EMILIA ROMAGNA DIGITALE BENCHMARKING DELLA SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE IN EMILIA-ROMAGNA

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1 5 2 EMILIA ROMAGNA DIGITALE BENCHMARKING DELLA SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE IN EMILIA-ROMAGNA SECONDO RAPPORTO: LA DIFFUSIONE DI INTERNET FRA I CITTADINI LA DIFFUSIONE DI INTERNET NELLE SCUOLE I PUNTI DI ACCESSO PUBBLICO AD INTERNET

2 51 2 EMILIA ROMAGNA DIGITALE BENCHMARKING DELLA SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE IN EMILIA-ROMAGNA SECONDO RAPPORTO: LA DIFFUSIONE DI INTERNET FRA I CITTADINI LA DIFFUSIONE DI INTERNET NELLE SCUOLE I PUNTI DI ACCESSO PUBBLICO AD INTERNET

3 5 2 INDICE 1. PREMESSA Duccio Campagnoli, Regione Emilia-Romagna 5 2. INTRODUZIONE 7 3. SINTESI DEL RAPPORTO 9 4. EXECUTIVE SUMMARY (English version) LA DIFFUSIONE DI INTERNET FRA I CITTADINI EMILIANO-ROMAGNOLI 53 a. Indagine locale 53 b. Comparazione europea LA DIFFUSIONE DI INTERNET NELLE SCUOLE 101 a. Indagine locale 101 b. Comparazione europea I PUNTI DI ACCESSO PUBBLICO AD INTERNET: INDAGINE LOCALE E COMPARAZIONE EUROPEA VERSO UNA LETTURA INTEGRATA DELLA SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE: DOMANDA E OFFERTA DI INFRASTRUTTURE E SERVIZI ICT ALLEGATI: I QUESTIONARI 181

4 1 PREMESSA Il secondo volume del progetto di benchmarking della società dell informazione offre una prospettiva più ampia su come effettivamente Internet stia cambiando la società. Se il primo volume si era concentrato sull infrastruttura di rete e sull azione della Pubblica Amministrazione in materia di ICT, ora gli studi presentati allargano lo sguardo al territorio ed illustrano l impatto concreto di Internet nella vita quotidiana delle famiglie. È questo per noi un contesto di riferimento importante, poiché l intervento regionale il piano telematico non è finalizzato solo a rendere più efficiente la Pubblica Amministrazione, ma a promuovere l innovazione e lo sviluppo economico sul territorio regionale: per fare ciò deve dunque utilizzare strumenti di conoscenza del territorio e della società. In particolare, sono qui raccolte le indagini sulla diffusione di Internet fra cittadini e nelle scuole della regione, ed un censimento dei punti di accesso pubblico ad Internet. Il confronto con gli altri territori europei si fa qui più puntuale rispetto al primo volume, grazie alla collaborazione con il progetto europeo BISER 1 che ha svolto indagini su un campione di cittadini di 28 regioni europee. I dati presentati sono dunque confrontabili non più solo con gli stati nazionali, ma anche e per la prima volta con un numero significativo di regioni europee. I dati comparativi qui presentati sono i migliori oggi possibili ma ancora non esaustivi. La regione Emilia-Romagna ha perciò lanciato una rete europea di collaborazione in tema di benchmarking che si propone di definire indicatori regionali comuni 1 5

