!"#$%&%'#()*+&&%),-#&.//%! B#C:%%&!D&$(&!E()%.--(*&!F&$1#/#!
|
|
- Emilia Conti
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 !"#$%&%'#()*+&&%),-#&.//%! "#$%#!&''()*+,#!-.$!/.!&0,(12!3#$4&+,.!-.$!'/(!&/)**(!(*! %(1)&5(#*.!6(!7&*6(8&-!*.//&!%8)#/&!6.//9(*3&*5(&!.!*.//&!%8)#/&! -$(4&$(&:! B#C:%%&!D&$(&!E()%.--(*&!F&$1#/#!
2 01), ) E UN PROCESSO DI ACQUISIZIONE DI COMPORTAMENTI, ATTEGGIAMENTI, REGOLE E VALORI IMPORTANTI E SIGNIFICATIVI PER IL PROPRIO GRUPPO DI APPARTENENZA
3 07) !,234104) RISORSE EMOTIVE RISORSE COGNITIVE PERCHE SI ABBIANO RELAZIONI SOCIALI EFFICACI E NECESSARIO CONOSCERE I PROPRI E GLI ALTRUI BISOGNI
4 Per diventare una persona il bambino deve sviluppare la capacita di riconoscere e condividere gli stati emozionali e di capire i rapporti tra gli altri
5 , ! ) MADRE
6 Il legame di attaccamento si basa su meccanismi cerebrali innati: -ricerca della vicinanza -comunicazione -rapporti che influenzano lo sviluppo Ed è favorito dall organizzazione di: -emozioni -motivazione -memoria e rappresentazioni mentali
7 Teoria classica dell attaccamento Cos è il legame di attaccamento? Cosa favorisce il legame di attaccamento?
8 John Bowlby ( ) La sua teoria è una sintesi critica tra i risultati della ricerca psicologica e biologica moderna e alcune questioni psicoanalitiche sullo sviluppo. L interesse primario è per lo Sviluppo Emotivo. L attaccamento precoce m a d r e - b a m b i n o è fondamentale per la salute mentale del piccolo.
9 L attaccamento come predisposizione biologica La relazione che unisce madre e bambino è determinata geneticamente ed è basata su una motivazione primaria al contatto sociale. Il bisogno di contatto e di conforto muovono primariamente il piccolo verso una figura di attaccamento privilegiata. La ricerca della vicinanza rappresenta la manifestazione più esplicita dell attaccamento.
10 La funzione evolutiva sembra essere la protezione del cucciolo dai predatori. I legami emotivamente sicuri hanno un valore fondamentale per la sopravvivenza e per il successo riproduttivo.
11 Base Sicura! G&!4&6$.!H.!/&!$./&5(#*.!8#*!/.(I!3#$*(%8.!)*&!:("+) "#$.;()6&//&!quale!(/!J&4J(*#!-)K!&//#*1&*&$%(!-.$!.%-/#$&$.!(/!4#*6#!.!3&$,(!$(1#$*#:!
12 La teoria dell attaccamento di Bowlby ipotizza che il bambino sia naturalmente predisposto a sviluppare legami di attaccamento con chi si prende cura di lui e che sia dotato di risposte comportamentali come: piangere, aggrapparsi, seguire, ecc.. Sistemi di segnalazione Suzione Aggrapparsi Seguire Pianto Sorriso
13 Influenza etologica B o w l b y s i r i f à a g l i esperimenti di Harlow sulle scimmie Rhesus e critica la posizione psicoanalitica che descrive il legame di attaccamento alla madre come interessato o come motivazione secondaria.
14 Il significato dell attaccamento Attraverso il legame di attaccamento il bambino acquisisce un ruolo attivo nella relazione diadica; i comportamenti che lui emette, attraverso l apparato locomotorio, percettivo e di segnalazione, hanno lo scopo preciso di mantenere il contatto con la madre e attivano, da parte di questa, una serie di comportamenti di risposta. La relazione si instaura reciprocamente con il contributo di uno e dell altro membro della diade.
15 Natura e sviluppo dell attaccamento I comportamenti di attaccamento sono inizialmente indifferenziati, successivamente si indirizzano verso p e r s o n e s p e c i f i c h e e c o n l o s v i l u p p o dell intenzionalità si attivano in funzione dell obiettivo di mantenere la vicinanza. Per Bowlby il legame del bambino con la madre è il p r o d o t t o d e l l a t t i v i t à d i d i v e r s i s i s t e m i comportamentali che hanno come risultato prevedibile quello di mantenere la vicinanza del bambino con la madre.!
16 Sviluppo dell attaccamento Il bambino sviluppa dei Modelli Operativi Interni che gli permettono di rappresentare mentalmente il legame di attaccamento. Con lo sviluppo dei modelli operativi interni il bambino diventa capace di tollerare livelli di separazione progressivamente più lunghi; diventa sempre più capace di tener presente le intenzioni degli altri e di formare legami più equilibrati e flessibili.
17 Modello Operativo Interno E costituito gradualmente a partire dalle esperienze vissute dal bambino con le figure di attaccamento. Rappresenta le caratteristiche proprie delle figure di attaccamento e il tipo di relazione che si è sviluppato con quella persona.
18 Mary Ainsworth ( ) Allieva di John Bowlby, si è occupata di Psicologia dello Sviluppo. Ha ideato il paradigma di r i c e r c a d e l l a S t r a n g e Situation (1969) attraverso il quale sono stati definiti i vari tipi di attaccamento del bambino alla madre.
19 Strange Situation (1969) 8 episodi durata 3 minuti: 1:mamma-bambino-osservatore. Dur. 30 sec. si introducono mamma e bambino nella situazione sperimentale. 2: mamma-bambino. La madre posa il bambino per terra tra le sedie e di fronte ai giocattoli, si siede sulla sedia e legge. (La mamma non deve intraprendere interazioni con il bambino ma può rispondere a sue richieste nel modo che ritiene più opportuno).!
