L economia territoriale: una guida metodologica all analisi. Giuseppe Garofalo DEIm- Unitus

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1 L economia territoriale: una guida metodologica all analisi Giuseppe Garofalo DEIm- Unitus

2 La dimensione spaziale Locale? Troppo ristretta Nazionale? Troppo ristretta, anch essa Globale? Troppo vaga

3 La dimensione temporale Oggi? Troppo limitativo Passato? Troppo deterministico Futuro? Troppo vago e incerto

4 La necessità di un integrazione Siamo cittadini di una comunità locale, ben piantati nei problemi di oggi Abbiamo le nostre radici che derivano dal passato più o meno prossimo e dalla nostra specie (italica) Dobbiamo essere proiettati verso il futuro e cittadini del mondo

5 Tendenze di lungo periodo A partire dai primi anni 90 del secolo scorso, gli imprenditori maggiori hanno tentato di ricreare condizioni di profittabilità del capitale attraverso: - delocalizzazione produttiva - automazione della produzione - spostamento dall industria alla finanza

6 La rivoluzione ITC

7 Il ritardo dell Italia 52esimo posto al mondo per penetrazione dell ITC, dietro al Montenegro o all Oman

8 Una svolta in ambito finanziario [R.Dahrendorf] All origine del sisma finanziario, provocato da un overdose di affarismo speculativo, nonché da una sorta di eresia fondamentalista (all insegna di una fede incondizionata nelle capacità di autoregolamentazione del mercato), vi è soprattutto il passaggio, in corso a partire dagli anni 80, dal capitalismo di risparmio al capitalismo di debito

9 I risvolti sociali [S.Zamagni] La piramide sociale fordista: -al vertice pochi ricchi; -una fascia intermedia consistente di classe media; -alla base moltissimi poveri La società a clessidra : -in cima c è chi ha un altissima specializzazione; -nel collo c è una ristretta classe media -alla base ci sono i dipendenti con qualifiche basse

10 L orizzonte di scelta è dominato da complessità e incertezza

11 C è futuro e futuro

12 La resilienza Capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi Capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà

13 Interpretare e re-interpretare continuamente il proprio ruolo La vecchia figura del commercialista/consulente aziendale è superata i piani strategici dell impresa sono condizionati dagli scenari macroeconomici, sociopolitici e tecnologici in cui essa opera!

14 Il processo di distruzione creatrice [J.Schumpeter] L economia capitalistica evolve continuamente: i principali driver della distruzione creativa sono i nuovi prodotti o l innovazione dei modelli di business che permettono, spesso aiutati dalla tecnologia, di offrire al cliente una performance migliore, maggior convenienza o costi più contenuti. In questo quadro l innovazione diventa una minaccia per chi aveva una posizione predominante basata sul vecchio paradigma. Le innovazioni tecnologiche e gestionali trasformano il ciclo produttivo, scompaginando l equilibrio dei mercati. Il processo è selettivo: le imprese incapaci d innovare spariscono; altre ne nascono; altre ancora si rafforzano

15 Le potenzialità dell Artigianato Con l addio al lavoro fisso, conterà saper fare le cose L artigianato è la forza del madein Italy [ Sole24ore, 6 dicembre 2015]

16 Manifattura digitale (La fabbrica 4.0) Ripensare i processi e i prodotti con i servizi innovativi e tecnologici

17 Stampa 3D

18 Il territorio come piattaforma innovativa I sistemi locali sono in continua evoluzione (occorre spezzare la routine e uscire da un ottica confinata alle tematiche quotidiane!) I processi innovativi sono essenziali per garantire il mantenimento di vantaggi competitivi

19 Alla scoperta della propria vocazione Ogni territorio ha delle specificità, che hanno radici profonde: contesto ambientale, attività prevalenti, [nel caso della Tuscia, turismo, ceramica, agro-alimentare, artigianato, ] Per valorizzarle da un punto di vista economico, occorre riscoprirle e reinterpretarle: con un occhio al mondo e un altro al futuro