GUIDA ALL UTILIZZO DEGLI OPPIOIDI NEI PAZIENTI CON DOLORE CRONICO ED ONCOLOGICO.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "GUIDA ALL UTILIZZO DEGLI OPPIOIDI NEI PAZIENTI CON DOLORE CRONICO ED ONCOLOGICO."

Transcript

1 REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AZIENDA PER I SERVIZI SANITARI N. 2 "Isontina" COMITATO LOCALE PER LA VALUTAZIONE DEI FARMACI ANNO 2009 GUIDA ALL UTILIZZO DEGLI OPPIOIDI NEI PAZIENTI CON DOLORE CRONICO ED ONCOLOGICO. 1

2 PRINCIPI GENERALI E VALUTAZIONE DEL PAZIENTE Principi di gestione nei pazienti con dolore cronico ed oncologico Ogni paziente deve essere informato ed istruito relativamente al significato del dolore e ai principi di gestione dello stesso. Deve anche essere incoraggiato a partecipare attivamente alla gestione della propria terapia antidolorifica (A). I principi della scala a tre gradini dell organizzazione mondiale della sanità (OMS) per il controllo del dolore da cancro devono essere la base della terapia analgesica. Non si dovrebbero utilizzare combinazioni di analgesici diverse da quelle suggerite (B). Per un uso appropriato della scala a tre gradini dell organizzazione mondiale della sanità, è necessario scegliere gli analgesici sulla base della valutazione iniziale dell intensità del dolore e quindi adeguare la terapia in base a successive valutazioni regolari della risposta del paziente (B). Il trattamento di ogni paziente deve iniziare al gradino della scala OMS più appropriato per il suo dolore (B). Se il dolore aumenta, e non è adeguatamente controllato con farmaci al primo o al secondo gradino, è necessario passare al gradino superiore della scala (B). Per ogni paziente con dolore da cancro di grado moderato o severo, deve essere fatto almeno un tentativo di trattamento con un analgesico oppioide (B). I farmaci per il dolore cronico devono essere prescritti ad orari fissi, non al bisogno (B). Formazione Programmi di formazione continua devono essere disponibili per tutti i professionisti sanitari che seguono i pazienti con cancro (B). Valutazione del paziente Prima del trattamento, è necessaria un attenta valutazione del paziente, finalizzata a determinare il tipo e la gravità del dolore, nonché il suo effetto sul paziente (B). Il paziente deve essere il primo valutatore dell intensità del proprio dolore (B). Per un adeguato controllo del dolore, devono essere valutate le condizioni fisiche, funzionali, psicosociali nonché i valori spirituali del paziente (C). Per la valutazione dell intensità del dolore è opportuno utilizzare gli strumenti di valutazione grafica del dolore (es. VAS visual analogue scale, NRS numerical analogue scale or verbal scales) (B). Tutti gli operatori sanitari che si occupano di terapia del dolore devono essere adeguatamente istruiti e formati relativamente ai principi di valutazione e trattamento del dolore (B). Il dolore severo improvviso deve essere considerato un emergenza medica e il paziente deve essere visto e valutato senza ritardo (C). La valutazione del dolore deve essere fatta ad intervalli regolari (almeno una volta al giorno in particolare quando il dolore non è controllato adeguatamente) (S). Nei pazienti con deficit cognitivo dovrebbero essere utilizzate delle scale di valutazione personale del dolore quando possibile (C). Nei pazienti che non possono riferire il loro livello di dolore dovrebbero essere utilizzate delle scale osservazionali per la valutazione del grado di dolore (C). (una revisione sistematica basata sudi osservazionali ha valutato le modalità di rilevazione del dolore in pazienti anziani con grave demenza; le scale che hanno dimostrato essere più appropriate sono risultate la scala PACSLAC e la scala DOLOPLUS2.) 2

3 Aspetti psicosociali Si deve sempre condurre una valutazione completa degli aspetti psicologici e dello stato sociale del paziente (S). 3

4 SCELTA DELL ANALGESIA PER I PAZIENTI CON DOLORE TUMORALE LA SCALA DELL ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ DOLORE SEVERO oppioidi per il dolore severo morfina, oxicodone, fentanyl ± adiuvanti ± paracetamolo oppure FANS 3 DOLORE MODERATO oppioidi per il dolore moderato codeina, tramadolo ± adiuvanti± paracetamolo oppure FANS 2 DOLORE LIEVE analgesici antipiretici paracetamolo oppure FANS (es. ibuprofene, diclofenac) ± adiuvanti 1 GRADINO 3: DOLORE SEVERO (Intensità da 7 a 10 della scala numerica) oppioidi per il dolore severo ± paracetamolo/fans± un adiuvante Prima linea morfina + non oppiode Seconda linea fentanyl + non oppiode altri oppioidi forti GRADINO 2: DOLORE MODERATO (Intensità da 4 a 6 della scala numerica) oppioidi per il dolore moderato ± paracetamolo/fans ± un adiuvante Prima linea codeina + non oppiode tramadolo GRADINO 1: DOLORE LIEVE (Intensità da 1 a 3 della scala numerica) paracetamolo/fans ± un adiuvante Prima linea paracetamolo ibuprofene diclofenac naprossene Seconda linea altri FANS e Cox 2 inibitori Note La morfina è il farmaco di scelta nel trattamento del dolore severo nei pazienti con cancro (B). La via di somministrazione orale è quella preferita e deve essere utilizzata quando possibile (C). Si deve prendere in considerazione un oppioide alternativo quando la possibilità di aumentare la dose per raggiungere l analgesia è limitata dagli effetti avversi della morfina (B). Se l effetto di un oppioide per il dolore moderato alla dose ottimale non è adeguato, non si deve sostituirlo con un altro oppioide per il dolore moderato. Si deve passare al gradino 3 della scala (C). Il tramadolo può portare a reazioni psichiatriche gravi già a dosi terapeutiche e può causare convulsioni a dosi appena superori a quelle terapeutiche (C). Un paziente con dolore lieve dovrebbe ricevere o un FANS o paracetamolo a dosi adeguate. La scelta si deve basare sull analisi del rapporto rischio beneficio per ogni singolo paziente (A). I pazienti che utilizzano i FANS e sono ad elevato rischio di eventi avversi gastrointestinali dovrebbero ricevere un adeguata protezione gastrointestinale (A). 4

5 Note sull utilizzo dei medicinali dei gradini 1 e 2 FANS: l utilizzo prolungato di FANS può comportare rischi gastrointestinali: negli studi controllati randomizzati su pazienti oncologici è stata osservata una frequenza fino al 15% di disturbi gastrici, fino al 9% di sanguinamenti gastrici e fino al 3% di perforazioni. Nota sui Fans : Ketoprofene, ketorolac e piroxicam sono associati con un alto rischio di tossicità gastrointestinale in confronto ad altri FANS. Tutti gli inibitori di COX-2 sono controindicati nei pazienti con malattia cardiaca ischemica stabile, con patologie peripheral arterial e con patologie cerebrovascolari (EMEA public statement: European Medicines Agency announcens regulatory action on Cox-2 inhibitors EMEA /62838/2005). Alcuni fans tradizionali possono anche essere associati ad eventi tromboembolici quando utilizzati alla dose massima raccomandata per lunghi periodi. Diclofenac 150 mg/die e ibuprofene mg/die hanno un profilo di rischio trombotico simile agli inibitori selettivi delle Cox-2. Evidenze epidemiologiche suggeriscono che il naprossene mg/die e l ibuprofene mg/die non sono associati ad un aumento del rischio di infarto miocardico. Nei pazienti in trattamento cronico con ASA è importante considerare l interazione con ibuprofene. I pazienti in terapia con FANS che hanno un alto rischio di di complicazioni gastrointenstinali dovrebbero ricevere una profilassi con misoprostolo 800 mg/die una dose standard di inibitore di pompa protonica o una dose doppia di antagonisti dei recettori H2 dell istamina. Codeina: dosaggi sub-ottimali nelle formulazioni in commercio in Italia di codeina e paracetamolo (non permette di raggiungere dose massima efficace di codeina 360 mg/die senza somministrare dosaggi tossici di paracetamolo). Rimborsabilità limitata ad un unico prodotto per lunghi periodi mancante in commercio. Tramadolo: possibile comparsa di reazioni psichiatriche gravi con tramadolo se si superano i dosaggi massimi (400 mg/die adulti; 300mg/die pazienti >75 anni; 200mg/die in pazienti con insufficienza renale; 100 mg/die in caso di disfunzione epatica). Note sull utilizzo della morfina Permette un efficace controllo del dolore e la personalizzazione dei dosaggi (assenza di effetto tetto e quindi l efficacia aumenta in modo lineare all aumentare della dose, ciò consente di somministrare dosi molto elevate fino ad ottenere un soddisfacente controllo del dolore - compatibilmente all entità degli effetti collaterali). Presenta un basso profilo di tossicità (incidenza di effetti collaterali intollerabili inferiori al 4%). Una revisione sistematica Cochrane pubblicata nel 2003 (che ha analizzato 45 studi randomizzati controllati per un totale di 3061 pazienti) evidenzia l incidenza di effetti collaterali intollerabili dovuti all uso di morfina non supera il 4%. Può essere iniziata precocemente permettendo una maggiore flessibilità dei dosaggi nella ricerca del dosaggio ottimale nelle fasi successive alla malattia Può essere usata in modo continuativo per lunghi periodi. È disponibile in molte formulazioni e dosaggi e ha costo contenuto. L utilizzo precoce della morfina a basse dosi potrebbe permettere una maggiore flessibilità nella ricerca del dosaggio ottimale nelle fasi successive della malattia. 5

