nel processo decisionale
|
|
- Lazzaro Mattioli
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 PSICOLOGIA DELLE SCELTE mod. 2 - le scelte di carriera Paola Magnano paola.magnano@unikore.it LEZ. 2 nel processo decisionale la scelta delle strategie dipende: dalle caratteristiche specifiche del problema decisionale dalle caratteristiche del decisore
2 familiarità caratteristiche del problema decisionale riguarda le scelte quotidiane che si ripetono con una certa frequenza avere familiarità con un certo processo decisionale significa poter utilizzare schemi già usati in passato con successo oppure apportare dei correttivi a piani che non hanno avuto successo ambiguità caratteristiche del problema decisionale è dovuta alla mancanza o alla carenza di informazioni chiave necessarie per assumere la decisione la disponibilità dell informazione rende la condizione in cui si trova il decisore o gestibile oppure piena di rischi (se si conoscono le probabilità di accadimento degli eventi) o di incognite (se non si hanno neanche informazioni per stabilire le probabilità associate alle diverse opzioni) secondo la disponibilità dell informazione cambia il livello di definizione delle alternative: in alcuni casi queste sono chiaramente esplicitate, in altri non sono né definibili né valutabili
3 complessità caratteristiche del problema decisionale riguarda due condizioni: scelte che coinvolgono un elevato numero di alternative, ciascuna delle quali è caratterizzata da un elevato numero di attributi scelte che hanno implicazioni importanti per il futuro che potrebbero condizionare la vita del decisore stabilità caratteristiche del problema decisionale dipende dalla tendenza a mutare del problema decisionale: se i fattori in gioco sono in continua evoluzione, diventa difficile soppesarli e ponderare la scelta reversibilità riguarda la possibilità di tornare indietro sui propri passi
4 rilevanza caratteristiche del problema decisionale riguarda il significato che le decisioni hanno per il decisore e vanno dalle decisioni di routine a scelte che condizionano la vita a seconda della rilevanza variano il tempo e le risorse che il soggetto impegna in esse possono essere: ponderate, che richiedono un maggiore investimento automatiche, assunte con un livello di consapevolezza molto basso aspetti cognitivi caratteristiche del decisore Beach & Mitchell, 1998 possiamo distinguere stili differenti che dipendono dalle modalità di ricerca, organizzazione ed elaborazione delle informazioni relative alle alternative di scelta gli stili possono essere delineati sulla base di due direttrici: la quantità di informazioni necessarie su ciascuna alternativa, che richiede una ricerca preliminare e un accuratezza di analisi numero di alternative che il decisore ritiene importante analizzare (ampiezza della gamma di scelte)
5 stili cognitivi nelle decisioni caratteristiche del decisore quantità di informazioni numero di alternative DECISIONISTA poche poche FLESSIBILE poche molte GERARCHICO molte poche INTEGRATIVO molte molte SISTEMATICO molte molte caratteristiche ripropone schemi già utilizzati agisce sempre nella stessa direzione prende in considerazione più opzioni e adatta la sua modalità di azione alla situazione arriva ad una scelta ben ponderata, ma con tempi molto lunghi pondera in maniera attenta e analitica le scelte e produce molteplici alternative integrativo+gerarchico: analizza il problema decisionale da più punti di vista; procede alla gerarchizzazione delle informazioni CARATTERISTICHE DEL DECISORE: aspetti emotivo-affettivi
6 L AUTOSTIMA È una valutazione realistica del concetto di sé, dei propri punti di forza e di debolezza Si costruisce sulla base dei feedback ottenuti dagli altri significativi Si sviluppa in maniera strutturata secondo i principi dell apprendimento L AUTOSTIMA Persona con buona autostima: ha fiducia in sé, valuta se stessa positivamente ed intraprende azioni per migliorare i propri lati deboli Persona con bassa autostima: ha poca fiducia in sé ed è convinta di non avere molte risorse per intraprendere azioni di miglioramento
7 obiettivi di riuscita (Dweck, 1986; Dweck e Leggett, 1988) lo scopo per cui uno studente affronta una situazione di apprendimento obiettivi di prestazione gli studenti che si pongono... obiettivi di padronanza cercano di ottenere risultati derivati dalle aspettative sociali associate al compito (cercano di ottenere l approvazione) mostrano maggiore vulnerabilità e di fronte alle difficoltà tendono a scoraggiarsi tendono ad utilizzare strategie più rigide e ripetitive sono centrati sul compito (motivati a capire ciò che fanno e farlo bene) persistono nel compito anche se incontrano difficoltà utilizzano strategie cognitive più flessibili hanno fiducia in se stessi e nelle proprie capacità 13 obiettivi di riuscita (Dweck, 1986; Dweck e Leggett, 1988) lo scopo per cui uno studente affronta una situazione di apprendimento gli studenti che si pongono... obiettivi di prestazione sviluppano una concezione stabile e unitaria dell intelligenza e delle abilità definiscono il successo in termini di bei voti, superiorità rispetto ai compagni, riconoscimento da parte degli altri obiettivi di padronanza sviluppano una concezione incrementale dell intelligenza e dell abilità l obiettivo, e il successo è il miglioramento delle proprie competenze 14
8 cercano di ottenere valutazioni positive e di evitare quelle negative utilizzano criteri di valutazione in rapporto agli altri gli errori rappresentano un insuccesso e la dimostrazione di scarsa capacità obiettivi di riuscita (Dweck, 1986; Dweck e Leggett, 1988) lo scopo per cui uno studente affronta una situazione di apprendimento gli studenti che si pongono... obiettivi di prestazione obiettivi di padronanza valutano se stessi in relazione al raggiungimento o meno dei propri obiettivi e al miglioramento delle proprie conoscenze e abilità utilizzano criteri di valutazione in rapporto a sé gli errori rappresentano tappe necessarie all apprendimento 15 Il Senso di Autoefficacia nelle scelte
