Capitolo 7 NATURA ED ESPERIENZA SOCIALE NELLO SVILUPPO MORALE DELL INFANZIA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Capitolo 7 NATURA ED ESPERIENZA SOCIALE NELLO SVILUPPO MORALE DELL INFANZIA"

Transcript

1 Capitolo 7 NATURA ED ESPERIENZA SOCIALE NELLO SVILUPPO MORALE DELL INFANZIA

2 Una ecologia necessaria Dimensioni intrapersonale, interpersonale (fattori individuali), socioculturale devianze Filosofia (Locke, Hume, Kant): le origini del pensiero e del comportamento morale Come si costruiscono le basi della coscienza morale e il ruolo delle «emozioni morali» Corrente neo-psicanalitica: l emergere di un Sé morale già nella prima infanzia I processi di interiorizzazione delle norme: Aspetti socio-cognitivi come devono essere i messaggi e i processi di interazione Aspetti affettivo-relazionali

3 Piaget Da una morale eteronomia: coercizione le regole valgono per l autorità di chi le impone A Morale autonoma: - rispetto reciproco e cooperazione - Valutazioni delle azioni tengono conto del contesto e dei motivi - Si tiene conto delle conseguenze

4 Piaget Costruzione di una teoria genetica della competenza nel ragionamento morale e sviluppo di concetti morali (i.e. giustizia) Presa di coscienza dell attività morale a cui segue l azione: ricostruzione delle nozioni già acquisite sulla base delle nuove capacità cognitive morali

5 Kohlberg 3 livelli di moralità: Pre-convenzionale (scuola primaria): vantaggi / punizioni oppure soddisfacimento di bisogni Convenzionale (adolescenti): rispetto delle norme socialmente condivise prima dal proprio gruppo poi necessarie per il mantenimento dell ordine sociale Post-convenzionale (adulti): principi etici derivanti da un «contratto» sociale per i quali si risponde con la propria coscienza

6 Kohlberg Confrontando diverse culture: Alcune sequenze simili Spesso mescolanza di forme di ragionamento di diversi stadi Forma più alta solo in alcune culture occidentali e in relazione all istruzione e alle condizioni di urbanizzazione Culture diversamente caratterizzate da responsabilità collettiva o solidarietà

7 Il dilemma di Heinz

8 Una differenza culturale: La distinzione tra principi morali e norme convenzionali Principi morali: salvaguardia del diritto e del benessere Norme convenzionali: come ci si comporta, per esempio: come si mangia, come ci si veste I bambini occidentali comprendono la differenza già a 34 mesi India: norme convenzionali fanno parte della sfera morale (una delle ragioni dello scontro di civiltà) Moralità maschile e femminile (morality of care)

9 Internalizzazione Come i genitori propongono le norme e gestiscono le trasgressioni Modello di Grusec e Goodnow (1994): Mescolanza tra: Rivendicazione di potere (power assertion) Ragionamento grado con cui i genitori cercano di adattarsi agli schemi cognitivi del bambino Specificità del bambino (compliance) Strategie di persuasione e di argomentazione adattate al bambino Tener conto della natura della trasgressione Flessibilità anche in rapporto alle modalità di sanzione

10 Modello di Grusec e Goodnow (1994) Punizione più accettabile per le trasgressioni morali Internalizzazione maggiore se l intervento dell adulto tiene conto della situazione i bambini sanno giudicare tale comportamento già in età precoce I bambini sanno distinguere: Trasgressioni a norme morali sociali (rubare o mentire) ragionamento basato su regole interiorizzate su giusto o sbagliato Mancanza di concern: non aiutare ragionamento basato su disposizione verso l altro

11 Modello di Grusec e Goodnow (1994) Processi comunicativi intra-famigliari accordo transgenerazionale sui valori influenzato da due condizioni: 1. Percezione del messaggio come appropriato: contenuto, strutture implicative, percezione delle intenzioni del genitore. Dipende da: Ottenere l attenzione del bambino Chiarezza e consistenza del messaggio Adeguatezza comprensibilità e rilevanza

12 Modello di Grusec e Goodnow (1994) 2. Accettazione o rifiuto di tale messaggio: a. calore della relazione b. motivazione ad accettare il messaggio: processi empatici, identificazione con il genitore, disponibilità del genitore a tener conto dei desideri del bambino, accordo reciproco, minima minaccia all autonomia del bambino c. Senso di auto-generazione delle norme

13 Modello di Grusec e Goodnow (1994) Rischi dei metodi persuasivi volti ad ottenere obbedienza: Non si sviluppano processi di negoziazione Più difficile promuovere valori auto-generati Se si raggiunge un accordo reciproco internalizzazioni a più lungo termine Disaccordo desiderabile se sviluppa capacità di negoziare e riflessione dialettica

14 Melanie Killen (1994) 3-5 anni: sanno discutere e valutare l adeguatezza dell intervento di insegnanti basato sul rapporto tra: Natura della trasgressione Conseguenze per gli altri

15 In Italia (Donsì & Albarano, 1994) Bambini di scuola materna e primaria provenienti da culture più «tradizionali»: Ragionamenti morali più complessi Maggiore appello a principi di ordine generale

16 Walker & Taylor (1991) Ricerca longitudinale Il livello di ragionamento morale raggiunto dipende dalla disponibilità e competenza dei genitori nel discutere temi rilevanti ai fini etici Ruolo del pensiero narrativo: riflettere sulle emozioni, desideri, conflitti, intenzioni e conseguenze dei comportamenti -> philosophy for children (Matthew Lipman)

17 Il rispetto Piaget: Prima dei confronti dei genitori (affetto e timore) poi nei confronti di altri adulti Risultante dell esperienza relazionale + condizione per l internalizzazione di norme e proibizioni in virtù del rispetto verso le persone che le emanano Reciprocità: timore di perdere il rispetto reciproco accordo reciproco Per il bambino l adulto è simile ma lo oltrepassa Rischio del «ritiro dell affetto»

18 I fattori temperamentali Kochanska et al. 1994: due componenti temperamentali influiscono sulla coscienza morale: 1. Propensione al disagio affettivo: arousal, paura, sensi di colpa, ansia 2. Capacità di resistere ad un impulso proibito, auto-contenimento Reazioni emotive visibili osservando una trasgressione: - Inizialmente incerti - Dopo i 2 anni: maggiore differenziazione e stabilità. Avversione nei confronti delle trasgressioni internalizzazione delle regole - Dopo i 3 anni: anche reazioni riparatorie, aiuto e consolazione Sé morale Dipendono da: - Affetti condivisi - Sintonia affettivo-emotiva con la madre (attunement) - Qualità dell attaccamento Dipende da: Grado di arousal del bambino

