SEPA. Vademecum Operativo SEPA Direct Debit (SDD)

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1 SEPA Vademecum Operativo SEPA Direct Debit (SDD)

2 Agenda CARATTERISTICHE SALIENTI DEI NUOVI SERVIZI - Sintesi dei nuovi servizi Sepa Direct Debit - Differenze e analogia tra SDD CORE e SDD B2B - Gestione eccezioni: R Transactions - Tutela del debitore: clausole limitative / black list / white list LA MIGRAZIONE AI NUOVI SERVIZI - Principali novità del Sepa Direct Debit (SDD) - Gli step necessari per migrare a SDD I.Adesione ai nuovi servizi: contratti SDD Core e SDD B2B II.Acquisire IBAN riferiti ai conti della propria clientela debitrice/ Acquisizione informazioni III.Adeguamento sistemi informativi dell azienda creditrice IV.Il Codice identificativo d'impresa V.Continuità delle deleghe - Cessazione dei vecchi servizi e periodo di duality OPERATIVITA BPIOL PER I NUOVI SERVIZI - Funzionalità disponibili - Esempio di schema SDD - Servizi di transcodifica su BPIOL - Causali nelle rendicontazioni (Return/ Refund / Reject / Reversal) - Istruzioni per operatività specifica RIFERIMENTI E ASSISTENZA SUI NUOVI SERVIZI - Assistenza Poste Italiane e Link Ufficiali - FAQ 2

3 CARATTERISTICHE SALIENTI DEI NUOVI SERVIZI 3

4 Sintesi dei nuovi servizi SEPA Direct Debit Servizio Descrizione e cosa cambia rispetto al RID Postale SDD Core* SDD Core Finanziario SDD Core ad importo prefissato Sostituisce il servizio tradizionale di domiciliazione pagamenti, RID Ordinario, e si applica nei confronti di qualsiasi tipologia di pagatore, sia esso consumatore, microimpresa o altro soggetto non consumatore. Questo strumento consente al cliente debitore di chiedere il rimborso di operazioni addebitate e riferite a mandati validamente sottoscritti, fino a 8 settimane dalla data di addebito, qualora l'importo risulti errato o l'addebito non sia, per qualsiasi altro motivo, corrispondente a quanto concordato con l'impresa creditrice (ad es. fattura, bolletta,..) Dal 1 febbraio 2016 i due servizi, RID Finanziario e RID ad importo prefissato saranno migrati a due nuove tipologie di SDD CORE rispettivamente SDD Finanziari e SDD ad importo prefissato. Si applicano nei confronti di qualsiasi tipologia di pagatore, sia esso consumatore, microimpresa o altro soggetto non consumatore ma a differenza dell SDD CORE non prevedono al cliente debitore di chiedere il rimborso di operazioni addebitate e riferite a mandati validamente sottoscritti, fino a 8 settimane dalla data di addebito, in coerenza con la normativa europea. Resta come per l SDD CORE e B2B la facoltà del debitore di richiedere il rimborso entro 13 mesi per le operazioni non autorizzate SDD B2B* (Business to Business) Sostituisce il servizio di domiciliazione pagamenti, RID veloce, ed è applicabile esclusivamente se il pagatore assume la qualifica di microimpresa o altro soggetto non consumatore. Questa tipologia di addebito SEPA non prevede - a differenza della versione "Core" - in nessun caso il diritto dell'impresa debitrice a chiedere il rimborso al creditore, se il mandato è stato validamente sottoscritto. Per limitare i rischi nei rapporti fra imprese, il Prestatore di Servizi di Pagamento (di seguito PSP) del debitore deve preventivamente verificare con l'impresa debitrice la validità del mandato prima di addebitare sul suo conto in occasione della prima richiesta di addebito ricevuta (*) Descrizione dettagliata nel seguito 4

