Tesina sulla società dell informazione

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1 Università degli studi di Milano Dipartimento di tecnologie dell informazione Laurea triennale in Tecnologie per la società dell informazione Corso di Il Fenomeno Blog Attilio PIRINO

2 1. Introduzione Nell ambito delle nuove forme di comunicazione nate in internet i blog (o weblog) hanno assunto una particolare importanza come evoluzione dei siti web personali che includevano liste di link (collegamenti a siti web). I blog sono un fenomeno spontaneo e si sono sviluppati, all interno della rete, partendo da una ristretta comunità di navigatori e, nell arco di pochissimi anni, se n è osservato uno straordinario sviluppo quantitativo e qualitativo. In seguito alla crescita dell interesse, sia da parte dei privati cittadini, sia dei media istituzionali, alcune società commerciali hanno dato vita a dei servizi che permettono a chiunque di realizzare un blog in modo semplice e rapido. Altre società si sono attivate nel campo della statistica, realizzando nuovi strumenti di ricerca su internet e classificando i blog secondo il livello di popolarità acquisita. La diffusione dei blog ha generato ampie discussioni sia nella rete, sia sulla carta stampata, tese a individuare la definizione del fenomeno e gli impatti sulle forme di comunicazione. Non sono mancate le critiche ai weblog personali per l apparente inutilità o futilità e a quelli con obiettivi d informazione pubblica per la presunta inaffidabilità rispetto al giornalismo tradizionale.

3 2. Definizione di Blog Un blog, alla luce delle recenti evoluzioni, è un sito web caratterizzato da una serie di aggiornamenti detti post, sotto forma di testi, immagini o file audio/video, accompagnati da una data e disposti in ordine cronologico inverso (il post più recente in alto). Generalmente è corredato da un archivio cronologico e riporta una lista di link ad altri siti web, inoltre può offrire interattività ai lettori tramite l inserimento di commenti. Ogni post è dotato di un indirizzo permanente, detto permalink, che consente un collegamento valido, nei confronti degli altri siti web, anche quando il testo è posto nell archivio in seguito all arrivo di nuovi aggiornamenti. Il contenuto di un blog può variare ampiamente spaziando dal diario personale, agli hobby, fino al commento delle notizie di cronaca. Esistono anche blog professionali e aziendali che hanno come scopo la condivisione di conoscenze in dato ambito lavorativo. Link Archivio Data e Ora Permalink Post Strumento Commenti Link Esterni

4 3. Origini e Sviluppo dei Blog Fin dagli albori della rete sono esistiti i siti web personali che erano, in realtà, la forma digitale di un album di famiglia e che contenevano una specie di presentazione dell autore e dei suoi interessi; questi siti erano di solito aggiornati raramente. In seguito il numero dei navigatori iniziò ad aumentare, arrivarono le edizioni web di giornali e riviste e iniziò la crescita esponenziale di internet. Con l incremento del materiale disponibile in rete alcuni navigatori iniziarono a raccogliere, nei loro siti, delle liste di link alle pagine web che ritenevano più interessanti, aggiungendo talvolta dei commenti per illustrarne il contenuto. In questo modo furono realizzati i primi siti web-log intesi come registrazione delle navigazioni del loro autore. Lo scopo di questa attività era di condividere, con una certa comunità della rete, le migliori informazioni disponibili. Il servizio reso da questi navigatori fu apprezzato ed imitato da molti altri, con varie modalità, fino a sollevare una discussione su come si potesse definire e quali caratteristiche dovesse avere. Nel gennaio del 1999, Cameron Barnett, curatore di Camworld ( con l articolo Anatomy of a Weblog, esponeva il suo parere sulle peculiarità del nuovo mezzo ed utilizzava il neologismo weblog dicendo di averlo sentito alcuni mesi prima, ma di non ricordare la fonte. L attuale termine blog è la forma abbreviata adottata secondo l uso comune. Prima di vedere la grande espansione che il fenomeno avrebbe avuto, occorreva ancora attendere che il bisogno delle conoscenze tecniche, necessarie per creare un sito web, fosse eliminato. Il fenomeno blog, infatti, è nato spontaneamente, ma si è molto esteso grazie all iniziativa di alcune società come Pyra che nel 1999 lanciò Blogger : un servizio di blog hosting (sistema hardware e software che ospita i blog) gratuito che consente, ancora oggi (la società è stata acquisita da Google), di realizzare un blog senza possedere la conoscenza tecnica necessaria per creare un sito web e di aggiornarlo semplicemente digitando un testo in un riquadro. L iniziativa ebbe successo, di conseguenza ne seguirono altre nel mondo e anche in Italia dove sono attive, per esempio: Splinder ( Tiscali ( Clarence ( 5. Tipi di blog L articolo di Cameron Barnett si inseriva in un momento in cui era viva la discussione su cosa fosse un blog e le argomentazioni erano per lo più focalizzate sul formato che lo avrebbe reso riconoscibile piuttosto che sui contenuti. Oggi la struttura fondamentale dei blog è piuttosto chiara e omogenea, specialmente per via dei servizi gratuiti offerti dalle società menzionate, infatti, le variazioni di formato

