Le attività logistiche non. Il valore generato

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Le attività logistiche non. Il valore generato"

Transcript

1 GESTIONE Il valore generato dall attività logistica di Roberto Giorgetti Roberto Giorgetti, consulente direzionale e ricercatore nel campo della gestione aziendale Nelle attività delle imprese la logistica sta assumendo un importanza sempre più determinante per la competitività. Per le aziende è diventato fondamentale crescere al di là dei confini nazionali e spesso continentali, e la logistica è tra le attività aziendali che oggi consentono un più efficace allargamento degli orizzonti imprenditoriali e la possibilità di controllare con l opportuna padronanza (taglia) le interazioni operative con il mondo esterno Le attività logistiche non presentano a volte confini operativi netti, conformandosi spesso alle caratteristiche dell impresa. Questo aspetto però indica l importanza operativa e strategica di questa disciplina che può spaziare in molte attività dell azienda e influenzarle in modo determinante. Normalmente tra le attività logistiche si comprendono: gli approvvigionamenti i sistemi di immagazzinamento i sistemi di movimentazione e trasporto la distribuzione dei prodotti la pianificazione operativa delle attività il collegamento delle attività interne il collegamento operativo con i fornitori la ricerca di mercato in qualità di cliente È quindi facile constatare l importanza che esse hanno per un impresa, soprattutto in un mercato internazionale che diventa sempre più vasto e complesso. Alcuni aspetti sono particolarmente significativi. Le aziende oggi tendono a sviluppare sempre di più l acquisizione di componenti/parti di molte lavorazioni, piuttosto che realizzarle internamente, trovandosi nella necessità di saper gestire bene i rapporti e i collegamenti operativi con i fornitori, anche più lontani. L o g i s t i c a M a n a g e m e n t > d i c e m b r e < 1

2 Inoltre, attualmente, molte imprese si sono trasformate, parzialmente o totalmente in distributrici di prodotti piuttosto che dirette realizzatrici degli stessi, come erano in passato, dovendo affrontare problematiche logistiche diventate, nell apice della globalizzazione, di grande complessità e costo. Questo vale certamente anche per le aziende che sono rimaste solo manifatturiere, ma che allargando i propri confini di mercato trovano nella logistica una funzione vitale per il proprio sviluppo. Il costo delle attività logistiche Per quanto detto sopra, i costi logistici delle imprese, sia industriali che di servizi, sia commerciali o agricole, tendono a estendersi e a diventare più incidenti nell economia aziendale, nonché più difficilmente controllabili nei ritorni che danno. A livello operativo l analisi dei costi equivale all analisi delle funzioni che compongono le attività logistiche e che si possono principalmente identificare in genere con due funzioni a livello settoriale: Gestione Materiali (e Acquisti) Programmazione le quali sono composte da funzioni Programmazione approvvigionamento materiali per prodotto Programmazione consegne Programmi di realizzazione prodotti (mensili trimestrali). Pianificazione delle commesse Avanzamento produzione e monitoraggio magazzini Lavoro di ufficio del settore Programmazione. Queste a loro volta si suddividono in funzioni operative, come vedremo più avanti. I costi operativi interni sono da determinare attraverso l analisi delle funzioni operative. Ai costi operativi interni si aggiungono i costi operativi esterni, ai quali si sommano gli eventuali costi d investimento necessari per le attività. I costi di attività logistica non sono però soltanto quelli relativi alle funzioni sopra indicate, poiché altre funzioni aziendali possono (come prima accennato) contenere aspetti ed eseguire atti di tipo logistico, sia direttamente che congiuntamente con quelle sopra menzionate. Pertanto anche questi costi vanno ad aggiungersi a quelli sopra indicati. A fronte di sensibili costi sostenuti per lo svolgimento delle attività logistiche, le aziende si chiedono se il valore generato da tali attività sia congruo con il costo che devono sopportare Contestualmente, le funzioni logistiche producono valore sia direttamente che interagendo con qualsiasi altra funzione aziendale, nell ambito delle attività interne ed esterne (come vedremo negli esempi successivi). Il valore generato dalle attività logistiche A fronte di sensibili costi sostenuti per lo svolgimento delle attività logistiche, le aziende si chiedono se il valore generato da tali attività sia congruo con il costo che devono sopportare. L analisi e il calcolo del valore creato dall esecuzione corrente di queste attività, dal loro miglioramento e dai relativi investimenti (questo vale comunque per qualsiasi altra attività aziendale) è possibile soltanto se si integrano i due sistemi base dell impresa: il sistema di controllo economico (controllo di gestione) e il sistema di gestione della qualità del lavoro (sistema qualità). Una valutazione basata su criteri puramente economico-finanziari non è sufficiente, così come non lo è una valutazione basata solo su criteri connessi alla qualità del lavoro. Tra le metodologie predisposte a questo scopo vi è il CGQ (Controllo di Gestione della Qualità) o (Economic Quality Value) che ha il proprio fondamento appunto nell integrazione dei due sistemi base [il metodo trattato è sviluppato nel volume recentemente pubblicato dallo scrivente con la Franco Angeli dal titolo Il controllo di gestione della qualità ]. strutturali, che possiamo normalmente ritenere le seguenti: Gestione Materiali (e Acquisti) Approvvigionamento materiali Acquisizione servizi Acquisizione lavorazioni esterne Analisi del mercato fornitori Gestione valutazione fornitori Gestione magazzini materie prime e semilavorati Gestione magazzino prodotti finiti Gestione magazzino materiali ausiliari Organizzazione della movimentazione dei materiali Spedizioni e trasporti esterni Lavoro di ufficio del settore Gestione Materiali (e Acquisti) Programmazione Programmazione attività di fabbricazione. 2 >dicembre 2009< Logistica Management

