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1 TI PRENDI CURA DI UN ANZIANO? Guida per i familiari e per l assistente familiare dell anziano con malattia di Alzheimer L obbiettivo di questo opuscolo è quello di aiutare i familiari ad affrontare i problemi e i bisogni assistenziali della persona affetta da demenza dando informazioni pratiche per la gestione quotidiana del malato.

2 CHE COS E LA MALATTIA DI ALZHEIMER 1 La malattia o morbo di Alzheimer è oggi definito come processo degenerativo che distrugge progressivamente le cellule celebrali, rendendo a poco poco l individuo che ne è affetto non autosufficiente. Le persone affette da Alzheimer iniziano dimenticandosi piccole cose, poi le dimenticanze aumentano fino a cancellare i visi delle persone care. Col progredire della malattia le persone non solo dimenticano, ma perdono la capacità di parlare e di muoversi autonomamente necessitando anche di continua assistenza da parte del caregiver. I SINTOMI 2 AMNESIA: la perdita di memoria influenza in molti modi la vita di ogni giorno, in quanto crea problemi di comunicazione, di sicurezza e di comportamento. APRASSIA: è il termine usato per descrivere la perdita della capacità di compiere atti volontari e finalizzati, nonostante l integrità della funzione motoria. Ad esempio allacciarsi le stringhe delle scarpe, aprire la porta con le chiavi, ecc. AFASIA: è l alterazione o l incapacità di parlare o di capire il linguaggio. Ad esempio dire una parola al posto di un'altra, simile o completamente diversa, ripetere sempre le stesse parole, ecc AGNOSIA: è perdita della capacità di riconoscere gli oggetti e il loro uso appropriato. Ad esempio usare una forchetta al posto del cucchiaio, o lo spazzolino al posto del pettine, ecc. DISTURBI DEL COMPORTAMENTO: sono dei comportamenti non adeguati alla situazione. Il malato d Alzheimer può presentarne uno solo o più di uno. Il disturbo può essere presente in modo alternato o solo in una fase della malattia oppure per tutto il decorso e può essere a diversi livelli di gravità. I disturbi del comportamento più frequenti sono allucinazioni, deliri, ansia, aggressività, disturbi del sonno, wandering (continuo camminare), ecc.

3 CONSIGLI PRATICI PER CHI ASSISTE IL MALATO 3 COME COMUNICARE CON IL MALATO DEMENTE? Parlargli con chiarezza e lentamente Usare parole e frasi molto brevi, semplici e concrete Dare un messaggio per volta Usare frasi affermative Mantenere sempre il contatto visivo COME AFFRONTARE LA PERDITA DI MEMORIA? Mantenere un atteggiamento positivo e rassicurante Evitare di sottolineare gli errori Ricorrere all uso di bigliettini o promemoria COME AFFRONTARE IL DISORIENTAMENTO? Dare sicurezza e creare una routine Aiutare il malato a capire il tempo Adattare l ambiente (utilizzare immagini, etichette, contenitori, ecc) CONSIGLI PRATICI PER ATTIVITA DI VITA QUOTIDIANA 4 COME AFFRONTARE L IGIENE PERSONALE? Rispettare il bisogno di privacy e la dignità del malato Garantire l assistenza necessaria senza intaccare l indipendenza del paziente Il bagno deve essere un momento piacevole (temperatura calda dell ambiente, profumo del bagnoschiuma, ecc) e deve essere fatto in un luogo sicuro ( tappetino antiscivolo, maniglioni, ecc.) La rasatura, lo shampoo, le unghie, ecc devono essere considerati non solo momenti di igiene ma anche di benessere e di socializzazione che mirano a migliorare il tono dell umore del malato e a mantenere una buona stima di se e una buona qualità della vita.