5 Differenze e analogia tra SDD CORE e SDD B2B SEPA Direct Debit Core (SDD CORE) compresi Core Finanziario e Core ad importo prefissato Debitori: Consumatori e non consumatori Denominato anche «addebito diretto di base» SEPA Direct Debit B2B (SDD B2B) Debitori: Solo non consumatori (imprese incluso micro imprese, liberi professionisti ecc.) Denominato anche «addebito diretto tra imprese» (B2B = Business to Business) L addebito diretto è valido esclusivamente per pagamenti in euro all interno dell area SEPA e può valere anche per un singolo addebito Il creditore richiede alla Sua banca un codice identificativo (Creditor Identifier) uniforme, univoco e standardizzato Il creditore emette il mandato CORE Il creditore emette il mandato B2B Il creditore assicura la dematerializzazione dei dati del mandato e la conservazione del mandato stesso Il debitore sottoscrive il mandato e autorizza nel contempo il creditore a presentare addebiti diretti (consenso) Il debitore non deve informare la banca, presso la quale detiene il suo conto, di aver sottoscritto un mandato CORE La banca del debitore non è tenuta a controllare il mandato di addebito diretto Pre-notifica: il creditore informa il debitore sull addebito almeno 14 giorni di calendario prima dell incasso La data di scadenza dell addebito diretto corrisponde alla data di addebito del debitore Obbligo informativo: il debitore deve informare la banca, presso la quale detiene il suo conto, di aver sottoscritto un mandato B2B Obbligo di controllo: la banca del debitore è obbligata a verificare il mandato di addebito diretto Il creditore invia tramite la propria banca delle richieste d'incasso contenenti tutti i dati del mandato alla banca del debitore Accredito sul conto del creditore il giorno di scadenza e diritto del debitore di revocare l'operazione entro il giorno che precede la data di addebito Il debitore ha la possibilità di richiedere il rimborso dell importo addebitato nei seguenti termini: Entro 8 settimane dopo la scadenza (addebito diretto autorizzato) ad esclusione delle tipologie Core finanziario e Core ad importo prefissato Entro 13 mesi dopo la scadenza in caso di mandato mancante o revocato (addebito diretto non autorizzato) L eventuale storno da parte della banca del debitore deve essere inviato al creditore entro 5 giorni lavorativi dopo la scadenza (ad es. conto incapiente, conto bloccato ecc.) Il debitore : Non ha nessuna possibilità di richiedere il rimborso dopo l esecuzione dell addebito (scadenza) in caso di addebito diretto autorizzato Ha la possibilità di rimborso entro 13 mesi dopo la scadenza in caso di mandato mancante o revocato (addebito diretto non autorizzato) L eventuale storno da parte della banca del debitore deve essere inviato al creditore entro 2 giorni lavorativi dopo la scadenza (ad es. conto incapiente, conto bloccato ecc.) Poste Italiane può assumere il ruolo di banca assuntrice del creditore, presso cui detiene Il proprio conto Bancoposta, e/o di banca domiciliataria del debitore Viene consigliato di tenere conto degli associati profili di rischio nella scelta dello strumento di incasso che si ritiene più appropriato rispetto ai propri modelli di business 5

6 Gestione eccezioni: R Transactions Lo schema SDD prevede casistiche particolari nell ambito dell operazione di addebito, che possono intervenire prima o dopo il regolamento, dando luogo ad un trattamento ad hoc Iniziativa Momento A sistema Debitore Creditore Prima del regolamento Rifiuto (Reject) Revoca (Refusal) Richiesta di cancellazione (Revocation) Disposizione di incasso scartata prima del regolamento per ragioni tecniche rilevate dal PSP del creditore o dal PSP del debitore Richiesta presentata prima del regolamento dal debitore, il quale per qualsiasi motivo chiede al proprio PSP di non pagare la disposizione di incasso Richiesta presentata dal creditore/banca del creditore al fine di revocare la disposizione di incasso Storno (Return) Rimborso (Refund) Riaccredito (Reversal) Dopo il regolamento Disposizione di incasso scartata dal PSP del debitore nei 5 giorni (Core) o nei 2 giorni (B2B) operativi successivi al regolamento, per cause tecniche (IBAN errato, presenza di blocchi dispositivi sul conto) Richiesta presentata dal debitore entro 8 settimane dal regolamento in caso di disposizione Core autorizzata/entro 13 mesi in caso di disposizione Core o B2B non autorizzata Richiesta di rimborso disposta dal creditore a favore del soggetto debitore, nei 2 giorni operativi successivi all intervenuto regolamento, a fronte di una disposizione di errato addebito 6

7 Tutela del debitore: clausole limitative / black list / white list Tutela del debitore Il debitore può avvalersi di specifiche forme di tutela, tramite il servizio di gestione del profilo del debitore, che consente di impartire apposite istruzioni Poste Italiane mette a disposizione dei correntisti BancoPosta le seguenti funzionalità e restituirà esiti alle disposizioni di incasso in coerenza con quanto espresso dal correntista (debitore) Clausole limitative Il debitore può limitare gli addebiti diretti ad una determinata periodicità e/o ad un importo massimo White list Il debitore può autorizzare gli addebiti diretti SEPA sul proprio conto corrente a specifiche aziende creditrici Black list Il debitore può inibire tutti gli addebiti diretti SEPA sul proprio conto corrente o solo per specifiche aziende creditrici 7

