Il Il modello screening nell integrazione di prevenzione e cura

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1 La Qualità del Sistema Sanitario Strategie per un sistema di welfare equo ed etico: il ruolo dei servizi sanitari Va Sessione Efficacia Effectiveness Reggio Emilia 9 novembre 2007 Programma Screening classico : modello lineare Il Il modello screening nell integrazione di prevenzione e cura invito Screening: profilo I livello II livello complesso di assistenza Dr Antonio Federici Referente Screening Direzione Generale Prevenzione Ministero della Salute

2 Agenda 1. Cosa è uno screening oncologico 2. La gestione del bisogno (ricerca dell effectiveness) effectiveness) 3. Le condizioni per il il successo 4. Le lezioni che possiamo imparare

3 Che cosa è uno screening oncologico È un programma organizzato in cui è sistematicamente invitata tutta la popolazione in età giudicata a rischio. I soggetti destinatari aderiscono volontariamente, sulla base di strategie tese a promuoverne la partecipazione consapevole. E la struttura sanitaria che inizia il contatto e prende in carico il destinatario dell intervento, assicurando il disease management. La qualità del programma è sistematicamente promossa e valutata. (modificato da: Sackett 75, Federici 06). Screening profilo complesso di assistenza, a cura di Federici A Il Pensiero Scientifico 2007

4 Cosa è un programma di screening : Federici a. et al Programmi di screening e società civile Rapporti ISTISAN 2006;06/24: 9-18

5 Agenda 1. Cosa è uno screening oncologico 2. La gestione del bisogno (ricerca dell effectiveness) effectiveness) 3. Le condizioni per il il successo 4. Le lezioni che possiamo imparare

6 La gestione del bisogno sanitario Bisogno Valutazione di efficacy Valutazione di effectiveness Processo sanitario cc cc Organizzazione Impatto erogazione valutazione processo & early outcome

7 quali risultati Sistemi informativi correnti: Valutazioni (indicatori e standard): Processo Early outcomes Studi ad hoc: esito precoce nella pratica (effectiveness)

8 Valutazioni dei PS: studi ad hoc Ci Ci sono differenze negli esiti (early outcome)? Mastectomy rates rates are are decreasing in in the the era era of of service service screening: a population-based study study in in Italy Italy ( ) Zorzi ZorziM. M. Puliti Puliti D et etal al Br BrJ J Cancer. Cancer Nov Nov6;95(9): Casi Casi arruolati: in in situ; situ; cancri cancri invasivi invasivi incidenti (periodo ) Trattamento conservativo nello nello screen: OR OR (IC (IC ) Negli anni anni aumento del del tratt. conserv.(dal 54% 54% al al 66%) a causa dell aumento dell appropriatezza e del del numero di di K in in situ situ L organizzazione dei dei programmi di di screening comporta la la riduzione del del tasso tasso di di mastectomiee e migliora l appropriatezzadel del trattamento dei dei tumori iniziali.

9 Valutazioni dei PS: studi ad hoc Ci Ci sono differenze negli esiti (early outcome)?.. The The effect of of screening programs on on the the treatment of of benign breast neoplasms: observations from from current practice in in Italy. Giorgi Rossi P, P, Federici A, A, et et al al J Med Med Screen. 2006;13(3): In In base base ai ai dati dati ottenuti il il PA PA screening determina: una una maggiore incidenza di di interventi ma ma con con una una minore proporzione di di tumori invasivi, una una minore incidenza di di sovratrattamenti e di di interventi per per neoplasie benigne. L organizzazione dei dei programmi di di screening migliora efficacia e e qualitàdelle cure. cure.

10 Valutazioni dei PS: studi ad hoc Ci Ci sono effetti negativi negli esiti (early outcome)? Estimate of of overdiagnosisof of breast cancer due due to to mammography after after adjustment for for lead lead time. A service screening study in in Italy. Paci PaciE, E, Miccinesi G et et al al Breast Cancer Res. Res. 2006;8(6):R Studio su su K pre-screening e nel nel periodo degli screening Sovradiagnosi: K che che non non si si sarebbero manifestati senza screening nella nella vita vita naturale Tenendo conto del del lead-time (periodo di di soggiorno pre-clinico): l eccesso di di diagnosi di di cancri èdel 4.6% (95%IC 2-7%) Il Il rischio di di sovradiagnosièè modesto (essendo al al momento impossibile distinguere su su base base individuale la la progressione del del K). K).