6 TITOLAZIONE E MANTENIMENTO CON MORFINA Inizio della terapia e titolazione con la morfina orale a rilascio immediato in pazienti mai trattati con oppioidi (prima giornata) Il dosaggio consigliato della morfina a pronto rilascio, in pazienti mai trattati con oppioidi, è 5 mg per via orale, somministrati ogni quattro ore (C). E possibile fornire una dose doppia prima di coricarsi per evitare il risveglio notturno (C) (4 gtt; 2,5 ml sciroppo; mezzo flacone monodose da 10 mg) 5 mg 5 mg 5 mg 5 mg 5 mg+5 mg ORE: Qualora il dolore non sia comunque controllato, si deve somministrare al bisogno una dose identica a quella somministrata ogni quattro ore (dose di soccorso), attendendo comunque un ora dall ultima somministrazione. 5 mg 5 mg (4 gtt; 2,5 ml sciroppo; mezzo flacone monodose da 10 mg) 5 mg 5 mg 5 mg 5 mg 5 mg+5 mg ORE: Quando possibile, l incremento di dose deve essere ottenuto con una preparazione di morfina a pronto rilascio (C). 6

7 Titolazione con la morfina orale a rilascio immediato (seconda giornata) La dose del secondo giorno è la somma delle dosi standard e di quelle di soccorso fornite in prima giornata Esempio: 1 giorno = 30mg (24 gtt) + 10mg (8 gtt du e dosi soccorso) = 40mg (32 gtt) La nuova dose ricalcolata deve essere suddivisa per sei e somministrata ogni 4 ore o al bisogno Esempio: 40mg : 6 = 6,7mg (5,3 gtt) da approssimare a 6,25 mg (5 gtt) ogni 4 ore o al bisogno (5 gtt; 3 ml sciroppo) 6.25 mg 6.25 mg 6.25 mg 6.25 mg 6.25 mg 6.25 mg 6.25 mg+6.25mg ORE: Passaggio alla terapia di mantenimento con la morfina orale a lento rilascio La rivalutazione della dose fatta come appena descritto deve essere ripetuta ogni 24 ore, sino a che si raggiunge un livello di dolore giudicato sopportabile dal paziente oppure non si possa incrementare ulteriormente la dose a causa di eventi avversi intrattabili. Nei pazienti stabilizzati con morfina orale a pronto rilascio, si deve prendere in considerazione la conversione del medesimo quantitativo giornaliero in forma di rilascio controllato nelle due somministrazioni giornaliere (A) Esempio: 37,5+6,25 = 43,75mg da approssimare a 40mg/die ossia 20mg ogni 12 ore Deve comunque essere disponibile una dose di soccorso (A) Il paziente deve assumere la prima dose a lento rilascio nel momento in cui dovrebbe assumere la successiva dose a pronto rilascio (B). (compressa a rilascio controllato) 20 mg 20 mg (compressa a rilascio controllato) ORE:

8 Situazioni che richiedono un approccio iniziale diverso Inizio della terapia e titolazione con la morfina orale a rilascio immediato in pazienti già trattati con farmaci dello step 2 Il dosaggio consigliato della morfina a pronto rilascio nei pazienti già trattati con un oppioide dello step 2, a dosaggio pieno (es. tramadolo 400 mg/die), è di 10 mg ogni 4 ore (C). Tempi e modalità di somministrazione devono essere analoghi a quelli appena descritti (S). Inizio della terapia e titolazione con la morfina orale a rilascio immediato in pazienti critici I pazienti con insufficienza renale, anziani o debilitati possono essere trattati con dosi ridotte (es. 2,5 mg) ogni 4 ore. Invece della riduzione delle dosi è possibile allungare gli intervalli di somministrazione (S). Non è consigliabile l uso di prodotti a lento rilascio nei pazienti con funzione renale compromessa (S). Inizio della terapia e titolazione con la morfina orale a rilascio ritardato. E possibile partire con la titolazione con morfina a lento rilascio; questo approccio comporta un insorgenza di azione ritardata (1-2 ore) e un livello di massimo effetto tardivo (4 ore) rispetto alle forme a rilascio immediato. È impossibile una titolazione rapida in pazienti con dolore severo (S). 8

9 DOLORE EPISODICO INTENSO (BREAKTHROUGH PAIN - BTP) Definizione Il dolore episodico intenso (breakthrough pain) consiste in un aumento transitorio dell intensità del dolore, in un paziente con un dolore di base ben controllato da una terapia analgesica somministrata in modo continuativo (mediante farmaci oppioidi). Gli elementi clinici che lo caratterizzano sono: o rapida insorgenza; o durata limitata; o ripetitività nel corso del tempo; o correlazione con: il tumore (localizzazioni ossee e viscerali) con i trattamenti antineoplastici (neuropatie) con i quadri patologici concomitanti (ulcere cutanee, ecc.) o elevato impatto sulla qualità della vita; o necessità di un trattamento specifico. Controllo del dolore episodico intenso (breaktrough pain) Ogni paziente in terapia con oppioidi per dolore severo deve avere la possibilità di controllare eventuali situazioni di dolore episodico intenso, normalmente con dosi aggiuntive di morfina a pronto rilascio (C). Per i pazienti stabilizzati, la dose per la gestione delle situazioni di dolore episodico intenso deve essere equivalente ad un sesto della quantità giornaliera di morfina assunta al malato (C) Esempio: 60mg : 6 = 10mg (8 gtt) (compressa a rilascio controllato) 10 mg (compressa a rilascio controllato) 30 mg 30 mg ORE: La dose orale di soccorso può essere somministrata tanto frequentemente quanto richiesto dal paziente, anche ogni ora (S). Una frequenza superiore a 3 episodi di breaktrough pain al giorno può indicare la necessità di modificare la terapia di fondo (S). È fondamentale spiegare chiaramente al paziente e a coloro che lo assistono il corretto utilizzo della dose di soccorso (S). In alcuni casi una dose equivalente a quella di soccorso può essere utilizzata preventivamente per impedire l insorgenza di dolori conseguenti alla mobilizzazione pianificata dal paziente (S). 9

10 SOMMINISTRAZIONE PARENTERALE Somministrazione sottocutanea e sistemi parenterali diversi La via sottocutanea è l alternativa alla via orale fatte salve diverse indicazioni o controindicazioni- (B). La somministrazione sottocutanea della morfina richiede una riduzione della dose rispetto alla forma orale (10 mg di morfina sottocutanea sono equianalgesici a mg di morfina per via orale) (C). Nei pazienti che necessitano di morfina parenterale continua, il metodo di somministrazione preferito è l infusione sottocutanea (C). La messa in terapia con pompe e sistemi parenterali diversi dalla via sottocutanea è da riservare a pazienti seguiti da centri antalgici (C). 10

11 ALTERNATIVE ALLA MORFINA Indicazioni generali Gli oppioidi alternativi possono essere utilizzati in pazienti che hanno effetti avversi intollerabili alla morfina (B)Nota: La sostituzione della morfina con un altro oppioide maggiore è solo uno degli approcci possibili per il trattamento degli effetti avversi. Altre possibilità sono: ridurre la dose di morfina (aggiungendo un analgesico non oppioide e/o un adiuvante); trattare gli eventi avversi con farmaci sintomatici; cambiare la via di somministrazione della morfina. Fentanyl II fentanyl transdermico è un analgesico efficace per il dolore severo e può essere utilizzato in pazienti con uno stato algico stabilizzato e che non sono capaci di assumere una forma orale, in alternativa alla morfina sottocutanea (B). Il dosaggio commerciale più basso contiene 12 mcg/h. I cerotti garantiscono un effetto analgesico per tre giorni. Un aumento della temperatura cutanea (febbre, doccia, ecc.) può causare un aumento dell assorbimento e conseguente aumento degli effetti avversi (S). I cerotti in commercio sono del tipo a matrice e non possono essere tagliati. Il fentanyl per somministrazione transmucosa orale può avere un azione più rapida rispetto alla morfina a pronto rilascio per il trattamento del dolore episodico intenso, in paziente già trattato con oppioidi maggiori (A). È consigliato iniziare con il dosaggio di 200 mcg al comparire dell episodio di breakthrough pain, anche più volte al giorno (S). Per ogni episodio, la dose può essere aumentata sino al conseguimento dell effetto analgesico desiderato, nel rispetto delle indicazioni di scheda tecnica (S). Non è valida la regola che la dose per la gestione delle situazioni di dolore acuto improvviso deve essere equivalente ad un sesto della quantità giornaliera di oppioide assunta dal malato (S). Ossicodone L ossicodone deve essere considerato come un alternativa efficace alla morfina nei pazienti incapaci di tollerarla (B). È disponibile in formulazioni a lento rilascio. È simile alla morfina in termini di analgesia ed effetti indesiderati. La biodisponibilità dell ossicodone è superiore a quella della morfina. La dose equianalgesica è compresa tra metà e due terzi della morfina per os (60 mg di morfina per os equivalgono a circa mg di ossicodone). Idromorfone L idromorfone può essere un alternativa alla morfina orale. La formulazione da somministrare una volta al giorno può risultare particolarmente vantaggiosa per quei pazienti che presentano scarsa aderenza a dosi ripetute di morfina o scarsa analgesia o effetti collaterali. 11

