LA MOTIVAZIONE AL CAMBIAMENTO E AL MIGLIORAMENTO
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- Gerardina Di Carlo
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1 USR EMILIA ROMAGNA SEMINARIO DI FORMAZIONE PER IL MIGLIORAMENTO SNV LA MOTIVAZIONE AL CAMBIAMENTO E AL MIGLIORAMENTO CESENATICO ISIS LEONARDO DA VINCI 15 APRILE 2016 ORE 15,30-18,30 PERCHÉ MIGLIORARE? - QUALI MOTIVAZIONI? Senni Guidotti Magnani Paolo
2 USR EMILIA ROMAGNA DIAPOSITIVE DIVISE IN CAPITOLI 1. DESCRIZIONE DELLA I FASE DELLA FORMAZIONE APRILE 2016 ( 1-10) 2. RISULTATI DI DUE RICERCHE UNA SULLA MOTIVAZIONE ALL AUTOVALUTAZIONE E UNA SUI FATTORI DI CAMBIAMENTO (11-14) 3. COSA E AICQ, CHI SIAMO NOI E QUALI SONO LE NOSTRE MATIVAZIONI; I NOSTRI PRINCIPI E I NOSTRI STRUMENTI (15-22) 4. L INTERAUTOSSERVAZIONE RIFLESSIVA CON L ATELIER DI SCRITTURA METODO BING PER UNA MAPPA DI ISTITUTO DEL CAMBIAMENTO PER IL MIGLIORAMENTO (23-26) Senni Guidotti Magnani Paolo
3 USR EMILIA ROMAGNA Progetto inter istituzionale OBIETTIVI DEL PROGETTO INTER ISTITUZIONALE 1. Conseguire una condivisione e assunzione della responsabilità individuale e collegiale e superare l'autoreferenzialità individuale e di scuola (saper essere) 2. Sviluppare la capacità di progettare e realizzare una trama intenzionale di ipotesi e di azioni sulla realtà complessa tali da costringerla a modificarsi (saper pianificare plan) 3. Studiare azioni di correzione per raggiungere gli obiettivi, superando le difficoltà e gli ostacoli in itinere (saper monitorare, misurare, valutare, riprogettare do e act) 4. Comunicare nel micro (team, consigli di classe, Collegio docenti) e nel macro ($takeholders, genitori, amministrazione comunale, Associazione, enti di ricerca ) (saper comunicare, coinvolgere, motivare do) Nerino Arcangeli - Senni Guidotti Magnani Paolo
4 Azioni del Progetto Inter istituzionale Per quanto concerne il punto 1 l azione che si propone è una formazione comune dei docenti delle scuole aderenti sui concetti di: cambiamento per il miglioramento miglioramento (autovalutazione valutazione esterna miglioramento a piccoli passi) obiettivo / traguardo (RAV - PdM) processo strategia USR EMILIA ROMAGNA Progetto inter istituzionale 1. Conseguire una condivisione e assunzione della responsabilità individuale e collegiale e superare l'autoreferenzialità individuale e di scuola. come si lavora insieme (Cooperative learning Mappa nel mezzo) Nerino Arcangeli - Senni Guidotti Magnani Paolo 4
5 USR EMILIA ROMAGNA Progetto inter istituzionale Azioni del Progetto Interistituzionale Per quanto concerne i punti 2 (pianificazione e progettazione) e 3 (controllo, monitoraggio, superamento delle difficoltà e imprevisti) l azione che si propone è la costituzione di un Gruppo Inter istituzionale Allargato (sei docenti di ogni scuola, esperti esterni, rappresentanti dell Amministrazione) che analizzi i Piani di Miglioramento delle singole scuole, che cooperi alla loro fattibilità e che proponga modalità comuni di controllo processi-risultati e costi-benefici e di monitoraggio e valutazione con metodologia PDCA Nerino Arcangeli - Senni Guidotti Magnani Paolo 5
6 USR EMILIA ROMAGNA Progetto inter istituzionale Azioni del Progetto Inter istituzionale Per quanto concerne il punto 4 (comunicazione) nelle singole scuole, si attuerà una condivisione a livello di team, di Consigli di classe, di Dipartimenti, di Collegio docenti; esternamente si attueranno momenti di condivisione e disseminazione lanciati da un talk-show pubblico, visionato in streaming e ripreso da un'emittente televisiva locale. Nerino Arcangeli - Senni Guidotti Magnani Paolo 6
7 USR EMILIA ROMAGNA Progetto inter istituzionale Risultati attesi sugli studenti maggior coinvolgimento nella attività didattica a fine anno scolastico un miglioramento del 10% nei risultati di Italiano e Matematica, in particolare nelle prove nazionali Nerino Arcangeli - Senni Guidotti Magnani Paolo 7