20 3: bambino-madre-estraneo. Un estraneo entra nella stanza presentandosi e si siede rimanendo in silenzio per un minuto. Inizia una interazione con la madre e in seguito interagisce con il bambino. La madre esce. 4: bambino-estraneo. L estraneo diminuisce l interazione col bambino e si siede sulla sedia. 5: mamma-bambino. La madre richiama l attenzione del bambino entra nella stanza ed interagisce con lui, l estraneo esce. Dopo un po la madre esce salutando il bambino.!
21 6: bambino. Il bambino resta solo nella stanza. 7: bambino-estraneo. L estraneo attira l attenzione del bambino ed entra nella stanza cercando di intraprendere una relazione con il bambino. 8: mamma-bambino. La madre apre la porta e attende l a r e a z i o n e s p o n t a n e a d e l b a m b i n o a l ricongiungimento e infine si avvicina e lo prende in braccio. L episodio si conclude con alcuni minuti di gioco libero tra la madre e il bambino.
22 Categorie Attaccamento Sicuro (Tipo B) Attaccamento Insicuro Evitante (Tipo A) Attaccamento Insicuro Resistente (Tipo C) Stili di attaccamento Comportamento della Strange Situation Il bambino mostra un livello moderato di ricerca della vicinanza con la madre. L uscita della madre lo turba e accoglie con entusiasmo il suo rientro. Il bambino evita il contatto con la madre, in modo particolare quando rientra dopo un episodio di separazione. Non appare molto turbato quando viene lasciato solo con una persona estranea. Il bambino è molto turbato dalla separazione della madre. Quando ritorna, risulta difficile consolarlo; mostra sia ricerca sia rifiuto di consolazione. Caratteristiche della madre Le madri di questi neonati sono in grado di recepire con facilità i segnali di comunicazione e rispondono prontamente e in modo adeguato. Sono subito disponibili, affettuose e ricettive negli scambi. Le madri in questo caso tendono a essere poco disponibili da un punto di vista psicologico, nel senso che non sono in sintonia con i segnali del bambino, sono chiuse e trascurano il bambino. Anche le madri di questi neonati tendono a essere poco sensibili, ma in modo incostante: alcune volte rispondono positivamente e altre volte respingono il bambino quando chiede attenzione. B&!L:!M:!N87&O.$P!G#!%,(/)--#!%#8(&/.Q!>RRS!M&O&.//#!"#$+*&!
23 Mary Main Ha individuato un quarto stile di attaccamento D definito insicuro/disorganizzato. Il bambino mostra comportamenti incoerenti, resta immobile o corre per la stanza, al rientro della madre appare spaventato. Madre ha comportamento traumatizzato, spesso maltrattante, appare immersa in un dolore interiore.
24 Altri metodi di valutazione dell attaccamento Separation Anxiety Test (Klagsbrun e Bowlby, 1976) Procedura che si avvale di una serie di illustrazioni di situazioni di separazione più o meno impegnative in cui vengono indagate le emozioni, le modalità di far fronte alla separazione e le reazioni comportamentali in bambini dai 5 ai 9 anni. Adult Attachment Interview (Main, Kaplan, Cassidy, 1985) Intervista strutturata che esplora in età adulta, attraverso il racconto, i ricordi delle esperienze infantili, sottolineandone l importanza della valutazione personale.
25 Il legame di attaccamento è predittore di: Le caratteristiche della personalità (autostima, conoscenza di sé, entusiasmo, capacità di recupero) La relazione con i coetanei (socievolezza, cordialità) La relazione con gli adulti Gli aspetti emotivi e cognitivi L adattamento
26 Nuove teorie dell attaccamento T)#,&!,(%(#*.!6.//.!$./&5(#*(!-$.8#8(P! U/1$.!&//&!VJ&%.!%(8)$&W! X.$4.C#*#!/&!8#%1$)5(#*.!6.//&!-.$%#*&/(12! ;J(/(12!.!8#4-.1.*5.!8#'*(+,.!
27 ;--$#88(#!(*1.$&0,#Y8#%1$)0,(%1&!HN87&O.$I! -&$/&!6(!J&4J(*#!&0,#Q!*&1)$&/4.*1.! -$.6(%-#%1#!&//&!%#8(&/(12:!
28 RELAZIONE!MADRE-BAMBINO X$#1#8#*,.$%&5(#*(! X%.)6#6(&/#'7(! Z*1.$%#''.0,(12!H-$(4&$(&!.!%.8#*6&$(&I! B&*5&!8#*,.$%&5(#*&/.!
29 FOGEL (anni 90)! G#!%1)6(#!6.//.!$./&5(#*(!-$.8#8(!%.8#*6#! /9&--$#88(#!6.(!N(%1.4(!6(*&4(8(!8&$&C.$(55&+! 6&!(*6.1.$4(*&1.55&:!! Z!$(%)/1&+!6.//#!%,(/)--#!4)1&*#!(*!4#6#! (4-$.,.6(J(/.!*#*!6.1.$4(*&1#! *.8.%%&$(&4.*1.!6&!.,.*+!-$.8.6.*+!
30 Relational Coding System [#'./!%(!(*1.$.%%&!&//&!\)&/(12!6.//&!$./&5(#*.! "#Y#$(.*1&4.*1#]!(4-.'*#!$.8(-$#8#!6.(! -&$1*.$!8#*!3#$4.!6(!8#4)*(8&5(#*.! %(44.1$(8&Q!&%(44.1$(8&!#!)*(/&1.$&/.!
31 SOCIALIZZAZIONE!SECONDARIA COETANEI FRATELLI COETANEI ESTRANEI
32 Relazioni Relazioni Relazioni adulto-bambino bambino-bambino Asimmetriche Simmetriche
33 FRATELLI LA PRESENZA DI FRATELLI IN FAMIGLIA HA EFFETTI SUL TIPO, SULLA QUALITA E SULL INTENSITA DELLO SCAMBIO SOCIALE FUTURO. A LIVELLO EMOTIVO, IL RAPPORTO TRA FRATELLI E CARATTERIZZATO DA SENTIMENTI AMBIVALENTI: OSTILITA INVIDIA AFFETTO PIACERE Il bambino, già dal primo anno di vita, nell ambito familiare, acquisisce la capacità di comprendere le emozioni degli altri e di essere perciò empaticamente vicino agli altri.