5 su tutti i temi della società dell informazione, basandosi sull esperienza della Commissione Europea benchmarking eeurope. Gli studi del presente volume forniscono una base di conoscenza fondamentale per supportare la definizione e l attuazione delle politiche regionali, ed il continuo confronto con altre esperienze europee stimola il processo di innovazione attraverso il confronto con regioni e paesi più avanzati. Oggi sappiamo ad esempio che attraverso Internet possiamo raggiungere direttamente il 48% della popolazione, e quindi che i servizi pubblici on line che il piano telematico sta realizzando non si rivolgono ad una nicchia ristretta. Occorre essere più incisivi nell opera di sensibilizzazione dei cittadini all uso dei servizi pubblici on line; d altra, proprio la Pubblica Amministrazione, verso cui la popolazione regionale sembra particolarmente portata a interagire on line, può svolgere un ruolo di apripista ed accelerare la maturazione dell uso di Internet dalle attuali finalità informative verso un uso transattivo di servizi sul web, che potrà ripercuotersi positivamente su tutta l economia regionale. Altro tema importante qui affrontato è il digital divide. I dati definiscono la regione Emilia-Romagna come regione particolarmente inclusiva, in cui i gruppi deboli sono meno esclusi rispetto alla media europea. In particolare, non pare esistere più un rischio di esclusione tecnologica per le donne: il 47% accede ad Internet contro il 49% degli uomini. Anche gli anziani e le persone con basso livello di scolarizzazione sono meno esclusi che nel resto d Europa. Come già nel primo rapporto, si evidenzia anche e soprattutto un significativo rischio di divisione territoriale fra aree forti e aree deboli: le prime hanno un grado di sviluppo telematico maggiore delle seconde, e senza interventi pubblici l innovazione tecnologica rischia di accentuare il divario invece di favorire la coesione territoriale. Nel complesso dunque emerge una regione avanzata, con molti punti di forza che testimoniano della maturità digitale di alcune parti della società emiliano-romagnola, ma con punti di debolezza che se non affrontati organicamente rischiano di non far cogliere per tempo al territorio regionale tutte le opportunità che le nuove tecnologie offrono. L aver rilevato queste criticità costituisce il primo importante risultato di aver fatto benchmarking. Solo da questa continua interazione fra territori europei e la realtà locale, che caratterizza pienamente l iniziativa di benchmarking, può svilupparsi il processo innovativo necessario al pieno sviluppo della società dell informazione regionale. Duccio Campagnoli Assessore alle attività produttive, sviluppo economico e piano telematico Regione Emilia-Romagna 6

6 2 INTRODUZIONE Il presente volume contiene il secondo rapporto sul benchmarking della società dell informazione in Emilia-Romagna e riguarda tre specifici temi: Diffusione di Internet nelle famiglie Numero e localizzazione PIAP Connessione ad Internet nelle scuole Oltre alla situazione della Regione Emilia-Romagna vengono presentati i risultati della comparazione con regioni e paesi europei. Tale rapporto segue quello già pubblicato nel novembre 2003 relativo all e-government (Servizi pubblici on line) e alla infrastruttura a larga banda. È prevista, entro Marzo 2004, la pubblicazione del terzo rapporto di benchmarking riguardante la connessione dei centri di ricerca e università, il numero di laureati in ICT, la diffusione dell e-commerce fra le imprese e la dimensione del settore ICT e produzione di contenuti locali. 7

7 3 SINTESI DEL RAPPORTO Il rapporto raccoglie tre studi svolti nel 2003 relativi alla diffusione di Internet in regione Emilia-Romagna: 1. Internet fra i cittadini 2. Internet nelle scuole 3. I punti di accesso pubblico ad Internet Si tratta del secondo rapporto di benchmarking della società dell informazione in regione. Il primo 1 aveva compreso le indagini sull e-government e sull infrastruttura a banda larga in regione Emilia-Romagna. Il terzo verrà pubblicato nel Marzo 2004 e raccoglierà le indagini sull e-commerce nelle imprese, sulle dimensioni del settore ICT, e sull offerta di laureati in materie ICT. Tali rapporti si collocano nell ambito dell iniziativa di benchmarking prevista dalla RER nel suo Piano Telematico Regionale LA DIFFUSIONE DI INTERNET FRA I CITTADINI DELL EMILIA-ROMAGNA Sono stati intervistati telefonicamente circa 1500 soggetti residenti sul territorio regionale. Il campione è stato stratificato per sesso, classe di età (meno di 25 anni, tra i 25 e i 44 anni, tra i 45 e i 64 anni, più di 64 anni) e zona di residenza (Emilia, Bologna, Romagna). Oltre il 60% degli emiliano-romagnoli dichiara di possedere uno o più computer nella propria abitazione e quasi la metà degli intervistati (48%) si auto-dichiara internauta (dato superiore alla media nazionale). Sottolineiamo che la definizione di internauta prescinde dalla frequenza e dal tipo di utilizzo della rete. 1 Benchmarking della Società dell Informazione in Emilia-Romagna. Primo rapporto: e-government e infrastruttura a banda larga in regione Emilia-Romagna pubblicato nel settembre 2003 dalla regione Emilia-Romagna, nella collana Emilia-Romagna digitale. Il volume è disponibile presso la DG Organizzazione, Sistemi Informativi e Telematica (progeur@regione.emilia-romagna.it) e scaricabile dal seguente URL: 9

