SCUOLE DELL INFANZIA SCUOLE PRIMARIE 2 CIRCOLO DI CESENA Anno Scolastico PIANO dell OFFERTA FORMATIVA

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1 SCUOLE DELL INFANZIA SCUOLE PRIMARIE 2 CIRCOLO DI CESENA Anno Scolastico PIANO dell OFFERTA FORMATIVA INDICE PRESENTAZIONE DEL CIRCOLO 2 I plessi 3 Organico del circolo 6 Piano dell offerta formativa Premessa all offerta formativa 7 Finalità della scuola dell infanzia 7 Organizzazione didattica e oraria delle scuole dell infanzia 8 Finalità della scuola primaria 9 L ambiente di apprendimento 10 Organizzazione didattica e oraria delle scuole primarie 11 Progettualità del circolo 14 Accoglienza e continuità 14 Continuità fra i diversi gradi dell istruzione 15 Continuità scuola-famiglia 16 Integrazione 18 Disagio e salute 19 Valutazione 20 Intercultura 21 Progetti 22 Iscrizione alle scuole del circolo 26 Scuole dell infanzia 27 Valutazioni pedagogiche sull inserimento degli alunni 29 anticipatari nelle scuole dell infanzia Scuola primaria 30 Formazione sezioni/ classi 31 1

2 Presentazione del Circolo Il 2 Circolo Didattico di Cesena è situato nella valle del Savio e include le scuole dell infanzia e primaria delle frazioni Borello, S. Carlo, S. Vittore e del quartiere Oltresavio. La presenza del Savio costituisce un tratto identitario e unificante nella progettazione didattica di tutte le scuole, proprio nella scuola Oltresavio negli anni 60/ 70 si sono sperimentate le prime innovative didattiche di scuola aperta al territorio, profondamente legata all ambiente circostante. Questo legame continua tuttora e si esplica in progettualità che dal continuo scambio col territorio colgono occasioni di arricchimento. Il quartiere, il paese, il fiume, i monumenti storici, il sistema delle fattorie didattiche, i percorsi di didattica museale, le proposte delle associazioni che si occupano di ambiente e territorio, il teatro ragazzi, la collaborazione con gli istituti musicali, rappresentano opportunità di esplorazione, scoperta, formazione per una scuola che pone il fare la base del sapere. Allo stesso modo si ritiene vitale l apporto che danno le famiglie nella collaborazione con la scuola dove possono portare il loro patrimonio di esperienze e conoscenze. Le scuole del Circolo collaborano ai progetti proposti da Enti locali, Ausl, Università, Rete Scuole Savio, Usp Forlì-Cesena, Usr, Emilia-Romagna, Ministero dell Istruzione Università e Ricerca e dalle numerosi associazioni presenti sul territorio che si occupano di sostenibilità ambientale e promozione di uno stile di vita sano, promozione delle opportunità artistiche e culturali. Nell anno scolastico 2010/2011 la scuola Dante Alighieri ha ospitato per la prima volta il City Camp, una settimana nel mese di luglio, di full immersion nella lingua inglese con animatori madre-lingua giunti appositamente dal Regno Unito e ospitati da alcune famiglie di partecipanti, dato il positivo riscontro l esperienza sarà riproposta nell estate Dalla stretta collaborazione con i genitori è nata nel 1999 la Associazione culturale genitori Dante Alighieri che, interpretando le esigenze delle famiglie, ha istituito nelle scuole primarie numerosi servizi a pagamento: ingresso anticipato ( dalle 7,30); orario posticipato con assistenza alla mensa ( dalle 12,45 alle 14,15); centri educativi pomeridiani con assistenza allo studio ( dalle 14,15 alle 16,15); corsi extrascolastici sportivi, espressivi ed artistici ( dalle 16,15 alle 18,15); centri estivi nei mesi di giugno, luglio e prime due settimane di settembre. In queste attività rivolte agli alunni di scuola primaria, l associazione si rapporta con i docenti, con i servizi sociali, con il quartiere Oltresavio e l Amministrazione Comunale. 2

3 L associazione opera anche nell ambito dell educazione permanente offrendo agli adulti corsi di numerose discipline : lingue, informatica, arte, storia, ecc La finalità primaria dell'associazione è dunque dare una risposta alle necessità delle famiglie nell ottica di prevenire i disagi sociali, il ricavato di tutte le attività svolte è destinato a promuovere ulteriori attività in base alle richieste sociali del territorio. L'associazione "Dante Alighieri" ha sede presso la scuola Primaria Dante Alighieri (Oltresavio) ed è aperta al pubblico dalle ore 8.30 alle 12.30, tel , indirizzo associazionealighieri@yahoo.it I PLESSI Il circolo comprende: 3 plessi di scuola dell infanzia ( 9 sezioni) 5 plessi di scuola primaria (47 classi) Nel sito del Circolo è possibile visionare schede di presentazione dei singoli plessi. Tutte le scuole sono fornite di aule attrezzate per lo svolgimento di attività di laboratorio: informatica, attività espressive, biblioteca, attività motorie e sportive, osservazioni scientifiche, teatro nel plesso D. Alighieri: questo ambiente è stato completamente rinnovato grazie all impegno dell insegnante Cristina Maresi che ha mobilitato le energie di genitori, sponsor locali e Amministrazione Comunale per restituire alla scuola uno spazio destinato alla musica ed all attività teatrale. Una lavagna interattiva in classe Dall anno scolastico 2010/2011, il MIUR ha coinvolto nel Piano di diffusione Lavagne Interattive Multimediali anche la Scuola Primaria fornendo, alle scuole che ne ha fatto richiesta, una o due Lavagne Interattive Multimediali e coinvolgendo i docenti in un percorso di formazione metodologica. Nel corso dell ultimo decennio, la Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) si è affermata nel panorama delle tecnologie educative come uno strumento che contribuisce in modo significativo a innovare la scuola. La LIM è un grande schermo sensibile al tocco di una penna o delle dita, che lavora in collegamento con un PC ed un videoproiettore, permettendo ad insegnante ed alunni di interagire utilizzando il dito o la penna direttamente sulla lavagna, come se fossero il mouse del computer. 3