8 LA MIGRAZIONE AI NUOVI SERVIZI 8

9 Principali novità del Sepa Direct Debit (SDD) Cosa cambia rispetto al RID Postale Apertura al circuito interbancario Descrizione La caratteristica fondamentale del cambiamento in Poste è la possibilità di operare sul circuito interbancario in area SEPA: I creditori potranno incassare sul proprio conto BancoPosta disposizioni domiciliate su conti di debitori aperti presso altre banche in area SEPA Il CMF (Creditor Mandate Flow) Un importante cambiamento del SDD è rappresentato dal CMF (Creditor Mandate Flow), ossia dal principio secondo il quale il creditore raccoglie e gestisce il mandato, a differenza del DMF (Debtor Mandate Flow)*. Ciò implica che: Per le nuove domiciliazioni, è necessario per il creditore raccogliere direttamente dal cliente debitore il mandato debitamente compilato secondo le indicazioni presenti sul Rulebook disponibile sui siti web ufficiali SEPA Per le vecchie domiciliazioni, la conversione degli attuali RID nei nuovi SDD sarà automatica tramite l invio di una collection SDD a valere sulle deleghe RID esistenti AOS SEDA In Italia è stato inoltre sviluppato il servizio opzionale a valore aggiunto SEDA (Sepa compliant Electronic Database Alignment). Tale servizio traspone negli schemi SEPA i servizi attualmente effettuati tramite l allineamento elettronico archivi a tutela della sicurezza e qualità delle operazioni di incasso. Poste Italiane offre sia i servizi SEDA Base che Avanzato** (*) Sinora prevalente nelle Banche e in Poste Italiane, che prevede che il mandato a pagare sia raccolto e gestito dalla banca del debitore ovvero da Poste Italiane (**) Seda Base: il mandato viene acquisito solamente dal Creditore, e può essere gestito anche presso gli Uffici Postali; Seda Avanzato: il mandato viene acquisito anche presso gli Uffici Postali 9

10 Gli step necessari per migrare a SDD Premessa Come previsto dalle disposizioni attuative emanate dalla Banca d Italia il 22 Febbraio 2013, sarà necessario che le imprese definiscano modalità o piani di azione per consentire la regolarità del processo di migrazione delle operazioni di addebito diretto da essi effettuate, ai nuovi standard tecnici previsti dalla SEPA Inoltre, è prevista la continuità legale delle deleghe/mandati oggi in essere ai fini dell'utilizzo degli addebiti SEPA. Le imprese creditrici potranno quindi effettuare disposizioni d'incasso con addebito SEPA a valere su vecchie deleghe RID senza dover procedere a una nuova raccolta dell'autorizzazione all'addebito da parte del cliente debitore. Per farlo le imprese devono rispettare i passi sotto riportati Aderire ai nuovi servizi SDD tramite la sottoscrizione dell apposito contratto Acquisire informazioni integrative : codici IBAN debitori; facoltà di storno; classificazion e clientela (consumatore/ non consumatore) Adeguare i sistemi informativi che producono con periodicità le disposizioni di addebito ai nuovi tracciati e formati delle disposizioni d'incasso SEPA Adottare un nuovo codice identificativo d'impresa (Creditor Identifier) valido a livello europeo, al posto del tradizionale codice SIA Per la continuità delle deleghe, indicare la coordinata d'azienda RID nel campo del messaggio SEPA che contiene il numero univoco del mandato SEPA (UMR) 10

11 Adesione ai nuovi servizi: contratti SDD Core e SDD B2B Modalità di adesione Per aderire ai nuovi servizi SDD è necessario sottoscrivere apposito contratto STEP 1 I servizi di incasso SDD Core e SDD B2B hanno ciascuno un contratto dedicato, è possibile aderire a entrambi o singolarmente solo a uno dei servizi SDD Core SDD B2B Contratto SDD CORE Contratto SDD B2B 11

12 I nuovi servizi SDD Core finanziario e Core ad importo prefissato Modalità di adesione STEP 1 Per avvalersi dei servizi dei servizi SDD Core finanziario e Core ad importo prefissato è necessario aderire al servizio SDD Core sottoscrivendo apposito contratto e rilasciare una specifica «lettera di manleva» affinchè Poste possa procedere al censimento dei codici CID dedicati all interno della tabella anagrafica CRI000, censimento possibile solo per beneficiari non aderenti a SEDA (censimento a cura del solo PSP di Allineamento). SDD Core Finanziario SDD Core ad importo prefissato I beneficiari che intendono avvalersi del servizio SDD Core finanziario dovranno utilizzare uno o più CID nel rispetto delle seguenti regole convenzionali: - il Codice paese (posizione 1 e 2 ) deve essere obbligatoriamente valorizzata con «IT» o «SM»; - La componente relativa al Business Code (posizione 5-7), deve essere obbligatoriamente valorizzata con la lettera «H»; - Gli ulteriori campi del Business Code potranno essere liberamente valorizzati dal beneficiario. I beneficiari che intendono avvalersi del servizio SDD Core ad importo prefissato dovranno utilizzare uno o più CID nel rispetto delle seguenti regole convenzionali: - il Codice paese (posizione 1 e 2 ) deve essere obbligatoriamente valorizzata con «IT» o «SM»; - La componente relativa al Business Code (posizione 5-7), deve essere obbligatoriamente valorizzata con la lettera «Y» - Gli ulteriori campi del Business Code potranno essere liberamente valorizzati dal beneficiario. 12

