Guida per il formatore
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- Elisa Spinelli
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1 Sistema flessibile di formazione al ruolo di Capocantiere dell edilizia storica PON IT 053-PO 007- Avviso 1/01 Fasc. 37 Guida per il formatore La formazione del Capocantiere edilizia storica 1. Gli elementi di riferimento 2. Una proposta di rivisitazione 3. Struttura e utilizzo sistema formativo Scuola Edile di Reggio Emilia Pagina 1 di 13
2 1 - Gli elementi di riferimento Gli elementi di riferimento 1. Riferimento del presente lavoro è il Progetto pilota di formazione continua del Capocantiere dell area Restauro, condotto nel 1996 dalla Fondazione dei Mestieri del Patrimonio F.E.M.P. del Consiglio d Europa e da sei organismi nazionali, tra cui Formedil. La progettazione coordinata da FEMP ha prodotto (Venezia 1996): la definizione della figura professionale Capocantiere Edilizia Storica la definizione delle competenze professionali relative: 9 domini di competenza, ciascuno definito negli obiettivi e nel suo peso ponderale all interno del percorso formativo Dominio di competenza Concetti della conservazione del patrimonio Tecniche di conservazione e riabilitazione Programmazione di lavori e coordinamento delle risorse Igiene e sicurezza del lavoro Gestione del budget e dei materiali Redazione di rapporti e comunicazione Tecniche e materiali della tradizione Basi scientifiche della conservazione Controllo di qualità Obiettivi della formazione Possedere delle nozioni generali dei concetti, dei principi e filosofie della conservazione Conoscere le tecniche impiegate nella conservazione di un edificio storico, di un cantiere o di un elemento. possedere perfettamente gli elementi principali della programmazione e coordinamento di un progetto di conservazione di un edificio. Comprendere la gestione dell igiene, della sicurezza e della prevenzione Conoscere i sistemi di controllo del budget e dei materiali, nonchè della loro messa in opera. possedere perfettamente il metodi d esposizione, di documentazione, di registrare e comunicare i progressi e gli elementi principali di un progetto di conservazione Possedere e comprendere perfettamente i tipi dei materiali e delle tecniche storiche di costruzione utilizzate nella conservazione degli edifici e degli elementi storici. Avere delle nozioni generali di alcuni principi e informazioni di base della scienza delle costruzioni e della conservazione Conoscere i principi del controllo di qualità per un progetto di conservazione. Livello di competenza da acquisire nozioni generali discreta conoscenza padronanza discreta conoscenza discreta conoscenza padronanza padronanza nozioni generali discreta conoscenza Scuola Edile di Reggio Emilia Pagina 2 di 13
3 1 - Gli elementi di riferimento L aggregazione dei domini di competenza per aree omogenee e la conseguente attribuzione di peso percentuale nella realizzazione del percorso formativo. peso % (sulla base dell aggregazione dei pesi attribuiti) Aree omogenee A Principi generali 24% B Area dell organizzazione e della gestione 43% C Area tecnologica 33% La definizione del percorso formativo per un corso pilota di 280 ore, articolato su 9 moduli corrispondenti a domini di competenza e impostato didatticamente fra teoria, stage e verifiche finali. 2. L esperienza pilota italiana del Corso del 1999, realizzato in rete fra le stesse scuole di questo progetto ha prodotto: la ridefinizione della struttura didattica con la precisazione per ogni modulo di obiettivi, contenuti della formazione e dei criteri di verifica. un insieme di materiali di supporto realizzati e sperimentati nella formazione e raggruppati sul sito di riferimento del progetto. 3. Soprattutto l ultima esperienza ci consente di rilevare alcuni aspetti: Il corso è accettato dai fruitori nei contenuti e negli obiettivi, anzi ha generato dinamiche formative estremamente positive; per contro ha generato problemi di tipo organizzativo agli allievi in relazione alla lunghezza (280 ore), soprattutto in riferimento al profilo alto dei destinatari e alle conseguenti implicazioni sul versante imprese/cantieri di provenienza. Inoltre l impianto non consente di valorizzare l esperienza pregressa dei partecipanti, in possesso di esperienze e competenze estremamente differenziate fra loro. Rendere maggiormente fruibile il corso comporta uno snellimento della struttura in ordine soprattutto ai tempi e ai modi di fruizione. D altra parte il profilo di Capocantiere Edilizia Storica è riconosciuto dal Consiglio d Europa in funzione al percorso formativo strutturato nel progetto FEMP, che quindi rimane il riferimento nei temi e negli obiettivi di competenza da raggiungere. Scuola Edile di Reggio Emilia Pagina 3 di 13