3 ...le attività logistiche e le loro influenze si diramano normalmente sulla gran parte delle altre funzioni settoriali, e quindi sulle relative funzioni strutturali e operative Caratteristiche del metodo di analisi e misurazione Il CGQ è una metodologia di recente predisposizione che ha come fine l analisi e la misurazione del valore generato nel lavoro aziendale, attraverso gli atti operativi/processi effettuati. I criteri applicativi sono finalizzati anche a determinare il valore che ogni atto aziendale (procedura, miglioramento, processo, investimento, ecc.) crea e il valore che viene perso dall azione di ogni aspetto negativo (errore, inefficienza, costo superfluo, carenza gestionale, ecc.). Le applicazioni sono molteplici e coprono tutte le attività svolte dall impresa (sia essa industriale che di servizi, commerciale o agricola), sia nell ambito del controllo gestionale/qualitativo corrente, sia in relazione alle ristrutturazioni aziendali. I parametri di riferimento successivamente indicati sono gli indici di base della metodologia e si determinano, in grande sintesi, come sotto descritto. VOG Il VOG è il valore operativo generato da una funzione. È ricavato interamente dal budget aziendale periodico ed esprime il valore operativo che una funzione ha in rapporto alle entità economiche aziendali che essa gestisce, sia in relazione al valore aggiunto creato che a quanto viene approvvigionato. La somma dei VOG di tutte le funzioni aziendali è uguale al totale dei costi sostenuti dall impresa per operare. VAG base Il VAG base è il valore aggiunto generato in modo diretto da una funzione. Viene ottenuto attraverso un algoritmo che tiene conto delle caratteristiche operative della funzione: intervento nelle procedure aziendali (scritte e verbali), attivazione nelle aree scoperte da procedure, autonomia operativa, contributo operativo nei punti critici delle attività (immagine impresa, sicurezza prodotto, sicurezza ambiente, capacità competitiva, professionalità del personale, sicurezza economica). VAG indotto Il VAG indotto è il valore aggiunto generato da una funzione nell interattività con le altre funzioni. Viene ricavato da un algoritmo che tiene conto dell influenza operativa che ha una funzione settoriale sulle altre, nonché del VOG delle funzioni su cui essa influisce e con le quali interagisce. VTG Il VTG è il valore totale generato. Si ottiene dalla combinazione del VAG base con il VAG indotto, attraverso un semplice algoritmo. Il VTG esprime il valore effettivo generato per l azienda da una specifica funzione a qualsiasi livello (settoriale, strutturale od operativo). È l entità che viene utilizzata per calcolare e misurare il valore creato da ogni atto aziendale positivo o perduto se negativo. La somma dei VTG di tutte le funzioni dello stesso livello corrisponde al ricavo totale dell azienda. Valutazione economica del miglioramento di una funzione e del relativo incremento di valore generato Ogni funzione aziendale genera a livello operativo del valore nell ambito della propria azione, che va a sommarsi al valore prodotto da tutte le altre funzioni. Oltre alla generazione di valore attraverso la propria azione, una funzione aziendale può aumentare il valore generato attuando su di essa un miglioramento. Il calcolo del maggior valore prodotto da un miglioramento funzionale si esegue, a titolo orientativo (e in grande sintesi rispetto a quanto indicato nel volume citato), attraverso le azioni che seguono: a. Definizione dei parametri che identificano le caratteristiche di una funzione operativa soggette a possibili miglioramenti (il metodo ne propone 14, ma se ne possono individuare un numero maggiore o minore), e calcolo dell entità (percentuale) di miglioramento diretto connesso ad ognuno di questi parametri (attraverso calcoli ponderali). b. Dalla determinazione del miglioramento diretto di ogni funzione operativa si calcola facilmente l entità percentuale di miglioramento diretto delle funzioni strutturali di appartenenza, e quindi (a livello più elevato) delle funzioni settoriali, che moltiplicata per il VTG della funzione dà l incremento di valore economico diretto ottenuto. c. Il miglioramento diretto di ogni funzione settoriale produce sulle altre funzioni settoriali un miglioramento indotto, valutato secondo i calcoli di interazione indicati dal CGQ. d. La percentuale di miglioramento indotto che ogni funzione settoriale produce per l azienda su ogni altra funzione settoriale, nelle varie interazioni di attività, viene moltiplicata per il rispettivo VTG determinando l incremento di valore economico creato indirettamente per l azienda, che va ad aggiungersi all entità di miglioramento diretto generato. e. Questa entità indotta viene poi attribuita ad ogni funzione strutturale componente, in modo proporzionale al contributo diretto prodotto dalla stessa (punto b.), e allo stesso modo ad ogni funzione operativa proporzionalmente al miglioramento diretto che ognuna ha fatto riscontrare (punto a.) f. Ogni funzione operativa assume quindi, oltre a un miglioramento diretto anche un miglioramento indotto; la somma di queste due entità dà il miglioramento totale della funzione operativa interessata, e quindi l incremento complessivo di valore generato per l azienda. Il miglioramento delle attività logistiche e il conseguente aumento di valore economico per l impresa (caso pratico) Affinché il lettore possa rendersi facilmente conto del procedimento di misurazione da attuare, indichiamo un esempio pratico di analisi e calcolo applicato alle attività logistiche di un azienda. L impresa X è una media azienda che ha un fatturato annuo di circa 33 milioni di euro e 120 dipendenti, e opera sul ciclo completo del prodotto. Le funzione settoriali che la compongono operativamente sono 11 oltre alla Direzione aziendale: Commerciale, Fabbricazione, Progettazione e Sviluppo Prodotto, Gestione Materiali (e Acquisti), Personale, Industrializzazione, Assicurazione Qualità, Amministrazione e Controllo Gestione, Sistemi Informativi, Programmazione, Manutenzione e Attrezzamento. L o g i s t i c a M a n a g e m e n t > d i c e m b r e < 3

