Guida per il formatore

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Guida per il formatore"

Transcript

1 Sistema flessibile di formazione al ruolo di Capocantiere dell edilizia storica PON IT 053-PO 007- Avviso 1/01 Fasc. 37 Guida per il formatore La formazione del Capocantiere edilizia storica 1. Gli elementi di riferimento 2. Una proposta di rivisitazione 3. Struttura e utilizzo sistema formativo Scuola Edile di Reggio Emilia Pagina 1 di 13

2 1 - Gli elementi di riferimento Gli elementi di riferimento 1. Riferimento del presente lavoro è il Progetto pilota di formazione continua del Capocantiere dell area Restauro, condotto nel 1996 dalla Fondazione dei Mestieri del Patrimonio F.E.M.P. del Consiglio d Europa e da sei organismi nazionali, tra cui Formedil. La progettazione coordinata da FEMP ha prodotto (Venezia 1996): la definizione della figura professionale Capocantiere Edilizia Storica la definizione delle competenze professionali relative: 9 domini di competenza, ciascuno definito negli obiettivi e nel suo peso ponderale all interno del percorso formativo Dominio di competenza Concetti della conservazione del patrimonio Tecniche di conservazione e riabilitazione Programmazione di lavori e coordinamento delle risorse Igiene e sicurezza del lavoro Gestione del budget e dei materiali Redazione di rapporti e comunicazione Tecniche e materiali della tradizione Basi scientifiche della conservazione Controllo di qualità Obiettivi della formazione Possedere delle nozioni generali dei concetti, dei principi e filosofie della conservazione Conoscere le tecniche impiegate nella conservazione di un edificio storico, di un cantiere o di un elemento. possedere perfettamente gli elementi principali della programmazione e coordinamento di un progetto di conservazione di un edificio. Comprendere la gestione dell igiene, della sicurezza e della prevenzione Conoscere i sistemi di controllo del budget e dei materiali, nonchè della loro messa in opera. possedere perfettamente il metodi d esposizione, di documentazione, di registrare e comunicare i progressi e gli elementi principali di un progetto di conservazione Possedere e comprendere perfettamente i tipi dei materiali e delle tecniche storiche di costruzione utilizzate nella conservazione degli edifici e degli elementi storici. Avere delle nozioni generali di alcuni principi e informazioni di base della scienza delle costruzioni e della conservazione Conoscere i principi del controllo di qualità per un progetto di conservazione. Livello di competenza da acquisire nozioni generali discreta conoscenza padronanza discreta conoscenza discreta conoscenza padronanza padronanza nozioni generali discreta conoscenza Scuola Edile di Reggio Emilia Pagina 2 di 13

3 1 - Gli elementi di riferimento L aggregazione dei domini di competenza per aree omogenee e la conseguente attribuzione di peso percentuale nella realizzazione del percorso formativo. peso % (sulla base dell aggregazione dei pesi attribuiti) Aree omogenee A Principi generali 24% B Area dell organizzazione e della gestione 43% C Area tecnologica 33% La definizione del percorso formativo per un corso pilota di 280 ore, articolato su 9 moduli corrispondenti a domini di competenza e impostato didatticamente fra teoria, stage e verifiche finali. 2. L esperienza pilota italiana del Corso del 1999, realizzato in rete fra le stesse scuole di questo progetto ha prodotto: la ridefinizione della struttura didattica con la precisazione per ogni modulo di obiettivi, contenuti della formazione e dei criteri di verifica. un insieme di materiali di supporto realizzati e sperimentati nella formazione e raggruppati sul sito di riferimento del progetto. 3. Soprattutto l ultima esperienza ci consente di rilevare alcuni aspetti: Il corso è accettato dai fruitori nei contenuti e negli obiettivi, anzi ha generato dinamiche formative estremamente positive; per contro ha generato problemi di tipo organizzativo agli allievi in relazione alla lunghezza (280 ore), soprattutto in riferimento al profilo alto dei destinatari e alle conseguenti implicazioni sul versante imprese/cantieri di provenienza. Inoltre l impianto non consente di valorizzare l esperienza pregressa dei partecipanti, in possesso di esperienze e competenze estremamente differenziate fra loro. Rendere maggiormente fruibile il corso comporta uno snellimento della struttura in ordine soprattutto ai tempi e ai modi di fruizione. D altra parte il profilo di Capocantiere Edilizia Storica è riconosciuto dal Consiglio d Europa in funzione al percorso formativo strutturato nel progetto FEMP, che quindi rimane il riferimento nei temi e negli obiettivi di competenza da raggiungere. Scuola Edile di Reggio Emilia Pagina 3 di 13

4 2 - Una proposta di rivisitazione La formazione del Capocantiere edilizia storica : una proposta di rivisitazione PREMESSA L attuale percorso formativo è strutturato in modalità di corso unico, all interno del quale si sviluppano i 9 moduli corrispondenti ai domini di competenza, conclusi da una verifica finale che attesta il raggiungimento delle competenze, e quindi l acquisizione del livello di professionalità. La proposta per giungere ad una maggiore fruibilità del percorso passa dall articolazione dei 9 moduli in unità più piccole, sulla base di un attenta articolazione degli obiettivi e dei contenuti. La nuova mappatura del percorso formativo è certamente più flessibile perché: può consentire uno sviluppo corsuale anche frammentato, rende utilizzabili metodologie didattiche complementari quali l autoformazione e la FAD, può consentire il confronto con il vissuto professionale del fruitore sotto forma di conoscenze e competenze eventualmente già acquisite. Nel caso specifico dell esperienza pregressa, l impostazione di un sistema di valutazione puntuale può consentire una mappatura individuale di avanzamento rispetto all intero percorso formativo. Il percorso individuale potrebbe quindi essere il differenziale fra esperienza individuale e percorso formativo, chiuso in ogni caso da un processo di verifica delle competenze raggiunte. Scuola Edile di Reggio Emilia Pagina 4 di 13