19 Basi biologiche Fabes, Eisenberg e Eisenbud (1993): due tipi di reazioni di fronte a difficoltà altrui (bambini 6-10 anni): Disagio emozionale (personal distress): ansia ed evitamento Empatia (risposta emotiva congruente con lo stato emotivo altrui) e simpatia (dispiacere e preoccupazione per gli altri) Battito cardiaco (HRV) e conduttanza cutanea (SC) correlati con empatia Fattori biologici modificati da qualità delle relazioni parentali Conferma sperimentale che 3 anni età cruciale per il Sé morale, a 2 anni compaiono i primi rudimenti

20 Prospettiva psicoanalitica Freud: coscienza morale legato allo sviluppo del Super-io = contenitore di valori conflittualità edipica (3-5 anni) divieti (incesto in primis) Spitz e Klein: origine più precoce Spitz: imposizioni fisiche Klein: paura di perdere l oggetto d amore sensi di colpa e tendenza alla riparazione Klein: sviluppo deviante dovuto non a Super-io debole ma primitivo e minaccioso angoscia invece che sensi di colpa disposizioni ostili

21 Avidità e invidia come disposizioni originarie Avidità: paura di essere deprivato dell oggetto d amore Invidia: fantasia che qualcun altro trattenga per sé l oggetto del desiderio Controllo nel contesto familiare gratitudine, considerazione degli altri, generosità, capacità di immedesimarsi negli altri, saper aiutare

22 Presa di responsabilità Tra i 2 e i 3 anni strategie di giustificazione: Mancanza di potere («Io sono piccolo») Mancanza di intenzione («Non l ho fatto apposta») Trasgressione anche di altri («L ha fatto anche lui») Invocare bisogni e desideri («Ma io lo voglio») Rogoff: Pratiche culturali di assunzione di responsabilità bambine e morality of care

23 Deresponsabilizzazione Bandura: relazione tra processi interni (di controllo morale e di autogiustificazione) ed esperienza sociale A differenza di Piaget e Kohlberg organizzazione dei processi interni: auto-sanzioni: Anticipazione e prevenzione Biasimo Fiducia nelle capacità di auto-regolarsi

24 Il modello di Bandura delle cause del comportamento immorale organizzazione dei controlli interni Giustificazione morale ricostruzione cognitiva e ideologizzazione Dislocazione della responsabilità Diffusione della responsabilità Distorsione o minimizzazione delle conseguenze Disumanizzazione dell altro

25 Forme di argomentazione per autogiustificarsi Poggi (1994): spiegazione in termini cognitivisti delle forme di autogiustificazione come riparazione ma non come scuse: Si riconosce la negatività dell evento ma riduzione della responsabilità Riduzione della gravità Pareggiamento

26 Internalizzazione, vita di gruppo e contesto ecologico sociale Falso luogo comune: lo sviluppo del giudizio morale non avviene in qualsiasi contesto di esperienza con fratelli o pari ma solo se tale esperienza favorisce lo sviluppo morale Sviluppo dell empatia e della comprensione delle emozioni: Potere emozionale dell attaccamento ai genitori Conflitto tra indipendenza e socializzazione Rivalità con fratelli/sorelle Ruolo della socializzazione precoce ricerche controverse: Estensione nell arco della giornata Ruolo guida dell adulto

27 Socializzazione primaria Compliance (disponibilità ad assecondare le richieste degli adulti) favorita da: Processi positivi di interiorizzazione delle norme Rapporto non troppo conflittuale con l adulto Non Compliance Rivendicazione della propria identità e autonomia Natura e cultura del gruppo e del contesto -> vincoli di amicizia, solidarietà, attitudini prosociali, senso di giustizia, giudizio morale autonomo Ruolo dell adulto: Guidare la vita sociale Promuovere discussioni atte a sviluppare attitudini prosociali Promuovere discussioni atte ad orientare lo sviluppo morale e etico

28 42. Che differenze ci sono tra i modelli di sviluppo morale di Piaget e Kohlberg e il modello di Grusec e Goodnow?

IL DISIMPEGNO MORALE

IL DISIMPEGNO MORALE IL DISIMPEGNO MORALE TEORIA SOCIO-COGNITIVA DEL SÉ MORALE Bandura a cura di Lucia Bocchetti 1 LA TEORIA SOCIAL-COGNITIVA di Bandura Interazione tra tre fattori: l ambiente fisico e sociale sistemi cognitivi

Dettagli

EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE

EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE QUANTE EDUCAZIONI NELLA SCUOLA ITALIANA? Alla legalità Alle pari opportunità Alla differenza di genere Alla pace Alla salute (droghe, fumo ) Alla mondialità Alla cooperazione

Dettagli

Le emozioni complesse. Perché compaiono dopo i 18 mesi?

Le emozioni complesse. Perché compaiono dopo i 18 mesi? Le emozioni complesse Perché compaiono dopo i 18 mesi? Riprendendo Sroufe... lo sviluppo cognitivo ha il ruolo di organizzare le emozioni ma non solo... Le emozioni si formano all'interno di una rete di

Dettagli

Indice. Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1. Parte 2 PROCESSI BIOLOGICI, SVILUPPO FISICO E SVILUPPO PERCETTIVO 49. Indice delle schede

Indice. Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1. Parte 2 PROCESSI BIOLOGICI, SVILUPPO FISICO E SVILUPPO PERCETTIVO 49. Indice delle schede Indice delle schede Prefazione dell edizione italiana Ringraziamenti dell editore Guida alla lettura XIII XV XIX XXI Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1 Capitolo 1 INTRODUZIONE 3 1.1 Sviluppo

Dettagli

Indice generale. Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1. Parte 2 PROCESSI BIOLOGICI, SVILUPPO FISICO E SVILUPPO PERCETTIVO 59

Indice generale. Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1. Parte 2 PROCESSI BIOLOGICI, SVILUPPO FISICO E SVILUPPO PERCETTIVO 59 Prefazione alla terza edizione italiana Autore Guida alla lettura xiii xvii xix Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1 Capitolo 1 INTRODUZIONE 3 1.1 Sviluppo infantile - ieri e oggi 4 1.1.1 Prospettive

Dettagli

Alcune considerazioni in merito allo sviluppo morale e delle virtù nei bambini

Alcune considerazioni in merito allo sviluppo morale e delle virtù nei bambini Alcune considerazioni in merito allo sviluppo morale e delle virtù nei bambini Prof Giampaolo Nicolais Associato di Psicologia dello Sviluppo e dell Educazione A) Psicologia scientifica e infanzia B) Sviluppo