8 Lei personalmente naviga in Internet? Sì 48% No 52% Base: 1501 IDENTIKIT DELL UTENTE INTERNET IN EMILIA ROMAGNA Il 36% degli internauti si connette a Internet ogni giorno e il 46% da 1 a 5 ore la settimana, ma è alta anche la percentuale (29%) di chi trascorre su Internet meno di 1 ora alla settimana. Emerge dunque un profilo di utente legato alla rete da un rapporto costante ma forse non molto intenso. L uso della rete è più concentrato nella fascia d età giovane (meno di 25 anni), e in quella fra i 25 e i 44 anni, e tende a decrescere all aumentare dell età degli intervistati. Si registra, come era logico immaginare, una concentrazione verso i livelli più alti di istruzione. Dall analisi emerge che, soprattutto per le classi di età intermedie, il livello di istruzione rappresenta una variabile fondamentale per valutare il grado in propensione alla rete. Gli utenti Internet non solo sono maggiormente concentrati nelle classi d età più basse, ma anche che, a parità di età, questi sono in possesso di un titolo di studio superiore rispetto ai non utenti. Anche rispetto alla professione notiamo ancora una forte presenza relativa di dirigenti, impiegati, insegnanti e in particolare studenti un dato che ovviamente concorda con la crescente presenza di giovani. Inoltre la presenza femminile tra gli internauti è incoraggiante; il 46.6% delle donne intervistate naviga, contro una media generale del 47.9%. Possiamo notare che le donne che navigano hanno un reddito superiore alla media e sono più attive sul mercato del lavoro. Lo stile di vita degli internauti è caratterizzato da un uso di mezzi di informazione decisamente superiore alla media; leggono più giornali, riviste e libri, fanno più sport, e, soprattutto, sono più propensi ad acquisti in tecnologia (PC portatile, palmare, DVD, lettore MP3), hanno, inoltre, maggiori interessi culturali (musei, teatro). Non è da sottovalutare il fattore reddito: a livelli di reddito crescente corrisponde un 10

9 maggior numero di utenti Internet. Troviamo differenze apprezzabili anche rispetto alle aree territoriali in cui è stata suddivisa la Regione: il 52% degli intervistati Bolognesi si dichiara internauta, contro un 49% degli Emiliani e un 40% dei Romagnoli. Gli internauti da noi intervistati utilizzano Internet soprattutto per gestire la posta elettronica, o per la ricerca di informazioni. Rispetto agli acquisti, rimangono predominanti viaggi e turismo, l acquisto di biglietti per eventi, libri/giornali/cd e hardware/software. Decisamente ancora molti deboli le percentuali di acquisto di prodotti come alimentari, abbigliamento, cosmetici e arredamento. I NON UTENTI Non usano Internet perché non sono interessati o non lo ritengono utile, non per questioni economiche, ma il 26% di coloro che non navigano attualmente si sta attrezzando per farlo in futuro. Sono soprattutto persone di classe di età intermedia (tra i 25 e i 45 anni), diplomati e impiegati. Le classi di età più anziane, soprattutto pensionati e casalinghe con titolo di studio basso non sembrano, viceversa, assolutamente attratte dal web. INTERNET E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Il 36% degli utenti Internet dichiara di aver avuto qualche genere di contatto con i servizi a distanza della P.A., in generale si è trattato di reperire informazioni o scaricare moduli. Meno del 40% degli intervistati (tra coloro che attualmente navigano) ha inoltrato documenti. In tale dato si può leggere un certo timore ad avere un approccio attivo nei confronti dei servizi a distanza. Si può pensare ad una certa diffidenza verso i servizi offerti della P.A., o ad una più generale diffidenza verso Internet. Si deve comunque sottolineare che l 86% si ritiene soddisfatto del servizio ricevuto. Le è mai capitato di contattare la P.A. attraverso Internet? Sì 36% No 64% Base:

10 Chi non è soddisfatto afferma di non aver trovato ciò che serve o di aver avuto difficoltà di utilizzo. In tal senso potrebbero risultare proficue azioni volte alla semplificazione nelle procedure di utilizzo dei siti. In generale, comunque, l utilizzo dei servizi a distanza è ancora piuttosto limitato. Solo alcuni sembrano avere percentuali significative, tra questi la ricerca di lavoro, la prenotazione di libri presso le biblioteche e l iscrizione all Università. Per il 66% del campione il servizi a distanza sono utili ma prioritario risulta essere il buon funzionamento dell ufficio fisico, mentre il 16% dichiara la non utilità dei servizi a distanza. Gli intervistati hanno evidenziato, inoltre, che lo snellimento dei vincoli burocratici e l aumento di competenze del personale della P.A. potrebbero permette un migliore funzionamento dei servizi su Internet. È molto interessante anche la percentuale di chi riterrebbe opportuno che la stessa P.A. si facesse carico di insegnare l utilizzo di Internet ai cittadini. I servizi che gli intervistati hanno giudicato di maggiore utilità sono: la possibilità di trovare informazioni sulla città e sulle pratiche amministrative, e quella di svolgere pratiche amministrative. Minore interesse per gli strumenti di partecipazione attiva dei cittadini alle scelte della P.A. e strumenti per effettuare pagamenti. Tale dato sottolinea ancora una volta la scarsa fiducia nell effettuare transazioni economiche via Internet. Strategicamente, si può comunque pensare che la rete potrebbe produrre benefici notevoli nel rapporto tra cittadino e istituzioni sia nella comunicazione delle informazioni da fornire agli utenti (sfruttando la tempestività del web); sia nel dialogo tra cittadini e istituzioni (tramite , forum di discussione, sondaggi on line). Si deve però tenere in considerazione che nell immaginario collettivo, Internet è percepito come molto lontano dalle lentezze burocratiche della P.A. È viceversa vero che, proprio perché il sistema pubblico italiano si presenta tuttora macchinoso e fortemente burocratico, Internet potrebbe rappresentare una forte spinta alla modernizzazione, basti pensare all eliminazione di grossi archivi cartacei e alla maggiore facilità di ricerca e reperimento dei documenti anche quando si tratta di atti di altre amministrazioni; questo eviterebbe al cittadino le frequenti code agli sportelli di enti pubblici alle quali è oggi spesso costretto. Affinché i servizi a distanza della P.A. siano realmente efficaci, è indubbiamente necessario migliorare l efficienza interna delle amministrazioni nonché il grado di informatizzazione del personale delle stesse. È chiaro inoltre che la progettazione di siti e portali deve tenere conto di due fattori fondamentali: 1. l usabilità, ossia la facilità con cui un soggetto interessato ed abilitato a conoscere i dati riesce ad accedervi con le tecnologie disponibili (in tal senso bisognerà scegliere strategie adeguate per le diverse tipologie di fruitori), onde evitare che il cittadino 12