5 2 - Una proposta di rivisitazione Quale MODULARIZZAZIONE Analizzando le schede didattiche individuate per ciascun modulo (dominio di competenza), tra obiettivi formativi e contenuti possiamo riscontrare sempre tre livelli di approccio: di conoscenza, cioè di sviluppo, comprensione o di riallineamento dei contenuti, di applicazione, cioè riferiti alla prima applicazione in contesti protetti o guidati delle nozioni apprese nei momenti precedenti, di gestione, cioè di utilizzo critico dei contenuti trasmessi e acquisiti, all interno di contesti operativi reali (lavorazioni o cantieri). Di seguito proponiamo due esempi di modulo secondo la descrizione del precedente progetto e la rivisitazione degli stessi secondo i tre livelli descritti. Scuola Edile di Reggio Emilia Pagina 5 di 13

6 Sistema flessibile di formazione al ruolo di Capocantiere dell edilizia storica PON IT 053-PO 007- Avviso 1/01 Fasc PROGRAMMAZIONE DI LAVORI E COORDINAMENTO DELLE RISORSE 24 ore da progetto Obiettivo Obiettivi formativi e risultati Contenuti Criteri e modalità di valutazione DESCRITTORI ORIGINALI Padroneggiare perfettamente gli elementi principali della programmazione e del coordinamento di un progetto di conservazione di un edificio Prima della conclusione del modulo il partecipante sarà capace di: 1.comprendere integralmente i sistemi di programmazione, di controllo, di coordinamento e di comunicazione; 2.applicare le differenti tecniche di programmazione e di coordinamento; 3.identificare e esplicitare gli elementi di informazione richiesti per poter integrare al progetto i documenti contrattuali e le risorse; 4.valutare i programmi di lavoro, aggiornare e mettere in opera gli obiettivi e i criteri di performance; 5.saper esporre gli elementi principali di progetto; 6.mettere in pratica dei sistemi di programmazione su di un cantiere di conservazione. Ottimizzazione delle risorse Illustrazione dei metodi Calendario operativo, reti Programma Controllo operativo Piano degli imprevisti I capi cantiere saranno in grado di leggere e analizzare criticamente un programma lavori riferito ad un semplice intervento di restauro conservativo. Si verificherà attraverso il caso di studio la capacità di modificare il programma lavori in relazione a imprevisti e/o esigenze di ottimizzazione delle risorse. PROPOSTA DI MODULARIZZAZIONE CONOSCENZA APPLICAZIONE GESTIONE Comprendere integralmente i sistemi di programmazione, di controllo, di coordinamento e di comunicazione; Illustrazione dei metodi Calendario operativo, reti Programma Essere in grado di leggere e analizzare criticamente un programma lavori riferito ad un semplice intervento di restauro conservativo. Applicare le differenti tecniche di programmazione e di coordinamento; Identificare e esplicitare gli elementi di informazione richiesti per poter integrare al progetto i documenti contrattuali e le risorse; Illustrazione dei metodi Calendario operativo, reti Programma Controllo operativo Essere in grado di applicare operativamente le indicazioni contenute in un programma lavori riferito ad un semplice intervento di restauro conservativo Valutare i programmi di lavoro, aggiornare e mettere in opera gli obiettivi e i criteri di performance; Saper esporre gli elementi principali di progetto; Mettere in pratica dei sistemi di programmazione su di un cantiere di conservazione. Ottimizzazione delle risorse Programma Controllo operativo Piano degli imprevisti Essere capaci di modificare il programma lavori in relazione a imprevisti e/o esigenze di ottimizzazione delle risorse. Redattori: Claudio Cigarini - Scuola Edile di Reggio Emilia marzo 2004 Pagina 6 di 13

