle cose possiamo suscitare attenzione e interesse anche parlando di una scatola di fiammiferi Copyright RSO SpA, Milano 22

23 L atteggiamento Una certa paura del palcoscenico è utile! L ansia e la timidezza non devono essere tenute troppo sotto controllo, perché si ottiene l effetto contrario Molti professionisti non superano mai completamente la paura del pubblico Un motivo della paura del pubblico è la mancanza di abitudine a parlare in pubblico Copyright RSO SpA, Milano 23

24 L atteggiamento Che cos è una obiezione? Resistenza ad accettare la nostra visione/proposta Resistenza alla relazione Ma spesso è anche Richiesta di informazioni/approfondimenti Espressione di interesse problematico Spesso implicita/ nascosta Copyright RSO SpA, Milano 24

25 L atteggiamento Atteggiamento di fronte a un obiezione Prima di rispondere assicurarsi di aver capito l obiezione Rispondere in modo calmo e amichevole Non contraddire l interlocutore apertamente Rispettare le obiezioni anche quando non sono condivise Condensare le risposte Dopo le nostre risposte verificare se l interlocutore è convinto Imparare a conoscere sempre meglio l interlocutore Copyright RSO SpA, Milano 25

26 La preparazione Copyright RSO SpA, Milano 26

27 Bacchetta magica: la preparazione Credo che non sarò mai vecchio abbastanza per parlare senza imbarazzo quando non ho nulla da dire (A. Lincoln) Soltanto l oratore preparato merita di sentirsi sicuro! Copyright RSO SpA, Milano 27

28 La preparazione TENERE CONTO DEL PUBBLICO DEFINIRE I CONFINI ORGANIZZARE LE INFORMAZIONI Copyright RSO SpA, Milano 28

29 La preparazione Delimitare l argomento IL SEGRETO PER ESSERE NOIOSI È DIRE TUTTO (Voltaire) Copyright RSO SpA, Milano 29

30 La preparazione Si parte da.. Si arriva a.. Cosa devo dire = Dico tutto quello che so Cosa voglio dire = Dico quello che serve Copyright RSO SpA, Milano 30

31 La preparazione Definire il contesto Definire gli interlocutori Copyright RSO SpA, Milano 31

32 La preparazione Un viaggio in aereo 1. DECOLLO suscitare attenzione 2. IL VOLO mantenersi in quota 3. L ATTERRAGGIO ottenere il massimo ricordo Copyright RSO SpA, Milano 32

33 La preparazione LA CURVA DELL ATTENZIONE Attenzione Tempo Copyright RSO SpA, Milano 33

34 La preparazione Il decollo deve: permettere al relatore di ottenere l attenzione degli interlocutori sin dall inizio confermare e qualificare la prima impressione Copyright RSO SpA, Milano 34

35 La preparazione Il volo deve: fornire una descrizione narrativa di quanto è successo spiegare la natura del caso/tema/questione fornire argomentazioni logiche come prove Copyright RSO SpA, Milano 35

36 La preparazione L atterraggio deve: generare interesse tramite il pathos prevedere un riassunto di quanto detto nel corso della presentazione Copyright RSO SpA, Milano 36

37 La preparazione Qualunque cosa facciamo, porteranno via solo tre o quattro idee, le altre voleranno via Decidi tu quali devono essere! Copyright RSO SpA, Milano 37

38 In sintesi DEFINIRE L OBIETTIVO/I INDIVIDUARE L UDITORIO COMPRENDERE ASPETTATIVE E INTERESSI DEI DESTINATARI COSA SI VUOL COMUNICARE, FOCALIZZARE I MESSAGGI PRINCIPALI O CHIAVE QUALE TIPO DI RELAZIONE STABILIRE CON I DESTINATARI ANALISI DEL CONTESTO RACCOLTA DEI DATI DELLE INFORMAZIONE E CREAZIONE DELLE ARGOMENTAZIONI A SOSTEGNO DEGLI OBIETTIVI DEL PROPRIO DISCORSO ANALISI SWOT BISOGNA SAPERSI METTERE NEI PANNI DEGLI ALTRI Copyright RSO SpA, Milano 38

39 E ancora. AVER SEMPRE CHIARO COSA SI VUOL COMUNICARE GLI ASCOLTATORI RICORDERANNO SOLO ALCUNI E SPESSO POCHI MESSAGGI TRA QUELLI TRASMESSI CONOSCENZA DELL ARGOMENTO MOLTO PIÙ AMPIA RISPETTO AI CONTENUTI DEL DISCORSO TARARE IL DISCORSO RISPETTO AL TEMPO DISPONIBILE DARE LE INFORMAZIONI ESSENZIALI ESSERE RIDONDANTI SOLO PER I MESSAGGI CHIAVE RICORDARSI DI PREPARARE LA SCALETTA... Copyright RSO SpA, Milano 39

40 Facciamo un viaggio in aereo Copyright RSO SpA, Milano 40

41 Un po di ansia Copyright RSO SpA, Milano 41

42 Ansia e capacità della persona L ansia sociale o interpersonale ostacola l espressione di capacità effettivamente possedute: NELLA COMUNICAZIONE NELLA CONOSCENZA NELLE RELAZIONI EMOTIVE Copyright RSO SpA, Milano 42

