Digital Business Ecosystems Innovazione d impresa ed Ecosistemi Digitali di Business E.I.N.E.
|
|
- Armando Tortora
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Območna zbornica za severno Primorsko E.I.N.E. Digital Business Ecosystems Innovazione d impresa ed Ecosistemi Digitali di Business A C U R A D I L u i g i T e l e s c a e F r a n c e s c o B o t t o P E R I N F O R M E S T Projekt sofinanciran v okviru Programa čezmejnega sodelovanja Slovenija-Italija iz sredstev Evropskega sklada za regionalni razvoj in nacionalnih sredstev Progetto finanziato nell'ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia , dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali. Ministero dell'economia e delle Finanze
2 Table of Contents Tabella delle definizioni...4 Premessa...6 Innovazione d impresa ed Ecosistemi di Business...7 Ecosistemi Digitali come abilitatori di reti d impresa...9 Il modello Europeo di Ecosistemi Digitali...9 Principi fondamentali e quadro concettuale di riferimento...10 Analisi dei ruoli e Governance degli Ecosistemi Digitali...11 Il ruolo della Pubblica Amministrazione e delle Associazioni di Categoria...12 L implementazione degli Ecosistemi Digitali...15 Architettura logica e tecnica...15 Componenti di base...16 Servizi di base e avanzati...18 Integrazione con sistemi proprietari...19 Vantaggi tecnologici e analisi comparativa con altri sistemi informativi...19 Vantaggi operativi e di business...20 Sicurezza e Protezione dei dati...21 Stato dell arte: Progetti e Piattaforme disponibili...23 Digital Business Ecosystem (DBE) Project...23 Open Negotiation Environment (ONE)...24 SEAMLESS...26 Adozione regionale e casi studio...27 Ecosistemi Digitali nelle Regioni...27 Casi di Successo Regionali...28 Ecosistemi digitali nelle Aziende...29 CoopService...29 Techideas...29 Riferimenti bibliografici...31 Informest, dicembre 2010 Page 2
3 Informest, dicembre 2010 Page 3
4 Tabella delle definizioni Ecosistema Digitale o Digital Ecosystem (DE) Ecosistemi Digitali di Business o Digital Business Ecosystems Architetture basati su modelli o Model Driven Architectures (MDA) Information and Communication Technologies (ICT) Peer-2-Peer (P2P) Open Source Software (OSS) E un sistema socio-tecnico interdipendente in cui diversi attori interagiscono in maniera dinamica tra loro e con l ambiente che li circonda, grazie ad una infrastruttura di comunicazione multimediale, libera e democratica che permette la connessione puntuale di ogni singolo attore senza prediligerne alcuno. Grazie all ausilio di tecnologia di comunicazione non proprietaria e non centralizzata, e alla condivisione di modelli di conoscenza e servizi avanzati, gli attori dell ecosistema possono migliorare la qualita di comunicazione e di partecipazione alla comunita senza essere vincolati ad uno specifico strumento tecnologico. Piattaforma digitale Peer-to-Peer per ecosistemi di imprese in grado di abilitare nuovi modelli collaborativi e di business volte a migliorare le performance aziendali e le transazioni di beni e servizi on-line. Approccio di sviluppo software che offre delle metodologie e linee guide specifiche espresse come modelli. Facilita l ingegnerizzazione di soluzioni software flessibili, indipendenti da piattaforme specifiche, interoperabili con sistemi proprietari e facilmente adattabili al contesto locale e di business. E stato standardizzato dall Object Management Group. Tecnologie dell informazione e della comunicazione. Rete di computer punto-punto che non prevede nodi prevalenti, ma equivalenti, ed e pertanto paritaria. Crea uno strato di comunicazione neutrale in grado di condividere contenuti o altre risorse e permettere transazioni in rete. In informatica indica un software i cui gli sviluppatori ne permettono il libero studio, sviluppo e modifica in modo partecipativo, ma secondo specifiche condizioni di condivisione o di licenze d uso. Informest, dicembre 2010 Page 4
5 Middleware Cloud Computing Java Insieme di programmi informatici che forniscono uno strato di intermediazioni tra le risorse di comunicazione e diverse applicazioni o componenti software. Sono normalmente utilizzate per lo sviluppo di sistemi distribuiti complessi. Insieme di tecnologie che permette l utilizzo di risorse hardware e software in modo remoto secondo diversi schemi di utilizzo. Linguaggio di programmazione ad oggetti sviluppato da SUN Microsystems, la cui implementazione di riferrimento e libera. Il linguaggio e indipendente dalla piattaforma, contiene diverse librerie e strumenti e puo eseguire codice in sicurezza da remoto. Pogramma Operativo Regionale (POR) Documento di programmazione regionale promosso da una regione, e condiviso dalla Commissione Europea, volto alláttuazione in quella regione della politica comunitaria. Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) Partenarito Pubblico Privato (PPP) Uno dei fondi strutturali della Commissione Europea per promuovere lo sviluppo regionale. Prevede diversi tipi di investimenti: produttivi, infrastrutturali e sviluppo locale/occupazione. Forma di cooperazione tra la Pubblica Amministrazione ed il modo delle imprese volta a garantire lo sviluppo,il finanziamento, la costituzione, l aggiornamento e la gestione di infrastrutture o servizi prioritari o di interesse strategico. Informest, dicembre 2010 Page 5
6 Premessa Per evolvere e sopravvivere in un economia di mercato le imprese necessitano di strumenti evoluti in grado di potenziare la loro azione economica, favorendo la riduzione dei costi di gestione e la massimizzazione dei margini operativi. Il processo di digitalizzazione aziendale favorisce un maggiore dinamismo e l ottimizzazione dei processi inter/intra aziendali, ma se per certi versi può essere considerato una naturale evoluzione per le grandi organizzazioni, non è facile da mettere in campo nelle piccole e medie imprese (PMI). Le PMI, infatti, abbisognano di strumenti leggeri, duttili e flessibili con bassi costi d accesso e in grado di facilitare l interconnessione, in modo naturale e trasparente, delle entità a loro connesse per aumentare le opportunità di business. Gli Ecosistemi Digitali o Digital Ecosystems (DE), sviluppati nell ambito di un cluster di progetti europei, vogliono facilitare questo processo di digitalizzazione attraverso un nuovo approccio e l utilizzo di tecnologie informatiche innovative, con particolare attenzione ai bisogni di filiera e delle PMI. Gli ecosistemi digitali sono la soluzione naturale per le Piccole e Medie Imprese (PMI) per accedere al mercato globale attraverso l ICT, aumentando le performance aziendali e le opportunità di business. Informest, dicembre 2010 Page 6
7 Innovazione d impresa ed Ecosistemi di Business Il cambiamento del comportamento dei consumatori, la globalizzazione e le forti dinamiche di mercato rendono le imprese, anche le più piccole e quelle di nicchia, più esposte alle forze di mercato. L avvento delle tecnologie digitali ha, infatti, favorito una maggiore permeabilità dei mercati alle influenze esterne e rafforzato il ruolo del consumatore, che da attore passivo è diventato giudice dei prodotti e servizi offerti dalle aziende. Grazie ad Internet il consumatore si può informare in anticipo, prima di comprare, e grazie alla creazione di nuovi canali di distribuzione, alla de-materializzazione di alcuni prodotti, ed al raffinamento dei processi di logistica anche imprese che prima sembravano lontane dal mercato di riferimento, ora possono vendere prodotti e servizi in tutto il mondo. Le imprese sono pertanto costrette a rivedere i loro piani aziendali e le loro consuetudini e a comprendere il modo migliore per adattarsi a questo nuovo scenario. Il processo di digitalizzazione è dunque un passo fondamentale per favorire la permanenza delle realtà aziendali sul mercato, sia per migliorare le relazioni con i clienti (favorendo un processo di rinnovamento dell'immagine), sia per ottimizzare i processi interni e le relazioni con i fornitori e i partner (a favore di una maggiore efficienza di sistema, di riduzione dei costi di transazione ed emersione di quelli nascosti). La tecnologia deve favorire la digitalizzazione e l evoluzione di quello che Moore (1993) ha descritto come Business Ecosystem (ambiente ecosistemico di business), ovvero un ambiente dove le imprese coevolvono attraverso una fitta rete di relazioni cooperative e competitive (cluster di imprese) per Figure 1: Ecosistema di Business (Moore) sviluppare nuovi prodotti o servizi (Moore 2003). Informest, dicembre 2010 Page 7