34 Variabile genere L influenza della variabile genere si osserva nell interazione tra coetanei familiari e non familiari. Coppie di fratelli di sesso uguale tendono a manifestare comportamenti amichevoli mentre quelli di sesso opposto comportamenti ostili. Blurton Jones (1967) rileva che i maschi esibiscono, a differenza delle femmine, più gioco con contatto fisico rispetto al gioco senza contatto.
35 Variabile età Un altra variabile studiata è l età, sembra, infatti, che i fratelli più grandi si prendano cura dei fratelli minori, li proteggano e li aiutino ad entrare nel gruppo.
36 COETANEI Il sistema affettivo con i coetanei è ritenuto essenziale per lo sviluppo cognitivo e sociale del bambino e può supplire a carenze o assenze della madre (Ainsworth,1973)
37 LE RELAZIONI CON I COETANEI AIUTANO NELL ACQUISIZIONE DI UN REPERTORIO COMPORTAMENTALE COMPLETO SIA PER QUANTO RIGUARDA I COMPORTAMENTI AFFILIATIVI CHE AGGRESSIVI
38 Coetanei esterni Il gruppo dei coetanei viene definito un aggregazione relativamente stabile di due o più bambini che interagiscono insieme, che condividono norme e scopi e che hanno sviluppato una certa divisione dei ruoli e degli status che regolamentano la loro interazione (Hartup,1970).
39 L amicizia tra coetanei Durante l età prescolare i bambini, pur stabilendo amicizie tra di loro, non sono interessati a costruire amicizie durature e in genere vedono gli amici come compagni di gioco momentanei; per loro un amico è chiunque giochi con loro in quel momento. Le interazioni a quest età sono caratterizzate da unidirezionalità, nel senso che all azione del primo bambino non corrisponde l azione del secondo.
40 Il passaggio da attività parallele ad attività cooperative richiede lo sviluppo di una competenza interattiva. Nell infanzia si sviluppano relazioni sempre più selettive basate sull affinità; gli amici vengono scelti sulla base di interessi e attività comuni e non su situazioni casuali. A quest età compaiono con più evidenza le relazioni tra coetanei caratterizzate da rifiuto ed esclusione.
41 In età prescolare A quest età le relazioni vengono vissute in modo ricco e complesso grazie all utilizzo del linguaggio e al consolidarsi del pensiero simbolico, che consentono lo scambio di pensieri e opinioni, il racconto di esperienze vissute e la costruzione di una cultura condivisa.
42 In età scolare Si sviluppano nuove forme di attività condivise: Giochi condivisi Compiti scolastici Partecipazione a gruppi formali Soluzioni a problemi Comunicazioni sui propri stati affettivi
43
44 L Osservazione Cosa, chi e dove osservare?
45 L osservazione Vedere =/ Guardare =/ Osservare?) Zanichelli: Osservare: guardare o esaminare con attenzione, considerare con cura. Guardare: rivolgere lo sguardo per vedere. Vedere: percepire con gli occhi la realtà concreta. Dizionario di italiano ragionato (1988) Osservare:Considerare con sguardo attento, critico e scientifico, per interesse o per semplice curiosità, a occhio nudo o con l aiuto di strumenti
46 L osservazione è un attività complessa e impegnativa che richiede l impegno di una discreta quantità di tempo e la capacità di non lasciarsi coinvolgere emozionalmente per non invalidare quanto si sta osservando con il proprio giudizio personale.
47 Perché osserviamo il comportamento infantile Per studiare scientificamente lo sviluppo del bambino. Il metodo scientifico si sviluppa attraverso 4 fasi: 1-identificazione del problema 2-formulazione di ipotesi 3-selezione del metodo per la verifica dell ipotesi 4-raccolta ed analisi dati per accettare o respingere l ipotesi di partenza
48 Quali gli ambiti per l osservazione del comportamento infantile! Ricerca! Ambito clinico! Contesti socio-educativi
49 Il metodo di ricerca in psicologia Raccolta di informazioni Scientifica Quotidiana Sistematicità Intenzionalità La ricerca scientifica può essere definita come un processo di osservazione deliberata e controllata (Kaplan, 1964)
50 Scientifica Quotidiana L individuazione del problema è legato a: Problema legato ad esigenze pratiche - Sviluppo disciplina - Interesse ricercatore - Osservazioni casuali - Richiesta
51 Indagine sperimentale - Indagine sperimentale Variabile dipendente Variabile indipendente
52 Il Disegno della Ricerca Il ricercatore compie una serie di scelte che riguardano: - il/i campioni - le condizioni osservative - gli strumenti di misura - i metodi di codifica dei dati - le analisi statistiche >^!/(,.//#P!-$#'.C&5(#*.!'.*.$&/.!6.//.!'$&*6(!/(*..!6.//&! $(8.$8&! <^!/(,.//#P!-$#'.C&5(#*.!%-.8(_8&!6.C&'/(&1&!!
53 Il principio della parsimonia Ridurre al minimo il numero delle situazioni necessarie per poter verificare le ipotesi. Poche situazioni sperimentali possono non essere in grado di cogliere tutti gli aspetti dell ipotesi. Molte situazioni sperimentali possono complicare l interpretazione dei dati.
54 Esempio 1: Situazione 1 Situazione 2 Situazione 3 Intervento Film neutro Film violento Videogioco violento Valutazione Livello di aggressività Livello di aggressività Livello di aggressività In questo disegno, la situazione 3, è inutile ai fini dell ipotesi l esposizione a modelli violenti provoca un aumento del livello di aggressività.
55 Esempio 2:! Situazione 1 Situazione 2 Situazione 3 Situazione 4 Intervento Film neutro Film violento Videogioco neutro Videogioco violento Valutazione Livello di aggressività Livello di aggressività Livello di aggressività Livello di aggressività Questo tipo di disegno è utile per verificare un ipotesi che preveda una differenza tra l esposizione a film violenti e l utilizzo di videogiochi violenti.