7 Sistema flessibile di formazione al ruolo di Capocantiere dell edilizia storica PON IT 053-PO 007- Avviso 1/01 Fasc REDAZIONE DEI RAPPORTI 24 ore da progetto Obiettivo Obiettivi formativi e risultati Contenuti Criteri e modalità di valutazione DESCRITTORI ORIGINALI padroneggiare perfettamente i metodi di illustrazione, documentazione, registrazione e di comunicazione dei progressi e degli elementi principali di un progetto di conservazione prima della conclusione del modulo il partecipante sarà capace di: 1. comprendere e controllare i sistemi di registrazione e di comunicazione; 2.creare e applicare un sistema di registrazione e di comunicazione su di un cantiere di conservazione; 3.identificare l effetto delle modifiche e dei ritardi sul progetto, i programmi e le tecniche; 4.valutare e controllare il rendimento reale e compararlo con i documenti di progetto e il programma lavori; 5.registrare e identificare le scoperte storiche durante i lavori; 6.eseguire delle prove di materiali e valutarne la conformità alle prescrizioni. teorie e sistemi di comunicazione registrazione delle allocazioni di risorse umane e delle attrezzature rapporti degli stati di avanzamento registrazione delle scoperte storiche documentazioni grafiche e iconografiche a corredo degli interventi i capi cantiere saranno in grado di utilizzare e personalizzare una griglia per la redazione di un rapporto riferito ad una situazione/lavorazione di restauro. Le griglie saranno successivamente utilizzate dall allievo per monitorare tutte le situazioni/esperienze di stage, anche in funzione del modulo di verifica finale. PROPOSTA DI MODULARIZZAZIONE Conoscenza Applicazione Gestione Comprendere e controllare i sistemi di registrazione e di comunicazione; teorie e sistemi di comunicazione registrazione delle allocazioni di risorse umane e delle attrezzature conoscere e comprendere i sistemi di registrazione e di comunicazione; Applicare un sistema di registrazione e di comunicazione su un cantiere di conservazione; Registrare e identificare le scoperte storiche durante i lavori; rapporti degli stati di avanzamento registrazione delle scoperte storiche documentazioni grafiche e iconografiche a corredo degli interventi applicazione in casi concreti di un sistema di comunicazione essere in grado di utilizzare una griglia per la redazione di un rapporto riferito ad una situazione/lavorazione di restauro. Creare e applicare un sistema di registrazione e di comunicazione su di un cantiere di conservazione; Identificare l effetto delle modifiche e dei ritardi sul progetto, i programmi e le tecniche; Valutare e controllare il rendimento reale e compararlo con i documenti di progetto e il programma lavori; Eseguire delle prove di materiali e valutarne la conformità alle prescrizioni. Definizione di un sistema di comunicazione, applicazione in casi concreti e gestione delle variabili. essere in grado di redigere o personalizzare griglie per la realizzazione di rapporti riferito ad una situazione/lavorazione di restauro. Redattori: Claudio Cigarini - Scuola Edile di Reggio Emilia marzo 2004 Pagina 7 di 13

8 2 - Una proposta di rivisitazione La PROPOSTA La proposta è quindi di organizzare su questa base la griglia di riferimento del percorso formativo, individuando per ogni modulo una serie di tre sottomoduli o UNITÀ CAPITALIZZABILI a livello crescente di difficoltà: elementari, intermedie e specialistiche. Perché capitalizzabili: perché circoscritte e riconoscibili in modo individuale, pur facenti parte di un processo definito; naturalmente si rende necessario un sistema di verifica che intervenga su di ogni modulo, piuttosto che alla fine del processo formativo. Riferendoci ai problemi incontrati nel corso delle precedenti edizioni, questo ci consente due passaggi chiave, che sono presupposti per la flessibilizzazione del percorso: utilizzare per le singole unità (maggiormente circoscritte) metodologie di autoformazione e FAD, consentire il confronto con il vissuto professionale, avviando percorsi di riconoscimento di competenze già possedute da parte dell utente. Per realizzare e controllare il sistema è necessario un sistema di definizione univoco delle singole unità, al fine di definirne e condividerne: la descrizione delle competenze la descrizione del percorso formativo gli indicatori di raggiungimento degli obiettivi formativi. A tal fine proponiamo un modello descrittivo ( vedi), mutuato dalle esperienze ISFOL, in grado di descrivere competenze, indicatori di padronanza, standard del percorso formativo. organizzato Scuola Edile di Reggio Emilia Pagina 8 di 13

9 2 - Una proposta di rivisitazione Definita la mappa del percorso formativo e descritta ciascuna Unità Capitalizzabile, il sistema Formedil è in grado di proporre una formazione a catalogo centrata sulle singole unità, ciascuna corredata del sistema di verifica, aggregabili fino alla completa realizzazione del percorso formativo del Capocantiere Edilizia Storica. Il percorso formativo di 280 ore potrebbe essere sostituito da due aree distinte: 1. Una prima, corrispondente per ogni dominio ai livelli più bassi di conoscenza e applicazione, che è possibile affrontare a scelta della singola scuola in tre modi distinti e fra loro integrabili: Una formazione diretta di tipo tradizionale, come nella struttura formativa precedente, di parti o dell intero processo; Interventi di formazione assistita da tutor o in FAD, gestita modulo per modulo sulla base della piattaforma internet da realizzare con il presente progetto, e garantita da un supporto di strumenti da realizzare ad hoc. Interventi di verifica e riconoscimento delle competenze acquisite, sempre modulo per modulo, da parte dei potenziali partecipanti al fine di costruire percorsi formativi personalizzati. 2. Una seconda, corrispondente ai livelli alti della gestione, che può essere affrontata solo con formazione di tipo tradizionale, in ragione della delicatezza della figura professionale coinvolta e della necessità anche formativa del confronto diretto fra partecipanti e docenti, chiusa da una verifica di ordine complessivo. La formazione effettuata in questo caso sarà di tipo applicativo, con carattere di forte dinamicità e con taratura sui cantieri di recupero reali. Scuola Edile di Reggio Emilia Pagina 9 di 13

10 2 - Una proposta di rivisitazione Ne consegue la possibilità di una formazione che, nel rispetto della struttura e degli obiettivi originari, può essere: ridotta nel vincolo di presenza d aula in modalità di corso classico; fruita in tempi estremamente flessibili, perché dipendente in larga parte dai tempi organizzativi della persona, prima ancora che della scuola che realizza; gratificante per il partecipante, in ragione della valorizzazione delle competenze individuali spesso presenti; innovativa per la possibilità di utilizzo di tecnologie di rete come supporto attivo alla formazione. Scuola Edile di Reggio Emilia Pagina 10 di 13