8 L ecosistema digitale di business va, infatti, ben al di là dei confini abituali delle imprese, prendendo in considerazione tutti gli attori della catena del valore ed i loro processi, relazioni e schemi di potere al fine di ottimizzare le possibilità di crescita del sistema e non solo delle singole realtà. Questo perché ogni singola azienda vive in relazione con le altre e l ottimizzazione di processi in una singola impresa, senza considerarne gli effetti nel suo ecosistema esteso, porta a benefici momentanei ma instabili giacché dipendenti anche dalle performance dei terzi. Pertanto, la trasformazione digitale, per essere efficace, dev essere ben pianificata e implementata in modo consapevole, per assecondare la crescita dell ecosistema di business delle imprese senza però bloccarne la crescita e l evoluzione futura. L obiettivo dei Digital Business Ecosystems (ecosistemi digitali di business), o DBE, è quello di fornire concetti e strumenti informatici innovativi e sostenibili per le PMI, in grado di facilitare la digitalizzazione delle imprese e la messa in rete delle stesse all interno di un ecosistema aperto di business, permettendole di evolvere nel tempo e rispondere alle sfide del mercato. Si tratta quindi di un opportunità per tutte le aziende che approcciano il business in modo innovativo e collaborativo, che vogliono confrontarsi per competere sul mercato e che non vogliono essere dipendenti da una grande impresa che impone loro standard e sistemi per interloquire. Informest, dicembre 2010 Page 8
9 Ecosistemi Digitali come abilitatori di reti d impresa Il modello Europeo di Ecosistemi Digitali Sebbene le tecnologie dell informazione siano migliorate notevolmente, il tasso di adozione da parte delle imprese, soprattutto le Piccole e Medie Imprese (PMI), è molto basso. Questo fenomeno è riconducibile al fatto che la maggior parte degli strumenti acquistabili sul mercato sono sviluppati principalmente per le grandi imprese, quindi con barriere di accesso (cognitive ed economiche) importanti per le PMI. Infatti, nonostante le aziende cerchino ogni giorno di creare reti di relazioni volte a favorire la crescita aziendale e mitigare il rischio d impresa, esse non sono supportate da strumenti economici, leggeri e flessibili in grado di rispondere in modo immediato ai loro mutevoli bisogni e alle relazioni dinamiche cui sono sottoposte. Per sopperire a queste mancanze normalmente le PMI si appoggiano ai sistemi delle grandi imprese creando numerose asimmetrie informative a discapito delle imprese più piccole. Il modello dei Digital Business Ecosystem promosso in Europa è stato sviluppato all interno del cluster di progetti comunitari del 6 Programma Quadro denominato Digital Business Ecosystems proprio con l obiettivo di sopperire a queste fragilità attraverso la creazione di strumenti aperti, leggeri, efficaci ed efficenti in grado di: consentire la creazione e lo sviluppo di relazioni dinamiche fra imprese; promuovere un ambiente favorevole per il business e l impresa on-line; facilitare il commercio elettronico; contribuire all aumento delle capacità legate all ICT nelle PMI; aprire le imprese a nuovi mercati e modelli di cooperazione; aumentare il tasso di competitività aziendale; favorire lo sviluppo di servizi/applicazioni di business che migliorino la competitività aziendale e che siano facilmente interoperabili con altri sistemi (anche proprietari). Come Figura 1: accoppiamento strutturale tra BE e DE (Nachira, Dini e Nicolai, 2007) Informest, dicembre 2010 Page 9
10 spiegato in precedenza vige una relazione di accoppiamento strutturale tra il Business Ecosystem (BE) ed il Digital Ecosystem (Figura 1). Un Digital Ecosystem è una infrastruttura software intelligente basata su architettura Peer-2-Peer (P2P) distribuita e software Open Source (OS) che permette l agevole sviluppo di servizi di business per tutti i tipi di aziende ed il facile collegamento di tutti gli attori della catena del valore attraverso la creazione di nuovi canali di comunicazione, distributivi e commerciali. Principi fondamentali e quadro concettuale di riferimento Il modello DE applicato al mondo business viene suggerito come l ultimo e più innovativo anello di adozione ICT per le imprese (Nachira, 2002). Il modello degli Ecosistemi Digitali di Business Europeo differisce da quello Americano poiché abilita reti d imprese a leadership dinamica, rispetto a quelli a leadership fissa dominata da una grande azienda o integratore, che favorisce una maggiore competitività di tutti gli elementi dell ecosistema. La leadership flessibile costituisce una caratteristica fondante degli ecosistemi digitali nella prospettiva europea ed offre notevoli spunti di riflessione a diversi livelli interpretativi che coprono sia la sfera di conoscenza che quella sociale. Raggruppamento Dinamico: A livello di network economico, si tratta di sostenere l idea democratica e liberale del cluster d imprese non dipendente da singole unità ma dalla sostenibilità della rete stessa e dalla capacità degli attori di sostituirsi per fare da traino allo sviluppo economico del cluster. Così come il concetto di network applicato alle imprese (imprese a rete), il cluster si riferisce all aggregazione di PMI attorno ad una varietà di interessi comuni e necessità. Differentemente dalle reti, i raggruppamenti o clusters sono aperti a tutti e l appartenenza agli stessi non è richiesta; è invece necessaria la prossimità geografica e l adozione di servizi coordinati. I clusters regionali sono tipicamente statici e legati unicamente al contesto locale; i DE vogliono invece sostenere il clustering esteso in relazione con altri clusters locali - e dinamico in grado di favorire maggiori opportunità di sviluppo e di business anche a livello locale. Architettura a Modelli: A livello di modello di conoscenza aperta, l Open Source, insieme alle architetture a modelli (Model Driven Architectures o MDA), offrono la possibilità concreta di codificare in modo semplice ed efficiente i processi aziendali (interni ed esterni all azienda), evitando effetti di lock-in da parte delle aziende che producono software, favorendo una presa di conoscenza delle dinamiche aziendali e l automatizzazione di processi interni. Rete Aperta e Distribuita: A livello infrastrutturale, l architettura aperta e distribuita, che connota i DE, ha lo scopo di garantire la robustezza, la flessibilità e la non dipendenza da singoli nodi relazionali e di business che potrebbero diventare un blocco alla riconfigurazione dinamica del sistema rispetto agli indirizzi del mercato. Questo implica che: Informest, dicembre 2010 Page 10