4 La LIM viene definita interattiva, proprio perché permette ad insegnante ed alunni di interagire con il contenuto della lezione che questo strumento permette di veicolare. Esso, infatti, può essere uno strumento efficace per sostenere ed accrescere la motivazione degli alunni, attraverso la loro partecipazione attiva e valorizzando i diversi stili di apprendimento grazie all utilizzo di linguaggi diversi. La possibilità poi di avere a disposizione la connessione ad internet, permette la ricerca di contenuti di vario tipo e la loro successiva elaborazione. In questo modo la LIM coniuga interattività e ipertestualità alla multimedialità, in quanto permette agli utenti di interagire con i contenuti che possono essere letti in forma non necessariamente sequenziale. Attualmente il Circolo Didattico dispone di 2 LIM, nel Plessi D.Alighieri, 2 nel plesso M. Moretti, 2 nel plesso G. Pascoli, 1 nel plesso G. Montalti, 1 nel plesso Borello, in parte fornite dal Ministero, in parte con fondi provenienti da donazioni delle famiglie e/o di sponsor privati, grazie a questi contributi contiamo anche nel corrente anno scolastico di dotare di altre lavagne i plessi del Circolo. Le LIM vengono utilizzate di norma a partire dalle classi prime proprio per iniziare il percorso di apprendimento, sperimentando l efficacia delle Nuove Tecnologie nella Didattica. Le insegnanti dispongono del libro di testo adottato in formato digitale e preparano le unità di apprendimento e le attività presentate nelle singole lezioni in formato digitale, in modo che gli alunni possano visualizzare e partecipare alle attività esercitandosi direttamente alla lavagna, trovando poi riscontro di quanto visto ed effettuato anche sul libro. Le insegnanti hanno anche la possibilità di utilizzare quotidianamente software didattici reperibili in rete o installati nel PC, per rinforzare gli apprendimenti o per effettuare percorsi di recupero. ORGANIZZAZIONE DEI PLESSI SCUOLA DELL INFANZIA PLESSO ORARIO DI FREQUENZA ALUNNI dal lunedì al venerdì M.Moretti 5 sezioni dalle ore 8 alle ore S. Mariani 2 sezioni dalle ore 8 alle ore Borello 2 sezioni dalle ore 8 alle ore TOTALE ALUNNI SCUOLA DELL INFANZIA 252 4

5 SCUOLA PRIMARIA PLESSO ORARIO DI FREQUENZA ALUNNI D. Alighieri 17 classi TEMPO PIENO TEMPO NORMALE 5 cl. TEMPO PIENO 12 cl. TEMPO NORMALE dal lunedì al venerdì dal lunedì al venerdì 5 mattine e pomeriggi dalle ore 8,15 alle ore 16,15 dalle ore 8,15 alle ore 12,45 alle ore 16,15 M. Moretti 10 classi / alle ore 12,45 alle ore 16, dalle ore 8,15 G. Pascoli (S. Vittore) 8 classi / dalle ore 8,15 alle ore 12, alle ore 16,15 G.Montalti (S.Carlo) 4 classi / dalle ore 8,15 alle ore 12,45 64 alle ore 16,15 Borello 8 classi / dalle ore 8,15 alle ore 12, alle ore 16,15 TOTALE ALUNNI SCUOLA PRIMARIA 892 TOTALE ALUNNI SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA

6 ORGANICO DEL CIRCOLO DIRIGENTE SCOLASTICO: dottoressa Marcella Di Damiano DIRETTORE SERVIZI GENERALI e AMMINISTRATIVI: Riccardo Riccardi DOCENTI L organico docente della scuola primaria è costituito da: - 64 docenti di scuola comune - 2 docenti specialisti L2-7 docenti di sostegno di cui 1 a 6 ore settimanali L organico docente di scuola dell infanzia è costituito da : - 18 docenti di scuola comune - 1 docente di sostegno +1 part time - 1 docente Irc COLLABORATORI SCOLASTICI Dante Alighieri 2 tempo pieno +2 part-time M. Moretti 2 +1 G. Pascoli 2 tempo pieno + 2* G. Montalti 2 tempo pieno Borello 2 tempo pieno Inf. M. Moretti 2 tempo pieno +1 part-time +1* Inf. S. Mariani 1 tempo pieno +1* Inf. Borello 1 tempo pieno +1* (*personale CILS) PERSONALE DI SEGRETERIA 7 Assistenti Amministrativi ( di cui 3 part-time 30 ore) 2 personale docente in utilizzo permanente 6

7 PREMESSA ALL OFFERTA FORMATIVA Il POF esplicita l offerta formativa della scuola, è un documento di impegni tra la scuola e il territorio, incentrato sul rapporto tra scuola-studenti e famiglia. Viene approvato dal Consiglio di istituto ed elaborato dal Collegio dei Docenti su indicazioni preliminari del Consiglio stesso ed ha durata annuale: ogni anno la scuola, quindi, ripete il percorso di progettazione-approvazione. Attraverso il Piano dell'offerta Formativa, l'autonomia costruisce le condizioni giuridiche, organizzative, professionali e di relazione per rendere flessibile l'attività educativa e per migliorarne così l'efficacia. Il Ministero della Pubblica Istruzione con D.M. del 31 Luglio 2007 e successiva Direttiva n.68 del 3 agosto 2007 ha approvato le Indicazioni per il curricolo delle scuole dell infanzia e del primo ciclo dell istruzione che costituiscono tuttora il riferimento legislativo per i curricoli di scuola dell infanzia e primaria. SCUOLA DELL INFANZIA: FINALITÀ La scuola dell'infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell'identità, dell'autonomia, della competenza, della cittadinanza di ogni bambino. Sviluppare l'identità significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell'affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato. Sviluppare l'autonomia comporta l'acquisizione della capacità di interpretare e governare il proprio corpo. Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere sull'esperienza attraverso l'esplorazione, l'osservazione. Sviluppare il senso della cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise. Per i campi di esperienza al termine della scuola dell'infanzia vengono individuati traguardi per lo sviluppo delle competenze. Gli obiettivi sono ritenuti strategici al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze previste dalle Indicazioni. L AMBIENTE DI APPRENDIMENTO La scuola dell'infanzia si propone come contesto di relazione, di cura e di apprendimento. L'apprendimento avviene attraverso l'esperienza, l'esplorazione, i rapporti tra i bambini, con la natura, il territorio e le sue tradizioni. L ambiente di apprendimento sarà costituito tenendo presenti: 7