4 2 - Una proposta di rivisitazione La formazione del Capocantiere edilizia storica : una proposta di rivisitazione PREMESSA L attuale percorso formativo è strutturato in modalità di corso unico, all interno del quale si sviluppano i 9 moduli corrispondenti ai domini di competenza, conclusi da una verifica finale che attesta il raggiungimento delle competenze, e quindi l acquisizione del livello di professionalità. La proposta per giungere ad una maggiore fruibilità del percorso passa dall articolazione dei 9 moduli in unità più piccole, sulla base di un attenta articolazione degli obiettivi e dei contenuti. La nuova mappatura del percorso formativo è certamente più flessibile perché: può consentire uno sviluppo corsuale anche frammentato, rende utilizzabili metodologie didattiche complementari quali l autoformazione e la FAD, può consentire il confronto con il vissuto professionale del fruitore sotto forma di conoscenze e competenze eventualmente già acquisite. Nel caso specifico dell esperienza pregressa, l impostazione di un sistema di valutazione puntuale può consentire una mappatura individuale di avanzamento rispetto all intero percorso formativo. Il percorso individuale potrebbe quindi essere il differenziale fra esperienza individuale e percorso formativo, chiuso in ogni caso da un processo di verifica delle competenze raggiunte. Scuola Edile di Reggio Emilia Pagina 4 di 13
5 2 - Una proposta di rivisitazione Quale MODULARIZZAZIONE Analizzando le schede didattiche individuate per ciascun modulo (dominio di competenza), tra obiettivi formativi e contenuti possiamo riscontrare sempre tre livelli di approccio: di conoscenza, cioè di sviluppo, comprensione o di riallineamento dei contenuti, di applicazione, cioè riferiti alla prima applicazione in contesti protetti o guidati delle nozioni apprese nei momenti precedenti, di gestione, cioè di utilizzo critico dei contenuti trasmessi e acquisiti, all interno di contesti operativi reali (lavorazioni o cantieri). Di seguito proponiamo due esempi di modulo secondo la descrizione del precedente progetto e la rivisitazione degli stessi secondo i tre livelli descritti. Scuola Edile di Reggio Emilia Pagina 5 di 13
6 Sistema flessibile di formazione al ruolo di Capocantiere dell edilizia storica PON IT 053-PO 007- Avviso 1/01 Fasc PROGRAMMAZIONE DI LAVORI E COORDINAMENTO DELLE RISORSE 24 ore da progetto Obiettivo Obiettivi formativi e risultati Contenuti Criteri e modalità di valutazione DESCRITTORI ORIGINALI Padroneggiare perfettamente gli elementi principali della programmazione e del coordinamento di un progetto di conservazione di un edificio Prima della conclusione del modulo il partecipante sarà capace di: 1.comprendere integralmente i sistemi di programmazione, di controllo, di coordinamento e di comunicazione; 2.applicare le differenti tecniche di programmazione e di coordinamento; 3.identificare e esplicitare gli elementi di informazione richiesti per poter integrare al progetto i documenti contrattuali e le risorse; 4.valutare i programmi di lavoro, aggiornare e mettere in opera gli obiettivi e i criteri di performance; 5.saper esporre gli elementi principali di progetto; 6.mettere in pratica dei sistemi di programmazione su di un cantiere di conservazione. Ottimizzazione delle risorse Illustrazione dei metodi Calendario operativo, reti Programma Controllo operativo Piano degli imprevisti I capi cantiere saranno in grado di leggere e analizzare criticamente un programma lavori riferito ad un semplice intervento di restauro conservativo. Si verificherà attraverso il caso di studio la capacità di modificare il programma lavori in relazione a imprevisti e/o esigenze di ottimizzazione delle risorse. PROPOSTA DI MODULARIZZAZIONE CONOSCENZA APPLICAZIONE GESTIONE Comprendere integralmente i sistemi di programmazione, di controllo, di coordinamento e di comunicazione; Illustrazione dei metodi Calendario operativo, reti Programma Essere in grado di leggere e analizzare criticamente un programma lavori riferito ad un semplice intervento di restauro conservativo. Applicare le differenti tecniche di programmazione e di coordinamento; Identificare e esplicitare gli elementi di informazione richiesti per poter integrare al progetto i documenti contrattuali e le risorse; Illustrazione dei metodi Calendario operativo, reti Programma Controllo operativo Essere in grado di applicare operativamente le indicazioni contenute in un programma lavori riferito ad un semplice intervento di restauro conservativo Valutare i programmi di lavoro, aggiornare e mettere in opera gli obiettivi e i criteri di performance; Saper esporre gli elementi principali di progetto; Mettere in pratica dei sistemi di programmazione su di un cantiere di conservazione. Ottimizzazione delle risorse Programma Controllo operativo Piano degli imprevisti Essere capaci di modificare il programma lavori in relazione a imprevisti e/o esigenze di ottimizzazione delle risorse. Redattori: Claudio Cigarini - Scuola Edile di Reggio Emilia marzo 2004 Pagina 6 di 13