13 Acquisire IBAN riferiti ai conti della propria clientela debitrice Premessa STEP 2 Per poter utilizzare il nuovo servizio di addebito SEPA ogni impresa creditrice deve possedere le informazioni obbligatorie previste dai mandati SEPA e relative alle deleghe RID a suo tempo sottoscritte dai propri clienti Fra queste la più importante è il codice IBAN del conto (International Bank Account Number) sul quale sono addebitate le disposizioni d'incasso RID (in aggiunta alla facoltà di storno e alla classificazione pagatore consumatore/non consumatore) Come recuperare i dati? Richiederli direttamente ai propri clienti debitori (ad esempio, nel caso in cui intrattenga rapporti commerciali con un numero ridotto di soggetti) Chiedere un aggiornamento direttamente al proprio PSP, avvalendosi della nuova funzionalità Inquiry AEA di richiesta informazioni deleghe per migrazione a SDD (causale 91211) Altre funzioni della funzionalità Inquiry AEA La classificazione del conto di addebito (consumatore, microimpresa o non consumatore). Tale informazione assume particolare rilevanza per il creditore, in quanto consente allo stesso di valutare quale delle due tipologie di SDD risulti più adatta alla propria attività commerciale (Core/B2B) L attuale facoltà di storno, che è stata soggetta a modifiche in occasione della migrazione verso i nuovi schemi SEPA* Come fare un Inquiry AEA in Poste Italiane? L'impresa invia tramite BPIOL un messaggio elettronico a Poste Italiane indicando le coordinate d'azienda RID usate normalmente per gli addebiti RID Poste Italiane riceve la richiesta, verifica i dati e provvede a rispondere con le informazioni legate al conto di addebito oppure un messaggio di mancato allineamento con relativa motivazione L'impresa provvede ad aggiornare i propri archivi con le informazioni ricevute o, in caso di risposta di mancato allineamento, contatta il proprio cliente per acquisire direttamente le informazioni (*) L informazione sulla facoltà di storno è rilevante anche ai fini della comunicazione informativa che il creditore è tenuto a fornire al debitore 13

14 Adeguamento sistemi informativi dell azienda creditrice (1/2) STEP 3 Premessa Per adeguare i sistemi informativi che producono periodicamente le disposizioni di addebito ai nuovi tracciati delle disposizioni d'incasso SEPA, è necessario per il creditore valutare e gestire tutti gli impatti derivanti dall'adozione dei nuovi addebiti SEPA sui sistemi di commercializzazione, fatturazione, amministrazione e gestione della tesoreria. Più in particolare, saranno necessari i seguenti passi: Integrare il DB domiciliazioni RID Integrare i database contenenti le informazioni delle domiciliazioni RID con i campi contenenti le informazioni del mandato SEPA precedentemente raccolte con l Inquiry AEA (causale 91211) Adeguare sistemi AEA Adeguare i sistemi che gestiscono l AEA alle specifiche del nuovo servizio di allineamento SEDA qualora il creditore aderisca al servizio Produrre messaggi XML Produrre tutti i messaggi per le banche, sia nelle fasi di allineamento che in quelle d'incasso, secondo i tracciati SDD e SEDA, basati sullo standard ISO XML obbligatorio dal 1 Febbraio Poste Italiane per lo scambio dei flussi SDD adotta lo standard CBI XML Valutare impatti sui sistemi Valutare gli impatti e gli adeguamenti necessari agli eventuali sistemi e canali utilizzati per la raccolta dei mandati ed ai sistemi di gestione della relazione con i clienti 14

15 Adeguamento sistemi informativi dell azienda creditrice (2/2) STEP 3 Adeguamento dei tracciati di presentazione La principale novità legata all introduzione dei nuovi strumenti SEPA è l adozione a livello europeo del formato di memorizzazione dei dati XML che, a partire dal 1 Febbraio 2016, dovrà essere adottato obbligatoriamente anche nella tratta Impresa creditrice Poste Italiane Info Codice CUC Nei nuovi standard è obbligatorio l inserimento del CUC (Codice Univoco CBI) quale codice assegnato dal Consorzio CBI, che consente l identificazione univoca delle Aziende facenti parte della Comunità CBI Per le Aziende che non operano all interno del CBI (profilo Monobanca) il codice CUC verrà assegnato da Poste Italiane e sarà così composto: SIA99999 dove «99999» coincide con l attuale codice SIA dell azienda 15