11 si perda tra i diversi link del sito come si perde tra i diversi sportelli degli uffici fisici. 2. la sicurezza, intesa come insieme delle misure tese ad assicurare l accesso ai soli dati conoscibili a un soggetto interessato Un obiettivo primario dell e-government deve essere poi quello di offrire ai cittadini servizi integrati e non più frammentati secondo le competenze dei singoli enti amministrativi. Per far questo è necessario che tutti i sistemi informativi di tutte le amministrazioni siano connessi tra loro. LA COMPARAZIONE CON L EUROPA Grazie alla collaborazione con il progetto europeo BISER 2, abbiamo dati comparabili fra l Emilia-Romagna e 28 altre regioni europee in cui BISER ha svolto le rilevazioni. Rispetto all accesso ad Internet, in Emilia-Romagna il 42,8 % delle persone si collega ad Internet almeno una volta al mese. Questo colloca la regione nella parte mediobassa della classifica, leggermente più in alto rispetto ad altre regioni italiane, ma più indietro delle regioni nordiche che superano il 60%. Il ritardo è più accentuato quando si guarda alla percentuale di case con accesso ad Internet: solo il 37,6% in Emilia-Romagna mentre la maggior parte delle regioni supera il 50%. Molti emiliano-romagnoli accedono quindi ad Internet fuori da casa. Se basso è l accesso da casa, alta è la qualità di quelli che hanno accesso: la diffusione della connessione DSL è decisamente superiore in Emilia-romagna rispetto alla maggioranza delle regioni europee (19,2%). Se includiamo però altre tecnologie di accesso la situazione regionale appare peggiore, poiché molte altre regioni hanno una diffusione importante dell accesso via cavo coassiale, non disponibile in Italia. Dopo aver esaminato l accesso a Internet, è importante rilevare l uso che i navigatori fanno di Internet. In Emilia-Romagna, molto alta è la percentuale di cittadini che hanno contattato la Pubblica Amministrazione attraverso Internet: 17% mentre la maggior parte delle regioni europee non supera l 11%. Rispetto ad altri usi di Internet, emerge un uso più intenso di altre regioni di servizi informativi sugli orari dei treni e sul traffico, e meno intenso per acquisti on line. Infine, l home banking in particolare sembra emergere in senso negativo come servizio poco diffuso in Emilia-Romagna rispetto alle regioni europee, anche se in linea con le altre regioni italiane

12 Percentuale di cittadini che hanno usato Internet nelle ultime 4 settimane Berkshire, Bucks and Oxfordshire Smaland and islands Fyn Friesland Braunscweig Leicestershire, Rutland and Northlands Stuttgart Damstadt Salzburg Central Finland Mecklenburg-Western Pomerania Ile-de-France Greater Manchester Magdeburg Border, Midlands and Western Liege Tees Valley and Durham 72,0 69,8 68,4 64,5 64,4 63,8 62,0 62,0 59,5 58,1 56,3 55,7 54,1 52,2 51,6 50,5 50,4 Brittany Lazio Emilia-Romagna Lisboa e Vale do Tejo Languedoc-Roussillon Lombardy Catalonia Nord/Pas-de-Calais Tuscany Sicily Castille-Leon 44,9 44,0 42,8 42,7 41,8 40,2 40,2 39,9 39,5 35,1 33,1 Central Macedonia 12,

13 % di case con banda larga su totale case connesse Liege Lisboa e Vale do Tejo Catalonia Ile-de-France Greater Manchester Central Finland Border, Midlands and Western Fyn Leicestershire, Rutland and Northlands Tees Valley and Durham Nord/Pas-de-Calais Friesland Salzburg Castille-Leon Berkshire, Bucks and Oxfordshire Stuttgart Smaland and islands Braunscweig Damstadt Emilia-Romagna Brittany Languedoc-Roussillon Magdeburg Mecklenburg-Western Pomerania Lazio Lombardy Sicily Tuscany Central Macedonia DSL cavo altro (inclusa fibra) 15