9 IL SENSO DI AUTOEFFICACIA credenze nutrite dalla persona a proposito delle proprie capacità di attuare i comportamenti necessari per raggiungere determinati risultati ed obiettivi (Bandura, 1977) credenze delle persone a proposito delle proprie capacità di aumentare i livelli di motivazione, di attivare risorse cognitive e di eseguire le azioni necessarie per esercitare controllo sulle richieste di un compito (Bandura, 1990) è la convinzione nelle proprie capacità di organizzare e realizzare il corso di azioni necessario a gestire adeguatamente le situazioni che si incontreranno in modo da raggiungere i risultati prefissati. Le convinzioni di autoefficacia influenzano il modo in cui le persone pensano, si sentono, trovano delle fonti di motivazione personali e agiscono (Bandura, 1995) IL SENSO DI AUTOEFFICACIA fa riferimento alle convinzioni che ognuno ha sulle proprie abilità di controllare il comportamento e quindi di determinare il successo o il fallimento nelle varie prestazioni. Un individuo con alta self-efficacy è come se dicesse: sono sicuro di potercela fare a risolvere questo problema Di Nuovo, Giovannini, Loiero, 1999, p. 15
10 DIFFERENZE TRA AUTOEFFICACIA E AUTOSTIMA Bandura, 1997 riguarda giudizi di capacità personale riguarda giudizi di valore personale non c è una relazione definita tra le convinzioni circa le proprie capacità e il fatto di piacersi o non piacersi: una persona può giudicarsi irrimediabilmente inefficace in una data attività senza che questo abbia influenza sui livelli di autostima, se non investe tale attività del senso di valore personale l autoefficacia è una delle fonti dell autostima, insieme al possesso o meno di attributi culturalmente investiti di valore positivo o negativo LE FONTI DELL AUTOEFFICACIA Bandura, 1996, pp Le convinzioni delle persone riguardo la propria efficacia si possono originare da quattro fonti principali: 1. le esperienze di gestione efficace, cioè quelle in cui una persona affronta effettivamente con successo una determinata situazione; i successi determinano una solida fiducia nella propria efficacia personale, i fallimenti invece la indeboliscono; 2. l esperienza vicaria, fornita dall osservazione di modelli; il fatto di vedere persone simili a sé che raggiungono i propri obiettivi attraverso l impegno e l azione personale incrementa nell osservatore la convinzione di possedere anch egli le capacità per riuscire in situazioni analoghe;
11 LE FONTI DELL AUTOEFFICACIA Bandura, 1996, pp la persuasione: le persone che sono state convinte verbalmente di essere in possesso delle capacità necessarie per compiere efficacemente determinate attività hanno più probabilità di attivare un impegno maggiore e più prolungato di quante non ne avrebbero se nutrissero dubbi su di sé e restassero passive quando sorgessero dei problemi; 4. gli stati emotivi e fisiologici: spesso le reazioni di stress e la tensione vengono interpretati come segnali che fanno presagire cattive prestazioni; le persone con buona autoefficacia considerano il proprio stato di attivazione emotiva come qualcosa che facilita l azione dando energia, mentre quelle sfiduciate vivono la stessa attivazione come debilitante. Migliorare le condizioni fisiche, ridurre la propensione allo stress e ad emozioni negative e correggere le interpretazioni scorrette delle condizioni corporee può modificare le convinzioni di efficacia. IL LOCUS OF CONTROL E LA TEORIA DELL ATTRIBUZIONE
12 DEFINIZIONE è il luogo in cui ogni persona colloca la responsabilità di ciò che gli accade, nel bene e nel male Rotter, 1966 DEFINIZIONE Le persone che si percepiscono come agenti causali delle mete da raggiungere hanno la tendenza a mettere in atto delle azioni che contribuiscono a rinforzare questo sentimento: chi attribuisce alta importanza all'impegno è più motivato al successo, ottiene prestazioni superiori; chi, invece, ritiene che i successi o i fallimenti siano attribuibili ad eventi al di fuori del proprio controllo è poco probabile che si sforzi in situazioni ad alto carico cognitivo.
13 TEORIA DELLE ATTRIBUZIONI Weiner, 1985 le attribuzioni sono i processi attraverso i quali le persone interpretano le cause degli eventi, delle azioni e dei fatti che si verificano nel loro ambiente (Kelley, 1967) sono denominate "autoattribuzioni" le spiegazioni che una persona fornisce riguardo ai risultati delle proprie azioni; in queste spiegazioni è sottesa una serie di concettualizzazioni che riguardano se stessi e il rapporto col mondo. TEORIA DELLE ATTRIBUZIONI stile attributivo (De Beni, Zamperlin, 1997) Weiner, 1985 schema di attribuzioni dato da un insieme di credenze e cognizioni che viene adottato come modello per spiegare la realtà è un insieme sufficientemente stabile di categorie causali a cui le persone abitualmente fanno riferimento
14 TEORIA DELLE ATTRIBUZIONI Weiner, 1985 dimensioni causali locus stabilità interno Heider, 1958 esterno temporanee che durano nel tempo Weiner e al., 1971 controllabilità possono essere modificate dalla volontà individuale incontrollabili TIPI DI STILI ATTRIBUTIVI Weiner, 1985 ATTRIBUZIONE Stabile Instabile Controllabile Incontrollabile Controllabile Incontrollabile Interna Tenacia Abilità Impegno Sforzo Umore Esterna Pregiu dizio Facilità del compito Aiuto Raccoman dazioni Caso Fortuna
15 TIPI DI STILI ATTRIBUTIVI aspettative sono determinate dalla percezione della propria abilità e da quanto si è disposti ad impegnarsi in base alla difficoltà del compito, alla percezione del proprio controllo della situazione e alle precedenti esperienze proprie ed altrui. TIPI DI STILI ATTRIBUTIVI aspettative sono influenzate dalla dimensione di stabilità, in particolare l attribuzione a cause stabili (abilità/ inabilità, facilità/difficoltà del compito) porta ad aspettarsi, in casi di successo un ulteriore successo e, in caso di fallimento, un ulteriore fallimento.