16 Il Codice identificativo d'impresa (1/3) STEP 4 Cosa cambia? In Italia Con l SDD non viene più utilizzato il Codice azienda SIA attualmente impiegato nel RID per identificare in modo univoco un'impresa che utilizza le procedure d'incasso RID Al suo posto viene adoperato un codice costruito in modo molto simile all'iban, che permette al cliente ed alla sua banca di identificare, senza possibilità di errore, una singola impresa non solo in Italia, ma in tutta l area SEPA: si tratta del Codice identificativo dell'impresa o "Creditor Identifier" Per l Italia, l'elemento qualificante del Creditor Identifier è il Codice Fiscale/Partita IVA (cfr box nella slide successiva per la struttura del codice) Perché è importante? È importante perché, associato al numero del mandato (UMR), individua univocamente un mandato SEPA e dunque è una delle informazioni che gli istituti di credito potranno registrare nei propri archivi ed utilizzare per effettuare controlli sulle richieste d'incasso SEPA Inoltre, per dare al creditore la possibilità di presentare richieste di incasso alla propria banca assuntrice differenziate per soggetto presentatore (ad es. per conto di società del Gruppo o diverse Business Unit), il Creditor Identifier viene arricchito di un ulteriore attributo, denominato Business Code. Ogni azienda creditrice potrà a suo piacimento presentare richieste di incasso con uno o più Business Code, in base alle proprie esigenze Il Business Code Il Business Code adottato eventualmente dall'impresa non è considerato per il calcolo del check digit I beneficiari che intendono avvalersi del servizio SDD Core finanziario dovranno utilizzare uno o più CID nel rispetto delle seguenti regole convenzionali: - il Codice paese (posizione 1 e 2 ) deve essere obbligatoriamente valorizzata con «IT» o «SM»; - la componente relativa al Business Code (posizione 5-7), deve essere obbligatoriamente valorizzata con la lettera «H»; - gli ulteriori campi del Business Code potranno essere liberamente valorizzati dal beneficiario 16

17 Il Codice identificativo d'impresa (2/3) STEP 4 Composizione Creditor Identifier L'univocità del mandato in ambito SEPA viene determinata dalla combinazione di numero del mandato (UMR) e del Creditor Identifier, al netto dei caratteri del Business Code In altre parole, le imprese dovranno avere cura di non assegnare lo stesso numero del mandato a parità di Codice Fiscale/Partita IVA e indipendentemente dall'eventuale utilizzo del Business Code nel Creditor Identifier Relativamente al campo Codice Fiscale/Partita IVA dell impresa (8-23) devono essere inseriti zeri a riempimento sulla sinistra del codice per mantenere la lunghezza a 16 caratteri Per l'italia il Creditor Identifier è composto da una stringa alfanumerica formata da 23 caratteri Schema Creditor Identifier I T 4 4 Z Z Z Paese Business Code Codice Fiscale / Patita IVA Caratteri di controllo 17

18 Il Codice identificativo d'impresa (3/3) STEP 4 Dove richiedere un CID? Se l azienda non ha già disponibile un codice identificativo d impresa può farne richiesta direttamente a Poste Italiane Come richiedere un CID? Il CID si richiede attraverso il modulo di adesione al servizio SDD Core / B2B sottoscritto presso l Ufficio Postale o tramite il commerciale di riferimento Il CID verrà comunicato al cliente insieme all esito della richiesta di adesione al servizio SDD Core / B2B con un apposita comunicazione dell Ufficio Postale o tramite il commerciale di riferimento 18

19 Continuità delle deleghe (1/2) STEP 5 Conversione delle deleghe RID in mandati SEPA Per rendere più facile il passaggio al SDD, la normativa prevede che sia possibile la conversione in automatico delle vecchie deleghe RID nel nuovo sistema di incasso europeo, senza la necessità di ottenere un nuovo mandato firmato dalla propria clientela (principio di continuità delle deleghe) La banca del debitore, ricevuta il primo SDD, grazie all indicazione della coordinata d azienda tradizionale RID, riconoscerà che la disposizione si riferisce ad una vecchia autorizzazione, effettuando la migrazione verso il nuovo mandato di addebito SEPA Numero univoco delega (UMR) Caratteri ammessi dal nuovo standard È sufficiente continuare ad indicare l attuale numero univoco della delega in fase di presentazione degli addebiti presso la propria banca assuntrice. Ricordiamo che tale codice è formato da 22 caratteri: 1-5 Codice SIA del creditore (codice alfanumerico) 6 Tipo codice individuale 7-22 Codice individuale Il nuovo standard previsto dall Unione Europea prevede l utilizzo solamente dei seguenti caratteri: - Lettere dell alfabeto latino maiuscole (A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z) o minuscole (a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z) - Cifre arabe ( ) - Altri caratteri (/ -? : ( )., ' +) - Spazio Qualora l impresa abbia all interno delle proprie codifiche e anagrafiche caratteri di diversa natura, dovrà modificare la propria codifica interna prima di migrare verso gli schemi SEPA, in modo da evitare scarti in fase di invio all incasso verso altre controparti bancarie Si precisa che caratteri diversi da quelli indicati (ad esempio, l asterisco) sono tassativamente non ammessi nei codici individuali dei debitori, in quanto la loro presenza comporta necessariamente lo scarto del flusso. Qualora siano invece presenti tra i dati anagrafici (ad esempio, nell indirizzo) vengono sostituiti automaticamente da uno Spazio ma non causano lo scarto del flusso 19