12 Metadone Il metadone è un alternativa efficace. Il suo uso è complesso a causa delle caratteristiche farmacologiche. L uso è consigliato solo da parte di medici specialisti. Buprenorfina transdermica La buprenorfina transdermica è in commercio per il trattamento del dolore moderatosevero. Ci sono evidenze di una sua superiorità rispetto al placebo. Ad oggi, non è chiaro come la sua efficacia si rapporti a quella della morfina (S). Il dosaggio più basso in commercio contiene 35 mcg/ora che equivalgono a circa 60 mg di morfina orale (S). Pazienti con insufficienza renale Per prevenire la tossicità in pazienti con funzionalità renale ridotta deteriorata è importante considerare: La scelta dell oppioide (il SIGN indica come oppioide più sicuro nell IRC grado 4-5 vel filtrato glomerulare <30 ml/min la buprenorfina transdermica) La riduzione della dose e/o l aumento dell intervallo tra le dosi Il passaggio da formulazioni a rilascio prolungato a formulazioni orali a pronto rilascio Monitoraggio clinico frequente e revisione della terapia Tabelle di conversione I pazienti in terapia con oppiacei forti con inadeguato controllo del dolore e/o con effetti avversi persistenti e intollerabili dovrebbero essere completamente rivalutati per quanto riguarda il dolore e il controllo del dolore. I pazienti nei quali il dolore non è controllato nonostante l ottimizzazione della dose e gli effetti collaterali legati al farmaco precludono un ulteriore aumento graduale della dose, dovrebbero cambiare oppioide. Quando si converte una formulazione orale di un oppiaceo a fentanil transdermico è necessario considerare che: o La terapia con oppiaceo forte orale a pronto rilascio somministrato ogni 4, ore deve essere continuata per 12 ore dopo aver applicato il cerotto transdermico; o La terapia con oppiaceo forte orale somministrato ogni 12 ore deve essere data per l ultima volta nel momento in cui si applica il cerotto; o Nel caso di terapia con oppiaceo forte orale somministrato ogni 24 ore il cerotto deve essere applicato 12 ore dopo l ultima dose. Considerata l importane variabilità interindividuale dell assorbimento degli oppioidi forti, valori di conversione riportati nelle tabelle sono approssimativi e riportati solo a scopo informativo (S). Si raccomanda la supervisione di uno specialista nella conversione tra oppioidi maggiori (S). 12

13 EFFETTI AVVERSI, TOSSICITÀ, TOLLERANZA E DIPENDENZA Effetti avversi prevedibili Costipazione: i pazienti in terapia con un oppioide devono avere la possibilità di fare una terapia profilattica con lassativi. È opportuna una combinazione di lassativi stimolanti ed emollienti (B). Nausea e vomito: i pazienti che cominciano una terapia con un oppiode per il dolore lieve-moderato devono poter ricevere una terapia antiemetica, se necessaria (S). Sedazione: i pazienti che ricevono un oppiode per il dolore lieve-moderato per la prima volta devono essere avvertiti che il farmaco può dare sedazione e devono essere avvertiti che può essere pericoloso guidare o eseguire compiti che richiedano un elevato livello di vigilanza. È necessario verificare ed eventualmente razionalizzare il concomitante uso da parte del paziente di altri farmaci ad azione sedativa (S). Secchezza delle fauci: tutti i pazienti devono essere educati ad una corretta igiene orale per prevenire i problemi causati dalla riduzione della produzione di saliva (S). Tossicità, tolleranza e dipendenza a seguito della terapia con oppioidi La tossicità degli oppioidi può essere ridotta riducendo la dose di oppioide, garantendo un adeguata idratazione, ruotando gli oppioidi secondo le tabelle di conversione -facendo riferimento ad uno specialista- (C). L agitazione/confusione può essere gestita con aloperidolo 1,5-3 mg per via orale o parenterale. Tale dose può essere ripetuta ogni ora in situazioni acute (C). L inizio della terapia analgesica con oppioidi non deve essere posticipato per il timore della tolleranza farmacologica che in situazioni cliniche reali sostanzialmente non si verifica (B). L inizio della terapia analgesica non deve essere posticipato per il timore infondato di dipendenza psicologica (C). È opportuno rassicurare i pazienti spiegando che non diventeranno psichicamente dipendenti dalla loro terapia analgesica (B). 13

14 TERAPIA ADIUVANTE E TERAPIE SPECIFICHE Terapia adiuvante Per ogni paziente con dolore neuropatico, deve essere fatto almeno un tentativo di trattamento con un antidepressivo e/o un anticonvulsivante (A). Dovrebbe essere fatto un tentativo terapeutico con un alta dose di desametasone per ogni paziente con innalzamento della pressione intracranica, dolore osseo severo, infiltrazione o compressione di plessi nervosi, compressione dovuta a rigonfiamento o infiltrazione di un tessuto molle, compressione del midollo spinale o dolore originato dalla capsula epatica -a meno che non vi siano controindicazioni- (C). Terapie specifiche In tutti i casi, deve essere tentata ogni forma di terapia (chemioterapia, radioterapia, bifosfonati, tecniche interventistiche, supporto psicologico, spirituale e sociale) che abbia una provata efficacia nell alleviare il dolore del singolo paziente oncologico (S). I pazienti con dolore neuropatico dovrebbero ricevere o una antidepressivo triciclico (amitriptilina o imipramina) o un anticonvulsivante ( es.gabapentin, carbamazepina o fenitoina) gli effetti secondari devono essere sempre monitoriati. (A). Livelli di evidenza. A raccomandazione molto forte: richiede almeno una sperimentazione clinica controllata e randomizzata coerente con l insieme della letteratura di buona qualità disponibile sull argomento. B raccomandazione di livello intermedio: richiede la disponibilità di studi clinici di buona qualità ma non necessariamente sperimentazioni cliniche controllate e randomizzate. C raccomandazione meno stringente: suggerita da rapporti di commissioni di esperti o opinioni e/o esperienze cliniche di professionisti autorevoli. S pratica suggerita dal comitato che ha prodotto il documento. 14

15 Questo documento, approvato dal Commissione Terapeutica Aziendale dell ASS 2 "Isontina" nella sua versione definitiva maggio 2009, è stato prodotto sulla base delle linee guida pubblicate dall OMS Cancer Pain Relief with a Guide to Opioid Availability 1996 e dal SIGN Control of Pain in Patients with Cancer 2000 e revisione novembre 2008, integrato sulla base delle evidenze riportate dalla linea guida della European Association for Palliative Care: La morfina e gli oppiacei alternativi nel dolore oncologico: le raccomandazioni della EACP 2001, sulle raccomandazioni fornite da Prodigy Guidance - Palliative care - Pain - November 2004 e sulle raccomandazioni d uso di alcuni farmaci fornite dalla 48 edizione del British National Formlary. Per tutte le fonti d informazione è stato possibile verificare la metodologia di scrittura, le fonti di finanziamento, l indipendenza degli organismi responsabili della loro stesura rispetto all industria farmaceutica. Richieste di chiarimenti e risposte a quesiti di tipo clinico rispetto al contenuto di questo documento possono essere formulate al dott. Domenico Calò, Responsabile Ambulatorio della Terapia del Dolore e Cure Palliative (telefono: 0481/592080; mail: doloregorizia@yahoo.it) I documenti originali citati in questa linea guida sono reperibili ai sotto indicati indirizzi internet: -WHO -SIGN -BNF -Prodigy -CeVEAS Possono altresì essere richiesti alla segreteria della Commissione Terapeutica Aziendale. Il documento fornisce una sintesi delle migliori evidenze disponibili, alla data della pubblicazione, su come trattare il dolore nei pazienti affetti da cancro. Rappresenta il punto di vista della Commissione Terapeutica Aziendale dell ASS 2 "Isontina" che, dopo attente considerazioni, ha raccolto le evidenze disponibili. Il medico, come qualsiasi altro operatore sanitario interessato, dovrebbe tenerlo in considerazione nella gestione dei pazienti tumorali. Ad ogni modo non vuole sovrapporsi alla responsabilità del singolo professionista nel prendere le giuste decisioni cliniche alla luce delle condizioni dei diversi pazienti, dopo essersi consultato con il paziente stesso o con chi lo assiste. Nel seguire le raccomandazioni indicate per il trattamento farmacologico il medico dovrebbe sempre tenere in considerazione: la tollerabilità e l aderenza alla terapia dimostrate dal paziente; le indicazioni, le controindicazioni e le precauzioni riportate nelle schede tecniche dei medicinali come registrate dal Ministero della Salute. Nell operare la stesura del presente documento si è posta la massima attenzione affinché non vi fossero errori né di contenuto né di forma. Chi dovesse comunque rilevarne è pregato di far pervenire le proprie osservazioni alla segreteria della Commissione Terapeutica Aziendale Segreteria della Commissione Terapeutica Aziendale mail: stefano.visintin@ass2.sanita.fvg.it;anna.arbo@ass2.sanita.fvg.it tel. 0481/ ). 15