11 Sistema informativo screening Distribuzione dei programmi di screening In Italia Survey 2007 Cortesia M. Zappa

12 Sistema informativo screening Trend di estensione Variabilità Rispetto degli standard

13 le principali criticità Incompleta estensione: non rispetto del LEA Disomogenea qualità; non rispetto degli standard Parziale partecipazione Quote di effectiveness da recuperare

14 Agenda 1. Cosa è uno screening oncologico 2. La gestione del bisogno (ricerca dell effectiveness) effectiveness) 3. Le condizioni per il il successo 4. Le lezioni che possiamo imparare

15 Le condizioni per il successo dei programmi di screening riguardano: una risposta alle criticità di attuazione nel Paese le caratteristiche interne di qualità (organizzativa, tecnica, partecipativa) le caratteristiche delle azioni di governo regionale e di management aziendale/coordinamento screening

16 Condizioni per il il successo Garantire il disease management Garantire l appropriatezza Garantire la partecipazione investito consapevole dalla società Garantire la sicurezza Garantire la valutazione Garantire i principali preservandola strumenti mediante manageriali Garantire il miglioramento continuo Garantire R&S garantire per sottolineare la la responsabilità di di cui cui il il sistema sanitario è investito dalla società sul sul tema delicato della salute, qui in in particolare non attraverso la la cura delle malattie ma interventi preventivi su su soggetti sani.

17 Condizioni per il il successo Garantire il disease management Garantire l appropriatezza Garantire la partecipazione Internet consapevole Garantire Utente: la sicurezza Garantire la valutazione disease Garantire management) i principali sono: strumenti manageriali L organizzazione deve essere in in grado, per per un un arco arco temporale lungo, di di gestire le le popolazioni destinatarie garantendo loro loro il il percorso, all interno delle delle strutture sanitarie, necessario a conseguire Utente: di MMG l obiettivo c di salute. Istologo Gli Gli elementi strutturali critici del del modello organizzativo (di (di tipologia disease management) sono: Utente: Individuazione del del percorso sul sul terreno (integrazione territorio- Utente: Centro di lettura Amministrazione Radiologo Disponibilità di di software gestionali ospedale) Garantire il miglioramento continuo Il Il sistema Garantire informativo R&S Utente: L umanizzazione del del percorso. Gastr. Endosc. Server data center di sistema ASP Utente: Coordinamento screening Utente: Chirurgo

18 Condizioni per il il successo Garantire il disease management Garantire l appropriatezza Garantire del la del partecipazione rischio clinico consapevole Garantire la sicurezza Garantire la degli valutazione operatori Garantire i principali strumenti manageriali Garantire il miglioramento continuo Garantire R&S La La sicurezza dell utente/paziente è una una dimensione della qualità; essa comprende numerosi ambiti tra tra i i quali il il rischio clinico la la sicurezza deve essere attivamente ricercata e uno uno strumento cruciale sono i i programmi di di gestione Gli Gli errori sono sempre possibili e devono essere usati per per imparare ad ad evitarli, in in una una prospettiva di di miglioramento continuo e di di non non colpevolizzazione degli operatori La La maggioranza degli errori derivano da da difetti dell organizzazione La La gestione del del rischio clinico riguarda tute tute la la fasi fasi dei dei programmi di di screening,in,in quanto in in una una proposta di di intervento attivo qualsiasi errore può può tradursi in in un un danno alla alla salute degli individui destinatari

19 Estrema Alta Moderata Bassa Molto bassa Minore Minima Gravità dell errore Molto alta Medio Alta Criteri di gravità / Conseguenze Diagnosi errata (falso negativo), mancata comunicazione di patologia tumorale. Diagnosi di patologia tumorale con ritardo superiore a sei mesi. Errata diagnosi con conseguente terapia medica o chirurgica inappropriata. Diagnosi di patologia tumorale con ritardo inferiore a sei mesi. Popolazione target non invitata o non aderisce per più del 70% nell anno solare. Biopsia chirurgica inappropriata o ripetizione esame. Procedura agobioptica inappropriata o ripetizione esame. Procedura mininvasiva (agoaspirato) inappropriata o ripetizione esame. Ripetizione mammografia; Ritardo invito popolazione oltre 6 mesi ma meno di 2 anni; Popolazione target non invitata o non aderisce per più del 30% nell anno solare. Ulteriori proiezioni mammografiche inappropriate. Ritardato invito popolazione target inferiore a 6 mesi. Richiamo che non richiede nessun approfondimento diagnostico. Ritardo nella comunicazione dei negativi (ansia). Valore Nessuna Nessuna conseguenza. A. Federici, L. Marzolini, et al Garantire la sicurezza dei pazienti in un intero profilo assistenziale: il programma di gestione del rischio clinico nello screening mammografico della Regione Lazio Ann Ig 2006; 18:

20 conclusioni il PS per raggiungere i propri obiettivi di salute (effectiveness) richiede di ripensare e reingegnerizzare l organizzazione profilo di assistenza i PS sono una tecnologia organizzativamente complessa che per funzionare (efficienza x l effectiveness) necessita di: livello manageriale specifico un livello di governo clinical governance

