ENVIRONMENTAL QUALITY CRITERIA IN ANIMAL FOOD PRODUCING SYSTEMS: A MATTER OF FOOD SAFETY AND FOOD SECURITY

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1 ENVIRONMENTAL QUALITY CRITERIA IN ANIMAL FOOD PRODUCING SYSTEMS: A MATTER OF FOOD SAFETY AND FOOD SECURITY Francesco Paolo Serpe 1, Mauro Esposito 1, Cecilia Testa 2, Stefania Cavallo 1, Eugenio Chiaravalle 3, Maria Cristina Manca 4 and Gianfranco Brambilla 5 ; ECOMONDO November 8-10, 2013, Fiera Rimini,, Italy 1 Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Portici (NA), Italy, francesco.serpe@izsmportici.it 2 Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna, Sassari, Italy 3 Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e Basilicata, Foggia, Italy. 4 Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania, Napoli, Italy. 5 Istituto Superiore di Sanità, Environment&Health Dept, Rome, Italy.

2 Ringraziamenti: Finanziamento Ricerca Finalizzata 2009 Ministero della Salute: progetto ENVIFOOD Hanno collaborato Osservatorio Regionale per la Sicurezza Alimentare (ORSA); Dr. Nicola Iacovella, Dr.ssa Stefania Cavallo. Indice: Background Obbiettivo Materiali e metodi Risultati e Discussione

3 Background La Regione Campania si riconosce come il territorio maggiormente caratterizzato riguardo alla presenza di contaminanti in matrici ambientali e alimentari, in seguito all emergenza diossina nel latte di bufala Le bufale, per la loro forte interazione con l ambiente costituiscono delle specie sentinella per la qualità di suolo, acqua, e aria e rappresentano una fondamentale risorsa economica, sociale, e paesaggistica. E quindi indispensabile garantire la qualità ambientale nelle zone di allevamento, al fine sia della sicurezza alimentare (food safety), sia dell utilizzo della risorsa economica derivata (food security). Al momento, le legislazioni ambientale e alimentare non codificano i criteri di qualità ambientali, ad es. per policloro bifenili (PCB), ai fini delle produzioni animali. ENVI FOOD project Assessment and control of selected priority contaminants intake through the characterisation of rural and indoor environments

4 Obbiettivo Valutare lo scenario ambientale che condiziona la presenza di PCB non diossina-simili (NDL-PCBs # 28, 52, 101, 138, 153, e 180) nel latte di bufala, sulla base di livelli di contaminazione di fondo (<5 ng/g grasso), mediani (P50 = 9.0 ng/g grasso) e massimi (P99 = 22.4 ng/g grasso), N = 5640 (EFSA Journal 2010, 8:1701) E stato recentemente inserito per latte e derivati un Residuo Massimo (MRL) Σ PCB (6) di 40 ng/g su base lipidica (EU Regulation 1259/2011/EC) Evitare che un prodotto ad alto valore aggiunto venga classificato secondo nomenclatura IUPAC....

5 Materiali e metodi Produzione giornaliera di latte 10 kg capo 10% grasso; Abbeverata 50 L capo giorno 0.3% di terra; Fieno 5.6 kg sostanza secca (SS) capo giorno contaminato con terreno al 20% (Pecoraro e Camera, 2008); Mangime commerciale 6.0 kg contaminato a livello P50 = 0.5 ng/g SS (EFSA 2010); Insilato di mais 6.6 kg SS capo giorno, contaminato con deposizioni atmosferiche (range = 0,1 2,9 ng/g SS ); Valori di contaminazione top soil da campagna ARPAC/APAT utilizzati per intake da acqua e fieno (Contratto ISS-ISPRA, Fascicolo R27, 2010) (range = 0,02 86 ng/g peso secco, N = 250); Fattore di trasferimento PCB 6 ambiente latte = 36% (Feidt et al., 2013) Metodi analitici secondo linee guida ISS e Miniero et al., 2011.

6 Campione # 28 # 52 # 101 #118 #138 #153 #180 Σ PCB (6) Sample # 28 # 52 # 101 #118 #138 #153 #180 Σ PCB (6) Contaminazione dapcb 6 (ng/g peso secco), misurata su foglie di mais raccoltein aziendenon impattate(1-7) e impattate(8-9)

7 Contributo di top soil, acqua(sedimenti) e deposizioni su foglie di mais per Σ PCB (6) nel latte bufalino, sotto differenti scenari. Matrice Livello (g) Σ PCB (6) ApportoΣPCB (6) (ng/g dw) (ng/head/day) min medi a max min media max Top soil in fieno ,02 5, Sedimenti in ,02 5, acqua 0 Foglie mais ,1 0,5 2, Mangimi comm , Apporto totale Fattore di trasferimento 36% Contaminazione latte (ng/g grasso) ,34 7,81 104

8 Parametri ambientali critici ai fini dell innalzamento della contaminazione basale del latte bufalino al P95 percentile di PCB (6) (20 ng/g fat basis, EFSA 2010) (S1) e in prossimità del limite massimo(40 ng/g base grassa, Reg. 1259/2012/CE) (S2). Matrice Livello (g) Σ PCB (6) (ng/g dw) ApportoΣPCB (6) (ng/head/day) S1 S2 S1 S2 Top soil in fieno , Sedimenti in acqua , Foglie mais ,0 4, Mangimi comm ,5 0, Apporto totale Fattore di trasferimento 36% Contaminazione latte(ng/g grasso) ,7 38,3

9 Discussione: La recente classificazione dei NDL-PCB all interno del gruppo 1 cancerogeni IARC (IARC 2013), indica una priorità nel ridurre l esposizione alimentare umana a tali contaminanti; In base al monitoraggio del latte di animali al pascolo è possibile ricavare una indicazione sulla qualità ambientale; In base ai livelli ambientali di PCB in deposizioni aeree, acqua (sedimenti) e suolo, è possibile ricavare stime di contaminazione nel latte, e proporre dei livelli ambientali di qualità per le produzioni zootecniche; Tali stime sono in corso di cross-validazione con i dati di monitoraggio nel latte condotti in differenti contesti ambientali. Laddove i terreni agricoli rilevano Σ PCB (6) < 5 ng/g, i livelli nel latte non superano mai i 10 ng/g grasso (Upper Bound).

10 L IZS del Mezzogiorno si è fatto promotore in ambito della Regione Campania di un marchio di produzioni zootecniche a Qualità Ambientale Garantita, basato sui dati di monitoraggio ambientale e alimentare acquisiti Il tema della food security & food safety legato alla qualità ambientale delle zone mediterranee a vocazione zootecnica verrà proposto per la discussione in ambito: Milan EXPO 2015 theme Feeding the Planet, Energy for Life Contatti: francesco.serpe@izsmportici.it

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