11 o un singolo nodo non possa accedere a tutte le informazioni della rete di attori; o la conoscenza formalizzata ed i servizi software siano trasferiti attraverso architettura evolutiva ed intelligenza distribuita; o il modello di governance sia decentralizzato. Auto-organizzazione ed evolutività: Gli ecosistemi digitali favoriscono l evoluzione di servizi autoadattanti, sulla base di necessità locali e opportunità globali. Gli agenti di un DE a livello locale sono coinvolti in dinamiche sostenibili, nelle quali l evoluzione del ruolo degli attori di business avviene in maniera fluida, in relazione ad un contesto più ampio. Software open source. Il software Open Source (OSS) è stato scelto quale standard per il modello europeo di DE per le seguenti ragioni: o è in linea con i principi cooperativi di condivisione della conoscenza; o è basato sul modello di riuso del software e sulla cooperazione profonda tra agenzie di sviluppo del software; o ammette e favorisce la creazione di economie locali in relazione tra loro basate sullo sviluppo di software globale/locale o glocale. Analisi dei ruoli e Governance degli Ecosistemi Digitali Per pianificare in maniera consapevole gli ecosistemi a livello locale, sono stati fatti numerosi studi socio economici (DBE, OPAALS) che hanno identificato attori e ruoli per la creazione di ecosistemi digitali regionali. Possiamo raggruppare i principali attori in tre classi: i creatori di opinione o Influencers; i catalizzatori locali o Regional Catalysts; gli utilizzatori o Adopters: divisi in software developers e users Gli Influencers sono gli attori interessati a stimolare le PMI in una regione per migliorarne le prestazioni. Tipicamente, sono i fautori delle politiche di sviluppo locali. I Regional Catalysts sono gli attori che coordinano le attività di apprendimento e di costruzione di comunià a livello regionale. Essi attivano e coordinano il gruppo degli attori locali, e sono tipicamente agenzie di ricerca e innovazione. Gli Adopters sono PMI che usano e/o sviluppano i servizi DE. I software developers si dividono in drivers ed implementers, a seconda della manifestata capacità o meno di giocare un ruolo cruciale nello sviluppo del DE. Gli users sono le agenzie che non sviluppano applicazioni e si dividono in discoveres e semplici users, a seconda della attitudine più o meno attiva nello sviluppo del DE. Questi ruoli costituiscono un riferimento di base per lo sviluppo di un DE attraverso un processo assieme dall alto e dal basso, descritto nella sezione 5.1. Più recentemente Botto e Passani (2007) hanno suggerito di considerare lo sviluppo di un DE come parte di una strategia regionale che va oltre lo specifico progetto, evidenziando, in questo modo, altri stakeholders, ruoli e processi di innovazione. Informest, dicembre 2010 Page 11
12 Il modello di diffusione dei DE è basato su un approccio combinato top-down e bottom-up. Il primo passo avviene quando un team Regional Catalyst inizia a proporre il modello ecosistemico ai decisori politici e/o economici Influencers ed alle agenzie di sviluppo locale e Università, nonché alle reti di PMI. Il primo obiettivo è quello di esporre i possibili effetti del DBE nello sviluppo socioeconomico regionale. Il ruolo delle agenzie pubbliche locali è fondamentale, poichè la creazione di un ecosistema regionale è innanzitutto una decisione politica. Può essere necessaria l allocazione di infrastrutture e risorse in supporto a questa innovazione. Quindi il decisore pubblico individua le necessità e stanzia le prime risorse necessarie, definendo in questo modo dall alto il framework di riferimento per lo sviluppo locale. Nel modello proposto, il ruolo della Pubblica Amministrazione e dei Catalizzatori regionali è fondamentale per facilitare la comprensione e l adozione dell approccio e delle tecnologie. Inoltre, si riscontra una centralità di attori facilitatori nel favorire una maggiore partecipazione degli attori locali nella definizione delle priorità rispetto ai bisogni da raggiungere nel breve/medio periodo ed al meccanismo d incentivi per facilitarne la messa in opera. Pertanto, il modello di adozione deve prevedere delle logiche di pianificazione tipicamente top-down insieme ad altre di tipo partecipativo, chiaramente bottom-up. Tutto ciò con l obiettivo di comprendere in concreto i benefici reali da soddisfare ed il meccanismo di popolazione dell ecosistema che deve rispondere ad esigenze reali di mercato per essere sostenibile nel tempo. A questo punto i catalizzatori regionali iniziano a sostenere il processo: identificano il settore industriale e il cluster con il quale iniziare, solitamente le PMI che sviluppano software; identificano drivers e influencers; comunicano col cluster, facilitando la creazione/adozione della comunità e dei servizi. In questa fase, la motivazione e le capacità di partecipazione delle imprese giocano un ruolo cruciale, completando in maniera bottom-up il processo. Successivamente, il catalizzatore regionale e le agenzie di sviluppo locale iniziano a suddividere le PMI, all interno del settore e cluster individuato, in modo da individuare quelle che: usano il DE; prendono parte attiva nello sviluppo dei componenti; contribuiscono, in base alle rispettive esperienze e capacità, alle attività di condivisione di conoscenza, creazione di comunità, e sviluppo di software e servizi. Il ruolo della Pubblica Amministrazione e delle Associazioni di Categoria Nel modello proposto, il ruolo della Pubblica Amministrazione e dei Catalizzatori regionali è fondamentale per facilitare la comprensione e l adozione dell approccio e delle tecnologie. Informest, dicembre 2010 Page 12
13 Figure 2: Modello del processo di implementazione dei DE a livello locale (Botto-Passani, Progetto OPAALS, 2009) Lo studio sui DE ha evidenziato una notevole quantità di elementi, sia organizzativi che tecnologici, da tenere in considerazione per l adozione locale di questa innovazione. Alcuni di questi sono particolarmente rilevanti, poiché parte integrante della definizione di DE. L approccio pragmatico che vogliamo adottare suggerisce che nulla è assolutamente indispensabile. Tuttavia è fondamentale discutere approfonditamente sia la scelta che le eventuali modalità di adozione di questi principi a livello locale. Da queste decisioni può, infatti, derivare un innovazione che si distacca anche profondamente dal modello ecosistemico proposto. I requisiti sono: Distribuzione: o livello organizzativo: l ecosistema di business deve essere basato sulla distribuzione di competenze e capacità; o livello tecnologico: l ecosistema digitale deve essere basato su architettura peer-2-peer (P2P), che abiliti la distribuzione dell ecosistema organizzativo. Leadership flessibile: o livello organizzativo: l ecosistema deve essere basato - o almeno tendere nel tempo - alla leadership flessibile, sia in termini di impresa che di qualsiasi altro attore di intermediazione locale, quale il Regional Catalyst. Il decisore pubblico ha facoltà di inquadrare l innovazione, di regolarne il funzionamento, ma non di intervenire negli equilibri interni per avvantaggiare alcuni elementi. o livello tecnologico: l architettura P2P deve evitare singoli punti di controllo e fallimento. Informest, dicembre 2010 Page 13