14 Percentuale di cittadini che hanno contattato la P.A. via Internet Smaland and islands Friesland 28,12 27,54 Fyn 22,28 Ile-de-France Emilia-Romagna Berkshire, Bucks and Oxfordshire Salzburg Central Finland Lisboa e Vale do Tejo Lazio Languedoc-Roussillon Nord/Pas-de-Calais Catalonia Leicestershire, Rutland and Northlands Brittany Castille-Leon Border, Midlands and Western Tuscany Lombardy Greater Manchester Liege Tees Valley and Durham Stuttgart Sicily Damstadt Braunscweig Mecklenburg-Western Pomerania Magdeburg Central Macedonia 17,44 17,06 14,21 13,03 12,94 12,62 12,31 11,92 11,47 10,94 10,94 10,53 10,27 10,06 9,94 9,93 9,60 9,59 9,50 8,64 8,01 7,97 7,09 6,91 5,52 4,

15 Percentuale di utenti Internet che hanno usato l on line banking Central Finland Fyn 57,6 55,1 Smaland and islands 22,28 Friesland Braunscweig Berkshire, Bucks and Oxfordshire 45,8 17,06 41,9 Stuttgart Ile-de-France Darmstadt Magdeburg Mecklenburg-Western Pomerania Salzburg Leicestershire, Rutland and Northlands 38,2 38,1 37,8 37,3 37,0 36,9 36,9 Tees Valley and Durham Lisboa e Vale do Tejo Nord/Pas-de-Calais 32,3 30,9 30,6 Greater Manchester Languedoc-Roussillon Brittany Catalonia Liege Border, Midlands and Western 26,8 25,8 25,5 22,7 22,2 21,1 Lombardy Emilia-Romagna Castille-Leon Lazio Tuscany 18,0 17,7 15,9 14,4 13,6 Sicily 8,7 Central Macedonia 3, Particolare attenzione richiama il tema del digital divide, ossia del divario della diffusione di Internet fra gruppi sociali forti e deboli. Comparando i dati regionali con i dati europei e statunitensi prodotti dal progetto europeo SIBIS 2, l Emilia-Romagna emerge come regione particolarmente inclusiva per l accesso ad Internet

16 In particolare, abbiamo preso in considerazione alcuni gruppi a maggior rischio di digital divide, ossia donne, anziani, disoccupati, persone con basso reddito e con bassa scolarità. Rispetto a tutti questi criteri di analisi, l Emilia-Romagna presenta livelli di digital divide minori della media europea, e simili ai livelli americani. L unica parziale eccezione è per i disoccupati, che sono digitalmente esclusi in Emilia-Romagna all incirca come in Europa e più che negli Stati Uniti. Rispetto al genere, il digital divide sembra estremamente ridotto rispetto all Unione Europea e simile a quello degli Stati Uniti, anche se in termini assoluti vi è una per- 100 Il digital divide in genere in E-R, UE, USA % utenti Internet sul totale del genere ER 2003 UE 2002 USA 2002 maschio femmina % utenti Internet sul totale della classe di età Il digital divide di età in E-R, UE, USA ER 2003 UE 2002 USA 2002 meno di 25 anni più di 50 anni 18

17 Il digital divide di educazione in E-R, UE, USA 100 % utenti Internet per livello educativo ER 2003 UE 2002 USA 2002 laurea o più licenza media o meno centuale maggiore di donne connesse ad Internet rispetto all Emilia-Romagna. Rispetto all età, il divide è in Emilia-Romagna molto più ridotto della UE e simile a quello degli Stati Uniti. In questo caso, in Emilia-Romagna vi è addirittura una maggiore percentuale di ultracinquantenni connessi ad Internet rispetto alla media UE. Infine, rispetto all educazione, il divario in Emilia-Romagna è notevolmente inferiore rispetto a Unione Europea e ancor di più agli Stati Uniti: in particolare, chi ha una licenza media o meno ha maggiore probabilità di avere accesso ad Internet in Emilia- Romagna: questo potrebbe essere indice anche di una maggiore qualità del sistema educativo di base. LA DIFFUSIONE DI INTERNET NELLE SCUOLE Il referente intervistato è stato prevalentemente il docente con delega per l informatica ed Internet, figura rilevante nelle scuole medie inferiori e nelle elementari (dove è stato intervistato in oltre il 47% dei casi) e meno presente negli istituti superiori non licei (quasi il 26%). Il responsabile tecnico informatico è invece una figura maggiormente diffusa nelle scuole superiori, costituendo il 40,0% degli intervistati nei licei e il 19?8% nelle scuole superiori non licei. Per quanto riguarda la connessione ad Internet, si rileva che quasi tutti gli Istituti (95,5%) sono collegati alla rete. Tra gli Istituti intervistati, quelli non connessi sono scuole medie inferiori e scuole elementari, mentre tutte le scuole medie superiori dispongono di un collegamento a Internet. 19