16 Dosi suggerite di conversione tra oppiacei I valori in tabella sono indicativi, le condizioni cliniche del paziente devono sempre essere tenute in considerazione e deve essere sempre prescritta l analgesia per il dolore episodico intenso. Nel convertire gli oppiodi è necessario monitorare ed adeguare le dose in base all efficacia. Oppiode da convertire Nuovo oppioide e/o formulazione diversa convertito Dividere la dose di 24 ore *dell oppioide in uso (colonna 1) per la quantità indicata nella colonna sottostante per calcolare la nuova dose di oppioide (colonna 2) da somministrare nelle 24 ore. Esempio 120 mg morfina orale Diamorfina subcutanea Dividere per 3 (120 mg/3 = 40 mg diamorfina subcutanea in 24 ore) CONVERSIONE DALLA FORMA ORALE ALLA FORMA ORALE Codeina orale Morfina orale Dividere per 10 Tramadolo orale Morfina orale Dividere per 5 Morfina orale Oxicodone orale Dividere per 2 Morfina orale Idromorfone orale Dividere per 7.5 CONVERSIONE DALLA FORMA ORALE ALLA FORMA TRANSDERMIACA Morfina orale Fentanil transdermico Fare riferimento alle indicazioni del produttore ** Morfina orale Buprenorfina transdermica CONVERSIONE DALLA FORMA ORALE ALLA FORMA SUBCUTANEA Morfina orale Morfina subcutanea Dividere per 2 Morfina orale Diamorfina subcutanea Dividere per 3 Ossicodone orale Morfina subcutanea Nessuna modifica Ossicodone orale Ossicodone subcutaneo Dividere per 2 Ossicodone orale Diamorfina subcutanea Dividere per 1.5 Idromorfone orale Idromorfone subcutaneo Consultare specialista nelle terapie palliative ALTRE FORME DI CONVERSIONE RARAMENTE UTILIZZATE IN MEDICINA PALLIATIVA Morfina subcutanea o intramuscolo Morfina endovena Nessuna modifica Morfina endovena Morfina orale Moltiplicare per 2 Morfina orale Morfina intramuscolo Dividere per 2 * e necessario utilizzare le stesse unita per entrambi gli oppioidi es da mg di morfina a mg di ossicodone ** la conversione da morfina a fentanil transdermico specificata dal produttore può variare da 100:1 a 150:1 16

17 Allegato SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL DOLORE Nome e Cognome del paziente: Codice fiscale del paziente: Data della valutazione: Indicare nella figura: - il punto più dolente - la zona interessata - se esiste più di una sede di dolore Indicare a quale profondità si trova: interno esterno entrambi Il dolore è presente quando: a riposo in movimento entrambi Qual è l intensità del dolore con la scala numerica da 0 a 10 (se superiore a 3, monitorare giornalmente) Nessun dolore Massimo dolore Quale parola lo descrive meglio (compilare solo se l utente non sa o non può rispondere alla scala precedente. Se superiore a lieve monitorare giornalmente) assente lieve moderato grave intollerabile Sintomi associati: Terapia in atto SI NO Nome del valutatore Data 17

GESTIONE DEL DOLORE NEI PAZIENTI CON TUMORE. Linee guida a cura del gruppo aziendale sulla terapia del dolore

GESTIONE DEL DOLORE NEI PAZIENTI CON TUMORE. Linee guida a cura del gruppo aziendale sulla terapia del dolore GESTIONE DEL DOLORE NEI PAZIENTI CON TUMORE Linee guida a cura del gruppo aziendale sulla terapia del dolore Settembre 2009 PRINCIPI GENERALI E VALUTAZIONE DEL PAZIENTE Principi di gestione del dolore

Dettagli

5-Oppioidi del secondo scalino

5-Oppioidi del secondo scalino 5-Oppioidi del secondo scalino Sostanzialmente tramadolo e codeina, soli o in associazione Si distinguono dai fratelli maggiori per la presenza del cosiddetto effetto tetto (dosaggio massimale oltre al

Dettagli

Il trattamento del dolore del rachide lombare. Dradi Umberta

Il trattamento del dolore del rachide lombare. Dradi Umberta Il trattamento del dolore del rachide lombare Dradi Umberta San Marino 28 settembre 2013 Dolore Il dolore è un esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata ad un danno tessutale reale o potenziale

Dettagli

TRATTAMENTO DEL DOLORE CRONICO NON ONCOLOGICO

TRATTAMENTO DEL DOLORE CRONICO NON ONCOLOGICO TRATTAMENTO DEL DOLORE CRONICO NON ONCOLOGICO DOTT. CINETTO ANDREA U.O. ANESTESIA RIANIMAZIONE TERAPIA ANTALGICA - CHIOGGIA DIRETTORE DOTT. G.B. VENIER DOLORE ESPERIENZA SENSORIALE ED EMOZIONALE SPIACEVOLE

Dettagli

WORLD MEDICINE PARK (Minorca, 7-11 Maggio 2014)

WORLD MEDICINE PARK (Minorca, 7-11 Maggio 2014) Dr.ssa Paola Bocci WORLD MEDICINE PARK (Minorca, 7-11 Maggio 2014) Il dolore affligge il 20% degli europei e il 26% degli italiani Circa l 83% della popolazione mondiale ha un accesso scarso o nullo alle

Dettagli

La terapia con oppiacei maggiori nel paziente ambulatoriale. Pisa, 29 Novembre 2014 Dott.ssa Franca Bondi U.O. Terapia del Dolore, AOUP

La terapia con oppiacei maggiori nel paziente ambulatoriale. Pisa, 29 Novembre 2014 Dott.ssa Franca Bondi U.O. Terapia del Dolore, AOUP La terapia con oppiacei maggiori nel paziente ambulatoriale Pisa, 29 Novembre 2014 Dott.ssa Franca Bondi U.O. Terapia del Dolore, AOUP diritto del cittadino ad accedere alle cure palliative e alla terapia

Dettagli

AIFA Agenzia Italiana Del Farmaco Nota Informnativa Importante su Tachipirina e Medicinali Contenenti Paracetamolo da Solo e/o in Associazione

AIFA Agenzia Italiana Del Farmaco Nota Informnativa Importante su Tachipirina e Medicinali Contenenti Paracetamolo da Solo e/o in Associazione AIFA - Tachipirina e Paracetamolo 20/01/2010 (Livello 2) AIFA Agenzia Italiana Del Farmaco Nota Informnativa Importante su Tachipirina e Medicinali Contenenti Paracetamolo da Solo e/o in Associazione Nota

Dettagli

Nota Informativa Importante. Guida alla Terapia per i Paziente. Guida alla Contraccezione. Modulo d'informazione e Consenso Informato

Nota Informativa Importante. Guida alla Terapia per i Paziente. Guida alla Contraccezione. Modulo d'informazione e Consenso Informato AIFA - Isotretinoina 16/03/2009 (Livello 2) AIFA Agenzia Italiana del Farmaco Isotretinoina Nota Informativa Importante Nuove Modalita' di Prescrizione per i Medicinali Contenenti Isotretinoina ad Uso

Dettagli

Emergenza dolore in PS Dott.ssa Maria Farina Dott. Piergiorgio Gamba

Emergenza dolore in PS Dott.ssa Maria Farina Dott. Piergiorgio Gamba Emergenza dolore in PS Dott.ssa Maria Farina Dott. Piergiorgio Gamba Ricovero in Chirurgia Pediatrica per e il dolore? APPENDICITE ACUTA 1) Il farmaco era quello più appropriato? 2) Quale l efficacia dell

Dettagli

EFFETTI COLLATERALI OPPIACEI

EFFETTI COLLATERALI OPPIACEI EFFETTI COLLATERALI OPPIACEI STRATEGIE GENERALI Ridurre, se possibile, la dose complessiva di oppiaceo Sospendere, temporaneamente, la somministrazione dello oppiaceo fino alla normalizzazione dei livelli

Dettagli

I FARMACI E IL DOLORE. dr. Stefano Palcic Struttura Assistenza Farmaceutica Servizio Farmaceutico 1

I FARMACI E IL DOLORE. dr. Stefano Palcic Struttura Assistenza Farmaceutica Servizio Farmaceutico 1 I FARMACI E IL DOLORE dr. Stefano Palcic Struttura Assistenza Farmaceutica Servizio Farmaceutico 1 Il dolore oncologico rappresenta un serio problema di salute pubblica a livello mondiale: 10 milioni di

Dettagli

GUIDA RAPIDA ALL USO DEGLI ANALGESICI. del Dolore e Cure Palliative

GUIDA RAPIDA ALL USO DEGLI ANALGESICI. del Dolore e Cure Palliative GUIDA RAPIDA ALL USO DEGLI ANALGESICI SSD Terapia del Dolore e Cure Palliative USO DEGLI ANALGESICI Scegliere e e via somministrazione s o più semplice Seguire la scala degli analgesici dell OMS Somministrare

Dettagli

PDTA nel mal di schiena: dalla diagnosi all approccio terapeutico.

PDTA nel mal di schiena: dalla diagnosi all approccio terapeutico. PDTA nel mal di schiena: dalla diagnosi all approccio terapeutico massimo.allegri@unipr.it epidemiologia evoluzione evoluzione Alti costi sociali diretti e indiretti degenerative disc disease : la causa

Dettagli

IL DOLORE IN PRONTO SOCCORSO

IL DOLORE IN PRONTO SOCCORSO Raccolta dati e monitoraggio cura del personale infermieristico del U.O. di Pronto Soccorso del presidio ospedaliero di Vittorio Veneto. (con la collaborazione di Barbara Da Boit, Afra Stella, Enrico Bernardi)

Dettagli

Contiene il virus vivo attenuato ceppo Oka/Merck Contiene il virus vivo attenuato ceppo Oka Tra +2 e +8 Tra +2 e +8

Contiene il virus vivo attenuato ceppo Oka/Merck Contiene il virus vivo attenuato ceppo Oka Tra +2 e +8 Tra +2 e +8 Varivax Varilrix Ditta Sanofi Pasteur MSD GlaxoSmithKline Ceppo virus varicella Temperatura di conservazione Immunogenicità Inizio della risposta immunitaria Durata della risposta immunitaria Efficacia

Dettagli

DOCUMENTO DI CONFRONTO DEI COSTI TRA PRINCIPI ATTIVI APPARTENENTI A CATEGORIE TERAPEUTICHE AD ELEVATO IMPATTO DI SPESA TERRITORIALE