Dettagli

COME AIUTARE I NOSTRI RAGAZZI A SCEGLIERE LA SCUOLA GIUSTA? L ADOLESCENZA

COME AIUTARE I NOSTRI RAGAZZI A SCEGLIERE LA SCUOLA GIUSTA? L ADOLESCENZA LA SCELTA DOPO LA TERZA MEDIA Mi informo, rifletto, confronto, scelgo Ciclo di seminari tematici per famiglie ragazzi/e classi terze e insegnanti anno 2016 16 Novembre 2016, 17.30-19.30 COME AIUTARE I

Dettagli

Socializzazione e personalità. Roberto Pedersini

Socializzazione e personalità. Roberto Pedersini Socializzazione e personalità Roberto Pedersini La socializzazione La socializzazione è il processo attraverso cui apprendiamo le competenze e gli atteggiamenti connessi ai nostri ruoli sociali. È lo strumento

Dettagli

LO SVILUPPO SOCIALE differenze tra socializzazione e sviluppo sociale

LO SVILUPPO SOCIALE differenze tra socializzazione e sviluppo sociale 1 LO SVILUPPO SOCIALE differenze tra socializzazione e sviluppo sociale Socializzazione le competenze sociali del bambino, fino agli anni 60, erano concepite in chiave di acculturazione o di acquisizione

Dettagli

Affettività e Sessualità Sessualità, affettività, intimità: perché?

Affettività e Sessualità Sessualità, affettività, intimità: perché? Affettività e Sessualità Sessualità, affettività, intimità: perché? Destinatari principali: Genitori degli alunni delle classi quinte della primaria Zanella Dott.ssa Anna Zanellato 2016 Educazione affettiva

Dettagli

SEMINARIO REGIONALE COME PROMUOVERE LE COMPETENZE: ESPERIENZE E RIFLESSIONI LA PAROLA ALLE SCUOLE LUNEDI 12 SETTEMBRE 2016

SEMINARIO REGIONALE COME PROMUOVERE LE COMPETENZE: ESPERIENZE E RIFLESSIONI LA PAROLA ALLE SCUOLE LUNEDI 12 SETTEMBRE 2016 SEMINARIO REGIONALE COME PROMUOVERE LE COMPETENZE: ESPERIENZE E RIFLESSIONI LA PAROLA ALLE SCUOLE LUNEDI 12 SETTEMBRE 2016 Ins. Patrizia Briano e Maria Rosa Varaldo CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE CONOSCENZE

Dettagli

Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo VI. Identità e socializzazione. Identità e socializzazione

Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo VI. Identità e socializzazione. Identità e socializzazione Identità e socializzazione 1 Ogni società deve assicurare la propria continuità nel tempo. È necessario, quindi, che essa disponga di pratiche e istituzioni, atte a trasmettere almeno una parte del patrimonio

Dettagli

Cosa sono le emozioni?

Cosa sono le emozioni? Cosa sono le emozioni? Definizione Emozione: Stato psichico affettivo e momentaneo che consiste nella reazione opposta all organismo a percezioni o rappresentazioni che ne turbano l equilibrio (Devoto

Dettagli

SNADIR. Corso di formazione Psicologia Generale

SNADIR. Corso di formazione Psicologia Generale SNADIR Corso di formazione Psicologia Generale PSICOLOGIA by Donatello Barone Piergiorgio Barone scienza che studia i fenomeni della vita affettiva e mentale dell uomo (emozioni, istinti, memoria, intelligenza,

Dettagli

ESSERE ADOLESCENTI NEL MONDO ODIERNO

ESSERE ADOLESCENTI NEL MONDO ODIERNO LA NORMALE FATICA DI ESSERE ADOLESCENTI NEL MONDO ODIERNO Giuseppina Speltini Dipartimento di Scienze dell Educazione G. M. Bertin Alma Mater Studiorum Università di Bologna GLI ARGOMENTI PROPOSTI Specificità

Dettagli

Identità e socializzazione

Identità e socializzazione Identità e socializzazione Prof. Paolo Parra Saiani a.a. 2010/2011 Ogni società deve assicurare la propria continuità nel tempo. Necessità di pratiche e istituzioni, atte a trasmettere almeno una parte

Dettagli

23/11/2015. Attrazione e relazioni intime. Capitolo Evoluzione e attrazione Il ruolo dei geni

23/11/2015. Attrazione e relazioni intime. Capitolo Evoluzione e attrazione Il ruolo dei geni Capitolo 10 10.2 Evoluzione e attrazione 10.2.1 Il ruolo dei geni Psicologia sociale evoluzionista: il comportamento sociale complesso come adattativo le persone cercano di capire se un/una potenziale

Dettagli

Educazione e promozione dello sviluppo morale a scuola

Educazione e promozione dello sviluppo morale a scuola In classe ho un bambino che - Firenze, 6-7 febbraio 2015 Educazione e promozione dello sviluppo morale a scuola C.R.I.d.e.e., Università Cattolica del Sacro Cuore Multidimensionalità della moralità Sviluppo

Dettagli

L intervento in rete per il trattamento di bambini con Disturbo dello Spettro Autistico: il lavoro con i genitori

L intervento in rete per il trattamento di bambini con Disturbo dello Spettro Autistico: il lavoro con i genitori L intervento in rete per il trattamento di bambini con Disturbo dello Spettro Autistico: il lavoro con i genitori Simone Cuva, Paola Venuti Dipartimento di Scienze della Cognizione e della Formazione Università

Dettagli

Ben-essere a scuola: l insegnante come base sicura. Rosalinda Cassibba Università degli Studi di Bari

Ben-essere a scuola: l insegnante come base sicura. Rosalinda Cassibba Università degli Studi di Bari Ben-essere a scuola: l insegnante come base sicura Rosalinda Cassibba Università degli Studi di Bari Teoria dell attaccamento Legame emotivo con adulti significativi Radice di uno sviluppo psicologico

Dettagli

utet_vianello_1-224:psicologia dello sviluppo :35 Pagina V Indice

utet_vianello_1-224:psicologia dello sviluppo :35 Pagina V Indice utet_vianello_1-224:psicologia dello sviluppo 2012 7-02-2012 16:35 Pagina V 3 Capitolo 1 Psicologia dello sviluppo: cenni storici e teorie 4 1.1 La nascita della psicologia dello sviluppo 6 1.2 Il comportamentismo

Dettagli

L ALBERO DELLE REGOLE

L ALBERO DELLE REGOLE L ALBERO DELLE REGOLE Progetto realizzato nell'ambito del Curricolo Verticale di Educazione alla Cittadinanza Bambino oggi, cittadino domani nelle classi prime della Scuola Primaria plesso L. Illuminati