8 osservazione, ascolto, progettualità ARTICOLAZIONE DEL CURRICOLO Il curricolo si articola in CAMPI DI ESPERIENZA propri della scuola dell Infanzia suddivisi in TRE AMBITI in continuità con la scuola primaria, nel rispetto delle finalità, dei traguardi di competenza e degli obiettivi di apprendimento posti nelle indicazioni. AMBITI LINGUISTICO (SOGGETTO) MATEMATICO (AZIONE) ANTROPOLOGICO (OGGETTO) CAMPI DI ESPERIENZA I DISCORSI E LE PAROLE LINGUAGGI CREATIVITA ESPRESSIONE IL CORPO E IL MOVIMENTO LA CONOSCENZA DEL MONDO IL SE E L ALTRO Il progetto didattico è triennale e di circolo, ogni scuola lo attua tenendo presente la propria realtà ambientale e il rispetto dei tempi dei bambini. Il percorso didattico ha come riferimento gli obiettivi delle mappe concettuali, e viene attuato attraverso uno sfondo integratore dei vari percorsi e campi di esperienza. ORGANIZZAZIONE DIDATTICA E ORARIA L organizzazione didattica prevede differenti modalità di raggruppamenti stimolando così i rapporti interpersonali tra bambini, tra le insegnanti e tra adulto/bambino. Il gruppo sezione è eterogeneo e favorisce la socializzazione attraverso nuovi e più ampi rapporti collaborativi tra bambini. Durante il corso dell anno vengono proposte esperienze di gruppo omogeneo per età, per garantire stimolazioni differenziate secondo il grado di maturità e di apprendimento dei bambini. Lo spazio si articola in ambienti polivalenti: 8

9 sezione allestita con angoli emotivi/affettivi dove possono interagire i bambini sulla base dei loro interessi, e angolo didattico trasformato in mensa al momento del pasto salone luogo ricreativo e laboratoriale a volte salone del riposo pomeridiano sala del riposo: riposano con precedenza i bimbi di 3 anni poi a seconda della disponibilità i 4 anni, ( nelle sezioni distaccate non sempre si può garantire il riposo). spazio esterno per il momento ludico ed esperienziale I tempi : l orario di funzionamento è dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore A richiesta è possibile usufruire del pre-scuola con apertura alle 7.45 organizzato dall Ass. D.Alighieri. Organizzazione della giornata Orario Attività 8,00-8,45 Accoglienza in salone e/o in sezione 8,45-9,30 Colazione e attività di inizio giornata 9,30-11,30 Attività di sezione e/o di laboratorio 11,30-11,45 Attività di preparazione al pranzo 11,45-12,45 Pranzo 12,45-13 Uscita intermedia 13,15-15,00 Riposo per piccoli / medi e attività per i grandi 15,15 15,30 Merenda 15,45-16,00 Uscita FINALITA DELLA SCUOLA PRIMARIA Le linee programmatiche intendono dar vita ad una scuola che garantisca a tutti pari opportunità, promuova e valorizzi i meriti individuali, metta al centro del sistema scolastico l alunno, quale protagonista delle proprie scelte, favorendo il pieno sviluppo della persona. Per realizzare queste finalità, la scuola con altre istituzioni, previene e contrasta la dispersione scolastica, la deprivazione cultura, le discriminazioni ed i pregiudizi, valorizza le differenze, ricerca la massima inclusione di tutti gli alunni. In questa prospettiva la scuola accompagna gli alunni: 1- ad elaborare il senso della propria esperienza, 2- al promuovere la pratica consapevole della cittadinanza attiva 3- ad acquisire gli alfabeti di base della cultura. 1. Il ruolo educativo della scuola si esplica innanzitutto nel fornire all alunno le occasioni per comprendere se stesso, leggere le proprie emozioni e gestirle, configurarsi degli obiettivi e mettere in atto le risorse e le strategie per attuarli. 9

10 Inoltre promuove il senso di responsabilità nel portare a termine il proprio lavoro, nel rapporto con se stessi, con gli oggetti e con gli ambienti che si frequentano. La scuola sollecita gli alunni alla riflessione sulle dinamiche del gruppo e sui comportamenti, per indirizzarli in senso positivo, alla collaborazione e al rispetto reciproco. Segue con attenzione le fasi dello sviluppo dell identità, facilitando la fruizione e la produzione della comunicazione tra i coetanei e dei messaggi molteplici provenienti dalla società. 2. La scuola primaria non può essere solamente un agenzia educativa che fornisce elementi strutturali, ma deve essere in grado di indirizzare il bambino verso la vita personale e di relazione. L obiettivo di fondo della scuola di base, infatti, è considerare il bambino non semplicemente scolaro ma, prima di tutto, membro di una comunità sociale e politica e quindi anche cittadino (vedi art. 3 e 4 della Costituzione) avviandolo alla vita democratica non attraverso lezioni teoriche, ma attraverso esperienze dirette che consentano di vivere nella classe lo spirito della nostra Costituzione. Obiettivi irrinunciabili dell educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole e che implicano l impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita. 3. Il compito specifico del primo ciclo è quello di promuovere l alfabetizzazione di base. La prima alfabetizzazione culturale è una sfida, certamente ambiziosa, che consiste nel guidare all acquisizione dei fondamentali linguaggi e di un primo livello di padronanza dei quadri concettuali, nel favorire il potenziamento della creatività e delle divergenze, dell autonomia personale, decisionale ed operativa. Il bambino che intraprende l esperienza scolastica possiede già esperienze e conoscenze pregresse: la scuola attraverso l azione intenzionale, sistematica e metodica, guida alla acquisizione delle abilità strumentali e sostiene la capacità di agire, di verificare, di progettare e di riflettere autonomamente. L opera della scuola primaria acquista significato non tanto per la quantità, ma per la qualità dei contenuti dell insegnamento apprendimento. La padronanza degli alfabeti di base è ancor più importante per bambini che vivono in situazioni di svantaggio: più solide saranno le strumentalità apprese nella scuola primaria, maggiori saranno le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema dell istruzione. L AMBIENTE DI APPRENDIMENTO La specificità della funzione docente si manifesta in particolare nella organizzazione di un ambiente di apprendimento che consenta a tutti gli alunni di conseguire gli obiettivi, programmati. 10