11 3 - Struttura e utilizzo sistema formativo Struttura e utilizzo sistema formativo Lo schema di utilizzo Lo schema di utilizzo del sistema da parte dell utenza esterna (addetti interessati o interessabili alla figura di capocantiere, ma anche per gli aspetti iniziali le imprese interessate a ricercare personale, o a stimolare nei dipendenti una crescita professionale) può essere in sintesi: Scuola Edile di Reggio Emilia Pagina 11 di 13

12 3 - Struttura e utilizzo sistema formativo Lo sviluppo del processo L esplosione del percorso di utilizzo del sistema, fino al completamento rappresentato dall acquisizione del riconoscimento del profilo di CCES, può essere quello descritto a lato. Il percorso può essere utilizzato in forma autonoma dall utente solo nella parte iniziale, oltre la quale il processo deve essere gestito dalla scuola edile locale attraverso tutor appositamente preparati. La validazione del percorso, in carico alla scuola per i passaggi intermedi, potrebbe essere del Formedil/Consiglio Europa al momento del completamento della figura. La gestione del processo La gestione del processo di utilizzo può essere solo in parte autonomo da parte dell utente, e solo nella prima parte del percorso, quella di stimolo/ingresso. Nelle altre parti la scuola deve gestire, più o meno direttamente, tutte le fasi, in particolare quelle relative a Scuola Edile di Reggio Emilia Pagina 12 di 13

13 3 - Struttura e utilizzo sistema formativo verifiche, personalizzazioni, percorsi, certificazioni. L utente può seguire in modo autonomo la formazione diretta, ma in modo concordato con l ente al fine di ottenere un supporto tutoriale. Scuola Edile di Reggio Emilia Pagina 13 di 13

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF): CONVENZIONE PER L ADESIONE AL SISTEMA DI E-LEARNING FEDERATO DELL EMILIA-ROMAGNA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L UTILIZZO DEI SERVIZI PER LA FORMAZIONE Premesso che il Sistema di e-learning federato

Dettagli

BOZZA PROGRAMMA DIDATTICO

BOZZA PROGRAMMA DIDATTICO AVVISO FONDIMPRESA 1/2007 AV/96/S07 CORSO PER FORMATORI DI SCUOLE EDILI BOZZA PROGRAMMA DIDATTICO P ER FORMATORI DI SCUOLE EDI LI P RESENTAZI ONE Il corso è rivolto a formatori del sistema delle scuole

Dettagli

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI

Dettagli

ILMS. Integrated Learning Management System

ILMS. Integrated Learning Management System ILMS Integrated Learning Management System ILMS ILMS è una piattaforma applicativa web che integra tutte funzionalità, gli strumenti e i controlli necessari alla gestione di tutti i processi legati alla

Dettagli

Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico

Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico La formazione riferita a questo modulo formativo intende far acquisire le nozioni relative alla normativa e ai processi operativi che governano

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Documentare, Conservare e trasmettere le lavorazioni Edili Tradizionali. PROGETTO Do.C.E.T CORSO PER CAPOCANTIERE NEL RECUPERO EDILIZIO

Documentare, Conservare e trasmettere le lavorazioni Edili Tradizionali. PROGETTO Do.C.E.T CORSO PER CAPOCANTIERE NEL RECUPERO EDILIZIO Documentare, Conservare e trasmettere le lavorazioni Edili Tradizionali PROGETTO Do.C.E.T CORSO PER CAPOCANTIERE NEL RECUPERO EDILIZIO IL CORSO è GRATUITO QUANDO INIZIA? Da metà settembre a fine dicembre

Dettagli

PREMESSA UNI CEI EN ISO/IEC 17020 e UNI CEI EN ISO/IEC 17025, l Istituto Guglielmo Tagliacarne Roma marzo e aprile 2014 UNI EN ISO 9001:2008

PREMESSA UNI CEI EN ISO/IEC 17020 e UNI CEI EN ISO/IEC 17025,  l Istituto Guglielmo Tagliacarne Roma marzo e aprile 2014 UNI EN ISO 9001:2008 CORSO PER VALUTATORI DEI SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ RIVOLTO AL PERSONALE DEGLI UFFICI METRICI E L ACCREDITAMENTO DEI LABORATORI ROMA, MARZO APRILE 2014 1 PREMESSA I recenti decreti ministeriali

Dettagli

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni

Dettagli

1- Corso di IT Strategy

1- Corso di IT Strategy Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso

Dettagli

Linee guida per le Scuole 2.0

Linee guida per le Scuole 2.0 Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione

Dettagli

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente (Decreto Rettorale n.34 del 12 dicembre 2008) Sommario Articolo 1

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DELLA CiVIT

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DELLA CiVIT SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DELLA CiVIT Sommario 1. Premessa -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

Funzioni di gestione degli interventi: esperti

Funzioni di gestione degli interventi: esperti Funzioni di gestione degli interventi: esperti Percorso dell esperto: La documentazione dell attività I soggetti che hanno il compito di programmare e attuare percorsi formativi nell ambito del piano dell

Dettagli

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: Patrimonio artistico e culturale (D)- cura e conservazione biblioteche (01)

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: Patrimonio artistico e culturale (D)- cura e conservazione biblioteche (01) TITOLO DEL PROGETTO: Storiche biblioteche crescono ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO SETT e Area di Intervento: Patrimonio artistico e culturale (D)- cura e conservazione biblioteche (01) OBIETTIVI DEL

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

La scelta del profilo da raggiungere presuppone da parte del partecipante:

La scelta del profilo da raggiungere presuppone da parte del partecipante: Attività per il sistema di formazione della PC Il sistema lombardo della Protezione Civile potrà professionalizzarsi e rendersi sempre più efficace ed efficiente quanto più la formazione degli operatori

Dettagli

IL PROGETTO E-LEARNING. della Ragioneria Generale dello Stato

IL PROGETTO E-LEARNING. della Ragioneria Generale dello Stato IL PROGETTO E-LEARNING della Ragioneria Generale dello Stato Il Contesto Nel corso degli ultimi anni, al fine di migliorare qualitativamente i servizi resi dalla P.A. e di renderla vicina alle esigenze

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI STORIA E CITTADINANZA DOCENTE: FACIN MIRIAM CLASSE 3 SEZ. A A.S.2015/2016

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI STORIA E CITTADINANZA DOCENTE: FACIN MIRIAM CLASSE 3 SEZ. A A.S.2015/2016 PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI STORIA E CITTADINANZA DOCENTE: FACIN MIRIAM CLASSE 3 SEZ. A A.S.2015/2016 OBIETTIVI E CONTENUTI Disciplina:STORIA Nucleo fondante:uso DELLE FONTI Obiettivi di apprendimento

Dettagli

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità

Dettagli

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione Comune di Nuoro Settore AA.GG. e Personale Ufficio Formazione DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE Ultimo aggiornamento settembre 2008 Art. 1 (Oggetto e finalità) 1. Le disposizioni contenute

Dettagli

ALLEGATO 1 (SCHEDA DI ASSEGNAZIONE OBIETTIVI)

ALLEGATO 1 (SCHEDA DI ASSEGNAZIONE OBIETTIVI) ALLEGATO 1 (SCHEDA DI ASSEGNAZIONE OBIETTIVI) me Cognome Categoria Area AP PO, di tipo Anno di riferimento per la valutazione Punteggio conseguito nelle di schede di valutazione della prestazione degli

Dettagli

Visita il sito www.epc.it

Visita il sito www.epc.it Guarda tutti i titoli in collana Visita il sito www.epc.it seguono diapositive di esempio del corso selezionato Durante la proiezione di questa diapositiva il relatore si presenta ed effettua un rapido

Dettagli

La certificazione delle competenze: il caso dei valutatori/certificatori del sistema regionale delle competenze. Silvia Marconi

La certificazione delle competenze: il caso dei valutatori/certificatori del sistema regionale delle competenze. Silvia Marconi 1 La certificazione delle competenze: il caso dei valutatori/certificatori del sistema regionale delle competenze Silvia Marconi Firenze, 18 febbraio 2011 2 La Regione Toscana ha definito un sistema per

Dettagli

I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina. Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali

I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina. Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali Premessa Con. Solida ed Euricse condividono un approccio e un metodo per la realizzazione ed

Dettagli

PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Alternanza scuola/lavoro l alternanza non è uno strumento formativo, ma si configura piuttosto come una metodologia formativa, una vera e propria modalità di apprendere PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA

Dettagli

19 - INDICE DELLA MATERIA SICUREZZA ELETTRICA ED ELETTROTECNICA

19 - INDICE DELLA MATERIA SICUREZZA ELETTRICA ED ELETTROTECNICA 19 - INDICE DELLA MATERIA SICUREZZA ELETTRICA ED ELETTROTECNICA D294 Corso teorico-pratico addetti ai lavori elettrici CEI 11-27:2014... pag. 2 D291 Corso di aggiornamento CEI 11-27-2014 per addetti ai

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE FINALITA Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente all

Dettagli

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il

Dettagli

MANUALE ESPERTI PON 2007/2013

MANUALE ESPERTI PON 2007/2013 MANUALE ESPERTI PON 2007/2013 COME ACCEDERE AI PON 1 passo Gli operatori possono accedere in due modi 1 modalità di accesso Sito istruzione www.istruzione.it Cliccare su 2 2 modalità di accesso Sito Indire

Dettagli

Master in Europrogettazione

Master in Europrogettazione Master in Europrogettazione Marzo Aprile 2013 4 Edizione Milano Bruxelles Due moduli in Italia* e uno a Bruxelles con consegna dell attestato finale di partecipazione Basato sulle linee guida di Europa

Dettagli

5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI

5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI 5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI FUNZIONI STRUMENTALI: Sono funzioni strategiche nell organizzazione della scuola autonoma, che vengono assunte da docenti incaricati i quali, oltre alla

Dettagli

FORMAZIONE DEI TUTOR AZIENDALI

FORMAZIONE DEI TUTOR AZIENDALI FORMAZIONE DEI TUTOR AZIENDALI L Ebit Ter Lazio offre a tutte le aziende della Regione Lazio la possibilità di formare i propri tutor aziendali, adempiendo così all obbligo di legge e conseguendo la certificazione

Dettagli

RICERCA-AZIONE. l insegnamento riflessivo. Caterina Bortolani-2009

RICERCA-AZIONE. l insegnamento riflessivo. Caterina Bortolani-2009 RICERCA-AZIONE ovvero l insegnamento riflessivo Gli insegnanti sono progettisti.. riflettono sul contesto nel quale devono lavorare sugli obiettivi che vogliono raggiungere decidono quali contenuti trattare

Dettagli

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti;

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti; Allegato n. 2 Linee Guida per la redazione della Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti- Studenti Le Commissioni Didattiche Paritetiche, così come specificato nel Documento di Autovalutazione,

Dettagli

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Obiettivi specifici Per il generale, si individuano

Dettagli

Corsi di formazione sulla sicurezza in edilizia 2008/2009 D.Lgs. 81/2008

Corsi di formazione sulla sicurezza in edilizia 2008/2009 D.Lgs. 81/2008 Corsi di formazione sulla sicurezza in edilizia 2008/2009 D.Lgs. 81/2008 Cod. Denominazione del corso Ore Pag. SI1 Formazione per operai/ primo ingresso in edilizia 16 2 SI2 RSPP/ASPP - Responsabili del

Dettagli

SCHEDA DI PROGETTO. Regione..