8 Nome della formazione USR EMILIA ROMAGNA Progetto inter istituzionale I FASE DEL PROGETTO APRILE - MAGGIO APRILE 15,30-18,30 ISIS LEONRDO DA VINCI CESENATICO RINFORZO DELLA MOTIVAZIONE AL MIGLIORAMENTO RISORSE PER CAMBIARE E MIGLIORARE (AUTO INTER OSSERVAZIONE RIFLESSIVA PER UNA MAPPA DEL CAMBIAMENTO PER IL MIGLIORAMENT O DI ISTITUTO E DI RETE) Partec. (n. sc. e n. doc.) Partecipa zione a iscrizione circa 20 docenti per istituto (120 docenti circa) Risultato atteso Accettare l idea del cambiame nto avendolo collegato alla propria motivazion e profession ale e al PdM Esperti Materiali Modalità della formazione Staff di AICQ Education GLSNV: Arcangeli, Senni Guidotti Magnani, Beghella, Tonelli, Tosi Cap. 1, paragrafi 1-6 A.A.V.V., Rapporto di autovalutazione (RAV) e miglioramento, Maggioli, 2015; Sito: www, valutazionescuole.it; diapositive Arcangeli e Senni G. M. 1 ora rel., 2 ore e mezzo laboratorio con esperto (6 gruppi; elaborazione di una mappa per il miglioramento); mezz ora di restituzione di rete Nerino Arcangeli 8
9 USR EMILIA ROMAGNA Progetto inter istituzionale I FASE DEL PROGETTO APRILE - MAGGIO Maggio 15,30-18,30 ISIS LEONRDO DA VINCI CESENATICO MESSA A PUNTO E MIGLIORAMENTO DEI PDM DA PARTE DEI NIV Nome della formazione Autovalutazi one, miglioramen to e monitoraggio del PdM Partecipan ti (n. scuole e n. docenti) NIV delle sei scuole e di alcune scuole interessate raggruppati due a due Risultat o atteso Revision e e migliora mento dei PdM Numero e nomi esperti Staff di AICQ Educatio n GLSNV: Arcangeli, Senni Guidotti Magnani, Beghella, Tonelli, Tosi Materiali Cap. 4, A.A.V.V., Rapporto di autovalutazione (RAV) e miglioramento Un manuale per le scuole, i docenti e i dirigenti, Maggioli, 2015 Sito: www, valutazionescuole.it Diapositive Senni G. M. Diapositive POFT (Tonelli), prove standardizzate (Carampin), risultati scolastici (Senni), competenze cittadinanza (Arcangeli, Guerra, Cheriscione), risultati a distanza (Battistin) Checklist per PdMdi qualità; griglia autovalutazione PdM; registrino di monitoraggio delle azioni del PdM Modalità della formazione 1 ora relazione, 2 ore e mezzo attività laboratoriale con esperto (3 gruppi a coppie di scuole), mezz ora di restituzione
10 IL PROGRAMMA DEL POMERIGGIO USR EMILIA ROMAGNA 15,30 16,20 RELAZIONE INTRODUTTIVAI: Scopi della formazione, sostegno alla motivazione, i fattori di cambiamento presentazione del laboratorio una mappa di istituto per migliorare proposte di lavoro nella propria scuola in vista del prossimo incontro con i NIV delle scuole della rete del 13 maggio 16,20 17,45 LABORATORIO DI AUTOTOINTEROSSERVAZIONE RIFLESSIVA CON L ATELIER DI SCRITTURA METODO BING ADATTATO ALLA SITUAZIONE Prima parte 16,20 17,10: i docenti delle sei scuole vengono suddivisi in 4 gruppi ognuno misto per scuola in 4 aule Attività: leggere, scrivere, ascoltare, confrontare per riflettere su: situazione scuola, relazione, cambiamento, miglioramento Seconda parte 17,10-17,45: i docenti delle sei scuole si riuniscono nei sei gruppi di scuola e si distribuiscono nelle quattro aule nel modo seguente: Attività: servendosi delle scritture individuali prodotte nella prima parte i docenti di ogni istituto collegano fra loro: punti deboli, punti forti, competenze e abilità possedute e elaborano una mappa del cambiamento verso il miglioramento in modalità a piacere. Se lo desiderano possono utilizzare la tabella: (ALL. N. 2) o un cartellone 17,45-18,30 Restituzione di rete: bisogni formativi strategici, organizzativi, metodologici e didattici Indicazioni per il proseguimento della formazione in rete Senni Guidotti Magnani Paolo