DOCUMENTO DI CONFRONTO DEI COSTI TRA PRINCIPI ATTIVI APPARTENENTI A CATEGORIE TERAPEUTICHE AD ELEVATO IMPATTO DI SPESA TERRITORIALE 1/12 DOCUMENTO DI CONFRONTO DEI COSTI TRA PRINCIPI ATTIVI APPARTENENTI A CATEGORIE TERAPEUTICHE AD ELEVATO IMPATTO DI SPESA TERRITORIALE PREMESSA Nel 2014 la spesa farmaceutica territoriale della Regione

Dettagli

Università degli studi di Genova Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia

Università degli studi di Genova Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia Università degli studi di Genova Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia Relatori: Chiar.ma Prof.ssa Antonietta Piana Chiar.mo Dott. Andrea Stimamiglio Candidata: Oliveri

Dettagli

Uso dei farmaci e allattamento al seno

Uso dei farmaci e allattamento al seno Uso dei farmaci e allattamento al seno Serve un attitudine positiva da parte degli operatori sanitari R&P 2015; 31: 171-187 La Società Italiana di Medicina Perinatale ha elaborato un consensus statement

Dettagli

Maria Antonietta Lepore Indagini sperimentali sui nuovi anticoagulanti orali. Meccanismo di azione e interazioni farmacologiche

Maria Antonietta Lepore Indagini sperimentali sui nuovi anticoagulanti orali. Meccanismo di azione e interazioni farmacologiche A06 Maria Antonietta Lepore Indagini sperimentali sui nuovi anticoagulanti orali Meccanismo di azione e interazioni farmacologiche Copyright MMXV Aracne editrice int.le S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it

Dettagli

.solo agli dei scorre la vita, eternamente, senza mai dolore

.solo agli dei scorre la vita, eternamente, senza mai dolore solo agli Dei scorre la vita, eternamente, senza mai.solo agli dei scorre la vita, dolore. eternamente, senza mai dolore Eschilo-Agamennone Eschilo-Agamennone Papaver somniferum album Οπιον succo Οπίον

Dettagli

Prima dei 15 anni il dosaggio di paracetamolo dipende dal peso del bambino e deve essere compreso tra i 10 e i 15 mg/kg/dose; l intervallo tra una

Prima dei 15 anni il dosaggio di paracetamolo dipende dal peso del bambino e deve essere compreso tra i 10 e i 15 mg/kg/dose; l intervallo tra una 1 2 Prima dei 15 anni il dosaggio di paracetamolo dipende dal peso del bambino e deve essere compreso tra i 10 e i 15 mg/kg/dose; l intervallo tra una dose e l altra deve essere sempre almeno di 4 ore.

Dettagli

TRASTUZUMAB (Herceptin)

TRASTUZUMAB (Herceptin) TRASTUZUMAB (Herceptin) POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI Le informazioni contenute in questo modello sono fornite in collaborazione con la Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti ed amici ; per maggiori

Dettagli

LA CONTINUITA DELLE CURE NELLA GESTIONE DEL PAZIENTE OSPEDALIERO: IL MONITORAGGIO DEL DOLORE E L APPLICAZIONE DELLA LEGGE 38/2010

LA CONTINUITA DELLE CURE NELLA GESTIONE DEL PAZIENTE OSPEDALIERO: IL MONITORAGGIO DEL DOLORE E L APPLICAZIONE DELLA LEGGE 38/2010 LA CONTINUITA DELLE CURE NELLA GESTIONE DEL PAZIENTE OSPEDALIERO: IL MONITORAGGIO DEL DOLORE E L APPLICAZIONE DELLA LEGGE 38/2010 Franco Rizzi Direttore U.O: Cure Palliative e Terapia del Dolore A.O. ICP

Dettagli

Concetti chiave. Se entro 2 settimane il dolore persiste invariato, senza progressivo miglioramento dei sintomi, è indicata una ulteriore valutazione

Concetti chiave. Se entro 2 settimane il dolore persiste invariato, senza progressivo miglioramento dei sintomi, è indicata una ulteriore valutazione Concetti chiave Il Mal di Schiena è una patologia frequente Lombalgia = irradiazione fino al ginocchio Lombosciatalgia = irradiazione sotto il ginocchio Si definisce Cronica dopo 4 settimane Demedicalizzare

Dettagli

Il significato degli esami di coagulazione. Walter Ageno

Il significato degli esami di coagulazione. Walter Ageno Il significato degli esami di coagulazione Walter Ageno Principali caratteristiche dei nuovi anticoagulanti Via orale di somministrazione Ampia finestra terapeutica Farmacocinetica e farmacodinamica prevedibili

Dettagli

LA TERAPIA DEL DOLORE

LA TERAPIA DEL DOLORE O.R.I.A. LA TERAPIA DEL DOLORE Perché trattare il dolore post-operatorio? Oggi è ben conosciuta l importanza degli effetti del dolore sul benessere e sul confort durante il decorso postoperatorio dei pazienti

Dettagli

RASSEGNA STAMPA giovedì 6 giugno 2013

RASSEGNA STAMPA giovedì 6 giugno 2013 RASSEGNA STAMPA giovedì 6 giugno 2013 Audipress n.d. Primo Piano 06-GIU-2013 da pag. 6 5 giugno 2013 Fondazione Giovanni Paolo II, primo centro ad utilizzare la Radiochirurgia con tecnica VMAT Non esistono

Dettagli

Come calcolare i parametri farmacocinetici

Come calcolare i parametri farmacocinetici Come calcolare i parametri farmacocinetici La conoscenza dei parametri farmacocinetici fondamentali di un farmaco è essenziale per comprendere in che modo esso venga trattato dall organismo e come sia

Dettagli

1. Utilizzo Alcover in tutti i soggetti che possono essere diagnosticati abusatori 1. No 2. Qualche volta lo faccio 3. Lo faccio di regola

1. Utilizzo Alcover in tutti i soggetti che possono essere diagnosticati abusatori 1. No 2. Qualche volta lo faccio 3. Lo faccio di regola STRUTTURA DI APPARTENENZA (DENOMINAZIONE INDIRIZZO CITTÀ/ASL DI APPARTENENZA) IL TRATTAMENTO DELL ALCOLDIPENDENZA DOPO QUINDICI ANNI DI ALCOVER (GHB) NOME DATA COGNOME FIRMA QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE

Dettagli

Rischio Chimico. Definizioni

Rischio Chimico. Definizioni Rischio Chimico Definizioni a) agenti chimici: tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato naturale o ottenuti, utilizzati o smaltiti, compreso lo smaltimento come

Dettagli

Il ruolo dell infermiere nella gestione del paziente con dolore cronico.competenze e responsabilita. Infermiera territoriale Paola Borlengo

Il ruolo dell infermiere nella gestione del paziente con dolore cronico.competenze e responsabilita. Infermiera territoriale Paola Borlengo Il ruolo dell infermiere nella gestione del paziente con dolore cronico.competenze e responsabilita Infermiera territoriale Paola Borlengo Obiettivi Fornire un assistenza adeguata al pz con dolore cronico

Dettagli

REGOLAMENTO SANITARIO

REGOLAMENTO SANITARIO COMUNE DI VERGIATE Provincia di Varese REGOLAMENTO SANITARIO Allegato al regolamento del Servizio per l infanzia - Gruppo 0/6 G. Rodari - SOMMARIO - ART. 1 - AMMISSIONE AL SERVIZIO ART. 2 - DIETA ART.

Dettagli

Gli antipsicotici atipici ( nuovi ) Clinica Psichiatrica Cantonale Mendrisio, 10 aprile 2000 G. M. Zanini

Gli antipsicotici atipici ( nuovi ) Clinica Psichiatrica Cantonale Mendrisio, 10 aprile 2000 G. M. Zanini Gli antipsicotici atipici ( nuovi ) Clinica Psichiatrica Cantonale Mendrisio, 10 aprile 2000 G. M. Zanini Quali sono? Clozapina (Leponex) Risperidone (Risperdal) Olanzapina (Zyprexa) Sertindolo (Serdolect)

Dettagli

ALLEGATO III MODIFICHE DEL RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO E DEL FOGLIO ILLUSTRATIVO

ALLEGATO III MODIFICHE DEL RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO E DEL FOGLIO ILLUSTRATIVO ALLEGATO III MODIFICHE DEL RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO E DEL FOGLIO ILLUSTRATIVO 25 MODIFICHE DA INCLUDERE NEI PARAGRAFI PERTINENTI DEL RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO DELLE

Dettagli

RENDERE PIÙ SEMPLICE LA SCELTA DELLA TERAPIA ANTICOAGULANTE: NAO KNOW HOW. Dott. Domenico Pecora Brescia

RENDERE PIÙ SEMPLICE LA SCELTA DELLA TERAPIA ANTICOAGULANTE: NAO KNOW HOW. Dott. Domenico Pecora Brescia RENDERE PIÙ SEMPLICE LA SCELTA DELLA TERAPIA ANTICOAGULANTE: NAO KNOW HOW Dott. Domenico Pecora Brescia Scelta del NAO Scheda tecnica Piani terapeutici AIFA Linee guida Position paper Rimborsabilità NAO

Dettagli

Elisabetta Campora. Terapia del dolore oncologico: manuale pratico

Elisabetta Campora. Terapia del dolore oncologico: manuale pratico Elisabetta Campora Terapia del dolore oncologico: manuale pratico Elisabetta Campora TERAPIA DEL DOLORE ONCOLOGICO: MANUALE PRATICO Collana spazioautori 3588 Genere medicina copyright Associazione culturale