16 attribuzione impegno abilità TIPI DI STILI ATTRIBUTIVI emozioni situazione di successo soddisfazione fiducia in sé situazione di fallimento senso di colpa vergogna depressione, apatia, vergogna difficoltà del compito sorpresa pietà caso aiuto di altri sorpresa gratitudine sorpresa, pietà rabbia De Beni, Pazzaglia, Molin, Zamperlin, 2003 TIPI DI STILI ATTRIBUTIVI emozioni helplessness è il senso di impotenza appresa si riferisce ad un atteggiamento rinunciatario, poco propenso a cercare di modificare il corso degli eventi (che viene accettato passivamente) in seguito alla ripetuta esposizione a situazioni incontrollabili
17 TIPI DI STILI ATTRIBUTIVI emozioni empowerment è il senso personale di potere. Vuol dire: automotivarsi anche dopo gli insuccessi possedere convinzioni e percezioni di sé adeguate che sostengono l intero processo di risollevarsi dopo il fallimento ANSIA DA PRESTAZIONE Borkovec et al., 1998; Stöber e Pekrun, 2004 (Dutke e Stöber, 2001)
18 ANSIA DA PRESTAZIONE (Carver e Scheier, 1984) (Stöber, 2004)
METACOGNIZIONE: ASPETTI COGNITIVI, ASPETTI EMOTIVI. ANTONELLA CONTI Centro Studi e Ricerche sulla Disabilità e Marginalità UCSC
METACOGNIZIONE: ASPETTI COGNITIVI, ASPETTI EMOTIVI ANTONELLA CONTI Centro Studi e Ricerche sulla Disabilità e Marginalità UCSC Agenda ASPETTI EMOTIVI Teorie attribuzionali Il contributo di Weiner Emozioni
DettagliMOTIVAZIONE AD APPRENDERE
MOTIVAZIONE AD APPRENDERE La motivazione ad apprendere nella prospettiva cognitivista La persona motivata - tende ad un obiettivo (target) (si rappresenta un risultato da conseguire o evitare) - percepisce
DettagliDSA e ricadute emotive-motivazionali. Elena Bortolotti
DSA e ricadute emotive-motivazionali Elena Bortolotti Alta percentuale di bambini (stima dell 80%) con difficoltà di apprendimento presenta anche disturbi emotivi e/o sociali Insuccesso scolastico spesso
DettagliMOTIVAZIONI E STILI ATTRIBUTIVI. Cristina Ravazzolo 03/10/2016
MOTIVAZIONI E STILI ATTRIBUTIVI 03/10/2016 STUDENTI DIVERSI ESEMPI DI STUDENTI EFFICACI E DI SUCCESSO ALTRI IN DIFFICOLTA SITUAZIONI INTERMEDIE IN CUI LA RIUSCITA PUO ESSERE BUONA O STENTATA A SECONDA
DettagliLa motivazione ad apprendere tra ricerca psicologica e senso comune
La motivazione ad apprendere tra ricerca psicologica e senso comune Pietro Boscolo Università di Padova Conegliano, 12 febbraio 2009 Due definizioni di motivazione 1. processo dinamico mediante cui caratteristiche
DettagliLe ragioni dell apprendere
Motivazione come variabile complessa 1 a Approccio comportamentista alla motivazione ed evoluzione 2 a La teoria degli obiettivi di riuscita 1 b Tre dimensioni nel concetto di motivazione ad apprendere
DettagliDSA e Contesti di apprendimento
"DSA: insegnanti ed educatori protagonisti della prevenzione - esperienze di formazione in rete" DSA e Contesti di apprendimento Elena Flaugnacco Università di Trieste Centro per la Salute del Bambino-
DettagliDefinizione e campi della Psicologia dell educazione; Le definizioni dell apprendimento per studenti e insegnanti; Le metafore dell apprendimento:
Definizione e campi della Psicologia dell educazione; Le definizioni dell apprendimento per studenti e insegnanti; Le metafore dell apprendimento: trasmissione, costruzione, partecipazione, transazione;
DettagliStili attributivi, abilità di metacomprensione, disturbo specifico dell apprendimento. Studio preliminare
Stili attributivi, abilità di metacomprensione, disturbo specifico dell apprendimento. Studio preliminare Claudia Cantagallo, Maria Teresa Amata, Francesco Di Blasi, Angela Antonia Costanzo, Maria Finocchiaro,
DettagliLA MOTIVAZIONE AD APPRENDERE
LA MOTIVAZIONE AD APPRENDERE Indice degli Argomenti Cosa si intende per motivazione ad apprendere? Esistono diversi tipi di motivazioni? Cosa sono gli stili attributivi? Cosa si intende per Obiettivi di
DettagliAntonio Pulerà Psicologo clinico, Psicogeriatra U.O. Geriatria Arezzo
Antonio Pulerà Psicologo clinico, Psicogeriatra U.O. Geriatria Arezzo pulera61@gmail.com Le convinzioni circa le proprie capacità di organizzare ed eseguire le sequenze di azioni necessarie per produrre
DettagliL attribuzione causale
L attribuzione causale Alessio Nencini alessio.nencini@univr.it Cosa si intende per attribuzione causale? Come facciamo a spiegare le azioni e le esperienze degli altri ( e le nostre)? processo che le
DettagliL attribuzione causale
Corso di Laurea in Scienze del Servizio Sociale a.a. 2011/2012 PSICOLOGIA SOCIALE E DI COMUNITÀ Modulo di PSICOLOGIA SOCIALE E DEI GRUPPI L attribuzione causale Alessio Nencini alessio.nencini@univr.it
DettagliEmozione, motivazione e apprendimento. Le teorie dell intelligenza e gli stili attributivi, educazione e insegnamento