11 USR E r PROGETTO INTERISTITUZIONALE SOSTENERE LA MOTIVAZIONE Manuale Maggioli, pag connettere il più possibile la pianificazione a lungo termine ai bisogni del momento 2. fornire esempi di utilità in classe dei percorsi di autovalutazione e miglioramento, orientando le azioni all approccio PDCA 3. condividere e facilitare il feedback fra la direzione e il personale 4. valorizzare l esistente: in tutte le realtà ci sono molti tesori non conosciuti sia in termini di professionalità, sia di buone pratiche 5. favorire la gradualità e la continuità degli interventi di miglioramento orientando i tanti piccoli passi di tutto il personale verso un quadro d insieme strutturato
12 SOSTENERE LA MOTIVAZIONE Manuale Maggioli, pag puntare soprattutto sulla risorsa principale cioè il personale 7. scegliere, da parte delle scuole alla prima esperienza, di agire su alcune aree sulle quali è possibile ottenere successi con facilità e rapidità 8. utilizzare il confronto fra scuole (benchmarking) 9. migliorare e potenziare le relazioni con i portatori d interesse, riconoscere i reciproci ambiti d intervento e le collaborazioni possibili, sostenersi a vicenda, valutare, farsi valutare 10 Implementare la collaborazione delle famiglie ed il loro coinvolgimento nelle decisioni Senni Guidotti Magnani Paolo USR EMILIA ROMAGNA
13 DIECI FATTORI DI MIGLIORAMENTO Ricerca SIRQ 2013 GC. Cerini 1. il miglioramento richiede tempi lunghi.., non può essere un blitz docimologico di pochi mesi, né può essere imposto dall'alto (tartaruga, lumaca - continuità, stabilità, perseveranza) 2. una figura decisiva è quella del dirigente scolastico 3. il dirigente non è un profeta disarmato (staff, NIV, funzionigramma, ) 4. la scuola comunità: promuovere senso di appartenenza, identità, consapevolezza del posizionamento della propria scuola, responsabilità sociale, voglia di esserci e di impegnarsi nel raggiungimento dei traguardi prefissati 5. la qualità dei professionisti (in primo luogo dei docenti) è il fattore decisivo del miglioramento. Senni Guidotti Magnani Paolo USR EMILIA ROMAGNA
14 USR EMILIA ROMAGNA DIECI FATTORI DI MIGLIORAMENTO Ricerca SIRQ 2013 GC. Cerini 6. modelli diversi e innovativi di formazione in servizio: gruppi di ricerca didattica, peer review e job-shadowing, laboratori operativi dentro e fuori la scuola, attivazione di piccole e grandi comunità di scambio e di aiuto reciproco. 7. rete tra scuole 8. la scuola del curricolo e delle didattica per competenze 9. risorse immateriali e invisibili capitali umani, sociali, professionali, decisionali 10.il cerchio magico del miglioramento non si chiude mai (miglioramento continuo) Senni Guidotti Magnani Paolo
15 USR EMILIA ROMAGNA Chi siamo? Quali le nostre motivazioni? AICQ sono Dirigenti, docenti e consulenti che uniscono al sapere di scuola il sapere TQM che lavorano in volontariato la loro mission è di affiancamento alle scuole per diffondere i principi e le metodologie della qualità Di che pasta siamo fatti? passione bisogno capire e conoscere meglio l ambiente in cui lavoriamo, vivere meglio nella scuola attrazione dal formare e dall insegnare ricerca di efficienza bisogno di prodotti visibili e di conferme attenzione al terzo occhio (vedersi dall esterno) voglia di imparare dagli altri non cnsiderare gli allievi e i colleghi dei vasi vuoti da riempire ascolto di tutte le voci anche quelle minoritarie e singole.. Perché siamo qui? Ci è stato chiesto di dedicare un incontro alla motivazione assunto della commissione: se si applicano le leggi come adempimento non cambia nulla Siamo qui col nostro sapere TQM e con la nostra esperienza di persone che accettano di dover cambiare perché ne siamo convinti e è un diritto dovere star bene tutti
