Anno Accademico PRODUZIONI VEGETALI PER LE FILIERE AGROALIMENTARI. Piero Fiorino, Elettra Marone

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1 Anno Accademico PRODUZIONI VEGETALI PER LE FILIERE AGROALIMENTARI Piero Fiorino, Elettra Marone

2 L ALBERO

3 La pianta dell olivo coltivato è un cespuglio, caratterizzato da una ceppaia pollonifera in grado di rigenerare per decine o centinaia di anni nuovi germogli e nuove radici. Ogni singolo pollone può essere allevato fino a formare una pianta con fusti alti fino a m, secondo la vigoria delle diverse cultivar. Questa caratteristica permette di rigenerare fusti danneggiati o invecchiati. Nella diapositiva seguente (Oasi di Siwa, Egitto), l albero centrale abbattuto è stato sostituito da numerosi polloni allevati intorno alla ceppaia originaria, a loro volta, eccessivamente cresciuti e, talora, stroncati dal peso del carico. Le moderne piantagioni sono costituite da piante autoradicate con distanze di piantagione variabili in relazione alla vigoria della pianta, e quindi alle dimensioni della chioma quando l impianto arriva in piena produzione. La crescita in olivo è caratterizzata da un apice a crescita continua, controllata dalla temperatura. E una specie sempreverde, le cui foglie, lanceolato-ellittiche, arrivano a mesi di età.

4 OASI DI SIWA, EGITTO

5 Foto di un albero secolare in località Massarosa (Massaciuccoli, Firenze) La pianta è chiamata dei trenta zoccoli, perché nel XVIII secolo occorrevano 15 raccoglitori per effettuare la raccolta. Il tronco originario è un residuo cavo, a sinistra, a destra polloni che hanno sostituito parte della chioma.

6 Sezione della base dell albero dei trenta zoccoli: 2 e 3 sono probabilmente residui del tronco originario 2b(1) ) 2b(2) ) 2a

7 L infiorescenza dell olivo è una MIGNOLA, composta, secondo le cultivar, da 8 a 40 e più fiori, potenzialmente ermafroditi; è caratteristica dell olivo una elevata incidenza del fenomeno dell aborto dell ovario, che riduce il numero dei fiori fertili (andromonoica). L impollinazione è anemofila, e la maggior parte delle cultivar presenta fenomeni di autoincompatibilità; essendo specie proterogina, si avvantaggia comunque di impollinatori. Per approfondimenti è possibile scaricare da Internet: Fiorino P., Marone E., Rosati A., Caporali S., Paoletti A., Il fiore e la biologia fiorale. Accademia Nazionale dell'olivo e dell'olio. Collana divulgativa dell'accademia. A cura del Consiglio Accademico. Vol. 1, ISSN

8 Essendo specie termofila, la formazione della mignola inizia nella fascia climatica italiana, secondo le cultivar, generalmente nel mese di aprile, e l apertura dei fiori (FIORITURA) avviene circa 3-4 settimane dopo, nel mese di maggio. Per ogni infiorescenza, l allegagione può essere limitata a 1-2 frutti, in genere per olive di medie e grosse dimensioni a maturazione, fino ad una fruttificazione a grappolo in cui, per ogni mignola, possono allegare anche 8-10 frutti. Immediatamente dopo la fecondazione, assieme alla caduta della corona calicina, si verifica un rapido ingrossamento dei tessuti dell ovario, che portano alla formazione della caratteristica DRUPA, la cui maturazione avviene nell arco di giorni, secondo le cultivar e le caratteristiche dell ambiente. Per effetto di una forte impollinazione, in assenza di polline compatibile, possono formarsi delle pseudodrupe, determinate da un accrescimento solo diametrico delle cellule dell ovario (2-3 mm) senza presenza di embrione, che possono permanere sulla pianta fino a maturazione delle drupe vere (OLIVE PASSERINE).

9 Per approfondimenti si consiglia di leggere: Fiorino P., Marone E., The fate of lateral buds in the olive (Olea europaea L. ssp. europaea var. europaea). A first report. Adv. Hort. Sci., 24(1), (allegato disponibile come materiale didattico sul sito docente).

10 Foto by E. Marone

11 Foto by E. Marone

12 Fiorino P. (a cura di), Olea Trattato di Olivicoltura, Edagricole, 2003

13 Fioritura in olivo Israele, 2004 Mignola - Fiorino P. (a cura di), Olea Trattato di Olivicoltura, Edagricole, 2003

14 VOLUME VOLUME MODELLI DI CRESCITA DEI FRUTTI: SOPRA, MODELLO A SIGMOIDE SEMPLICE; SOTTO, MODELLO A DOPPIA SIGMOIDE In olivo in passato si riteneva che la drupa si comportasse secondo il modello della doppia sigmoide tipico del pesco.

15 IL FRUTTO DELL OLIVO MESOCARPO O POLPA 80-90% ENDOCARPO O NOCCIOLO 10-20% DRUPA EPICARPO, EPIDERMIDE O ESOCARPO < 1% SEME O MANDORLA 1-2%

16 ESEMPIO DI VARIABILITA NELLA FRUTTIFICAZIONE DELL OLIVO

17 Augellina Foto by E. Marone Maiatica di Ferrandina Spinoso

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