56 AFFIDABILITA9! G#!%87.4&!4.%%#!&!-)*1#!-.$!!#%%.$,&$.!!(! 8#4-#$1&4.*+!`!(<*(:#&+=)X#%%(&4#!_6&$8(a! Z/!*#%1$#!%87.4&!3)*5(#*.$2!&*87.!(*!&/1$(! 8#*1.%+!.!/9)%#!6&!-&$1.!6(!&/1$.!-.$%#*.!6&$2! /)#'#!&//9&C$(J)5(#*.!6.'/(!%1.%%(!,&/#$(a!!
57 VALIDITA9! G#!%87.4&!4.%%#!&!-)*1#!-.$!#%%.$,&$.!(! 8#4-#$1&4.*+!4(%)$&!$.&/4.*1.!/.!,&$(&J(/(! 8#*8.C)&/(!87.!(*1.*6.!4(%)$&$.a!
58 Invalidità delle misure Cosa può invalidare una determinata misura? - Soggetto osservato (consapevolezza, misure ripetute, stile sistematico) - Ricercatore (caratteristiche proprie, stanchezza) - Campionamento (mortalità, impossibilità di raggiungere il campione)
59 Tipologie di osservazione Diretta Naturalistica In condizioni controllate Indiretta Strutturata Non strutturata
60 Tipologie di osservazione Palese Dissimulata Partecipante Non partecipante
61 Osservazione mezzo per acquisire una conoscenza approfondita ed individualizzata del bambino o del ragazzo da parte di educatore e/o insegnante. Fondamentale nella professionalità del personale educativo per generare un percorso educativo efficace.
62 Il metodo scientifico Identificazione di un problema Formulazione di un ipotesi o di una risposta provvisoria al problema Determinazione del metodo migliore per verificare l ipotesi Osservazione Sperimentazione Raccolta ed interpretazione dati I dati non confermano l ipotesi I dati confermano l ipotesi L ipotesi confermata serve per la formulazione di una teoria
63 Il metodo sperimentale Permette di valutare l esistenza di rapporti causali tra le variabili. Manipolazione delle variabili a scelta dello sperimentatore. Applicabile dentro e fuori il laboratorio. Gruppo Sperimentale Controllo
64 Il metodo osservativo La descrizione di un comportamento può essere basata su: Forma Funzione Classificazione dei comportamenti (Hinde, 1970): Classificazione in termini di cause immediate Classificazione funzionale Classificazione storica Secondo l origine del comportamento Secondo il metodo di acquisizione
65 Cosa, chi e dove osservare Cosa osservare? Comportamento Chi osservare? Soggetto singolo, diade, gruppo Dove osservare? Laboratorio-Ambiente naturale
66 Quando e quanto osservare La scelta del momento di osservazione è legata alla disponibilità dei soggetti da osservare, nelle osservazioni madre-bambino, per esempio, il momento migliore per effettuare l osservazione è quando il bambino è vigile e rilassato. (Per es. dopo il riposino) La durata dell osservazione varia a secondo delle ipotesi di ricerca e delle teorie di riferimento, possiamo osservare per intervalli di tempo o di continuo. In ogni caso possiamo individuare ricerche di tipo: Longitudinale Trasversale
67 Etica della ricerca Osservatore= presenza intrusiva e fonte di disagio Benessere dei partecipanti Consenso informato Diritto di rinuncia Anonimato e uso scientifico dei dati
68 Gli strumenti dell osservazione: Descrizioni narrative Resoconti ampi e dettagliati dei fenomeni osservati. Vengono rispettate la sequenza e la modalità originale di accadimento dei fenomeni. Cappello (descrizione luogo fisico e contesto) Descrizione temporale delle azioni (soggetto focus/gruppo)
69 Madre Bambino Porge un orsacchiotto al bambino Guarda l oggetto e tende il braccio Libera l oggetto Sorride e guarda il bambino Prende l oggetto Gioca con l oggetto Guarda la madre e le porge l oggetto Lancia l oggetto alla madre Raccoglie l oggetto da terra
70 Seg=seggiolone; can=canovaccio; pp=piatto pappa; dx=destra; sx=sinistra Tempo Azione -b Linguaggio -b Azione -a Linguaggio - a Porta can sopra testa Toglie can da testa e ride Mette can su pp e ride Eh eh eheh Si avvicina a b Toglie can da pp Tira can Eh eh bravo! Eh monello Mette can su testa ride bravo
71 Come si costruisce un etogramma L etogramma è una lista di moduli comportamentali tipici di una specie. Es. di etogramma di interazione madre-bambino: BA-Braccia alzate- il bambino muove gli arti superiori, con le mani aperte,in senso orizzontale verso il corpo della madre. Oppure RS-Richiesta di sollevamento- il bambino distende gli arti superiori verso la madre perché vuole essere sollevato.
72 Le unità di analisi Unità di analisi o categorie di codifica Dati Qualitativi Quantitativi
73 Gli strumenti dell osservazione: Cheek-list Francesco L. MAN Giovanni R. L Lucia G. Luca K. GR Rosa P. AB SM. Adulto L Solitario Nome del soggetto focus MARCO Status b N osservazione 7 Anno scolastico 2007/2008 Classe 5 b
74 Es.: osservazione 5min. Da a Comportamenti Marco Totale Sorridere IIIII IIIII III 13 Toccare III 3 Baciare IIIII IIIII IIIII I 16 Abbracciare I 1 Accarezzare IIIII III 8 Sorridere Marco Totale tempo Totale frequenze
I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO?