16 USR EMILIA ROMAGNA CINQUE MOTIVAZIONI AICQ Mission di AICQ e del Settore Education (diffondere la cultura della qualità - motivazione ideologica) Riconoscimento metodologico (motivazione storico epistemologica e personale professionale) Congiunzione fra teorie psicopedagogiche e organizzative (analisi istituzionale, autoanalisi di istituto, RAV e PdM tqm) Implementazione critica di norme governative (leggi di copertura) (motivazione politica) Utilizzazione del sapere e delle esperienze capitalizzate (motivazione associativa)
17 AFFIANCAMENTO ALLE SCUOLE COME. - COME SOSTEGNO ALLA MOTIVAZIONE - COME RASSICURAZIONE -COME AIUTO ALLA COMPILAZIONE DEL RAV, ALLA COSTRUZIONE E REALIZZAZIONE DEL PdM - COME TQM - COME LINGUAGGIO INTEGRAZIONE FRA SENSO COMUNE E SCUOLE DI PENSIERO -COME METAFORE -- COME. Senni Guidotti Magnani Paolo USR EMILIA ROMAGNA
18 AFFIANCAMENTO COME SOSTEGNO DELLA MOTIVAZIONE Un itinerario che inizia con esame dei dati o fatti raccolta e interpretazione di questi e trasformazione in informazioni assemblaggio di queste ultime in termini significativi trasformazione in sintomi infine, su questa base, elaborazione di una diagnosi Si tratta del tipico percorso inferenziale che anima la stessa indagine scientifica. La valutazione, lungo tale itinerario, ha sempre una dimensione di ricerca (F. De Anna) Senni Guidotti Magnani Paolo
19 MIGLIORAMENTO E CAMBIAMENTO IN OTTICA TQM GLI STRUMENTI CONCETTUALI cultura del processo punto di vista di insieme correlazione fra le parti coordinamento nel cambiamento e nell innovazione condivisione scuola comunità (star meglio tutti) GLI STRUMENTI TECNICO - OPERATIVI PDCA GANTT tabella tabella ALI scheda di controllo Indicatori quali quantitativi dati numerici osservazioni professionali metodologia TQM Paolo Senni Guidotti Magnani, Sheila Bombardi, Marina Battistin, Catterina Pasqualin (a cura di) RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE (RAV) E MIGLIORAMENTO - UN MANUALE PER LE SCUOLE, I DOCENTI E I DIRIGENTI Autori: Nerino Arcangeli, Marina Battistin, Monia Berghella, Sheila Bombardi, Giancarlo Cerini, Giovanna Chiricosta, Maurizio Cisi, Federico De Cillis, Fabrizio Ferrari, Renza Anna Gallo, Vito Infante, Catterina Pasqualin, Marco Pelillo, Alfio Pelli, Giuseppe Santucci, Benito Barreca Scriva, Paolo Senni Guidotti Magnani, Virginia Vergnano Copyright by Maggioli S.p.A. Senni Guidotti Magnani Paolo USR EMILIA ROMAGNA
20 PRINCIPI BASE DI GESTIONE PER LA QUALITÀ USR EMILIA ROMAGNA 1. Organizzazione orientata al Cliente 2. Leadership 8. Rapporti di reciproco beneficio con i fornitori 7. Decisioni basate sui dati di fatto Q 3. Coinvolgimento del Personale 4. Approccio basato sui processi 6. Miglioramento Continuo 5. Approccio sistemico alla gestione Senni Guidotti Magnani Paolo
21 ESEMPI DI MIGLIORAMENTO Capitolo 4 manuale Maggioli (pag ) Analisi dei bisogni (vincoli del PdM), pag. 107 Analisi delle cause (delle priorità), pag. 109 Procedure (realizzazione del PdM), pag. 110 Diagramma SWOT (strategia di pianificazione), pag. 113 Diagramma di Gantt (pianificazione operativa), pag. 116 Diverse metodologie di miglioramento, pag Miglioramento della didattica, (la ricerca nell aula la scuola), pag. 123 Dieci esempi di miglioramento: mission istituto scolastico, POF, PEC, Regolamento di istituto, gestione dello staff di direzione, figure di sistema, comunicazione interna e esterna, inserimento alunni stranieri, risultati di apprendimento nelle prove standardizzate, livelli di inclusione e competenze di cittadinanza (pag ), Senni Guidotti Magnani Paolo USR EMILIA ROMAGNA