4 Alcune di queste funzioni sono accorpate sotto un solo responsabile (come ad esempio la logistica); inoltre, ognuna di esse è suddivisa in funzioni strutturali, che a loro volta si suddividono in funzioni operative. Il costo delle specifiche attività logistiche, ricavato dal budget, è il seguente : Gestione Materiali (e Acquisti) : (costo operativo complessivo) e. Programmazione : (costo operativo complessivo) e. Mentre, il valore generato specificamente dalle due funzioni settoriali risulta essere: Gestione Materiali (e Acquisti): e Programmazione: e e viene ricavato secondo quanto definito dal metodo CGQ. Lo scopo di questo articolo è valutare quale aumento di valore generi per l impresa un intervento di miglioramento delle attività logistiche, che consiste (a titolo di esempio) nell incarico a tempo determinato a un manager di logistica o a un esperto equivalente, che operi per due anni a questo fine per l azienda considerata. Per motivi di spazio non sarà possibile rappresentare i calcoli di dettaglio di questa valutazione, per i quali rimandiamo il lettore eventualmente interessato al volume citato. Consideriamo quindi gli interventi di un esperto di logistica assunto a tempo determinato che, dati gli obiettivi posti a breve-medio termine, sono volti ad accelerare sensibilmente il raggiungimento dei risultati migliorativi. La direzione aziendale ha fissato come obiettivo che, nell ambito di due anni, venga realizzato un sensibile miglioramento delle attività e conseguentemente venga apportato un elevato valore aggiunto all azienda, attraverso: una migliore capacità operativa della macrofunzione logistica, nonché delle funzioni aziendali ad essa collegate, oltre che una migliore operatività nelle attività aziendali con l esterno (fornitori, distributori, clienti, ecc.). Costo dell investimento: contratto di incarico e in due anni. Il miglioramento atteso e concordato per le attività logistiche [Gestione Materiali (e Acquisti) + Programmazione] è il seguente a livello di funzione strutturale (sono elencate anche le funzioni operative componenti, nonché riportate le sigle identificative indicate nel volume citato per facilitare un eventuale collegamento). Primo anno E) Gestione Materiali (e Acquisti) Ea] Approvvigionamento materiali [valore totale generato = e] 5 % (miglioramento diretto + indotto) => 0,05x = e. Ea1 - Approvvigionamento materie prime. Ea2 - Approvvigionamento parti finite. Ea3 - Approvvigionamento materiali ausiliari. Ea4 - Approvvigionamento mezzi tecnici (macchinari, impianti, attrezzature, strumentazioni). Eb] Acquisizione servizi [ e] 3 % (m. d. + i.) => 0,03x = e. Eb1 - Acquisizione servizi generali. Eb2 - Acquisizione servizi tecnici. Ec] Acquisizione lavorazioni esterne [ e] 6 % (m. d. + i.) => 0,06x = e. Ec1 - Acquisto lavorazioni per parti. Ec2 - Acquisto lavorazioni di sottoassemblaggio. Ed] Analisi del mercato fornitori [ e] 5 % (m. d. + i.) => 0,05x = e. Ed1 - Ricerche sul mercato delle forniture. Ed2 - Valutazioni di confronto sui fornitori. Ee] Gestione valutazioni sui fornitori [ e] //. Ee1 - Controllo delle qualificazioni. Ee2 - Gestione del vendor rating. Ef] Gestione magazzini materie prime e semilavorati [ e] 3 % (m. d. + i.) => 0,03x = e. Ef1 - Magazzino materie prime (fisico, transattivo, strutturale). Ef2 - Magazzino semilavorati (fisico, transattivo, strutturale). Eg] Gestione magazz. prodotti finiti [ e] 5 % (m. d. + i.) => 0,05x = e. Eg1 - Allestimenti finali di configurazione. Eg2 - Magazzino finiti (fisico, transattivo, strutturale). Eh] Gestione magazzino materiali ausiliari [ e] 4 % (m. d. + i.) => 0,04x = e. Eh1 - Magazzino materiali ausiliari per produzione (fisico, transattivo, strutturale). Eh2 - Magazzino materiali ausiliari generali (fisico, transattivo, strutturale). Ei] Organizzazione della movimentazione dei materiali [ e] 3 % (m. d. + i.) => 0,03x = e. Ei1 - Ricevimento materiali approvvigionati e carico magazzino. Ei2 - Scarico magazzino e distribuzione dei materiali. Ei3 - Carico scarico semilavorati (non tra magazzini interoperazionali). El] Spedizioni e trasporti esterni [ e] 4 % (m. d. + i.) => 0,04x = e. El1 - Imballaggio prodotti finiti. El2 - Programmazione e organizzazione delle consegne (e relativi trasporti). Em] Lavoro di ufficio settore Gestione Materiali [ e] 3 % (m. d. + i.) => 0,03x = e. Totale valore di effetto generato = e => e. 4 >dicembre 2009< Logistica Management

5 M) Programmazione Ma] Programmazione attività di fabbricazione [VTG = e] 2 % (miglioramento diretto + indotto) => 0,02x = e Ma1 - Collegamenti e interazioni con programmazione operativa di reparto Ma2 - Lancio lotti / commesse Ma3 - Programmazione fabbricazione esterna Mb] Programmazione approvvigionamento materiali per prodotto [ e] 3 % => 0,03x = e Mb1 - Progr. approvvigionamento materie prime/semilavorati Mb2 - Progr. approvvigionamento prodotti finiti Mb3 - Progr. approvvigionamento mezzi fisici per produzione Mb4 - Progr. approvvigionamento materiali ausiliari Mb5 - Progr. approvvigionamento materiali commercializzati Mc] Programmazione consegne [ e] 4 % => 0,04x = e Mc1 - Progr. allestimenti finali ed imballaggi Mc2 - Progr. consegne ai clienti Md] Programmi di realizzazione prodotti (mensili trimestrali) [370 mila e] 1 % => 0,01x e = e Md1 - Piani mensili di realizzazione / consegna prodotti Md2 - Piani previsionali extramensili di realizzazione / consegna prodotti (commesse acquisite) Me] Pianificazione delle commesse [ e] 2 % => 0,02x = e Me1 - Analisi preventiva programma realizzabilità commesse Me2 - Pianificazione realizzativa delle commesse Mf] Avanzamento produzione e monitoraggio magazzini [ e] 2 % => 0,02x = e Mf1 - Monitoraggio dell'avanzamento produzione interna / esterna Mf2 - Monitoraggio avanzamento approvvigionamenti per esistenze a magazzino Mf3 - Analisi e azioni per ritardi in essere Mg] Lavoro d ufficio del settore Programmazione [ e] 2 % => 0,02x = e Totale valore di effetto generato = e => e. Il valore di effetto indotto negli altri settori aziendali a beneficio dell impresa (deve essere calcolato a livello di funzione operativa e/o strutturale e poi sommato per funzione settoriale), è valutato nelle entità che seguono : Commerciale = e Fabbricazione = e Progettazione/Sviluppo Prodotto = e Personale = e Industrializzazione = e Assicurazione Qualità = e Amministrazione e Controllo Gestione = e Sistemi Informativi = e Manutenzione e Attrezzamento = e Totale valore di effetto generato = e Aumento di valore di effetto generato complessivamente per l impresa nel primo anno = = e Secondo anno E) Gestione Materiali (e Acquisti) Ea] Approvvigionamento materiali [VTG = e] 10 % (m. d. + i.) => 0,05x = e. Eb] Acquisizione servizi [ e] 8 % => 0,08x = e. Ec] Acquisizione lavorazioni esterne [ e] 14 % => 0,14x = e. Ed] Analisi del mercato fornitori [ e] 12 % => 0,12x = e. Ee] Gestione valutazioni sui fornitori [ e] 4% => 0,04x = e. Ef] Gestione magazzini materie prime e semilavorati [ e] 8 % => 0,08x = e. Eg] Gestione magazzino prodotti finiti [ e] 10 % => 0,10x = e Eh] Gestione magazzino materiali ausiliari [ e] 7 % => 0,07x = e. Ei] Organizzazione della movimentazione dei materiali [ e] 8 % => 0,08x = e. El] Spedizioni e trasporti esterni [ e] 12 % => 0,12x = e. Em] Lavoro di ufficio settore Gestione Materiali [ e] 8 % => 0,08x = e. Totale valore di effetto (dopo 2 anni): settore Gestione Materiali (e Acquisti) = e => e (miglioramento percentuale di valore generato da questa funzione = 9,2 %) L o g i s t i c a M a n a g e m e n t > d i c e m b r e < 5

