Progetto RAID Rete per l Affiancamento alle Imprese in Difficoltà
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- Alfonsina Graziano
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1 S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO CONVEGNO: DIAGNOSI E SOLUZIONI PER LA CONTINUITÀ D IMPRESA Progetto RAID Rete per l Affiancamento alle Imprese in Difficoltà CINO RIPANI Responsabile Progetto RAID Regione Lombardia 20 Luglio Sala Falck Fondazione Ambrosianeum Via delle Ore, 3 Milano
2 S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO R A I D Cos è A cosa e chi serve Come funziona
3 Cos è RAID La Rete per l Affiancamento alle Imprese in Difficoltà è un nuovo servizio istituito da Regione Lombardia volto a: individuare tempestivamente i segnali di difficoltà aziendale creando le condizioni per poter intervenire prima che la crisi divenga irreversibile; sostenere e accompagnare gli imprenditori con un azione di informazione e formazione in merito alle modalità più opportune per la gestione delle situazioni di difficoltà; garantire la piena responsabilizzazione delle imprese che accedano ai servizi, operando con un ruolo di coordinamento e affiancamento istituzionale; coinvolgere tutti gli attori implicati nella situazione di difficoltà per assicurare una corretta informazione e stimolare la corresponsabilità nelle azioni di rilancio nel pieno rispetto del ruolo di ciascuno. RAID si ispira ai principi di Trasparenza, Neutralità e Riservatezza. 3
4 A chi è rivolto e a cosa serve RAID RAID si rivolge alle Piccole e Medie Imprese lombarde (con più di 100 addetti) che attraversano una fase di difficoltà temporanea e reversibile e che abbiano predisposto un piano di rilancio aziendale. RAID supporta l imprenditore ed i suoi consulenti: nel verificare che la situazione di difficoltà in cui versa l impresa sia effettivamente temporanea e reversibile; nel verificare la solidità dei presupposti, delle ipotesi e delle azioni descritte nel piano di rilancio realizzato dall impresa; nel facilitare l interlocuzione tra l impresa e gli attori istituzionali e privati necessari alla realizzazione del piano (ceto bancario, INPS, Agenzia delle Entrate, Enti locali, Ordini Professionali, Sindacati ). 4
5 Come funziona RAID Fasi attraverso cui opera RAID: Attivazione contatto da parte dell impresa ); Risposta (entro 48 ore) e pianificazione di primo incontro conoscitivo; Incontro informale e riservato per comprendere situazione ed esigenze dell impresa cui potrebbe seguire l adesione formale a RAID attraverso la sottoscrizione di un apposito Atto unilaterale; Fase istruttoria attraverso la quale si approfondiscono i contenuti del piano di rilancio al fine di verificarne la fondatezza, logicità e completezza e comprendere quale percorso sia più corrispondente (i.e. piano attestato di risanamento ex art. 67, accordo di ristrutturazione del debito ex art. 182 bis ) Fase di attivazione della rete: interlocuzione con gli attori istituzionali e privati per facilitare il dialogo con l imprenditore (e i suoi advisor) al fine di trovare soluzioni utili ed efficaci per tutti gli attori coinvolti nonché dare seguito al piano di rilancio predisposto dall impresa; Conclusione del rapporto di collaborazione con l approvazione (o meno) del piano (omologa o attestazione). 5
6 S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Business Plan di aziende in difficoltà: esperienze di criticità
7 I passaggi critici del BP per le aziende in crisi Se il business plan è una proiezione economicofinanziaria dell azienda, nel caso delle situazioni di difficoltà osservate, alcuni aspetti hanno assunto un importanza particolare: La diagnosi è necessaria per sostanziare la terapia La discontinuità è necessaria e va documentata Le proiezioni economiche sono a valle della strategia Le proiezioni finanziarie sono necessarie 7
8 Diagnosi & Terapia Se l oggetto del piano è un azienda in difficoltà, il punto di partenza irrinunciabile sarà un analisi dei dati storici che: Evidenzi le cause della crisi coerentemente con le linee del piano di risanamento Evidenzi chiaramente la correlazione tra i problemi economici con quelli finanziari Non si limiti a identificare cause della crisi unicamente esogene Faccia riferimento al settore di appartenenza 8
9 La discontinuità Se rappresentassimo su di un grafico l andamento storico e prospettico vedremmo una hockey stick. Dunque: Deve risultare con chiarezza quali fattori non erano presenti in passato ma lo saranno in futuro o quali agivano in passato e non ci saranno in futuro Facendo i conti col mondo delle PMI che nella maggior parte dei casi non consente di agire sul maggior fattore di cambiamento: il capitale umano 9
10 Strategia e risultati economici Un piano industriale di ristrutturazione fatto di soli numeri è inutile perché ingiudicabile. Così come per i risultati storici, anche in prospettiva: I risultati economici saranno più o meno confortanti se le assumption sottostanti saranno più o meno sostenibili I miglioramenti economici saranno dunque il frutto dei miglioramenti della posizione competitiva ovverosia dell efficacia della nuova strategia commerciale, produttiva, finanziaria ecc. 10
11 Le proiezioni finanziarie La crisi tipicamente viene a galla nella forma di un problema finanziario. Il piano industriale dovrà dunque, in chiusura: Dare conto del ritrovato equilibrio finanziario grazie alla generazione di cassa operativa Documentare una capacità di generare flussi di cassa coerente con gli impegni finanziari presi con il complesso degli stakeholder (ceto bancario in primis) per gli esercizi a venire. 11
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