5 sono possibili, ma la maggior parte degli utenti effettua principalmente interventi di carattere estetico. Per quanto riguarda il contenuto è possibile individuare diversi tipi di blog, anche se la discussione su quali e quanti se ne possano identificare, e, se è corretto eseguire una classificazione, è ancora attiva; tuttavia si ritiene che esistano almeno dei filoni principali tra i quali sono possibili e lecite tutte le sfumature (classificazione liberamente tratta da Wikipedia): Blog diario personale E la categoria più diffusa. Gli autori vi scrivono le proprie esperienze quotidiane, poesie, racconti, desideri, disagi e proteste. E anche la categoria che ha raccolto maggiori critiche per l apparente e talvolta effettiva futilità, ma che, di fatto, rispecchia un desiderio basilare di espressione personale. Blog di attualità, politica o cultura Utilizzato inizialmente da persone comuni, ma in seguito anche da giornalisti professionisti, con lo scopo di esprimere liberamente le proprie opinioni su argomenti d'attualità e fatti di cronaca. In questa categoria si collocano i blog più autorevoli che, in certi casi, hanno raggiunto una tale popolarità da contendere l audience ai media istituzionali anche criticandone l operato e sollevando apre critiche. Blog tematico Riguarda generalmente la sfera degli hobbies. Questo tipo di blog può diventare un punto d'incontro per persone con interessi in comune. Blog directory Una delle caratteristiche peculiari dei blog è la presenza di link. Alcuni blogger (curatori di blog) si specializzano nella raccolta di link su argomenti particolari riducendo al minimo i commenti. Photoblog Si tratta di blog sui quali sono pubblicate foto digitali invece di testi; il testo è solitamente limitato alla didascalia. Moblog (mobile blog) In questo caso le foto o i video pubblicati provengono direttamente da un telefono cellulare dotato di fotocamera o videocamera incorporata; per questo tipo di blog sono sorti appositi servizi come Textamerica ( o Phlog ( Corporate blog Pubblicano notizie e informazioni inerenti un'azienda, un distretto industriale o un progetto, destinate al relativo mercato di riferimento (Federico Venturini, sono un alternativa più dinamica rispetto ai consueti siti web con cui le società usano presentarsi ai clienti o al pubblico in genere.. K-log (knowledge blog) Si tratta di blog destinati alla raccolta e alla condivisione delle conoscenze all interno di un gruppo di lavoro; di regola sono collocati in una rete privata (intranet) e sono utilizzati da aziende, enti, organizzazioni, ecc.