11 Sotto questo aspetto la classe e la sezione si configurano come un luogo privilegiato di crescita, di sviluppo delle capacità sociali, di sperimentazione dell autonomia e di conquista di traguardi cognitivi. Il primo ciclo scolastico costruisce un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni, valorizzando le esperienze e le conoscenze degli alunni stessi, compiute anche in ambito familiare ed extrascolastico. La scuola, con il contributo delle famiglie, attua interventi nei riguardi della diversità (alunni stranieri, con disabilità, con disturbi dell apprendimento). Favorisce la scoperta, incoraggia l apprendimento collaborativo e la consapevolezza del proprio modo di apprendere. L ambiente di apprendimento è organizzato in TRE AREE DISCIPLINARI: Linguistico artistico - espressiva (italiano, lingue comunitarie, musica, arte e immagine, corpo e movimento sport). Storico geografico - sociale (storia - geografia). Matematico scientifico - tecnologica (matematica - scienze naturali e sperimentali - tecnologia). In tutto il circolo viene condivisa una progettazione impostata per matrici e mappe curricolari che individuano per ogni ambito disciplinare una serie di contesti comunicativi allo scopo di favorire l unitarietà del curricolo e l approccio interdisciplinare. Il progetto formativo di ogni classe utilizza il contributo delle varie discipline per il raggiungimento degli obiettivi didattici e delle finalità educative programmate. ORGANIZZAZIONE DIDATTICA E ORARIA DELLE SCUOLE PRIMARIE DEL CIRCOLO In base alle indicazioni contenute ne : Decreto del Ministro della Pubblica Istruzione 31 luglio 2007, recante Indicazioni per la scuola dell infanzia e del primo ciclo dell istruzione. Indicazioni per il curricolo ; Legge 30 ottobre 2008, n. 169; DPR , concernente il Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche ; C. M. n. 4 del 15 gennaio 2009 relativa alle iscrizioni alle scuole dell infanzia e alle scuole di ogni ordine e grado, riguardanti l anno scolastico 2009/2010; DPR 89 del 20 marzo 2009; Atto di indirizzo del Ministro del settembre 2009 il Collegio Docenti, tenuto conto dell organico assegnato, indica nei modelli orari: 11

12 a tempo pieno di 40 ore settimanali comprensive di mensa di tempo normale, organizzato in 5 giorni settimanali con 2 rientri pomeridiani, i più consoni alla realizzazione degli obiettivi formativi dell istruzione primaria in quanto rispondono alla esigenza di tempi adeguati per l approfondimento del curricolo nei vari ambiti disciplinari, consentendo tempi adeguati per i processi di insegnamento- apprendimento; nella pluralità di docenti, tutti contitolari e corresponsabili delle classi loro assegnate, un modello che favorisce la competenza didattica, la collaborazione, la condivisione delle problematiche e la loro gestione; in considerazione della formazione didattica specifica per area disciplinare dei docenti, il Collegio ritiene preferibile mantenere separati l insegnamento dell area linguistica da quello dell area matematica. Le classi del circolo vengono pertanto organizzate: nelle classi a Tempo normale - 3 docenti per 2 classe che svolgono orario paritario rispettivamente negli ambiti disciplinari: linguistico-espressivo, matematico- scientifico e storico- geografico, oltre ad eventuali insegnanti di religione e lingua inglese; oppure - 1 docente prevalente per l area linguistica- espressiva e storico- geografica ed un docente per l area matematico-scientifica, oltre ad eventuali insegnanti di religione e lingua inglese o altre discipline; nelle classi a Tempo pieno - 1 docente fino a 22 ore per l area linguistica espressiva e storico-geografica ed 1 docente fino a 22 ore per l area matematico-scientifica oltre ad eventuali insegnanti di religione e lingua inglese o altre discipline. Eventuali variazioni a tale modello si rendano necessarie per motivi di funzionalità organizzativa, in relazione all organico assegnato al circolo e/o al possesso dei titoli per l insegnamento della religione e lingua inglese, vengono valutate dal Dirigente Scolastico. La distribuzione delle discipline nell orario settimanali deve risultare equilibrata e funzionale all insegnamento apprendimento, vanno quindi evitati blocchi orari superiori alle 2-3 ore consecutive per ogni disciplina. Il monte ore settimanale delle aree disciplinari è il seguente, fermo restando la possibilità di variare l orario settimanale nel rispetto del monte ore annuale previsto per legge. 12

13 Classe 1^ ore Area linguistico-espressiva: italiano, arte e immagine, musica 10,30 Area matematico-scientifica: matematica, scienze, tecnologia 9 Area storico-geografica: storia, geografia 4 Lingua inglese 1 Religione cattolica 2 Scienze motorie 1 Classe 2^ ore Area linguistico-espressiva: italiano, arte e immagine, musica 9,30 Area matematico-scientifica: matematica, scienze, tecnologia 9 Area storico-geografica: storia, geografia 4 Lingua inglese 2 Religione cattolica 2 Scienze motorie 1 Classe 3^ 4^ 5^ ore Area linguistico-espressiva: italiano, arte e immagine, musica 8,30 Area matematico-scientifica: matematica, scienze, tecnologia 9 Area storico-geografica: storia, geografia 4 Lingua inglese 3 Religione cattolica 2 Scienze motorie 1 In base a quanto emerso dal Progetto EMMA, emergenza matematica che segnala un inadeguato livello di competenza degli studenti italiani in ambito matematico si è deciso di potenziare l insegnamento matematico aumentandone il monte ora settimanale. Insegnamento della Religione Cattolica Sia nella scuola dell infanzia che nella scuola primaria i genitori possono scegliere se avvalersi o meno dell insegnamento della religione cattolica, per gli alunni che non si avvalgono di tale insegnamento sono previste le seguenti opzioni in base a quanto richiesto dalle famiglie: A) ATTIVITÀ DIDATTICHE E FORMATIVE CON ASSISTENZA DI PERSONALE DOCENTE B) NON FREQUENZA DELLA SCUOLA NELLE ORE DI INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA 13