7 Sistema flessibile di formazione al ruolo di Capocantiere dell edilizia storica PON IT 053-PO 007- Avviso 1/01 Fasc REDAZIONE DEI RAPPORTI 24 ore da progetto Obiettivo Obiettivi formativi e risultati Contenuti Criteri e modalità di valutazione DESCRITTORI ORIGINALI padroneggiare perfettamente i metodi di illustrazione, documentazione, registrazione e di comunicazione dei progressi e degli elementi principali di un progetto di conservazione prima della conclusione del modulo il partecipante sarà capace di: 1. comprendere e controllare i sistemi di registrazione e di comunicazione; 2.creare e applicare un sistema di registrazione e di comunicazione su di un cantiere di conservazione; 3.identificare l effetto delle modifiche e dei ritardi sul progetto, i programmi e le tecniche; 4.valutare e controllare il rendimento reale e compararlo con i documenti di progetto e il programma lavori; 5.registrare e identificare le scoperte storiche durante i lavori; 6.eseguire delle prove di materiali e valutarne la conformità alle prescrizioni. teorie e sistemi di comunicazione registrazione delle allocazioni di risorse umane e delle attrezzature rapporti degli stati di avanzamento registrazione delle scoperte storiche documentazioni grafiche e iconografiche a corredo degli interventi i capi cantiere saranno in grado di utilizzare e personalizzare una griglia per la redazione di un rapporto riferito ad una situazione/lavorazione di restauro. Le griglie saranno successivamente utilizzate dall allievo per monitorare tutte le situazioni/esperienze di stage, anche in funzione del modulo di verifica finale. PROPOSTA DI MODULARIZZAZIONE Conoscenza Applicazione Gestione Comprendere e controllare i sistemi di registrazione e di comunicazione; teorie e sistemi di comunicazione registrazione delle allocazioni di risorse umane e delle attrezzature conoscere e comprendere i sistemi di registrazione e di comunicazione; Applicare un sistema di registrazione e di comunicazione su un cantiere di conservazione; Registrare e identificare le scoperte storiche durante i lavori; rapporti degli stati di avanzamento registrazione delle scoperte storiche documentazioni grafiche e iconografiche a corredo degli interventi applicazione in casi concreti di un sistema di comunicazione essere in grado di utilizzare una griglia per la redazione di un rapporto riferito ad una situazione/lavorazione di restauro. Creare e applicare un sistema di registrazione e di comunicazione su di un cantiere di conservazione; Identificare l effetto delle modifiche e dei ritardi sul progetto, i programmi e le tecniche; Valutare e controllare il rendimento reale e compararlo con i documenti di progetto e il programma lavori; Eseguire delle prove di materiali e valutarne la conformità alle prescrizioni. Definizione di un sistema di comunicazione, applicazione in casi concreti e gestione delle variabili. essere in grado di redigere o personalizzare griglie per la realizzazione di rapporti riferito ad una situazione/lavorazione di restauro. Redattori: Claudio Cigarini - Scuola Edile di Reggio Emilia marzo 2004 Pagina 7 di 13
8 2 - Una proposta di rivisitazione La PROPOSTA La proposta è quindi di organizzare su questa base la griglia di riferimento del percorso formativo, individuando per ogni modulo una serie di tre sottomoduli o UNITÀ CAPITALIZZABILI a livello crescente di difficoltà: elementari, intermedie e specialistiche. Perché capitalizzabili: perché circoscritte e riconoscibili in modo individuale, pur facenti parte di un processo definito; naturalmente si rende necessario un sistema di verifica che intervenga su di ogni modulo, piuttosto che alla fine del processo formativo. Riferendoci ai problemi incontrati nel corso delle precedenti edizioni, questo ci consente due passaggi chiave, che sono presupposti per la flessibilizzazione del percorso: utilizzare per le singole unità (maggiormente circoscritte) metodologie di autoformazione e FAD, consentire il confronto con il vissuto professionale, avviando percorsi di riconoscimento di competenze già possedute da parte dell utente. Per realizzare e controllare il sistema è necessario un sistema di definizione univoco delle singole unità, al fine di definirne e condividerne: la descrizione delle competenze la descrizione del percorso formativo gli indicatori di raggiungimento degli obiettivi formativi. A tal fine proponiamo un modello descrittivo ( vedi), mutuato dalle esperienze ISFOL, in grado di descrivere competenze, indicatori di padronanza, standard del percorso formativo. organizzato Scuola Edile di Reggio Emilia Pagina 8 di 13
