LE ONLUS STEFANORAGGHIANTI STEFANO RAGGHIANTI
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- Rebecca Bernardini
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1 LE ONLUS STEFANORAGGHIANTI
2 7 ottobre 2010 PROVINCIA DI LUCCA FONDAZIONE VOLONTARIATO E PARTECIPAZIONE I soggetti del terzo settore e l iscrizione l nei registri: requisiti e condizioni ACCREDITAMENTO ORDINE AVVOCATI E ORDINE DOTTORI COMMERCIALISTI E E.C. LUCCA
3 7 OTTOBRE 2010 LA ONLUS NON E UNA COMPAGINE SOCIALE E NON MUTA LO STATUS DI SOGGETTO PRIVATO E UNA QUALIFICA SOLO DI CARATTERE TRIBUATRIO E UNA CONDIZIONE FISCALE MUTEVOLE
4 DECR. LGS N. 460/97 SONO UNA CATEGORIA SPECIALEDI ENC PARTICOLARMENTE AGEVOLATA E UNOSTATUS ESCLUSIVAMENTE TRIBUTARIO SI TRATTA DI ATTIVITA AGEVOLATE NON DI SOGGETTI CHARITABILITY IS A STATUS NOT A LEGAL FORM SONO L ECCEZIONE RISPETTO ALLA REGOLA EVITARE VOLGARIZZAZIONE DEL MARCHIO
5 TIPOLOGIE DI ONLUS ONLUS PER OPZIONE Comunicazione alla DRE ONLUS DI DIRITTO (AUTOMATICHE) Cooperative sociali L.381/91 Ong idonee Oo vv iscritte L 266/91 (salvo art.30) ONLUS PARZIALI Enti ecclesiastici Associazioni di promozione sociale (legge 383/2000)
6 ONLUS DI DIRITTO CLAUSOLA DI AUTOMATICITA CONTENUTA NELLA LEGGE DI DELEGA LA QUALIFICA E OTTENUTA PER EFFETTO DI ALTRA ISCRIZIONE COPERATIVA SOCIALE (A o B) REGISTRO DELLE COOPERATIVE OO VV REGISTRO PROVINCIALE SALVO ART 30 CRITICITA DELLA CLAUSOLA
7 CLAUSOLA DI AUTOMATICITA RELAZIONE DI ACCOMPAGNAMENTO AL DECRETO LGS 460/97.un estensione automatica della soggettivitàtributaria senza necessitàdi dover rispettare i requisiti richiesti per la generalità delle ONLUS.. il tenore letterale della legge di delega ha impedito di accogliere il suggerimento della commissione parlamentare tendente a consentire l ingresso delle organizzazioni in argomento nel sistema delle ONLUS subordinatamente al rispetto dei requisiti predetti.. QUINDI ONLUS SENZA REQUISITI!!
8 CHI E E IL GIUDICE NATURALE? TAR O COMMISSIONE TRIBUATARIA? CASSAZIONE SEZ. UNITE ORDINANZA N /1/2010 L iscrizione èun diritto soggettivo e non un interesse legittimo non modifica lo status di associazione comitato cooperativa attribuisce numerosi benefici di carattere fiscale
9 ONLUS AUTAMATICHE? CANCELLAZIONE REGISTRO DI RIFERIMENTO PER LE COOPERATIVE ART. 30 PER LE OO VV PERDITA REQUISITI PER LE APS che sono parzialinon automatiche
10 SETTORI CONSIDERATI SEMPRE ASSISTENZA SOCIALE E SOCIO SANITARIA BENEFICENZA TUTELA E VALORIZZAZIONE COSE INTERESSE STORICO E ARTISTICO TUTELA NATURA E AMBIENTE Si veda la circ n. 189/E relativa al settore dell assistenza socio sanitaria.
11 SETTORI A SOGGETTI SVANTAGGIATI ASSISTENZA SANITARIA ISTRUZIONE FORMAZIONE SPORT DILETTANTISTICO TUTELA DIRITTI CIVILI PROMOZIONE CULTURA
12 SETTORI CON ALTRE CONDIZIONI PROMOZIONE DELLA CULTURA RICERCA SCIENTIFICA DI PARTICOLARE INTERESSE. Varie circolari sui settori in questione ; in particolare per il settore culturale si segnala la n. 63/E del 2002.
13 ATTIVITA DIRETTAMENTE CONNESSE 1-ATTIVITA ANALOGHE A QUELLE ISTITUZIONALI 2-ATTIVITA ACCESSORIE PER NATURA Attivitàstrutturalmente funzionali a quelle istituzionali in quanto migliorative dell attività istituzionale stessa. Tuttavia non possono costituire una autonoma attivitàeconomica, ma devono svolgersi in stretta connessione con l attività istituzionale.