14 Gestione delle ore di contemporaneità Il D.P.R. 89/2009 sancisce la soppressione delle ore di contemporaneità/compresenza, tale misura ha determinato una riduzione dell organico e la complessiva riorganizzazione didattica del Circolo; dopo la copertura dell orario di frequenza degli alunni, risultano alcune ore residuali che rientrano nell organico di Circolo che si utilizzano: 1. svolgimento di attività didattiche formative per gruppi di alunni che non si avvalgono dell insegnamento della religione cattolica; 2. per supporto alle classi con alunni con dsa, per attività di recupero e/o potenziamento dell offerta formativa; 3. per coprire supplenze brevi, aventi carattere di urgenza; PROGETTUALITÀ DEL CIRCOLO ll Collegio dei docenti si articola in commissioni di lavoro: P.O.F; Intercultura; Handicap ; Continuità; Verifica e valutazione; Disagio e salute Il Collegio dei Docenti, a norma dell'art. 30 "Funzioni strumentali al piano dell'offerta formativa", del C C N L , ha individuato cinque funzioni strumentali al POF e designato i seguenti docenti per l'incarico relativo al corrente anno scolastico. - Gestione del Piano dell Offerta Formativa e Formazione: Docente Manuela Buda - Intercultura: Docente Piera Orlandi - Nuove tecnologie e documentazione: Docente Francesca Valzania. - Handicap: Docente Silvia Casadei - Ricerca, sperimentazione e innovazione tecnologica: Docente Malvina Guidazzi Le funzioni individuate collaborano ed interagiscono al coordinamento della progettazione del Piano dell'offerta formativa, individuando le condizioni idonee a creare un clima organizzativo in grado di integrare le competenze e favorire un'effettiva progettualità collegiale. Le aree strumentali sono gli ambiti d'intervento assegnati ai docenti nominati funzioni strumentali al Piano dell'offerta Formativa d'istituto. L'individuazione delle aree è di pertinenza del Collegio dei Docenti. 14

15 L'assegnazione delle funzioni strumentali alle rispettive aree è approvata dallo stesso organismo in seguito alle richieste individuali e volontarie dei rispettivi docenti. ACCOGLIENZA E CONTINUITÀ Nasce dall esigenza di poter accogliere, dove l accoglienza è intesa come l insieme delle attività che favoriscono una buona relazione tra scuola, bambino e famiglia. È compito degli insegnanti e della scuola accogliere in modo personalizzato le bambine e i bambini e farsi carico delle loro emozioni. Poiché l accoglienza costituisce dunque la premessa per avviare l esperienza scolastica, le scuole dell infanzia e primarie del circolo si impegnano a: sostenere gli alunni nella fase di inserimento nel nuovo contesto scolastico; favorire un clima di accoglienza scolastica e sociale che rimuova eventuali ostacoli al pieno inserimento, con il coinvolgimento delle famiglie e delle risorse del territorio. Il momento dell accoglienza pone le basi per una fattiva collaborazione scuola-famiglia, nella scuola dell infanzia, facilita il processo di separazione dall adulto, particolarmente delicato per i più piccoli, consolida il processo di distanziamento, che è condizione indispensabile e preliminare per l avvio del processo di socializzazione. La necessità dei bambini più piccoli di familiarizzare gradualmente con l ambiente scuola, porta a personalizzare l accoglienza di ciascun bambino, prevedendo riti, tempi e spazi di attenzione individuale, che vengono preventivamente concordati con le famiglie La scuola dell infanzia, tenendo presente l importanza di una buona accoglienza organizza il primo giorno di scuola in questo modo: 9-10 accoglienza dei bambini e genitori nuovi iscritti con un momento di festa di Ben Arrivato accoglienza dei bambini di 4/5 anni con un momento di festa di Ben Tornato Successivamente per circa due settimane, per i bambini nuovi iscritti, verranno programmate attività di accoglienza mirate ad un graduale ed efficace inserimento rispettando i tempi di ogni bambino. Fondamentale in questa fase cosi delicata è la compresenza degli insegnanti. Nella scuola primaria, il primo giorno di scuola, i bambini di classe 1 vengono accompagnati dai docenti di scuola dell infanzia insieme ai genitori. I genitori continuano ad accompagnarli in classe per i primi giorni. I docenti di scuola di scuola primaria responsabilizzano gli alunni di classe quinta che diventano tutor dei bambini di classe prima: la funzione dei tutor è dare sicurezza ai bambini di prima, li accompagnano in classe all inizio delle lezioni e svolgono insieme a loro attività nel corso dell anno. 15

16 Il concetto di continuità indica il modo il cui l istituzione scolastica si pone nella sua relazione educativa con: il territorio; gli atri gradi, precedenti e successivi, dell istruzione scolastica; la famiglia; abbiamo già detto della stretta relazione che intercorre fra la scuola ed il territorio, vediamo ora il rapporto fra scuole dell infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di 1 grado e con le famiglie. CONTINUITÀ FRA I DIVERSI GRADI DELL ISTRUZIONE SCOLASTICA La commissione continuità cura il rapporto fra i diversi gradi dell istruzione scolastica e predispone i progetti che facilitano per gli alunni, il passaggio al successivo grado di istruzione; per i docenti, la conoscenza degli alunni e del percorso svolto. La condizione di continuità passa attraverso tante azioni: passaggio d informazioni, visite, momenti formativi, scambi di materiali, progetti-ponte, confronto metodologico e didattico, gestione di spazi comuni, costruzione di strumenti per l osservazione e la valutazione. Tali azioni garantiscono al bambino che passa da un contesto all altro una continuità di metodi, di strategie, di attenzioni. Solo così viene gli riconosciuta la sua storia, nonché il suo percorso ed il diritto a non ripartire ogni volta da zero. Lavorare in continuità significa riconoscere un esigenza effettiva tra gli ordini di scuola, esigenza che nasce dall impegno a garantire percorsi formativi il più possibile organici e completi, ma anche a prevenire difficoltà e disagio nei passaggi da un ordine all altro. Il nostro Circolo ha: 1) elaborato i seguenti documenti di passaggio: _ Carta d identità : documento di passaggio scuola dell infanzia scuola primaria Carta d identità : documento di passaggio scuola primaria scuola secondaria di 1 grado 2) previsto incontri di raccordo Incontri per i genitori (bambini nuovi iscritti) Incontri fra insegnanti di ordini scolastici diversi Incontri e attività tra insegnanti ed alunni Il passaggio dalla scuola dell infanzia alla scuola primaria viene preparato attraverso momenti di incontro e lavoro comune fra gli alunni dei due gradi scolastici. Il passaggio alla scuola secondaria di 1 grado viene preparato attraverso momenti di incontro e lavoro comune fra gli alunni dei due gradi scolastici. 16