20 Continuità delle deleghe (2/2) STEP 5 Altri campi obbligatori Oltre al numero univoco del mandato sono obbligatori i seguenti campi identificativi del SDD: Il tipo sequenza incasso. Secondo le previsioni normative, l impresa deve indicare se si tratta della prima disposizione di addebito a valere su un mandato (FRST per first ) di una delle successive (RCUR per recurrent ) o dell ultima (FNAL per final ). È possibile, inoltre, segnalare gli addebiti occasionali (OOFF per One-Off ) La ragione sociale dell impresa creditrice Il Creditor identifier dell impresa Il nome/ragione sociale del cliente debitore L IBAN del conto corrente di addebito La data di sottoscrizione del mandato 20

21 Cessazione dei vecchi servizi Termine per la raccolta di nuove deleghe RID Il termine per la raccolta di nuove deleghe RID all Ufficio Postale è stato il 1 febbraio 2014 Mentre per le deleghe RID a importo prefissato sarà il 1 febbraio 2016 Termine AEA da BPIOL Il termine dell Allineamento elettronico archivi per la raccolta delle nuove deleghe RID effettuate dal creditore è stato il 1 febbraio 2014, per le deleghe RID a importo prefissato invece sarà il 1 febbraio 2016 Migrazione SDD La conclusione con esito positivo del processo di conversione da delega RID a mandato SEPA che si realizza con l invio di una richiesta di incasso SDD, comporta l impossibilità di inviare successivamente una disposizione RID a valere della delega convertita (processo di migrazione irreversibile) 21

22 OPERATIVITA BPIOL PER I NUOVI SERVIZI 22

23 Funzionalità disponibili su BPIOL dal 1 febbraio 2016 Le principali funzionalità che BPIOL mette a disposizione sono: SDD tracciato XML DATA ENTRY Incassi Sepa Direct Debit Incassi SDD XML SDD XML Core SDD XML B2B IMPORTAZIONE FILE Incassi Importazioni Importa flusso CBI SDD tracciato CBI (non XML) In coerenza con l obbligo di utilizzo del formato XML, non sarà più possibile importare flussi dispositivi in formato CBI arricchito. Sarà possibile utilizzare la funzione di Importazione e conversione in formato XML disponibile all interno della voce di menù IMPORTA FLUSSI CBI. IMPORTAZIONE FILE Incassi Importazioni Importa flussi CBI Visualizzazione rendicontazione incassi SDD XML Servizi informativi Rendicontazione incassi Esiti Portafoglio Incassi SDD XML Esportazione esiti incassi SDD XML Funzione generali Esporta esiti incassi Esiti Portafoglio Incassi SDD XML 23

24 Caricamento flussi di incasso SDD: Data Entry (1/3) Per disporre un flusso di incasso SDD tramite la funzione di Data Entry è necessario seguire i seguenti passi: 1. Dal menu «INCASSI» cliccare sulla voce «SEPA Direct Debit» 2. Selezionare la voce «Incasso SDD XML» 24

25 Caricamento flussi di incasso SDD: Data Entry (2/3) 3. Cliccare su «Disposizione» per inserire una nuova disposizione 25

26 Caricamento flussi di incasso SDD: Data Entry (3/3) 4. Inserire i dati della disposizione e proseguire secondo l operatività standard per la gestione del flusso, l autorizzazione e la spedizione 26

27 Caricamento flussi di incasso SDD: Importazione File (1/2) Per caricare un flusso di incasso SDD tramite la funzione di Importazione File è necessario seguire i seguenti passi: 1. Dal menu «INCASSI» cliccare sulla voce «Importazioni» 2. Selezionare la voce «Importa flussi CBI» per importare sia flussi in tracciato XML 27

28 Caricamento flussi di incasso SDD: Importazione File (2/2) 3. Scegliere l azienda, il file da importare, il tracciato e il tipo di file e cliccare su «Importa» 4. Cliccando sul tasto «Importa e converti SDD/SEDA» sarà possibile convertire i flussi contenenti disposizioni di incasso formattata secondo gli standard tecnici CBI-Arricchito, nel formato XML previsto per gli SDD, senza la necessità per il cliente di apportare alcuna modifica ai tracciati che ha sino ad oggi utilizzato. La conversione nel tracciato XML viene eseguita in tempo reale; i flussi di esito saranno forniti da Poste in formato XML. 4.1 Tramite il pulsante Sfoglia, l azienda identifica il file da importare, indicandone la tipologia di tracciato il tipo di file, il formato e cliccando sul tasto e avvia l importazione. 4.2 Il sistema una volta completato l upload del file, creerà una distinta con la seguente codifica: CO-IR-ttttn che raggruppa le disposizioni importate dove: «tttt» indica l orario dell operazione di importazione e «n» un progressivo univoco. 4.3 Per visualizzare le disposizioni importate si accede alla voce di menù «Incassi SDD XML» selezionando la voce «Memorizzate» per visualizzare e modificare le disposizioni oppure la voce «Flusso» per firmare ed autorizzare il flusso. 4.4 Attraverso a funzione Servizi Informativi sotto la voce «Rendicontazione incassi», è possibile visualizzare gli esiti restituiti da BancoPosta sulle disposizioni di incasso disposte in formato XML. * L importazione di flussi di allineamento SEDA è usufruibile nel solo caso in cui PosteItaliane sia Banca Proponente e solo a valere su altra Banca di Allineamento censita con profilo CBI Passivo 28

