Il dibattito sulla fotografia dagli anni 60 ad oggi

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1 Roberto Pacciani per Rifredimmagine - Gruppo Fotografico Firenze Via delle Panche Firenze

2 I presupposti: le critiche all arte fotografica La fotografia non nasce come arte. I primi fotografi non si posero il problema se si trattasse di arte o meno, tali e tanti erano i problemi tecnici da risolvere. I primi tentativi in tal senso risalgono alla fine dell 800 con l avvento del Pittorialismo. Le principali critiche alla fotografia come arte emergono a causa del procedimento meccanico/automatico richiesto per la produzione delle immagini e quindi a causa dello scarso intervento dell autore. Lo scopo dei pittorialisti fu quello di apportare la manualità e il senso estetico necessario per rendere la fotografia un'opera comparabile a quella delle arti maggiori. Oggettivamente non si vede il perche per fare di una forma espressiva un arte se ne debba emulare un altra. Infatti le critiche si fecero ancora piu aspre. Ad esempio, per Baudelaire la fotografia rappresenta: un invenzione dovuta alla mediocrità degli artisti moderni ed il rifugio di tutti i pittori mancati. Torneremo piu avanti su questo aspetto osservando come l immagine di sintesi (il digitale) rappresenti di fatto un ritorno al pittorialismo.

3 Esempi di pittorialismo Gustave Le Gray: The great wave, 1856, (stampa calotipica combinata di due negativi distinti, esposti rispettivamente per il cielo e per il mare)

4 Esempi di pittorialismo Gustave Le Gray: Imperial Yacht, 1850, (stampa calotipica combinata di due negativi distinti, esposti rispettivamente per il cielo/sfondo dei palazzi e per il mare)

5 Esempi di pittorialismo Julia Margaret Cameron: I Wait, 1864, (stampa calotipica combinata di 5 negativi distinti) «[..] nobilitare la Fotografia e di assicurarle il carattere e le qualità di una grande Arte combinando insieme il reale e l'ideale e nulla sacrificando della Verità pur con tutta la possibile devozione alla Poesia e alla Bellezza [..]»

6 Gli anni 60: l arte concettuale e il ruolo dell artista Marcel Duchamp e il ready made Il ready-made è un comune manufatto di uso quotidiano (un attaccapanni, uno scolabottiglie, un orinatoio, ecc.) che assurge ad opera d'arte una volta prelevato dall'artista e posto così com'è in una situazione diversa da quella di utilizzo, che gli sarebbe propria. Il valore aggiunto dell'artista è l'operazione di scelta, o più propriamente di individuazione casuale dell'oggetto, di acquisizione e di isolamento dell'oggetto. Nulla più.

7 Gli anni 60: l arte concettuale e il ruolo dell artista La pittura [...] dovrebbe aver a che fare con la materia grigia della nostra comprensione invece di essere puramente visiva [...] (Marcel Duchamp) Altri esempi importanti: Man-Ray, Andy Wharol Abbandono di criteri puramente estetici per sgombrare il campo a nuovi significati

8 Fotografia come segno. La foto e letteralmente un emanazione del referente [..] perche da un corpo reale che era là sono partiti dei raggi che raggiungono me che sono qui. (Roland Barthes, La camera chiara ) Naturale quindi cercare di codificare la fotografia ricorrendo alla disciplina che studia il segno: la semiotica Non tutte le teorie semiotiche ben si adattavano a trattare il tipo di segno fotografico

9 Teorie di Charles Pierce Il segno (fotografico) puo appartenere a tre distinte categorie: Icona: categoria che fa riferimento ad un linguaggio che si struttura secondo logiche di analogia, rassomiglianza, metafora. Simbolo:categoria che fa riferimento ad un linguaggio che nega il dato naturale e lo trasforma in un valore che fa riferimento ad un ordine preesistente di significati. Indice: che fa riferimento ad una unita linguistica il cui significato rimane indissolubilmente legato al contesto. Un segno che dirige l attenzione verso il particolare oggetto significato senza poterlo descrivere in assenza del contesto da cui e estratto.