18 La modalità di connessione più diffusa è l ISDN, presente in quasi il 34% degli Istituti. Per quanto riguarda le connessioni in banda larga, si rileva che un terzo degli Istituti ha già operato questo tipo di scelta (composta quasi totalmente da connessioni con ADSL 32%, mentre Fibra Ottica e Satellite raggiungono congiuntamente solo l 1%). Il modem collegato alla Rete telefonica generale è la modalità di connessione tuttora adottata da oltre un quarto degli Istituti. Le scuole superiori si dimostrano quelle più evolute dal punto di vista del collegamento ad Internet (il 68,8% degli Istituti dispone di ADSL e il 3,9% di Fibra Ottica). Complessivamente, nelle scuole dell Emilia Romagna sono presenti oltre PC. Quasi l 80% di essi è presente nei laboratori, prevalentemente di tipo dedicato; il 12.7% nelle segreterie; il 5.7% nelle aule adibite alla didattica e infine il 2.9% nelle aule professori. L 84.8% dei PC presenti negli Istituti della Regione è utilizzato per scopi didattici, do cui quasi 3/4 è collegato ad Internet. Il restante 15.2% del totale dei PC è allocato nelle segreterie o comunque anche se presente in aule, laboratori o sale professori, non viene utilizzato per scopi didattici. L analisi condotta, ha portato a distinguere la dotazione di PC in relazione al loro utilizzo. In particolare, l indagine ha incentrato la propria attenzione sui computer utilizzati per fini didattici (vale a dire a supporto della lezione e a disposizione di insegnanti e studenti) e, tra questi, a quelli collegati a Internet. Per quanto riguarda i PC utilizzati per la didattica, emerge che presso le scuole dell Emilia Romagna sono presenti in media 7,4 PC per 100 studenti. Il valore più elevato si registra nelle scuole superiori non licei (13), mentre le scuole medie inferiori presentano un valore più elevato rispetto ai licei, rispettivamente 7.4 contro 6.2, chiudono le elementari con 4.3 PC per 100 studenti. Approfondendo l analisi sui PC on line utilizzati per finalità didattiche, si rileva che l 80.9% dei PC si trova nei laboratori dedicati, il 12.8% nei laboratori condivisi con altri Istituti, il 4.2% nelle aule adibite alla didattica e infine il 2.1% nelle aule professori. Considerando la presenza nelle scuole di PC collegati a Internet e dislocati nelle aule adibite alla didattica, risulta che il 13,1% delle scuole dell Emilia Romagna (pari a 233) si trova in questa situazione. Nei licei e nelle elementari la presenza di PC nelle aule è minima, rilevata solo nel 5% e 5.3% dei casi, mentre nelle scuole medie inferiori e negli istituti superiori non licei, il PC nelle classi è più diffuso (rispettivamente il 21.4% e il 29.6%). Ovviamente non si deve intendere tale dato come se i PC siano presenti in tutte le aule, ma che in almeno una di esse per scuola esiste un PC collegato ad Internet ed utilizzato per fini didattici. 20