SCHEDA DI PROGETTO. Regione.. Ministero Pubblica Istruzione Titolo sintetico del progetto: I CARE Imparare Comunicare Agire in una Rete Educativa Piano Nazionale di formazione e ricerca SCHEDA DI PROGETTO Regione.. Scuola Capofila

Dettagli

La formazione a distanza della Statistica comunale

La formazione a distanza della Statistica comunale La formazione a distanza della Statistica comunale Convegno nazionale USCI I numeri che non ti aspetti. La funzione statistica dei Comuni tra riforma e qualità dei servizi La statistica comunale tra rinnovamento

Dettagli

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Gruppo di Ricerca DEAL (Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue) Università Ca Foscari Venezia CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE A. FORMAZIONE PER LA SCUOLA PRIMARIA FORMAZIONE

Dettagli

Progetto: Equal ESSERE Economia Sociale e Solidale, Economia Razionale contro l Esclusione IT-G-LIG-0008

Progetto: Equal ESSERE Economia Sociale e Solidale, Economia Razionale contro l Esclusione IT-G-LIG-0008 IRSEA Associazione senza fini di lucro Via Paride Salvago, 18/2 scala destra 16136 Genova Italy Tel. +39 010 215641 Fax + 39 010 213665 www.learningvision.net e-mail: irsea@learningvision.net Partita IVA:

Dettagli

Quando la destinazione di un viaggio è la crescita

Quando la destinazione di un viaggio è la crescita Quando la destinazione di un viaggio è la crescita destinazione sviluppo Quando la destinazione di un viaggio è la crescita, il cambiamento della propria organizzazione, anche il viaggiatore più avventuroso

Dettagli

ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO

ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO Le attività di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del piano dell offerta formativa che ogni istituzione scolastica predispone annualmente (O.M. 92/07 art.

Dettagli

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire

Dettagli

COMUNE DI SANTA GIUSTINA IN COLLE (Provincia di Padova) INDICE

COMUNE DI SANTA GIUSTINA IN COLLE (Provincia di Padova) INDICE COMUNE DI SANTA GIUSTINA IN COLLE (Provincia di Padova) (Approvato con deliberazione della Giunta comunale n.78 del 20.12.2010 modificato con deliberazione di G.C. n. 60 in data 24.09.2012, modificato

Dettagli

IMPARADIGITALE Summer school 2015

IMPARADIGITALE Summer school 2015 IMPARADIGITALE Summer school 2015 Premessa L esperienza delle precedenti Summer e il feed back delle azioni formative realizzate nelle scuole italiane di ogni ordine e grado da parte del Centro Studi ImparaDigitale,

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali

Dettagli

COMUNE DI SOLBIATE ARNO

COMUNE DI SOLBIATE ARNO SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi

Dettagli

LA GESTIONE DEL MARKETING AZIENDALE AI TEMPI DEL WEB 3.0

LA GESTIONE DEL MARKETING AZIENDALE AI TEMPI DEL WEB 3.0 LA GESTIONE DEL MARKETING AZIENDALE AI TEMPI DEL WEB 3.0 Formazione Interaziendale 26 settembre, 3 e 10 ottobre 2013 Brogi & Pittalis Srl LA GESTIONE DEL MARKETING AI TEMPI DEL WEB 3.0 Il corso di 3 pomeriggi

Dettagli

La formazione in materia di sicurezza sul lavoro

La formazione in materia di sicurezza sul lavoro Maggio 2015, anno IX N. 5 La formazione in materia di sicurezza sul lavoro Fasi e ruoli specifici per pianificare, organizzare e gestire l attività formativa di Alessandro Cafiero 1 La sicurezza fra contesto

Dettagli

PIANO DI LAVORO ANNUALE

PIANO DI LAVORO ANNUALE PIANO DI LAVORO ANNUALE Classe 3^ C A.S. 2013/2014 Disciplina: Gestione del e sicurezza Docente: prof. Stefano Notarangelo Ore settimanali:2 Libro di testo Coccagna - Mancini - Ed. Le Monnier Scuola Gestione

Dettagli

LA FORMAZIONE PER LE PMI IL MODELLO FORMATIVO DINAMICO PER IL RESPONSABILE DI FINANZA E CONTROLLO

LA FORMAZIONE PER LE PMI IL MODELLO FORMATIVO DINAMICO PER IL RESPONSABILE DI FINANZA E CONTROLLO LA FORMAZIONE PER LE PMI IL MODELLO FORMATIVO DINAMICO PER IL RESPONSABILE DI FINANZA E CONTROLLO DOTT. ALFONSO RICCARDI Financial Advisor - Vertis SpA riccardi@vertis. @vertis.itit Università del Sannio,,

Dettagli

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Gruppo di Ricerca DEAL (Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue) Università Ca Foscari Venezia CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Si riporta di seguito l offerta formativa