6 M) Programmazione Ma] Programmazione attività di fabbricazione [VTG = e] 5 % (m. d. + i.) => 0,05x = e Mb] Programmazione approvvigionamento materiali per prodotto [ e] 6 % => 0,06x = e Mc] Programmazione consegne [ e] 10 % => 0,10x = e Md] Programmi di realizzazione prodotti (mensili trimestrali) [ e] 3 % => 0,03x e = e Me] Pianificazione delle commesse [ e] 5 % => 0,05x = e Mf] Avanzamento produzione e monitoraggio magazzini [ e] 5 % => 0,05x = e Mg] Lavoro ufficio del settore Programmazione [ e] 3 % => 0,03x = e Totale valore di effetto (dopo 2 anni): settore Programmazione = e => e (miglioramento percentuale di valore generato da questa funzione = 5,3%) Valore di effetto indotto negli altri settori aziendali a beneficio dell impresa: Commerciale = e Fabbricazione = e Progettazione/Sviluppo Prodotto = e Personale = e Industrializzazione = e Assicurazione Qualità = e Amministrazione e Controllo Gestione = e Sistemi Informativi = e Manutenzione e Attrezzamento = e Totale valore di effetto = e Aumento di valore di effetto generato complessivamente per l impresa dopo due anni, e concordato contrattualmente e = e (miglioramento totale percentuale di valore generato per l impresa = 1,93% annuo). Questo incremento di valore generato viene mantenuto sostanzialmente uguale per alcuni anni, poi inizia a diminuire gradualmente per il miglioramento di competitività della concorrenza. Supponendo che l aumento permanga per altri due anni e poi si riduca del 20% ogni anno successivo, il beneficio economico complessivo, ottenibile dall impresa attraverso l intervento considerato, diventerebbe nell ambito di 10 anni: (medio I anno) (medio II anno) x = e. Rispetto al costo di investimento il rapporto è / = 12,5 volte. Il beneficio aziendale risulterebbe peraltro ancora maggiore, poiché la professionalità e la capacità di apprendimento acquisite dal personale aziendale, nel corso delle azioni attuate, permetterebbero di impedire un erosione così rapida del miglioramento. Infatti, se l intervento è stato veramente efficace, l autonomia gestionale raggiunta può consentire un più duraturo mantenimento del valore di effetto conseguito rispetto alla concorrenza, potendo eventualmente anche incrementare il valore effettivamente generato, con l innesco di un autonoma capacità di miglioramento continuo con benefici di grande portata per l impresa. Per contro, nell ambito dell intervento, il personale aziendale deve dedicare del tempo operativo all apprendimento e al recepimento dei criteri migliorativi che, avvenendo nel corso del lavoro corrente, costituisce un esborso di investimento, il quale dovrebbe però risultare di entità molto contenuta rispetto agli importi in gioco. Conclusioni Nell esempio numerico descritto si può notare quali evidenti benefici possano derivare dai miglioramenti gestionali di un impresa (in particolare attraverso le attività logistiche), considerando peraltro che le entità calcolate possono essere riduttive rispetto ai reali benefici ottenibili con un valido intervento. Investimenti in infrastrutture/mezzi fisici possono essere allo stesso modo efficaci, ma con un rapporto valore/costo in genere meno elevato rispetto a quelli gestionali. È facile comunque valutare con il metodo indicato anche i miglioramenti operativi generati dagli investimenti infrastrutturali, analizzando a livello di funzione operativa le entità dei vari miglioramenti elementari ottenibili. I miglioramenti possono essere in genere correttamente valutati partendo dai livelli elementari o al limite dai livelli intermedi. Valutazioni partenti dal livello di funzione strutturale sono rischiose e imprecise, tenendo ben presente che i benefici indotti su altre funzioni si possono meglio determinare ai livelli di maggior dettaglio. In un sistema aziendale integrato il miglioramento di una funzione si ripercuote normalmente su diverse altre funzioni interagenti ed è anche per questo che l analisi funzionale è indispensabile a questi fini. È stata scelta nel nostro caso la macrofunzione logistica, composta dalle due funzioni settoriali sopra considerate, perché le attività logistiche e le loro influenze si diramano normalmente sulla gran parte delle altre funzioni settoriali, e quindi sulle relative funzioni strutturali e operative. Si può facilmente notare come i miglioramenti stimati siano in sostanza agevolmente perseguibili, purché l azione di miglioramento sia continuativa, efficace e interessi le attività aziendali in modo omogeneo. Si può infine considerare che l economia occidentale difficilmente potrà competere in modo vincente con quelle emergenti, che possono usare gli stessi strumenti a costi più bassi, se non saprà generare nuovo valore, però non supportato da semplici intuizioni, bensì misurato in modo accurato per non lasciare spazio alle incertezze. 6 >dicembre 2009< Logistica Management

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE

GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE L applicazione elaborata da Nordest Informatica e disponibile all interno del sito è finalizzata a fornirvi un ipotesi dell impatto economico

Dettagli

La gestione delle scorte tramite il punto di riordino ed il lotto economico

La gestione delle scorte tramite il punto di riordino ed il lotto economico La gestione delle scorte tramite il punto di riordino ed il lotto economico 1. Introduzione Le Scorte sono costituite in prevalenza da materie prime, da accessori/componenti, da materiali di consumo. Rappresentano

Dettagli

Progetto Atipico. Partners

Progetto Atipico. Partners Progetto Atipico Partners Imprese Arancia-ICT Arancia-ICT è una giovane società che nasce nel 2007 grazie ad un gruppo di professionisti che ha voluto capitalizzare le competenze multidisciplinari acquisite

Dettagli

Corso di. Analisi e contabilità dei costi

Corso di. Analisi e contabilità dei costi Corso di Analisi e Contabilità dei Costi Prof. 1_I costi e il sistema di controllo Perché analizzare i costi aziendali? La CONOSCENZA DEI COSTI (formazione, composizione, comportamento) utile EFFETTUARE