17 La scuola primaria trasmette alla scuola secondaria di 1 grado il documento di valutazione dell alunno e la certificazione delle competenze acquisite. CONTINUITÀ SCUOLA - FAMIGLIA Famiglia e scuola, nel reciproco rispetto dei propri ruoli, collaborano per il comune obiettivo dell educazione e della formazione degli alunni. Nella scuola dell infanzia sono previste assemblee di sezione/di plesso, che si svolgono nei mesi settembre/ottobre, dicembre, marzo dove viene illustrato il percorso didattico con le variazioni rispetto al progetto didattico educativo annuale che tengono conto dell interesse e del grado di maturità dei singoli bambini e sono momenti di confronto (scuola-famiglia) sulle scelte comuni a livello educativo Nei mesi di novembre, gennaio e aprile i genitori possono richiedere colloqui individuali per un dialogo aperto con le insegnanti sui progressi rispetto all autonomia, all apprendimento dei bambini rafforzando un legame di co-responsabilità educativa. A giugno i genitori dei nuovi iscritti vengono invitati a partecipare ad un primo incontro dove le insegnanti presentano: - le finalità della scuola; - l ambiente scolastico; - l organizzazione della scuola; - le modalità di accoglienza. Nella scuola primaria, durante le assemblee di classe che si svolgono nei mesi di settembre/ottobre, dicembre, aprile, i docenti esplicitano i traguardi educativi e di apprendimento e le didattiche che intendono adottare per realizzare gli obiettivi, forniscono ai genitori indicazioni sui comportamenti più adeguati per favorire il processo di maturazione del bambino verso l autonomia e la sicurezza personale. I genitori possono richiedere colloqui individuali su appuntamento per informarsi sul percorso scolastico dei figli e/o fornire ai docenti informazioni sull alunno stesso che possono migliorare le relazioni interpersonali ed il profitto scolastico, tali incontri si svolgono alla presenza del team docente. Nei mesi di febbraio i genitori prendono visione della valutazione intermedia degli alunni, nel mese di giugno i genitori ritirano il documento di valutazione. Scuola e famiglia stipulano un implicito patto di corresponsabilità educativa che individua i reciproci diritti e doveri al fine di una trasparente, efficace e condivisa azione educativa. La scuola attraverso il POF, il regolamento di istituto, gli Organi Collegiali, esplicita la propria offerta educativa, il proprio sistema di regole, offre gli spazi ed i tempi di condivisione e di comunicazione con le famiglie; 17

18 le famiglie si impegnano ad una attiva partecipazione con la scuola prendendo parte ai momenti istituzionali, avendo cura di prendere visione di tutte le comunicazioni inviate dalla scuola e attraverso la quotidiana attenzione al percorso scolastico dei figli. Con il progetto di Circolo Partecipare la scuola le sezioni/ classi intendono promuovere la partecipazione delle famiglie alla vita scolastica attraverso l istituzione di momenti in cui la scuola si apre al territorio per: migliorare la relazione e la comunicazione scuola-famiglia; costruire stabili rapporti di cooperazione fra scuola e famiglia; promuovere le iniziative scolastiche (teatro, musica, pratiche sportive, ecc..) diffondere la conoscenza delle buone pratiche educative attraverso le seguenti iniziative: open day di presentazione della scuola in vista delle iscrizioni; serate di presentazione della scuola in vista delle iscrizioni; spettacoli teatrali, concerti, animazioni sportive. INTEGRAZIONE Il processo di integrazione ha inizio quando gli insegnanti, gli alunni, i genitori considerano la classe come una comunità che accoglie tutti; una comunità a cui tutti appartengono e dove le persone sono solidali le une con le altre e si sostengono a vicenda, nel rispetto delle reciproche identità e differenze. Tutti diversi, tutti uguali, tutti insieme. DISABILITÀ L integrazione degli alunni in situazione di handicap è un processo che da circa trent anni caratterizza la scuola italiana. In questi decenni è avvenuta una consistente evoluzione culturale e concettuale rispetto al tema dell handicap, accompagnata da un parallelo progresso in termini legislativi: è stato superato l approccio dell uguaglianza, per cui il bambino con disabilità doveva essere il più possibile come gli altri, per assumere l approccio della diversità come risorsa individuale, per cui ciascun alunno è diverso da tutti gli altri per elementi di storia e di identità, per stili di apprendimento e per capacità comunicative e cognitive. Il termine integrazione ha sostituito quello di inserimento nell ambito scolastico, sociale e legislativo, segnando il passaggio dalla realtà del bambino disabile inserito nella scuola, ma spesso isolato, ad oggi, dove si lavora perché egli sia pienamente integrato nel gruppo dei suoi coetanei, della scuola, del territorio. Tutte le insegnanti sono impegnate a creare all'interno dei plessi un clima di accoglienza e di rispetto, di sviluppare la socializzazione e le potenzialità ludico-espressive e cognitive di ogni alunno anche utilizzando percorsi di musicoterapia e attività teatrale. 18

19 Gli alunni diversamente abili nel loro percorso sono supportati dagli insegnanti di classe, dagli insegnanti di sostegno e dagli educatori; l intervento educativo si ispira al principio della realizzazione per ogni alunno del PEI ( piano educativo individualizzato); l azione educativa si costruisce anche attraverso il costante dialogo con le famiglie e gli incontri di raccordo con gli operatori servizi ASL. L insegnante di sostegno è pienamente contitolare delle classi a cui è assegnata ed è una risorsa per tutto il gruppo-classe. D.S.A. ovvero Disturbi Specifici di Apprendimento In base alla nuova Legge n. 170 dell 8 ottobre 2010 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico la scuola si fa promotrice di adeguati interventi verso gli alunni certificati DSA, verso i docenti e verso le famiglie. La legge n^170, ha molteplici finalità come quelle di garantire il diritto all'istruzione, favorire il successo scolastico, ridurre i disagi relazionali ed emozionali, adottare forme di verifica e di valutazione, preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori, favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi, incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi, assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale. Per gli alunni ogni team prepara il Piano Didattico Personalizzato, ossia un programma volto a rendere più efficace l apprendimento diversificando le metodologie, i tempi, anche attraverso strumenti compensativi e misure dispensative. Per i docenti si realizzeranno incontri formativi di conoscenza del disturbo e delle relative sigle, nonché di elaborazione di strategie didattiche per la buona gestione dei casi nelle classi. Per le famiglie si penserà ad un iniziale lavoro di mutuo-aiuto scolastico per un arricchimento reciproco nella stesura di mappe concettuali, utili agli apprendimenti delle discipline. Con il decreto Ministeriale del 12/7/2011 Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento, il Circolo ha provveduto a nominare l insegnante Floriana Tappi referente di Istituto per le problematiche degli alunni con DSA, così come citato al punto 6.3 di tale Decreto, col compito di garantire a ciascuno di essi le migliori condizioni possibili, in termini didattici ed organizzativi, per il pieno successo formativo. Attualmente nel circolo sono presenti 11 alunni con certificazione DSA e 4 in via di certificazione. Sono previsti incontri di formazione e di raccordo tra scuola e servizi ASL. DISAGIO-SALUTE Nell ottica della promozione della qualità della vita e dello star bene a scuola e nel gruppo dei pari, nel nostro circolo già da alcuni anni si propongono, con successo, incontri formativi per 19