14 Apertura: o livello organizzativo: il cluster di imprese non deve essere soggetto a meccanismi di affiliazione, ma la partecipazione deve essere aperta; o livello tecnologico: le tecnologie devono essere basate su Software Aperto (OSS) per garantire il fluido miglioramento, il riutilizzo e l interoperabilità. Le infrastrutture devono ugualmente essere basate su standards che garantiscono l interoperabilità con le infrastrutture esistenti e quelle future. Tra gli standards documentali deve essere abilitato, al pari degli altri, il formato aperto (es.: odt). Il DE regionale deve potersi anche relazionare con altri DE, in modo da permettere l interscambio di moduli, servizi e conoscenza. Autonomia ed evolutività: o livello organizzativo: l ecosistema di business deve essere il più possibile autonomo ed auto-regolato in base alle capacità, disponibilità e conoscenze dei diversi elementi. Questo non esclude il ruolo della governance pubblica, volta a facilitare lo sviluppo, la sostenibilità, la dinamicità e la legalità del sistema. o livello tecnologico: deve essere sostenuta sia la composizione autonoma di nuovi servizi da altri servizi complessi o atomici, sia per quanto possibile la creazione di software autocompilante. Esistono alcuni requisiti non strettamente indispensabili consigliati per la creazione di DE. Questi punti sono tuttavia consigliati da parte di diversi studi, e si suggerisce di motivare e specificare accuratamente (a) la scelta di intraprenderli o meno, e (b) le modalità attraverso le quali sono stati adottati. I requisiti sono: Sviluppo partecipato: si consiglia l utilizzo di metodologie partecipate (ricerca azione, disegno partecipativo) per la creazione di DE, in modo tale da: a considerare e monitorare gli interessi e le morivazioni a livello locale, b attivare l utilizzo di incentivi di particolare rilevanza per gli attori locali community currencies (Tsatsou e Dini, 2008), c generare innovazione in linea con gli effettivi interessi e potenzialità, d generare apprendimento nel processo di progettazione, e rimodulare l innovazione allle necessità emergenti grazie al processo circolare iterato. Sinergia con altre innovazioni: si consiglia di ragionare e sviluppare i punti di interazione tra il DE ed altre innovazioni in corso sul territorio, quale lo sviluppo di infrastrutture di rete pubbliche e di servizi avanzati. Informest, dicembre 2010 Page 14
15 L implementazione degli Ecosistemi Digitali Architettura logica e tecnica La principale caratteristica del DE, cioè la possibilità di mettere in rete veri e propri ecosistemi o distretti industriali elevandoli ad un contesto digitale capace di superare le limitazioni sia geografiche che informatiche, dipende dalla combinazione di almeno tre approcci tecnologici fondamentali: Il primo approccio, è dato dalla rappresentazione dei processi di business per mezzo di un architettura basata su modelli (MDA), permettendo ad applicazioni indipendenti l una dall altra di essere interoperabili anche se non necessariamente compatibili a livello di componenti e senza dover neanche sapere la struttura interna dello specifico applicativo. Il secondo approccio è giustificato dalla piattaforma Open Source di tipo distribuito o Peer to Peer (come internet) che facilita la possibilità di ottenere interoperabilità in sistemi complessi e l'opportunità di creare servizi produttivi su una piattaforma di comunicazione aperta e non controllata da un singolo attore, pur con un altissimo livello di sicurezza. Il terzo è una conseguenza dei primi due e consiste nel perseguimento di una piattaforma orientata ai servizi, flessibile ed adattabile ai bisogno delle imprese in grado di facilitare la composizione di servizi e il impiego rapido degli stessi. Basata su architettura P2P e approccio MDA, l infrastruttura service-oriented (SOA) permette la creazione e la fruizione di servizi in maniera distribuita attraverso ambienti di modellazione, configurazione ed esecuzione che abilitano i servizi e alimentano il network di imprese. La piattaforma a livello logico si divide pertanto in tre ambienti: un ambiente di modellazione (Factory) di processo o servizio; un ambiente di configurazione (Set-up) di processo o servizio; un ambiente di esecuzione (Exe) di processo o servizio. Informest, dicembre 2010 Page 15
16 La Figure 3: Ambienti degli ecosistemi digitali modellazione avviene in un ambiente separato, ospitato in locale o accessibile via web, dove vengono descritti, progettati e sviluppati processi e/o servizi. L ambiente di modellazione, o Factory (industria), contiene molti strumenti ed editors per creare processi e/o servizi da template predefiniti già presenti in un archivio distribuito l ambiente di conoscenza distribuita o (Distributed Knowledge Base o DKB). Una volta modificato, il modello può essere ripubblicato all interno dell archivio mantenendo tutte le informazioni di contesto necessarie per facilitarne l adozione da parte degli utilizzatori finali. Configurazione e messa in opera avvengono in un ambiente di esecuzione in cui vengono ospitati i processi o servizi sviluppati in precedenza nell ambiente di modellazione. Ha tre componenti: il punto di accesso locale (o proxy), i componenti essenziali accessibili localmente, ed i servizi richiamabili dalla rete sia infrastrutturali che specifici delle PMI. L architettura funzionale degli ecosistemi digitali è composta di vari livelli. Il primo livello è di tipo infrastrutturale e copre tutte le necessità di comunicazione e accesso ai dati secondo una logica distribuita. Esso costituisce il middleware distribuito e aperto del DE. Il secondo livello è composto da uno strato di servizi di base necessari per il funzionamento e per il popolamento dell ecosistema digitale. L ultimo livello e quello dei servizi accessori che possono essere sviluppati da terzi e collegati al DE in modo naturale e trasparente. Componenti di base I principali componenti infrastrutturali sono: Informest, dicembre 2010 Page 16
17 Rete P2P (P2P Persistency Layer): è lo strato di che collega tutti i nodi della rete e favorisce la messa in relazione di tutti gli attori dell ecosistema. La rete P2P permette di essere facilmente istallabile anche su nodi non dedicati, non soffre di singoli punti di fallimento, è ridondante, affidabile e riesce a supportare una topologia dinamica (mesh, start o altro) sulla base delle necesssità. All interno della rete si consolidano alcuni nodi che per stabilità e erogazione di servizi a terzi offrono un ruolo importante, ma non esclusivo. I legami di servizio possono infatti modificarsi nel tempo e non sono vincolati a relazioni di potere ma piuttosto e efficacia di servizio. Parte dell infrastruttura P2P sono le Distributed Hash Tables (DHT) che utilizzano un meccanismo di routing altamente strutturati basato su delle chiavi per limitare l impatto. Esistono diverse implementazioni dell architettura P2P all interno del cluster dei progetti europei sugli ecosistemi digitali. Figure 4: Architettura di riferimento degli ecosistemi digitali (DE Village Brochure) Sistema di archivio distribuito (Distributed Storage System): permette una generica e distribuita capacità d immagazzinamento dati nel DE. Quando si usa un contenuto nella rete P2P, esso genera degli identificatori attraverso i quali lo stesso contenuto può in seguito essere recuperato da altri nodi nel network tutto ovviamente assecondato da sistemi di sicurezza, privacy e accesso all informazione. Informest, dicembre 2010 Page 17
