Capitolo 7 NATURA ED ESPERIENZA SOCIALE NELLO SVILUPPO MORALE DELL INFANZIA
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- Maria Teresa Castellani
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1 Capitolo 7 NATURA ED ESPERIENZA SOCIALE NELLO SVILUPPO MORALE DELL INFANZIA
2 Una ecologia necessaria Dimensioni intrapersonale, interpersonale (fattori individuali), socioculturale devianze Filosofia (Locke, Hume, Kant): le origini del pensiero e del comportamento morale Come si costruiscono le basi della coscienza morale e il ruolo delle «emozioni morali» Corrente neo-psicanalitica: l emergere di un Sé morale già nella prima infanzia I processi di interiorizzazione delle norme: Aspetti socio-cognitivi come devono essere i messaggi e i processi di interazione Aspetti affettivo-relazionali
3 Piaget Da una morale eteronomia: coercizione le regole valgono per l autorità di chi le impone A Morale autonoma: - rispetto reciproco e cooperazione - Valutazioni delle azioni tengono conto del contesto e dei motivi - Si tiene conto delle conseguenze
4 Piaget Costruzione di una teoria genetica della competenza nel ragionamento morale e sviluppo di concetti morali (i.e. giustizia) Presa di coscienza dell attività morale a cui segue l azione: ricostruzione delle nozioni già acquisite sulla base delle nuove capacità cognitive morali
5 Kohlberg 3 livelli di moralità: Pre-convenzionale (scuola primaria): vantaggi / punizioni oppure soddisfacimento di bisogni Convenzionale (adolescenti): rispetto delle norme socialmente condivise prima dal proprio gruppo poi necessarie per il mantenimento dell ordine sociale Post-convenzionale (adulti): principi etici derivanti da un «contratto» sociale per i quali si risponde con la propria coscienza
6 Kohlberg Confrontando diverse culture: Alcune sequenze simili Spesso mescolanza di forme di ragionamento di diversi stadi Forma più alta solo in alcune culture occidentali e in relazione all istruzione e alle condizioni di urbanizzazione Culture diversamente caratterizzate da responsabilità collettiva o solidarietà
7 Il dilemma di Heinz
8 Una differenza culturale: La distinzione tra principi morali e norme convenzionali Principi morali: salvaguardia del diritto e del benessere Norme convenzionali: come ci si comporta, per esempio: come si mangia, come ci si veste I bambini occidentali comprendono la differenza già a 34 mesi India: norme convenzionali fanno parte della sfera morale (una delle ragioni dello scontro di civiltà) Moralità maschile e femminile (morality of care)
9 Internalizzazione Come i genitori propongono le norme e gestiscono le trasgressioni Modello di Grusec e Goodnow (1994): Mescolanza tra: Rivendicazione di potere (power assertion) Ragionamento grado con cui i genitori cercano di adattarsi agli schemi cognitivi del bambino Specificità del bambino (compliance) Strategie di persuasione e di argomentazione adattate al bambino Tener conto della natura della trasgressione Flessibilità anche in rapporto alle modalità di sanzione
10 Modello di Grusec e Goodnow (1994) Punizione più accettabile per le trasgressioni morali Internalizzazione maggiore se l intervento dell adulto tiene conto della situazione i bambini sanno giudicare tale comportamento già in età precoce I bambini sanno distinguere: Trasgressioni a norme morali sociali (rubare o mentire) ragionamento basato su regole interiorizzate su giusto o sbagliato Mancanza di concern: non aiutare ragionamento basato su disposizione verso l altro
11 Modello di Grusec e Goodnow (1994) Processi comunicativi intra-famigliari accordo transgenerazionale sui valori influenzato da due condizioni: 1. Percezione del messaggio come appropriato: contenuto, strutture implicative, percezione delle intenzioni del genitore. Dipende da: Ottenere l attenzione del bambino Chiarezza e consistenza del messaggio Adeguatezza comprensibilità e rilevanza
12 Modello di Grusec e Goodnow (1994) 2. Accettazione o rifiuto di tale messaggio: a. calore della relazione b. motivazione ad accettare il messaggio: processi empatici, identificazione con il genitore, disponibilità del genitore a tener conto dei desideri del bambino, accordo reciproco, minima minaccia all autonomia del bambino c. Senso di auto-generazione delle norme
13 Modello di Grusec e Goodnow (1994) Rischi dei metodi persuasivi volti ad ottenere obbedienza: Non si sviluppano processi di negoziazione Più difficile promuovere valori auto-generati Se si raggiunge un accordo reciproco internalizzazioni a più lungo termine Disaccordo desiderabile se sviluppa capacità di negoziare e riflessione dialettica
14 Melanie Killen (1994) 3-5 anni: sanno discutere e valutare l adeguatezza dell intervento di insegnanti basato sul rapporto tra: Natura della trasgressione Conseguenze per gli altri
15 In Italia (Donsì & Albarano, 1994) Bambini di scuola materna e primaria provenienti da culture più «tradizionali»: Ragionamenti morali più complessi Maggiore appello a principi di ordine generale
16 Walker & Taylor (1991) Ricerca longitudinale Il livello di ragionamento morale raggiunto dipende dalla disponibilità e competenza dei genitori nel discutere temi rilevanti ai fini etici Ruolo del pensiero narrativo: riflettere sulle emozioni, desideri, conflitti, intenzioni e conseguenze dei comportamenti -> philosophy for children (Matthew Lipman)