Dettagli

TERAPIA DEL DOLORE IN CONTINUITA ASSISTENZIALE

TERAPIA DEL DOLORE IN CONTINUITA ASSISTENZIALE TERAPIA DEL DOLORE IN CONTINUITA ASSISTENZIALE S.C. Medicina di Base e Specilistica S.C. Centro di Terapia del Dolore e Cure Palliative Nella diagnosi del dolore cronico si distinguono i seguenti punti:

Dettagli

FARMACOVIGILANZA REGIONE CALABRIA

FARMACOVIGILANZA REGIONE CALABRIA FARMACOVIGILANZA REGIONE CALABRIA Caro Collega, attraverso il Progetto Regionale di Farmacovigilanza, ci proponiamo di incentivare la segnalazione spontanea di reazioni avverse ai farmaci da parte di cittadini

Dettagli

Nulla è così sopportabile come il dolore degli altri. F. Lotti M.Bogani Firenze, 14 novembre 2013

Nulla è così sopportabile come il dolore degli altri. F. Lotti M.Bogani Firenze, 14 novembre 2013 Medicina D urgenza - P.O. San Giovanni di Dio Nulla è così sopportabile come il dolore degli altri. F. Lotti M.Bogani Firenze, 14 novembre 2013 DEFINIZIONE DI DOLORE Il dolore viene definito dallo IASP

Dettagli

Gli Antagonisti degli oppiodi. Dr. S. Di Santo

Gli Antagonisti degli oppiodi. Dr. S. Di Santo Gli Antagonisti degli oppiodi Dr. S. Di Santo Definizione - Un farmaco è detto antagonista quando, legandosi ad un recettore non lo attiva ma lo "blocca". - L'antagonista tende ad impedire all agonista

Dettagli

Lezione 2 Come leggere l articolo scientifico

Lezione 2 Come leggere l articolo scientifico Analisi critica della letteratura scientifica Lezione 2 Come leggere l articolo scientifico Struttura dell articolo Introduzione Metodi Risultati e Discussione Perché è stato fatto? Come è stato condotto?

Dettagli

integratori alimentari

integratori alimentari Ministero della Salute Dipartimento della sanità pubblica veterinaria, della sicurezza alimentare e degli organi collegiali per la tutela della salute Direzione generale per l igiene e la sicurezza degli

Dettagli

Per una Medicina Condivisa. Dott.ssa Elena Fachinat 2 aprile 2011

Per una Medicina Condivisa. Dott.ssa Elena Fachinat 2 aprile 2011 Per una Medicina Condivisa Dott.ssa Elena Fachinat 2 aprile 2011 Per una Medicina Condivisa SULL EFFICACIA DI UNA TERAPIA SULLA SICUREZZA DI UNA TERAPIA SULL INUTILITA DI UNA TERAPIA CON LA DONNA IN GRAVIDANZA

Dettagli

Tecniche di anestesia locoregionale in corso di taglio cesareo

Tecniche di anestesia locoregionale in corso di taglio cesareo Tecniche di anestesia locoregionale in corso di taglio cesareo Anestesia Locoregionale Sia epidurale che subaracnoidea hanno dei vantaggi che possono essere così riassunti: Ø Minima esposizione del feto

Dettagli

ASL Ravenna Giugno 2006

ASL Ravenna Giugno 2006 Raccomandazioni per il controllo del dolore neoplastico ASL Ravenna Giugno 2006 Gruppo di lavoro: Piero Amati, Antonella erchierini, Valeria remonini, Angelo Gambi, Daniela Guerrini, Margherita Guzzardi,

Dettagli

Foglio illustrativo: informazioni per l utilizzatore. NEOMERCUROCROMO soluzione cutanea. Eosina/ Cloroxilenolo/ Propilenglicole

Foglio illustrativo: informazioni per l utilizzatore. NEOMERCUROCROMO soluzione cutanea. Eosina/ Cloroxilenolo/ Propilenglicole Foglio illustrativo: informazioni per l utilizzatore NEOMERCUROCROMO soluzione cutanea Eosina/ Cloroxilenolo/ Propilenglicole Legga attentamente questo foglio prima di usare questo medicinale perchè contiene

Dettagli

Modalità di implementazione del Foglio Unico di Terapia

Modalità di implementazione del Foglio Unico di Terapia OSPEDALE EVANGELICO INTERNAZIONALE Dipartimento Personale e Affari Generali Ufficio Formazione ed Aggiornamento LA GESTIONE DEL RISCHIO: LA CARTELLA CLINICA INTEGRATA E IL FOGLIO UNICO DI TERAPIA Modalità

Dettagli

LA TERAPIA DEL DOLORE. Dott. Angelo Campagna U.O ONCOLOGIA Ospedale Fatebenefratelli Benevento

LA TERAPIA DEL DOLORE. Dott. Angelo Campagna U.O ONCOLOGIA Ospedale Fatebenefratelli Benevento LA TERAPIA DEL DOLORE Dott. Angelo Campagna U.O ONCOLOGIA Ospedale Fatebenefratelli Benevento DEFINIZIONE DI DOLORE "Un'esperienza sensitiva ed emotiva spiacevole, associata ad un effettivo o potenziale

Dettagli

Valutazione efficacia della terapia con campi magneto-elettrici ultradeboli ODONTOIATRIA. Risultati definitivi Marzo 2014

Valutazione efficacia della terapia con campi magneto-elettrici ultradeboli ODONTOIATRIA. Risultati definitivi Marzo 2014 Valutazione efficacia della terapia con campi magneto-elettrici ultradeboli ODONTOIATRIA Risultati definitivi Marzo 2014 1. Analisi descrittive sul campione Il campione è composto da 20 partecipanti, con

Dettagli

MEDICINALI BIOEQUIVALENTI E BIOSIMILARI. Dipartimento Farmaceutico Interaziendale Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara

MEDICINALI BIOEQUIVALENTI E BIOSIMILARI. Dipartimento Farmaceutico Interaziendale Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara MEDICINALI BIOEQUIVALENTI E BIOSIMILARI Dipartimento Farmaceutico Interaziendale Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara FARMACO GENERICO e EQUIVALENTE Con la Legge 28/12/1995 art. 130 comma 3, il

Dettagli

Le vie utilizzate in Cure Palliative sono. Orale Sottocute Endovena Spinale Transdermica Topica Intraorale: Trans mucosa, Sublinguale Rettale

Le vie utilizzate in Cure Palliative sono. Orale Sottocute Endovena Spinale Transdermica Topica Intraorale: Trans mucosa, Sublinguale Rettale 4 Aprile 2014 Le vie utilizzate in Cure Palliative sono Orale Sottocute Endovena Spinale Transdermica Topica Intraorale: Trans mucosa, Sublinguale Rettale La Via orale Via preferenziale per la somministrazione

Dettagli

Il TU 81/2008 con le modifiche del D.lgs 39/2016

Il TU 81/2008 con le modifiche del D.lgs 39/2016 Il TU 81/2008 con le modifiche del D.lgs 39/2016 Titolo IX Il D.lgs 39/2016 entrato in vigore il 29 marzo 2016, modifica così il Testo Unico Sicurezza Riferimento TU Testo ante modifiche Testo modificato

Dettagli

Le convulsioni febbrili semplici

Le convulsioni febbrili semplici Le convulsioni febbrili semplici C he cosa sono? Sono crisi convulsive generalizzate che si posso 1 / 9 Sono di breve durata (non superi Quanto è frequente il problema? Interessano il 3% dei bambini sani,

Dettagli

I pazienti con diabete di tipo 1 sono in gran parte giovani, ma sono una piccola minoranza rispetto al totale. La maggior parte dei diabetici,

I pazienti con diabete di tipo 1 sono in gran parte giovani, ma sono una piccola minoranza rispetto al totale. La maggior parte dei diabetici, DIABETE Per quali pazienti diabetici è indicato il trapianto di rene? I pazienti diabetici più comunemente inseriti in lista di trapianto renale sono quelli in cui il diabete è dovuto a un'insufficiente

Dettagli

INFORMATI VACCINATI PROTETTI VACCINO VARICELLA

INFORMATI VACCINATI PROTETTI VACCINO VARICELLA VARICELLA SEI SICURO DI USARE MISURE DI PREVENZIONE ADEGUATE PER PROTEGGERTI DALLA VARICELLA? INFORMATI VACCINATI PROTETTI VACCINO VARICELLA RICORDA CHE: La varicella contratta in età adulta può comportare

Dettagli

CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEI FARMACI C(nn) DA PARTE DELLA COMMISSIONE REGIONALE DEL FARMACO (CRF)

CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEI FARMACI C(nn) DA PARTE DELLA COMMISSIONE REGIONALE DEL FARMACO (CRF) Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare Commissione Regionale Farmaco (D.G.R. 1540/2006 e 392/2015) Documento PTR n. 211 relativo a: CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEI FARMACI C(nn) DA PARTE

Dettagli

DIREZIONE GENERALE SANITA

DIREZIONE GENERALE SANITA DIREZIONE GENERALE SANITA Indicazioni alle ASL in merito al possesso dei requisiti specifici da parte delle strutture dell area della psichiatria per l attuazione della D.G.R. n. 38133/98 IL DIRETTORE

Dettagli

TRATTAMENTO DEL DOLORE POSTOPERATORIO

TRATTAMENTO DEL DOLORE POSTOPERATORIO TRATTAMENTO DEL DOLORE POSTOPERATORIO SITUAZIONE ALGICA MAGGIORE PERIDURALE CONTINUA Analgesia OPPURE PERINERVOSO CONTINUO + AD ORARI FISSI OPPURE ENDOVENOSO CONTINUO * + AD ORARI FISSI * in mancanza di