18 Sicurezza della rete e dei dati: questo componente di servizio offre la possibilità di creare dei canali sicuri di comunicazione tra i nodi della rete che ospitano dati importanti blindando l esecuzione dei servizi. Tecniche di anonimizzazione dei dati (log) creati a runtime e tecniche di accesso ai dati basati su sistemi eperti di profilazione complementano la messa in sicurezza dei canali di comunicazione. Registro distribuito e semantico (Distributed and Semantic Registry): usato per pubblicare descrittori dei servizi e dei modelli, è composto da documenti XML che posso essere letti da tutti i nodi della rete secondo meccanismi di accesso dati distribuiti. Si tratta della directory distribuita per l ExE. Ambiente di conoscenza distribuita (Distributed Knowledge Base o DKB): fornisce la memorizzazione distribuita che abilita la progettazione ispirata al Object Management Group Model Driven Architecture (OMG MDA) Essa permette la permanenza, l interrogazione ed il recupero di modelli e metamodelli (modelli che descrivono modelli) in formato XML. I contenuti sono locati nei nodi che già contengono dati semanticamente simili, per migliorare l efficienza delle interrogazioni. La Knowledge Base è usato dalla Service Factory per salvare e condividere ontologie, modelli in Business Modelling Language (BML) e modelli in Semantic Services Language (SSL), modeli di negoziazione e di altri processi. Servizi di base e avanzati Il DE abilita una serie di servizi di base per le PMI. Alcuni servizi di base sono importanti per assolvere alla configurazione business dell ecosistema ed in aggiunta servono a facilitare la fase di avviamento e di popolamento di un ecosistema: Gestione Contatti, Pagine Gialle Prodotti e Servizi, Servizi di Reputazione e Fiducia, Servizi di Social Networking, Servizi raccomandazione, Servizi Semantici e (Multi)Linguistici, Servizi di Negoziazione e Contrattualistica, Servizi di Pagamento e Fatturazione, Servizi di gestione e monitoraggio dei contratti, Interfacce Utente (Web e Mobile) e Portali. I servizi linguistici diventano servizi di chiaro supporto all internazionalizzazione delle PMI, spesso ostacolata da palesi difficoltà culturali ed operative (scarsa familiarità con le lingue e con le prassi di commercio internazionale). Informest, dicembre 2010 Page 18
19 Molti sono i servizi sviluppati dal cluster dei progetti europei sui DE, ma dev essere segnalato che all interno del cluster sono stati utilizzati approcci tecnologici diversi, anche se tutti in linea con i principi di alto livello del modello e tutti interoperabili. Un esempio è costituito dal progetto ONE (Open Negotiation Environment) che oltre a fornire una piattaforma DE innovativa basata su un network P2P stabile, in quanto sviluppato su tecnologia webservices, ha elaborato servizi innovativi di Negoziazione, Raccomandazione, Reputazione e Trust che massimizzano le opportunità di business delle PMI. ONE può essere facilmente interconnessa ad altre piattaforme di servizio, quali ad esempio quella sviluppata nel progetto SEAMLESS (che ha sviluppato servizi semantici avanzati) che a sua volta si appoggia su un infrastruttura diversa, ma compatibile rispetto a quella di riferimento dei DE. Integrazione con sistemi proprietari Nonostante i DE offrano numerose opportunità da un punto di vista tecnologico ed il fatto che la loro adozione aumenterebbe in modo importante la capacità produttiva delle imprese, non è pensabile ipotizzare un adozione dei DE svincolata dai sistemi già in uso da parte delle PMI. Pertanto, tutte le implementazioni dei DE offrono delle interfacce web aperte ed interoperabili API (Interfaccia di Programmazione di un'applicazione) con sistemi terzi già in uso nelle aziende che non possono essere abbandonate senza alti sforzi economici e organizzativi (vedi ad esempio sistemi di logistica, vendita e planning delle risorse). In questo contesto gli ecosistemi digitali estendono le funzionalità dei suddetti strumenti e possono essere integrati in modo naturale, ampliando le opportunità di interoperabilità ed integrazione di processi. Ad esempio, possiamo ipotizzare che un sistema di gestione clienti (CRM) connesso all infrastruttura dei DE possa accedere a tutti gli utenti del DE tramite un servizio di negoziazione pubblicato sulla piattaforma, accedendo di fatto ad un nuovo canale distributivo e aumentando così le possibilità di vendita di prodotti in stock verso glu attori che sono interfacciati. Il proprietario dell azienda potrà accedere all ecosistema e al servizio di negoziazione in modo trasparente e direttamente dall applicativo che è solito utilizzare oppure potrà accedervi tramite l interfaccia grafica offerta dalla piattaforma. Vantaggi tecnologici e analisi comparativa con altri sistemi informativi Possiamo pensare alla piattaforma degli ecosistemi digitali come un evoluzione delle Service Oriented Architectures (SOA) e del Cloud Computing. E stato infatti coniato il termine Ecosystem Oriented Infrastructures (EOI) che va oltre i concetti delle SOA, che vengono fusi con quelli più evoluti delle piattaforme ecosistemiche. L EOI, infatti, aggiunge una semantica evoluta alla descrizione dei servizi e offre un repository distribuito per i modelli (UML/MDA) che ne facilita l adozione e l utilizzo. La rappresentazione a modelli permette, infatti, di avere delle rappresentazioni astratte di modelli funzionali che posso evolvere nel tempo (XML/XMI) non rimanendo statiche come nelle SOA. Alla rappresentazione a modelli viene poi associata l architettura dinamica con archivi di contenuti distribuiti, rete P2P che permette l integrazione di diverse isole o comunità ed ha la capacità di stabilire un tunnel sicuro anche quando uno dei due nodi di Informest, dicembre 2010 Page 19
20 comunicazione coinvolti subisce un'operazione di NAT per raggiungere l'altra entità coinvolta nella comunicazione (NAT transversal). Il middleware aperto basato su tecnologia P2P potrebbe facilitare l interoperabilità e la messa in rete di applicativi eterogenei presenti all interno dell impresa favorendo una vera e propria trasformazione digitale. Il DE inoltre offrirebbe la possibilità di interfacciare i processi aziendali con quelli di terze parti in modo trasparente senza però costringere gli attori all adozione di una singola tecnologia comune che ne limiterebbe la libertà di azione. Allo stesso tempo l approccio a modelli permetterà alle imprese di codificare i loro processi interni, facilitando la messa in opera, il controllo (impatto aziendale) e la revisione di suddette procedure in modo flessibile e intuitivo, evitando la dispersione della conoscenza ed un maggior controllo sui processi all interno del proprio ecosistema di business. L ecosistema favorisce anche la riduzione delle tempistiche di sviluppo set-up delle tecnologie. Le aziende software, infatti, non dovendo ri-sviluppare il middleware ogni volta, possono focalizzarsi alla creazione di servizi a valore aggiunto direttamente collegati al core business delle imprese favorendo una focalizzazione degli investimenti e riducendo i costi nascosti dovuti alla mancata interoperabilità delle tecnologie. In Genere il DE : è formato da una piattaforma peer to peer (P2P) Java-based (l implementazione del P2P e delle tecnologie utilizzate può variare da progetto a progetto); necessita di una rete standard TCP/IP; funziona con qualsiasi sistema operativo (come Microsoft Windows e Linux) vi si può accedere tramite rich client o attraverso un semplice browser (accedere al DE non necessita di particolari apparecchiature al di là di un semplice PC/Laptop o smart phone); consente alle PMI di installare un nodo della piattaforma sui loro server (non servono server nuovi) per connetterli in modo sicuro con i loro sistemi di Enterprise Resource Planning (ERP) e altri sistemi di management specifici per le aziende. Vantaggi operativi e di business L utilizzo dell infrastruttura e dei servizi dei DE offre numerose opportunità di riduzione dei costi operativi, attraverso un migliore uso delle tecnologie istallate, per le imprese adottanti. I DE possono portare ad una riduzione complessiva del costo della potenziale integrazione degli applicativi e del costo di produzione e sviluppo del software. Informest, dicembre 2010 Page 20
25/11/14 ORGANIZZAZIONE AZIENDALE. Tecnologie dell informazione e controllo
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 1 Tecnologie dell informazione e controllo 2 Evoluzione dell IT IT, processo decisionale e controllo Sistemi di supporto al processo decisionale IT e coordinamento esterno IT e