Dettagli

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro

Dettagli

I margini lordi nelle aziende che producono su commessa Il caso Sicilyelectronic srl

I margini lordi nelle aziende che producono su commessa Il caso Sicilyelectronic srl I margini lordi nelle aziende che producono su commessa Il caso Sicilyelectronic srl Corso di Economia Aziendale (esercitazioni) Università degli Studi di Palermo Agenda Caratteristiche delle aziende che

Dettagli

Export Development Export Development

Export Development Export Development SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale

Dettagli

PROCEDURA GESTIONE APPROVVIGIONAMENTO E FORNITORI 02 30/09/2006 SOMMARIO

PROCEDURA GESTIONE APPROVVIGIONAMENTO E FORNITORI 02 30/09/2006 SOMMARIO Pagina 1 di 6 SOMMARIO 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RESPONSABILITÀ...2 3 FLOW PROCESSO DI APPROVVIGIONAMENTO...3 4 ORDINI DI ACQUISTO...4 5 CONTROLLI AL RICEVIMENTO...5 6 SELEZIONE E QUALIFICA

Dettagli

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI Divulgazione Implementazione/Modifica Software SW0003784 Creazione 23/01/2014 Revisione del 27/06/2014 Numero 1 Una gestione avanzata dei materiali strategici e delle materie

Dettagli

IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI

IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI Eccoci ad un altra puntata del percorso di costruzione di un budget annuale: i visitatori del nostro sito www.controllogestionestrategico.it possono vedere alcuni

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso

Dettagli

L analisi dei costi: il costing

L analisi dei costi: il costing L analisi dei Costi - a.a. 2012/2013 L analisi dei costi: il costing 1 La tecnica del costing (1) Il termine costing indica la tecnica specificatamente rivolta alla rilevazione dei costi. Negli ultimi

Dettagli

Il sistema informativo aziendale

Il sistema informativo aziendale Il sistema informativo aziendale insieme delle attività connesse alla raccolta, analisi e rappresentazione delle informazioni interne ed esterne all'azienda dati indispensabili per poter valutare lo stato

Dettagli

GUIDA - Business Plan Piano d impresa a 3/5 anni

GUIDA - Business Plan Piano d impresa a 3/5 anni GUIDA - Business Plan Piano d impresa a 3/5 anni 1 Executive summary...2 2 Business idea...2 3 Analisi di mercato...2 4 Analisi dell ambiente competitivo...2 5 Strategia di marketing...3 5.1 SWOT Analysis...3

Dettagli

La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane

La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane L importanza delle risorse umane per il successo delle strategie aziendali Il mondo delle imprese in questi ultimi anni sta rivolgendo

Dettagli

ANALISI E MAPPATURA DEI PROCESSI AZIENDALI

ANALISI E MAPPATURA DEI PROCESSI AZIENDALI ANALISI E MAPPATURA DEI PROCESSI AZIENDALI Cos è un processo aziendale Processo come trasformazione (dal verbo procedere ) Processo aziendale: insieme di attività interdipendenti finalizzate a un obiettivo

Dettagli

Economia e gestione delle imprese - 05

Economia e gestione delle imprese - 05 Economia e gestione delle imprese - 05 Prima parte: la gestione delle operation Seconda parte: la gestione dei rischi e la protezione delle risorse aziendali Sommario: La gestione delle operation 1. Le

Dettagli

Indice di rischio globale

Indice di rischio globale Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario

Dettagli

Ogni azienda ha la necessità di conoscere il proprio sistema dei costi sia per controllare la situazione esistente che per verificare il

Ogni azienda ha la necessità di conoscere il proprio sistema dei costi sia per controllare la situazione esistente che per verificare il Ogni azienda ha la necessità di conoscere il proprio sistema dei costi sia per controllare la situazione esistente che per verificare il raggiungimento degli obiettivi avendo come fine il mantenimento

Dettagli

Disciplinare del Controllo di gestione

Disciplinare del Controllo di gestione Disciplinare del Controllo di gestione INDICE CAPO I - PRINCIPI E FINALITA ART. 1 Oggetto del Disciplinare pag. 3 ART. 2 Il controllo di gestione pag. 3 CAPO II - CONTABILITA ANALITICA ART. 3- Organizzazione

Dettagli

REALIZZARE UN BUSINESS PLAN

REALIZZARE UN BUSINESS PLAN Idee e metodologie per la direzione d impresa Ottobre 2003 Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. REALIZZARE UN

Dettagli

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI Unione Industriale 35 di 94 4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI 4.5.1 Generalità La documentazione, per una filatura conto terzi che opera nell ambito di un Sistema qualità, rappresenta l evidenza oggettiva

Dettagli

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed. Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione dell impresa e del suo contesto e la valutazione dei rischi di errori significativi Ottobre 2013 Indice 1. La comprensione dell impresa e del suo contesto

Dettagli

Controllo di gestione budget settoriali budget economico

Controllo di gestione budget settoriali budget economico Controllo di gestione budget settoriali budget economico TEMA Pianificazione, programmazione e controllo di gestione costituiscono le tre fasi del processo globale attraverso il quale l impresa realizza

Dettagli

Corso semestrale di Analisi e Contabilità dei Costi

Corso semestrale di Analisi e Contabilità dei Costi Corso semestrale di Analisi e Contabilità dei Costi Aureli Selena 1_Sistema di controllo e contabilità analitica Perché analizzare i costi aziendali? La CONOSCENZA DEI COSTI (formazione, composizione,

Dettagli

La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio

La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio 1 di 6 La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio Come possono essere classificate le operazioni di gestione? La gestione aziendale è l insieme coordinato di operazioni attraverso le quali l impresa

Dettagli

RIDURRE I COSTI ENERGETICI!