I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? Il Lavoro di cura fisica e psichica necessaria al benessere e alla crescita del bambino è parte integrante del Progetto Educativo
DettagliCampo d esperienza: IL SE E L ALTRO
Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO 1. Il bambino sviluppa il senso dell identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato
DettagliTOLLO CH -VIA CAVOUR N.2
TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 Tel. 0871. 961126-961587 Fax 0871 961126 email chic81300t@istruzione.it chic81300t@pec.istruzione.it www.istitutocomprensivotollo.it CHIC81300T Cod. Fisc. 80003000694 PROGETTO
DettagliDiversi approcci teorici LO SVILUPPO SOCIALE. Secondo il comportamento e la psicoanalisi
Diversi approcci teorici LO SVILUPPO SOCIALE Anna M. Re Psicanalisi Comportamentismo Cognitivo-comportamentale Etologia Secondo il comportamento e la psicoanalisi L uomo alla nascita non è dotato di tendenze
Dettagli* Obiettivi trasversali con tecnologia
Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto Comprensivo Giulio Bevilacqua Via Cardinale Giulio Bevilacqua n 8 25046 Cazzago San Martino (Bs) telefono 030 / 72.50.53 - fax 030 /
DettagliScuola dell Infanzia San Francesco
Scuola dell Infanzia San Francesco 1 PROGETTO ACCOGLIENZA FINALITA L obiettivo del progetto è di rendere piacevole l ingresso o il ritorno a scuola dei bambini, superare quindi serenamente la paura della
DettagliPROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado
PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado anno scolastico 2014-2015 EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Premessa La preadolescenza e l adolescenza sono un periodo della vita in cui vi sono
DettagliScuola dell Infanzia Parrocchiale San Domenico Via C.P. Taverna n.6 20050 Canonica di Triuggio Tel.0362.997127 P.I. 00985860964
Pagina 1 di 7 PREMESSA E FINALITA La sezione primavera nasce, all interno della scuola dell Infanzia nel settembre 2007 come sperimentazione messa in atto dal Ministro Fioroni e continua fino ad oggi.
DettagliSCUOLA PRIMARIA I.C. di CRESPELLANO PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI SCIENZE. TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AL TERMINE della CLASSE I
SCUOLA PRIMARIA I.C. di CRESPELLANO PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI SCIENZE ANNO SCOLASTICO INSEGNANTI TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AL TERMINE della CLASSE I Osserva con curiosità che lo circonda, ponendo spontaneamente
DettagliFINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA
I.C.S. MAREDOLCE FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La nostra scuola dell Infanzia con la sua identità specifica sotto il profilo pedagogico e metodologico-organizzativo persegue: l acquisizione di capacità
DettagliPsicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice
INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------
DettagliDALLA TESTA AI PIEDI
PROGETTO EDUCATIVO DIDATTICO ANNUALE SCUOLA DELL INFANZIA A. MAGNANI BALIGNANO DALLA TESTA AI PIEDI ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO CORPO Anno scolastico 2013-14 MOTIVAZIONI Il corpo è il principale strumento
DettagliLa ricerca empirica in educazione
La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni
DettagliINGRESSO SCUOLA INFANZIA. BAMBINI/E DI 3 ANNI
INGRESSO SCUOLA INFANZIA. BAMBINI/E DI 3 ANNI L ingresso nella Scuola dell Infanzia è un momento di crescita per i bambini, ma anche un momento delicato, talvolta difficile, per le implicazioni emotive
DettagliChe volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente
DettagliDIMENSIONI CRITERI INDICATORI
Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari
DettagliUfficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti
Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere
DettagliSCUOLA DELL INFANZIA DI ALSENO
SCUOLA DELL INFANZIA DI ALSENO PROGETTO ACCOGLIENZA MOTIVAZIONE L Ingresso alla Scuola dell Infanzia costituisce l inizio di un nuovo cammino, che vede il bambino il più delle volte alla sua prima esperienza
DettagliProgetto. Educazione alla salute e psicologia scolastica
Progetto Educazione alla salute e psicologia scolastica Il progetto di psicologia scolastica denominato Lo sportello delle domande viene attuato nella nostra scuola da sei anni. L educazione è certamente
DettagliLE STRATEGIE DI COPING
Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono
DettagliAccettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa
Accettazione della malattia diabetica e la famiglia Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Malattia cronica Condizione patologica che dura tutta la vita Medico deviazione da una norma biologica. Oggettività
DettagliSCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione
SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Classe 1 Descrittori Classe 2 Descrittori Classe 3 Descrittori Classe 4 Descrittori
DettagliAttività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli.
DOCUMENTAZIONE Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli. Attività di elaborazione, raccolta, organizzazione e diffusione di documenti.
DettagliGRUPPI DI INCONTRO per GENITORI
Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione
DettagliProgetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE
Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE L interesse verso la lettura ed il piacere ad esercitarla sono obiettivi che, ormai da anni, gli insegnanti della scuola primaria di Attimis si prefiggono
DettagliInsegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino
Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta
DettagliLaura Viganò 13.12.10
LA SCUOLA dell INFANZIA UN CONTESTO PREDISPOSTO ALL INCLUSIONE Laura Viganò 13.12.10 Alcune caratteristiche proprie della scuola dell infanzia, se riconosciute e condivise dall intero collegio docenti,
DettagliSCHEDA VALUTAZIONE DOCUMENTO SOGGETTO A REGISTRAZIONE OBBLIGATORIA
titolo documento SCHEDA VALUTAZIONE DOCUMENTO SOGGETTO A REGISTRAZIONE OBBLIGATORIA SCOPO e CAMPO DI APPLICAZIONE Il presente modulo costituisce la scheda da utilizzare per la valutazione del processo
DettagliMI ASCOLTO, TI ASCOLTO... CI ASCOLTIAMO.