DettagliCAPITOLO CAPIT Tecnologie dell ecnologie dell info inf rmazione e controllo
CAPITOLO 8 Tecnologie dell informazione e controllo Agenda Evoluzione dell IT IT, processo decisionale e controllo Sistemi di supporto al processo decisionale Sistemi di controllo a feedback IT e coordinamento
DettagliAGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE
AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE Milano, 19 dicembre 2012 1 Premessa L agenda digitale italiana, con le prime misure
DettagliLa tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane
La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane L importanza delle risorse umane per il successo delle strategie aziendali Il mondo delle imprese in questi ultimi anni sta rivolgendo
DettagliQUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA
QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager
Dettagli1- Corso di IT Strategy
Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso
DettagliPOLITICA DI COESIONE 2014-2020
INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo
DettagliSistemi informativi secondo prospettive combinate
Sistemi informativi secondo prospettive combinate direz acquisti direz produz. direz vendite processo acquisti produzione vendite INTEGRAZIONE TRA PROSPETTIVE Informazioni e attività sono condivise da
DettagliRetail L organizzazione innovativa del tuo punto vendita
fare Retail L organizzazione innovativa del tuo punto vendita fareretail è una soluzione di by www.fareretail.it fareretail fareretail è la soluzione definitiva per la Gestione dei Clienti e l Organizzazione
DettagliM U L T I F A M I L Y O F F I C E
MULTI FAMILY OFFICE Un obiettivo senza pianificazione è solamente un desiderio (Antoine de Saint-Exupéry) CHI SIAMO MVC & Partners è una società che offre servizi di Multi Family Office a Clienti dalle
DettagliIl servizio di registrazione contabile. che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili
Il servizio di registrazione contabile che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili Chi siamo Imprese giovani e dinamiche ITCluster nasce a Torino
DettagliExport Development Export Development
SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale
DettagliComprendere il Cloud Computing. Maggio, 2013
Comprendere il Cloud Computing Maggio, 2013 1 Cos è il Cloud Computing Il cloud computing è un modello per consentire un comodo accesso alla rete ad un insieme condiviso di computer e risorse IT (ad esempio,
DettagliSOLUZIONE Web.Orders online
SOLUZIONE Web.Orders online Gennaio 2005 1 INDICE SOLUZIONE Web.Orders online Introduzione Pag. 3 Obiettivi generali Pag. 4 Modulo di gestione sistema Pag. 5 Modulo di navigazione prodotti Pag. 7 Modulo
DettagliPROJECT MANAGEMENT SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ
PROJECT MANAGEMENT SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT CENTRATE I VOSTRI OBIETTIVI LA MISSIONE In qualità di clienti Rockwell Automation, potete contare
DettagliCorso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007
Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale
Dettaglilem logic enterprise manager
logic enterprise manager lem lem Logic Enterprise Manager Grazie all esperienza decennale in sistemi gestionali, Logic offre una soluzione modulare altamente configurabile pensata per la gestione delle
DettagliSistemi Informativi e Sistemi ERP
Sistemi Informativi e Sistemi Trasformare i dati in conoscenza per supportare le decisioni CAPODAGLIO E ASSOCIATI 1 I SISTEMI INFORMATIVI LI - E IMPRESA SISTEMA DI OPERAZIONI ECONOMICHE SVOLTE DA UN DATO
DettagliSito web per la presentazione e l accesso ai servizi di Ruven integrato con la piattaforma B2B del pacchetto software ERP Stratega.NET.
Nome soluzione Ruven S.r.l. Settore: Cosmetica Descrizione Sito web per la presentazione e l accesso ai servizi di Ruven integrato con la piattaforma B2B del pacchetto software ERP Stratega.NET. MediaFile
DettagliLa Pubblica Amministrazione consumatore di software Open Source
La Pubblica Amministrazione consumatore di software Open Source Dipartimento per l Innovazione e le Tecnologie Paola Tarquini Sommario Iniziative in atto Una possibile strategia per la diffusione del Software
DettagliPiani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali
Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi
DettagliLa piattaforma di lettura targhe intelligente ed innovativa in grado di offrire servizi completi e personalizzati
La piattaforma di lettura targhe intelligente ed innovativa in grado di offrire servizi completi e personalizzati Affidabilità nel servizio precisione negli strumenti Chanda LPR Chanda LPR è una piattaforma
DettagliGrazie a Ipanema, Coopservice assicura le prestazioni delle applicazioni SAP & HR, aumentando la produttivita del 12%
Grazie a Ipanema, Coopservice assicura le prestazioni delle applicazioni SAP & HR, aumentando la produttivita del 12% CASE STUDY TM ( Re ) discover Simplicity to Guarantee Application Performance 1 Gli
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliWomen In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE
Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate
DettagliIl modello di ottimizzazione SAM
Il modello di ottimizzazione control, optimize, grow Il modello di ottimizzazione Il modello di ottimizzazione è allineato con il modello di ottimizzazione dell infrastruttura e fornisce un framework per
DettagliProgetto Atipico. Partners
Progetto Atipico Partners Imprese Arancia-ICT Arancia-ICT è una giovane società che nasce nel 2007 grazie ad un gruppo di professionisti che ha voluto capitalizzare le competenze multidisciplinari acquisite
DettagliAMMINISTRARE I PROCESSI
LE SOLUZIONI AXIOMA PER LE AZIENDE DI SERVIZI AMMINISTRARE I PROCESSI (ERP) Axioma Value Application Servizi Axioma, che dal 1979 offre prodotti software e servizi per le azienda italiane, presenta Axioma
DettagliInnovare i territori. Ennio Lucarelli Vice Presidente Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici
Innovare i territori Ennio Lucarelli Vice Presidente Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici 1 La Federazione CSIT Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici 51 Associazioni di Categoria (fra
DettagliS i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i
S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p
DettagliFattura elettronica e conservazione
Fattura elettronica e conservazione Maria Pia Giovannini Responsabile Area Regole, standard e guide tecniche Agenzia per l Italia Digitale Torino, 22 novembre 2013 1 Il contesto di riferimento Agenda digitale
DettagliPremesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):
CONVENZIONE PER L ADESIONE AL SISTEMA DI E-LEARNING FEDERATO DELL EMILIA-ROMAGNA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L UTILIZZO DEI SERVIZI PER LA FORMAZIONE Premesso che il Sistema di e-learning federato
Dettagliuadro Soluzioni software per L archiviazione elettronica dei documenti Gestione Aziendale Fa quadrato attorno alla tua azienda
Fa quadrato attorno alla tua azienda Soluzioni software per L archiviazione elettronica dei documenti Perché scegliere Q Archiviazione Elettronica dei Documenti? Tale applicativo si pone come obbiettivo
DettagliDiventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.
ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno
DettagliLa cooperazione tra PMI e Centri di Ricerca per l innovazione.
La cooperazione tra PMI e Centri di Ricerca per l innovazione. Treviso, 24 febbraio 2015 Smart Specialisation Strategy Rappresenta il rafforzamento delle specializzazioni del territorio e la promozione
Dettaglidella manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.