Dettagli

TECNICO NELLA GESTIONE E SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE

TECNICO NELLA GESTIONE E SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE TECNICO NELLA GESTIONE E SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE DESCRIZIONE SINTETICA Il o nella gestione e sviluppo delle risorse è in grado di realizzare la programmazione del, prefigurare percorsi di sviluppo

Dettagli

ACCORDO STATO-REGIONI FORMAZIONE 21 dicembre 2011 (in vigore dal 26 gennaio 2012)

ACCORDO STATO-REGIONI FORMAZIONE 21 dicembre 2011 (in vigore dal 26 gennaio 2012) ACCORDO STATO-REGIONI FORMAZIONE 21 dicembre 2011 (in vigore dal 26 gennaio 2012) FORMAZIONE LAVORATORI -Sono esclusi i lavoratori stagionali in attesa di un provvedimento ad hoc da parte del Min.Lavoro.

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

SCUOLA DI ORGANIZZAZIONE Modello metodologico e metodologie per la formazione Approccio metodologico Il modello formativo messo a punto e utilizzato dalla Scuola di Studi Socio-economici e Organizzativi

Dettagli

Piattaforma per la realizzazione e distribuzione di corsi formativi in modalità e-learning

Piattaforma per la realizzazione e distribuzione di corsi formativi in modalità e-learning Piattaforma per la realizzazione e distribuzione di corsi formativi in modalità e-learning CNA FORMERETE COSA È L E-LEARNING è l'insieme delle attività didattiche svolte all'interno di un progetto educativo

Dettagli

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Presidenza del Consiglio dei Ministri Presidenza del Consiglio dei Ministri SCUOLA NAZIONALE DI AMMINISTRAZIONE Corso in Convenzione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Ottimizzazione dei processi di lavoro alla luce della

Dettagli

PROFILO RIASSUNTIVO DELLE AREE

PROFILO RIASSUNTIVO DELLE AREE PROFILO RIASSUNTIVO DELLE AREE CATEGORIA AREE DEFINIZIONE IMPLICAZIONI CHIAVE Relazioni e Comunicazione Interpersonale A - B - C Sviluppo delle conoscenze e Abilità Qualità e Prestazioni Soddisfazione

Dettagli

Programmazione Annuale LICEO ECONOMICO

Programmazione Annuale LICEO ECONOMICO Programmazione Annuale LICEO ECONOMICO Classe 3 STRUTTURA DELLA PROGRAMMAZIONE ANNUALE I QUADRIMESTRE - MODULO N. 1 STRUMENTI E MODELLI CAPITALIZZAZIONE SEMPLICE Sottomodulo 1 : STRUMENTI E MODELLI: FUNZIONI,

Dettagli

SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA

SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA Bologna Aprile 2009 L IMPORTANZA DEL MOMENTO In un mercato denso di criticità e nel medesimo tempo di opportunità, l investimento sulle

Dettagli

AGGIORNAMENTO COORDINATORI SICUREZZA. programma 2011-2012

AGGIORNAMENTO COORDINATORI SICUREZZA. programma 2011-2012 via Zeviani 8 37131 Verona tel. 05 800925 - fax 05 889830 www.cptverona.it - info@cptverona.it Codice fiscale 93035570238 P. Iva 0398060230 AGGIORNAMENTO COORDINATORI SICUREZZA programma 2011-2012 Il testo

Dettagli

nell ambito del progetto

nell ambito del progetto FREE PA 2009 Informazione e formazione dei funzionari tecnici ed amministrativi degli Enti Pubblici in materia di fonti rinnovabili di energia, risparmio ed efficienza energetica nell ambito del progetto

Dettagli

MODELLO DI. Livello strategico

MODELLO DI. Livello strategico ALLEGATO II.1 MODELLO DI CARTA DI QUALITÀ DELL OFFERTA FORMATIVA ELEMENTI MINIMI La Carta della Qualità ha la finalità di esplicitare e comunicare al sistema committente/beneficiari gli impegni che l organismo

Dettagli

Il servizio di registrazione contabile. che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili

Il servizio di registrazione contabile. che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili Il servizio di registrazione contabile che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili Chi siamo Imprese giovani e dinamiche ITCluster nasce a Torino

Dettagli

Progettazione ed erogazione di servizi educativi innovativi: il Metodo Montessori

Progettazione ed erogazione di servizi educativi innovativi: il Metodo Montessori Dettaglio corso ID: Titolo corso: Tipologia corso: Costo totale del corso a persona (EURO): Organismo di formazione: Progettazione ed erogazione di servizi educativi innovativi: il Metodo Montessori Corsi

Dettagli

Cantiere formativo territoriale Associazione Intercomunali delle Valli delle Dolomiti friulane verso l Unione

Cantiere formativo territoriale Associazione Intercomunali delle Valli delle Dolomiti friulane verso l Unione Cantiere formativo Riordino del sistema regione Autonomie Locali del Friuli Venezia Giulia Cantiere formativo territoriale Associazione Intercomunali delle Valli delle Dolomiti friulane verso l Unione

Dettagli

Monitoraggio fasi finali del progetto e valutazione. Elementi di caratterizzazione del progetto della rete

Monitoraggio fasi finali del progetto e valutazione. Elementi di caratterizzazione del progetto della rete Monitoraggio fasi finali del progetto e valutazione Elementi di caratterizzazione del progetto della rete Oggetto problema Osservazioni rispetto all autoanalisi Oggetto definito e area di riferimento Coerenza

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP)