Emozione, motivazione e apprendimento Le teorie dell intelligenza e gli stili attributivi, educazione e insegnamento TEORIE DELL INTELLIGENZA Esplicite, quelle degli esperti costruite sulla base di ricerche
DettagliLe ragioni dell apprendere
Motivazione come variabile complessa 1 a Approccio comportamentista alla motivazione ed evoluzione 2 a La teoria degli obiettivi di riuscita 1 b Tre dimensioni nel concetto di motivazione ad apprendere
Dettaglitre principi di elaborazione
tre principi di elaborazione 1 - Conservatorismo: le opinioni consolidate sono lente a cambiare: gli atteggiamenti, le prime impressioni, PSICOLOGIA SOCIALE lez. 2 gli stereotipi sono conservati e protetti
DettagliPotenziamento Cognitivo e Prevenzione dell insuccesso
Potenziamento Cognitivo e Prevenzione dell insuccesso Irene Mammarella Università degli Studi di Padova irene.mammarella@unipd.it 1 L insuccesso scolastico Diverse cause: Difficoltà di comprensione o di
DettagliL ANSIA PER LA MATEMATICA
VIII Convegno Nazionale di Didattica della Fisica e della Matematica DI.FI.MA 2017 QUANDO LE EMOZIONI MINACCIANO LA PERFORMANCE: COMPRENDERE E CONTRASTARE L ANSIA PER LA MATEMATICA Dott.ssa Isabella Boasso
DettagliMETACOGNIZIONE E STILI DI APPRENDIMENTO
1) METACOGNIZIONE E STILI DI APPRENDIMENTO L'APPROCCIO METACOGNITIVO Lo studio delle funzioni del pensiero rende realmente capaci di organizzare, dirigere e controllare i processi mentali; adeguarli alle
DettagliL AUTOSTIMA DEI NOSTRI FIGLI. Il ruolo della famiglia e della scuola nello sviluppo della sicurezza dei ragazzi.
L AUTOSTIMA DEI NOSTRI FIGLI Il ruolo della famiglia e della scuola nello sviluppo della sicurezza dei ragazzi. Che cos è l Autostima? CONCETTO DI SE = AUTOSTIMA E la costellazione di elementi a cui una
DettagliMOTIVAZIONE, AUTOSTIMA E CAPACITA DI SCELTA NELLE PERSONE ADULTE CON DISABILITA' COGNITIVA. Dott.ssa Stefania Mazotti
MOTIVAZIONE, AUTOSTIMA E CAPACITA DI SCELTA NELLE PERSONE ADULTE CON DISABILITA' COGNITIVA Dott.ssa Stefania Mazotti Chi, tra gli ospiti, sa scegliere in queste situazioni? Scegliere un paio di scarpe
DettagliQS: QUESTIONARIO SULLE STRATEGIE. 2. Conoscenza metacognitiva, uso delle strategie, Corenza tra giudizio di utlità ed uso di strategie
QS: QUESTIONARIO SULLE STRATEGIE 2. Conoscenza metacognitiva, uso delle strategie, Corenza tra giudizio di utlità ed uso di strategie QS: QUESTIONARIO SULLE STRATEGIE QS1: Utilità strategica: Quanto le
DettagliOrganizzazione Aziendale
Organizzazione Aziendale Percezione Learning goals La percezione: definizione e rilevanza Il processo percettivo Fattori che influenzano il processo percettivo Distorsioni/errori nella percezione Percezione
DettagliEmozioni e stati d animo
Emozioni e stati d animo Alcune definizioni Affetto: ampia gamma di sentimenti che le persone provano Emozioni: intensi sentimenti rivolti a qualcuno o a qualcosa Stati d animo: sentimenti meno intensi
DettagliIL COSTRUTTO DI AUTOEFFICACIA
Capitolo 1 IL COSTRUTTO DI AUTOEFFICACIA Bandura (1986), in ambito sociocognitivista, definisce il senso di autoefficacia come la convinzione, nelle proprie capacità d organizzare e realizzare il corso
DettagliIMPARARE A IMPARARE. Prof. Cesare Cornoldi
IMPARARE A IMPARARE Prof. Cesare Cornoldi INTERESSE Metacognizione Include tutte quelle idee, intuizioni etc. che riguardano una determinata area di funzionamento cognitivo e che possono essere considerate
DettagliTRATTO DA: DARIO I., CAMEROTTI S. (2005), IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGETTO DI VITA, TRENTO, ERICKSON
TRATTO DA: DARIO I., CAMEROTTI S. (2005), IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGETTO DI VITA, TRENTO, ERICKSON SINTESI ED ADATTAMENTO DEL SECONDO CAPITOLO: IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO E IL PROGETTO
DettagliIl progetto AMOS: Abilità, Motivazione, Orientamento alla studio
Associazione Italiana per la Ricerca e l Intervento nella Psicopatologia Il progetto AMOS: Abilità, Motivazione, Orientamento alla studio Civitanova Marche, 7 luglio 2017 Prof.ssa Rossana De Beni Dipartimento
DettagliIl quadro di riferimento teorico Comprendere la natura del processo di apprendimento
Il quadro di riferimento teorico Comprendere la natura del processo di apprendimento Indagine sulla dinamica complessa tra mondo interiore e mondo esteriore del soggetto adulto Indagine sui processi evolutivi
DettagliCHE COS E L AUTOSTIMA E COME INFLUISCE NELLA NOSTRA VITA
L autostima è un concetto soggettivo che riguarda la valut azione che ogni individuo da di se stesso in base al grado di fiducia che ha nel proprio valore, nelle proprie capacità e nella propria importanza.