Dettagli

Laura Aleni Sestito EMOZIONI E SVILUPPO DELLA COMPETENZA EMOTIVA

Laura Aleni Sestito EMOZIONI E SVILUPPO DELLA COMPETENZA EMOTIVA EMOZIONI E SVILUPPO DELLA COMPETENZA EMOTIVA la consapevolezza di sé si manifesta anche attraverso: Emozioni autocoscienti Crescente determinazione nel far valere la propria volontà Autocontrollo (capacità

Dettagli

Life Skills: le competenze della vita Gianluca Fovi MD, PhD Rieti 24 Maggio 2012

Life Skills: le competenze della vita Gianluca Fovi MD, PhD Rieti 24 Maggio 2012 Life Skills: le competenze della vita Gianluca Fovi MD, PhD Rieti 24 Maggio 2012 Le radici di Unplugged UNPLUGGED MODELLO INFLUENZA SOCIALE LIFE SKILLS EDUCAZIONE NORMATIVA Il Modello dell influenza

Dettagli

DOCENTE ALLENATORE EMOTIVO. Luciana Milani

DOCENTE ALLENATORE EMOTIVO. Luciana Milani DOCENTE ALLENATORE EMOTIVO Luciana Milani RELAZIONE EDUCATIVA APPRENDIMENTO GESTIONE GRUPPO CLASSE SONO IN UNA INTER-AZIONE RECIPROCA E SONO INSCINDIBILI. EDUCARE AL SILENZIO Il silenzio diventa il contenitore

Dettagli

Information summary: L intelligenza emotiva

Information summary: L intelligenza emotiva Information summary: L intelligenza emotiva - Copia ad esclusivo uso personale dell acquirente - Olympos Group srl Vietata ogni riproduzione, distribuzione e/o diffusione sia totale che parziale in qualsiasi

Dettagli

Gestione della classe e problematiche relazionali

Gestione della classe e problematiche relazionali Prof.ssa Dirigente Scolastica IC Verano Brianza (MB) 6 e 12 maggio 2016 c/o IIS Mosé Bianchi - Monza La classe La classe è un particolare tipo di gruppo in cui le variabili emotive e relazionali determinano

Dettagli

TEC Test of Emotion Comprehension (Test di Comprensione delle Emozioni)

TEC Test of Emotion Comprehension (Test di Comprensione delle Emozioni) Insegnamento Psicologia delle disabilità e dell integrazione (Prof.ssa Ottavia Albanese) TEC Test of Emotion Comprehension (Test di Comprensione delle Emozioni) (Pons ed Harris, 2000; versione italiana

Dettagli

Psicologia Sociale. Programma a.a. 2016/2017

Psicologia Sociale. Programma a.a. 2016/2017 Psicologia Sociale Programma a.a. 2016/2017 1 NON Frequentanti 1. Crisp, R., & Turner, R. (2013). Psicologia sociale. Torino: UTET. Tutti i capitoli. La frequenza alle 3 lezioni del Prof. Jeff Greenberg

Dettagli

LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE GENITORIALI. 14/2/2007 A CURA DELL A.S.Sara Giacopuzzi

LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE GENITORIALI. 14/2/2007 A CURA DELL A.S.Sara Giacopuzzi LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE GENITORIALI 14/2/2007 A CURA DELL A.S.Sara Giacopuzzi INDAGINE SOCIALE Si colloca nella fase della rilevazione ma anche nella fase della diagnosi o valutazione, intesa come

Dettagli

1. Tra rischio e trasgressione

1. Tra rischio e trasgressione 23 gennaio 2015 ore 21.00 Oratorio di S. Stefano - Parabiago ADOLESCENZA: PROBLEMA O RISORSA? 1. Tra rischio e trasgressione dott.ssa Luisa Santoro NODI CRUCIALI DELLA CRESCITA Separazione dalla famiglia

Dettagli

DALLA COMUNICAZIONE ALLA RELAZIONE. (Tugnoli, 2015)

DALLA COMUNICAZIONE ALLA RELAZIONE. (Tugnoli, 2015) DALLA COMUNICAZIONE ALLA RELAZIONE INTERVENTO CLINICO FARMACI PAROLE AZIONI RELAZIONE PRASSI DELLA RELAZIONE DI AIUTO SANITARIA - rapporto immediato (non-mediato) e prolungato con il pz - intervento su

Dettagli

Asocial media? Coinvolgimento, consumo, dipendenza: l impatto delle nuove tecnologie sulle relazioni

Asocial media? Coinvolgimento, consumo, dipendenza: l impatto delle nuove tecnologie sulle relazioni Silvia Bonino Dipartimento di Psicologia, Università di Torino Asocial media? Coinvolgimento, consumo, dipendenza: l impatto delle nuove tecnologie sulle relazioni Seminario Apragi Gruppo Analisi 27 ottobre

Dettagli

La classe : il cuore della relazione educativa. saperi

La classe : il cuore della relazione educativa. saperi La classe : il cuore della relazione educativa alunno insegnante saperi 1 Nella classe si trasmettono conoscenze o saperi? conoscenze saperi - tacita - esplicita - dichiarativa - procedurale - condizionale

Dettagli

Docente: Collino Elena

Docente: Collino Elena Docente: Collino Elena I.I.S. SELLA - A.ALTO - LAGRANGE Sede Lagrange PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Polis 1 socio-sanitario serale MATERIA: SCIENZE UMANE E SOCIALI Libri di testo consigliati: Elisabetta Clemente,

Dettagli

L INCLUSIONE NEL GRUPPO CLASSE

L INCLUSIONE NEL GRUPPO CLASSE Fondazione Besso di Roma L INCLUSIONE NEL GRUPPO CLASSE Come affrontare con il gruppo classe la tematica dei Disturbi del Comportamento e dei Comportamenti a Rischio; l utilizzo del tutoring e dell apprendimento

Dettagli

Genitori e genitori affidatari oggi. Dott.ssa Elaiza Moscatelli Psicologa

Genitori e genitori affidatari oggi. Dott.ssa Elaiza Moscatelli Psicologa Genitori e genitori affidatari oggi Dott.ssa Elaiza Moscatelli Psicologa La genitorialità La genitorialità può esser definita come una funzione autonoma e processuale dell essere umano che si sviluppa

Dettagli

Sintomi dis-regolativi: Disturbi del sonno. Disturbi della sfera alimentare. Pianto eccessivo

Sintomi dis-regolativi: Disturbi del sonno. Disturbi della sfera alimentare. Pianto eccessivo Sintomi dis-regolativi: Disturbi del sonno Disturbi della sfera alimentare Pianto eccessivo Disturbi del sonno ad insorgenza nella prima infanzia possono essere legati a più fattori: aspetti bio-psico-sociali