L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono
DettagliCHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it
CHI SIAMO C.I.M. non è un comune consorzio ma una società consortile creata dopo approfonditi studi ed esperienze maturate da un gruppo di specialisti in grado di operare in molte aree geografiche del
DettagliBSC Brescia Smart City
BSC Brescia Smart City Ruolo, programma, obiettivi 2014 > 2020 Smart City : di cosa parliamo Con il termine Smart City/Community (SC) si intende quel luogo e/o contesto territoriale ove l'utilizzo pianificato
DettagliSistemi informativi aziendali struttura e processi
Sistemi informativi aziendali struttura e processi Concetti generali sull informatica aziendale Copyright 2011 Pearson Italia Prime definizioni Informatica Scienza che studia i principi di rappresentazione
DettagliCos è la UNI EN ISO 9001?
Cos è la UNI EN ISO 9001? Cos è la UNI EN ISO 9001? è una norma che definisce i requisiti per un sistema di gestione per la qualità. Aiuta le organizzazioni ad essere più efficaci ed efficienti, assicurando
DettagliCAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o
CAPITOLO 11 Innovazione e cambiamento Agenda Ruolo strategico del cambiamento Cambiamento efficace Cambiamento tecnologico Cambiamento di prodotti e servizi i Cambiamento strategico e strutturale Cambiamento
DettagliLe fattispecie di riuso
Le fattispecie di riuso Indice 1. PREMESSA...3 2. RIUSO IN CESSIONE SEMPLICE...4 3. RIUSO CON GESTIONE A CARICO DEL CEDENTE...5 4. RIUSO IN FACILITY MANAGEMENT...6 5. RIUSO IN ASP...7 1. Premessa Poiché
Dettagli2) Entro Novembre. 6) Entro Marzo 2004
Documento di programmazione del progetto denominato: Realizzazione della seconda fase di sviluppo di intranet: Dall Intranet istituzionale all Intranet per la gestione e condivisione delle conoscenze.
DettagliProject Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.
Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo
DettagliImprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI
Corso di Alta Formazione Imprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI Evento Finale 25 marzo 2013 -Bergamo Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni BERGAMO SVILUPPO AZIENDA
DettagliLA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0
LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0 LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI PIANIFICAZIONE STRATEGICA NELL ELABORAZIONE
DettagliPROGETTO TAVOLO GIOVANI
PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali
DettagliGartner Group definisce il Cloud
Cloud Computing Gartner Group definisce il Cloud o Cloud Computing is a style of computing in which elastic and scalable information technology - enabled capabilities are delivered as a Service. Gartner
DettagliIl cloud per la tua azienda.
Il cloud per la tua azienda. Questo è Microsoft Cloud Ogni azienda è unica. Dalla sanità alla vendita al dettaglio, alla produzione o alla finanza, non esistono due aziende che operano nello stesso modo.
DettagliVuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.
MASTER si propone come facilitatore nella costruzione e pianificazione di strategie di medio e lungo termine necessarie ad interagire con gli scenari economici e sociali ad elevato dinamismo. Vuole rappresentare
Dettagli03. Il Modello Gestionale per Processi
03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma
DettagliProtocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus)
Protocollo d intesa tra Regione Toscana e Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Consolidamento e sviluppo della collaborazione per attività cooperazione internazionale nel settore dell'accesso
DettagliProgramma volto a migliorare la competitività delle imprese e in particolare delle PMI (2014-2020) (COSME)
Programma volto a migliorare la competitività delle imprese e in particolare delle PMI (2014-2020) (COSME) Obiettivo Il passaggio dalla programmazione 2007-13 a quella 2014-2020 porterà molti cambiamenti
DettagliRuolo e attività del punto nuova impresa
SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda
DettagliIl catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti
Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni
DettagliIT Cloud Service. Semplice - accessibile - sicuro - economico
IT Cloud Service Semplice - accessibile - sicuro - economico IT Cloud Service - Cos è IT Cloud Service è una soluzione flessibile per la sincronizzazione dei file e la loro condivisione. Sia che si utilizzi
DettagliICT 2015 - Information and Communications Technologies
Avviso: ICT-10-2015 Programma Horizon 2020 ICT 2015 - Information and Communications Technologies H2020-ICT-2015 Data di apertura 15-10-2014 Data di pubblicazione 23-07-2014 Data di scadenza Date 14-04-2015
DettagliCOME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING
Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN
DettagliREALIZZARE UN MODELLO DI IMPRESA
REALIZZARE UN MODELLO DI IMPRESA - organizzare e gestire l insieme delle attività, utilizzando una piattaforma per la gestione aziendale: integrata, completa, flessibile, coerente e con un grado di complessità
DettagliIndice. pagina 2 di 10
LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA
Dettaglifigure professionali software
Responsabilità del Program Manager Valuta la fattibilità tecnica delle opportunità di mercato connesse al programma; organizza la realizzazione del software in forma di progetti ed accorpa più progetti
DettagliREGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE
REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE Bando pubblico per lo sviluppo della rete a Banda Larga nelle aree a fallimento di mercato finalizzato al superamento
DettagliPartecipate: Just do it! Una comunità professionale per piccole e medie imprese
Partecipate: Just do it! Una comunità professionale per piccole e medie imprese F O N D AZIO N E C A R IPLO Il progetto, promosso da Fondazione Rete Civica di Milano, in partnership con Formaper, azienda
DettagliSistemi di misurazione e valutazione delle performance
Sistemi di misurazione e valutazione delle performance 1 SVILUPPO DELL'INTERVENTO Cos è la misurazione e valutazione delle performance e a cosa serve? Efficienza Efficacia Outcome Requisiti minimi Indicatori
DettagliGestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,
DettagliIL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:
IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti
DettagliLOGICAL Con i dati tra le nuvole Presentazione della piattaforma informatica di servizi logistici Business Workshop
LOGICAL Con i dati tra le nuvole Presentazione della piattaforma informatica di servizi logistici Business Workshop Marino Cavallo Provincia di Bologna PROGETTO LOGICAL Transnational LOGistics' Improvement
DettagliLOGISTIC MANAGER. STRUTTURA DEL PERCORSO: 700 ore di formazione d aula, 300 ore di stage e 3 mesi di Work Experience.
LOGISTIC MANAGER. CONTESTO: La figura professionale Logistic Manager trova la sua collocazione in aziende operanti nell ambito del trasporto/logistica, di media/piccola o grande dimensione, in cui v è
DettagliRoma Capitale: Open Data come nuova frontiera della comunicazione tra istituzioni e cittadini
Roma Capitale: Open Data come nuova frontiera della comunicazione tra istituzioni e cittadini Roma, 13 Novembre 2013 Ing. Carolina Cirillo Direttore Servizi Informatici e Telematici Agenda Perché l Open
DettagliALLEGATO 1 (SCHEDA DI ASSEGNAZIONE OBIETTIVI)
ALLEGATO 1 (SCHEDA DI ASSEGNAZIONE OBIETTIVI) me Cognome Categoria Area AP PO, di tipo Anno di riferimento per la valutazione Punteggio conseguito nelle di schede di valutazione della prestazione degli
Dettaglimanifatturiera e per i servizi
CAPITOLO 7 Tecnologie per la produzione manifatturiera e per i servizi Agenda Tecnologia e core technology Processi core ed ausiliari Tecnologia e struttura organizzativa Tecnologia core manifatturiera
Dettaglileaders in engineering excellence
leaders in engineering excellence engineering excellence Il mondo di oggi, in rapida trasformazione, impone alle imprese di dotarsi di impianti e macchinari più affidabili e sicuri, e di più lunga durata.