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) PREMESSA Il Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance, per il seguito anche SMIVAP, è improntato all applicazione delle disposizioni

Dettagli

Master in Europrogettazione

Master in Europrogettazione Master in Europrogettazione DICEMBRE 2012 FEBBRAIO 2013 Milano Lecce Bruxelles Vuoi capire cosa significa Europrogettista? Vuoi essere in grado di presentare un progetto alla Commissione Europea? Due moduli

Dettagli

Proposte concernenti le strategie in materia di sicurezza informatica e delle telecomunicazioni per la pubblica amministrazione

Proposte concernenti le strategie in materia di sicurezza informatica e delle telecomunicazioni per la pubblica amministrazione Esempio strutturato di SICUREZZA ORGANIZZATIVA Proposte concernenti le strategie in materia di sicurezza informatica e delle telecomunicazioni per la pubblica amministrazione Pubblicazione del Comitato

Dettagli

Regolamento per l istituzione e l applicazione del sistema di misurazione e valutazione della performance (art.1-16 D.Lgs.150 del 2009) INDICE

Regolamento per l istituzione e l applicazione del sistema di misurazione e valutazione della performance (art.1-16 D.Lgs.150 del 2009) INDICE Regolamento per l istituzione e l applicazione del sistema di misurazione e valutazione della performance (art.1-16 D.Lgs.150 del 2009) (Approvato con deliberazione della Giunta della Federazione n.102

Dettagli

POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE

POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE 1. Che cos è la formazione La formazione è il processo attraverso il quale si educano, si migliorano e si indirizzano le risorse umane affinché personale

Dettagli

Il partner per la gestione delle Risorse Umane

Il partner per la gestione delle Risorse Umane per Mission e Valori Openjobmetis vuole essere un vero e proprio partner per le aziende clienti nel trovare soluzioni di qualità per le problematiche di efficienza e dimensionamento flessibile del capitale

Dettagli

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE. N. responsabili posizioni organizzative

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE. N. responsabili posizioni organizzative SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE Area /Settore /Posizione Organizzativa N. responsabili posizioni organizzative N. dipendenti nell ambito della posizione organizzativa Area finanziaria/

Dettagli

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate

Dettagli

1. La disciplina di cui al presente regolamento si informa ai seguenti principi generali: - 1 -

1. La disciplina di cui al presente regolamento si informa ai seguenti principi generali: - 1 - Regolamento di disciplina dei profili formativi dell apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, ai sensi degli articoli 4, comma 1, lettera c) e 53 della legge regionale 16 novembre

Dettagli

IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Come indicato nel Piano Annuale della Performance (P.A.P.), predisposto a partire dall anno 2015, l Azienda annualmente esplicita gli obiettivi,

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA

PROGETTO ACCOGLIENZA PROGETTO ACCOGLIENZA Per accoglienza intendiamo un atteggiamento positivo verso soggetti in un contesto di relazioni e comunicazioni. L accoglienza di nuove persone è un momento fondamentale nella dinamica

Dettagli

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Liceo Statale James Joyce

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Liceo Statale James Joyce Premessa (SCAMBI EDUCATIVI INDIVIDUALI) ESPERIENZE EDUCATIVE ALL ESTERO Le norme che regolano le Esperienze educative all Estero (gli scambi scolastici) sono poche e, in ogni caso, la premessa da tener

Dettagli

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

Tecniche di Management per il Fundraising

Tecniche di Management per il Fundraising Tecniche di Management per il Fundraising GATEWAY TO LEARNING Il corso è inserito nel Catalogo Interregionale di Alta Formazione www.altaformazioneinrete.it Titolo del corso: Tecniche di Management per

Dettagli

Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre

Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre Breve excursus delle risoluzioni giuridiche introdotte per garantire il diritto al Successo formativo nella scuola

Dettagli

da Centri Territoriali Permanenti Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi

da Centri Territoriali Permanenti Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi da Centri Territoriali Permanenti a Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi Introduzione QuickTime e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. Attualmente

Dettagli

Seminario Tecnico Piacenza 31/01/2013 GRIGLIA DI VALUTAZIONE P.S.C.

Seminario Tecnico Piacenza 31/01/2013 GRIGLIA DI VALUTAZIONE P.S.C. Seminario Tecnico Piacenza 31/01/2013 GRIGLIA DI VALUTAZIONE P.S.C. sui contenuti minimi richiesti dal D.Lgs.81/08 s.m.i. per le misure di prevenzione e protezione contro la caduta dall alto nei cantieri

Dettagli

Piano di studio. Certificato di studi avanzati (CAS) SUPSI Educazione socio-emotiva

Piano di studio. Certificato di studi avanzati (CAS) SUPSI Educazione socio-emotiva Piano di studio Certificato di studi avanzati (CAS) SUPSI Educazione socio-emotiva Stato del documento: Approvato dalla Direzione DFA il 15 giugno 2011 Premessa Il Dipartimento formazione e apprendimento

Dettagli

Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07

Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07 Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07 Al termine del primo trimestre ( dicembre) Alla fine del mese di marzo inizio aprile ( valutazione intermedia) Alla fine dell anno scolastico.

Dettagli

Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI

Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI Documento approvato dai dirigenti e dagli incaricati di posizione organizzativa nell incontro del 13.1.2006 PREMESSA Si è conclusa

Dettagli

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario Criteri per l accreditamento delle Università telematiche e dei corsi di studio

Dettagli

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9

Dettagli

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni

Dettagli

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità: ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli