Ti amo da morire 28 novembre 2017 Teatro Bolognini

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1 QuiProQuo presenta Ti amo da morire 28 novembre 2017 Teatro Bolognini TI AMO DA MORIRE Reading-spettacolo liberamente tratto da: Ferite a morte di Serena Dandini A cura di: Sara Lenzi e Ilaria Reali Con: Angelica Canovaro, Elena Sofia D Andria, Guendalina Ferri, Lapo Ferri, Giulia Filoni, Sara Lenzi, Rachele Mangoni, Sarah Mazzei, Francesca Monfardini, Irene Nesi, Michele Pastacaldi, Ilaria Reali, Scarleth Stefanizzi, Ilaria Tarocchi, Giorgia Zerini. Sceneggiatura e regia: Sara Lenzi Con la collaborazione di: Ilaria Reali Assistenza alla regia: Filippo Bonacchi, Massimo Borgognoni, Giulia Bruni PREMESSA Il 17 dicembre 1999 l Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 25 novembre Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, ufficializzando una data scelta in precedenza da un gruppo di attiviste per ricordare l assassinio delle sorelle Mirabal, che vennero torturate, massacrate a colpi di bastone e poi gettate in un precipizio per essersi opposte alla dittatura di Rafael Leónidas Trujillo nella Repubblica Dominicana. 1

2 Le sorelle Mirabal sono l emblema di tutte le donne che ogni giorno subiscono in silenzio violenze fisiche e psicologiche. Serena Dandini nel suo libro Ferite a morte scrive di aver voluto dare voce a chi ha parlato poco o è stata poco ascoltata nella sua vita, con la speranza di infondere coraggio a chi può ancora fare in tempo a salvarsi denunciando i suoi persecutori. Il libro di Serena Dandini ha ispirato varie forme di spettacolo. Il reading di QuiProQuo è una di esse. OBIETTIVI DEL PROGETTO (Ad uso dei docenti funzioni strumentali e dei docenti accompagnatori per l ampliamento dell Offerta formativa) Gli obiettivi generali del progetto possono essere così sintetizzati: 1. acquisizione di consapevolezza rispetto al tema della violenza contro le donne, alle sue implicazioni e alle sue determinanti sociali e culturali; 2. miglioramento della capacità dei ragazzi di identificare ed acquisire contenuti educativi su temi delicati a partire dalla partecipazione ad eventi anche diversi dalla quotidianità scolastica; 3. miglioramento del repertorio linguistico relativo alla sfera emotiva e maggiore comprensione dei correlati emotivi dei comportamenti di violenza, sia dal punto di vista delle vittime che di quello dei persecutori; 4. migliore comprensione dell uso del teatro come strumento di diffusione di contenuti educativi. Obiettivi specifici (esempi): 1. saper interpretare e analizzare il tema del femminicidio attraverso la messa in scena ed il linguaggio del teatro; 2. comprendere gli stati emotivi correlati alla violenza, sia dal punto di vista della vittima che del persecutore; 3. facilitare il confronto sul tema tra generazioni e tra ruoli insegnanti, studenti, attori, curatori moltiplicando e differenziando i punti di vista sui significati del fenomeno; 2