MI ASCOLTO, TI ASCOLTO... CI ASCOLTIAMO. Percorso di educazione all ascolto Classi seconde scuola primaria Rosmini Anno scolastico 2009/2010 La principale difficoltà riscontrata negli alunni dall'intero
DettagliI DISTURBI COMPORTAMENTALI
IC1 PESCANTINA A.S. 2013-2014 I DISTURBI COMPORTAMENTALI Ins. Francesca Bonafini Ins. Gisella Di Marco Associazione Nuovi Talenti Speciali BES: BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE MACROCATEGORIA CHE COMPRENDE MOLTE
DettagliPROGETTO PORCOSPINI PREMESSA
PROGETTO PORCOSPINI COORDINATE PSICO-PEDAGOGICHE- ORGANIZZATIVE PER L EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITA E ALL ALFABETIZZAZIONE EMOTIVA COME PREVENZIONE AL DISAGIO E AL MALTRATTAMENTO PREMESSA Il Lions Club, associazione
DettagliMODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo
MODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo - L individualità - Lo sviluppo dell identità di genere - La costruzione e lo sviluppo del sé - Continuità e discontinuità nello sviluppo - Traiettorie
DettagliPsicologia dello Sviluppo
Psicologia dello Sviluppo DESCRIVE i cambiamenti dell essere umano nei comportamenti e nelle competenze (motorie, percettive, sociali, emotive, comunicativo-linguistiche, cognitive) in funzione del trascorrere
DettagliPROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA
PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA INSEGNANTI DI RIFERIMENTO: Scainelli Stefania e Pallotti Alessandra PREMESSA - L INGRESSO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA. L ingresso alla Scuola dell Infanzia è una tappa
DettagliScuola Primaria di Marrubiu
Scuola Primaria di Marrubiu SESTANTE 2 Anno scolastico 2007/2008 Page 1 of 6 SOMMARIO MOTIVAZIONI...3 QUALE PROGETTO... 3 FINALITA... 4 OBIETTIVI CON VALENZA ORIENTATIVA...4 PERCORSI FORMATIVI...4 ATTIVITA
DettagliPROGETTO: TEATRO FORUM
24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per
DettagliAUTISMO E ABA. Dott.ssa Lara Reale Scuolaba ONLUS
AUTISMO E ABA Dott.ssa Lara Reale Scuolaba ONLUS L AUTISMO L autismo è una sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo, biologicamente determinato, con esordio nei primi 3 anni di vita.
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA
ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO G. DOZZA n. di classi 18 n. alunni 458 di cui 116 stranieri ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA Est Europa: 42 Estremo oriente:37 Maghreb: 19
DettagliG I OC ON F A PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA
G I OC ON F A PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA La proposta educativa La proposta Psicomotoria educativa rivolta a bambini dai 2 ai 6 anni, tende ad una armonica formazione della personalità vista come
DettagliSCIENZE E TECNOLOGIA
SCIENZE E TECNOLOGIA COMPETENZE Dimostra conoscenze scientifico-tecnologiche che gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l'attendibilità delle analisi quantitative e statistiche
DettagliProgrammazione Nido Monti 2014-2015
Programmazione Nido Monti 2014-2015 OBIETTIVI GENERALI L obiettivo generale è ambientare il bambino nel contesto educativo e relazionale dell Asilo Nido rispettando e valorizzando l individualità del bambino
DettagliLE DIFFICOLTÀ DI ATTENZIONE E DI IPERATTIVITÀ NEI BAMBINI E NEI RAGAZZI:
LE DIFFICOLTÀ DI ATTENZIONE E DI IPERATTIVITÀ NEI BAMBINI E NEI RAGAZZI: SPUNTI TEORICI E STRATEGIE DI INTERVENTO NELLA SCUOLA DELL INFANZIA 5 dicembre 2012 Federica Vandelli, Fabiana Zani STRUTTURA DELL
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNUALE per la classe prima. Matematica
ISTITUTO COMPRENSIVO DI SORISOLE Scuole Primarie PROGRAMMAZIONE ANNUALE per la classe prima Matematica Anno Scolastico 2015/ 2016 COMPETENZE : A -NUMERO Comprende il significato dei numeri, i modi per
DettagliI principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus
I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo
DettagliPiccola guida all ambientamento al nido
Piccola guida all ambientamento al nido anno educativo 2015-16 Rivisitazione a cura del Coordinamento Pedagogico Servizi Educativi Comunali Comune di Correggio Piccola guida all ambientamento al nido «Che
DettagliCURRICOLO SCUOLA PRIMARIA SCIENZE COMPETENZE
CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA SCIENZE COMPETENZE - L alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. - Esplora i
DettagliPROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro
DettagliMETODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA. Corso di laurea in Scienze della formazione nelle organizzazioni a.a. 2010/11 Lezione 13
METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA Corso di laurea in Scienze della formazione nelle organizzazioni a.a. 2010/11 Lezione 13 Strategie alternative ai metodi sperimentali 1. Metodi descrittivi Non si
DettagliQUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14
QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14 Questionari per: - docenti dell istituto - alunni classi terze secondaria - genitori classi terze secondaria Composti da tre punti di analisi con 8 domande
DettagliLA COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA. Numeri e spazio, fenomeni e viventi (MATEMATICA)
COMPETENZE EUROPEE INFANZIA CAMPO D ESPERIENZA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ATTIVITA E CONTENUTI LA COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA Numeri e spazio, fenomeni e viventi (MATEMATICA) Ha interiorizzato le nozioni
Dettagli«Ha sempre le mani nei pantaloni...» Autismo, comportamenti problema e sessualità
«Ha sempre le mani nei pantaloni...» Autismo, comportamenti problema e sessualità 1 D O T T. S S A A L E S S A N D R A B A L L A R È A S S O C I A Z I O N E C A S C I N A SAN V I N C E N Z O Le singolarità
DettagliCorso di. Dott.ssa Donatella Cocca
Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile
DettagliIL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE
IL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE SCUOLA DELL INFANZIA CAMPI DI ESPERIENZA - IMMAGINI.SUONI, COLORI SCUOLAPRIMARIA DISCIPLINE: - ARTE E IMMAGINE SCUOLA SECONDARIA I GRADO DISCIPLINE: - ARTE E IMMAGINE
DettagliCon il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una
IL PROGRAMMA TEACCH Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una presa in carico globale in senso sia
DettagliCITTADINANZA E COSTITUZIONE
CITTADINANZA E COSTITUZIONE CLASSE 1 a TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DEL- LE COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO INDICATORI DI VALUTAZIONE (Stabiliti dal Collegio Docenti) AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
DettagliCOSA SA FARE COSA IMPARA A FARE VERSO QUALI COMPETENZE. 1) gestisce in modo consapevole il proprio IO, adeguandosi alle diverse situazioni.