20 docenti e per genitori quale opportunità per approfondire le tematiche psicologiche ed educative che riguardano i bambini/alunni. Sensibili alle offerte che arrivano dai vari enti territoriali, quali A.S.L., Federconsumatori, Alimos ecc.. si valorizzeranno i progetti proposti che riguardano la salute con lo scopo di creare cultura e dialogo fra tutte le componenti del mondo della scuola. In questo anno scolastico, sono stati previsti tre incontri per/con i genitori sui temi: 1. Le regole che ci fanno crescere 2. La rabbia e i sensi di colpa nei bambini 3. Internet e minori: guida pratica per giovani naviganti I primi due incontri saranno guidati da una psicologa, mentre il terzo da operatori messi a disposizione della Federconsumatori di Forlì-Cesena. I contenuti, supportati da una metodologia interattiva, vogliono essere un valido contributo per i genitori nei loro processi educativi, decisionali e nelle fasi critiche. La commissione Disagio-salute intende interagire, come già lo corso anno, in stretta collaborazione con le altre commissione del Circolo al fine di un lavoro unitario sugli stessi soggetti della scuola. INTERCULTURA Nel territorio del circolo sono presenti in modo stabile numerosi nuclei famigliari con cittadinanza straniera, comunitari ed extracomunitari, gli alunni stranieri nelle scuole dell infanzia e primarie del Circolo sono circa l 14% del totale degli alunni e risultano distribuiti in modo piuttosto uniforme fra i vari plessi. Attualmente i bambini con cittadinanza straniera sono in gran parte nati in Italia, hanno una discreta padronanza della lingua italiana parlata, risultano ben integrati con i compagni, tuttavia evidenziano difficoltà nel percorso di apprendimento; per questi bambini la lingua italiana non è la lingua madre e nelle nostre didattiche riteniamo essenziale porre particolare attenzione al linguaggio e non dare per scontata la conoscenza di termini apparentemente semplici. Nel passaggio alla scuola secondaria gli alunni stranieri risultano ancora piuttosto svantaggiati e presentano un forte rischio di dispersione scolastica, è necessario quindi migliorare i protocolli di inclusione interculturale in raccordo con gli Enti locali che già sono attivi con i facilitatori culturali e con progetti di sostegno. Negli ultimi mesi, in conseguenza ai profondi cambiamenti nell assetto politico che hanno coinvolto i paesi del nord Africa, sono arrivati alunni che non conoscono la lingua italiana e che si stanno inserendo nelle sezioni-classi del Circolo. Per favorire l'integrazione degli alunni appena arrivati in Italia è stato predisposto un protocollo che prevede incontri con le famiglie al fine di acquisire il maggior numero di informazioni sulla storia 20

21 personale, culturale e scolastica dei bambini, una fase di osservazione/inserimento con il supporto di mediatori culturali ed educatori che realizzano attività mirate al riconoscimento, al rispetto ed alla valorizzazione delle diverse identità, al confronto ed allo scambio tra diverse culture, alla conoscenza reciproca delle abitudini di vita, delle tradizioni, dei costumi. La presenza di bambini di culture diverse rappresenta una ricchezza, sollecita il confronto, le relazioni e l'integrazione tra identità diverse, rappresenta pertanto un opportunità ed una sfida di civiltà che richiede però impegno e collaborazione fra tutte le componenti sociali. Il Circolo fa riferimento allo sportello di intercultura Mirca Aldini presso il CDE, Centro di Documentazione Educativa, che svolge attività di formazione e consulenza costante, oltre ad avviare i progetti di prima e seconda alfabetizzazione nelle scuole dell infanzia e primarie. Altre importanti risorse per le famiglie sono lo sportello per le famiglie del Centro Interculturale Movimenti, sito in via Ex Tiro a segno 239, tel , che fornisce supporto e mediazione culturale costante alle famiglie. ed il Centro servizi per stranieri Sanzio Togni sito in via Battistini 20 tel VALUTAZIONE La valutazione è componente fondamentale della qualità dell offerta formativa della scuola, è un processo cha accompagna sistematicamente l alunno dal suo ingresso, mira ad accertare in itinere gli apprendimenti sollecitati dall azione didattica, fino alla considerazione degli esiti formativi di sviluppo culturale, personale e sociale. La valutazione ha dunque un duplice aspetto: valutazione degli esiti educativi del bambino, valutazione dell'intervento didattico. Si valutano gli alunni non solo per "misurarne" gli apprendimenti ma per apprezzarne il valore, comprenderne, interpretarne ed orientarne gli sviluppi, e per regolare e migliorare l azione educativa e didattica dei docenti. La C. M. n.261 del 05/08/1982 espone con precisione la funzione della verifica/ valutazione "...La verifica si pone come accertamento, mediante generi diversi di controllo, dell'adeguatezza del comportamento di ogni bambino nei riguardi degli obiettivi che si intendono perseguire. La verifica risulta insieme accertamento della validità degli interventi didattici...in quanto gli insegnanti, valutando i dati risultati dalla verifica hanno l'opportunità di rivedere e riprogettare quegli aspetti della programmazione educativa che non hanno consentito il conseguimento degli obiettivi prefissati..." E un operazione di natura istituzionale e collegiale, ha scansione periodica ( quadrimestrale) e a conclusione dell anno scolastico, la commissione valutazione ha elaborato dei criteri di riferimento per la formulazione del voto. Si riporta l' Art. 3. del D.L 137/08, poi trasformato in legge: 21