19 Per macroprovincia Media totale: 5,3 Per tipo di scuola Media totale: 5,3 PR + PC 5,0 Elementari 2,1 RN + FC + RA 5,7 Medie 5,7 RE + MO 4,2 Licei 5,3 FE + BO 6,5 Superiori non Licei 10,7 PC on line utilizzati a scopo didattico (Fonte: Assinform/NetConsulting) La dotazione media di PC on line utilizzati per finalità didattiche è di 5.3 per 100 studenti. La situazione è differente per tipo di Istituto, infatti nei non licei ci sono 10.7 PC per 100 studenti (l 82% dei PC utilizzati per la didattica), nei licei 5.3 (85%), nelle medie inferiori 5.7 (77%) e nelle elementari 2.1 (49%). Analizzando, invece, la situazione nelle diverse macroprovince, il dato risulta più omogeneo alla media. In particolare le province di Ferrara e Bologna presentano una media più alta di PC on line utilizzati per finalità didattiche con 6.5 PC per 100 studenti, mentre il dato più basso, 4.2, viene rilevato nelle province di Reggio Emilia e Modena. LA COMPARAZIONE CON L EUROPA I dati comparativi sono tratti dall indagine svolta da Eurobarmeter nel 2002 per la Commissione Europea nell ambito dell iniziativa benchmarking eeurope. Grazie alla pubblicazione completa di campione, metodologia, questionari e dati di eeurope, siamo in grado di presentare dati comparativi significativi, anche se con due limiti: la differenza di un anno nella rilevazione (eeurope 2002, Emilia-Romagna 2003) probabilmente fa apparire la situazione regionale leggermente migliore della realtà. I nuovi dati di eeurope, in origine previsti per ottobre 2003, non sono invece ancora stati pubblicati al momento della presente pubblicazione. eeurope presenta dati solo a livello nazionale e non esistono altre ricerche comparative a livello regionale. Il dato relativo alla connessione di base ad Internet evidenzia come in Emilia-Romagna la quasi totalità delle scuole lo sia (95%), più o meno come la media dell Unione Europea e leggermente meglio dell Italia. Le differenze in questo caso non sono particolarmente significative e la distanza temporale della rilevazione ne ridimensiona ulteriormente la rilevanza. 21

20 La diffusione della banda larga pone l Emilia-Romagna in linea con la media europea (33% E-R, 32% UE) ed è doppia rispetto alla media italiana (15%). In Svezia, Regno Unito e Olanda oltre il 90% delle scuole aveva nel 2002 l accesso ad Internet a banda larga. Rispetto alla presenza del sito web, ancora una volta l Emilia-Romagna (59,5%) supera la media europea (51%) ed italiana (45%). In Svezia e Danimarca più dell 80% delle scuole ha il sito web. L indicatore-chiave per eeurope è comunque la disponibilità di PC on line per gli studenti. In questo caso, l Emilia-Romagna (5,3) è leggermente sotto alla media europea (5,9 PC on line per 100 studenti) ma nettamente superiore alla media italiana (2,1). Su questo indicatore, eccellente è la Danimarca con 25 PC on line per 100 studenti, mentre Finlandia, Svezia e Regno Unito hanno tutti più di 10 PC per 100 studenti. Infine, se accettabile e il numero di PC per studente, molto più carente è la diffusione di PC nelle classi. Solo il 32% delle scuole ha PC nelle aule, contro la media europea del 60% e italiana del 16%. In Svezia, Regno Unito e Olanda più del 90% delle scuole ha i PC nelle aule, mentre in Emilia-Romagna abbiamo visto che i PC sono in genere collocati nei laboratori. Dall indagine sappiamo che avere un PC in aula incide molto positivamente sulla frequenza di utilizzo del PC nella didattica, quindi su questo indicatore il ritardo della regione Emilia-Romagna è significativo rispetto all Europa e importante rispetto all utilizzo di PC nella didattica. In generale, l Emilia-Romagna si colloca su livelli vicini alla media europea, e nettamente superiori alla media italiana. Siamo comunque su livelli ben lontani dai paesi europei leader, che sono generalmente i paesi nordici (Svezia, Finlandia, Danimarca ma anche il Regno Unito). Numero medio di PC on line per 100 studenti tutte le scuole , ,0 11,0 10,6 7,1 6,4 6,3 6,1 5,9 5,4 5,3 5,1 5,0 4,6 4,1 2,9 2,5 0 DK FIN S UK L E A F EU (15) NL RER P IRL B D I EL Paesi 22

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