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23 Condizioni per il il successo il il coinvolgimento della Garantire il popolazione disease management destinataria in Garantire l appropriatezza modo che accetti l offerta dei PS e partecipi ad essi in modo Garantire la partecipazione consapevole consapevole Garantire la sicurezza Garantire la empowerment valutazione del singolo e delle associazioni Garantire i principali comunicazione strumenti di qualità, manageriali Garantire il rendicontazione miglioramento continuo sociale

24 come leggere le criticità Valutazione iniziale Sviluppo Criticità rilevate Soluzioni e azioni perseguite Richieste tradotte in necessità di Progetti programmati Principali azioni da attivare Scarso appoggio da parte delle Direzioni Generali Pressioni politiche Ridefinire un alleanza con la società civile al fine di rafforzare il mandato politico ai responsabili del sistema sanitario Empowerment dei cittadini e delle associazioni Bilancio sociale Programmi di partnership/atti d intesa con associazioni Cancri intervallo Medicina difensiva (aumentare gli accertamenti diagnostici) Aumentare il tasso di invio ad accertamenti di secondo livello e/o il richiamo anticipato Sicurezza (per le pazienti e per gli operatori) Risk management Empowerme nt Formazione continua Risk management basato sul profilo d assistenza Audit Focus group per migliorare la comunicazione della diagnosi e degli eventi avversi

25 come leggere le criticità Valutazione iniziale Sviluppo Criticità rilevate Soluzioni e azioni perseguite Richieste tradotte in necessità di Progetti programmati Principali azioni da attivare Eccessivo tasso di invio al 2 livello nello screening mammografico Eccessiva variabilità nella gestione delle anormalità nella citologia cervicale Formazione Aumentare i controlli Certificazione esterna di qualità Formazione professionale continua Garanzia formale di qualità Disponibilità di informazioni Miglioramento professionale continuo Accreditamento istituzionale per funzioni Programmi di Information technology Audit Programmi regionali di miglioramento professionale continuo Procedure di accreditamento istituzionale Knowledge management Vincoli amministrativi e ostacoli nella disponibilità delle risorse Pressioni politiche sulle direzioni generali/assessorati Sviluppare il sistema di budget e rafforzare le competenze per gestire il disease management Formazione manageriale avanzata Contrattazione di budget Budget dedicato ai PS Insufficiente adesione all invito Campagna di comunicazione sui media Approccio complessivo alla comunicazione di qualità Definire un modello teorico della partecipazione Comprendere le aspettative e le credenze della popolazione destinataria Empowerment Comunicazione focalizzata sulle caratteristiche individuali Focus group per valutare le esigenze comunicative Esperienze pilota di comunicazione personalizzata (per es. direct marketing) tutte tutte Clinical governance Clinical governance Progetti specifici Promuovere una nuova cultura

26 Prefazione: Donato Greco Postfazione: Gaetano Maria Fara Barca Alessandra, Catalano Nunzio, Consolante Ciriaco, Di Rosa Enrico, Donella Puliti, Giorgi Daniela, Giorgi Rossi Paolo, Guarino Angela, Maffei Claudio, Marzolini Leonilde, Mennini Francesco Saverio, Naldoni Carlo, Paci Eugenio, Palazzo Fabio, Pasquarella Amina, Poletti Piera, Paci Antonio, Rogate Cristiana, Ronco Guglielmo, Segnan Nereo, Serantoni Grazia, Zappa Marco

27 SIQuAS-VRQ Società Italiana per la Qualità dell Assistenza Sanitaria RACCOMANDAZIONE (1/1/2006) I PERCORSI ASSISTENZIALI...come piani di assistenza multiprofessionali e multidisciplinari, costruiti a livello locale sulla base di raccomandazioni riconosciute, per specifiche condizioni cliniche e categorie di pazienti, che identificano la sequenza degli atti diagnostico-terapeutici (microprocessi) da effettuare al fine di raggiungere obiettivi di salute, definiti a priori, con un efficienza e un efficacia ottimali.

28 SIQuAS-VRQ Società Italiana per la Qualità dell Assistenza Sanitaria RACCOMANDAZIONE (1/1/2006) I PERCORSI ASSISTENZIALI Lo scopo principale dei percorsi assistenziali consiste nel migliorare i processi assistenziali, identificandone gli sprechi e gli elementi di variabilità ingiustificata, garantendo nel contempo la continuità assistenziale per meglio rispondere alla complessità dei bisogni di salute. non aggiungere i PS ma, anche, re-ingegnerizzare la prevenzione individuale

29 Valutazione RACCOMANDAZIONE I SISTEMI DI VALUTAZIONE ESTERNA DELLA QUALITA Ogni organizzazione sanitaria, dovendo dar conto al cittadino della qualità del servizio erogato, si deve sottoporre a verifiche esterne da parte di uno o più Enti o Istituzioni competenti a svolgerle

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