9 2 - Una proposta di rivisitazione Definita la mappa del percorso formativo e descritta ciascuna Unità Capitalizzabile, il sistema Formedil è in grado di proporre una formazione a catalogo centrata sulle singole unità, ciascuna corredata del sistema di verifica, aggregabili fino alla completa realizzazione del percorso formativo del Capocantiere Edilizia Storica. Il percorso formativo di 280 ore potrebbe essere sostituito da due aree distinte: 1. Una prima, corrispondente per ogni dominio ai livelli più bassi di conoscenza e applicazione, che è possibile affrontare a scelta della singola scuola in tre modi distinti e fra loro integrabili: Una formazione diretta di tipo tradizionale, come nella struttura formativa precedente, di parti o dell intero processo; Interventi di formazione assistita da tutor o in FAD, gestita modulo per modulo sulla base della piattaforma internet da realizzare con il presente progetto, e garantita da un supporto di strumenti da realizzare ad hoc. Interventi di verifica e riconoscimento delle competenze acquisite, sempre modulo per modulo, da parte dei potenziali partecipanti al fine di costruire percorsi formativi personalizzati. 2. Una seconda, corrispondente ai livelli alti della gestione, che può essere affrontata solo con formazione di tipo tradizionale, in ragione della delicatezza della figura professionale coinvolta e della necessità anche formativa del confronto diretto fra partecipanti e docenti, chiusa da una verifica di ordine complessivo. La formazione effettuata in questo caso sarà di tipo applicativo, con carattere di forte dinamicità e con taratura sui cantieri di recupero reali. Scuola Edile di Reggio Emilia Pagina 9 di 13
10 2 - Una proposta di rivisitazione Ne consegue la possibilità di una formazione che, nel rispetto della struttura e degli obiettivi originari, può essere: ridotta nel vincolo di presenza d aula in modalità di corso classico; fruita in tempi estremamente flessibili, perché dipendente in larga parte dai tempi organizzativi della persona, prima ancora che della scuola che realizza; gratificante per il partecipante, in ragione della valorizzazione delle competenze individuali spesso presenti; innovativa per la possibilità di utilizzo di tecnologie di rete come supporto attivo alla formazione. Scuola Edile di Reggio Emilia Pagina 10 di 13
11 3 - Struttura e utilizzo sistema formativo Struttura e utilizzo sistema formativo Lo schema di utilizzo Lo schema di utilizzo del sistema da parte dell utenza esterna (addetti interessati o interessabili alla figura di capocantiere, ma anche per gli aspetti iniziali le imprese interessate a ricercare personale, o a stimolare nei dipendenti una crescita professionale) può essere in sintesi: Scuola Edile di Reggio Emilia Pagina 11 di 13
12 3 - Struttura e utilizzo sistema formativo Lo sviluppo del processo L esplosione del percorso di utilizzo del sistema, fino al completamento rappresentato dall acquisizione del riconoscimento del profilo di CCES, può essere quello descritto a lato. Il percorso può essere utilizzato in forma autonoma dall utente solo nella parte iniziale, oltre la quale il processo deve essere gestito dalla scuola edile locale attraverso tutor appositamente preparati. La validazione del percorso, in carico alla scuola per i passaggi intermedi, potrebbe essere del Formedil/Consiglio Europa al momento del completamento della figura. La gestione del processo La gestione del processo di utilizzo può essere solo in parte autonomo da parte dell utente, e solo nella prima parte del percorso, quella di stimolo/ingresso. Nelle altre parti la scuola deve gestire, più o meno direttamente, tutte le fasi, in particolare quelle relative a Scuola Edile di Reggio Emilia Pagina 12 di 13
13 3 - Struttura e utilizzo sistema formativo verifiche, personalizzazioni, percorsi, certificazioni. L utente può seguire in modo autonomo la formazione diretta, ma in modo concordato con l ente al fine di ottenere un supporto tutoriale. Scuola Edile di Reggio Emilia Pagina 13 di 13
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