Capitolo 7 Reti di impresa
|
|
- Annibale Martina
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Capitolo 7 Reti di impresa
2 Indice Il tema delle reti nella teorie manageriali Le definizioni prevalenti sul concetto di rete Risorse e competenze nei processi di rete Rete e vantaggi competitivo
3 Alcune definizioni di rete [ ] un sistema di riconoscibili e multiple connessioni entro cui operano nodi ad alto livello di autoregolazione, capaci di operare fra loro in vista di fini comuni e di risultati condivisi. (Butera, 1990) [ ] any collection of actors (N2) that pursue repeated, enduring exchange relations with one another and, at the same time, lack a legitimate organizational authority to arbitrate and resolve disputes that may arise during the exchange (J.M.Podolny, K.L. Page, 1998) [ ] un modello stabile di transazioni cooperative tra attori individuali o collettivi che costituisce un nuovo attore collettivo. (A. Pichierri, 1999) any set of social relationships [ ] if it consist of at least three individuals or institutions and is characterized by some redundant vertical relationships that are incompletely specified.2 (K.Koschatzky, M. Kulicke, A. Zenker, 2001)
4 Le dipendenze teoriche La teoria della contingenza strutturale, per cui gli stimoli e i vincoli strutturali plasmano le decisioni manageriali e, conseguentemente, le diverse forme di organizzazione (Thompson, 1967) La teoria della dipendenza dalle risorse, secondo la quale l organizzazione dispone di risorse limitate, perciò ha bisogno di intrattenere rapporti di scambio con le organizzazioni che la circondano (Pfeffer, Salancik)
5 La letteratura Lorenzoni, 1990, 1992, 2000 RETE PREORDINATA RETE PIANIFICATA COSTELLAZIONI INFORMALI 5
6 La letteratura Storper & Harrison, 1992 Reti con un centro ed un solo anello periferico Reti periferia centro caratterizzate da un azienda coordinante 6
7 I fattori caratterizzanti le reti Il legame fra imprese diverse l effetto sulla competitività la relazione con la popolazione di imprese
8 La mappatura delle reti Le finalità/funzioni La progettualità consapevole La numerosità e i tipi di attori coinvolti La natura delle relazioni Il contenuto delle relazioni
9 La rilevanza strategica delle reti Filtro rispetto all influenza esercitata sulle dinamiche aziendali Capacità di condizionare l accesso delle imprese alle risorse materiali e immateriali per competere efficacemente La natura di risorse difficili da imitare per condizioni storiche, lunghi temi di sviluppo e della complessità sociale che caratterizzano le relazioni di maggior successo
10 Una tassanomia di alleanze Alleanze orizzontali Alleanze verticali Alleanze trasversali
11 Gli attori della relazione
12 Le alleanze orizzontali Sono iniziative di collaborazione, con imprese operanti nello stesso settore (concorrenti attuali) o con potenziali nuovi entranti (concorrenti potenziali): basate sulla ridondanza dove aziende replicano attività di ricerca analoghe per poi confrontarsi sui risultati; basate sulla complementarietà per condividere know how e accesso alle risorse distintive.
13 Le alleanze verticali Sono iniziative di collaborazione, a monte e a valle della catena del valore. A monte coinvolgono fornitori di materie prime, componenti e semilavorati, o con imprese di servizi funzionali a produrre l output delle attività aziendali A valle riguardano gli accordi per la distribuzione commerciale o fisica Gli obiettivi principali sono: l efficienza nell acquisizione delle risorse e dell apprendimento; l efficacia per velocizzare dimensioni di capillarità a livello commerciale.
14 Le alleanze trasversali Sono iniziative di collaborazione tra imprese che operano in settori differenti, svolgendo attività non riconducibili alla stessa filiera. Focus: diversificazione su business non correlati; partnership con enti di natura non imprenditoriale (Università, centri di ricerca, servizi specifici); acquisizione di competenze non core.
15 L accesso delle relazioni
16 L oggetto delle relazioni Accesso alla knowledge base dei partner focus: efficiente sfruttamento del proprio patrimonio di conoscenze e/o colmare il divario esempio: accordi tattici con centri di ricerca diffusi global Trasferimento di conoscenza focus: effettivo assorbimento da parte di una organizzazione docente esempio: accordo Fiat Chrysler Coproduzione di conoscenza focus: condividere i costi di nuova conoscenza esempio: semiconduttori Grenoble
17 Un estensione dei modelli di rete Reti baricentriche Reti orizzontali di condivisione Reti professionali Reti associative Reti distrettuali estese Reti territoriali Reti per l innovazione Reti epistemiche e culturali Reti generatrici di eventi
18 Reti baricentriche Collaborazioni produttive promosse o organizzate da un azienda di media grande dimensione rispetto agli altri nodi della rete Modello largamente diffuso in Italia Formazione strumentale a processi di allineamento Obiettivo principale efficienza di costo
19 Reti orizzontali Reti di impresa basate sulla condivisione di un progetto di prodotto o di un progetto commerciale comune riguardano imprese nello stesso stadio della supply chain o in business complementari, dispersi nel territorio, che si aggregano intorno a specifiche opportunità di mercato Modello emergente in Italia Focus, alleanza strategica Formazione come tessuto connettivo del legame
20 Le competenze critiche Competenze core Capacità analitiche Conoscenza del mercato e dei competitor Capacità relazionali Conoscenza del settore e dei principi di strategia Project management Time management Gestione dei gruppi di lavoro Decision making Conoscenza del settore di riferimento Competenze advanced Gestione dei conflitti Visione dell impresa Condivisione degli obiettivi Gestione dell innovazione Negoziazione Risk management Pianificazione strategica Business plannning Gestione di opzioni diversi nel business di riferimento
21 Relazioni interorganizzative le variabili principali Network Alleanze sulla catena del valore Alleanze orizzontali Attori Clienti - Fornitori Metafora Piramide Ragnatela Motivazione Legami Evoluzione dei legami storici delle alleanze Attività di networking strategico Linguaggio Efficienza dei costi/efficacia Riduzione dell incertezza Gestione della catena dell offerta Asimmetrici con le aziende guida Forzati Contatti esistenti Fiducia consolidata nel tempo Approfondimento dei network esistenti Costruiti strutturalmente Controllo/dipendenze/po tere Quasi gerarchia Accesso alle risorse esterne Apprendimento personale/aziendale Volontari, autonomi Laterali, parità di ruoloposizione Nuovi rapporti/contatti Nessuna conoscenza storica accumulata Affinità/rapporti personali Fiducia immediata Ampliamento dei network, diversificazione Costruiti personalmente Simmetria, complementarietà
22 Motivazioni per l avvio Completano la strategia dell azienda e ne diventano parte integrante Permettono di affrontare il mercato che cambia Rafforzano la competenza distintiva, completandola con alcune dimensioni, non controllate direttamente Condividono investimenti che autonomamente non potrebbero essere fatti
23 Reti di impresa e creazione di valore Le aree critiche nelle imprese e l impatto del potenziale di rete. Nei prossimi capitoli: la governance l internazionalizzazione l Innovazione le risorse umane
Parte 1 La strategia di espansione internazionale
Prefazione alla seconda edizione Autori Ringraziamenti dell Editore XIII XVI XVIII Parte 1 La strategia di espansione internazionale Capitolo 1 L internazionalizzazione delle imprese: scenari e tendenze
DettagliPiani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali
Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi
DettagliZerouno Executive Dinner
Zerouno Executive Dinner Business e IT per la competitività Annamaria Di Ruscio diruscio@netconsulting.it Milano,18 novembre 2010 Cambia il ruolo dell azienda e dell IT 18 novembre 2010 Slide 1 La New
DettagliOPEN INNOVATION E FINANZIAMENTI PER LE PMI
OPEN INNOVATION E FINANZIAMENTI PER LE PMI Cosa si intende per Open Innovation Angela Rotellini, LIUC Università Cattaneo Lomazzo, 22 Aprile 2015 Agenda Definizione di Open Innovation I vantaggi dell Open
DettagliRelazioni collaborative per creare valore (di cui appropriarsi in seguito)
Le strategie di collaborazione Relazioni collaborative per creare valore (di cui appropriarsi in seguito) Collaborazione (ad esempio per la Ricerca & Sviluppo) tra imprese sottoposte a forti pressioni
DettagliLe organizzazioni semplici
Le organizzazioni semplici Contenuti del capitolo L assetto imprenditoriale e il controllo La forma artigiana e il problem solving Il gruppo di pari tra conoscenza e potere Quando funzionano le forme semplici?
DettagliCapitolo XVII. La gestione del processo innovativo
Capitolo XVII La gestione del processo innovativo Il ruolo dell innovazione nell economia dell immateriale L innovazione ha assunto un ruolo particolarmente significativo come variabile esplicativa della
DettagliLa cooperazione tra PMI e Centri di Ricerca per l innovazione.
La cooperazione tra PMI e Centri di Ricerca per l innovazione. Treviso, 24 febbraio 2015 Smart Specialisation Strategy Rappresenta il rafforzamento delle specializzazioni del territorio e la promozione
DettagliLe reti per la conciliazione come. condiviso. Audit Famiglia e Lavoro. L esperienza delle aziende venete. 19 aprile 2013 Monastier di Treviso
Le reti per la conciliazione come strumento di welfare territoriale condiviso 19 aprile 2013 Monastier di Treviso Audit Famiglia e Lavoro. L esperienza delle aziende venete A cura dell Assessorato ai Servizi
DettagliSTRATEGIE D IMPRESA. Guida alla studio del libro di testo (Fontana Caroli) per gli studenti frequentanti (in sequenza)
STRATEGIE D IMPRESA Guida alla studio del libro di testo (Fontana Caroli) per gli studenti frequentanti (in sequenza) Cap. 5.1 e Cap. 5.2 (da indicazioni precedenti) segue Cap. 4.2 + 6.5 Cap. 5.3 (esclusi
DettagliEconomia e gestione delle imprese. Argomenti IL CICLO DI DIREZIONE AZIENDALE. Prof. Arturo Capasso
Economia e gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso 1 Argomenti Il ciclo direzionale La funzione organizzativa Struttura organizzativa Scelte di organizzazione Progettazione dell organizzazione Modelli
DettagliRETI D IMPRESA. Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo la propria individualità e le proprie competenze
110 BUSINESS & IMPRESE Maurizio Bottaro Maurizio Bottaro è family business consultant di Weissman Italia RETI D IMPRESA Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo
DettagliLA GESTIONE DELLA CONOSCENZA NELLE PMI KNOWLEDGE MANAGEMENT Ing. Obici Roberto 8 / 9 / 10 maggio 2012
INNOVARE E FARE RETE GLI STRUMENTI DI CONOSCENZA E I PROGRAMMI DI RICERCA DEL DISTRETTO MATERIALI E TECNOLOGIE PER LE COSTRUZIONI LA GESTIONE DELLA CONOSCENZA NELLE PMI KNOWLEDGE MANAGEMENT Ing. Obici
DettagliIl Progetto Green Industries e le opportunità per le PMI in materia di risparmio energetico e di riqualificazione
Il Progetto Green Industries e le opportunità per le PMI in materia di risparmio energetico e di riqualificazione 18 novembre 2014, Modena Teresa Bagnoli, ASTER Green Industries: soluzioni innovative per
DettagliSistemi informativi aziendali struttura e processi
Sistemi informativi aziendali struttura e processi Concetti generali sull informatica aziendale Copyright 2011 Pearson Italia Prime definizioni Informatica Scienza che studia i principi di rappresentazione
DettagliFoto indicativa del contenuto del modulo. Materiale Didattico Organizzazione Aziendale
Foto indicativa del contenuto del modulo Materiale Didattico Organizzazione Aziendale 3 Strategia d impresa (Introduzione al problema strategico) 4 Premessa Tema caratterizzato da ampispazi di indeterminatezza
DettagliASPETTI ECONOMICO-AZIENDALI DEL CONTRATTO DI RETE
ASPETTI ECONOMICO-AZIENDALI DEL CONTRATTO DI RETE Tommaso Perfetti dottore di ricerca in economia aziendale dottore commercialista e revisore dei conti 8 febbraio 2013 Il concetto di aggregazione aziendale
DettagliECONOMIA DEI GRUPPI DELLE IMPRESE TURISTICHE
ECONOMIA DEI GRUPPI DELLE IMPRESE TURISTICHE Dott.ssa Francesca Picciaia Università di Perugia Facoltà di Economia LE FORME AGGREGATIVE NELLE IMPRESE TURISTICHE 2 IL CONTESTO DI RIFERIMENTO Globalizzazione
DettagliRuolo e attività del punto nuova impresa
SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda
DettagliCAPITOLO CAPIT Tecnologie dell ecnologie dell info inf rmazione e controllo
CAPITOLO 8 Tecnologie dell informazione e controllo Agenda Evoluzione dell IT IT, processo decisionale e controllo Sistemi di supporto al processo decisionale Sistemi di controllo a feedback IT e coordinamento
DettagliLezione 4 Formazione delle strategie e strategie basate sulla conoscenza: la Knowledge Based View
Università degli Studi di Padova Facoltà di Lettere e Filosofia Corso di Laurea Triennale in Discipline della Mediazione Linguistica e Culturale a.a. 2007/08 Economia e Gestione delle Imprese Lezione 4
Dettagli25/11/14 ORGANIZZAZIONE AZIENDALE. Tecnologie dell informazione e controllo
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 1 Tecnologie dell informazione e controllo 2 Evoluzione dell IT IT, processo decisionale e controllo Sistemi di supporto al processo decisionale IT e coordinamento esterno IT e
DettagliLezione 4. La struttura orizzontale I network Ambiente esterno e assetti organizzativi
Lezione 4 La struttura orizzontale I network Ambiente esterno e assetti organizzativi 1 IL RAGGRUPPAMENTO ORIZZONTALE Il raggruppamento orizzontale indica che i dipendenti vengono raggruppati intorno ai
DettagliI PROCESSI GESTITI DALLA FUNZIONE DI MARKETING. Prof. Giancarlo Ferrero Corso di marketing Università di Urbino
2 I PROCESSI GESTITI DALLA FUNZIONE DI MARKETING 1 IL PROCESSO DI CREAZIONE DEL VALORE Finalità del marketing: la creazione di valore per il cliente e per l impresa. Le fasi del processo di creazione del
DettagliIL CASO: Hewlett-Packard
IL CASO: Hewlett-Packard Proposta acquisizione Compaq con duplice finalità (Fiorina): 1) conseguimento economie di scala; 2) ingresso nel mercato dei servizi. Pareri sfavorevoli alla fusione (Hewlett e
DettagliLezione 3. Analisi del divario strategico. Valutazione delle alternative. La pianificazione strategica (segue)
Lezione 3 La pianificazione strategica (segue) Analisi del divario strategico Quali risorse sono necessarie? Quali risorse non sono sfruttate al meglio? Valutazione quali-quantitativa Valutazione delle
DettagliIndice. Prefazione alla seconda edizione. Ringraziamenti dell Editore
Indice Prefazione alla seconda edizione Autori Ringraziamenti dell Editore XIII XXI XXII Capitolo 1 Elementi di economia e organizzazione aziendale 1 1.1 La natura e il fine economici dell impresa 1 1.1.1
DettagliLe Lepri Anticrisi Programma di formazione per uscire dalla crisi puntando sui propri punti di forza
Sistema di qualità conforme allo standard ISO 9001:2008 certificato n 9175.AMB3 Autorizzazione Ministero del Lavoro n 13/I/0015692/03.04 per Ricerca e Selezione del Personale Autorizzazione Ministero del
DettagliPunti dell intervento
Punti dell intervento 1. Premessa definitoria 2. Cosa pensa un campione d aziende delle aggregazioni aziendali (ricerca nella Regione Marche) 3. Possibilità/limiti della cooperazione tra aziende 4. Vantaggi
DettagliLA DIFFERENZIAZIONE 1
LA DIFFERENZIAZIONE 1 La differenziazione Condizioni per la differenziazione: -unicità (distintività) -valore per il cliente (meno costi o soddisfazione superiore) -percezione del valore da parte del cliente
DettagliINDUSTRY 4.0 MODELLI DI BUSINESS E COMPETITIVITÀ IL RUOLO DELLA COMPETENZA
INDUSTRY 4.0 MODELLI DI BUSINESS E COMPETITIVITÀ IL RUOLO DELLA COMPETENZA LUIGI SERIO ICRIM - UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE Milano 23 novembre 2015 luigi.serio@unicam.it 1 I confini territoriali
DettagliVuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.
MASTER si propone come facilitatore nella costruzione e pianificazione di strategie di medio e lungo termine necessarie ad interagire con gli scenari economici e sociali ad elevato dinamismo. Vuole rappresentare
DettagliLE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020
LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 \ OBIETTIVI TEMATICI (art.9 Reg.Generale) Interventi attivabili nel periodo 2014-2020 Grado
DettagliSmart Specialisation Strategy e forme aggregative
Smart Specialisation Strategy e forme aggregative Nuovi strumenti a supporto dell innovazione e la competitività Piazzola sul Brenta, 23 maggio 2015 Dipartimento Sviluppo Economico Sezione Ricerca e Innovazione
DettagliProgramma di Export Temporary Management
Programma di Export Temporary Management Aree di intervento Business Strategies, grazie ad una solida esperienza acquisita negli anni, eroga servizi nell ambito dell Export Temporary Management finalizzati
DettagliObiettivi conoscitivi
Corso di International Accounting Università degli Studi di Parma - Facoltà di Economia (Modulo 1 e Modulo 2) LAMIB Strumenti avanzati di management accounting. Profili internazionali. Anno Accademico
DettagliTECNICO SUPERIORE DELLA LOGISTICA INTEGRATA
ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE TRASPORTI TECNICO SUPERIORE DELLA LOGISTICA INTEGRATA STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TECNICO SUPERIORE DELLA LOGISTICA INTEGRATA
DettagliIL NUOVO INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING
IL NUOVO INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING Itis Galilei di Roma - 4 dicembre 2009 - VI CONFLUISCONO GLI INDIRIZZI PREESISTENTI: ISTITUTI TECNICI COMMERCIALI Ragioniere e perito commerciale
DettagliTecniche di Management per il Fundraising
Tecniche di Management per il Fundraising GATEWAY TO LEARNING Il corso è inserito nel Catalogo Interregionale di Alta Formazione www.altaformazioneinrete.it Titolo del corso: Tecniche di Management per
DettagliIndice. La strategia nel sistema impresa. 1 Il sistema impresa e l ambiente competitivo Matteo Caroli 1
00Pr_pag_CAROLI_2012 16/07/12 06.44 Pagina VII Prefazione alla quarta edizione Autori Ringraziamenti dell Editore In questo volume... XVII XXI XXIII XXV Parte I La strategia nel sistema impresa 1 Il sistema
DettagliCost_. Quality_. Delivery_. L eccellenza della tua SuppLy chain parte da qui
Quality_ Cost_ L eccellenza della tua SuppLy chain parte da qui Delivery_ Training for Excellence 2 FORMAZIONE INNOVAZIONE ESPERIENZA In un mercato competitivo come quello odierno, per gestire al meglio
DettagliPiù Borsa più Impresa: un alleanza per crescere
Più Borsa più Impresa: un alleanza per crescere Luca Peyrano Head of Continental Europe, Primary Markets Borsa Italiana London Stock Exchange Group Milano, Assolombarda 11 Febbraio 2010 Più Borsa Più Impresa:
DettagliIL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO
IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO Roberto Del Giudice Firenze, 10 febbraio 2014 Il progetto Si tratta del più grande fondo italiano di capitale per lo sviluppo, costituito per dare impulso alla crescita
DettagliCAPITOLO 5 Le Risorse e le Competenze come base della strategia
Università degli Studi di Urbino Carlo Bo FACOLTÀ DI ECONOMIA CAPITOLO 5 Le Risorse e le Competenze come base della strategia Robert M. Grant Presentazione di: Radi Davide SCOPO DEL CAPITOLO: Valutare
DettagliIntroduzione al Marketing II. Marketing e Tecniche di Accesso al Mercato Farmaceutico 1
Introduzione al Marketing II Marketing e Tecniche di Accesso al Mercato Farmaceutico 1 Livelli di Marketing Marketing Strategico Analisi strategica Segmentazione, Targeting, Posizionamento Marketing Tattico
DettagliTecniche di Marketing. Parola chiave: Formula imprenditoriale. Formula imprenditoriale coerente
Tecniche di Marketing Progetto F.I.S.I.Agri 7 e 13 dicembre 2007 Luisa Baldeschi Parola chiave: Formula imprenditoriale La formula imprenditoriale è il cuore della pianificazione strategica La coerenza
DettagliImprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI
Corso di Alta Formazione Imprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI Evento Finale 25 marzo 2013 -Bergamo Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni BERGAMO SVILUPPO AZIENDA
DettagliSocietà di formazione
Società di formazione Presentazione Efil Formazione nasce a gennaio 2011 con l intento di costituire il presidio strategico dei sistemi formativi promossi dall Agenzia per il Lavoro Life In e per rispondere
DettagliIl valore della comunicazione d impresa. Renato Fiocca Incontri AISM - settembre 2001
Il valore della comunicazione d impresa Renato Fiocca Incontri AISM - settembre 2001 Il ruolo della comunicazione aziendale L azienda nel suo normale operare entra in relazione con moltissimi pubblici
DettagliCRM E GESTIONE DEL CLIENTE
CRM E GESTIONE DEL CLIENTE La concorrenza è così forte che la sola fonte di vantaggio competitivo risiede nella creazione di un valore superiore per i clienti, attraverso un investimento elevato di risorse
DettagliTECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL INTERMODALITÀ
ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE TRASPORTI TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL INTERMODALITÀ STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E
DettagliCorso di Alta Formazione per il management di Impresa Sociale (CAFIS)
Corso di Alta Formazione per il management di Impresa Sociale (CAFIS) GIAN LUIGI BULSEI Università del Piemonte Orientale Investire in formazione: l esperienza del CAFIS Perché il CAFIS Fornire un supporto
DettagliOrganizzazione e pianificazione delle attività di marketing
Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Il continuum delle strutture tra efficienza ed efficacia Struttura funzionale Struttura divisionale Struttura a matrice Struttura orizzontale
DettagliCAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o
CAPITOLO 11 Innovazione e cambiamento Agenda Ruolo strategico del cambiamento Cambiamento efficace Cambiamento tecnologico Cambiamento di prodotti e servizi i Cambiamento strategico e strutturale Cambiamento
Dettagliil Sistema di Indicatori di Qualità del sistema InFEA del Piemonte
REGIONE PIEMONTE In.F.E.A. - attività di sistema il Sistema di Indicatori di Qualità del sistema InFEA del Piemonte Provincia di Torino Lab. ter. Canavese Lab. ter. Pinerolese 13 gennaio 2010 valutare?
DettagliCAPITOLO 5. Relazioni Interorganizzative
CAPITOLO 5 Relazioni Interorganizzative Agenda Le relazioni interorganizzative Modello interorganizzativo Dipendenza dalle risorse Network collaborativi Ecologia delle Popolazioni Istituzionalismo 2 Le
DettagliLOGICAL Con i dati tra le nuvole Presentazione della piattaforma informatica di servizi logistici Business Workshop
LOGICAL Con i dati tra le nuvole Presentazione della piattaforma informatica di servizi logistici Business Workshop Marino Cavallo Provincia di Bologna PROGETTO LOGICAL Transnational LOGistics' Improvement
DettagliNSM Nexus Scuola di Management
NSM Nexus Scuola di Management NSM è la Scuola di Management della Nexus Srl, agenzia di formazione accreditata presso la Regione Abruzzo per la Formazione continua e superiore, che opera dal 1991 fornendo
DettagliIl controllo operativo nell area produzione - approvigionamenti. Corso di Gestione dei Flussi di informazione
Il controllo operativo nell area produzione - approvigionamenti Corso di Gestione dei Flussi di informazione Programmazione operativa della produzione Processo di approvigionamento Programmazione operativa
DettagliCapitolo 9. di internazionalizzazione delle PMI. Alessandro Baroncelli, Luigi Serio - Economia e gestione delle imprese
Capitolo 9 Reti d impresa d e processi di internazionalizzazione delle PMI Indice Le principali teorie e modelli di internazionalizzazione Le esperienze di internazionalizzazione delle pmi italiane La
DettagliPERCORSI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE 2013-2014
PERCORSI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE 2013-2014 Archivio Antico 21 Gennaio 2014 Erasmus+ (2014-2020): Azioni di supporto alla collaborazione internazionale (Key Action 2); progetti di sostegno alla riforma
DettagliSviluppare competenze per creare valore
Sviluppare competenze per creare valore QUADIR È La Scuola di Alta Formazione Cooperativa INCONTRO Quadir è la Scuola di Alta Formazione Cooperativa di Legacoop. Organizza master, seminari e corsi ed è
DettagliTITOLO DELL INSEGNAMENTO CFU. Principali conoscenze e/o Abilità. Obiettivo. Organizzazione didattica. Strategia d Impresa e Marketing 10 CFU
TITOLO DELL INSEGNAMENTO Strategia d Impresa e Marketing CFU 10 CFU Principali conoscenze e/o Abilità L American Marketing Association (1995) ha definito il marketing come il processo di pianificazione
DettagliInnovazione in produzione e logistica nell era dell economia digitale
Innovazione in produzione e logistica nell era dell economia digitale Andrea Sianesi 17 maggio 2010 L innovazione ICT, una leva strategica per la competitività del sistema Italia I benefici della banda
DettagliLE RETI DI IMPRESA. Un nuovo modello di sviluppo economico. Con il contributo di
LE RETI DI IMPRESA Un nuovo modello di sviluppo economico Con il contributo di INDICE Cos è una rete di impresa 3 I vantaggi di aggregarsi 4 Il contratto di rete 5 La governance della rete 6 Il fondo patrimoniale
DettagliABI Energia Competence Center ABI Lab su energia e ambiente. Gli ambiti di ricerca in ABI Energia
ABI Energia Competence Center ABI Lab su energia e ambiente Gli ambiti di ricerca in ABI Energia Gli ambiti di ricerca su energia e ambiente in ABI Lab ABI Energia, Competence Center sull energia e l ambiente
DettagliQUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA
QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager
DettagliL INNOVAZIONE DI PRODOTTO
Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Economia L INNOVAZIONE DI PRODOTTO a.a. 2006-2007 dott.ssa Elisabetta Savelli L innovazione costituisce un terreno d indagine estremamente ampio e articolato,
DettagliANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING
ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING CREARE OPPORTUNITÀ PER COMPETERE Oggi le imprese di qualsiasi settore e dimensione devono saper affrontare, singolarmente o in rete, sfide impegnative sia
DettagliISMENE TRAMONTANO Le iniziative per la diffusione della qualità
ISMENE TRAMONTANO Le iniziative per la diffusione della qualità Il Reference Point italiano sulla qualità dei Sistemi di Istruzione e Formazione professionale A cura di Ismene Tramontano Ricercatrice Isfol
DettagliParte 1 Il processo di internazionalizzazione delle imprese
Prefazione alla terza edizione Autori Ringraziamenti dell Editore XIII XVI XVIII Parte 1 Il processo di internazionalizzazione delle imprese Capitolo 1 L internazionalizzazione delle imprese: scenari e
Dettaglienterprise europe OFFICINA della COMPETITIVITÀ
enterprise europe OFFICINA della COMPETITIVITÀ Percorso di accompagnamento delle aziende abruzzesi al mondo dell innovazione e dell internazionalizzazione in collaborazione con: 19 e 20 settembre 2012
DettagliReti, Accordi e Cooperazioni interaziendali a.a. 2008-2009 INDICE
INDICE 1. Crescita aziendale e contesto esterno 2. Crescita aziendale e contesto interno 3. Crescita quantitativa e sviluppo qualitativo 4. Le dimensioni rilevanti dello sviluppo qualitativo 5. Le modalità
DettagliImpresa: sistema sociale aperto e dinamico. Impiega risorse differenziate (scarse) per
Impresa: sistema sociale aperto e dinamico Organizzazione economica (Contenuto economico Attività e Obiettivi) Impiega risorse differenziate (scarse) per svolgere processi di acquisizione, produzione di
DettagliCATALOGO FORMAZIONE GRATUITA PER I DIRIGENTI 2009-2010. Enti: MIP, POLIdesign
CATALOGO FORMAZIONE GRATUITA PER I DIRIGENTI 2009-2010 Enti: MIP, POLIdesign Decision Making Obiettivi studiare le dinamiche dei processi decisionali all interno di organizzazioni complesse apprendere
Dettaglitra Provincia di Lecce, Provincia di Torino, Camera di Commercio I.A.A. di Lecce e BIC Lazio
PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DELLE RETI D IMPRESA In data tra Provincia di Lecce, Provincia di Torino, Camera di Commercio I.A.A. di Lecce e BIC Lazio premesso che Con l'art. 3, comma 4-ter, del
DettagliInnovare i territori. Ennio Lucarelli Vice Presidente Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici
Innovare i territori Ennio Lucarelli Vice Presidente Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici 1 La Federazione CSIT Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici 51 Associazioni di Categoria (fra
DettagliProgramma di attività Linee Guida
Programma di attività Linee Guida SEZIONE INFORMATION TECHNOLOGY Augusto Coriglioni Il Lazio e Roma : Il nostro contesto Nel Lazio Industria significa in larga misura Manifatturiero; a Roma, Servizi; Complementarietà
DettagliProspettive per un azione sindacale globale. Lisbona 29 maggio 2015 presentazione di Gianni Alioti - Ufficio Internazionale FIM-CISL
Prospettive per un azione sindacale globale Lisbona 29 maggio 2015 presentazione di Gianni Alioti - Ufficio Internazionale FIM-CISL Costruire un Sindacato Globale Imprese Locali Sindacati locali Imprese
DettagliACCADEMIA DI PROGETTAZIONE SOCIALE MAURIZIO MAGGIORA
Un nuovo modo di vivere la progettazione sociale... ACCADEMIA DI PROGETTAZIONE SOCIALE MAURIZIO MAGGIORA Diventare «progettista sociale esperto» Torino, 14 marzo 2013 Agenda Accademia di Progettazione
DettagliUNA COOPERATIVA CHE INVESTE NEL PROPRIO FUTURO
IL PIANO STRATEGICO/INDUSTRIALE 2012-2014 UNA COOPERATIVA CHE INVESTE NEL PROPRIO FUTURO L elaborazione del primo Piano Strategico/Industriale di Tecnicoop si inserisce in un progetto complessivo di rinnovamento
DettagliPROGRAMMA QUALITÀ E POTENZIAMENTO DELLA FORMAZIONE PUBBLICA Convenzione DFP e SSPA. PROGETTO Una Rete per la Formazione di Qualità RFQ
PROGRAMMA QUALITÀ E POTENZIAMENTO DELLA FORMAZIONE PUBBLICA Convenzione DFP e SSPA PROGETTO Una Rete per la Formazione di Qualità RFQ Roma, 21 maggio 2013 Sala Polifunzionale PCM FINALITÀ DEL PROGETTO
DettagliPROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE
PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso
DettagliCorso di Analisi Strategiche. Analisi di Settore. Prof. V.Maggioni Facoltà di Economia S.U.N.
Analisi di Settore Prof. V.Maggioni Facoltà di Economia S.U.N. Il settore è il luogo economico delle imprese che esercitano reciprocamente la concorrenza (Guido, 2000). Il confine settoriale è definito
DettagliANALYSIS UNA TECNICA TRADIZIONALE PER LA MAPPATURA INTERNA
SWOT ANALYSIS UNA TECNICA TRADIZIONALE PER LA MAPPATURA INTERNA 1/17 AGENDA La mappatura interna La SWOT Analysis in letteratura SWOT Analysis e creatività Il questionario proposto Conclusioni 2/17 SIAMO
DettagliLezione 1 Impresa e scelte strategiche
Lezione 1 Impresa e scelte strategiche Economia e Organizzazione Aziendale Modulo 3 - La strategia aziendale Unità didattica 1 - Strategia: contenuti, oggetti, finalità Antonio Dallara Caratteristiche
DettagliCapitolo 1 Il sistema finanziario e il sistema reale 3. Capitolo 2 I saldi finanziari settoriali e l intermediazione finanziaria 29
00.romaneNadotti:Layout 1 25-09-2009 15:15 Pagina vi Gli Autori Prefazione Ringraziamenti dell Editore In questo volume... Il sito xiii xiv xvi xvii xxiii PARTE I Concetti fondamentali Capitolo 1 Il sistema
DettagliAlternanza scuola lavoro: che cosa significa
Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l
DettagliLewitt Associati. Soluzioni per lo sviluppo d impresa. Divisione Riduzione Costi Aziendali
Lewitt Associati Soluzioni per lo sviluppo d impresa Divisione Riduzione Costi Aziendali MISSION Aiutiamo i nostri Clienti nell identificazione, progettazione e nella realizzazione di interventi utili
DettagliConsulenza e formazione dal 1967
Consulenza e formazione dal 1967 PROFILO SOCIETARIO CIAgroup è un azienda che da 40 anni opera nella consulenza e formazione manageriale e tecnica. La sua strategia è fare squadra con i clienti e diventare
DettagliL IT a supporto della condivisione della conoscenza
Evento Assintel Integrare i processi: come migliorare il ritorno dell investimento IT Milano, 28 ottobre 2008 L IT a supporto della condivisione della conoscenza Dott. Roberto Butinar AGENDA Introduzione
DettagliGLI IMMIGRATI IN PROVINCIA DI CREMONA Contesto, azioni, progetti
Convenzione di Sovvenzione n. 2011/FEI/PROG-100781 CUP B53I12000030003 GLI IMMIGRATI IN PROVINCIA DI CREMONA Contesto, azioni, progetti CORRELARE: partnership ed esiti del progetto Rosita Viola Provincia
DettagliRICERCA DEI SERIVIZI NELL EVOLUZIONE DELLA SUPPLY CHAIN
RICERCA DEI SERIVIZI NELL EVOLUZIONE DELLA SUPPLY CHAIN Le strategie adottate dalle imprese nel gestire le fasi a monte del processo produttivo sono cambiate seguendo una traiettoria ben precisa. Le tappe
DettagliBSC Brescia Smart City
BSC Brescia Smart City Ruolo, programma, obiettivi 2014 > 2020 Smart City : di cosa parliamo Con il termine Smart City/Community (SC) si intende quel luogo e/o contesto territoriale ove l'utilizzo pianificato
DettagliNeos Sistemi: il nostro approccio al settore metal
Neos Sistemi: il nostro approccio al settore metal Neos Sistemi L azienda ed il settore Metal Neos Sistemi nasce nel 1998 grazie alla confluenza di esperienze di professionisti del settore ICT nazionale
DettagliPROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER. Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE MISURA 431 Azione 2.b Informazione sull attività del GAL Attività di animazione
DettagliCorso di Marketing Lezione 1 Concetti base di marketing
Corso di Marketing Lezione 1 Concetti base di marketing Prof. Elena Cedrola elena.cedrola@unimc.it http://docenti.unimc.it/docenti/elena-cedrola Elena Cedrola - Marketing - Università degli Studi di Macerata
DettagliProgetto Volontariato e professionalità
Progetto Volontariato e professionalità Unione Nazionale Associazioni Immigrati ed Emigrati www.unaie.it - info@unaie.it ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE CULTURA AMBIENTALE E LAVORO SOLIDALE www.aikal.eu -
DettagliLOGISTIC MANAGER. STRUTTURA DEL PERCORSO: 700 ore di formazione d aula, 300 ore di stage e 3 mesi di Work Experience.
LOGISTIC MANAGER. CONTESTO: La figura professionale Logistic Manager trova la sua collocazione in aziende operanti nell ambito del trasporto/logistica, di media/piccola o grande dimensione, in cui v è
DettagliL ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.
Dettagli