6 6. Uno Studio Statistico di Technorati L americano David Sifry ha creato, nel 2002, la società Technorati ( con lo scopo di monitorare ciò che accade nel mondo dei blog. La società si è rapidamente guadagnata un ottima reputazione, al punto che è stata coinvolta dalla CNN per il monitoraggio delle opinioni dei blogger durante le convention dei partiti (prima delle elezioni presidenziali statunitensi del 2004). Lo strumento utilizzato da Technorati è una sorta di motore di ricerca che indicizza i blog e ne verifica costantemente gli aggiornamenti. La sua caratteristica principale, tuttavia, consiste nel rilevare i collegamenti tra i vari blog; a questo proposito si considera che la misura dell importanza di un certo blog, in termini di popolarità e autorevolezza, è data dalla quantità di altri blog collegati tramite link. Technorati ha recentemente pubblicato delle interessanti statistiche che aiutano a determinare l entità e la qualità del fenomeno. La prima informazione riguarda la diffusione. Dal grafico seguente si nota che i blog presenti nella rete a settembre 2004, erano circa 4 milioni e che si è assistito al raddoppio del loro numero, ad un ritmo minimo di circa 5 mesi, a partire da marzo 2003.

7 Il grafico successivo mostra il numero di blog creati ogni giorno, questi risultano essere pari a (mediamente uno ogni 7,4 secondi), tuttavia è importante notare come il 45% dei blog più vecchi non è stato aggiornato nell arco di tre mesi. Tale situazione può essere dovuta all abbandono dell attività da parte dell autore, alla scelta di un nuovo servizio di hosting, o anche al fatto che alcuni blog vengono aperti temporaneamente e abbandonati al raggiungimento di un certo scopo.

8 A conferma della notevole crescita del numero di blog si rileva anche un corrispondente incremento di aggiornamenti quotidiani. A ottobre 2004, infatti, si sono contati circa aggiornamenti al giorno, ossia 4,6 al minuto. I picchi del grafico si sono verificati in occasione d importanti fatti politici come le elezioni primarie dello Iowa, dove il candidato Howard Dean ha basato la sua campagna elettorale su internet e sui blog, la decapitazione di Nicholas Berg o le convention politiche USA, ma anche a causa di fatti della cronaca comune americana, come la notizia che i lucchetti Kryptonite, ritenuti di alta qualità, possono essere facilmente aperti con il cappuccio di una penna a sfera: un acquirente lo scopre e scrive la notizia su un forum di appassionati di ciclismo, successivamente l informazione arriva sui blog e si diffonde, nell arco di pochi giorni, in maniera clamorosa, tanto da arrivare sulle pagine del New York Times.

9 La società Google (realizzatrice del celebre motore di ricerca su internet) insieme a IBM e altre, ha raggiunto la conclusione che il criterio migliore per valutare l importanza di una pagina web, in termini di popolarità e autorevolezza, deve tenere conto della quantità di link ad altri siti web, ossia di quanti dimostrano concretamente la loro attenzione collegando direttamente il proprio sito; di fatto questo significa sostituire una forma d intelligenza collettiva umana ad altri sistemi informatici finora utilizzati. Il grafico seguente mostra i link dei blog personali, più influenti e autorevoli, a confronto con i siti web dei media istituzionali americani. Si nota come le testate giornalistiche più importanti siano sempre in testa alla classifica, ma anche come alcuni blog, curati da comuni cittadini senza fini di lucro, superano le testate giornalistiche di una certa importanza; inoltre non vanno trascurati i circa 8000 blog che, pur non arrivando a tali livelli, riscuotono l attenzione di un pubblico di nicchia rappresentato da 100 a 1000 link e che costituiscono un importante veicolo del passaparola su internet. Questo evidenzia che, con lo sviluppo dei blog, una significativa parte dell informazione e del dibattito che segue passa attraverso attori che non sono più legati ai grandi media.

10 Il blog aziendali detti corporate blog sono gestiti generalmente da persone che in via ufficiale o semi ufficiale diventano, di fatto, dei portavoce della loro azienda; per esempio le società SAP, Sun o Microsoft consentono o favoriscono la creazione di blog da parte dei dipendenti. In realtà i corporate blog, pur essendo un fenomeno in aumento, non rappresentano ancora un numero importante rispetto alla quantità di società che prediligono le forme consuete di presentazione verso i clienti o il pubblico in genere. A causa del numero non elevato di corporate blog propriamente detti, in questo grafico sono raggruppati, con le grandi società, anche un gran numero di piccole aziende, consulenti e individui che sono in qualche modo coinvolti con la presentazione di progetti aziendali. Le resistenze delle grandi società sembrano insistere su una certa riluttanza ad affidare la loro immagine ad uno strumento che per un verso è dinamico e di semplice gestione, ma per l altro non facilmente controllabile da parte del management.