DettagliPersone, motivazioni e competenze
Costa G., GianecchiniM., 2009, Risorse Umane. Persone, relazioni e valore(2 edizione), McGraw-Hill, Milano Capitolo 3 Persone, motivazioni e competenze Il ciclo del valore delle risorse umane Relazioni
DettagliQUALE RUOLO DEI GENITORI PER L'ORIENTAMENTO SCOLASTICO DEI FIGLI. dott. Stefano Panella
QUALE RUOLO DEI GENITORI PER L'ORIENTAMENTO SCOLASTICO DEI FIGLI dott. Stefano Panella ORIENTAMENTO SCOLASTICO-PROFESSIONALE Orientamento è soprattutto far acquisire una competenza che permetterà di analizzare,
DettagliL empowerment cognitivo. Stili cognitivi e strategie di rinforzo
L empowerment cognitivo Stili cognitivi e strategie rinforzo Interesse E. intrinseco E. intrinseco Curiosità Competenza Empowerment mpowerment Premi Rimproveri Lo Lo E. estrinseco E. estrinseco Incentivi
DettagliRestituzione dati dei questionari. Prof.ssa Ottavia Albanese e Dott.ssa Nicoletta Businaro
Restituzione dati dei questionari Prof.ssa Ottavia Albanese e Dott.ssa Nicoletta Businaro Nella realtà italiana e internazionale si registra attualmente un crescente numero di insuccessi scolastici Una
DettagliPsicologia. Anno Accademico Anna Borghi Sito web:
Psicologia Anno Accademico 2008-09 Anna Borghi annamaria.borghi@unibo.it Sito web: http://laral.istc.cnr.it/borghi 1 MOTIVAZIONE E APPRENDIMENTO Le teorie innatista, comportamentista e cognitivista Le
DettagliTeorie sulla motivazione. Seminario sulle metodologie didattiche innovative Doretta Ardu Russell-Moro
Teorie sulla motivazione Seminario sulle metodologie didattiche innovative Doretta Ardu Russell-Moro Il buon apprendente Le caratteristiche del buon apprendente (P.M. Lightbown, N. Spada, Howlanguagesare
DettagliStile attributivo dei ragazzi diabetici in relazione all esperienza del Campo Estivo e dei livelli di emoglobina glicata
Stile attributivo dei ragazzi diabetici in relazione all esperienza del Campo Estivo e dei livelli di emoglobina glicata M. Gugliotta*, S. Bertoli*, G. Chiari*, M. Barone**, B. Iovane* & M. Vanelli* *
DettagliLa soddisfazione lavorativa
Università degli Studi di Verona A.A. 2008/2009 Scienze della Comunicazione corso di Psicologia del Lavoro LA SODDISFAZIONE LAVORATIVA Serena Cubico Ricercatore Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni
DettagliCONSAPEVOL-MENTE a.s
Dr.ssa Elena Berno CONSAPEVOL-MENTE a.s. 2015-2016 INCONTRO CON I GENITORI DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ORIENTARE «Le decisioni sono un modo per definire se stessi. Sono il modo
DettagliLE DINAMICHE DEL PROCESSO DI INSEGNAMENTO - APPRENDIMENTO
LE DINAMICHE DEL PROCESSO DI INSEGNAMENTO - APPRENDIMENTO RELAZIONE POSITIVA insegnante - alunno ACCETTAZIONE INCONDIZIONATA EMPATIA ATTRIBUZIONE DI VALORE COERENZA - SICUREZZA ASCOLTO ATTIVO MODELLO FORTE
DettagliL ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA. Mario Di Pietro
L ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA Mario Di Pietro Sebbene non esista una cura per l ADHD l esistono tecniche comportamentali che possono essere di grande beneficio per il bambino e migliorare notevolmente
DettagliValeria Destefani Psicologa Psicoterapeuta Fondazione Istituto Neurologico Nazionale C. Mondino IRCCS.
RESILIENZA PER GENITORI RESILIENTI Valeria Destefani Psicologa Psicoterapeuta Fondazione Istituto Neurologico Nazionale C. Mondino IRCCS. 15/05/2014 Come sviluppare resilienza Locus of control interno
DettagliLife Skills: le competenze della vita Gianluca Fovi MD, PhD Rieti 24 Maggio 2012
Life Skills: le competenze della vita Gianluca Fovi MD, PhD Rieti 24 Maggio 2012 Le radici di Unplugged UNPLUGGED MODELLO INFLUENZA SOCIALE LIFE SKILLS EDUCAZIONE NORMATIVA Il Modello dell influenza
DettagliTEORIA COGNITIVISTA (2 di 2)
TEORIA COGNITIVISTA (2 di 2) Atkinson (1957) ha studiato il fenomeno nell ambito della tendenza al successo Tendenza al successo è data da: a. motivazione al successo b. incentivo per l ottenimento (aspettativa)
DettagliLa valutazione per l apprendimento
La valutazione per l apprendimento VALUTAZIONE PER L APPRENDIMENTO tutte quelle attività intraprese dagli insegnanti e/o dagli alunni che forniscono informazioni da utilizzare come feedback per modificare
DettagliCOPING = Processo mediante il quale una persona cerca di far fronte alle richieste stressanti
Stress, strategie di affrontamento e caratteristiche di personalità in pronto soccorso STRESS e COPING STRESS = insieme di reazioni adattive di natura sia fisiologica sia psicologica attivate da una evento
DettagliInclusione scolastica e didattica: il singolo in un quadro di pluralità. Riflessioni attraverso i dati di ricerca. Bologna, 31/01/2014
Inclusione scolastica e didattica: il singolo in un quadro di pluralità. Riflessioni attraverso i dati di ricerca! Bologna, 31/01/2014 differenze individuare per emarginare o per includere?!! - prendere
DettagliIl vissuto di malattia
Il vissuto di malattia Un modello interpretativo di sintesi Esperienza di malattia: il vissuto della persona Esperienza vissuta: definizione Razionalizzazione del vissuto Modelli predittivi della salute
DettagliLa formazione mentale del giovane calciatore
2015-2016 Daniele Fedeli (Università degli Studi di Udine) La formazione mentale del giovane calciatore CRITICITÀ Mantenere l attenzione Far rispettare alcune regole Gestire le dinamiche di gruppo Far
DettagliPsicologia Sociale (edizione 2010)
Psicologia Sociale (edizione 2010) Prof. M. Ravenna - Università di Ferrara, a.a. 2012-13 Elliot Aronson Timothy D. Wilson Robin M. Akert Capitoli: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 10, 11 - Scienze e tecnologie
DettagliTEST QUOZIENTE INTELLIGENZA EMOTIVA
TEST QUOZIENTE INTELLIGENZA EMOTIVA 1: Quando mi sento a disagio, non so cosa o chi stia provocando il mio malessere A) Raramente C) A volte D) La maggior parte del tempo E) Quasi mai 2: Ci sono diverse
DettagliCHIARA DE CANDIA.