3 4. conoscere alcuni aspetti della messa in scena e dell organizzazione di un evento teatrale, attraverso il confronto con i membri della compagnia. IL PROGETTO ARTISTICO Il reading-spettacolo Ti amo da morire è nato nel 2016 nel laboratorio teatrale del Liceo Scientifico dell Istituto Suore Mantellate per iniziativa di Sara Lenzi, con la collaborazione di Ilaria Reali. Il successo di quell esperienza ha suggerito di replicare nell a. s lo spettacolo, grazie al patrocinio e alla collaborazione dell Istituto Suore Mantellate, aggiungendo la parte di dialogo con il pubblico di studenti. Le protagoniste involontarie di queste storie sono donne di ogni continente che raccontano in prima persona la loro esperienza tragica e descrivono i dettagli di ciò che per mesi ed anni hanno sopportato senza trovare la forza di reagire: per paura, per amore, per solitudine. Nell Introduzione a Ferite a morte, Serena Dandini sottolinea che se le donne sono vittime quasi predestinate e devono essere sostenute, anche gli uomini non vanno lasciati soli, perché anche a loro serve un aiuto, poiché siamo tutti figli di un analfabetismo sentimentale che considera la prevaricazione e la violenza come aspetti possibili della relazione tra uomo e donna. Per questo il reading è rappresentato da attrici ed attori, donne e uomini. Il linguaggio teatrale offre ai ragazzi un occasione per conoscere il fenomeno del femminicidio, per riflettere sulle sue origini culturali, sulla sua sottostima e sottovalutazione e per analizzare criticamente le componenti emotive culturalmente determinate che possono alimentarlo. DICONO DELLO SPETTACOLO (dalle interviste con gli attori e gli spettatori) Interpretare Situazione sentimentale (titolo di un racconto del reading) è stato un grande atto di responsabilità. Sin dalla prima lettura del racconto ho acquisito maggior consapevolezza del dramma che quotidianamente vivono moltissime donne, giungendo alla conclusione che non si tratta più di un'emergenza ma di un problema ormai radicato nella società contemporanea che necessita di essere eliminato. Dovrebbe essere la giornata contro la violenza sulle donne ogni giorno, non solo il 25 novembre. Interpretando il brano, ho sentito il dovere di dar voce a chi vive sulla propria pelle questo 3

4 dolore ma non nego che, in alcuni momenti, ho avuto paura di non esserne all'altezza. Ferite a morte ha scosso la mia anima. FEDERICA Interpretare queste storie mi ha fatto prendere consapevolezza: in quanto maschio interpretare queste storie mi ha fatto sentire marcio, incarnavo tutto ciò che lo spettacolo doveva ripudiare e condannare. Pur nella finzione, è una sensazione pressante e terribilmente sgradevole. Se questo spettacolo per le donne doveva servire ad alzare la testa e reagire di fronte alle situazioni raccontate, agli uomini poteva servire da monito e lezione per evitare del tutto che tali situazioni si presentino. MICHELE Di queste storie mi ha colpito la semplicità che c'è nel pronunciare quelle cattiverie, quasi come se fosse istintivo e mi è venuta in mente la banalità del male di Hannah Arendt, perché ho provato la consapevolezza della semplicità che sta dietro alla violenza. E questo mi ha molto toccato. BERNARDO Non avrei mai creduto di trovarmi emotivamente coinvolta a 360. Da un lato sono stata colpita dalla bravura degli attori/attrici che non si sono limitati al saper leggere brani impegnati, ma hanno dato vita a sentimenti ed emozioni fortissimi, nella loro semplicità di ragazzi dalla faccia pulita, tipica degli adolescenti; dall altro lato c è l emozione più triste e violenta di questi racconti che hanno la forza di un pugno nello stomaco. Mi sono immaginata, durante i racconti, le grida soffocate dalle mani grosse e forti dei carnefici e al tempo stesso la totale sottomissione di donne innamorate al punto di morire pur di amare. PAOLA In alcuni passaggi delle letture è talmente forte l emozione che mi sono sentita come improvvisamente immersa in una vasca di acqua fredda, avvolta nei brividi e nella rabbia insieme. DEANNA 4

5 QUIPROQUO Nel 2016 Sara Lenzi allestisce il Gruppo Teatrale QuiProQuo, composto da alunni ed ex-alunni del Liceo Scientifico dell Istituto Suore Mantellate. QuiProQuo eredita l esperienza del Laboratorio Teatrale dell Istituto che, con il nome Le Martellate, ha prodotto dal 2008 diversi spettacoli, molti dei quali nell ambito della rassegna La scuola in scena promossa dall Associazione Teatrale Pistoiese. Tra questi: : La divin valigia, riproposto poi presso il Teatro Tenda di Pistoia e presso il chiostro della Chiesa di San Francesco; : Il profumo della terra ; : L Italia chiamò sì ; : L Infinito, riproposto poi presso il Mèlos di Pistoia; Delitto sott olio ; : La cura : Acqua minerale? Naturale! ; : Virtù (s)partite : Tutto fa brodo ; : Fino a prova contraria : Ti amo da morire ; : Il giorno più bello della mia vita. Sara Lenzi è l ideatrice, sceneggiatrice e regista di QuiProQuo Collabora alla realizzazione Ilaria Reali. INFO e CONTATTI Sara Lenzi V.le Adua, Pistoia (PT) Telefono: saralenzi@virgilio.it 5