29 Visualizzazione degli esiti relativi agli incassi SDD presentati su BPIOL Per visualizzare gli esiti relativi agli incassi SDD è necessario seguire i seguenti passi: 1. Dal menu «SERVIZI INFORMATIVI» cliccare sulla voce «Rendicontazioni Incassi» 2. Sotto «Esiti portafoglio», selezionare la voce «Incassi SDD XML» 29

30 Esportazione esiti incassi SDD da BPIOL Per esportare gli esiti relativi agli incassi SDD è necessario seguire i seguenti passi: 1. Dal menu «FUNZIONI GENERALI» cliccare sulla voce «Esporta esiti incassi» 2. Sotto «Esiti portafoglio», selezionare la voce «Incassi SDD XML» 30

31 Esempio di schema SDD Le specifiche di dettaglio relative ai formati XML e CBI arricchito sono disponibili sul sito (post log-in, registrazione non a pagamento) Schema generale 31

32 Servizi di conversione su BPIOL Ruolo di Poste Italiane Poste Italiane mette a disposizione delle aziende servizi di conversione dei tracciati dal formato CBI arricchito a quello XML previsto dalla SEPA Ruolo delle imprese Le imprese a partire dal 1 febbraio 2016 dovranno utilizzare il formato ISO XML 32

33 Causali nelle rendicontazioni: Return Codice ISO Nome ISO Motivo SEPA come specificato nel Rulebook AC01 IncorrectAccountNumber Identificativo del conto non corretto (i.e IBAN non valido) AC04 ClosedAccountNumber Conto chiuso AC06 BlockedAccount Conto bloccato Conto bloccato per addebito dal debitore AG01 TransactionForbidden Addebito proibito sul conto per motivo normativo AG02 InvalidBankOperationCode Codice dell operazione/ della transazione non corretto, formato del file non valido AM04 InsufficientFunds Fondi insufficienti AM05 Duplication Collection duplicata BE05 UnrecognisedInitiatingParty Identificativo del creditore non corretto FF05 InvalidLocalInstrumentCode Tipo di addebito non corretto MD01 NoMandate Mandato non valido MD07 EndCustomerDeceased Debitore deceduto MS02 NotSpecifiedReasonCustomerGenerated Rifiutato dal debitore MS03 NotSpecifiedReasonAgentGenerated Motivo non specificato RC01 BankIdentifierIncorrect Identificativo bancario non corretto (i.e BIC non valido) RR01 MissingDebtorAccountOrIdentification Motivo normativo RR02 Missing MissingDebtorNameOrAddress Motivo normativo RR03 MissingCreditorNameOrAddress Motivo normativo RR04 RegulatoryReason Motivo normativo SL01 DueToSpecificServiceOfferedByDebtor Agent Servizio specifico offerto dalla banca del debitore DNOR Debtor bank is not registered La banca del debitore non è registrata con questo BIC nel CSM CNOR Creditor bank is not registered La banca del creditore non è registrata con questo BIC nel CSM 33

34 Causali nelle rendicontazioni: Refund Codice ISO Nome ISO Motivo SEPA come specificato nel Rulebook MD01 NoMandate Transazione non autorizzata MD06 RefundRequestByEndCustomer Transazione autorizzata contesa 34

35 Causali nelle rendicontazioni: Reject (1/2) Codice ISO Nome ISO Motivo SEPA come specificato nel Rulebook AC01 IncorrectAccountNumber Identificativo del conto non corretto (i.e IBAN non valido) AC04 ClosedAccountNumber Conto chiuso AC06 BlockedAccount Conto bloccato Conto bloccato per addebito dal debitore AG01 TransactionForbidden Addebito proibito sul conto per motivo normativo AG02 InvalidBankOperationCode Codice dell operazione/ della transazione non corretto, formato del file non valido AM04 InsufficientFunds Fondi insufficienti AM05 Duplication Collection duplicata BE05 UnrecognisedInitiatingParty Identificativo del creditore non corretto FF01 InvalidFileFormat Codice dell operazione/ della transazione non corretto, formato del file non valido FF05 InvalidLocalInstrumentCode Tipo di addebito non corretto MD01 NoMandate Mandato non valido MD02 MissingMandatoryInfomationInMandate Dati del mandato mancanti o incorretti MD07 EndCustomerDeceased Debitore deceduto MS02 NotSpecifiedReasonCustomerGenerated Rifiutato dal debitore MS03 NotSpecifiedReasonAgentGenerated Motivo non specificato RC01 BankIdentifierIncorrect Identificativo bancario non corretto (i.e BIC non valido) RR01 MissingDebtorAccountOrIdentification Motivo normativo RR02 MissingDebtorNameOrAddress Motivo normativo RR03 MissingCreditorNameOrAddress Motivo normativo RR04 RegulatoryReason Motivo normativo 35