Dettagli

Il Trattamento del Dolore

Il Trattamento del Dolore Il Trattamento del Dolore Dott.ssa M.Grazia Rusconi UniTre 2013 SISTEMA NOCICETTIVO Tecniche antalgiche e livelli d azione Talamo TECNICHE E FARMACI AD AZIONE SINAPTICA (oppioidi) NEURONE DI SECONDO ORDINE

Dettagli

PROCEDURE ENDOSCOPICHE E RISCHIO DI EMORRAGIA

PROCEDURE ENDOSCOPICHE E RISCHIO DI EMORRAGIA PROCEDURE ENDOSCOPICHE E RISCHIO DI EMORRAGIA Procedure ad alto rischio emorragico: asportazione di polipi ERCP con esecuzione di sfinterotomia dilatazione pneumatica e/o meccanica per acalasia o stenosi

Dettagli

Il dolore oncologico. Linee guida AO/ASL. dalla epidemiologia alla terapia. Dr Luca Riva Dipartimento Interaziendale della Fragilità ASL Lecco

Il dolore oncologico. Linee guida AO/ASL. dalla epidemiologia alla terapia. Dr Luca Riva Dipartimento Interaziendale della Fragilità ASL Lecco Il dolore oncologico dalla epidemiologia alla terapia Linee guida AO/ASL Dr Luca Riva Dipartimento Interaziendale della Fragilità ASL Lecco Di cosa parliamo oggi Il dolore è un esperienza sensoriale ed

Dettagli

7 Disegni sperimentali ad un solo fattore. Giulio Vidotto Raffaele Cioffi

7 Disegni sperimentali ad un solo fattore. Giulio Vidotto Raffaele Cioffi 7 Disegni sperimentali ad un solo fattore Giulio Vidotto Raffaele Cioffi Indice: 7.1 Veri esperimenti 7.2 Fattori livelli condizioni e trattamenti 7.3 Alcuni disegni sperimentali da evitare 7.4 Elementi

Dettagli

Progetto Nazionale Cefalee e Farmacia di Comunità

Progetto Nazionale Cefalee e Farmacia di Comunità Progetto Nazionale Cefalee e Valeria Costantino valeria.costantino@unina.it 1 16 marzo Ordine dei Farmacisti della provincia di Potenza Presentazione Progetto Nazionale Cefalee e Insieme a mal di pancia

Dettagli

ICOAP in Italian, knee

ICOAP in Italian, knee ICOAP in Italian, knee QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE DEL DOLORE CAUSATO DALL ARTROSI DEL GINOCCHIO Cognome, Nome DATA Alcuni pazienti ci riferiscono di avvertire diversi tipi di dolore (o indolenzimento

Dettagli

PROGETTAZIONE E SICUREZZA DEI LUOGHI DI LAVORO. Valutazione del rischio chimico: il programma Mo. Va. Risch.

PROGETTAZIONE E SICUREZZA DEI LUOGHI DI LAVORO. Valutazione del rischio chimico: il programma Mo. Va. Risch. Università degli Studi di Firenze Facoltà di Ingegneria PROGETTAZIONE E SICUREZZA DEI LUOGHI DI LAVORO Valutazione del rischio chimico: il programma Mo. Va. Risch. D.Lgs. del 19 settembre 1994 n 626: Titolo

Dettagli

PRIMA DELL USO LEGGETE CON ATTENZIONE TUTTE LE INFORMAZIONI CONTENUTE NEL FOGLIO ILLUSTRATIVO

PRIMA DELL USO LEGGETE CON ATTENZIONE TUTTE LE INFORMAZIONI CONTENUTE NEL FOGLIO ILLUSTRATIVO PRIMA DELL USO LEGGETE CON ATTENZIONE TUTTE LE INFORMAZIONI CONTENUTE NEL FOGLIO ILLUSTRATIVO Questo è un medicinale di AUTOMEDICAZIONE che potete usare per curare disturbi lievi transitori facilmente

Dettagli

AGGIORNAMENTI SULLA Vitamina D

AGGIORNAMENTI SULLA Vitamina D AGGIORNAMENTI SULLA Vitamina D Approviggionamento di Vitamin D Livelli di vitamina D nel sangue Metabolismo Vitamina D e mortalità VitaminaD e fratture Vitamina D e cancro Vitamina D ed altre patologie

Dettagli

Introduzione e metodi

Introduzione e metodi Introduzione e metodi Rosa Gini Agenzia regionale di sanità della Toscana Introduzione Appropriatezza Utilizzare i farmaci solo quando servono elimina il costo associato a terapie inutili Utilizzare i

Dettagli

20/04/2015. Retrospettivi Caso-controllo. Prospettici Per Coorte

20/04/2015. Retrospettivi Caso-controllo. Prospettici Per Coorte OSSERVAZIONALI DATI AGGREGATI DATI INDIVIDUALI ECOLOGICI TRASVERSALI ANALITICI CASO-CONTROLLO PER COORTE malattia Retrospettivi Caso-controllo studio malattia Prospettici Per Coorte Un gruppo di persone

Dettagli

Confronto fra soggetti o entro soggetti?

Confronto fra soggetti o entro soggetti? Confronto fra soggetti o entro soggetti? Metodo epidemiologici per la clinica _efficacia / 2 Gli studi crossover Periodo 1 Periodo 2 R A N D O M A B A B Valutazione Tempo 1 0 1 1 2 0 2 1 Metodo epidemiologici

Dettagli

Il processo della logistica farmaceutica, prospettive e sfide per il farmacista SSN LA DOSE UNITARIA Teresa Cocquio Farmacia Ospedale di Forlì

Il processo della logistica farmaceutica, prospettive e sfide per il farmacista SSN LA DOSE UNITARIA Teresa Cocquio Farmacia Ospedale di Forlì Il processo della logistica farmaceutica, prospettive e sfide per il farmacista SSN LA DOSE UNITARIA Teresa Cocquio Farmacia Ospedale di Forlì Contenuti della Presentazione o Premessa sul sistema Dose

Dettagli

QUESTIONARIO PER LO STUDIO DELLA PERCEZIONE DEL CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONE

QUESTIONARIO PER LO STUDIO DELLA PERCEZIONE DEL CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONE QUESTIONARIO PER LO STUDIO DELLA PERCEZIONE DEL CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONE A cura dei ricercatori dell Evaluation Research Group Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione - CNR Versione SHORT

Dettagli

LA PARTECIPAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E/O DISABILITÀ ALL ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE SINTESI DELLA POLITICA

LA PARTECIPAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E/O DISABILITÀ ALL ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE SINTESI DELLA POLITICA LA PARTECIPAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E/O DISABILITÀ ALL ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE SINTESI DELLA POLITICA Contesto della politica Dati internazionali mostrano che le

Dettagli

Allegato. Modifiche alle specifiche sezioni del Riassunto delle caretteristiche del prodotto e del foglio illustrativo

Allegato. Modifiche alle specifiche sezioni del Riassunto delle caretteristiche del prodotto e del foglio illustrativo Allegato Modifiche alle specifiche sezioni del Riassunto delle caretteristiche del prodotto e del foglio illustrativo Nota: Il Riassunto delle caratteristiche del prodotto, l'etichettatura e il foglio

Dettagli

PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE PER LA GESTIONE DEL DOLORE CON FARMACI OPPIOIDI NEL PAZIENTE CON NEOPLASIA RICOVERATO PRESSO LA

PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE PER LA GESTIONE DEL DOLORE CON FARMACI OPPIOIDI NEL PAZIENTE CON NEOPLASIA RICOVERATO PRESSO LA PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE PER LA GESTIONE DEL DOLORE CON FARMACI OPPIOIDI NEL PAZIENTE CON NEOPLASIA RICOVERATO PRESSO LA SAN MATTEO PDTA 18 Gestione del dolore nel paziente con Rev

Dettagli

SESSIONE POSTER 1 28 Maggio 2015

SESSIONE POSTER 1 28 Maggio 2015 ABSTRACT BOOK SESSIONE POSTER 1 28 Maggio 2015 P01 ANALISI SUL TRATTAMENTO DEL DOLORE: RILEVAZIONE DELLA CUSTOMER SATISFACTION 2014 PRESIDIO OSPEDALIERO DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO ASUR MARCHE R. Appignanesi

Dettagli

Informazioni da apporre sull etichetta {Tubo in polipropilene} 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA IN TERMINI DI PRINCIPIO ATTIVO

Informazioni da apporre sull etichetta {Tubo in polipropilene} 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA IN TERMINI DI PRINCIPIO ATTIVO Etichettatura: Informazioni da apporre sull etichetta {Tubo in polipropilene} 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA IN TERMINI DI PRINCIPIO ATTIVO Ciascuna compressa

Dettagli

Utilizzo degli anticoagulanti orali non vitamina K dipendenti (Nuovi. Antiacoagulanti Orali-NAO) nella malattia tromboembolica venosa

Utilizzo degli anticoagulanti orali non vitamina K dipendenti (Nuovi. Antiacoagulanti Orali-NAO) nella malattia tromboembolica venosa Utilizzo degli anticoagulanti orali non vitamina K dipendenti (Nuovi Antiacoagulanti Orali-NAO) nella malattia tromboembolica venosa C.Mazzone, G.Sola Nei mesi scorsi al rivaroxaban (Xarelto) si sono successivamente

Dettagli

UNI EN 16636 PEST MANAGEMENT SERVICES

UNI EN 16636 PEST MANAGEMENT SERVICES UNI EN 16636 PEST MANAGEMENT SERVICES PERCHÉ CERTIFICARSI UNI EN 16636 Dimostrare al cliente l impegno e professionalità del servizio Garantire personale formato e competente BENEFICI AZIENDE DI DISINFESTAZIONE