17 Il rispetto Piaget: Prima dei confronti dei genitori (affetto e timore) poi nei confronti di altri adulti Risultante dell esperienza relazionale + condizione per l internalizzazione di norme e proibizioni in virtù del rispetto verso le persone che le emanano Reciprocità: timore di perdere il rispetto reciproco accordo reciproco Per il bambino l adulto è simile ma lo oltrepassa Rischio del «ritiro dell affetto»
18 I fattori temperamentali Kochanska et al. 1994: due componenti temperamentali influiscono sulla coscienza morale: 1. Propensione al disagio affettivo: arousal, paura, sensi di colpa, ansia 2. Capacità di resistere ad un impulso proibito, auto-contenimento Reazioni emotive visibili osservando una trasgressione: - Inizialmente incerti - Dopo i 2 anni: maggiore differenziazione e stabilità. Avversione nei confronti delle trasgressioni internalizzazione delle regole - Dopo i 3 anni: anche reazioni riparatorie, aiuto e consolazione Sé morale Dipendono da: - Affetti condivisi - Sintonia affettivo-emotiva con la madre (attunement) - Qualità dell attaccamento Dipende da: Grado di arousal del bambino
19 Basi biologiche Fabes, Eisenberg e Eisenbud (1993): due tipi di reazioni di fronte a difficoltà altrui (bambini 6-10 anni): Disagio emozionale (personal distress): ansia ed evitamento Empatia (risposta emotiva congruente con lo stato emotivo altrui) e simpatia (dispiacere e preoccupazione per gli altri) Battito cardiaco (HRV) e conduttanza cutanea (SC) correlati con empatia Fattori biologici modificati da qualità delle relazioni parentali Conferma sperimentale che 3 anni età cruciale per il Sé morale, a 2 anni compaiono i primi rudimenti
20 Prospettiva psicoanalitica Freud: coscienza morale legato allo sviluppo del Super-io = contenitore di valori conflittualità edipica (3-5 anni) divieti (incesto in primis) Spitz e Klein: origine più precoce Spitz: imposizioni fisiche Klein: paura di perdere l oggetto d amore sensi di colpa e tendenza alla riparazione Klein: sviluppo deviante dovuto non a Super-io debole ma primitivo e minaccioso angoscia invece che sensi di colpa disposizioni ostili
21 Avidità e invidia come disposizioni originarie Avidità: paura di essere deprivato dell oggetto d amore Invidia: fantasia che qualcun altro trattenga per sé l oggetto del desiderio Controllo nel contesto familiare gratitudine, considerazione degli altri, generosità, capacità di immedesimarsi negli altri, saper aiutare
22 Presa di responsabilità Tra i 2 e i 3 anni strategie di giustificazione: Mancanza di potere («Io sono piccolo») Mancanza di intenzione («Non l ho fatto apposta») Trasgressione anche di altri («L ha fatto anche lui») Invocare bisogni e desideri («Ma io lo voglio») Rogoff: Pratiche culturali di assunzione di responsabilità bambine e morality of care
23 Deresponsabilizzazione Bandura: relazione tra processi interni (di controllo morale e di autogiustificazione) ed esperienza sociale A differenza di Piaget e Kohlberg organizzazione dei processi interni: auto-sanzioni: Anticipazione e prevenzione Biasimo Fiducia nelle capacità di auto-regolarsi
24 Il modello di Bandura delle cause del comportamento immorale organizzazione dei controlli interni Giustificazione morale ricostruzione cognitiva e ideologizzazione Dislocazione della responsabilità Diffusione della responsabilità Distorsione o minimizzazione delle conseguenze Disumanizzazione dell altro
25 Forme di argomentazione per autogiustificarsi Poggi (1994): spiegazione in termini cognitivisti delle forme di autogiustificazione come riparazione ma non come scuse: Si riconosce la negatività dell evento ma riduzione della responsabilità Riduzione della gravità Pareggiamento
26 Internalizzazione, vita di gruppo e contesto ecologico sociale Falso luogo comune: lo sviluppo del giudizio morale non avviene in qualsiasi contesto di esperienza con fratelli o pari ma solo se tale esperienza favorisce lo sviluppo morale Sviluppo dell empatia e della comprensione delle emozioni: Potere emozionale dell attaccamento ai genitori Conflitto tra indipendenza e socializzazione Rivalità con fratelli/sorelle Ruolo della socializzazione precoce ricerche controverse: Estensione nell arco della giornata Ruolo guida dell adulto
27 Socializzazione primaria Compliance (disponibilità ad assecondare le richieste degli adulti) favorita da: Processi positivi di interiorizzazione delle norme Rapporto non troppo conflittuale con l adulto Non Compliance Rivendicazione della propria identità e autonomia Natura e cultura del gruppo e del contesto -> vincoli di amicizia, solidarietà, attitudini prosociali, senso di giustizia, giudizio morale autonomo Ruolo dell adulto: Guidare la vita sociale Promuovere discussioni atte a sviluppare attitudini prosociali Promuovere discussioni atte ad orientare lo sviluppo morale e etico
28 42. Che differenze ci sono tra i modelli di sviluppo morale di Piaget e Kohlberg e il modello di Grusec e Goodnow?
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