CHIARA DE CANDIA chiaradecandia@libero.it 1 LE EMOZIONI DI UN BAMBINO CON DSA I bambini con DSA hanno un CONCETTO DI SE PIU NEGATIVO (Tabassam e Grainger, 2002) 2 SI SENTONO MENO SUPPORTATI EMOTIVAMENTE
DettagliProcessi educativi e motivazionali nello sport
Predazzo, 5 maggio 2011 Processi educativi e motivazionali nello sport Laura Bortoli Università degli Studi G. d Annunzio Annunzio - Chieti-Pescara Facoltà di Scienze dell Educazione Motoria Lo sport ha
DettagliGestire classi difficili
Gestire classi difficili Cosa vuol dire difficili? Stabilire e condividere tra gli insegnanti degli standard, cioè delle condotte che essi si aspettano dagli allievi relativamente all autonomia, alla responsabilità,
DettagliPsicologia Sociale (edizione 2010)
Psicologia Sociale (edizione 2010) Elliot Aronson Timothy D. Wilson Robin M. Akert Capitoli: 1, 2, 3, 4, 6, 7,10, 11 Prof. M. Ravennna - Università di Ferrara, a.a. 2011-12 Argomenti del corso 1. INTRODUZIONE
DettagliCon Giulia & Angela ricapitoliamo l intelligenza emotiva
Con Giulia & Angela ricapitoliamo l intelligenza emotiva L intelligenza emotiva Per decenni si è ritenuto che l intelligenza fosse il risultato di come le persone pensano, ragionano e analizzano le situazioni.
DettagliWORKSHOP COMPETENZE ORIENTATIVE E COSTRUTTI SIGNIFICATIVI NEL PROCESSO DI ORIENTAMENTO. I costrutti nell orientamento L AUTOEFFICACIA
WORKSHOP COMPETENZE ORIENTATIVE E COSTRUTTI SIGNIFICATIVI NEL PROCESSO DI ORIENTAMENTO I costrutti nell orientamento L AUTOEFFICACIA a cura del Servizio istruzione, università e ricerca Attività di orientamento
DettagliLa relazione allenatore-atleta nello sport giovanile
Associazione Italiana Psicologia dello Sport San Marino 13/12/2008 La relazione allenatore-atleta nello sport giovanile Laura Bortoli Università degli Studi G. d Annunzio - Chieti-Pescara Facoltà di Scienze
DettagliPiano Triennale della Formazione
STRATEGIE DI COPING Dott.ssa Tiziana Caputo CSM AII Piano Triennale della Formazione 2010-2012 2012 4.8 Profilo umano abilità connesse all autovalutazione delle proprie attitudini, delle proprie abilità
DettagliSTRATEGIE PER LA MOTIVAZIONE ALLO STUDIO. Maurizio Muraglia IC Valderice,
STRATEGIE PER LA MOTIVAZIONE ALLO STUDIO Maurizio Muraglia IC Valderice, 3.5.2017 LA MOTIVAZIONE: UNA COSTELLAZIONE DI SIGNIFICATI ASPETTATIVA LA MOTIVAZIONE NON E DELL ALLIEVO MA E DISTRIBUITA FAMIGLIA
DettagliDidattica per competenze e per progetti
PROGESIS Ancona, 9-10 settembre 2010 Didattica per competenze e per progetti Graziella Pozzo 1 Progettare per competenze: cosa cambia? Il programma Per programma si intende per lo più un elenco di argomenti
DettagliIntroduzione Capitolo 1 Caratteristiche dell autorevolezza personale 1
Introduzione Capitolo 1 Caratteristiche dell autorevolezza personale 1 1.1 La costruzione dell autostima 1 La difesa della propria identità 3 Il dialogo interiore 3 L autodeterminazione 4 Concludendo sull
DettagliModello di Borkowski e Muthukrishna (1994) Componenti cognitive,motivazionali e di autostima della metacognizione Teorie del sé rapporto fa motivazione e autostima (De Beni, 2004) Teoria incrementale Convinzioni
DettagliIl modello dell Azione Ragionata (Ajzen e Fishbein1980)
Il modello dell Azione Ragionata (Ajzen e Fishbein1980) La teoria dell azione ragionata (Ajzen e Fishbein, 1980) fornisce una struttura di base che mira a spiegare e comprendere come si vengono a concretizzare
DettagliESSERE VOLONTARIO. COSA VUOL DIRE?