11 7. Relazione tra Blog e Giornalismo In seguito alla grande diffusione dei blog, tra cui figurano quelli del tipo già definito Blog di attualità, politica o cultura, è sorto un dibattito sulla possibilità che i commenti dei blogger, quando si riferiscono alle materie menzionate, siano o no una forma di giornalismo. I blog riconducibili ad attività giornalistica che si ritrovano nella rete, si possono riassumere in alcuni sottotipi: blog curati da giornalisti professionisti; blog dove l autore commenta fatti cui ha assistito personalmente (per esempio quelli gestiti da comuni cittadini in zone di disastri o di guerra); blog dove si commentano notizie collegate ad altri siti. Nel primo caso si osserva che l appartenenza del curatore al giornalismo professionale non ne qualifica necessariamente l attività quando questa è svolta liberamente e fuori dall ambito delle organizzazioni preposte; al contrario quando l attività si svolge sotto il patrocinio di una testata giornalistica si tratterebbe in realtà di una rubrica in forma di blog. Il secondo caso è più dubbioso, infatti ci si domanda se il resoconto di un evento, eseguito da un testimone oculare, può essere qualificato giornalismo, e, in caso affermativo, se la qualifica dipenderà dall importanza del fatto, oppure dal talento o dalla competenza dell autore nell elaborare il resoconto stesso. In un blog, infine, dove si commentano le notizie reperite su altri siti web, l attività del curatore può essere, per certi versi, simile a quella di un giornalista; in entrambi i casi, infatti, si tratta di selezionare un informazione proveniente dalla rete piuttosto che dai reporter inviati sul territorio o dalle agenzie di stampa. Nel caso dei blog, tuttavia, le fonti sono limitate a quanto è già stato scelto dalle testate giornalistiche ed eventualmente già ripreso da altri blogger. Un blogger, normalmente, può solo scegliere una notizia in qualche modo già pubblicata, ed il suo contributo consiste nel darne un interpretazione personale. Secondo diverse fonti pubblicate su Nieman Reports Fall 2003 a cura di The Nieman Foundation for Journalism at Harward University, tra cui una blogger veterana e autorevole come Rebecca Blood o il giornalista e blogger Paul Andrews, non si può qualificare come giornalismo la ricerca di notizie immesse nella rete da qualcun altro, anche quando questa operazione è svolta da un giornalista professionista. L attività giornalistica, infatti, si realizza attraverso la verifica delle fonti originali, l intervista di testimoni oculari e il reperimento del parere degli esperti o delle dichiarazioni delle autorità: tutte queste attività, generalmente, richiedono un organizzazione complessa e sono fuori della portata e anche dai normali obiettivi dei blogger. Questi ultimi usano confrontare più fonti fornite dai media tradizionali e riportare i commenti dei propri lettori.