RIDURRE I COSTI ENERGETICI! Otto sono le azioni indipendenti per raggiungere un unico obiettivo: RIDURRE I COSTI ENERGETICI! www.consulenzaenergetica.it 1 Controllo fatture Per gli utenti che sono o meno nel mercato libero il controllo

Dettagli

BASILEA 2. Allegato Tecnico. Fonte: circolari dedicate alla Fondazione Luca Pacioli

BASILEA 2. Allegato Tecnico. Fonte: circolari dedicate alla Fondazione Luca Pacioli BASILEA 2 Correlazione tra Indice di Ponderazione, Impieghi e Risultati Economici nell Operatività Bancaria - Dimostrazione empirica dei riflessi sul rapporto banca/impresa Allegato Tecnico Fonte: circolari

Dettagli

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 Questionario di Autovalutazione di un Sistema di Gestione per la Qualità verso: Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 newsletter TECSE N. 02- Febbraio 2012 (Allegato

Dettagli

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile Dr. Giacomo Gelmi Che cosa è una macchina utensile? E uno spazio fisico in cui si collocano, sostenuti da adeguate strutture ed in posizioni

Dettagli

L azienda e la sua gestione P R O F. S A R T I R A N A

L azienda e la sua gestione P R O F. S A R T I R A N A L azienda e la sua gestione P R O F. S A R T I R A N A L azienda può essere considerata come: Un insieme organizzato di beni e persone che svolgono attività economiche stabili e coordinate allo scopo di

Dettagli

In questa lezione verranno trattate le rimanenze di magazzino «propriamente dette» : materie prime, semilavorati, prodotti finiti, etc.

In questa lezione verranno trattate le rimanenze di magazzino «propriamente dette» : materie prime, semilavorati, prodotti finiti, etc. Le Rimanenze In questa lezione verranno trattate le rimanenze di magazzino «propriamente dette» : materie prime, semilavorati, prodotti finiti, etc.; in un apposita lezione verranno trattate le rimanenze

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

PARTNER DI PROGETTO. Università degli Studi di Palermo Dipartimento di Ingegneria Industriale

PARTNER DI PROGETTO. Università degli Studi di Palermo Dipartimento di Ingegneria Industriale PARTNER DI PROGETTO Il raggruppamento dei soggetti attuatori è altamente qualificato. Da una parte, la presenza di quattro aziende del settore ICT garantirà, ognuna per le proprie aree di competenza, un

Dettagli

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI Divulgazione Implementazione/Modifica Software SW0003784 Creazione 23/01/2014 Revisione del 25/06/2014 Numero 1 Una gestione avanzata dei materiali strategici e delle materie

Dettagli

EFFETTI DEGLI INVESTIMENTI AMBIENTALI B.A.T. SULLA COMPATIBILITà AMBIENTALE

EFFETTI DEGLI INVESTIMENTI AMBIENTALI B.A.T. SULLA COMPATIBILITà AMBIENTALE LEZIONE DEL 3 GIUGNO 2004 L articolo 15 comma 2 della direttiva IPPC prevede l obbligo di identificare quelle che siano le B.A.T ovvero le migliori tecniche disponibili in campo ambientale relative ad

Dettagli

RICHIESTE INSERITE NELLA SCHEDA DI CONTROLLO CON RIFERIMENTO AL CONTROLLO INTERNO SULL INFORMATIVA FINANZIARIA

RICHIESTE INSERITE NELLA SCHEDA DI CONTROLLO CON RIFERIMENTO AL CONTROLLO INTERNO SULL INFORMATIVA FINANZIARIA ALLEGATO RICHIESTE INSERITE NELLA SCHEDA DI CONTROLLO CON RIFERIMENTO AL CONTROLLO INTERNO SULL INFORMATIVA FINANZIARIA CONTROLLO INTERNO SULL INFORMATIVA FINANZIARIA Premessa. Le risposte alle domande

Dettagli

2.0 Gli archivi. 2.1 Inserire gli archivi. 2.2 Archivio Clienti, Fornitori, Materiali, Noleggi ed Altri Costi. Impresa Edile Guida all uso

2.0 Gli archivi. 2.1 Inserire gli archivi. 2.2 Archivio Clienti, Fornitori, Materiali, Noleggi ed Altri Costi. Impresa Edile Guida all uso 2.0 Gli archivi All interno della sezione archivi sono inserite le anagrafiche. In pratica si stratta di tutti quei dati che ricorreranno costantemente all interno dei documenti. 2.1 Inserire gli archivi

Dettagli

IL PROCESSO DI BUDGETING. Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna

IL PROCESSO DI BUDGETING. Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna IL PROCESSO DI BUDGETING Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna Il processo di budgeting Il sistema di budget rappresenta l espressione formalizzata di un complesso processo

Dettagli

Parimenti una gestione delle scorte in maniera non oculata può portare a serie ripercussioni sul rendimento sia dei mezzi propri che di terzi.

Parimenti una gestione delle scorte in maniera non oculata può portare a serie ripercussioni sul rendimento sia dei mezzi propri che di terzi. Metodo per la stima del ROE e del ROI in un azienda operante nel settore tessile abbigliamento in funzione delle propria struttura di incasso e pagamento e della gestione delle rimanenze di magazzino.

Dettagli

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Con il presente capitolo si chiude la presentazione delle basi teoriche della manutenzione. Si vogliono qui evidenziare alcune problematiche

Dettagli

CHIUSURE di MAGAZZINO di FINE ANNO

CHIUSURE di MAGAZZINO di FINE ANNO CHIUSURE di MAGAZZINO di FINE ANNO Operazioni da svolgere per il riporto delle giacenze di fine esercizio Il documento che segue ha lo scopo di illustrare le operazioni che devono essere eseguite per:

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN)

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Il calcolo del valore attuale netto (VAN) serve per determinare la redditività di un investimento. Si tratta di utilizzare un procedimento che può consentirci di

Dettagli

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese

Dettagli

Misure finanziarie del rendimento: il Van

Misure finanziarie del rendimento: il Van Venezia, 6 novembre 2013 Prof. Antonella Faggiani Arch. Valeria Ruaro, collaboratrice alla didattica estimo.b.acc2013@gmail.com Corso di Estimo Laurea Magistrale Architettura per il Nuovo e l Antico Dipartimento

Dettagli

mese 1 2 3 4 5 richiesta 6000 7000 8000 9500 11000

mese 1 2 3 4 5 richiesta 6000 7000 8000 9500 11000 1.7 Servizi informatici. Un negozio di servizi informatici stima la richiesta di ore di manutenzione/consulenza per i prossimi cinque mesi: mese 1 2 3 4 5 richiesta 6000 7000 8000 9500 11000 All inizio

Dettagli

Capitolo Terzo Valore attuale e costo opportunità del capitale

Capitolo Terzo Valore attuale e costo opportunità del capitale Capitolo Terzo Valore attuale e costo opportunità del capitale 1. IL VALORE ATTUALE La logica di investimento aziendale è assolutamente identica a quella adottata per gli strumenti finanziari. Per poter

Dettagli

LA TRASFORMAZIONE DEI SISTEMI AMMINISTRATIVI E CONTABILI: IL PASSAGGIO DALLA CONTABILITÀ FINANZIARIA AI NUOVI SISTEMI CONTABILI (CO.GE.