DettagliIDENTITÀ GIOVANE. Nata nel 2006 con l intento di diventare leader nel settore IT, Easytech cresce con una solida competenza in tre divisioni:
copertina pg. 1 immagine pg. 2 Easytech è un gruppo di giovani professionisti uniti da un obiettivo comune: proporre le migliori soluzioni per rendere le imprese leggere e pronte a sostenere la competizione
DettagliSPCOOP E I PROGETTI DI COOPERAZIONE INTERREGIONALE
SPCOOP E I PROGETTI DI COOPERAZIONE INTERREGIONALE EGIDIO PICERNO POTENZA 9 LUGLIO 2010 Interoperabiltà è la capacità di due o più sistemi informativi di scambiarsi informazioni e di attivare, a suddetto
DettagliCreare una Rete Locale Lezione n. 1
Le Reti Locali Introduzione Le Reti Locali indicate anche come LAN (Local Area Network), sono il punto d appoggio su cui si fonda la collaborazione nel lavoro in qualunque realtà, sia essa un azienda,
DettagliVirtualization. Strutturare per semplificare la gestione. ICT Information & Communication Technology
Virtualization Strutturare per semplificare la gestione Communication Technology Ottimizzare e consolidare Le organizzazioni tipicamente si sviluppano in maniera non strutturata e ciò può comportare la
DettagliL IT a supporto della condivisione della conoscenza
Evento Assintel Integrare i processi: come migliorare il ritorno dell investimento IT Milano, 28 ottobre 2008 L IT a supporto della condivisione della conoscenza Dott. Roberto Butinar AGENDA Introduzione
DettagliAssessorato allo Sviluppo Economico Direzione Cultura Turismo e Sport Servizio Promozione Economica e Turistica
Assessorato allo Sviluppo Economico Direzione Cultura Turismo e Sport Servizio Promozione Economica e Turistica ALLEGATO D.1 BANDO PUBBLICO APERTO RIVOLTO AD IMPRESE OPERANTI NEI SETTORI DELLE TECNOLOGIE
DettagliSOA GOVERNANCE: WHAT DOES IT MEAN? Giorgio Marras
SOA GOVERNANCE: WHAT DOES IT MEAN? Giorgio Marras 2 Introduzione Le architetture basate sui servizi (SOA) stanno rapidamente diventando lo standard de facto per lo sviluppo delle applicazioni aziendali.
DettagliDISPONIBILI 2015/2016
CORSI INTER-AZIENDALI DISPONIBILI 2015/2016 ciascuna cooperativa può: (1) segnalare interesse a partecipare con una o più persone a ciascuno dei corsi interaziendali proposti; (1) segnalare l interessa
DettagliSoftware Libero. Terra Futura - Firenze
Cosa è il Software Libero Terra Futura - Firenze Simone Piccardi: piccardi@softwarelibero.it April 10, 2005 1 L Associazione Software Libero L Associazione Software Libero, è una associazione culturale
DettagliAvvio della programmazione 2007-13
Avvio della programmazione 2007-13 Definizione dei criteri di selezione degli interventi per l attuazione delle strategie previste dal Programma Cagliari 9.11.2007 1 Le prossime scadenze Attività Definizione
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliTurismo Virtual Turismo Virtual Turismo Virtual
Da una collaborazione nata all inizio del 2011 tra le società Annoluce di Torino e Ideavity di Porto (PT), giovani e dinamiche realtà ICT, grazie al supporto della Camera di Commercio di Torino, nasce
DettagliSezione Elettronica ed Elettrotecnica
Sezione Elettronica ed Elettrotecnica Assemblea 17 giugno, ore 11.30 Date: 2011-06-17 1 (11) Ericsson Internal Premessa La Sezione Elettronica ed Elettrotecnica intende rappresentare un importante elemento
DettagliDall evidenza all azione. Politiche di governance per una scuola sana
Dall evidenza all azione Politiche di governance per una scuola sana Un mandato impegnativo Risulta ormai evidente che per conciliare e soddisfare i bisogni di salute nel contesto scolastico, gli orientamenti
DettagliANALISI. Questionario per il personale ASI. Data Sezione del documento / Motivo della revisione Revisione 14.01.2011 Prima emissione documento A
Pagina: 1 di 13 Data Sezione del documento / Motivo della revisione Revisione 14.01.2011 Prima emissione documento A Pagina: 2 di 13 QUESTIONARIO PER IL PERSONALE In seno all analisi SWOT, al fine di valutare
DettagliIl marketing dei servizi. La gestione degli intermediari
Il marketing dei servizi La gestione degli intermediari Gli intermediari nei servizi: canali diretti Le imprese di servizi distribuiscono la propria offerta in alcuni casi direttamente, in altri casi si
DettagliOrganizzazione di un team virtuale: alcuni aspetti chiave
TEAM VIRTUALI Team virtuali Team di progetto i cui membri interagiscono in rete tramite l uso di strumenti ICT Sono usati in modo crescente nelle aziende, specialmente quelle con unità di progetto sparse
DettagliSoftware per Helpdesk
Software per Helpdesk Padova - maggio 2010 Antonio Dalvit - www.antoniodalvit.com Cosa è un helpdesk? Un help desk è un servizio che fornisce informazioni e assistenza ad utenti che hanno problemi nella
DettagliSVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA
SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA Bologna Aprile 2009 L IMPORTANZA DEL MOMENTO In un mercato denso di criticità e nel medesimo tempo di opportunità, l investimento sulle
DettagliL ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE
L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE
DettagliCONSIP SpA. Gara per l affidamento dei servizi di supporto strategico a Consip nel campo dell Information & Communication Technology (ICT)
CONSIP S.p.A. Allegato 6 Capitolato tecnico Capitolato relativo all affidamento dei servizi di supporto strategico a Consip nel campo dell Information & Communication Technology (ICT) Capitolato Tecnico
DettagliPoste Italiane S.p.A.
Poste Italiane S.p.A. Innovation public procurement : come la PA può essere driver d innovazione Roma, 26 Maggio 2015 2 Rilevanza strategica del cambiamento In un contesto sempre più competitivo, l area
DettagliLa Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)
SCHEDA 8 La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) Verona, Italia, 5-9 luglio 2000 LA SFIDA DI VERONA Investire in salute significa promuoverne
DettagliCivilia Next è una soluzione per: la pa semplice, veloce e innovativa
Civilia Next è una soluzione per: la pa semplice, veloce e innovativa Soluzioni e servizi per migliorare la gestione interna dell Ente e le modalità di erogazione dei servizi ai cittadini e alle imprese
DettagliPARTNER DI PROGETTO. Università degli Studi di Palermo Dipartimento di Ingegneria Industriale
PARTNER DI PROGETTO Il raggruppamento dei soggetti attuatori è altamente qualificato. Da una parte, la presenza di quattro aziende del settore ICT garantirà, ognuna per le proprie aree di competenza, un
DettagliBCC Business Community Confindustria SVILUPPARE IL BUSINESS RISPARMIARE NEGLI ACQUISTI
BCC Business Community Confindustria SVILUPPARE IL BUSINESS RISPARMIARE NEGLI ACQUISTI RELAZIONE DEL PRESIDENTE ALBERTO SCANU (12 giugno 2008) Ancora una volta Confindustria ci da l'opportunità di presentare
DettagliGOW GESTIONE ORDINI WEB
OW GOW GESTIONE ORDINI WEB OWUn'azienda moderna necessita di strumenti informatici efficienti ed efficaci, in GESTIONE CLIENTI, ORDINI E STATISTICHE TRAMITE BROWSER WEB grado di fornire architetture informative
DettagliA.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti
L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),
Dettagli