10 Queste teorie sono il riferimento per la gran maggioranza dei saggisti riguardo alla fotografia (Barthes, Sonntag, Vaccari, Krauss, Marra solo per citarne alcuni). Le prime due categorie (icona e simbolo) pertengono alle arti classiche (improntate ad un estetica della mimesi) e al pittorialismo. La terza (l indice) pertiene per natura alla fotografia e in generale all arte concettuale e contemporanea (Krauss parlera esplicitamente dell arte contemporanea come arte dell indice )

11 La produzione di opere che si strutturano secondo le categorie dell icona e del simbolo e codificata secondo una cultura preesistente. Il soggetto si inscrive in un ordine preesistente di significati. Esse sono quindi il risultato degli effetti dell inconscio personale dell autore e dell inconscio collettivo afferente ad una preesistente struttura sociale. La produzione di tali opere e quindi consistente con la caratterizzazione classica dell artista e non con quella contemporanea. Consistente con la caratterizzazione dell artista contemporaneo e invece la logica dell indice, che presuppone il non intervento dei condizionamenti dell autore nella creazione dell opera.

12 Quali condizionamenti? Inconscio sociale (che include, oltre alla cultura esistente, anche le varie codifiche della rappresentazione) Inconscio personale del fotografo (proiezione della propria interiorita, tecniche di rassicurazione, etc ) Motivazione personale cosciente (esigenze di catalogazione, di cronaca, di memoria storica, commerciali, autocompiacimento etc etc )

13 Condizionamenti derivanti dalle codifiche della rapresentazione. Un esempio su tutti: la prospettiva rinascimentale Strumento matematico per rappresentare lo spazio in due dimensioni. Non e l unico (ad esempio: tipi di proiezione degli obiettivi fish-eye) Rappresenta una codifica dello spazio che e profondamente radicata nella cultura occidentale. Erwin Panofsky: La prospettiva rinascimentale rappresenta per l artista occidentale un condizionamento che agisce indipendentemente o addirittura contro il suo volere

14 Roland Barthes: mentre l immagine classica struttura il proprio messaggio secondo i codici della rappresentazione iconica e simbolica, l aderenza della fotografia contemporanea alla logica dell indice ne fa un messaggio senza codice Non essendo strutturato attraverso un predeterminato linguaggio e in grado di operare uno spostamento teorico del concetto di opera d arte e quindi di creare un estetica nuova.

15 Franco Vaccari: Ogni macchina viene creata con regole che strutturano la sua produzione e che sono frutto della combinazione dell inconscio sociale e del progresso tecnologico.l insieme di tali regole funziona come un vero e proprio inconscio ancorche rudimentale e primitivo: l inconscio tecnologico La fotografia e un segno che risulta sempre strutturato dall inconscio tecnologico del mezzo. Il fotografo stratificando sull immagine cosi ottenuta i propri tic estetici non crea niente di nuovo e non incontra altro che le proprie proiezioni. Cio fa parte dell esperienza pittorica (rappresentazione iconico/simbolica), mentre l unico legame possibile fra fotografia e arte (nel senso contemporaneo) e solo nel risultato dell azione strutturante dell inconscio tecnologico: Non importa che il fotografo sappia vedere, la macchina fotografica vede per lui

16 Fotografia segno codificato dall inconscio tecnologico, in grado quindi di produrre nuovi significati (Ghirri, Barbieri, etc ) che sfuggono alla percezione del reale. Logica dell indice: parallelo fra fotografia e ready-made. La fotografia sembra un dipinto ma nasce e funziona come un ready-made

17 La riflessione teorica sulla fotografia oggi Claudio Marra: I avvento dell immagine di sintesi ha prodotto un nuovo ribaltamento del punto di vista ed un ritorno al pittorialismo Si parla di Morte della fotografia intendendo con tale accezione la perdita del ruolo indicale da parte della fotografia stessa. Si parla della fotografia analogica come una parentesi indicale nella storia dell immagine Queste tendenze avvengono pero contemporaneamente a vari altri mutamenti riguardanti la comunicazione visiva nel suo complesso (tecnologie di stampa, strumenti per la produzione dell immagine, tipo di fruizione etc )

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