ESSERE VOLONTARIO. COSA VUOL DIRE? CAPACITA? NE ABBIAMO? ALTRIMENTI LE COSTRUIAMO Torino, 4 Maggio 2017 Prima giornata di formazione dei volontari mentori Progetto Early Warning Europe SOFT SKILL Autonomia
DettagliUniversità degli Studi di Roma La Sapienza
Università degli Studi di Roma La Sapienza Facoltà di Psicologia Le determinanti del comportamento organizzativo di successo di Andrea Boldrin Relatore Laura Borgogni A. A. 2009-10 INTRODUZIONE Il comportamento
DettagliChe cos è l orientamento. A cura di Ufficio Orientamento, Lavoro e Formazione Comune di Pianoro
Che cos è l orientamento A cura di Ufficio Orientamento, Lavoro e Formazione Comune di Pianoro Che cos è l orientamento Il processo di orientamento assume il significato di aiutare una persona, o un gruppo,
Dettaglistress da lavoro correlato
Dialogo con gli insegnanti dell Istituto Comprensivo di Grancona Settembre 2015 stress da lavoro correlato LO STRESS Discrepanza fra ideale e realtà parlare DELLO STRESS per: Riflettere sullo stress come
DettagliCuriosa Ribelle Diversa Ansiogena Impegnativa Critica Spensierata.. CAMBIAMENTO Cambiamento corporeo (gioia e paura di crescere) CAMBIAMENTO Bisogno di essere riconosciuti: amicizia (bisogno di confidenza),
DettagliPSICOLOGIA CLINICA. dott.ssa Paoletta Florio psicologa-psicoterapeuta
PSICOLOGIA CLINICA dott.ssa Paoletta Florio psicologa-psicoterapeuta CAREGIVER E CAREGIVER BURDEN IL CAREGIVER il caregiver può essere chiamato a rispondere a bisogni fisici, sociali, emotivi ed economici
DettagliMOTIVAZIONE AL LAVORO
MOTIVAZIONE AL LAVORO La motivazione è L insieme degli stimoli che determinano il comportamento umano; è una determinante dell essere umano attraverso la quale, avendo un bisogno, la donna/l uomo orientano
DettagliGESTIONE DELLO STRESS NEL CONTESTO SANITARIO
Relazioni sintomatiche tra: CONTESTO, GESTIONE DELLO STRESS NEL CONTESTO SANITARIO CONTESTO SINTOMI VULNERABILITA Mario Di Pietro www.educazione-emotiva.it Relazioni sintomatiche tra: CONTESTO, Relazioni
DettagliRipensare l educazione? Educazione non è riempire un vaso ma accendere un fuoco
Ripensare l educazione? Educazione non è riempire un vaso ma accendere un fuoco A. Ercoli Pollenzo, 16/17 Dicembre 2011 Premessa IL DIABETE E UNA MALATTIA CRONICA E UNA MALATTIA CHE RICHIEDE UN APPROCCIO
DettagliSensibilità alla punizione
Sensibilità alla punizione La capacità di tollerare l attivazione emotiva, insieme all evoluzione dei sistemi cognitivi, è fondamentale per interiorizzare lentamente la norma che sottostà alla punizione
DettagliANSIA DA PRESTAZIONE. di Eleonora Ceccarelli
ANSIA DA PRESTAZIONE di Eleonora Ceccarelli Perché si parla di ansia da prestazione nel mondo dello sport? Attività fisica qualsiasi movimento corporeo di natura automatica o intenzionale che ha come effetto
DettagliIl ruolo della cultura
Il ruolo della cultura Recenti studi hanno messo l accento sul ruolo della cultura nei processi attributivi. Un aspetto che viene sottolineato riguarda la tendenza della cultura occidentale a preferire
DettagliProgetto di analisi di clima e benessere organizzativo. Ing. Giuseppe Galvan
Progetto di analisi di clima e benessere organizzativo Ing. Giuseppe Galvan Rischio Lavorativo R = M x P Probabilità Bassa Media Alta Magnitudo Lieve 1 2 3 Grave 2 4 6 Gravissima 3 6 9 Il Clima Organizzativo
DettagliCOOPERAT IVE LEARNING. Grosseto febbraio marzo 04
Schemi riassuntivi sul Cooperative L ear ning INT ERVENT O DI FORMAZIONE SUL COOPERAT IVE LEARNING Grosseto febbraio marzo 04 Daniele Pavarin All Rights reserved LINDBERGH 2003 1 Definizione 1 Il è una
DettagliQuali sono le motivazioni che vi spingono a studiare? Quando avete delle difficoltà cosa fate per aumentare la motivazione nello studio?
Quali sono le motivazioni che vi spingono a studiare? Quando avete delle difficoltà cosa fate per aumentare la motivazione nello studio? La motivazione nel processo di apprendimento.. Cos è la motivazione?
DettagliRECUPERO PSICOLOGICO DELL ATLETA INFORTUNATO
RECUPERO PSICOLOGICO DELL ATLETA INFORTUNATO TIPI INFORTUNIO MILD: terapia senza interruzione degli allenamenti; MODERATE: limita la partecipazione al programma di allenamento; MAJOR: richiede tempi lunghi,
DettagliParte Generale 2 CONI PG2 Appunti di Teoria e metodologia dell'insegnamento Sportivo. A cura di Cristina Caprile
Parte Generale 2 CONI PG2 Appunti di Teoria e metodologia dell'insegnamento Sportivo A cura di Cristina Caprile - Abilità di progettazione - motivazione alla e programmazione competenza - abilità di comunicazione
DettagliLa soddisfazione dei bisogni e la retribuzione
La soddisfazione dei bisogni e la retribuzione La retribuzione è la forma di ricompensa a cui il lavoratore presta maggiore attenzione, ma non è certamente l'unica. Gratificazioni personali Autonomia Equità
DettagliLA MOTIVAZIONE. Psicologia Cognitiva dell Apprendimento a.a. 2006-07. Prof.ssa Francesca Pazzaglia SSIS del Veneto