Dettagli

BUON GIORNO! Partiamo con un INDAGINE DI OPINIONE

BUON GIORNO! Partiamo con un INDAGINE DI OPINIONE IL SUPPORTO DEL PEDIATRA ALLO SVILUPPO PSICOMOTORIO DEL LATTANTE BUON GIORNO! Partiamo con un INDAGINE DI OPINIONE Attrezzature ed attività psicomotorie nel 1 anno di vita: il parere dei pediatri Siamo

Dettagli

Peer Education e Prevenzione dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili

Peer Education e Prevenzione dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili Peer Education e Prevenzione dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili ASP 7 - SER.T Vittoria Responsabile progetto Dott. Giuseppe Mustile Referenti progetto Dott.ssa Delizia Di Stefano Dott.ssa Melania

Dettagli

Riuso dei beni: l approccio psicologico ambientale. Pierluigi Caddeo

Riuso dei beni: l approccio psicologico ambientale. Pierluigi Caddeo Riuso dei beni: l approccio psicologico ambientale Pierluigi Caddeo STUDIARE IL COMPORTAMENTO UMANO, LE INTERAZIONI e LE RELAZIONI TRA LE PERSONE E IL LORO AMBIENTE «Non esiste ambiente fisico che non

Dettagli

PROGETTO DI EDUCAZIONE SOCIO-AFFETTIVA

PROGETTO DI EDUCAZIONE SOCIO-AFFETTIVA PROGETTO DI EDUCAZIONE SOCIO-AFFETTIVA Rendimi il tempo della mia adolescenza Quando ancora non ero me stesso, se non come attesa. Rendimi quei desideri che mi tormentano la vita, Quelle pene strazianti

Dettagli

A SCUOLA DI ASCOLTO. LO SVILUPPO DELL INTELLIGENZA EMOTIVA NELLA SCUOLA

A SCUOLA DI ASCOLTO. LO SVILUPPO DELL INTELLIGENZA EMOTIVA NELLA SCUOLA A SCUOLA DI ASCOLTO. LO SVILUPPO DELL INTELLIGENZA EMOTIVA NELLA SCUOLA A SCUOLA DI ASCOLTO. LO SVILUPPO DELL INTELLIGENZA EMOTIVA NELLA SCUOLA Relazione educativa e intelligenza emotiva La scuola è chiamata

Dettagli

PROGETTO DI EDUCAZIONE ALL'AFFETTIVITA' PER ALUNNI DI CLASSE V DELLA SCUOLA PRIMARIA BOSCHETTO DENOMINAZIONE DEL PROGETTO

PROGETTO DI EDUCAZIONE ALL'AFFETTIVITA' PER ALUNNI DI CLASSE V DELLA SCUOLA PRIMARIA BOSCHETTO DENOMINAZIONE DEL PROGETTO PROGETTO DI EDUCAZIONE ALL'AFFETTIVITA' PER ALUNNI DI CLASSE V DELLA SCUOLA PRIMARIA BOSCHETTO DENOMINAZIONE DEL PROGETTO INTRODUZIONE Ho voglia di crescere Il progetto di educazione all affettività nasce

Dettagli

Concepimento Morte. Nascita. Vecchiaia. Infanzia. Ciclo evolutivo. Tarda età adulta Adolescenza. Età adulta

Concepimento Morte. Nascita. Vecchiaia. Infanzia. Ciclo evolutivo. Tarda età adulta Adolescenza. Età adulta Concepimento Morte Nascita Vecchiaia Ciclo evolutivo Infanzia Tarda età adulta Adolescenza Età adulta Psicologia dello sviluppo Identifica e spiega i cambiamenti che l individuo ha nell arco della vita

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA Modulo 7 - L empatia con la donna Aspetti più rilevanti F. PELLEGRINO, Salerno

CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA Modulo 7 - L empatia con la donna Aspetti più rilevanti F. PELLEGRINO, Salerno CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA Modulo 7 - L empatia con la donna Aspetti più rilevanti F. PELLEGRINO, Salerno empatia http://www.tuttogreen.it L empatia si basa sull autoconsapevolezza; quanto più si è

Dettagli

La palestra per la mente

La palestra per la mente La palestra per la mente Corso rivolto alla terza età Docenti: Dr.sse E. Pasquali, L. Cretella Associazione UmanaMente www.associazioneumanamente.org La palestra per la mente Corso rivolto alla terza età

Dettagli

Manuale dell insegnante

Manuale dell insegnante Manuale dell insegnante Definire l Amicizia Tema: Amicizia Età: 11-15 anni Il progetto è cofinanziato dal Programma Comenius della Commissione Europea Il progetto è finanziato con il supporto della Commissione

Dettagli

SNADIR. Corso di formazione Sviluppo sociale

SNADIR. Corso di formazione Sviluppo sociale SNADIR Corso di formazione Sviluppo sociale SVILUPPO SOCIALE by Donatello Barone Piergiorgio Barone E un ambito estremamente variegato e ampio per cui non esiste una definizione onnicomprensiva ma possiamo

Dettagli

Marketing - Corso progredito Consumer Behavior

Marketing - Corso progredito Consumer Behavior - progredito Consumer Behavior Seconda unità didattica Le emozioni DEFINIZIONE DELLE EMOZIONI Stati affettivi (affect) caratterizzati da elevata intensità e breve durata sono generati in risposta ad uno

Dettagli

Psicologia dello sviluppo Corso I Z C. di L. in Scienze e Tecniche Psicologiche. Dott.ssa Paola Cerratti

Psicologia dello sviluppo Corso I Z C. di L. in Scienze e Tecniche Psicologiche. Dott.ssa Paola Cerratti Psicologia dello sviluppo Corso I Z C. di L. in Scienze e Tecniche Psicologiche Dott.ssa Paola Cerratti cerratti.psy@hotmail.it Capitolo 4: Creare relazioni - L importanza delle relazioni - Lo sviluppo

Dettagli

Linee per una educazione all amore ed alla sessualità in età L/C. Bologna 26 gennaio 2014 M.Ornella Fulvio

Linee per una educazione all amore ed alla sessualità in età L/C. Bologna 26 gennaio 2014 M.Ornella Fulvio Linee per una educazione all amore ed alla sessualità in età L/C Bologna 26 gennaio 2014 M.Ornella Fulvio Questo tempo Rischio o scivolamento - superficialità - paura - caduta della memoria - stanchezza

Dettagli

Promuovere le relazioni sociali a scuola:

Promuovere le relazioni sociali a scuola: Seminario di studio «La socializzazione emotiva nei contesti educativi per l infanzia» 28/05/2015 Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione «R. Massa» Promuovere le relazioni sociali a scuola: un