36 Causali nelle rendicontazioni: Reject (2/2) Codice ISO Nome ISO Motivo SEPA come specificato nel Rulebook SL01 Agent Servizio specifico offerto dalla banca del debitore DNOR Debtor bank is not registered La banca del debitore non è registrata con questo BIC nel CSM CNOR Creditor bank is not registered La banca del creditore non è registrata con questo BIC nel CSM 36

37 Causali nelle rendicontazioni: Reversal Codice ISO Nome ISO Motivo SEPA come specificato nel Rulebook AM05 Duplication Collection duplicata MS02 NotSpecifiedReasonCustomerGenerated Motivo non specificato MS03 NotSpecifiedReasonAgentGenerated Motivo non specificato 37

38 Istruzioni per operatività specifica Richiamo ante regolamento (Revocation) La revocation si richiede a livello di flusso con una causale ad hoc tramite i canali BPIOL o H2H Verrà comunicato un esito solo nel caso in cui la revocation sia stata rifiutata Riaccredito (Reversal) La reversal si richiede a livello di flusso con una causale ad hoc tramite i canali BPIOL o H2H Verrà comunicato l esito attraverso l estratto conto Invio singola disposizione non ricorrente L invio di una singola disposizione si può effettuare attraverso il nuovo tipo record 17 (coordinate del debitore) valorizzando il tipo sequenza incasso come OOFF (one-off) Richiesta di proroga scadenza La proroga di scadenza si richiede inviando un a domiciliazioni@posteitaliane.it che risponderà relativamente all esito Richiesta copia del mandato Il cliente comunica l esigenza di una copia di mandato SDD Core/B2B direttamente presso l Ufficio Postale o tramite il commerciale di riferimento La copia verrà restituita al cliente direttamente dall Ufficio Postale o dal commerciale di riferimento secondo il canale di richiesta 38

39 RIFERIMENTI E ASSISTENZA SUI NUOVI SERVIZI 39

40 Assistenza Poste Italiane e Link Ufficiali Assistenza Poste Italiane Account Internet Numero Gratuito Lettera Contattare direttamente il commerciale di riferimento (dalle ore 8.00 alle dal lunedì al sabato) Casella Postale 160, Roma (RM) Link ufficiali Tutte le norme e le regole relative ai servizi previsti dalla SEPA sono pubblicate sui Rulebook, disponibili sul sito Tutte le informazioni generali su SEPA sono disponibili sul sito Consorzio CBI 40

41 FAQ (1/2) Qual è l end-date prevista per la fornitura del nuovo servizio SDD? Sono previste deroghe? Poste Italiane potrà continuare a ricevere mandati? I bollettini postali saranno soggetti a migrazione? Sono previste altre eccezioni? Da chi può essere attivato il SEPA Direct Debit? Quali sono le tempistiche entro le quali il creditore è tenuto ad informare il debitore relativamente alla disposizione di incasso? L end-date è il 1 Febbraio La migrazione dei servizi RID finanziario e RID a importo fisso, ed in generale i cd prodotti di nicchia, è il 1 Febbraio 2016 Solo in alcuni casi. Lo schema SDD prevede la conservazione dei mandati in capo al beneficiario. Il debitore dovrà sottoscrivere il proprio mandato direttamente presso il creditore, che provvederà ad archiviarlo elettronicamente. Solo nel caso in cui il creditore aderisca al servizio aggiuntivo SEDA avanzato il mandato potrà essere raccolto direttamente da Poste Italiane I bollettini di conto corrente postale (come i bancari) non rientrano esplicitamente nella normativa SEPA Il SEPA Direct Debit viene attivato esclusivamente dal creditore in virtù di un mandato ricevuto dal debitore Almeno 14 giorni di calendario prima della data di scadenza, salvo diversi accordi fra le parti, il creditore è tenuto ad informare il debitore dell importo e della data di scadenza relativi alla disposizione di incasso (prenotifica) Da chi deve essere conservato il mandato? Una volta firmato deve essere archiviato dal creditore fino ad almeno 14 mesi dall ultimo incasso effettuato. Il creditore è responsabile della custodia del mandato come pure delle modifiche e/o della cancellazione. Il mandato viene inviato dal creditore a Poste Italiane in occasione della prima collection 41

42 FAQ (2/2) Il pagatore potrà sempre modificare un mandato o chiederne la revoca/cancellazione? Indipendentemente dall adesione al modulo base o al modulo avanzato da parte dell azienda creditrice, il pagatore potrà comunque modificare presso la propria banca i dati a un mandato in essere, o richiederne la revoca/cancellazione Un azienda creditrice può decidere in qualsiasi momento di eliminare dalla gestione SEDA tutti i mandati afferenti ad uno specifico Sì, e la stessa azienda creditrice può decidere in qualsiasi momento di reinserire uno specifico Prestatore di Servizi di Pagamento nella gestione SEDA 42

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