LA TRASFORMAZIONE DEI SISTEMI AMMINISTRATIVI E CONTABILI: IL PASSAGGIO DALLA CONTABILITÀ FINANZIARIA AI NUOVI SISTEMI CONTABILI (CO.GE. LA TRASFORMAZIONE DEI SISTEMI AMMINISTRATIVI E CONTABILI: IL PASSAGGIO DALLA CONTABILITÀ FINANZIARIA AI NUOVI SISTEMI CONTABILI (CO.GE. E COAN) Prof.ssa Claudia SALVATORE Università degli Studi del Molise

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE.

IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. Lezione 5 Castellanza, 17 Ottobre 2007 2 Summary Il costo del capitale La relazione rischio/rendimento

Dettagli

IL CASO DELL AZIENDA. www.softwarebusiness.it

IL CASO DELL AZIENDA. www.softwarebusiness.it LA SOLUZIONE SAP NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE IL CASO DELL AZIENDA Perché SAP Contare su un sistema che ci consente di valutare le performance di ogni elemento del nostro listino è una leva strategica

Dettagli

Via A. Pirro n.12 84122 Salerno Tel e Fax. 089 236 276 Email:ciro.trivisone@libero.it

Via A. Pirro n.12 84122 Salerno Tel e Fax. 089 236 276 Email:ciro.trivisone@libero.it Ilsottoscrittodott.CiroTrivisone,iscrittoall'OrdinedeiDottoriCommercialistiedEspertiContabili disalernoconiln.631/a,nonchéall'albodeiperitiedeiconsulentitecnicipressoiltribunaledi Salerno, PREMESSO di

Dettagli

Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI

Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI Documento approvato dai dirigenti e dagli incaricati di posizione organizzativa nell incontro del 13.1.2006 PREMESSA Si è conclusa

Dettagli

Controllo di Gestione

Controllo di Gestione Pianificazione e controllo del business aziendale Controllo di Gestione In un contesto altamente complesso e competitivo quale quello moderno, il controllo di gestione ricopre un ruolo quanto mai strategico:

Dettagli

Il quadro dei costi è coerente con le disposizioni del DPR 158/99. Organico e costo del personale.

Il quadro dei costi è coerente con le disposizioni del DPR 158/99. Organico e costo del personale. ONERE ANNUO A BASE DI GARA. Nelle pagine che seguono viene riportata l analisi economica conseguente alla esecuzione dei servizi, secondo le modalità minime indicate nell allegato Relazione Tecnica e nel

Dettagli

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

Il controllo operativo nell area produzione - approvigionamenti. Corso di Gestione dei Flussi di informazione

Il controllo operativo nell area produzione - approvigionamenti. Corso di Gestione dei Flussi di informazione Il controllo operativo nell area produzione - approvigionamenti Corso di Gestione dei Flussi di informazione Programmazione operativa della produzione Processo di approvigionamento Programmazione operativa

Dettagli

Nota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali

Nota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Nota interpretativa La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Febbraio 2012 1 Mandato 2008-2012 Area di delega Consigliere Delegato

Dettagli

Perché le regole e come

Perché le regole e come Perché le regole e come Conseguenze sullo sviluppo umano > http://www.sistemaambiente.net/form/it/iso/2_conseguenze_sullo_sviluppo_umano.pdf Le norme ISO Il sistema di gestione aiuta > http://www.sistemaambiente.net/form/it/iso/4_sistema_di_gestione.pdf

Dettagli

Contabilità generale e contabilità analitica

Contabilità generale e contabilità analitica 1/5 Contabilità generale e contabilità analitica La sfida della contabilità analitica è di produrre informazioni sia preventive che consuntive. Inoltre questi dati devono riferirsi a vari oggetti (prodotti,

Dettagli

Offerta al pubblico di UNIVALORE PLUS prodotto finanziario-assicurativo di tipo unit linked (Codice Prodotto UL12UD)

Offerta al pubblico di UNIVALORE PLUS prodotto finanziario-assicurativo di tipo unit linked (Codice Prodotto UL12UD) Società del gruppo ALLIANZ S.p.A. Offerta al pubblico di UNIVALORE PLUS prodotto finanziario-assicurativo di tipo unit linked (Codice Prodotto UL12UD) Regolamento dei Fondi interni REGOLAMENTO DEL FONDO

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Gestione degli audit interni ambientali e di salute e sicurezza sul lavoro 3. APPLICABILITÀ La presente

Dettagli

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT INDICE - Premessa Pag 1 1 Tipologia dei controlli 1 1a Controlli di gestione 1 1b Controlli di ammissibilità

Dettagli

ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato

ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Articolo pubblicato sul n 22 / 2004 di Amministrazione e Finanza edito da Ipsoa. ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Premessa

Dettagli

Aumenti reali del capitale sociale

Aumenti reali del capitale sociale Aumenti reali del capitale sociale Gli aumenti del capitale sociale possono essere: virtuali con gli aumenti virtuali non aumentano i mezzi a disposizione della azienda e il suo patrimonio netto, che si

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE Approvato con deliberazione giuntale n. 116 del 29/09/2005, dichiarata immediatamente esecutiva ai sensi

Dettagli

Il concetto di valore medio in generale

Il concetto di valore medio in generale Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo

Dettagli

i criteri di valutazione

i criteri di valutazione La fattibilità economica dei progetti: i criteri di valutazione 14.XII.2011 I criteri di fattibilità del progetto La convenienza di un investimento t immobiliare per il promotore può avvenire attraverso

Dettagli

EasyMACHINERY ERPGestionaleCRM. partner

EasyMACHINERY ERPGestionaleCRM. partner ERPGestionaleCRM partner La soluzione software per le aziende di produzione di macchine Abbiamo trovato un software e un partner che conoscono e integrano le particolarità del nostro settore. Questo ci

Dettagli

Il mercato mobiliare

Il mercato mobiliare Il mercato mobiliare E il luogo nel quale trovano esecuzione tutte le operazioni aventi per oggetto valori mobiliari, ossia strumenti finanziari così denominati per la loro attitudine a circolare facilmente

Dettagli

Mon Ami 3000 Centri di costo Contabilità analitica per centri di costo/ricavo e sub-attività

Mon Ami 3000 Centri di costo Contabilità analitica per centri di costo/ricavo e sub-attività Prerequisiti Mon Ami 000 Centri di costo Contabilità analitica per centri di costo/ricavo e sub-attività L opzione Centri di costo è disponibile per le versioni Contabilità o Azienda Pro. Introduzione