Dettagli

PROGRAMMA DI PSICOLOGIA GENERALE RELATIVO AL III ANNO INDIRIZZO SOCIO- SANITARIO

PROGRAMMA DI PSICOLOGIA GENERALE RELATIVO AL III ANNO INDIRIZZO SOCIO- SANITARIO PROGRAMMA DI PSICOLOGIA GENERALE RELATIVO AL III ANNO INDIRIZZO SOCIO- SANITARIO INSEGNANTE: CATIA GIROLAMETTI CLASSE: IIIE A.S. 2016-17 OBIETTIVI MINIMI: Aspetti e problemi della condizione degli anziani

Dettagli

LE EMOZIONI CHE CREANO SALUTE. Dott. Riccardo Cazzulo

LE EMOZIONI CHE CREANO SALUTE. Dott. Riccardo Cazzulo LE EMOZIONI CHE CREANO SALUTE Dott. Riccardo Cazzulo ROLANDO TORO CONTAGIATORE DI EMOZIONI POSITIVE Il 19 luglio 2011, l Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato che La ricerca della felicità

Dettagli

ISTRUZIONI: seleziona il testo sopra riportato, copialo ed incollalo nella tab. incolla e poi descrivi le operazioni che hai compiuto

ISTRUZIONI: seleziona il testo sopra riportato, copialo ed incollalo nella tab. incolla e poi descrivi le operazioni che hai compiuto page 1 of 5 Nome: Classe: Data: Intelligenza emotiva Il concetto ha conquistato l'interesse del pubblico solo di recente, grazie ai best-seller di Daniel Goleman "Intelligenza emotiva" (Rizzoli 1997) e

Dettagli

Indice. Presentazione. XXIII PROLOGO La condizione umana e la funzione psicologica della mente

Indice. Presentazione. XXIII PROLOGO La condizione umana e la funzione psicologica della mente 01_143_09_DEAGO_Comprendere.qxp 25-11-2009 11:06 Pagina V XI Presentazione XXIII PROLOGO La condizione umana e la funzione psicologica della mente 3 PARTE PRIMA La Terza Frustrazione di Narciso. Temi freudiani

Dettagli

Il bambino affetto da obesità: aspetti psicologici e relazionali

Il bambino affetto da obesità: aspetti psicologici e relazionali Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena Settore Psicosociale Dipartimento Materno-Infantile U.O. Pediatria Direttore: Prof.ssa F. Balli Il bambino affetto da obesità: aspetti psicologici e relazionali

Dettagli

Concepimento Morte. Nascita. Vecchiaia. Infanzia. Ciclo evolutivo. Tarda età adulta Adolescenza. Età adulta

Concepimento Morte. Nascita. Vecchiaia. Infanzia. Ciclo evolutivo. Tarda età adulta Adolescenza. Età adulta Concepimento Morte Nascita Vecchiaia Ciclo evolutivo Infanzia Tarda età adulta Adolescenza Età adulta Psicologia dello sviluppo Identifica e spiega i cambiamenti che l individuo ha nell arco della vita

Dettagli

RELAZIONI INTERPERSONALI E AFFETTIVITA APPRENDIMENTO RELAZIONALE

RELAZIONI INTERPERSONALI E AFFETTIVITA APPRENDIMENTO RELAZIONALE RELAZIONI INTERPERSONALI E AFFETTIVITA APPRENDIMENTO RELAZIONALE Il benessere relazionale La promozione del benessere psicosociale avviene attraverso la cura dei rapporti interpersonali e dell affettività

Dettagli

L INTERVENTO NEI CASI DI BULLISMO E CYBERBULLISMO

L INTERVENTO NEI CASI DI BULLISMO E CYBERBULLISMO Fondazione Besso di Roma L INTERVENTO NEI CASI DI BULLISMO E CYBERBULLISMO Indicazioni per le attività rivolte agli alunni; valutare e promuovere il coinvolgimento delle famiglie; esercitazioni da sperimentare

Dettagli

I RAGAZZI DIFFICILI E LE FORME DEL DISAGIO

I RAGAZZI DIFFICILI E LE FORME DEL DISAGIO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI A. MORO Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Laurea magistrale in Scienze pedagogiche Pedagogia della marginalità a.a. 2016/2017 Le difficili

Dettagli

La Carta della Terra per una progettazione educativa sostenibile

La Carta della Terra per una progettazione educativa sostenibile La Carta della Terra per una progettazione educativa sostenibile Incontri con le Commissioni POF della Rete La Terra nel cuore Carlo Baroncelli,, Luisa Bartoli Rovato,, 17 febbraio 2011 1. Questioni emerse

Dettagli

INTELLIGENZA EMOTIVA

INTELLIGENZA EMOTIVA Fondazione Besso di Roma INTELLIGENZA EMOTIVA Definizione e competenze proprie dell Intelligenza Emotiva; Riconoscere e gestire la sfera emotiva nel rapporto con gli alunni: riconoscere e potenziare le

Dettagli

Stili e disturbi dell attaccamento. G. Carmelita Russo Neuropsichiatra Infantile, Ospedale Acireale ASP 3 Catania

Stili e disturbi dell attaccamento. G. Carmelita Russo Neuropsichiatra Infantile, Ospedale Acireale ASP 3 Catania Stili e disturbi dell attaccamento G. Carmelita Russo Neuropsichiatra Infantile, Ospedale Acireale ASP 3 Catania Attaccamento e sviluppo Superata la teoria pulsionale (Freud 1905) e una concezione del

Dettagli

perché vi sono tante teorie dello sviluppo psicologico?

perché vi sono tante teorie dello sviluppo psicologico? perché vi sono tante teorie dello sviluppo psicologico? a cura di laura Aleni Sestito Piaget Con la sperimentazione si cominciano ad affrontare i problemi Vygotskij di esplicazione ed interpretazione delle

Dettagli

Il rispetto e la relazione nella cura: interrogativi e riflessioni La comunicazione e il rispetto nella relazione di cura e assistenza

Il rispetto e la relazione nella cura: interrogativi e riflessioni La comunicazione e il rispetto nella relazione di cura e assistenza Il rispetto e la relazione nella cura: interrogativi e riflessioni La comunicazione e il rispetto nella relazione di cura e assistenza Dott.sse Anna Rolando e Paola Isaia Savigliano, 14 dicembre 2012 COMUNICAZIONE

Dettagli

Progetto ordinario e straordinario di Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO

Progetto ordinario e straordinario di Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO ISTITUTO COMPRENSIVO E. MATTEI CIVITELLA ROVETO Progetto ordinario e straordinario di Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO a.s.2016/2017 PREMESSA Il progetto di educazione alla convivenza civile

Dettagli

Partecipazione e Empowerment al femminile. Patrizia Meringolo Facoltà di Psicologia Università di Firenze