22 Valutazione del rendimento scolastico degli studenti 1. Dall'anno scolastico 2008/2009, nella scuola primaria la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite è espressa in decimi ed illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall'alunno. Sono previste modalità costanti di comunicazione con le famiglie degli alunni come indicato nel presente documento Nella valutazione degli alunni stranieri di recente immigrazione si tiene conto delle competenze d ingresso e si prevedono percorsi adeguati alle effettive capacità e possibilità dell alunno, individuando specifiche risorse orarie o modalità organizzativo-didattiche. PROVE DI VALUTAZIONE NAZIONALE INVALSI L esito delle prove di valutazione nazionale sulle competenze linguistiche e matematiche degli alunni di classe II e V svoltesi a maggio 2010 evidenziano un risultato significativamente superiore sia alla media nazionale, sia alla media per area geografica (nord-est), sia a quella regionale. I risultati delle prove del 2011 sono ancora in fase di elaborazione da parte dell Istituto Nazionale di valutazione. FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEI DOCENTI La formazione e l aggiornamento costituiscono per i docenti un diritto-dovere, essi partecipano in forma volontaria alle proposte che arrivano da varie istituzioni in particolare dal Miur, USR, USP, Centro di Documentazione Educativa Comunale, organizzati dal Circolo o dalle Rete Scuole Savio. PROGETTI DIDATTICI EDUCAZIONE AMBIENTALE Consapevoli che le problematiche ambientali sono al primo posto a livello planetario, nel Circolo si è sempre dedicata molta attenzione alle problematiche ambientale e le classi/ sezioni accolgono molte proposte provenienti da enti ed associazione che si occupano di sostenibilità ambientale. L approccio alla tematica è molto ampio, educazione stradale, alimentare, educazione al consumo consapevole, cittadinanza e legalità, ma anche scienze, arte, musica, letteratura e teatro, nell ottica di una ecologia del curricolo, concorrono alla formazione di uno spirito di cittadinanza profondo che si dilata oltre i confini scolastici e coinvolge le famiglie ed il territorio. Nelle scuole del circolo si è sempre lavorato ad educare alla differenziazione dei rifiuti, da giugno 2011 il quartiere Oltresavio sperimenta il sistema di raccolta dei rifiuti porta a porta e in accordo 22

23 con l Assessorato all ambiente anche le scuole che ricadono nel territorio interessato praticano la differenziazione anche dei rifiuti organici. SCUOLA E FAMIGLIA PER LA TUTELA DELLA SALUTE DEI BAMBINI L Organizzazione Mondiale della Sanità segnala un notevole aumento, anche in Italia, dell obesità infantile e delle patologie gravi ad essa correlate, quali diabete e malattie cardio-circolatorie. Al fine di tutelare la salute dei bambini l OMS raccomanda l attività sportiva ed una alimentazione povera di grassi e ricca di frutta e verdura. Una sana alimentazione è anche indispensabile per concentrarsi adeguatamente e svolgere al meglio il lavoro mentale che l impegno scolastico richiede. Le scuole del II Circolo di Cesena già da anni inseriscono progetti di educazione alimentare nei propri percorsi didattici ma le famiglie possono e devono contribuire a migliorare lo stile alimentare dei propri figli, a tal fine forniamo i seguenti suggerimenti: assicuratevi che i bambini facciano sempre una ricca prima colazione; limitate nella quantità e nella frequenza merende quali panini e focacce imbottiti; inserite quotidianamente frutta, verdura, yogurt, nella merenda, soprattutto nei giorni di frequenza della mensa scolastica; eliminate completamente alimenti quali merende dolci farcite, patatine o snack a base di mais e formaggio, bibite gasate. PROGETTO PERCORSI SICURI Il progetto PERCORSI SICURI casa-scuola in collaborazione con il Comune di Cesena (Assessorato alla Sostenibilità Ambientale), IEA (Informazione Educazione Ambientale), Associazione Culturale Dante Alighieri e l Associazione CAMINA, ha lo scopo di sensibilizzare scuola e famiglia sulla sicurezza stradale e guidare i bambini nella crescita dell autonomia, promuovendo stili di vita salutari e un maggior utilizzo della mobilità sostenibile dolce (piedi e bicicletta). Per mobilità sostenibile si intendono tutte quelle soluzioni infrastrutturali e culturali che permettono di favorire gli spostamenti con i mezzi pubblici, le biciclette e i piedi, che coniugano il diritto alla libertà di movimento con quello di vivere in un ambiente salubre e sicuro. Per questo sono state attivate tutta una serie di attività e di eventi per cercare di realizzare il PEDIBUS un modo sano, sicuro divertente ed ecologico per andare e tornare da scuola. E un autobus umano formato da un gruppo di bambini Passeggeri e da adulti autisti e controllori. Come un vero autobus di linea parte da un capolinea e, seguendo un percorso stabilito raccoglie passeggeri alle fermate predisposte lungo il cammino, rispettando l orario 23

24 prefissato. I bambini che lo utilizzano imparano cose utili sulla sicurezza stradale, si guadagnano un po di indipendenza e un ottima occasione di socializzazione. Il Pedibus è una realtà in molti paesi del mondo ed è già diffuso anche in Italia; può nascere in ogni scuola dove ci siano genitori disponibili. Il Circolo ha aderito a questo progetto con tutti i plessi di scuola primaria, nel gennaio 2011 è partito il progetto per i plessi Dante Alighieri, Marino Moretti e Giovanni Pascoli, da settembre 2011 anche per i plessi Borello e G. Montalti. Le scuole dell infanzia del circolo aderiscono al progetto con la partecipazione di alcuni bambini al piedibus e con il progetto di educazione stradale verranno sensibilizzati gli alunni agli obiettivi del Piedibus Le insegnanti partecipano agli incontri con il Sig. Baruzzi dell Associazione CAMINA, al fine di mettere a disposizione del progetto le attività curricolari che mirino a risultati trasferibili all educazione stradale e all educazione alla mobilità sostenibile. Le attività riguardano: A- il senso di appartenenza e la responsabilità civica B - l'esplorazioni dell ambiente e la conoscenza della città C - l educazione sensoriale correlata alla percezione dei rumori la stima delle distanze e della velocità D - gli aspetti psicomotori correlati alla coordinazione oculo-manuale, all equilibrio, alla lateralizzazione E i temi della comunicazione in generale e in particolare la relazione con gli altri fruitori dell ambiente stradale F - la conoscenza delle regole e delle forme comunicative con cui vengono proposte G - il tema del rispetto delle regole, della responsabilità e dell esercizio della cittadinanza H - la consapevolezza di che cosa significhi star bene, farsi male, che cosa siano la sicurezza e il rischio, che cosa la prudenza e l imprudenza I - l importanza del movimento per mantenere una buona salute L - le esperienze di manutenzione della bicicletta ( correlate a principi di fisica: l attrito e l apparato frenante, la riparazione della camera d aria, la dinamo, il campanello, la trasmissione del moto dal pedale alla ruota, la forza centrifuga Il Circolo partecipa ai progetti del Miur e dell USR Emilia Romagna Lim in classe Ai progetto della rete Savio dell USP Forlì-Cesena Liberi...amo le strorie ( scuola dell infanzia) LIMmaginare creativo 24

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