4 COME AIUTARE IL MALATO A VESTIRSI? Dargli il tempo di vestirsi Limitare la scelta degli indumenti Mantenere l autonomia inerente anche a gesti semplici, fino a quando è possibile COME AFFRONTARE LE DIFFICOLTA NELL ALIMENTAZIONE? Rendere il pasto un momento piacevole (lasciare più tempo, non imporre orari rigidi, assecondare le preferenze, ecc.) Garantire la sicurezza (piatti infrangibili, tappetini antiscivolo,ecc) Mantenere per più tempo possibile l autonomia utilizzando strategie alternative (utilizzo di una tazza anziché il piatto, mangiare con le mani,ecc) CONSIGLI PRATICI PER I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO 5 COME AFFRONTARE I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO? Rimanere calmi e parlare con gentilezza Dare spazio sufficiente per muoversi Rispondere ai sentimenti che esprime, fargli capire quanto è importante per noi Se possibile distrarre il malato Cercare di mantenere un atmosfera serena Dare spiegazioni e rassicurazioni continue Quando non è possibile riportarlo ad un piano di realtà, non smentire le sue convinzioni COME AFFRONTARE E PREVENIRE IL VAGABONDAGGIO (WANDERING)? Evitare gli atteggiamenti di sfida, la violenza, i rimproveri Cercare di distrarre il malato Prendere provvedimenti per la sua sicurezza Mantenerlo attivo e in movimento in attività per lui piacevoli Creare attraverso le proprie conoscenze una rete di sicurezza e di controllo

5 COSA FARE? 6 Se si è preoccupati o insospettiti perché si riconoscono alcuni di questi sintomi, è possibile rivolgersi al Medico di Medicina Generale (M.M.G.).Il MMG è la figura professionale che segue i pazienti nel loro lungo percorso di malattia; al medico spetta il compito di verificare il sospetto ed effettuare i primi accertamenti decidono, se è il caso, l invio a un centro specialistico: Unità di Valutazione Alzheimer (U.V.A.) Esse sono collocate nelle ASST o Strutture Private Accreditate dalla Regione, per una valutazione specialistica ed eventuale presa in carico. UNITA DI VALUTAZIONE ALZHEIMER ASST di Monza U.O. Neurologia CUP ASST di Monza U.O. Geriatria CUP ASST di Monza U.O. Neurologia CUP Osp. Desio ASST di Vimercate U.O. Neurologia CUP Istituti Clinici Zucchi Carate Tel Policlinico di Monza Monza Tel

6 IL RUOLO DELL ATS della BRIANZA 7 L ATS della Brianza fornisce: - informazioni tramite il numero verde Alzheimer ( ), - informazioni tramite l U.O. Anziani (segreteria ), - formazione a caregiver,operatori e volontari. - valutazione, orientamento, informazione verso l ambito distrettuale Socio Sanitario. In caso di necessità, si può contattare l Assistente Sociale dell ambito Distrettuale Socio Sanitario (ASST) di appartenenza che, dopo una valutazione del bisogno, orienta il caregiver e fornisce tutte le informazioni riguardanti la rete dei servizi presenti sul territorio, quali : Progettualità Assistenza Domiciliare Integrata Centri Diurni Alzheimer Gruppi Auto Muto Aiuto Alzheimer Caffè RSA con Nuclei Alzheimer. L accesso all ambito distrettuale è gratuito.

7 I RIFERIMENTI DEL TERRITORIO 8 SPORTELLO S.U.W. NOME INDIRIZZO NUMERO GIORNO ORARIO Ambito Distrettuale di Monza V. Boito, 2 Monza 039/ Ambito Distrettuale di Carate V. Mascherpa,14 Carate 0362/ Ambito Distrettuale di Desio Ambito Distrettuale di Seregno V. Foscolo, 24/26 Desio V. Stefano da Seregno, 102/B Seregno 0362/ / Da lunedì a venerdì Dalle 9 alle 12 Dalle alle Ambito Distrettuale di Vimercate P.zza Marconi, 7/A Vimercate 039/ /