Partecipazione e Empowerment al femminile. Patrizia Meringolo Facoltà di Psicologia Università di Firenze Partecipazione e Empowerment al femminile Patrizia Meringolo Facoltà di Psicologia Università di Firenze Differenze e similarità di genere in una prospettiva culturale le differenze biologiche tra donne

Dettagli

Aggressività e bullismo

Aggressività e bullismo Aggressività e bullismo di Paola Giannetakis, Direttrice del Master in Analisi Comportamentale e Scienze applicate alle Investigazioni e Intelligence della Link Campus University. Roma. Quando si pensa

Dettagli

CAPITOLO CAPIT 0 Cultura organizzativa e valori ganizza etici

CAPITOLO CAPIT 0 Cultura organizzativa e valori ganizza etici CAPITOLO 10 Cultura organizzativa e valori etici Agenda Cultura organizzativa Cultura e progettazione Cultura e performance Valori etici nelle organizzazioni Responsabilità sociale d impresa Formare cultura

Dettagli

LA CORNICE RELAZIONALE NELLE DINAMICHE DI INSEGNAMENTO- APPRENDIMENTO

LA CORNICE RELAZIONALE NELLE DINAMICHE DI INSEGNAMENTO- APPRENDIMENTO LA CORNICE RELAZIONALE NELLE DINAMICHE DI INSEGNAMENTO- APPRENDIMENTO LE 4 DIMENSIONI LE 4 DIMENSIONI L insegnante deve muoversi sempre su questi 4 piani: La relazione con l alunno La dimensione affettiva

Dettagli

Cap. 3 - ANTECEDENTI EMOTIVI E COGNITIVI DEL COMPORTAMENTO AGGRESSIVO

Cap. 3 - ANTECEDENTI EMOTIVI E COGNITIVI DEL COMPORTAMENTO AGGRESSIVO Cap. 3 - ANTECEDENTI EMOTIVI E COGNITIVI DEL COMPORTAMENTO AGGRESSIVO Per comprendere le differenze individuali del comportamento aggressivo nell infanzia ed adolescenza occorre focalizzarsi su alcune

Dettagli

PSICOLOGIA CLINICA. dott.ssa Paoletta Florio psicologa-psicoterapeuta

PSICOLOGIA CLINICA. dott.ssa Paoletta Florio psicologa-psicoterapeuta PSICOLOGIA CLINICA dott.ssa Paoletta Florio psicologa-psicoterapeuta CAREGIVER E CAREGIVER BURDEN IL CAREGIVER il caregiver può essere chiamato a rispondere a bisogni fisici, sociali, emotivi ed economici

Dettagli

Il valore della vita emotiva. Dott.ssa Luisa Romei

Il valore della vita emotiva. Dott.ssa Luisa Romei Il valore della vita emotiva Le emozioni L EMOZIONE fa parte del nostro cervello arcaico, (modo di reagire dei primati ai pericoli, all attaccamento, al segnare il territorio, all accoppiamento, istinto

Dettagli

La motivazione ad apprendere tra ricerca psicologica e senso comune

La motivazione ad apprendere tra ricerca psicologica e senso comune La motivazione ad apprendere tra ricerca psicologica e senso comune Pietro Boscolo Università di Padova Conegliano, 12 febbraio 2009 Due definizioni di motivazione 1. processo dinamico mediante cui caratteristiche

Dettagli

Una prospettiva innovativa sul lavoro

Una prospettiva innovativa sul lavoro La vocazione professionale in Poste Italiane Una prospettiva innovativa sul lavoro novembre 2008 Premessa Nell incontro del 20 maggio 2008 l Osservatorio sulla Responsabilità Sociale d Impresa ha iniziato

Dettagli

IL RUOLO DEI GENITORI

IL RUOLO DEI GENITORI EDUCARE ALL AFFETTIVITA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO 2014-15 Regione Toscana IL RUOLO DEI GENITORI Progetto di educazione affettiva e sessuale rivolto ai ragazzi e alle ragazze delle classi seconde

Dettagli

SPAZIO DEDICATO AI GENITORI: CHE COSA MI ASPETTO?

SPAZIO DEDICATO AI GENITORI: CHE COSA MI ASPETTO? ITC C. Deganutti - Udine SPAZIO DEDICATO AI GENITORI PRIMO INCONTRO ESSERE GENITORI OGGI: AIUTARE I FIGLI NEL LORO PERCORSO DI CRESCITA Programma specifico FSE nr.. 13 Azione B Istituto: ITC C. Deganutti

Dettagli

La nuova didattica del movimento

La nuova didattica del movimento Maurizio Mondoni Cristina Salvetti La nuova didattica del movimento Laboratori di giocosport e giochi inclusivi 9. Il giocosport 9.1 Dal gioco individuale al gioco collettivo Il gioco nei primi anni di

Dettagli

IL METODO CLINICO. (Tugnoli, 2013)

IL METODO CLINICO. (Tugnoli, 2013) IL METODO CLINICO PSICOLOGIA CLINICA klinikos, kline letto Malattia Cura Vicinanza al pz. -Sofferenza del pz. -Scienza del curante L INCONTRO CON IL PAZIENTE DOMANDA Soggettività del Pz: bisogno/sofferenza

Dettagli

FISM VENEZIA Formazione insegnanti scuola dell'infanzia INSIEME PER EDUCARE. La corresponsabilità educativa tra scuola e famiglia

FISM VENEZIA Formazione insegnanti scuola dell'infanzia INSIEME PER EDUCARE. La corresponsabilità educativa tra scuola e famiglia FISM VENEZIA Formazione insegnanti scuola dell'infanzia INSIEME PER EDUCARE La corresponsabilità educativa tra scuola e famiglia 16 febbraio 2016 Manuela Vanin Per far crescere un bambino ci vuole un villaggio

Dettagli

Dott.ssa Enrica Locati, psicologa INCONTRI RIVOLTI ALLE EDUCATRICI

Dott.ssa Enrica Locati, psicologa INCONTRI RIVOLTI ALLE EDUCATRICI INCONTRI RIVOLTI ALLE EDUCATRICI L INTELLIGENZA EMOTIVA Descrizione: le emozioni sono alla base sia dello sviluppo cognitivo che di quello sociale. Il corso, attraverso esercitazioni teoriche e pratiche,

Dettagli

Syllabus Descrizione del Modulo

Syllabus Descrizione del Modulo Syllabus Descrizione del Modulo Titolo del modulo: Psicologia dello sviluppo e dell educazione 1 Numero del modulo nel piano degli studi: 4 Responsabile del modulo Alessandra Farneti Corso di studio: Corso