COMPITO AUTENTICO : IO IMPARO...CHE ME LA CAVO Orientamento nel proprio quartiere in bicicletta o motorino CLASSE TERZA MEDIA tutte le sezioni INSEGNANTI :di SCIENZE MOTORIE, EDUCAZIONE CIVICA, TECNOLOGIA.
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI CURRICOLO IN VERTICALE DISCIPLINA: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA A.S. 2013/2014
ISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI CURRICOLO IN VERTICALE DISCIPLINA: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA A.S. 2013/2014 SCUOLA DELL INFANZIA TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA CAMPO
DettagliGiochi nel mondo. Laboratorio di intercultura
Progetto per le attività laboratoriali Anno 2012-2013 Giochi nel mondo Laboratorio di intercultura Premessa: Oggi, più di ieri, ci si rende conto che le nuove generazioni hanno bisogno di una proposta
DettagliQUESTO E IL NOSTRO CUORE
QUESTO E IL NOSTRO CUORE Classe V Scuola Primaria Fase di engage Per comprendere meglio alcuni significati che collegano la pratica motoria alla salute del nostro cuore, in questa fase la classe viene
DettagliLA FISICA IN LABORATORIO
Istituto Calasanzio anno 2015-2016 LA FISICA IN LABORATORIO Progetto sulle attività sperimentali per la scuola primaria e secondaria IN COSA CONSISTE IL METODO SCIENTIFICO Nell educazione scientifica è
DettagliFORMAT PROFILO DI COMPETENZA. competenza chiave
FORMAT PROFILO DI COMPETENZA PRIMA PARTE GRUPPI DI LAVORO PER DISCIPLINA IN VERTICALE compito a. formulare lo specifico formativo della competenza chiave presa in esame in base alla formazione personale,
DettagliCURRICOLO SCIENZE SCUOLA PRIMARIA Classe 1, 2, 3
CURRICOLO SCIENZE SCUOLA PRIMARIA Classe 1, 2, 3 Nuclei tematici Scienza della materia Traguardi per lo sviluppo della competenza L alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità verso fenomeni del mondo fisico
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: SCIENZE - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
PRIMA DELLA DISCIPLINA: SCIENZE - CLASSE PRIMA L alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. Esplora i fenomeni
DettagliAppendice III. Competenza e definizione della competenza
Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,
DettagliPROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA
Comune di Casalecchio di Reno ASILO NIDO R. VIGHI PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Per un progetto di territorio: uno spazio e un tempo per l incontro Anno educativo 2007/2008 A cura del Collettivo
DettagliCentro Scolastico Diocesano Redemptoris Mater Scuola Primaria Paritaria D.M. 26.11.2001
Centro Scolastico Diocesano Redemptoris Mater Scuola Primaria Paritaria D.M. 26.11.2001 Via Leonardo da Vinci 34 17031 Albenga Telefono 0182 554970 Galateo: lavorare con e su tutta la classe per il rispetto
DettagliProgetto. a cura di. Massimo Merulla
Progetto Poesia Educativa per Figli e Genitori Ri Conoscersi attraverso l espressione poetica Corso Intensivo di Scrittura Poetica Creativa a cura di Massimo Merulla I Introduzione Questo corso è il risultato
DettagliIl teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco.
Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il laboratorio teatrale è un occasione di scambio e confronto reciproco in
DettagliCITTADINANZA E COSTITUZIONE CLASSE PRIMA
CLASSE PRIMA Conoscere la funzione della regola nei diversi ambienti di Conoscere i concetti di diritto/dovere. Acquisisce la consapevolezza di muoversi in uno spazio conosciuto, rispettando le relazioni
DettagliL ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute
L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute CHE COS È È una classificazione della salute e dei domini ad essa correlati che aiuta a descrivere i cambiamenti
DettagliS i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i
S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p
DettagliTEST DI ORIENTAMENTO PER LA SCELTA DELLA SCUOLA SUPERIORE
TEST DI ORIENTAMENTO PER LA SCELTA DELLA SCUOLA SUPERIORE Scuola Italia via Italia n 10 - Roma studente Francesco M. classe III A N.B. Ricorda che quanto leggerai è totalmente riservato, vincolato dal
DettagliUNA VISIONE DELL ADOZIONE E DELL AFFIDAMENTO
UNA VISIONE DELL ADOZIONE E DELL AFFIDAMENTO Benedetta Baquè Psicologa - Psicoterapeuta I BISOGNI DEI BAMBINI E DEI RAGAZZI Ogni bambino ha diritto a crescere in una famiglia, la propria o se questa non
DettagliSERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI
SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI i.so.di. CARTA DEI SERVIZI CARTA DEI SERVIZI Progetto integrazione sociale disabili i.so.di. SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA
DettagliLiceo Linguistico Marcelline Bolzano Docente: Lavezzo Martina
Liceo Linguistico Marcelline Bolzano Docente: Lavezzo Martina CURRICULUM DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE/EDUCAZIONE FISICA Nella stesura del curriculum di Scienze Motorie e Sportive/Educazione Fisica si
DettagliA.D.H.D. DISTURBO DA DEFICIT DELL ATTENZIONE E DELL IPERATTIVITA Negli ultimi anni, con una frequenza superiore rispetto al passato, si sente parlare di bambini e adolescenti iperattivi o con problemi
DettagliIn quanti modi posso lanciare ed afferrare la palla? Chi riesce a?