8 RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI 9 La Residenza Sanitaria Assistenziale (R.S.A) è una struttura dedicata all assistenza delle persone non autosufficienti. Si accede dopo aver presentato domanda nella struttura scelta e nel rispetto della lista d attesa. Solo alcune strutture hanno il Nucleo Alzheimer cioè un reparto con caratteristiche organizzative e ambientali specifici per questi pazienti. AMBITO DISTRETTUALE INDIRIZZI CONTATTI RSA S.Pietro Via C.Battisti, 86 Monza 039/39051 RSA Don Angelo Bellani Via Lipari, 7 Monza 039/20971 RSA L Arca Via Canonico Villa, 108 Desio 0362/ RSA Corte Briantea Via Italia, 70 Muggiò 039/27011 RSA S. Francesco Via Prealpi, 1/A Nova M. 0362/ RSA Villa Cenacolo P.zza S.Vito, 33 - Lentate sul Seveso 0362/ RSA L. e A. Agostoni Via Bernasconi,14 Lissone 039/ RSA Il Parco V.le Garibaldi, 37 Carate B. 0362/ RSA G. Scola Via Cavour,27 Besana B. 0362/ RSA S. Giuseppe Via Cantore, 7 Vimercate 039/ RSA Casa Familia per Anziani Via Gramsci,31 Busnago 039/ RSA le Querce Via Pasteur,8 Cavenago B. 02/

9 CENTRI DIURNI INTEGRATI ALZHEIMER 10 Il Centro Diurno Integrato è un servizio semiresidenziale cioè accoglie e cura durante il giorno le persone affette da demenza garantendo l assistenza alla persona. E rivolto ad anziani parzialmente non autosufficienti purché senza gravi disturbi comportamentali, per i quali non sia possibile un adeguata assistenza diurna a domicilio e ad anziani in attesa di essere inseriti in RSA quale momento di graduale passaggio dal proprio domicilio alla residenza protetta. INDIRIZZI CDI Alzheimer V. M. D Azelio, 70 GIUSSANO tel. 0362/ CDI Alzheimer V. Molise, 13 MONZA tel. 039/ CDI Alzheimer Cascina S. paolo V. Gallarana, 48 MONZA tel. 039/ CDI Alzheimer V. Banfi, 6 ORNAGO tel. 039/ GRUPPI DI AUTO MUTO AIUTO PER FAMIGLIARI 11 I Gruppi di auto aiuto sono gruppi di familiari che si sostengono a vicenda affrontando problematiche comuni nell assistenza al malato. NOME INDIRIZZO COMUNE TEL. CDI LE SOLEIL CDI ARCOBALENO GRUPPO SOSTEGNO PER LE FAMIGLIE CIRCOLO ACLI ASL POLIVALENTE USMATE ALZHEIMER CAFFE V. Cassina Bonsaglio, 60 V.LE Italia, 66 Seregno 0362/ Desio coopeden@riscali.it 0362/ cdi.codebri.mb.it V. Marcora, 1 Carate B V. Roma, 85 P.zza Giovanni XXIII, 24 Usmate Velate Lissone 039/ / / CDI ALZHEIMER V. Molise, 13 Monza 039/ CDI ALZHEIMER Cascina S. Paolo V. Gallarana, 48 Monza

10 I RIFERIMENTI DEL TERRITORIO Il tuo Medico di Medicina Generale ti può aiutare a leggere i primi sintomi, a consigliare gli esami clinici necessari e ad orientare meglio le cure e gli interventi che potrebbero prolungare l autonomia della persona colpita Ricorda che il Medico è il Dr. Telefono Riceve in Via h. In caso di necessità puoi rivolgerti a Sig. Telefono Cellulare Figlio/a Nipote Altro Figlio/a Nipote Altro Sig. Per ulteriori informazioni Pronto Alzheimer ATS della Brianza Telefonare al n.verde : Telefono Cellulare Figlio/a Nipote Altro Figlio/a Nipote Altro Opuscolo realizzato a cura dell U. O. Anziani-D ip ASSI - Direzione Socio Sanitaria dell ATS Brianza

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