Dettagli

Il colloquio professionale nella relazione d aiutod

Il colloquio professionale nella relazione d aiutod Il colloquio professionale nella relazione d aiutod Colorno, Febbraio 2014 M. Grazia Loss La relazione di aiuto Per relazione di aiuto si intende la capacità di dare vita ad una relazione umana, in modo

Dettagli

Il bambino come apprendista: la teoria sociocognitiva di Lev Vygotskij ( )

Il bambino come apprendista: la teoria sociocognitiva di Lev Vygotskij ( ) Il bambino come apprendista: la teoria sociocognitiva di Lev Vygotskij (1896-1934) Difficoltà nella diffusione della sua opera: Per morte prematura Perché osteggiata dalla dittatura stalinista degli anni

Dettagli

Documentazione SGQ SIRQ Moduli didattica rev. 0 del 10/09/2014 I.C. TORTONA B

Documentazione SGQ SIRQ Moduli didattica rev. 0 del 10/09/2014 I.C. TORTONA B Scuole in rete per la Qualità MO 344/DID ISTITUTO COMPRENSIVO TORTONA B Viale Kennedy, 14 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131863159 Fax 0131866284 E-mail alic83500d@istruzione.it E-mail certificata alic83500d@pec.istruzione.it

Dettagli

Favorire l attenzione e la concentrazione. Stimolare la memoria. Insegnare le prime nozioni matematiche.

Favorire l attenzione e la concentrazione. Stimolare la memoria. Insegnare le prime nozioni matematiche. IL PROGETTO Finalità Le finalità sono legate al progetto annuale Il bambino tra realtaà e fantasia, viaggio nel mondo dei bambini. Far conoscere ai bambini l origine del cane domestico. Far conoscere le

Dettagli

IL DOLORE PSICHICO IL DISTURBO MENTALE. Tugnoli, 2013

IL DOLORE PSICHICO IL DISTURBO MENTALE. Tugnoli, 2013 IL DOLORE PSICHICO E IL DISTURBO MENTALE SALUTE MENTALE capacità di amare e di lavorare (S.Freud) vivere gli affetti e capacità di attraversare il dolore equilibrio psichico in rapporto al contesto relazionale

Dettagli

L INSEGNANTE RIFLESSIVO la Modificabilità Cognitiva.una speranza per tutti!

L INSEGNANTE RIFLESSIVO la Modificabilità Cognitiva.una speranza per tutti! L INSEGNANTE RIFLESSIVO la Modificabilità Cognitiva.una speranza per tutti! Monza, 21 Marzo- 23 Maggio 2015 Dott.ssa Maria Russo Dott. Maria Russo L insegnante riflessivo OBIETTIVI DEL CORSO Sviluppare

Dettagli

Adolescenti e gruppo dei pari

Adolescenti e gruppo dei pari Adolescenti e gruppo dei pari Con i nostri occhi Adolescenti adottivi Provincia di Milano e CIAI, 24 ottobre 2011 Giornata di studio Gregorio Mazzonis Adolesenza e gruppo dei pari - Gregorio Mazzonis 1

Dettagli

Genere: differenze e disuguaglianze

Genere: differenze e disuguaglianze Genere: differenze e disuguaglianze 1 http://www.wellesley.edu/admission/ http://video.google.it/videosearch?q=mo na+lisa+smile&hl=it&emb=0&aq=f# GIULIANA MANDICH CORSO DI SOCIOLOGIA 28/03/2014 Obiettivi

Dettagli

RELAZIONI SOCIALI PERCHE SI ABBIANO RELAZIONI SOCIALI EFFICACI E NECESSARIO CONOSCERE I PROPRI E GLI ALTRUI BISOGNI

RELAZIONI SOCIALI PERCHE SI ABBIANO RELAZIONI SOCIALI EFFICACI E NECESSARIO CONOSCERE I PROPRI E GLI ALTRUI BISOGNI RELAZIONI SOCIALI RISORSE EMOTIVE RISORSE COGNITIVE PERCHE SI ABBIANO RELAZIONI SOCIALI EFFICACI E NECESSARIO CONOSCERE I PROPRI E GLI ALTRUI BISOGNI Per diventare una persona il bambino deve sviluppare

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF

ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF 2014-2015 OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI SCUOLA DELL INFANZIA Accoglienza della diversità, delle persone e delle culture Rafforzamento

Dettagli

Materiale di formazione ad uso esclusivo della farmacia, non destinato al consumatore. Riproduzione vietata INTELLIGENZA EMOTIVA AL LAVORO

Materiale di formazione ad uso esclusivo della farmacia, non destinato al consumatore. Riproduzione vietata INTELLIGENZA EMOTIVA AL LAVORO INTELLIGENZA EMOTIVA AL LAVORO INTELLIGENZA MULTIPLE Le intelligenze descritte da Gardner sono: 1. Intelligenza Linguistico - Verbale 2. Intelligenza Logico Matematica 3. Intelligenza Visivo - Spaziale

Dettagli

Didattica per competenze e per progetti

Didattica per competenze e per progetti PROGESIS Ancona, 9-10 settembre 2010 Didattica per competenze e per progetti Graziella Pozzo 1 Progettare per competenze: cosa cambia? Il programma Per programma si intende per lo più un elenco di argomenti

Dettagli

Emozioni e stati d animo

Emozioni e stati d animo Emozioni e stati d animo Alcune definizioni Affetto: ampia gamma di sentimenti che le persone provano Emozioni: intensi sentimenti rivolti a qualcuno o a qualcosa Stati d animo: sentimenti meno intensi

Dettagli

La Psicologia dello sviluppo

La Psicologia dello sviluppo La Psicologia dello sviluppo Psicologia dello sviluppo La Psicologia dello Sviluppo è una disciplina che studia le funzioni psicologiche degli esseri umani, la natura dei cambiamenti e i fattori alla base

Dettagli

Dai colloqui con due mamme portatrici di Esostosi sono emersi, relativamente alla malattia, alcuni importanti temi psicologici:

Dai colloqui con due mamme portatrici di Esostosi sono emersi, relativamente alla malattia, alcuni importanti temi psicologici: Dai colloqui con due mamme portatrici di Esostosi sono emersi, relativamente alla malattia, alcuni importanti temi psicologici: Senso di colpa genitoriale Difficoltà a parlare del problema Problemi sociali

Dettagli

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA Competenza 1 al termine del 1 / 2 biennio della scuola primaria (classi seconda/quarta)

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA Competenza 1 al termine del 1 / 2 biennio della scuola primaria (classi seconda/quarta) Competenza 1 al termine del 1 / 2 biennio della scuola primaria (classi seconda/quarta) L alunno è in grado di: Riconoscere i meccanismi, i sistemi e le organizzazioni che regolano i rapporti tra i cittadini

Dettagli