43 Le fonti dell ansia sociale FONTI DELL'ANSIA SOCIALE: IMMAGINE DI SE' CONDIZIONAMENTI (modelli, norme) ESPERIENZA PRECEDENTI NEGATIVE Copyright RSO SpA, Milano 43

44 Ansia e stress Lo stress è una risposta aspecifica (adattiva, fisiologica, comportamentale, cognitiva, emotiva) a richieste percepite come minaccianti il proprio benessere Vi è stress quando la persona si considera senza le necessarie risorse per affrontare le minacce dell'ambiente LA MANCANZA DI CONTROLLO SULLA SITUAZIONE DETERMINA STRESS Copyright RSO SpA, Milano 44

45 Senso di controllo Per riacquistare senso di controllo * Rimanere nel presente * Ascoltare comprendere cosa sta avvenendo * Definire gli obiettivi da raggiungere * Fare un piano d'azione * Agire con calma * Rilassarsi, respirare lentamente * Prepararsi adeguatamente, simulare la situazione, provare Copyright RSO SpA, Milano 45

46 Un po di stress fa bene PARLARE IN PUBBLICO È SEMPRE UN PO STRESSANTE PIÙ SI È PREPARATI PIÙ LA TENSIONE È CONTROLLABILE MA MAI DEL TUTTO INELIMINABILE E DEL RESTO. UN PO DI TENSIONE SERVE AD ACCENTUARE LA SENSIBILITÀ ED I LIVELLI DI ATTENZIONE SPESSO NECESSARI A FARE BENE LE COSE Copyright RSO SpA, Milano 46

47 Gestire lo stress I FATTORI STRESSOGENI POSSONO ESSERE GESTITI CON: STRATEGIE EMOZIONALI, USATE PER RENDERE PIÙ TOLLERABILE L'ELEMENTO STRESSOGENO VALUTATO NON MODIFICABILE. STRATEGIE DI SOLUZIONE DEL PROBLEMA, USATE PER MODIFICARE L'ELEMENTO STRESSOGENO STRATEGIE COGNITIVE, USATE PER PREPARARSI ADEGUATAMENTE AD AFFRONTARE LA SITUAZIONE, RACCOGLIENDO INFORMAZIONI Copyright RSO SpA, Milano 47

48 Alcuni accorgimenti Può essere utile: GUARDARE (SE SERVE IMMAGINARE ) QUALCUNO SIMPATICO (ALMENO ALL INIZIO.) ACCETTARE COME FISIOLOGICO UN CERTO TASSO DI DISTRAZIONE INIZIALE NON AVER PAURA DI MOSTRARE ENTUSIASMO SE È IL CASO. NON VOLTARE LE SPALLE ALLA PLATEA PARLARE LENTAMENTE Copyright RSO SpA, Milano 48

49 Un paio (?) di tipi difficili Copyright RSO SpA, Milano 49

50 Il molto competente CARATTERISTICHE Tratta il gruppo dall alto in basso Ostenta il suo sapere Sfida continuamente il docente con domande trabocchetto e considerazioni svalutanti RISCHI OBIETTIVO Provoca disorientamento e malessere nel gruppo Possono innescarsi ricorrenti conflitti per principio con i colleghi più suscettibili Noi stessi possiamo perdere sicurezza e lasciarci trascinare in duelli verbali Non cadere e non far cadere il gruppo nelle sue trappole. Contenerlo come? Copyright RSO SpA, Milano 50

51 Il molto competente 1. Reimpostare la relazione Restare calmi. Non criticarlo, non difendersi Disinnescare le sue sfide: ringraziarlo per l interessante contributo, poi. andare oltre 2. L azione Rispondere in forma dubitativa ( sì, ma anche ), o integrativa ( a quello che lei dice si potrebbe aggiungere ) Richiamare esplicitamente al rispetto dei colleghi 3. Gestirlo nel gruppo Rimandare le sue domande-trappola al gruppo ( cosa ne pensate di ciò che ha detto.? ) Dare spazio e valore alle risposte degli altri partecipanti Copyright RSO SpA, Milano 51

52 Il controdipendente CARATTERISTICHE RISCHI Trova ogni occasione per lamentarsi, per dissentire dai colleghi, per svalutare il corso/ l organizzazione/ gli interventi Si offende se gli altri non sono d accordo con lui Può polarizzare l attenzione nostra e del gruppo, creando malumori Se non arginata, la sua litigiosità può trasformare la situazione in un ring OBIETTIVO Impedire che monopolizzi la situazione. Ricondurlo al rispetto delle regole come? Copyright RSO SpA, Milano 52

53 Il controdipendente 1. Reimpostare la relazione 2. L azione 3. Gestirlo nel gruppo Richiamarlo al contesto d aula/di riunione Interrompere cortesemente le sue lamentele dichiarandoci disponibili ad ascoltarlo poi, al termine dell intervento Spostare l attenzione sugli altri partecipanti Smontarlo : dargli ragione, far notare che il tema trattato è un altro non entrare nel merito delle sue lamentele Imporre fermamente il rispetto degli altri Impedire che il gruppo venga innervosito/ disorientato (sorvolare, dare la parola ad altri ) Smorzare i conflitti, riconducendo la discussione al tema (usare le tecniche dell annebbiamento ) Lasciar spazio ai feed back negativi degli altri evitando che si trasformino in battibecchi personali Copyright RSO SpA, Milano 53

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