Dettagli

Ematoma Sottodurale Cronico

Ematoma Sottodurale Cronico Ematoma Sottodurale Cronico CHE COSA È UN EMATOMA SOTTODURALE CRONICO L Ematoma Sottodurale Cronico è una patologia benigna, tipica dell anziano, caratterizzata da una raccolta di fluido, generalmente

Dettagli

Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica

Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica I miei riferimenti per questa relazione: le linee-guida nazionali e internazionali Clinical Practice Guidelines

Dettagli

NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE CONCORDATA CON LE AUTORITA REGOLATORIE EUROPEE E L AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO (AIFA)

NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE CONCORDATA CON LE AUTORITA REGOLATORIE EUROPEE E L AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO (AIFA) NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE CONCORDATA CON LE AUTORITA REGOLATORIE EUROPEE E L AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO (AIFA) Comunicazione diretta agli operatori sanitari relativa a reazioni avverse gravi conseguenti

Dettagli

Il paziente ad alto rischio cardiovascolare inquadramento e nuove gestioni, differenze di genere

Il paziente ad alto rischio cardiovascolare inquadramento e nuove gestioni, differenze di genere Il paziente ad alto rischio cardiovascolare inquadramento e nuove gestioni, differenze di genere Giulio Nati SIMG Roma Chi sono i pazienti ad alto rischio 1. presenza di malattia cardiovascolare manifesta

Dettagli

Di seguito è possibile scaricare una serie di brochoure informative: - Vaccinazione HPV. - Brochure Vaccino Antipneumococco

Di seguito è possibile scaricare una serie di brochoure informative: - Vaccinazione HPV. - Brochure Vaccino Antipneumococco Progetto VaccinarSì La società SItI (SOcietà Italiana di Igiene) sta realizzando il progetto "VaccinarSì" anche attraverso la promozione di un sito web rintracciabile all'indirizzo www.vaccinarsi.org.&

Dettagli

10 Congresso Nazionale SIMIT Sardegna, La Maddalena - 5 ottobre L attività del Gruppo di Studio SIMIT Cure Palliative in Malattie Infettive

10 Congresso Nazionale SIMIT Sardegna, La Maddalena - 5 ottobre L attività del Gruppo di Studio SIMIT Cure Palliative in Malattie Infettive 10 Congresso Nazionale SIMIT Sardegna, La Maddalena - 5 ottobre 2011 L attività del Gruppo di Studio SIMIT Cure Palliative in Malattie Infettive Fabrizio Palmieri (Coordinatore), Massimo Fantoni, Agostino

Dettagli

Il farmaco generico, ormai ridefinito farmaco equivalente, è considerato essenzialmente simile al medicinale già in commercio (farmaco originatore)

Il farmaco generico, ormai ridefinito farmaco equivalente, è considerato essenzialmente simile al medicinale già in commercio (farmaco originatore) 1 Il farmaco generico, ormai ridefinito farmaco equivalente, è considerato essenzialmente simile al medicinale già in commercio (farmaco originatore) dal punto di vista qualitativo e quantitativo ma con

Dettagli

CONGRESSO NAZIONALE SIS 118 Il sistema 118 e la rete clinica

CONGRESSO NAZIONALE SIS 118 Il sistema 118 e la rete clinica CONGRESSO NAZIONALE SIS 8 Il sistema 8 e la rete clinica RIDUZIONE, CONTROLLO E CURA DEL DOLORE INUTILE IN EMERGENZA: IL PROGETTO TOSCANA Perugia 2-23 aprile 2009 2002 Adesione delle Aziende Sanitarie

Dettagli

GAZZETTA UFFICIALE N.01 DEL 03 GENNAIO 2005 AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

GAZZETTA UFFICIALE N.01 DEL 03 GENNAIO 2005 AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO GAZZETTA UFFICIALE N.01 DEL 03 GENNAIO 2005 DETERMINAZIONE 23 dicembre 2004 Riclassificazione della specialita' medicinale.triquisic/, ai sensi dell'articolo 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993,

Dettagli

L esercizio fisico nel paziente con arteriopatia obliterante cronica periferica

L esercizio fisico nel paziente con arteriopatia obliterante cronica periferica L esercizio fisico nel paziente con arteriopatia obliterante cronica periferica definizione L arteriopatia obliterante cronica periferica (AOCP) è una sindrome clinica legata alla riduzione della portata

Dettagli

! Dolore Episodico Intenso (D.E.I.) o breakthrough pain. ! Equivalenze analgesiche. ! Tabelle di conversione. ! Caso clinico.

! Dolore Episodico Intenso (D.E.I.) o breakthrough pain. ! Equivalenze analgesiche. ! Tabelle di conversione. ! Caso clinico. ! Dolore Episodico Intenso (D.E.I.) o breakthrough pain! Equivalenze analgesiche! Tabelle di conversione! Caso clinico Vanna Rinaldi 14/12/2013 D.E.I. Dolore Episodico Intenso (breakthrough cancer pain

Dettagli

LA RICERCA BIBLIOGRAFICA

LA RICERCA BIBLIOGRAFICA LA RICERCA BIBLIOGRAFICA curiosità ESIGENZA FORMATIVA EVIDENCE BASED MEDICINE L EBM costituisce un approccio alla pratica clinica dove le decisioni cliniche risultano dall'integrazione tra L'ESPERIENZA

Dettagli

Commissione Regionale Farmaco (D.G.R. 2330/2008)

Commissione Regionale Farmaco (D.G.R. 2330/2008) Commissione Regionale Farmaco (D.G.R. 2330/2008) Documento relativo a: IDROMORFONE Aprile 2009 Luglio 2009 Assessorato Politiche per la salute Commissione Regionale del Farmaco Indicazioni registrate:

Dettagli

del dolore cronico Furio Zucco

del dolore cronico Furio Zucco Basi del trattamento del dolore cronico Furio Zucco Dolore: meccanismi recettoriali e siti d azione Sistema limbico Talamo Corteccia somatosensoriale Sistema mediale Formazione reticolare Sistema laterale

Dettagli

Assorbimento, metabolismo ed escrezione dell eroina (pg.44) fig.1\pg.39 _Somministrazione: -via parentale (iniezioni sottocutanee o endovenose) -via

Assorbimento, metabolismo ed escrezione dell eroina (pg.44) fig.1\pg.39 _Somministrazione: -via parentale (iniezioni sottocutanee o endovenose) -via Assorbimento, metabolismo ed escrezione dell eroina (pg.44) fig.1\pg.39 _Somministrazione: -via parentale (iniezioni sottocutanee o endovenose) -via inalatoria.- Chimica e Farmacologia del methadone (pg.49)

Dettagli

La responsabilità per la prescrizione, la somministrazione. Luca Benci

La responsabilità per la prescrizione, la somministrazione. Luca Benci La responsabilità per la prescrizione, la somministrazione e la detenzione di Farmaci Luca Benci La precondizione della somministrazione La prescrizione medica Il consenso informato del paziente La prescrizione

Dettagli

I sistemi di certificazione: richiami essenziali

I sistemi di certificazione: richiami essenziali GIORNATA DI INCONTRO E DIBATTITO SUL TEMA: Il SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO PER LA SALUTE, SICUREZZA E TUTELA AMBIENTALE, ALLA LUCE DELLA NORMATIVA EUROPEA, DELLA QUALITA E DELLE TRASFORMAZIONI ORGANIZZATIVE

Dettagli

FILOSOFIA DEL DOLORE - TERRORE, CURIOSITA, RISPETTO, SUPERSTIZIONE. - ARISTOTELE: EMOZIONE OPPOSTA AL PIACERE.

FILOSOFIA DEL DOLORE - TERRORE, CURIOSITA, RISPETTO, SUPERSTIZIONE. - ARISTOTELE: EMOZIONE OPPOSTA AL PIACERE. FILOSOFIA DEL DOLORE - TERRORE, CURIOSITA, RISPETTO, SUPERSTIZIONE. - ARISTOTELE: EMOZIONE OPPOSTA AL PIACERE. FILOSOFIA DEL DOLORE CARTESIO: DOLORE COME AUTODIFESA, UN MECCANISMO D ALLARME CHE AVVERTE

Dettagli

La filiera cosmetica: spunti per una corretta comunicazione. La comunicazione nella filiera cosmetica è efficace? I punti di debolezza

La filiera cosmetica: spunti per una corretta comunicazione. La comunicazione nella filiera cosmetica è efficace? I punti di debolezza Milano, 8 giugno 2016 La filiera cosmetica: spunti per una corretta comunicazione La comunicazione nella filiera cosmetica è efficace? I punti di debolezza relatore: Matteo Locatelli Pink Frogs Cosmetics

Dettagli

Problematiche acute del paziente oncologico. Ruolo della radioterapia nella prevenzione e controllo degli eventi scheletrici

Problematiche acute del paziente oncologico. Ruolo della radioterapia nella prevenzione e controllo degli eventi scheletrici Problematiche acute del paziente oncologico Ruolo della radioterapia nella prevenzione e controllo degli eventi scheletrici Francesco Pasqualetti Divisione di Radioterapia Universitaria Azienda Ospedaliero

Dettagli

Legnago (VR) Concorso Aziendale Qualità 2008

Legnago (VR) Concorso Aziendale Qualità 2008 REGIONE VENETO Legnago (VR) Concorso Aziendale Qualità 2008 TITOLO DEL PROGETTO Monitoraggio del dolore e dell efficacia della terapia antalgica nel paziente oncologico seguito in DH o ambulatorio CONCORSO

Dettagli