CARATTERISTICHE GENERALI DEI GIOCHI INDIVIDUALI CON UN ATTREZZO Gioco con l attrezzo Manipolazioni, da solo: lanciare, afferrare, Per riuscire a gestire far rotolare, l attrezzo. calciare. Per riuscire
DettagliScienze Fisiche, Chimiche e Naturali
Scienze Fisiche, Chimiche e Naturali Finalità: 1. Sviluppare un metodo di lavoro scientifico 2. Favorire lo sviluppo di capacità critiche e di autonomia di pensiero 3. Maturare il proprio senso di responsabilità
DettagliDISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI
GIORNATE DI SUPPORTO ALLA FORMAZIONE DEI REFERENTI PER LA DISLESSIA DELLA LOMBARDIA 22 Aprile 2008 DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI Rosy Tavazzani Montani PERCHE L INSEGNANTE DOVREBBE
DettagliSCUOLA INFANZIA-PRIMARIA PRAIA-AIETA-SAN NICOLA ARCELLA ANNO 2014/15
SCUOLA INFANZIA-PRIMARIA PRAIA-AIETA-SAN NICOLA ARCELLA ANNO 2014/15 PREMESSA I primi giorni di scuola segnano per i bambini e le famiglie l inizio di un tempo nuovo : un tempo carico di aspettative ma
DettagliAREA AUTISMO Carta dei servizi
AREA AUTISMO Carta dei servizi La cooperativa sociale MOMO, ha attiva una specifica Area Autismo, attraverso la quale eroga interventi rivolti a famiglie e soggetti affetti da Autismo e altri Disturbi
DettagliCalcolo delle probabilità
Calcolo delle probabilità Laboratorio di Bioinformatica Corso A aa 2005-2006 Statistica Dai risultati di un esperimento si determinano alcune caratteristiche della popolazione Calcolo delle probabilità
DettagliINDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO
INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO Analisi elaborata da Chiara Valentini e Toni Muzi Falconi SINTESI
DettagliPREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica
PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,
DettagliPiazza dei Martiri, 1/2-40121 Bologna
Piazza dei Martiri, 1/2-40121 Bologna Tolmezzo 09 Settembre 2011 TECNICI (NEUROPSICHIATRI, PSICOLOGI, LOGOPEDISTI INSEGNANTI DI OGNI ORDINE E GRADO GENITORI E DISLESSICI ADULTI Sensibilizzare il mondo
DettagliPROGETTARE PER COMPETENZE
Il nostro curricolo: verticale,integrato,unitario 1 ISTITUTO COMPRENSIVO PASCOLI CRISPI MESSINA Misure di accompagnamento Indicazioni Nazionali Annualità 2014-15 Progetto Formativo Nazionale: Rafforzamento
DettagliEducazione Emotiva. Dott.ssa Antonella De Luca Psicologa Psicoterapeuta - Ipnoterapeuta PhD Psicologia e Clinica dello Sviluppo Università di Roma TRE
Educazione Emotiva Dott.ssa Antonella De Luca Psicologa Psicoterapeuta - Ipnoterapeuta PhD Psicologia e Clinica dello Sviluppo Università di Roma TRE REBT = Rational Emotive Behavior Therapy Ideata da
DettagliRICERCA-AZIONE. l insegnamento riflessivo. Caterina Bortolani-2009
RICERCA-AZIONE ovvero l insegnamento riflessivo Gli insegnanti sono progettisti.. riflettono sul contesto nel quale devono lavorare sugli obiettivi che vogliono raggiungere decidono quali contenuti trattare
DettagliGVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016
GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016 L ASCOLTO Primo passo dell Accoglienza Padre GHERARDO ARMANI C. M. 1. La relazione di aiuto La relazione si fonda su un rapporto umano centrato sull incontro di
DettagliGiornata formativa FISM LA FAMIGLIA ADOTTIVA INCONTRA LA SCUOLA
Giornata formativa FISM LA FAMIGLIA ADOTTIVA INCONTRA LA SCUOLA Lieta Dal Mas Scaletta intervento Accogliere a scuola il bambino e la sua famiglia Legge 28 marzo 2001, n. 149 Diritto del minore alla propria
DettagliUN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE
GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di
DettagliL Orientamento Scolastico Professionale
Istituto Comprensivo di Cappella Maggiore anno scolastico 2013-2014 L Orientamento Scolastico Professionale una proposta Finalità dell incontro Condividere i modelli di Orientamento Scolastico Professionale
DettagliGLI OGGETTI E LE LORO PROPRIETA
GLI OGGETTI E LE LORO PROPRIETA PERCORSO DIDATTICO PER LE CLASSI PRIMA E SECONDA DELLA SCUOLA PRIMARIA (prima parte) SCUOLA PRIMARIA G. MAZZINI BARBERINO MUGELLO Partendo dall osservazione e dalla manipolazione
DettagliIL COLORE DELLE EMOZIONI
LABORATORIO ESPRESSIVO IL COLORE DELLE EMOZIONI I bambini lo dicono con il colore PREMESSA Il ruolo che ha l adulto nello sviluppo affettivo di un bambino è determinante; il suo atteggiamento, le sue aspettative,
DettagliI CAMPI DI ESPERIENZA
I CAMPI DI ESPERIENZA IL SE E L ALTRO sviluppa il senso dell identità personale; riconosce ed esprime sentimenti e emozioni; conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e della scuola, sviluppando
DettagliCURRICOLO SCIENZE E TECNOLOGIA
1 CURRICOLO SCIENZE E TECNOLOGIA Competenza 1 al termine della scuola dell Infanzia 2 Il bambino: Schema cognitivo Rileva le caratteristiche principali di oggetti e di situazioni; formula ipotesi; ricerca
DettagliComune di Comune di Comune di Comune di. San Marco in Lamis San Giovanni Rotondo Rignano Garganico San Nicandro Garganico
Comune di Comune di Comune di Comune di San Marco in Lamis San Giovanni Rotondo Rignano Garganico San Nicandro Garganico PRESENTAZIONE L art. 1 della legge 149 del 2001 Diritto del minore ad una famiglia
DettagliMEMORIA. La memoria umana è definita come la capacità di riattivare, in modo parziale o totale, gli avvenimenti del passato;
MEMORIA La memoria umana è definita come la capacità di riattivare, in modo parziale o totale, gli avvenimenti del passato; La memoria umana è definita anche come la capacità di generare nuove conoscenze,
DettagliIstituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016
Finalità della Scuola del primo ciclo Compito fondamentale della scuola del primo ciclo d istruzione, che comprende la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado, è la promozione del pieno sviluppo
DettagliCURRICOLO DISCIPLINARE DI SCIENZE
A.S. 2014/2015 MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Istituto Comprensivo Palena-Torricella Peligna Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado Palena (CH) SCUOLA PRIMARIA
Dettagli