Dettagli

SERGIO ALABISO TEMPORARY MANAGER

SERGIO ALABISO TEMPORARY MANAGER TEMPORARY MANAGER Il Business Plan Temporary Manager La difficoltà non sta nel credere nelle nuove idee, ma nel fuggire dalle vecchie. John Maynard Keynes Che cosa e e a cosa serve E un documento volto

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Q.TEAM SRL Società di Gruppo Medilabor HSE Via Curioni, 14 21013 Gallarate (VA) Telefono 0331.781670 Fax 0331.708614 www.gruppomedilabor.com Azienda con Sistema Qualità,

Dettagli

COMUNE DI SOLBIATE ARNO

COMUNE DI SOLBIATE ARNO SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi

Dettagli

Misure finanziarie del rendimento: il Van

Misure finanziarie del rendimento: il Van Misure finanziarie del rendimento: il Van 6.XI.2013 Il valore attuale netto Il valore attuale netto di un progetto si calcola per mezzo di un modello finanziario basato su stime circa i ricavi i costi

Dettagli

BANDO PER L EROGAZIONE DI CONTRIBUTI ALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO DELLA PROTEZIONE CIVILE DI BRESCIA

BANDO PER L EROGAZIONE DI CONTRIBUTI ALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO DELLA PROTEZIONE CIVILE DI BRESCIA COMUNE DI BRESCIA SETTORE SICUREZZA URBANA E PROTEZIONE CIVILE BANDO PER L EROGAZIONE DI CONTRIBUTI ALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO DELLA PROTEZIONE CIVILE DI BRESCIA TERMINE DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE:

Dettagli

PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO

PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO Indice PIANO STRATEGICO PROGRAMMAZIONE LA PIANIFICAZIONE AZIENDALE ACTION PLAN PIANO AZIENDALE IL BUSINESS PLAN FUNZIONI DEL BUSINESS PLAN DESTINATARI DEL BUSINESS

Dettagli

Internet: www.gdpconsulting.it email: info@gdpconsulting.it Sede legale: Strada San Giorgio Martire, 97/6 70123 Bari (BA) Tel/Fax: 080/5057504

Internet: www.gdpconsulting.it email: info@gdpconsulting.it Sede legale: Strada San Giorgio Martire, 97/6 70123 Bari (BA) Tel/Fax: 080/5057504 SIGeP è la soluzione informatica per la gestione delle attività connesse alla produzione. Sviluppato da GDP Consulting, SIGeP permette una gestione integrata di tutti i processi aziendali. SIGeP è parametrizzabile

Dettagli

EasyPLAST. Siamo riusciti a trasferire in EasyPLAST tutte le informazioni e le procedure che prima erano gestite con fogli excel

EasyPLAST. Siamo riusciti a trasferire in EasyPLAST tutte le informazioni e le procedure che prima erano gestite con fogli excel Abbiamo completamente eliminato i costi di personalizzazione e di continuo sviluppo per cercare di adattare un prodotto software orizzontale e generalista alle problematiche del nostro settore Un software

Dettagli

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO http://www.sinedi.com ARTICOLO 27 OTTOBRE 2008 IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO PRODUZIONE DI VALORE E RISCHIO D IMPRESA Nel corso del tempo, ogni azienda deve gestire un adeguato portafoglio di strumenti

Dettagli

L esecuzione di monitoraggi ed analisi si esplica principalmente nelle seguenti attività:

L esecuzione di monitoraggi ed analisi si esplica principalmente nelle seguenti attività: Pag. 1 /6 8 Misurazione analisi e 8.1 Generalità L Istituto pianifica ed attua attività di monitoraggio, misura, analisi e (PO 7.6) che consentono di: dimostrare la conformità del servizio ai requisiti

Dettagli

BILANCIO E COMUNICAZIONE FINANZIARIA Simulazione d esame del 27 maggio 2013

BILANCIO E COMUNICAZIONE FINANZIARIA Simulazione d esame del 27 maggio 2013 NOME: BILANCIO E COMUNICAZIONE FINANZIARIA Simulazione d esame del 27 maggio 2013 COGNOME: N. DI MATRICOLA: Utilizzando lo spazio sottostante a ciascun quesito: 1) Il candidato, dopo avere brevemente spiegato

Dettagli

I modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità. ! I modelli normativi. ! I modelli per l eccellenza

I modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità. ! I modelli normativi. ! I modelli per l eccellenza 1 I modelli di gestione per la qualità I modelli normativi I modelli per l eccellenza Entrambi i modelli si basano sull applicazione degli otto principi del TQM 2 I modelli normativi I modelli normativi

Dettagli

Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali

Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali Scopo della prevenzione incendi è il conseguimento della sicurezza contro gli incendi mediante la determinazione degli strumenti idonei ad ottenere:

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE La qualità del servizio passa attraverso la qualità delle persone 1. Lo scenario In presenza di una concorrenza

Dettagli

Misure finanziarie del rendimento: il Van

Misure finanziarie del rendimento: il Van Misure finanziarie del rendimento: il Van 12.XI.2014 Il valore attuale netto Il valore attuale netto di un progetto si calcola l per mezzo di un modello finanziario basato su stime circa i ricavi i costi

Dettagli

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione

Dettagli

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI ITSMS (IT SERVICE MANAGEMENT SYSTEMS) AUDITOR/RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI ITSMS (IT SERVICE MANAGEMENT SYSTEMS) AUDITOR/RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT srl Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: esami@cepas.it Sito internet: www.cepas.it Pag. 1 di 5 SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI ITSMS (IT SERVICE MANAGEMENT

Dettagli

MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE

MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE Istituto Nazionale Previdenza Sociale MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE 1 INDICE

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e

Dettagli

Copertura delle perdite

Copertura delle perdite Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 107 09.04.2014 Copertura delle perdite Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Varie Le assemblee delle società di capitali che, nelle

Dettagli

Comune di Robecco sul Naviglio SISTEMA PREMIALE DEL PERSONALE DIPENDENTE

Comune di Robecco sul Naviglio SISTEMA PREMIALE DEL PERSONALE DIPENDENTE Comune di Robecco sul Naviglio SISTEMA PREMIALE DEL PERSONALE DIPENDENTE Aprile 2012 SOMMARIO 1.- FINALITÀ E CARATTERISTICHE GENERALI DEL SISTEMA PREMIALE --------------3 2.- IL SISTEMA PREMIALE DEI DIPENDENTI

Dettagli