LA MOTIVAZIONE Psicologia Cognitiva dell Apprendimento a.a. 2006-07 Prof.ssa Francesca Pazzaglia SSIS del Veneto OMANDE SULLA MOTIVAZIONE 1. Cos è la motivazione? 2. Come definirla? 3. Ci sono fattori
Dettaglitempi di attenzione tecniche comunicative 6 20 min stili d insegnamento
tempi di attenzione tecniche comunicative 6 20 min stili d insegnamento insegnante autoritario insegnante autorevole insegnante supportivo insegnante permissivo insegnante camaleonte: quello che sa adattare
DettagliMOTIVARE I COLLABORATORI. Dario Turrini. CCIAA Ferrara - Ifoa 26 Novembre 2015
MOTIVARE I COLLABORATORI Dario Turrini Per CCIAA Ferrara - Ifoa 26 Novembre 2015 La situazione Dal 1990 il principale problema delle organizzazioni è la comunicazione (soprattutto interna) Il livello della
DettagliCorso di Prevenzione delle cadute nell anziano fragile a domicilio, nelle strutture residenziali e in ospedale
Corso di Prevenzione delle cadute nell anziano fragile a domicilio, nelle strutture residenziali e in ospedale introdurre e proporre con successo i cambiamenti nello stile di vita dell anziano il rapporto
DettagliPsicoterapia cognitivo-comportamentale in età evolutiva. Dott.ssa Elena Luisetti
Psicoterapia cognitivo-comportamentale in età evolutiva Dott.ssa Elena Luisetti PIU CHE UNA SCUOLA E UNA PROSPETTIVA EMERSE CON IL CONVERGERE DI PIU FILONI PRINCIPI BASE Kendell, 1993 A. L individuo reagisce
DettagliDott.ssa SAMANTHA MIAZZI. PSICOLOGO ad indirizzo neuropsicologico Neurofeedback Trainer Specializzanda in Psicoterapia Sistemico-Relazionale
Dott.ssa SAMANTHA MIAZZI PSICOLOGO ad indirizzo neuropsicologico Neurofeedback Trainer Specializzanda in Psicoterapia Sistemico-Relazionale DSA INTERAZIONE FRA FATTORI COGNITIVI, EMOTIVI E COMPORTAMENTALI
DettagliLa relazione persona-organizzazione: il commmitment. Gianni Maria Strada Corso di sistemi organizzativi
La relazione persona-organizzazione: il commmitment Gianni Maria Strada Corso di sistemi organizzativi 2 Modello di consapevolezza di Johari Quadrante aperto Si riferisce al comportamento, ai sentimenti
Dettagliuna prospettiva clinica
Vicenza, 24 maggio 2013 FAMIGLIA E SCUOLA DI FRONTE AL BAMBINO CON DISTURBO ESTERNALIZZANTE una prospettiva clinica dr.ssa Silvia Maria Radaelli psicologo psicoterapeuta UOC NPIA ULSS 4 Alto Vicentino
DettagliL INSEGNANTE RIFLESSIVO la Modificabilità Cognitiva.una speranza per tutti!
L INSEGNANTE RIFLESSIVO la Modificabilità Cognitiva.una speranza per tutti! Monza, 21 Marzo- 23 Maggio 2015 Dott.ssa Maria Russo Dott. Maria Russo L insegnante riflessivo OBIETTIVI DEL CORSO Sviluppare
DettagliPSICOLOGIA COGNITIVA. Gaia Vicenzi - Psicologia Cognitiva
PSICOLOGIA COGNITIVA Che cosa studia la psicologia sociale? Doise (1982) ha individuato quattro diversi livelli in cui lo studio della psicologia si colloca a seconda della natura delle variabili coinvolte
DettagliPsicologia della Personalità. Le teorie.
Psicologia della Personalità. Le teorie. Il contributo della persona Self-appraisal processes 8 cfu A.A. 2016/17 prof.ssa Lisa Di Blas diblali@units.it Stima di sé convinzione (belief) personale di valere
DettagliA SCUOLA DI ASCOLTO. LO SVILUPPO DELL INTELLIGENZA EMOTIVA NELLA SCUOLA
A SCUOLA DI ASCOLTO. LO SVILUPPO DELL INTELLIGENZA EMOTIVA NELLA SCUOLA A SCUOLA DI ASCOLTO. LO SVILUPPO DELL INTELLIGENZA EMOTIVA NELLA SCUOLA Relazione educativa e intelligenza emotiva La scuola è chiamata
DettagliIL LAVORO SOCIALE NEL SETTORE DELL INFANZIA E DELLA FAMIGLIA: VERSO NUOVI SAPERI FAMIGLIE : QUALI INTERVENTI
IL LAVORO SOCIALE NEL SETTORE DELL INFANZIA E DELLA FAMIGLIA: VERSO NUOVI SAPERI FAMIGLIE : QUALI INTERVENTI LE EMOZIONI IN GIOCO La relazione professionale LA RELAZIONE PROFESSIONALE Non vediamo le relazioni
Dettagli1) Quale di queste definizioni è corretta rispetto al concetto di paura preparata?
1) Quale di queste definizioni è corretta rispetto al concetto di paura preparata? a) Una certa classe generale di stimoli fobici è innata b) Lo stimolo fobico specifico è innato. c) Lo stimolo fobico
DettagliChiarezza obiettivo Riflessione Controllo di sé Autovalutazione
Progetto x competenza EMOZIONANDO Competenza imparare ad imparare: è l abilità di perseverare nell apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo
DettagliSTRESS LAVORO CORRELATO
STRESS LAVORO CORRELATO Stress e valutazione del rischio CREMONA 24 febbraio 2009 Cos è lo Stress Lo stress è una condizione fisica o psicologica che insorge in una persona quando si trova ad affrontare
DettagliUNA PROSPETTIVA SOCIO-COGNITIVA Apprendimento,pensiero e ragionamento
UNA PROSPETTIVA SOCIO-COGNITIVA Apprendimento,pensiero e ragionamento NELLA PREVENZIONE DEL CYBERBULLISMO a cura di Lucia Bocchetti 1 SCUOLA: CONTESTO IDEALE PER PREVENIRE IL FENOMENO Contesto che include
DettagliSTRESS LAVORO CORRELATO Valutazione del rischio psicosociale
STRESS LAVORO CORRELATO Valutazione del rischio psicosociale 1) Stress: significati e caratteristiche 2) Metodo e strumenti utilizzati per la valutazione 3) Applicazione in ASL Risultati 4) Report Direzione
Dettagli