12 Per queste ragioni si preferisce definire i blog Media Partecipativi o Giornalismo partecipativo per sottolineare il contributo di analisi e critica svolta dai blogger sulle notizie riportate dai giornalisti. Per quanto riguarda il resoconto di eventi cui l autore ha assistito personalmente, si osserva che i blog sono stati, in diversi casi, una preziosa fonte di testimonianze dirette e che hanno focalizzato l attenzione dei grandi media su fatti che magari sarebbero passati inosservati; tuttavia, almeno per il momento, solo in seguito all interessamento dei media stessi e grazie alla loro influenza sono state mobilitate le reazioni delle autorità e dell opinione pubblica. Naturalmente nulla vieta che un blogger sia dotato della stessa preparazione dei migliori giornalisti e che disponga anche delle risorse necessarie per il reperimento e la verifica delle notizie, nondimeno la generalità dei blogger sembra non possedere contemporaneamente questi due ingredienti. D altra parte possono esistere anche giornali che, poveri di strutture e scarsi di competenze, svolgono lo stesso la loro attività, ma, fortunatamente non costituiscono la maggioranza dei casi. Il fenomeno dei blog è certamente in evoluzione e bisognerà attendere ancora per verificare se gli sviluppi confermeranno le tesi sopra esposte. Si assiste, per ora, a una tendenza verso un interazione virtuosa tra i blog ed il mondo del giornalismo, dove i primi possono trasformare coloro che una volta erano solo utenti passivi in protagonisti dell informazione ed il secondo aggiunge al suo compito istituzionale, di fornire le informazioni, anche quello di considerare con attenzione il contributo proveniente dalla base dei lettori. 8. Il Blog e il Mondo del Lavoro Nel mondo del lavoro aumentano, seppure con difficoltà, i Corporate Blog e i K-blog (knowledge blog) già menzionati come tipi di blog che rappresentano alcuni dei filoni principali. Il mondo del lavoro può essere inteso in senso lato, includendo la produzione di beni, la ricerca industriale o scientifica, l istruzione, ecc.; in tutti i casi si pensa che la struttura del blog si presti a diventare un utile strumento per la raccolta, l aggregazione e la condivisione delle conoscenze relative ad una certa attività. Molte aziende e organizzazioni già utilizzavano strumenti, in qualche modo simili ai blog, destinati alla raccolta d informazioni, tuttavia la vera spinta innovativa che deriva dai blog è data dalla facilità di utilizzo, dalla predisposizione all aggiornamento frequente e, soprattutto, all interazione con i membri di un gruppo o con una comunità di riferimento. E proprio questa spinta innovativa che, probabilmente, rappresenta anche il maggiore ostacolo all adozione del blog vero e proprio rispetto agli altri strumenti già conosciuti; infatti, specialmente fuori del mondo scientifico o dell istruzione, non è sempre

13 considerato desiderabile il condividere le conoscenze. Esiste il timore, da parte dei dipendenti, di perdere il potere derivante da certe conoscenze esclusive, mentre il management aziendale pensa di non poter selezionare e controllare la diffusione delle informazioni che possono diventare di pubblico dominio. L utilizzo dei blog in azienda richiede, tra l altro, la disponibilità di personale che abbia, oltre alle competenze tecniche professionali relative alla mansione svolta, anche la capacità di gestire una comunicazione interattiva con un gruppo di lavoro o addirittura con il pubblico. D altra parte le società commerciali, che propongono il software ed il supporto per la realizzazione di blog aziendali, sostengono che l interazione con la potenziale clientela ed il pubblico in genere crei un rapporto di fiducia irrealizzabile in altri modi, il quale ripagherebbe del costo e degli sforzi del cambiamento. 8. Conclusioni La libera comunicazione per tutti è inscritta nel codice genetico di internet; si può affermare che internet sia nato per questo scopo, fin da quando era usato solo dai ricercatori delle università americane per scambiarsi informazioni scientifiche. Ogni passo significativo, mosso in questa direzione, si è compiuto in conseguenza della rimozione di un ostacolo, tecnico o economico, posto tra la gente e il mezzo di comunicazione, come l abbattimento dei costi dei computer o l accesso ad internet gratuito (pagando solo i costi della connessione). Ogni volta si è assistito a una tale improvvisa crescita di utenti da far ipotizzare l esistenza di una notevole quantità di persone già desiderose di accedere e nell attesa che se ne concretizzasse la possibilità. Forse è proprio così: tutti desiderano comunicare, fare sentire la propria voce in mezzo e se possibile sopra al rumore di fondo del mondo della comunicazione. Il primo passo è stato compiuto con l introduzione delle pagine web personali; occorreva però una risposta alla comunicazione che si poteva così lanciare, per avere la percezione che, in qualche luogo del modo, qualcuno aveva ricevuto il messaggio approvandolo o criticandolo. Per un po è bastata l , ma l esigenza d immediatezza e di condivisione della stessa risposta non erano soddisfatte. Il passaggio dalla pagina web personale, statica e non interattiva, al blog, dinamico e interattivo, è dunque dovuto alla naturale evoluzione di internet che da un lato propone innovazioni nelle forme della comunicazione e dall altro recepisce le nuove esigenze che derivano dall uso. Il fenomeno blog, tuttavia, è maturato solo con la rimozione dell ostacolo tecnico che impediva a numerosi potenziali fornitori di contenuti di esprimersi: la conoscenza tecnica necessaria per la creazione di un sito web. Grazie all iniziativa di alcune società che hanno intravisto anche una buona occasione di affari legati alla pubblicità, sono stati prodotti sistemi i quali consentono, a chiunque lo desideri, di confezionare un blog senza cognizioni tecniche e gratuitamente.