22 UN ESEMPIO: priorità condivisa: esiti - risultati scolastici; traguardo: riduzione degli abbandoni a un valore inferiore al 10% degli iscritti/anno; area di processo: inclusione e differenziazione PIANO TRIENNALE PRIORITÀ ESITI RISULTATI SCOLASTICI TRASFERIMENTI E ABBANDONI OBIETTIVI DI PROCESSO Area: Inclusione e differenziazione didattica individualizzata e personalizzata attività di ricerca-azione territoriale con crediti formativi teatro inchiesta didattica per competenze OBIETTIVI DI PROCESSO Area: Curricolo, progettazione e valutazione coinvolgimento degli studenti nella programmazione di quote di curricolo - criteri di valutazione attenti alle differenze e a tutti settori dell intelligenza esperienze di autovalutazione degli studenti valutazione OBIETTIVO DI PROCESSO Area: Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane formazione dei docenti sul fenomeno della dispersione (analisi cause, effetti, costi..) istituzione di conferenze (tavoli) con tutte le parti interessate con crediti formativi per gli studenti utilizzo dei metodi TQM in classe partecipazione a reti di scuole con problemi analoghi risolti e non risolti USR EMILIA ROMAGNA TRAGUARDO DI LUNGO PERIODO ABBANDONI < 10%
23 LABORATORIO DI AUTOTOINTEROSSERVAZIONE RIFLESSIVA CON L ATELIER DI SCRITTURA METODO BING (PRIMA PARTE 16,20-17,10 4 gruppi misti di max 30 docenti ) N. Titolo Testo stimolo e consegna Durat a 1 Mi piace non Roland Barthes, Mi piace non mi 15 mi piace in piace minuti generale Fai un elenco di cose che ti piacciono e non ti piacciono nella scuola 2 Preferisco a scuola dal punto di vista es. di un alunno, del DS, di un collaboratore, di se stessi anche punti di vista diversi Prodotto 4 leggono Fogli individuali scritti in chiaro Possibilità di W. Szymborska 20 4 leggono Indica tre preferenze positive e tre minuti Fogli preferenze negative nelle relazioni individuali quotidiane a scuola o dal tuo scritti in punto di vista o dal punto di vista chiaro di un altro o altra indicandolo tra parentesi. esempi: Preferisco essere ascoltato nei CC (io); Preferisco essere rispettata (collaboratrice scolastica); Preferisco non avere ansie (studente). Inizia le frasi con AICQ Education Emilia preferisco Romagna -e SEMINARIO Preferisco DI non FORMAZIONE I FASE APRILE 2016 Senni Guidotti Magnani Paolo Funzione Entrare in situazione Affrontare la relazione
24 3 I preconcetti sul cambiamento e sul migliorament o Da Diario di scuola di D. Pennac, Feltrinelli, pag. 155 Cerca uno luogo comune / preconcetto che ti capita di ascoltare nella scuola. Scrivi se lo condividi o meno e spiega il motivo. Esempi: questa legge 107 è inapplicabile non abbiamo mezzi; col DS che cambia tutti gli anni o la reggenza non si va da nessuna parte; con questi stipendi.; si sentono tutti insegnanti e in diritto di giudicare e criticare; non tutti possono affrontare un liceo, 25 minu ti 4 Docenti leggono Fogli individual i scritti in chiaro Affrontare il cambiamen to 4 La scrittura del bilancio ( di competenze) So fare non so fare D. Defoe, Robinson Crousoe Scrivi una o due cose che sai fare bene nella professione tua e dei tuoi colleghi e una o due in cui ritieni abbiate difficoltà. 25 minuti 4 docenti leggono Fogli individual i scritti in chiaro Affrontare la professiona lità (motivazion e e competenz a)
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26 USR EMILIA ROMAGNA SECONDA PARTE 17,10-17,45 (6 gruppi di scuola) La mappa di istituto verso il cambiamento servendosi delle scritture individuali prodotte nella prima parte i docenti di ogni istituto collegano fra loro: punti deboli, punti forti, competenze e abilità possedute e elaborano una mappa del cambiamento verso il miglioramento in modalità a piacere. Se lo desiderano possono utilizzare la seguente tabella o un cartellone punti deboli competenze non possedute punti forti competenze possedute aree di miglioramento e bisogni formativi riferimenti al piano di miglioramento Come si fa? Rispondere a domande? Le dieci cose più urgenti? Come essere concreti? Quali li problemi e le difficoltà principali? Come superarle? Senni Guidotti Magnani Paolo
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