14 LIMITI ALLE ATTIVITA CONNESSE Non devono prevalere per singolo settore sulle attività istituzionali. Non devono superare il 66 % delle spese complessive dell ente. IL SUPERAMENTO DEI LIMITI QUALITATIVI E QUANTITATIVI COMPORTA LA PERDITA DI QUALIFICA DI ONLUS
15 CONCETTO DI SOGGETTO SVANTAGGIATO Soggetti in condizioni di obiettivo disagio connesso a situazioni psico fisiche particolarmente invalidanti a situazioni di devianza di degrado o grave disagio economico o familiare o di emarginazione sociale ( circolare 168/E del )
16 ESEMPI SI disabili fisici e psichici affetti da malattie comportanti menomazioni non temporanee; tossicodipendenti; alcolisti ; indigenti; anziani non autosufficienti in condizioni di disagio economico;
17 ESEMPI SI minori abbandonati, orfani o in situazioni di disadattamento e devianza; Si veda circolare 168/E del 1998 e 189/E del 2000 profughi; immigrati non abbienti
18 ESEMPI NO ANZIANI NON AUTOSUFFICENTI (PARZIALI??) DISOCCUPATI (e basta) IMMIGRATI (e basta) GRAVI MALATTIE (e basta)
19 BREVE PANORAMA DI PRASSI PARTECIPAZIONE INSRL E ALTRE SOCIETA (RIS. 83/E DEL 30/6/2005); PARTECIPAZIONI DI SRL E PA IN ONLUS (CIRC.164 /E DEL 28/12/2004); ASSISTENZA SOCIO SANITARIA (RIS. 146 DEL 21/12/ /E DEL 18/11/2004,) CULTURA (CIRC. 63/E DEL 01/8/2002) DONAZIONI (CIRC. 26/E DEL 26/3/2008)
20 COMUNICAZIONE DRE REGOLATA DAL DM N. 266/2003 Controllo formale Iscrizione ècondizione per godere dei benefici ma non ha efficacia Costitutiva SE NON HO I REQUISITI NON SONO ONLUS
21 ASS PROMOZIONE SOCIALE LEGGE 383/2000 SONO ENTI DI TIPO ASSOCIATIVO AI SENSI DELL ART. 148 TUIR SE ISCRITTE HANNO DISCIPLINA L. 383/2000 POSSONO ESSERE DIVISE IN DUE ANIME ENTE ASSOCIATIVO (ART. 148 TUIR) ONLUS (DECR. LGS. 460/97)
22 ONLUS DI DIRITTO LE COOPERATIVE SOCIALI DI CUI ALLLA LEGGE 381/91 LE OO VV ISCRITTE AI REGISTRI LEGGE 266/91 CHE SVOLGONO SOLO ATTIVITA AL DM 25/5/95 LE ONG RICONOSCIUTE IDONEE MIN ESTERI
23 OO VV ISCRITTE AI REGISTRI ART. 30 COMMA 5 DL 185/2008 CONV. LIMITA LA AUTOMATICITA ALLE SOLE OO VV CHE SVOLGONO LE ATTIVITA COMMERCIALI MARGINALI DI CUI AL DM 25/5/95 Addio allo scudo dell iscrizione ai registri regionali
24 DM 25/5/1995 SONO ATTIVITA TIPIZZATE E TASSATIVAMENTE PREVISTE NON SONO UNA PERCENTUALE NE UNA PARTE DEL COMPLESSO DEVONO ESSERE SVOLTE A DETERMINATE CONDIZIONI
25 LA ATTIVITA MARGINALI DM Agli effetti dell'articolo 8, comma 4, della legge 11 agosto 1991, n. 266, si considerano attività commerciali e produttive marginali le seguenti attività: attivitàdi vendita occasionali o iniziative occasionali di solidarietàsvolte nel corso di celebrazioni o ricorrenze o in concomitanza a campagne di sensibilizzazione pubblica verso i fini istituzionali dell organizzazione di volontariato; attivitàdi vendita di beni acquisiti da terzi a titolo gratuito a fini di sovvenzione, a condizione che la vendita sia curata direttamente dall organizzazione senza alcun intermediario; cessione di beni prodotti dagli assistiti e dai volontari semprechéla vendita dei prodotti sia curata direttamente dall organizzazione senza alcun intermediario; attivitàdi somministrazione di alimenti e bevande in occasione di raduni, manifestazioni, celebrazioni e simili a carattere occasionale; attivitàdi prestazione di servizi rese in conformitàalle finalitàistituzionali, non riconducibili nell'ambito applicativo dell art. 111 comma 3 del T.U. delle imposte sui redditi, approvato con DPR 22 dicembre 1986, n. 917, verso pagamento di corrispettivi specifici che non eccedano del 50% i costi di diretta imputazione.
26 Le attività devono essere svolte : C E SEMPRE UN COMMA 2!! in funzione della realizzazione del fine istituzionale dell'organizzazione di volontariato iscritta nei registri di cui all art. 6 della legge n. 266 del senza l impiego di mezzi organizzati professionalmente per fini di concorrenzialità sul mercato, quali l uso di pubblicitàdei prodotti, di insegne elettriche, di locali attrezzati secondo gli usi dei corrispondenti esercizi commerciali, di marchi di distinzione dell impresa. 3. Non rientrano, comunque, tra i proventi delle attivitàcommerciali e produttive marginali quelli derivanti da convenzioni.
27 EFFETTI FISCALI E VANTAGGI IMPOSTE DIRETTE LE ATTIVITA ISTITUZIONALI SONO ATTIVITA NON COMMERCIALI LE ATTIVITA DIRETTAMENTE CONNESSE NON CONCORRONO ALLA FORMAZIONE DELLA BASE IMPONIBILE IRES Attenzione all IRAP
28 ALTRI TRIBUTI IMPOSTA DI REGISTRO BOLLO SUCCESSIONE TRASCRIZIONE DEDUCIBILITA DEDUZIONE DONAZIONI DENARO E NATURA
29 SCRITTURE CONTABILI DELLE ONLUS CONTABILITA ORDINARIA E BILANCIO SEPARAZIONE ATTIVITA ISTITUZIONALE E DIRETTAMENTE CONNESSE REGIME IVA NORMALE ALCUNI SOGGETTI SEMPLIFICATI
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