14 Guardando alle statistiche è sorprendente notare come degli individui anonimi, esprimendo le proprie opinioni, riescano a ottenere un pubblico paragonabile quello dei siti web di alcune tra le maggiori testate giornalistiche del mondo. La magia che sta dietro al fenomeno consiste nella fiducia che questi individui si sono guadagnati, grazie alle loro capacità di analisi, alla loro indipendenza e alla costanza del loro impegno nei confronti di migliaia di blogger poco conosciuti; questi ultimi, leggendo i commenti e collegandovi i loro siti, fanno da cassa di risonanza rispetto a un pubblico ancora più vasto.

15 9. Riferimenti bibliografici Siti Camworld Blog di Cameron Barnett, uno dei più vecchi blogger, che ha contribuito alla definizione della struttura tipica con l articolo Anathomy of a Weblog. Wikipedia Enciclopedia online libera e multilingue. Il progetto italiano ha preso l'avvio nel dicembre 2001 e conta articoli (novembre 2004), caratterizzati da contenuto libero e punto di vista neutrale. The Nieman Foundation Sito web della Fondazione Nieman presso l Università di Harward. La Fondazione ha lo scopo di promuovere ed elevare gli standard del giornalismo. The Paul Wall Blog di Paul Andrews, giornalista del Seattle Times e blogger. Instapundit Blog di Glenn Reynolds, uno dei più autorevoli e popolari della rete in tema di politica americana. Blogger Sito web di blog hosting che consente di realizzare gratuitamente un blog senza possedere conoscenze tecniche. Technorati Sito web delle società creata nel 2002 da David Sifry con lo scopo di monitorare ciò che accade nel mondo dei blog. Rebecca s Pocket Blog di Rebecca Blood, blogger veterana e autrice di testi sulla realtà dei blog. Blogdex Sito web del progetto di ricerca del MIT Media Laboratory che segue la diffusione delle informazioni attraverso i blog. Culture Digitali Blog realizzato in occasione del convegno su I weblog e la nuova sfera pubblica organizzato dalla facoltà di Sociologia dell Università degli Studi di Napoli.

16 Testi Rebecca Blood Blood R., Weblog il tuo diario online, Mondatori Informatica, Milano, AA. VV. AA. VV., Nieman Reports (Vol. 57 No. 3), Nieman Foundation for Journalism at Harward University, Cambridge (Massachusset), Maurizio Dovigi Dovigi M., Weblog. Personal publishing, Apogeo, Milano, Adam L. Penenberg Adam L. Penenberg, Stars of Convention: Bloggers, Wired News, 28 luglio 2004 ( Gli scritti di Rebecca Blood sono stati utilizzati come spunto nei corsi di comunicazione attraverso i nuovi media in alcune università degli stati uniti. Pubblicazione che contiene articoli sulla relazione tra weblog e giornalismo scritti dai protagonisti di entrambe le parti. Analisi del fenomeno blog. Modalità di creazione di un blog. Utilizzo dei blog durante le convention dei partiti USA. Autore Attilio PIRINO attilio.pirino@fastwebnet.it data ultima modifica: 09/12/2004